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Transcript:

Newsletter ARIFL - IO LAVORO Numero 5 Settimana 4 Dicembre - 10 Dicembre 2009 Al bivio della ripresa. Liste di Mobilità, aumentano i lavoratori iscritti agli elenchi Da gennaio a novembre 2009 sono cresciuti del 72,8% Cassa Integrazione Ordinaria, a novembre cala del 10,29% Quella Straordinaria continua a crescere e vola a +28,38% 2 6 Mentre giungono segnali di ripresa economica dagli indicatori dell economia nazionale (Pil in crescita, produzione industriale con segnali positivi) e internazionale (leggero calo della disoccupazione negli Stati Uniti), le imprese italiane si trovano al bivio della ripresa, nel momento delle decisioni che riguardano l occupazione, i suoi livelli e la sua sostenibilità nel prossimo anno. La cassa integrazione ha infatti consentito, fino ad ora, di sospendere le decisioni in attesa di cogliere segnali che potessero indicare su quali mercati, prodotti e attività incentrare l investimento produttivo, ma dopo dodici mesi di cassa ordinaria le imprese stanno avviando le procedure per la cassa straordinaria, come anche le statistiche di novembre sottolineano. La cassa straordinaria viene richiesta e concessa per ristrutturazione o per cessazione dell attività produttiva, cessazione che a sua volta genererà mobilità fra 12 mesi; molte imprese che riprendono l attività, anche con investimenti produttivi, stanno comunque contrattando esuberi consistenti. La mobilità si segnala dunque in crescita, con un ampio ricorso anche da parte delle piccole e medie imprese: si tratta di segnali che preannunciano strascichi lunghi dell impatto occupazionale della crisi che stiamo attraversando. Giampaolo Montaletti Direttore dell Osservatorio Mercato del Lavoro

Numero 5 Pagina 2 Liste di Mobilità, aumentano i lavoratori iscritti agli elenchi Da gennaio a novembre 2009 sono cresciuti del 72,8% Tra i vari strumenti di integrazione del reddito e di facilitazione della ricollocazione dei lavoratori, l istituto della mobilità si attiva a fronte di situazioni di crisi o di trasformazioni aziendali che comportano il licenziamento di addetti. Se l azienda con più di 15 dipendenti ricorre al licenziamento collettivo si rientra nel campo di applicazione della legge 223/1991 che prevede, previa iscrizione ad apposite liste, una indennità economica per i lavoratori in esubero. La mobilità indennizzata non è invece prevista per coloro che perdono il lavoro e che provengono da aziende sotto tale soglia dimensionale (licenziamento individuale) per i quali si applica la legge 236/1993 che prevede esclusivamente degli sgravi fiscali per le aziende che eventualmente procedono alla loro assunzione. In questo caso, qualora ne sussistano le condizioni, il lavoratore può comunque richiedere l ordinario sussidio di disoccupazione. Gli ingressi in mobilità nel 2009, a seguito dell approvazione della sottocommissione regionale permanente mobilità, sono stati 48.120 (al netto dei lavoratori frontalieri, poche decine di unità). Le iscrizioni alle liste in base alla legge 223/1991 sono state 17.958 mentre quelle avvenute in base alla legge 236/1993 sono state 30.162 tab. 1 e 2. Tab.1 Mobilità Lavoratori approvati nelle liste di mobilità ai sensi della legge 223/1991 per provincia. Anno 2009 Tab.2 Mobilità Lavoratori approvati nelle liste di mobilità ai sensi della legge 236/1993 per provincia. Anno 2009

Numero 5 Pagina 3 Su base annua si registra un tasso di crescita complessivo dei collocati in mobilità pari a + 72,8% che accentua di molto la tendenza al rialzo già evidenziatasi nel 2008. Se distinguiamo per tipologia di lista, ovvero per normativa di riferimento, nel 2009 i licenziamenti collettivi attivati da imprese sopra i 15 dipendenti aumentano del 30,9%, mentre i licenziamenti individuali effettuati dalle imprese sotto i 15 dipendenti o da attività artigianali si incrementano rispetto allo stesso periodo del 2008 del 113,5%. Gli ingressi in mobilità per tipologia di lista mostrano nel 2009 una pressoché costante prevalenza degli interventi attivati nell ambito delle aziende medio-piccole (l.236/93) vale a dire della mobilità non indennizzata, con una nuova e complessiva tendenza al rialzo nell ultimo mese fig. 1. Come osservato già in precedenza (newsletter n. 1) si tratta di una dinamica anomala rispetto al passato giacché negli anni precedenti si è sempre mantenuta, fino al sostanziale pareggio del 2008, a livelli più bassi rispetto agli andamenti della mobilità indennizzata delle aziende di più grandi dimensioni fig. 2. Il sistema delle piccole imprese rientrante nel campo di applicazione della legge 236/1993 appare dunque particolarmente esposto alle conseguenze occupazionali della crisi: nel 2008 la quota dei collocati in mobilità ai sensi della legge suddetta era del 49,3% mentre nell anno corrente sale al 62,6% - fig. 3. Fig. 1 - Andamento degli ingressi in lista di mobilità per mese e tipologia di lista. Anno 2009. Fig. 2 Andamento degli ingressi in lista di mobilità per anno e tipologia di lista. Anni 2001 2009

