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1 STIME VALUTAZIONI TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO DI MILANO - economia territoriale in pillole- A cura del dipartimento mercato del lavoro Formazione Ricerca della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano Bollettino n. 9 anno 4 - ottobre 2013 Premessa Il mese di settembre è ritenuto, assieme a gennaio, il periodo più significativo dell anno nella lettura delle dinamiche del mercato del lavoro. In quelle settimane, infatti, si misurano le condizioni di ripresa o di declino e si colgono i segnali più importanti che poi condizioneranno gli esiti successivi. Le attese per le indicazioni che si sarebbero palesate erano, dunque, più che fondate ed è, pertanto, evidente la delusione per una performance più che deludente che testimonia, se ancora ve ne fosse bisogno, il carattere strutturale della crisi che ancora coinvolge il Paese e condiziona l andamento del mercato del lavoro a Milano. Tutti gli indicatori volgono verso il pessimismo: la cassa integrazione guadagni, in tutte le sue caratteristiche, segna record mai registrati nel corso dell anno, il confronto con lo stesso mese del 2012 è addirittura drammatico; gli avviamenti non mostrano alcun segnale di ripresa e, sebbene sia percepibile un leggero incremento del dato delle aziende attive sul mercato del lavoro, il tutto rimane al di sotto della soglia del 100% che segnala un reale incremento rispetto allo stesso mese dell anno scorso. Economia ferma potrebbe essere la sintesi del 2013 che volge al termine e che presenta un conto terribile, al punto che anche qualche imprudente dimostrazione di ottimismo delle settimane passate ha dovuto fare in conti con una realtà ben diversa. Gli avviamenti Il dato di maggior preoccupazione è testimoniato dalla dinamica degli avviamenti, anche perché il mese di settembre si caratterizza come il periodo più favorevole dei saldi occupazionali. Al contrario, Milano si segnala per il persistente segno negativo, oltretutto confermato dal dato nazionale, e che proietta un richiamo di pessimismo per le settimane prossime. La leggera risalita visibile nel grafico ad iniziare dal mese di agosto non deve trarre in inganno. Nella figura vengono messe confronto le cifre del mese, paragonate a quelle dello stesso mese dell anno precedente. La percentuale che risulta da quel confronto rappresenta la cifra messa in evidenza: si può apprezzare un reale incremento solo quando la cifra è superiore a 100, al di sotto di questo valore viene dimostrato sempre un dato negativo, anche quando il grafico appare in risalita.

2 115 110 105 100 95 90 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 avviamenti complessivi aziende con almeno 1 avviamento Raffronto a partire dal mese di agosto 2011 fino al settembre 2013: aziende attive sul mercato del lavoro milanese e totale degli avviamenti nello stesso periodo. 1 - fonte: Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Milano - A conferma del dato che non lascia spazio a ottimismo, si rappresenta la situazione relativa allo stock dei lavoratori avviati nella provincia di Milano: stock dei lavoratori avviati 100 98 96 94 92 90 88 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 Raffronto a partire dal gennaio 2012 fino al settembre 2013: stock dei lavoratori avviati nella provincia di Milano - fonte: Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Milano - 1 Il grafico va letto quale confronto percentuale del dato rispetto alla cifra rilevata lo stesso mese dell anno precedente, sicché il raffronto non risente degli effetti stagionali. Il riferimento pari a 100 significa che è stata riscontrata la stessa cifra dello stesso mese nell anno precedente; > 100 indica un dato incrementale; < 100 in diminuzione.

