DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DI EASY BASKET
EASYBASKET SEMPLICE EMOZIONANTE A MISURA DI BAMBINO ALLA PORTATA DEGLI INSEGNANTI ma di TUTTI gli insegnanti e di TUTTI i bambini
Le teorie del curricolo e della progettazione didattica hanno subito una continua evoluzione che ha prodotto anche diversi modelli di riferimento: progettazione per obiettivi per mappe concettuali per sfondo integratore per moduli e ora, con le Indicazioni, per competenze Fonte Bortolussi
IL MEMORANDUM SULL ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PERMANENTE (2000) Ciò che conta maggiormente è la capacità di usare conoscenze in maniera efficace e intelligente, su basi in costante evoluzione EASYBASKET CREA CONOSCENZE,ABILITA E COMPETENZE IN MODO CREATIVO ED INTELLIGENTE Fonte Bortolussi
DIDATTICA PER COMPETENZE (Parennoud) l approccio per competenze richiede lo sviluppo di condotte cognitive o schemi logici di mobilitazione di conoscenze; schemi logici che si acquisiscono non con la semplice assimilazione di conoscenze, ma attraverso la pratica L APPROCCIO PER COMPETENZE DUNQUE COME UNA ESIGENZA IMPLICITA NELLA FORMAZIONE DEL PENSIERO Fonte Bortolussi
DIDATTICA PER COMPETENZE (EASY BASKET) LA METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO DI EASY BASKET Risoluzione di problemi che sviluppa la logica necessaria per trovare soluzioni efficaci Fonte Bortolussi
COMPETENZE La competenza si vede quando un soggetto, di fronte a un problema, mobilita il proprio repertorio di abilità e conoscenza, sceglie quella più adeguata alle situazioni e la usa in modo integrato e personale per risolvere il PROBLEMA NELL EASYBASKET, GIOCOSPORT DI SITUAZIONE, IL BAMBINO SI TROVA A RISOLVERE IN CONTINUAZIONE PROBLEMI, AI QUALI DEVE DARE UNA RISPOSTA IL PIU RAPIDAMENTE POSSIBILE. PIU E IN GRADO DI RECEPIRE DALL AMBIENTE IL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE DI INFORMAZIONI (ED. ALLE CAPACITA SENSO PERCETTIVE) PIU DARA RISPOSTE EFFICACI: CIOE E COMPETENTE Fonte Bortolussi
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COSTANTI PER TUTTO IL PRIMO SEGMENTO SCOLASTICO IL CORPO E LE FUNZIONI SENSOPERCETTIVE IL MOVIMENTO DEL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E CON IL TEMPO IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA COMUNICATIVO-ESPRESSIVO IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY SICUREZZA E PREVENZIONE, SALUTE E BENESSERE
EASYBASKET E INDICAZIONI SI ADATTA AL RITMO DI APPRENDIMENTO DEI BAMBINI ACCOMPAGNA I BAMBINI A SVILUPPARE CONOSCENZE ABILITA E COMPETENZE RENDE L ALUNNO PROTAGONISTA NON ESCLUDE NESSUNO E FLESSIBILE: LE REGOLE VENGONO INTRODOTTE IN MODO GRADUALE E PROGRESSIVO (è il giocosport easybasket che si adatta allo sviluppo motorio del bambino e non viceversa)
OBIETTIVI EDUCATIVI DIDATTICI EMOZIONE Corpo e movimento Senso percezione Schemi motori di base Giocare con la palla Provare a palleggiare e tirare a canestro
OBIETTIVI EDUCATIVI SCOPERTA E DIDATTICI Schemi motori di base Capacità motorie coordinative I giochi sui 4 fondamentali Le prime regole e i primi problemi del gioco
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI GIOCO Le capacità motorie I 4 fondamentali Insegnare a giocare
DALLA PROGRAMMAZIONE ALLE ATTIVITA. La programmazione è l abilità di insegnamento che scade più rapidamente nel passaggio dall impostazione teorica all applicazione pratica nella realtà. (RANDALL 1991)
PUNTI CRITICI ASPETTI LEGATI AGLI INTERESSI E ALLE MOTIVAZIONI DEGLI ALLIEVI ETEROGENEITA NEL LIVELLO DI CAPACITA MOTORIE E DI PADRONANZA DI ABILITA DIFFERENZE INDIVIDUALI NEGLI STILI DI APPRENDIMENTO AMPLIAMENTO DELLE OPPORTUNITA (TEMPO)
