L ERBA DEL VICINO... GLI SCREENING ONCOLOGICI NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Marino Migazzi Dipartimento di Prevenzione APSS Trento

Documenti analoghi
Gli screening oncologici nella provincia di Reggio Emilia. Reggio Emilia, aprile 2016

Breast Unit Regionali

Profilo complesso di assistenza

Accreditamento degli Screening

Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Regolamento di Organizzazione ORGANIGRAMMI

Gli screening nel Piano Regionale della Prevenzione della Regione Umbria Mariadonata Giaimo

Breast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino

MAMMOGRAFIE in trentino

I programmi di screening e i determinanti della adesione

I programmi di screening oncologici: un modello per la Sanità Pubblica Marco Zappa

IX Convegno Osservatorio Nazionale Screening. Verona Dicembre 2010 Marco Zappa ONS

L UVOS e la mission della funzione DIREZIONE INTEGRATA DELLA PREVENZIONE

Il monitoraggio individuale nelle site visit

Lo Screening dei tumori del collo dell utero. Raffaella Andresini

Quale prassi nella collaborazione. tra Ministero-CCM e Regioni

7. Screening spontaneo Sistema di sorveglianza PASSI

Programmi di screening oncologici della Regione Lazio Recepimento DCA 191/2015

Gli Screening e le Disuguaglianze

Lo screening colorettale: i dati nazionali e regionali di estensione ed adesione. Carlo Naldoni

Il ruolo del radiologo: l'impegno per il miglioramento dell'efficacia

Screening oncologici

PROGETTO DI SCREENING DEL CARCINOMA COLON-RETTALE

NEWSLETTER INFORMATIVA DELL AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA

Lo stato dei programmi di screening in Sicilia

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014

INCONTRO SCIENTIFICO SUL TEMA "ATTUALITA' IN GASTROENTEROLOGIA" San Pietro di Legnago, 15 settembre Dott.ssa Carla Terrin MMG

Sessione Epidemiologia e diagnosi: I programmi di screening Dr.ssa Adriana Montaguti Coordinamento Regionale Screening Oncologici

Ore Il modello dello screening dei tumori della mammella

La valutazione Multidisciplinare in Sanità dalla teoria alla applicazione pratica: modello di valutazione in oncologia

COD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 138 DEL 20/02/2013

Lo screening per il. cervicocarcinoma; in Italia, nel Veneto, nell Ulss 21. Dr Paolo Bulgarelli

La programmazione sanitaria dei servizi e il monitoraggio delle attività possono essere schematicamente riassunte:

LABORATORI ANALISI. ad alto costo ad alta automazione. catalogo unico prestazioni. complessi urgenti. punti prelievo. appropriatezza prescrittiva

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Diploma di laurea in Scienze Biologiche presso l Università degli Studi La Sapienza di Roma il 21/03/1978.

LO SCREENING MAMMOGRAFICO DELLA ASL NAPOLI 1 CENTRO

Diagnosi precoce e screening mammografico

RELAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ Anno 2014 SERVIZIO SCREENING ONCOLOGICI

USL TOSCANA NORD OVEST

Un programma con Pap Test e la riconversione ad HPV secondo il Piano Nazionale della Prevenzione: riflessioni dalla Sicilia

ADENOCARCINOMA DEL COLON-RETTO METASTATICO (algoritmo 2)

ADENOCARCINOMA DEL RETTO

L esperienza di screening in Sardegna Congresso Nazionale GISCI. Valeria Caredda Ferrara giugno 2009

Screening oncologico del colon retto Relazione di attività 2007/2009

PERCORSO BREAST UNIT INTEGRATA

10 anni di screening colorettale nel Veneto Marco Zappa Padova 28 Novembre 2012

REGIONE LAZIO. OGGETTO: Piano regionale della prevenzione Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE

SCREENING E DIAGNOSI PRECOCE IN ONCOLOGIA: COLON RETTO. Manuel Zorzi Registro Tumori del Veneto

REGIONANDO 2000 REGIONE LOMBARDIA ASL LECCO DIREZIONE GENERALE PROGETTO DONNA - SCREENING PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA


Diagnosi precoce delle neoplasie del colonretto

Gestione del cancro della mammella nell area di riferimento del Registro Tumori Campano: percorsi sanitari e variabili cliniche

F O R M A T O E U R O P E O

TUMORE DELLA CERVICE IN ITALIA

Il modello organizzativo delle Breast Unit nella Regione Veneto

PROGETTO DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA

INDICE GENERALE CAPITOLO I PRESENTAZIONE

Discussione e sintesi Lauro Bucchi. Registro tumori della Romagna IRST Meldola, Forlì

Piano sanitario regionale 2002/2004. Sfida Prioritaria Prevenzione. Progetto di fattibilità dello screening del cancro colorettale.

