1.1 Descrizione del sito (Sacca di Goro)

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1.1 Descrizione del sito (Sacca di Goro) Questo paragrafo descrive brevemente l ecosistema lagunare della Sacca di Goro dal punto di vista morfologico, idrodinamico, ecologico ed economico, evidenziando l effetto inquinante delle attività antropiche (in particolare, agricoltura e allevamento di molluschi), e le attività di monitoraggio e gestione messe in atto dall Amministrazione della Provincia di Ferrara. 1.1.1 Caratteristiche morfologiche e idrologiche Situata nella zona centro-meridionale del delta del Po (Alto Adriatico), in provincia di Ferrara, la Sacca di Goro è compresa tra le foci del Po di Volano e del Po di Goro (Figura 1). La sua morfologia è il prodotto di una evoluzione di circa quattro secoli, con pesanti condizionamenti antropici. La Sacca ha una superficie di forma approssimativamente triangolare, con una estensione di circa 26 km 2, e una profondità media di 1.5 m. Essa confina a ovest con il Bosco della Mesola, e a nord con i terreni bonificati di Valle Pioppa e Vallazza. L apporto solido da parte del Po di Goro ha causato la formazione di scanni (cordoni di sedimento) che si protendono da est ad ovest, e hanno chiuso la sacca a sud. L azione del mare, insieme alle opere di consolidamento attuate dall uomo, sottopongono il sistema di scanni a continui e cospicui rimaneggiamenti. Lo scanno sabbioso rimane sommerso nella sua estremità più occidentale, dove si apre la bocca di comunicazione con il mare, larga circa 2.5 km. La Sacca riceve apporti di acque dolci da parte del Po di Volano (un ampio canale di cui è tributario l intero bacino idrografico del Burana-Volano) e dal Canal Bianco. Un ulteriore apporto proviene dal Po di Goro tramite il canale della Lanterna, in particolare nei periodi di gran piovosità. Nella Sacca sono anche versate direttamente da tre impianti di sollevamento (Giralda, Romanina e Bonello) le acque reflue delle aree agricole circostanti. Le variazioni degli apporti di acque dolci, unite alla ciclicità giornaliera e stagionale dei flussi di marea, determinano ampie fluttuazioni dei parametri fisico-chimici delle acque. Figura 1. Mappa della Sacca di Goro. In base all idrodinamica e alle caratteristiche biologiche e chimico-fisiche, è possibile suddividere la Sacca in tre zone:

Zona occidentale, antistante il Bosco della Mesola, caratterizzata dall attuale foce del Po di Volano e da cordoni litoranei antichi, parzialmente sommersi, e recenti (Scanno di Volano). Ha una profondità variabile fino a 0.5 m, e rapidi gradienti di salinità sia spaziali che temporali. Zona centrale, caratterizzata da ampi e continui scambi con il mare aperto, e quindi a salinità decisamente marina e maggior dinamicità delle acque. E una zona piatta dal punto di vista morfologico, con sedimento prevalentemente sabbioso, sede della maggior parte di allevamenti di vongole. Il fondale ha una profondità variabile da 1 a 2 m. Zona orientale, in gran parte identificabile con la Valle di Gorino. Essa è fortemente confinata e influenzata dal Po di Goro, ed è quindi caratterizzata da acque relativamente dolci, sedimenti fangosi, una flora e una fauna dulciacquicole, oltre che da uno scarso idrodinamismo. La morfologia accidentata e la bassa profondità (0.4 0.7 m) favoriscono una maggiore omogeneizzazione della massa d accqua, con uniformità della salinità tra superficie e fondo. Il bacino Burana-Volano, che circonda la sacca da ovest a est in senso orario, è una pianura in gran parte sotto il livello del mare. Il bacino è delimitato a nord e a est dal Po di Goro, e copre un area di circa 3000 km 2 (Figura 2). Figura 2. Immagine satellitare che evidenzia lo sfruttamento agricolo del bacino che circonda la Sacca di Goro. 1.1.2 Caratteristiche ecologiche Le caratteristiche morfologiche ed idrodinamiche della laguna, in particolare la bassa profondità ed il lento ricambio idrico nelle aree con minor scambio con il mare, predispongono naturalmente l ecosistema della Sacca all eutrofia, cioè a fenomeni di abnorme proliferazione di biomassa vegetale. A questo si aggiunge il fatto che il fiume Po (del cui delta la Sacca fa parte) attraversa un area estremamente antropizzata, e quindi fornisce un apporto elevato di nutrienti dall esterno. Inizialmente, l accrescimento del carico di nutrienti risulta vantaggioso sia per i produttori che per i livelli trofici successivi. Infatti, esso favorisce una crescita accelerata delle diverse componenti di produttori primari (fitoplancton, fitobenthos e macroalghe), con conseguente incremento della biomassa animale (molluschi, crostacei e pesci). Tuttavia, se le immissioni di nutrienti risultano massicce e croniche, e in condizioni climatiche e idrodinamiche particolari (alta temperatura,

