AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO E DELLA ROSOLIA IN EMILIA-ROMAGNA AL 30 GIUGNO 2011

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AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO E DELLA ROSOLIA IN EMILIA-ROMAGNA AL 3 GIUGNO 211 MORBILLO Le segnalazioni trasmesse dalle Aziende Usl dal 1-1-211 al 3-6-211, attraverso i sistemi regionali di Segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale e Sorveglianza speciale del morbillo, hanno riguardato 143 casi sospetti di morbillo, che sono stati classificati secondo la Decisione della commissione europea del 28 aprile 28 (28/426/CE relativa alle definizione dei casi ai fini della dichiarazione delle malattie trasmissibili alla rete di sorveglianza comunitaria) in: casi confermati: (qualsiasi persona che soddisfi i criteri clinici e di laboratorio e che non sia stata vaccinata di recente), 91 casi (63,6 sul totale delle segnalazioni pervenute); casi probabili: (qualsiasi persona che soddisfi i criteri clinici e presenti una correlazione epidemiologica), 19 casi (13,3); casi possibili: (qualsiasi persona che soddisfi i criteri clinici), 19 casi (13,3). I 14 casi rimanenti (9,8) sono stati classificati come non casi. La tabella 1 riporta la distribuzione dei casi segnalati per Azienda Usl. Tabella 1. Distribuzione dei casi notificati (confermati - probabili - possibili) di morbillo per Azienda Usl. Gennaio Giugno 211 Azienda Usl n di segnalazioni confermati probabili possibili n non casi PIACENZA 5 2 1 1 1 PARMA 14 8 1 2 3 REGGIO EMILIA 22 13 7 1 1 MODENA 13 7 1 3 2 BOLOGNA 4 28 4 5 3 IMOLA 4 4 FERRARA 1 7 2 1 RAVENNA 18 13 1 4 FORLI 4 3 1 CESENA 4 4 RIMINI 9 6 3 TOTALE 143 91 19 19 14 Il maggior numero di casi è stato registrato nelle province di Bologna e Reggio Emilia come evidenziato nella Figura 1. Servizio Sanità Pubblica Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali - Regione Emilia-Romagna

Figura 1 Il 211 si conferma, quindi, come un nuovo anno epidemico: il tasso di incidenza, calcolato soltanto sui casi notificati nella prima metà dell anno (2,9 casi per 1. abitanti), ha già superato il valore soglia definito per l eliminazione del morbillo pari a,1 casi l anno per 1. abitanti e dimostra dunque la necessità di rafforzare l impegno di prevenzione nei confronti di questa malattia. La figura 2 mostra l andamento temporale dei tassi di incidenza in Emilia-Romagna e la copertura vaccinale per morbillo al 24 mese di età, copertura che al 31-12-21 risulta pari al 92,9. Se nel biennio 24-25 il tasso di incidenza si era attestato sotto lo,1 per 1. abitanti, si è assistito poi ad un incremento del numero di casi negli anni successivi con un picco nel corso del 28, una notevole flessione dei casi nel 29 e nuove ondate epidemiche nel 21 e nel 211. Figura 2 25 Morbillo: n. casi per 1. abitanti e copertura vaccinale () a 24 mesi di età. Emilia-Romagna, 1983-211 1 2 8 15 6 1 4 5 2 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 199 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 24 25 26 27 28 29 21 211 n. casi morbillo per 1. abitanti copertura vaccinale 2