3 La cassa integrazione guadagni Altro motivo di preoccupazione è rappresentato dalle richieste di cassa integrazione guadagni che segnano, nello scorso mese di settembre, il record dell anno in ogni sua forma: 7000000 6000000 5000000 4000000 3000000 2000000 1000000 0 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 CIGO CIGS CIG DEROGA TOTALE Lineare (TOTALE) Totale delle ore di cassa integrazione, suddiviso per tipologia, autorizzate nella provincia di Milano -dati INPS Va registrato il progressivo incremento dell ordinaria lungo tutto il 2013, la persistenza di una quota significativa della straordinaria, mentre la deroga, dopo il robusto incremento del mese di agosto dovuto all autorizzazione degli arretrati, si attesta su valori importanti. Quello che preoccupa è, invece, il confronto con lo stesso mese del 2012: 7000000 6000000 5000000 4000000 3000000 2000000 1000000 0 2012 2013 CIGO CIGS CIG deroga TOTALE Raffronto settembre 2013 con settembre 2012 di CIGO CIGS CIG in deroga e totale per: industria, edilizia, artigianato e commercio - Dati INPS

4 E evidente il raddoppio di ogni forma di cassa integrazione, così come il forte intervento a carico delle attività manifatturiere che sostengono il medesimo tasso di incremento: 3500000 3000000 2500000 2000000 1500000 1000000 500000 0 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 METALMECCANICO TESSILE CHIMICO ore autorizzate nella provincia di Milano: raffronto mensile tra i comparti metalmeccanico, tessile, chimico/plastica - dati INPS LA CRISI DEL SETTORE ALIMENTARE 2 - in collaborazione con FLAI CGIL di Milano - La crisi che sta investendo il settore alimentare fa sentire anche a Milano i propri effetti e coinvolge aziende particolarmente inserite nel panorama internazionale. Probabili cause sono per un verso la contrazione dei consumi, la competitività internazionale e la carenza di innovazione, ma anche un riposizionamento per alcune aziende (ad es: BINDI) del proprio mercato di riferimento. Il calo della domanda interna, viene ormai ritenuto un fenomeno strutturale (ad es: Montebianco) e gli effetti a cui assistiamo sono la chiusura o il ridimensionamento delle attività per le imprese minori, mentre le aziende di grandi dimensioni e le multinazionali adottano da un lato politiche commerciali di competizione deflattiva (scontistica e promozioni), e contemporaneamente per far fronte alla contrazione dei fatturati e dei margini, si riorganizzano attraverso processi di delocalizzazione (ad es: Sammontana) o riduzione del costo del lavoro, e di ristrutturazione che si riflettono chiaramente sui livelli occupazionali. Inoltre, uno dei fattori di scarsa competitività del nostro settore e che aggrava ulteriormente il quadro generale, deriva anche da una scarsa propensione agli investimenti fatti negli anni precedenti. Sul territorio milanese dove da tempo assistiamo al graduale svuotamento delle attività produttive, anche le imprese che storicamente avevano il proprio riferimento amministrativo, operativo e commerciale nel capoluogo, ridimensionano le proprie strutture o addirittura accentrano attività presso altre capitali Europee (ad es: Plasmon, Coca-Cola). 2 A partire da questo mese, il bollettino si arricchirà di alcune descrizioni di situazioni settoriali, di categoria o di zona, allo scopo di illustrare alcune specificità utili alla comprensione del ciclo economico. I singoli approfondimenti saranno proposti, di volta in volta, attraverso la collaborazione con le rispettive categorie e/o zone.