ADEGUARE LE ATTIVITA RIFERITE Ai bambini ORIENTATE verso gli obiettivi VARIE Ricche di proposte DIVERTENTI Giocate EFFICACI sul piano dei processi di apprendimento
VARIABILE TEMPO AFFINCHE UN ALLIEVO POSSA MIGLIORARE DOBBIAMO FORNIRGLI L OPPORTUNITA DI ESERCITARSI CON SUCCESSO IN UN DETERMINATO COMPITO MOTORIO
LEZIONE TEMPO DI IMPEGNO MOTORIO Impegno motorio funzionale al compito:l allievo si esercita in attività inerenti l obiettivo Impegno motorio non funzionale al compito: l allievo è in movimento, ma con attività non collegate all obiettivo TEMPO DI IMPEGNO NON MOTORIO Tempo funzionale al compito: in genere tempo di ascolto di istruzioni o spiegazioni Tempo gestionale: legato all organizzazione e alla conduzione della lezione Tempo di attesa: gli allievi non sono impegnati in nessuna attività collegata a obiettivi didattici o a compiti gestionali
A PROPOSITO DI TEMPO ATTIVO (Siedentop, Tannehill 2000) 15% - 30% del tempo gli allievi occupano il tempo ascoltando l insegnante 20%- 25% utilizzato in compiti gestionali??? Tempo di non impegno motorio di attesa
EFFETTO A IMBUTO DELLA DIDATTICA Fonte Bortoli
CONSIDERAZIONI SUL TEMPO ATTIVO Tipo di contenuto condiziona notevolmente la quantità di tempo attivo I bambini della scuola primaria riescono ad avere un tempo di apprendimento attivo maggiore che nei ragazzi più grandi Maschi e femmine nella scuola primaria utilizzano le stesse quantità di tempo di apprendimento attivo Gli allievi meno abili utilizzano meno tempo di apprendimento attivo rispetto ai compagni mediamente abili o più abili (Pieron 1989, Randall 1992, Siedentop e Tannehill 2000)
POTENZIALITA EDUCATIVE DELLO SPORT Affrontare e superare le difficoltà Consapevolezza delle proprie possibilità Autonomia Motivazione al successo Capacità di collaborare con altri
VALORE EDUCATIVO E SOCIALIZZANTE DELLE LEZIONI (Ommundsen e Barteli 1999) NON E UN EFFETTO DELL ATTIVITA Modalità corrette di programmazione e organizzazione delle lezioni (scelta specifica di obiettivi e strategie didattiche) Interazioni insegnanti-bambini (clima motivazionale, uso di un approccio positivo)
CONSIDERAZIONI UTILI INIZIO ATTIVITA Consegne sintetiche e semplici per presentare la prima attività Evitare attività che richiedono subito molta attenzione e tempi di attesa
RITMO DELLA LEZIONE Ogni lezione andrebbe pensata allenando momenti che permettono una notevole espressione di energia con altri caratterizzati da una maggiore capacità di autocontrollo e riflessione
UTILIZZO DI MATERIALI Importanza a livello motivazionale Importanza dal punto di vista del controllo motorio Aumento esponenziale di variare le forme delle proposte didattiche
LEZIONE CONTESTO Cercare di collocare la singola lezione nell ambito di un contesto più ampio che sia percepibile anche dai bambini
DISTURBO COME RISORSA L attività motoria è tanto più significativa quanto più risponde ai bisogni reali e concreti che i bambini manifestano
COERENZA METODOLOGICA In ogni lezione ci dovrebbe essere una coerenza metodologica : un uso ragionato dei vari metodi in base ai nostri obiettivi e finalità Offrire in modo particolare ad ognuno un livello di difficoltà adatto alle proprie caratteristiche e capacità all interno di una consegna uguale per tutti
PER CONCLUDERE Una scienza fornisce i limiti entro i quali deve situarsi un arte, le leggi che l artista non può trasgredire, ma ciò che egli deve fare, in particolare entro i limiti fissati, è lasciata interamente al suo genio WILLIAM JAMES