Numero 5 Pagina 4 Al fine di stimare l incidenza dei licenziati, è possibile rapportare il volume totale annuale dei collocati in mobilità con lo stock di occupati alle dipendenze (dati Istat Rcfl). Il peso dei lavoratori coinvolti complessivamente dalle procedure di mobilità passa dallo 0,78% del 2004 all 1,44% del 2009 (gennaio novembre). Come si evince dalla tabella 3, la Lombardia mantiene, nei periodi per i quali è stato possibile costruire l indicatore, valori costantemente inferiori a quelli del Piemonte e del Veneto. Il dato del Veneto nel 2009 si riferisce ai primi 10 mesi dell anno; se consideriamo lo stesso arco di tempo il rapporto ingressi/occupati in Lombardia scende all 1,28% Tab. 3 - Iscritti alle liste di mobilità e occupati dipendenti per anno e per alcune regioni Fig. 3 iscrizioni per tipologia di lista nel 2009 - Il dato inerente la legge 236/1993 è comprensivo dei lavoratori inseriti dai Centri per l Impiego e, fino ad aprile, dei casi dubbi inseriti dalla Regione. - Da maggio 2009 il dato riguardante i fuori regione, ossia i lavoratori licenziati da aziende con unità produttiva in Lombardia e residenti in altre regioni, è assorbito nei dati provinciali. * il dato si riferisce al periodo gennaio novembre 2009 (ad agosto la sottocommissione non si è riunita) ** Lo stock di occupati alle dipendenze si riferisce alla media dei primi due trimestri 2009 forniti dall Istat - Rcfl

Numero 5 Pagina 5 Per quanto riguarda l articolazione territoriale, continuano ad essere le province di Milano, Brescia, Bergamo e Varese ad aver avviato la maggior parte delle procedure di mobilità. In termini di variazioni tendenziali, la crescita maggiore di licenziamenti spetta alle province di Lodi (+105%), di Como (+98%), di Mantova (+93%), di Brescia (92%) e di Milano (+84%). Fig. 4 - Lavoratori iscritti alle liste di mobilità nel 2009 ripartiti per provincia. Fonte: elaborazione Arifl su banche dati Moby Cigs e Sintesi

Numero 5 Pagina 6 Cassa Integrazione Ordinaria, a novembre cala del 10,29% Quella Straordinaria continua a crescere e vola a +28,38% L andamento congiunturale della cassa integrazione ordinaria a novembre si conferma in calo (-10,29% su ottobre) con una crescita tendenziale del 264,59% (novembre 2008), mentre cresce il ricorso alla cassa integrazione straordinaria (+28,38) con tendenziale a + 343,71%. Novembre 2009, per la CIG rispetto a novembre 2008, mostra una crescita tendenziale del 287,94% (99,5 milioni di ore contro 25,7). In totale nel mese di novembre 2009 sono state autorizzate 99,5 milioni di ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e deroga) contro 94,7 del mese di ottobre (+5,13% la crescita congiunturale complessiva). In particolare la somma di ore autorizzate CIGO (ordinaria) e CIGS (straordinaria) in novembre si attesta su valori analoghi a quelli di ottobre (77,9 milioni contro 76,9). La vera differenza è costituita dalle ore autorizzate per cassa integrazione in deroga (21,6 milioni a novembre: +21,3% su ottobre), quattro milioni in più rispetto al mese precedente. La CIG in deroga vale ormai più del 25% di tutto il complesso delle autorizzazioni di CIG. Si registra quindi una frenata della CIGO, ripresa della CIGS e forte crescita della CIG in deroga, che ormai vale un quarto di tutte le ore autorizzate, 21 milioni di ore autorizzate, per CIG in deroga dovuto all allargamento alle imprese e ai lavoratori che fino alla scorso anno sarebbero stati privi di strumenti di sostegno. Nel complesso, da gennaio a novembre 2009, sono state autorizzate 816,3 milioni di ore di cassa integrazione, contro 192,3 milioni dell omologo periodo del 2008 (+324,35%). Si riscontra dal rapporto di tiraggio (settembre 2009) pubblicato mensilmente dall INPS una sensibile differenza tra le richieste di autorizzazione di cassa integrazione e l effettivo consumo da parte delle aziende che si attesta al 64% per il 2009 (era quasi 80% nel 2008) questi dati di novembre possono confermare la prudenza delle imprese italiane che si applica nel tentativo di recuperare attività produttiva e una politica prudente di richiesta di cassa integrazione. I dati sulla CIG avevano anticipato già dall estate i segnali di una timida ripresa, oggi confermano che il rimbalzo positivo sul lavoro e sull occupazione esiste ma è decisamente debole. L effetto della cassa integrazione si percepisce sulla flessione di domande di mobilità: i lavoratori restano in azienda:ad ottobre di quest anno le mobilità sono state inferiori a quelle dello stesso mese dell anno scorso (-7,81%). Si registra un aumentano delle domande di disoccupazione, ma a un ritmo inferiore rispetto ai mesi precedenti e con un aumento tendenziale di15.000 unità (120mila) rispetto alle 105mila dell ottobre 2008. Elaborazioni Arifl Fonte comunicato INPS novembre 2009