Un'altra causa con pesanti ricadute occupazionali in tal caso sul settore della manutenzione del verde e sui servizi all'agricoltura è la spending review, la revisione della spesa pubblica che nell'ambito delle amministrazioni comunali sovente produce a causa di tagli lineari sofferenze nelle società di servizio delle amministrazioni stesse con sostanziali riduzioni delle attività se non addirittura la cancellazione. La conseguenza è la messa in cassa integrazione dei lavoratori del settore. Pesantemente colpito ne è anche l'indotto ovvero nel settore privato dove il ribasso selvaggio dei prezzi degli appalti o i mancati pagamenti dei condomini per lunghi periodi riducono al minimo le opere di giardinaggio, fino al fallimento selle aziende stesse. Oggi le richieste di CISOA (cassa integrazione del settore agricolo) coinvolgono oltre 400 lavoratori nei territori di Milano e Monza Brianza. La chiusura del Consorzio Agrario di Milano Lodi, uno dei più grandi Consorzi d'italia ha avuto un impatto importante in termini negativi per il territorio e per i servizi all'agricoltura. Tra le maggiori aziende coinvolte si segnala quindi: le già citate BINDI di San Giuliano, dopo una mobilità nel 2011, con 200 lavoratori in CIGO, ancora l'azienda oggi presenta un piano di ristrutturazione che prevede un esubero di 150 lavoratori e la sospensione del C.I.A; PLASMON che ha dichiarato circa il 50% di esuberi nella sede di Milano il cui confronto è in atto proprio in queste ore; SAMMONTANA - TRE MARIE di Milano con 115 lavoratori in CIGS; MONTEBIANCO, sempre del territorio di San Giuliano ha deciso di concentrare la produzione in altri due stabilimenti del gruppo chiudendo il sito e di dedicarsi solo all'export. Sono 84 i lavoratori coinvolti in trasferimenti e la messa in CIGS, che sfocierà nella messa in mobilità per almeno 28 di loro; CONSORZIO AGRARIO di MILANO e LODI, in concordato preventivo ai fini liquidatori e i suoi 132 lavoratori di cui 44 trasferiti nel Consorzio di Piacenza mediante un affitto di parte dell'attività, che se non andrà a buon fine con l'acquisizione seguiranno il destino degli altri 88 lavoratori destinati al termine della CIGS ad entrare in mobilità. Inoltre in CIGO 450 lavoratori alla PERFETTI di Lainate, 33 lavoratori alla DELGROSSI di Senago, 24 lavoratori alla CRIVAL di Buccinasco e altre aziende che hanno comunicato lo stato di crisi, tra queste, la COCA COLA, HEINEKEN, MONGELO, per un totale di più di 1.000 lavoratori in cassa integrazione ed esuberi dichiarati per oltre 300 lavoratori, mentre sono in corso confronti per un numero, al momento, imprecisato di possibili ulteriori licenziamenti comunicati dalle aziende interessate. 5

6 Frammenti normativi I richiami normativi qui elencati non hanno la pretesa di rappresentare una guida completa alle novità di legge e alle circolari, ma hanno lo scopo di richiamare l attenzione su alcuni interventi che meritano interesse. Ovviamente tutto questo non sostituisce l attenzione che i gruppi dirigenti devono quotidianamente alla produzione normativa che li riguarda, ma vuole essere solo un utile contributo. A questo proposito possono essere di estrema utilità anche le segnalazioni che perverranno dai vari punti dell organizzazione in modo da conferire a questo strumento un valore sempre più significativo e meno empirico NUOVA DOTE UNICA LAVORO EMANATA DA REGIONE LOMBARDIA A SOSTEGNO DELL OCCUPABILITA E IN SOSTITUZIONE DELLA DOTE RIQUALIFICAZIONE E RICOLLOCAZIONE. Regione Lombardia, a conclusione del confronto con le parti sociali, ha deliberato l istituzione delle dote unica lavoro in sostituzione dei diversi provvedimenti a sostegno dell occupabilità. Il nuovo strumento intende accompagnare ogni persona lungo tutto l arco della vita, in relazione alla condizione in cui si trova e, quindi, delle esigenze che manifesta, ed è destinato a lavoratori disoccupati di qualsiasi tipologia (mobilità ordinaria