Dott. Maurizio Sudano - Urbino

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Transcript:

Dott. Maurizio Sudano - Urbino

Attività sportive nelle quali la prestazione atletica è prolungata nel tempo e/o nello spazio Sono attività prevalentemente aerobiche

Prevalentemente? Provate a farvi queste domande

La contrazione muscolare ricava energia da una sola molecola Sistema anaerobico alattacido Sistema anaerobico Sistema aerobico

Metabolismo anaerobico alattacido: lo Shuttle della fosfocreatina La fosfocreatina è contenuta all interno delle fibre muscolari Fosfocreatina + ADP + H + ATP + Creatina Reazione rapidissima, principale fornitrice di ATP durante i primi secondi di esercizio fisico intenso 60 corsa campestre 20-30 corsa velocità media 5-6 scatto in velocità

sistema anaerobico: la Glicolisi Reazione che avviene in assenza di Ossigeno COMBUSTIBILE (o SUBSTRATO) UTILIZZATO: Glucosio Glucosio Lattato ATP Fonte importante di ATP all inizio dell esercizio intenso Fornisce ATP per i primi minuti di attività. In seguito, contribuisce in misura minore alla formazione di ATP (picchi di attività) Il lattato è a sua volta un substrato energetico che può essere riutilizzato dalle cellule muscolari (ciclo del lattato)

Sistema aerobico: la Fosforilazione ossidativa Nei mitocondri i substrati (CARBOIDRATI, LIPIDI, PROTEINE) sono completamente ossidati in CO 2 attraverso la fosforilazione ossidativa. Il processo avviene solo in presenza di adeguate concentrazioni di Ossigeno

Depositi e vie del carburante CARBOIDRATI Glicogeno muscolare Glicogeno epatico glucosio GLICOLISI/fosforilazione ossidativa GLUCONEOGENESI Sintesi ex novo di glucosio a partire da: Aminoacidi Glicerolo Lattato LIPIDI (trigliceridi) Tessuto Adiposo Muscolo Fegato Acidi grassi Glicerolo PROTEINE Muscolo aminoacidi

muscolo

L attivazione dei vari metabolismi: questione di tempo, intensità e...allenamento ATTIVITA MINIMA INIZIO ATTIVITA PROSEGUIMENTO Oltre l infinito Metabolismo aerobico (LIPIDI) sedentari Metabolismo Anaerobico Alattacido Allenati Poco allenati Metabolismo aerobico (combustibili: glucosio, lipidi, proteine, lattato) Metabolismo glicidico anaerobio (combustibile GLUCOSIO) Metabolismo aerobico (combustibili: glucosio, lipidi, proteine, lattato) Metabolismo glicidico anaerobio (combustibile GLUCOSIO)

I flussi energetici fondamentali: riepilogo Aerobico Anaerobico Lattacido Anaerobico Alattacido Minima Quasi Max Max Illimitata 15 180 10 15 da 0 a giorni da 2-3 a giorni da 0 a 120

N.B.!! Il metabolismo non si attiva con gli interruttori 1. I tre sistemi energetici spesso operano simultaneamente durante l attività fisica. Metabolismo aerobio 2. Il contributo relativo di ogni sistema alle richieste energetiche totali dipende notevolmente dall intensità dell esercizio e dalla sua durata

La miscela ottimale di carburanti nel corso di attività fisica prolungata Carboidrati= picchi di attività Lipidi= ritmo costante

Contributo dei vari substrati nel corso di una maratona

Un pò di grandezze(1): VO2max Massima quantità di ossigeno che può essere utilizzata nell unità di tempo da un individuo, nel corso di una attività che coinvolge grandi gruppi muscolari e protratta fino all esaurimento Si esprime in ml/kg/min. Valutabile direttamente con apparecchiature complesse Indirettamente e con qualche approssimazione tramite la FCmax