L andamento temporale dei casi segnalati in Emilia-Romagna da gennaio 27 a giugno 211 (Figura 3), calcolato con intervallo mensile e per data di insorgenza dei sintomi, evidenzia anche quest anno un picco in corrispondenza del mese di marzo, ma inferiore a quelli registrati nel corso del 28 e del 21, pur essendo i dati relativi agli ultimi mesi non ancora definitivi. La curva nei mesi di aprile e maggio presenta ancora valori elevati, in leggero calo sono le segnalazioni relative al mese di giugno. Figura 3 5 Morbillo: n. casi confermati, probabili e possibili di morbillo per mese di insorgenza dei sintomi. Emilia-Romagna, 27-211 4 3 2 1 gen-7 mar-7 mag-7 lug-7 set-7 nov-7 gen-8 mar-8 mag-8 lug-8 set-8 nov-8 gen-9 mar-9 mag-9 lug-9 set-9 nov-9 gen-1 mar-1 mag-1 lug-1 set-1 nov-1 gen-11 mar-11 mag-11 La Tabella 2 mostra la distribuzione per età dei casi. Si evidenzia una concentrazione tra gli adolescenti e i giovani adulti; oltre la metà si è verificata nei soggetti tra 15 e 34 anni. Si osservano comunque anche numerosi casi tra i bambini, pochi tra gli adulti sopra i 45 anni e nessuno nelle fasce d età anziane. L età mediana è pari a 28 anni per i casi confermati e 24 anni per quelli totali. Tabella 2. Distribuzione per classi di età dei casi di morbillo confermati, probabili e possibili. Età (anni) confermati probabili possibili totali -14 16 17,6 1 52,6 8 42,1 34 26,4 15-24 22 24,2 5 26,3 7 36,8 34 26,4 25-34 27 29,7 3 15,8 2 1,5 32 24,8 35-44 22 24,2 1 5,3 1 5,3 24 18,6 45-64 4 4,4, 1 5,3 5 3,9 65 +,,,, TOTALE 91 1, 19 1, 19 1, 129 1, I 129 casi confermati, probabili e possibili riguardano sia persone residenti in Emilia-Romagna (81,4) che soggetti solo domiciliati nella nostra regione e residenti nelle altre regioni d Italia. Questi ultimi (n=24) provengono per lo più dalla Sicilia, dalla Campania e dal Trentino Alto Adige; nessuno di loro risulta essere stato vaccinato. 3

Tra tutti i casi confermati, 83 (91,2) sono risultati non vaccinati contro il morbillo, 3 casi (3,3) vaccinati con una sola dose e 5 casi con stato vaccinale non noto. Tra i 38 casi probabili e possibili, 5 risultano vaccinati con 1 dose. È da evidenziare che 5 degli 8 soggetti vaccinati hanno eseguito la vaccinazione nella fase di postesposizione, dopo essere stati quindi a contatto con un altro caso di morbillo. La tabella 3 mostra il numero di ricoverati tra i casi confermati per Azienda Usl di notifica. In totale 37 casi (4,7 dei casi confermati, 28,7 del totale dei casi) sono stati ricoverati presso i reparti di malattie infettive o di pediatria, anche se in molti casi si è trattato di ricoveri per motivi precauzionali. Nessun ricovero è stato registrato tra i casi definiti probabili e possibili. Tra i pazienti ricoverati una donna di 47 anni e un ragazzo di 22 anni hanno presentato complicanze riconducibili ad un quadro di polmonite e una donna di 35 anni ha presentato una laringotracheobronchite. Tra i soggetti non ricoverati sono state riportate come complicanze un otite associata a cheracongiuntivite in un bambino di un anno, due otiti, una laringotracheobronchite e un episodio convulsivo in un bambino di due anni. Tabella 3. N. ricoveri tra i casi di morbillo confermati. n ricoveri tra i casi confermati Azienda Usl confermati PIACENZA 2 2 PARMA 8 2 REGGIO EMILIA 13 MODENA 7 4 BOLOGNA 28 11 IMOLA 4 3 FERRARA 7 5 RAVENNA 13 5 FORLI 3 3 CESENA RIMINI 6 2 TOTALE 91 37 Sono stati segnalati 18 focolai epidemici che hanno coinvolto in totale 61 persone con la seguente distribuzione territoriale: 6 a Bologna, 3 a Reggio Emilia, 2 a Ferrara, 2 a Modena, 1 ciascuno a Piacenza, Parma, Ravenna, Cesena e Rimini (tabella 4). Due focolai hanno coinvolto solo casi possibili: uno si è verificato in una colonia della riviera romagnola e ha coinvolto 3 bambini provenienti dall Alto Adige che non hanno eseguito accertamenti di laboratorio; l altro focolaio ha interessato 2 fratelli probabilmente contagiati da una persona proveniente dall estero e che non si sono sottoposti ad indagini di laboratorio. Dei 16 focolai confermati 1 si sono verificati in ambito familiare; 1 in un campo nomadi (con il caso indice proveniente da un campo nomadi di Mantova e il coinvolgimento totale di 1 persone); 1 in una azienda (con 2 casi provenienti da Francia/Milano); 4 in ambito ospedaliero. 4