Numero 5 Pagina 7 Alla Cassa integrazione partecipano tutte le regioni italiane; nelle tabelle e grafici seguenti si intende evidenziare quelle che hanno fatto maggiore richiesta di CIG per il sostegno delle imprese presenti sui singoli territori. Si evidenzia come la Lombardia sia la regione con la più alte richiesta con il 33% per la CIGO e 29% per la CIGS, frutto di una presenza territoriale di aziende quasi doppia rispetto alla seconda regione che è la Campania. Per la CIGO seguono il Piemonte con il 23%, l Emilia Romagna 9%; per la CIGS la seconda è il Veneto (14%) seguita dal Lazio (11%) e Piemonte 10%. Il dato congiunturale della Lombardia (ottobre 2009) rimane stabile per la CIGO (33%) mentre si registra un calo percentuale di 2 punti per la CIGS (31%) Fonte INPS novembre 2009- elaborazioni Arifl

Numero 5 Pagina 8 Cassa Integrazione Ordinaria: confronto andamento Italia e Lombardia. Periodo gennaio novembre 2009 I dati di Cassa Integrazione Ordinaria forniti dall Inps relativi al periodo di novembre 2009 confermano il trend di riduzione delle ore di CIGO richieste nel comparto industriale del paese e della Lombardia. Il tasso di congiunturale che si registra è di -10,29% a livello Nazionale e di -11,28% per la Lombardia. In dettaglio per la Lombardia si rileva che il dato tendenziale è di 308,08% ma se confrontiamo con il tasso congiunturale di novembre 2008 che cresceva del 59,85% si registra una forte controtendenza dovuto al primo impatto della crisi che si è fatto sentire sul comparto industriale. Il settore che maggiormente richiede la cassa è di gran lunga il meccanico per il nazionale e naturalmente anche per la Lombardia dove si registrano anche forti richieste da parte del tessile, metallurgico e chimico Fonte INPS novembre 2009- elaborazioni Arifl

Numero 5 Pagina 9 Cassa Integrazione Straordinaria: confronto andamento Italia e Lombardia periodo gennaio novembre 2009 I dati di Cassa Integrazione Straordinaria relativi al periodo di novembre 2009 mettono in risalto un trend di crescita delle ore di CIGS richieste del paese e in Lombardia Il tasso di congiunturale a livello Nazionale che si registra è di 28,38% con un trend tendenziale del 343,71% mentre per la Lombardia risulta 25,21% e tasso tendenziale del 866,36% Lombardia In dettaglio per la Lombardia si riscontra un forte tasso di crescita tendenziale della CIGS dovuto alla connotazione industriale del tessuto produttivo della regione che come già precedentemente scritto subisce i primi impatti della crisi nella media e grande industria e in un secondo momento nelle piccole e medie imprese dell indotto. Aspetto non secondario l apertura della Cassa integrazione in deroga da parte delle regioni ad imprese e soggetti privati non coperti prima. Anche per la CIGS il settore più in difficoltà rimane il meccanico seguito dal commercio e trasporti mentre per la Lombardia di gran lunga meccanico poi commercio e tessile. Fonte INPS novembre 2009- elaborazioni Arifl ARIFL Via G. Cardano, 10-20124 Milano tel. 02667431, fax 02 66984652, www.arifl.it IO LAVORO - ITALIAOGGI Via M. Burigozzo, 5-20122 Milano tel. 0258219, fax 02 58317598, www.italiaoggi.it