1 SCRRENING ONCOLOGICO SCREENING ONCOLOGICI A.OBIETTIVI GENERALI PER IL III ANNO DI CORSO

6. Estensione ed adesione screening Osservatorio Nazionale Screening

Introduzione all audit clinico nel cancro del colonretto: RUOLO DELLO SCREENING

Offerta del percorso di screening nelle carceri

I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Maria Paola Ferro

Sistema di sorveglianza Passi

CONFERENZA STAMPA. Presentazione del convegno Prevenzione Brescia. 10 anni di screening oncologico 19 gennaio 2015

Progressione dello screening in vista di una copertura effettiva superiore al 95% entro la fine del progetto (31/12/2007)

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA

AZIENDA ULSS 5 OVEST VICENTINO

ASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA

Laurea in Medicina e Chirurgia Diploma di specializzazione in Radiodiagnostica

CORSO DI FORMAZIONE. Attualità in tema di clinica e profilassi della Tubercolosi

Il Cancerizzato. Reggio Emilia, 7 aprile 2011 Università di Modena e Reggio Emilia

Il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute

Le Cure Palliative erogate in Rete

Risultati del programma di screening dei tumori del colon retto a Ferrara

ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTI OSPEDALIERI

Curriculum professionale e formativo dr. Aldo Pizzuti. Abitazione Cellulare Ufficio

IL NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO PER GLI SCREENING ONCOLOGICI DI POPOLAZIONE IN UMBRIA

REGIONANDO 2000 REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA UNITA' SANITARIA LOCALE DELLA VALLE D'AOSTA PROGRAMMA DI SCREENING TUMORI FEMMINILI

Osservatorio Epidemiologico. Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero PASSI

La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est

CASA DI CURA SAN CAMILLO DI CREMONA

COD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 184 DEL 04/03/2013

neoplasie del colon risultati dello screening A.O. Salvini Dott. Claudio Gozzini U.O. Gastroenterologia Presidio Ospedaliero Rho


PRESIDENZA/DIREZIONI. Dipartimenti gestionali. Struttura semplice dipartimentale. Struttura complessa. Struttura semplice

Praticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso

1. Descrizione sintetica delle attività svolte e/o in corso di svolgimento

WORKSHOP Torino 28 marzo 2006

Responsabile: Prof. Stefano Milani SINTESI DEL PROTOCOLLO DI STUDIO

QUALI MODELLI DI GOVERNANCE ADOTTARE A LIVELLO REGIONALE PER GARANTIRE UNA GESTIONE SOSTENIBILE DELL INNOVAZIONE IN ONCOLOGIA

Multidisciplinarietà e qualità nel percorso di screening: le problematiche emergenti con HPV primario. L organizzazione. Ausl della Romagna

Ospedale Ca Foncello di Treviso. Anatomia Patologica. Guida ai Servizi

carcinoma della mammella Prima causa di mortalità nella popolazione femminile in Occidente ( Nord Europa )

Gestione del Pap test anormale

La Registrazione oncologica in Italia Meridionale: stato, criticità e prospettive

ATTO AZIENDALE A.S.L. NAPOLI 1 CENTRO 2016

Il governo dell assistenza primaria nel nuovo contesto del servizio socio sanitario lombardo Ruolo di indirizzo e governo dell ATS

Transcript:

L ERBA DEL VICINO... GLI SCREENING ONCOLOGICI NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Marino Migazzi Dipartimento di Prevenzione APSS Trento

Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Provincia Autonoma di Trento Unica dal 1995 (nata dalla fusione di 11 USL); 540.000 iscritti al Servizio Sanitario Provinciale, ivi inclusi 44.000 stranieri; 8.000 dipendenti circa; 370 medici di medicina generale, 80 pediatri di libera scelta, 107 medici specialisti ambulatoriali interni e 245 medici di continuità assistenziale; gestione diretta di 7 ospedali, Dipartimento di Prevenzione e 4 Distretti con 31 strutture ambulatoriali; accordi contrattuali con strutture private accreditate ospedaliere (7) e ambulatoriali (17) e con 53 Residenze Sanitarie Assistenziali. bilancio di esercizio di circa 1.100 milioni di euro (in diminuzione dal 2013).