Un pò di grandezze (2): Soglia del lattato (impropriamente soglia anaerobica) Intensità di esercizio a partire dalla quale la quantità di acido lattico prodotta è superiore a quella che l organismo riesce ad utilizzare, con aumento esponenziale del lattato nel sangue (convenzionalmente > 4 mmol/l) IN PAROLE POVERE indica l intensità massima di esercizio A RITMO COSTANTE che il soggetto può sostenere senza accusare la fatica. La durata di sopportazione della soglia del lattato è INDIVIDUALE. Il superamento della soglia del lattato per più di pochi minuti anticipa l insorgenza della fatica La sensazione di fatica o dolore muscolare non è però dovuta al lattato ma all accumulo di ioni H+

Correlazione fra VO2 e FC (N.B. Valori indicativi!) %VO2 max %FCmax Substrato energetico principale 35-50 50-60 Lipidi 60 70 Lipidi 73 80 Glucidi/lipidi >85 90 glucidi

Stabilire la soglia del lattato Individui non allenati: 50-60% VO2max Individui allenati: 75% VO2max Atleti di élite: 80-90% VO2max Oppure: Soggetti non allenati: 50-60% FCmax Soggetti allenati: 80-90% FCmax

Endurance e metabolismo energetico glucosio Glucosio 6-P Glicogeno (depositi) lattato GLICOLISI piruvato Grassi (depositi) Acetil-CoA β- OSSIDAZIONE altri usi FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA (max produzione di ATP)

Scenario 1) Sedentario volenteroso Glicogeno glucosio Glucosio 6-P (depositi) lattato GLICOLISI piruvato Grassi (depositi) β- OSSIDAZIONE Acetil-CoA

Scenario 2): Allenato carboidratico glucosio Glucosio 6-P Glicogeno (depositi) lattato GLICOLISI piruvato Grassi (depositi) Acetil-CoA β- OSSIDAZIONE altri usi FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA (max produzione di ATP)

Scenario 3): il super- fondista consumatore di grassi e risparmiatore di glicogeno glucosio Glucosio 6-P Glicogeno (depositi) lattato GLICOLISI piruvato Grassi (depositi) Acetil-CoA β- OSSIDAZIONE altri usi FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA (max produzione di ATP)

Il controllo metabolico nelle attività prolungate è FUNZIONE (anche) DEL GRADO DI PREPARAZIONE A comparative investigation of glycemic control in elite and recreationally- active individuals with and without T1DM during multi- day ultra- distance exercise: the 2013 mhealth Grand Tour Campbell et al. EASD Vienna 2014

..ma anche la costituzione ha il suo ruolo!

N.B. I meccanismi di adattamento appena esposti non sono una stranezza del metabolismo dell atleta, ma sono potenzialmente presenti in tutte le persone, diabetici e non..come mai?

Non siamo nati sedentari

Dott. Maurizio Sudano - Urbino

AZIONI DELL INSULINA Rimuove il glucosio dal circolo Incrementa i depositi di glucosio nel muscolo e nel fegato (glicogeno) Blocca la neoproduzione di glucosio dal fegato (gluconeogenesi) e la liberazione in circolo di glucosio (glicogenolisi) Facilita la trasformazione degli acidi grassi in lipidi di deposito Stimola la sintesi proteica

Da ricordare una volta per tutte!!! L insulina è un ormone ad azione prevalentemente ANABOLICA L insulina non brucia né carboidrati né altro! Facilita l ingresso di glucosio nelle cellule, MA E IL VOSTRO LAVORO A DETERMINARE QUANTO NE VERRA BRUCIATO Un eccesso di insulinizzazione provoca.una ipoglicemia, e non un aumento della combustione di zuccheri

Perché l attività fisica diminuisce il fabbisogno insulinico?