e in deroga, percettori di ASPI e miniaspi o esclusi da qualsiasi indennizzo), ai lavoratori occupati, ai cassintegrati di CIGS e CIG in deroga e agli inoccupati, purché residenti o domiciliati in Lombardia. L intensità di aiuto fornito ai destinatari è conforme allo stato occupazionale, inteso come tempo trascorso in assenza di attività lavorativa, rapportato all età anagrafica, sintetizzata in 5 fasce di età, alle due modalità di genere e, infine, alle sei tipologia di titolo di studio. L intreccio delle differenti situazioni assegna al singolo richiedente un punteggio a cui corrisponde una diversa intensità di aiuto nella ricerca di un lavoro. Alle intensità di aiuto corrisponde una quota di finanziamento assegnata ai servizi, comunque accreditati, presso i quali la persona si rivolge. Trascorso inutilmente un trimestre, la persona ha il diritto di cambiare servizio o agenzia per completare il percorso di sostegno, tenendo conto delle attività già svolte allo scopo di evitare inutili ripetizioni delle prestazioni. PRECISATE DALL INPS LE MODALITA PER LA CORRESPONSIONE DEL VOUCHER PER L ACQUISTO DI SERVIZI PER L INFANZIA. L'INPS, con propria circolare n. 14870 del 23 settembre 2013, fornisce le indicazioni per la presentazione della richiesta del pagamento, da parte delle strutture eroganti servizi per l infanzia, per la corresponsione di voucher per l'acquisto di servizi di baby-sitting, ovvero per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati. La norma era stata illustrata nello scorso bollettino del mese di aprile 2013. PUBBLICATO IL DECRETO MINISTERIALE CHE INCENTIVA L ASSUNZIONE DI DONNE FINO A 35 ANNI ANNI, A SEGUITO DI INSERIMENTO E REINSERIMENTO AL LAVORO. Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il decreto 27 giugno 2013 finalizzato all inserimento e reinserimento lavorativo di donne al di sotto dei 35 anni allo scopo di incentivare l occupazione femminile e l imprenditorialità dello stesso genere. A questo proposito è possibile accedere al finanziamento dei corsi di formazione, ponte generazionale ecc. è fondamentale che l azienda formalizzi l assunzione successiva la formazione da parte dell impresa.

7 LA CORTE DI CASSAZIONE INTERVIENE SULLA COMUNICAZIONE CHE AVVIA LE PROCEDURE DI MOBILITA La Corte di Cassazione, con sentenza del 26 settembre 2013, n. 21910, interviene sulle procedure di mobilità decidendo che la comunicazione di avvio procedura può essere inviata anche alla sola RSU, senza il concorso delle OO.SS. di categoria, anche se la RSU è composta da organizzazione irrilevante sul piano nazionale, a condizione che sia ben radicata in quel contesto (territoriale, di categoria ecc) e firmataria del contratto collettivo nazionale di riferimento. LAVORATORE IN CIG O IN MOBILITA CHE SVOLGE ATTIVITA LAVORATIVA L INPS, interviene (per l ennesima volta) sulla questione della comunicazione preventiva da inviare all INPS in caso di lavoratore in CIG o in mobilità che accetti di svolgere attività lavorative. L Istituto, con proprio messaggio n. 15079 del 25 settembre 2013, da indicazioni alle proprie sedi affinché non si proceda alla perdita del diritto all integrazione, poiché il nuovo rapporto di lavoro è già stato segnalato dal datore di lavoro attraverso le comunicazioni obbligatorie. L INPS STABILISCE LE MODALITA CON LE QUALI LIQUIDARE LE INDENNITA ASPI E MINIASPI AI NUOVI PERCETTORI CHE HANNO INIZIATO A CONTRIBUIRE NEL 2013. L INPS, in data 8 ottobre 201, con circolare n. 144 ha emanato le indicazioni operative attraverso le quali i nuovi percettori di indennità ASPI, coloro cioè che in passato non avevano contribuito alla disoccupazione poiché esonerati dalla legislazione all epoca vigente, possano avere liquidate le rispettive indennità previste dalla Legge 92/ 2012. La circolare fa riferimento ai soci di cooperative che hanno istaurato un rapporto di lavoro subordinato e al personale artistico, teatrale e