GLI SCREENING La storia La gestione Dipartimentale Prospettive future

GLI SCREENING La storia La gestione Dipartimentale Prospettive future

GLI SCREENING IN TRENTINO Screening cervicale: attivo dal 1993 target 25-64 anni centro di riferimento: U.O. di Anatomia Patologica Screening mammografico: attivo dal 2000 target 50-69 anni centro di riferimento: U.O. di Senologia Clinica Screening colon-retto: attivo dal 2007 target 50-69 anni centro di riferimento: Direzione Igiene e Sanità Pubblica e U.O. Gastroenterologia multizonale

SCREENING CERVICALE 1993 -durata round: 3 anni - target: 25-64 anni (ca 148.000 donne) con ca 45.000 inviti/anno 1 livello: nel 2013 eseguiti 39.385 pap test di screening estensione 2010-13: 96,1% adesione (grezza) anno 2013: 51,7% copertura 2013: 80,18% 2 livello: biopsia della portio sotto guida colposcopica con tempo di attesa di ca 1 mese. N. colposcopie 2013: 316 Centri di 2 livello: Trento, Rovereto e Cles 3 livello: interventi conservativi o interventi maggiori (da 15 a 45 giorni). N. diagnosi istologiche positive: 174

SCREENING CERVICALE Trend temporale 2010 2011 2012 2013 Estensione (riferita ai 3 anni del round) 66,7% 82,2% 99,5% 96,1% Adesione grezza 54,7% 39,3% 33,4% 51,7% Copertura 83,1% 82,4% 85,7%% 80,18%

SCREENING MAMMOGRAFICO -DURATA ROUND: 2 ANNI -TARGET: 50-69 ANNI circa 64.000 donne, con circa 28.000 inviti/anno 2000 1 livello: mammografia nelle sedi di Arco, Borgo, Cavalese, Cles, Rovereto, Tione, Trento. La lettura dell esame avviene in maniera centralizzata presso il centro di senologia clinica e di screening di Trento estensione: 100% adesione corretta anno 2013: 77,33% 2 livello: centralizzato a Trento (tassi di richiamo 3,53%) per tutte le pazienti che necessitano di approfondimento diagnostico: visita radiologica, ev. mammografia, ecografia, biopsia con esame citoistologico 3 livello (D.R. di carcinoma 5,87 ): equipe multidisciplinare (radiologo, chirurgo, medico di medicina nucleare, radioterapista, oncologo, anatomo patologo) pre e post intervento, 1volta/settimana. Carcinomi diagnosticati nel 2013: n. 148

SCREENING MAMMOGRAFICO Trend temporale 2010 2011 2012 2013 Estensione (riferita ai due anni del round) Adesione corretta 96,5% 100% 100% 100% 78,9% 74,5% 79,4% 77,33%

1 livello: test sangue occulto fecale (kit in farmacia e punti prelievo aziendali) estensione corretta (2012-13): 86% adesione corretta (2013): 58,9% 2007 SCREENING COLORETTALE -durata round: 2 anni -target: 50-69 anni, circa 126.000 soggetti, con circa 60.000 inviti/anno 2 livello: counseling per ambito territoriale e colonscopia c/o Ospedali di Trento e Rovereto con eventuale asportazione endoscopica e tipizzazione cito-istologica della lesione DR per adenoma avanzato: 10,9 Adesione colonscopia: 96% (desiderabile>90%) 3 livello : consulto multidisciplinare settimanale c/o Ospedali di Trento e Rovereto (gastroenterologo, chirurgo, oncologo, radiologo e radioterapista). DR per carcinoma: 1,8 ) Diagnosi di: Carcinoma: 43 Adenoma avanzato: 304

SCREENING COLORETTALE Trend temporale 2010 2011 2012 2013 estensione 78,9% 87,7% 96% 86% Adesione corretta 60,4% 58,4% 58,8% 58,9%

SCREENING: TRENTINO E ITALIA A CONFRONTO

COPERTURA DEGLI SCREENING DELLA CERVICE E DELLA MAMMELLA

GLI SCREENING La storia La gestione Dipartimentale Prospettive future

Direttore Sanitario Direttore amministrativo Direttore per l integrazione Socio- Sanitaria