Ormoni controinsulari Cortisolo, adrenalina, noradrenalina, glucagone, GH Fra le altre cose hanno la funzione di mobilizzare glucosio per garantire un adeguato supporto energetico ai muscoli che lavorano L aumento dell attività controinsulare è direttamente proporzionale all intensità dello sforzo

Nel non diabetico Diminuisce il rilascio di insulina Aumenta l attività degli ormoni controinsulari Aumento dell ingresso di glucosio nei muscoli normoglicemia

Controllo della glicemia ed esercizio aerobico in persone con T1DM fegato Produzione di glucosio captazione muscolo La glicemia diminuisce Esercizio Moderato L insulinemia NON cala Risposta del glucagone ridotta

Controllo della glicemia ed esercizio anaerobico intenso in persone con T1DM fegato Produzione di glucosio muscolo La glicemia aumenta Esercizio Intenso/stressante catecolamine - - Insulina

TIPI DI SPORT E GLICEMIA n.b.!!! Fasi di anaerobiosi possono comparire anche nel corso di attività di endurance (superamento della soglia del lattato)

Impatto del carico di lavoro sul consumo di glucosio Glucose requirements for prevention of hypoglycemia during exercise in individuals with T1 diabetes mellitus. Shetty VB et al.,easd Barcellona 2013 Soggetti sottoposti a clamp (con glicemie costanti fra 4,5 e 6 mmol/l (81-108 mg/dl); Sottoposti a 40 minuti di lavoro a diverse VO2Max (35%, 50%, 65%, 80%); Misurazione del glucosio infuso (e quindi consumato)

Risultati: il consumo di glucosio non ha un andamento lineare ma segue una curva: aumenta progressivamente fino al 65% di VO2Max per calare successivamente ai carichi più elevati. Nessuno dei soggetti ha avuto bisogno di glucosio per carichi di lavoro a 80% VO2Max Peraltro due soggetti non hanno avuto mai bisogno di glucosio a qualunque carico (a questo punto dovreste saper e il motivo..) Ipotesi su cui ragionare: a parità di altri fattori, il rischio di ipoglicemia nel corso di endurance è massimo per carichi di lavoro protratti di poco inferiori alla VO2 max

Limitazioni di questi studi La gran parte degli studi si basa su carichi di lavoro di durata limitata; Mancata valutazione del grado di allenamento; Poche osservazioni dinamiche; Esempio: picco sovrasoglia del lattato > attivazione del sistema controinsulare > iperglicemia > ma proseguendo tornando sotto soglia...cosa succede?

Glicemia e sforzi di breve durata e elevata intensità: l esperienza DNL 350 Test dei 7 glicemia 300 250 200 150 100 50 DT CD MG GA RF 0 partenza arrivo recupero Tempi effettivi al Km: dai 4 50 in giù

Glicemia e carichi di lavoro reali : test DNL style(cristian)

Glicemia e carichi di lavoro reali : test DNL style(alberto)

Ipoglicemia per- competitiva, possibili cause: Eccesso di insulinizzazione (che provoca anche inibizione della combustione dei lipidi) Iperglicemia pre- competitiva (che inibisce la gluconeogenesi) Integrazione inadeguata Inadeguata preparazione lipidica

E dopo? Iperglicemia precoce post- attività, cause: brusca interruzione dell esercizio fisico, associato a: Raggiungimento (e superamento) della soglia del lattato nella parte finale della prestazione Ipoglicemia precoce post- attività (entro un ora) Prima finestra di ricostituzione delle scorte muscolari ed epatiche di glicogeno

L ipoglicemia tardiva Quantità di glucosio infusa per mantenere la normoglicemia sforzo McMahon 2007 JCEM

Problemi extra Stress percompetitivo ( adrenalina > iperglicemia) Disidratazione Esposizione al freddo Può determinare un ulteriore incremento degli ormoni controinsulari Possibile rallentamento dell assorbimento di insulina (dati vecchi ricavati con insuline umane) Problemi per il trasporto di insulina (wind chill!) Affidabilità dei glucometri

Wind Chill