Tra i focolai familiari in un episodio il caso indice proveniva dall Inghilterra, mentre nelle altre situazioni il focolaio è stato originato in Italia. Tutti e 4 i focolai ospedalieri hanno avuto inizio da pazienti con morbillo visitati o ricoverati nella struttura; i casi secondari sono stati rappresentati, tra gli operatori sanitari, da 4 infermieri, 2 medici, 1 tecnico di radiologia, tutti non vaccinati; in un caso sono stati contagiati anche altri pazienti presenti in Pronto Soccorso al momento dell accesso del caso indice. Tabella 4. Focolai epidemici di morbillo e numero di casi associati ai focolai, per AUSL Azienda Usl n di focolai n di casi PIACENZA 1 3 PARMA 1 2 REGGIO EMILIA 3 14 MODENA 2 5 BOLOGNA 6 2 IMOLA FERRARA 2 5 RAVENNA 1 2 FORLI CESENA 1 3 RIMINI 1 7 TOTALE 18 61 5

ROSOLIA L epidemia di morbillo nel corso del 211 non è contestuale ad un incremento di casi di rosolia; dopo il 28 infatti non si sono più verificate ondate epidemiche di rosolia e nel 29 il tasso di incidenza si è attestato attorno a,2 casi per 1., con un ulteriore calo nel 21 (,1 casi per 1.). La figura 4 mostra l andamento temporale dei tassi di incidenza in Emilia-Romagna e la copertura vaccinale per rosolia al 24 mese, copertura che al 31-12-21 risulta pari a 92,7, valore in leggera controtendenza rispetto al trend crescente registrato negli ultimi anni. Figura 4 3 25 2 15 1 5 Rosolia: n. casi per 1. abitanti e copertura vaccinale () a 24 mesi di età. Emilia-Romagna, 1983-21 1 8 6 4 2 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 199 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 24 25 26 27 28 29 21 n. casi di rosolia per 1. abitanti copertura vaccinale Nonostante i pochi casi registrati negli ultimi due anni (9 nel 29 e 5 nel 21), 3 hanno riguardato donne in stato di gravidanza; se ne riporta una descrizione sintetica: Si ricorda che nel 28, anno epidemico, sono stati notificati 3 casi di rosolia in gravidanza, descritti nel report precedente. Per ridurre l incidenza di tali eventi il Piano nazionale per l eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 21-215 stabilisce l obiettivo di ridurre la percentuale di donne in età fertile suscettibili alla rosolia a meno del 5. 6

Non esiste un monitoraggio sistematico della sieroprevalenza in tutte le donne in età fertile; per avere idea del fenomeno tuttavia si può utilizzare il registro CEDAP - Certificato di Assistenza al Parto - relativo all anno 21 che evidenzia in Emilia-Romagna che l 84,4 delle donne partorienti risulta essere positiva al rubeo test, il 7,7 ha un risultato negativo e per il 7,8 l informazione non è disponibile. Tali percentuali differiscono a seconda della nazionalità delle donne, più alta la proporzione di donne immuni italiane (86,) rispetto alle straniere (8,5). Inoltre uno studio condotto da due laboratori della Regione Emilia-Romagna 1 (Laboratorio di Pievesistina di Cesena e Laboratorio dell Ospedale Maggiore di Bologna), che raccolgono campioni relativi ad una grande area dell Emilia-Romagna, rappresentativa di circa la metà dell intera popolazione regionale, ha dimostrato che, tra le donne in età fertile di età tra i 2 e i 4 anni (n=1.32), la copertura contro la rosolia risulta essere, nei primi sei mesi del 21, dell 89 (89,2 tra le donne italiane e 83,5 tra le straniere). Queste ultime informazioni evidenziano il rischio notevole al quale sono esposte le donne suscettibili (11 tra le gravide nel periodo considerato) nel corso dei mesi di gestazione e documentano la necessità di rafforzare l impegno di prevenzione nei confronti di questa malattia. A cura di: Gabriella Frasca, Laura Moschella, Alba Carola Finarelli, Maria Grazia Pascucci, Bianca Maria Borrini, Flavia Baldacchini del Servizio Sanità Pubblica, Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali, Regione Emilia-Romagna. (27 luglio 211) Si ringraziano tutti gli operatori dei Servizi Igiene e Sanità Pubblica - Dipartimenti di Sanità Pubblica - e delle Pediatrie di comunità delle Aziende Unità Sanitarie Locali della Regione, impegnati nella sorveglianza e nel controllo delle malattie infettive e la dr Antonietta Filia dell ISS per la revisione del testo. 1 Systematic control of rubella virus infection in pregnancy in the childbearing population in Emilia-Romagna region, P.Billi, D.Marchetti, S.Semprini, E.Magrini, M.Della Strada, S.Ghirelli, L.Morotti, S.Antonelli, C.Rovinetti, R.M.Dorizzi 7