SIAN

Normativa di riferimento A livello provinciale: Delibera D. G. 21/01/2013: Gruppi tecnici di valutazione screening oncologici Obiettivi PAT 2012-2013: Migliorare estensione ed adesione ai programmi di screening oncologici Piano di miglioramento APSS 2013-2015: pianificazione e attuazione azioni di miglioramento organizzativo rivolto ai tre programmi di screening

COMPOSIZIONE GRUPPI DI VALUTAZIONE direttore del dipartimento di prevenzione e referente area di coordinamento screening responsabili di ogni specifica area (anatomia patologica, senologia, gastroenterologia) direttore del servizio di epidemiologia clinica e valutativa direttore dell area di governance responsabile sistemi informativi rappresentante dei medici di medicina generale direttore dipartimento materno infantile e referente colposcopia di screening direttore dipartimento di laboratorio referente area chirurgica

3 GRUPPI TECNICI DI VALUTAZIONE (Delibera D. G. 21/01/2013) analizzare le fasi del processo individuare punti critici e azioni di miglioramento valutare l efficacia degli screening - risultati di salute mediante specifici indicatori

o AZIONI DI MIGLIORAMENTO MESSE IN ATTO DOPO L INTRODUZIONE DELLA GESTIONE DIPARTIMENTALE Iniziative di formazione per gli operatori sanitari (gennaio, febbraio 2013) o Individuazione centri di colposcopia di 2 livello (3) (2013) o o o Counseling per colonscopia da parte degli assistenti sanitari/infermieri (2013-2014) Revisioni materiali informativi sia per la popolazione che per gli operatori sanitari (2014) Procedure di invito per lo screening del colon retto per ambito territoriale (2014) o Riduzione tempi di attesa per refertazione mammografia (2014) o Dal 21/01/2013 il Dipartimento di Prevenzione è diventato il coordinatore degli screening su tutto il territorio provinciale Analisi fattibilità Creazione di una centrale unica operativa per tutti e tre i programmi di screening o Definizione di un set di indicatori per il monitoraggio Mantenimento/miglioramento delle percentuali di estensione ed adesione

IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE E garante del primo livello di assistenza collettiva Ha il committment sui programmi di prevenzione per compito istituzionale Ha autorevolezza sulle evidenze in tema di sanità pubblica Conosce e possiede gli strumenti di lavoro specifici (gestione di grandi numeri di soggetti sani ) Si muove naturalmente con logica delle reti Ha il compito di misurare i risultati di salute della popolazione (procedura indispensabile quando si parla di screening) Courtesy of dott. S. Cinquetti

STRUTTURA DELLA RETE (CCR) Dipartimento di Prevenzione Distretto/Territorio Ospedale Management Generale Centrale organizzativa MMG (pulizia liste, firma lettera invito, sollecito non rispondenti ) Consegna/ritiro provette SOF (operatori Distretto, Volontariato, altro ) Laboratorio (SOF) Gastroenterologia (colonscopia nei positivi SOF, polipectomia endoscopica) Anatomia patologica (istologia polipi/ccr) Chirurgia per CCR confermato Courtesy of dott. S. Cinquetti

GLI SCREENING La storia La gestione Dipartimentale Prospettive future

PROSPETTIVE FUTURE Introduzione test HPV molecolare 2015-2016 HTA report, rapporti HTA su screening del cervicocarcinoma. Epidemiologia & Prevenzione, raccolta1, numero 5, anno 36, settembre-ottobre 2012 Piano Nazionale Prevenzione 2014-2018 Delibera della Giunta Provinciale n 1173/2014: Screening provinciale per la diagnosi precoce del carcinoma del collo dell utero mediante test molecolare HPV (intervallo tra un test e l altro 5 aa)

RICERCA DNA DEL PAPILLOMA UMANO (TEST HPV) HPV test (30-35 anni) positivo negativo pap-test di triage rientro nello screening a 5 anni positivo negativo colposcopia HPV test a 1 anno positivo negativo colposcopia screening a 5 anni

SCREENING MAMMOGRAFICO: PIANO DI RIORGANIZZAZIONE SPERIMENTALE PER IL BIENNIO 2015-2016 Tutti gli esami verranno eseguiti in tomosintesi (3 apparecchi mammografici) su due turni giornalieri. I livello: esami eseguiti in maniera centralizzata nelle sole sedi di Trento e Rovereto II e III livello invariati (erano già centralizzati) Lettura degli esami in modalità cieca ed indipendente da parte di due lettori completamente dedicati Valutazione di impatto organizzativo e confronto di efficacia con i round precedenti eseguiti in modalità 2D.

Grazie per l attenzione!