prolungata calma di vento, scarse correnti di marea e assenza di mareggiate), il fenomeno si converte in un danno irrimediabile per l ambiente. Quando la biomassa della produzione primaria non può essere consumata totalmente dai produttori secondari, entra in decomposizione, consumando ossigeno per la demolizione biologica dei propri costituenti organici, e determinando conseguenti fenomeni anossici (Figura 3) prima a livello del sedimento e poi sulla colonna d acqua. Ciò provoca elevate mortalità di molluschi, animali bentonici e pesci d interesse commerciale. Le crisi anossiche rappresentano il principale fattore di disturbo naturale dell ecosistema della Sacca, già sottoposto ad una serie di altri fattori perturbanti di origine antropica, conseguenti alle attività di gestione idraulica e di sfruttamento quali la pesca e, in tempi più recenti, la molluschicoltura. La Sacca di Goro è una laguna di grande valore naturalistico. Le parti orientale ed occidentale, in quanto aree di transizione tra ambienti diversi, risultano essere zone di elevato interesse ecologico per la grande quantità di specie animali e vegetali che le popolano. Esse sono soggette quindi a diversi vincoli ambientali, tra i quali la riserva naturale di popolamento animale, che riguarda le dune della Valle di Gorino per 479 ha, ed il riconoscimento di zona umida di importanza internazionale su una superficie di 1.330 ha. Figura 3. Andamento della concentrazione di ossigeno disciolto (% sat ) nella Sacca di Goro (anno 1990). E evidente il verificarsi di crisi anossiche (mancanza di ossigeno) nei mesi estivi. 1.2.3 Attività economiche La Sacca di Goro è un area importante dal punto di vista non solo ambientale, ma anche economico. Circa l 80% del bacino è occupato da coltivazioni agricole, mentre la laguna è uno dei più importanti sistemi acquacolturali in Italia. L attività di molluschicoltura, che occupa circa 14 km 2 dell area lagunare, è iniziata con l allevamento delle vongole veraci (Tapes decussatus). Nel 1984, per far fronte alle richieste di mercato, è stata introdotta la vongola verace filippina (Tapes philippinarum, Figura 4), che ha trovato nella Sacca le condizioni ambientali favorevoli alla riproduzione, alla crescita, e quindi all'allevamento. Con l introduzione della vongola verace filippina, l attività di molluschicoltura ha avuto uno sviluppo senza precedenti, ed oggi l economia locale si basa quasi totalmente sullo sfruttamento di questa risorsa, con circa 1500 addetti che svolgono l attività di molluschicoltura come primaria, una produzione annua stimabile in oltre 15000 tonnellate, e una resa annua di circa 50 milioni di Euro. L allevamento avviene in forma associativa, tipicamente cooperative di pescatori, i quali fanno richieste di aree precise e limitate. In queste aree, definite comunemente concessioni, si svolgono le differenti fasi dell allevamento: pulizia dei fondali, semina del prodotto, (eventuale) spostamento

del prodotto, raccolta. La maggior parte delle concessioni è situata all'interno della Sacca. Solo una piccola frazione è collocata nella parte esterna dello scanno sabbioso (Figura 5). Figura 4. Vongola verace filippina (Tapes philippinarum). Nell attuale sistema di allevamento un elemento fondamentale ed irrinunciabile è il seme, reso disponibile nelle aree definite nursery. Le nursery non sono di norma date in concessione, in quanto devono essere sfruttabili da tutte le cooperative. Le potenzialità produttive della Sacca non sono distribuite in maniera uniforme, in quanto da zona a zona variano l idrodinamismo, il sedimento, la salinità, l ossigeno, la profondità: tutti fattori a cui la produzione delle vongole veraci è sensibile. Esiste quindi una variabilità di situazioni, generato dalla sovrapposizione dei parametri citati con quelli chimico-fisici, che determinano ambienti più o meno favorevoli all'allevamento della T. philippinarum e, di conseguenza, stabiliscono le potenzialità produttive di ogni singola area. Va inoltre osservato che la Sacca di Goro è un sistema in continua evoluzione, per cui le varie aree mutano velocemente, con modificazioni visibili anche in un solo anno, variando così anche le potenzialità produttive per la vongola verace. Figura 5. Aree in concessione per le attività di molluschicoltura al 01/02/2006.