cinematografico, sempre con rapporto di lavoro subordinato. Ai suddetti lavoratori era consentita un gradualità nell adeguamento dell aliquota contributiva allo scopo di raggiungere la piena contribuzione negli anni futuri e, per questa ragione, nel corso del 2013 la quota era pari al 20%,della quota definitiva ( 1,61 %), cioè 0,30%. Analogamente, anche l indennità ASPI o MINIASPI sarà rapportata al 20% di quanto sarebbe spettato nel caso della contribuzione piena. Nel caso di contribuzione mista, alternando periodi a contribuzione piena con periodi di contribuzione ridotta, l indennità sarà liquidata in proporzione delle rispettive quote realizzate negli ultimi 12 mesi. Questa gradualità non interessa gli apprendisti che sono tenuti al versamento pieno a partire dal 1 gennaio 2013. EMANATE DALL INPS LE DISPOSIZIONI OPERATIVE FINALIZZATE ALLA CORRESPONSIONE DELL INDENNITA ASPI O MINIASPI IN UNICA SOLUZIONE NEL CASO IN CUI IL TITOLARE AVVII UNA PROPRIA ATTIVITA IMPRENDITORIALE O AUTONOMA. L INPS, con propria circolare del 9 ottobre 2013 n. 145, di diffuso le disposizioni con le quali corrispondere, in unica soluzione, l indennità residua ASPI o MINIASPI nel caso in cui il titolare dell indennità decida di avviare una propria attività autonoma o imprenditoriale. E bene ricordare che la norma, prevista dalla Legge Fornero, era stata introdotta in via sperimentale e fino alle disponibilità delle risorse che ammontano a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013, 2014, 2015. Possono beneficiare della norma coloro che: a) intraprendono un attività autonoma; b) avviano un attività di impresa o microimpresa; c) si associano in cooperativa; d) intraprendono attività di collaborazione a progetto o co.co.co con azienda diversa rispetto a quella che aveva determinato l indennità ASPI o MINIASPI; e) sviluppano un attività a tempo pieno gia iniziata durante il rapporto di lavoro precedente, la cui cessazione ha dato luogo all indennità ASPI o MINIASPI.

8 EMANATI DAL MINISTERO DEL LAVORO, DI CONCERTO CON IL MINISTERO DELL ECONOMIA, I DECRETI CHE INDIVIDUANO I SETTORI E LE PROFESSIONI AMMESSE ALLO SGRAVIO CONTRIBUTIVO PREVISTO DAL REGOLAMENTO CE 800 DEL 2008 Il Mistero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell Economia, ha emanato, lo scorso 2 settembre, due distinti decreti per l individuazione dei settori e delle professioni il cui tasso di disparità uomo / donna, nell accesso al mercato del lavoro, sia superiore al 25%. E previsto uno sgravio del 50% dei contributi dovuti ( non solo INPS) per l assunzione di donne, di qualsiasi età, disoccupate da almeno sei mesi nei settori o nelle professioni individuate dai citati decreti e che sono così riassunti: Settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo donna superiore al 25% nell anno 2012 Attività economica Agricoltura 36,8% Industria 54,4% Costruzioni 83,4% Industria estrattiva 74,8% Acqua e gestione rifiuti 66,6% Industria energetica 54,5% Industria manifatturiera 54% Trasporto e magazzinaggio 58,4% Servizi generali nella pubblica amministrazione 32,2% Informazione e comunicazione 29,9% Tasso di disparità Per la determinazione delle professioni, è bene rifarsi ai citati decreti, che, per brevità, non vengono qui riportati nella loro integrità. Qualora interessati, è comunque possibile richiederli alla redazione di questo Bollettino. Lo sgravio ha durata di 12 mesi se il rapporto di lavoro è a tempo determinato, di 18 mesi se a tempo indeterminato. E bene ricordare che, qualora la disoccupazione delle donne sia superiore ai 24 mesi, lo sgravio viene comunque concesso. Per approfondimenti, chiarimenti o ulteriori informazioni, rivolgersi a: Antonio Verona Responsabile Dipartimento Mercato del Lavoro, Formazione, Scuola, Ricerca Camera del Lavoro Metropolitana di Milano C.so di Porta Vittoria 43-20122 Milano tel. 02 55025 414 fax 02 55025 294 cell. 334 6562630 antonio.verona@cgil.lombardia.it