1.2.4 Monitoraggio e gestione Per i motivi esposti nei paragrafi precedenti, la Sacca di Goro è stata, e continua ad essere, un area umida sottoposta ad emergenza ambientale, alla quale la Provincia di Ferrara ha dedicato nel corso degli ultimi anni un notevole impegno, avviando un piano di studio integrato in relazione ai problemi dell inquinamento, della conservazione e dello sviluppo, e gettando le basi per un concreto ed efficace risanamento. Questo piano si struttura sia a livello di monitoraggio che di gestione. L attività di monitoraggio consiste nell effettuare osservazioni ripetute di un determinato fenomeno al fine di seguirne l evoluzione, e riconoscerne i cambiamenti. La specifica attività della Provincia di Ferrara sulla Sacca di Goro è iniziata nel 1988 con l allestimento di un imbarcazione per controlli ambientali, e con l installazione di una prima stazione automatica di monitoraggio della qualità delle acque (con particolare riferimento ai parametri chimico-fisici ed idrodinamici): sistema che è stato progressivamente potenziato nel corso degli anni successivi, ricorrendo anche a strumenti offerti dalla più moderna tecnologia (per esempio, foto satellitari, e utilizzo della tecnica GPS per effettuare rilievi batimetrici e topografici ad elevata precisione). Tale attività rappresenta un efficace strumento per la conoscenza della dinamica degli equilibri dell ambiente lagunare, ed un valido supporto alla gestione ed alla pianificazione di nuovi interventi (Figura 6). Nel corso degli anni l Amministrazione Provinciale ha inoltre realizzato alcuni progetti finalizzati al miglioramento dello scambio idrico con l escavo di alcuni canali sub-lagunari, al mantenimento dei livelli di salinità nelle zone più direttamente interessate dagli apporti di acqua dolce provenienti dal Po di Goro, e infine all abbattimento dei nutrienti portati dalle acque del Po. Tali interventi hanno avuto un esito positivo, dal momento che non si sono più verificati fenomeni di anossia, né morie di vongole. Un ulteriore livello al quale si realizza l attività di gestione dell Amministrazione Provinciale sulla Sacca riguarda la regolamentazione dell acquacoltura. L Amministrazione riceve richieste per nuove concessioni da parte dei pescatori, e deve decidere se concedere tali concessioni, e in quale quantità, al fine di mantenere un corretto equilibrio tra sviluppo socio-economico e conservazione dell ambiente. A tal fine, è stato sviluppato un Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS) che, attraverso l utilizzo di modelli, consente di analizzare, valutare e confrontare l effetto sul sistema di diverse alternative di gestione. Figura 6. Presenza di macroalghe (Ulva) nella Sacca di Goro al 26 Maggio e 31 Maggio 2005, rilevata attraverso immagini satellitari. Si noti la rapidità della proliferazione macroalgale, che ha indotto l Amministrazione della Provincia di Ferrara ad attivarne la raccolta con due macchine a partire dal 3 Giugno.

Bibliografia Provincia di Ferrara, Attività di monitoraggio ambientale della Sacca di Goro, Rapporto Annuale 2002. Provincia di Ferrara, Attività di monitoraggio ambientale della Sacca di Goro, Rapporto Annuale 2003. Provincia di Ferrara, Attività di monitoraggio ambientale della Sacca di Goro, Rapporto Annuale 2004. Provincia di Ferrara, Studio delle potenzialità produttive della Sacca di Goro, Dicembre 2004. Provincia di Ferrara, Intereventi ambientali in Sacca di Goro realizzati e in corso, Luglio 2005. Provincia di Ferrara, Studio sulla valutazione dell impatto di nuovi attrezzi per la pesca delle vongole veraci, Dicembre 2004.