Progetto Sorveglianza Bambini 0-2 anni: finalità, metodologia e risultati della Sperimentazione. di Enrica Pizzi, Angela Spinelli, li,

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Transcript:

Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie Progetto Sorveglianza Bambini 0-2 anni: finalità, metodologia e risultati della Sperimentazione a cura di Enrica Pizzi, Angela Spinelli, li, Laura Lauria, Marta Buoncristiano, Paola Nardone, Silvia Andreozzi e Serena Battilomo tilomo

Progetto Sorveglianza Bambini 0-2 anni: finalità, metodologia e risultati della Sperimentazione a cura di Enrica Pizzi a, Angela Spinelli a, Laura Lauria a, Marta Buoncristiano ab, Paola Nardone a, Silvia Andreozzi a e Serena Battilomo c a Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Roma b Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma, Roma c Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, Ministero della Salute, Roma

A cura di Enrica Pizzi, Angela Spinelli, Laura Lauria, Marta Buoncristiano, Paola Nardone, Silvia Andreozzi e Serena Battilomo Nel periodo perinatale e nei primi anni di vita, la riduzione dell esposizione a fattori di rischio e la In un ottica di continuità e valorizzazione dell esperienza maturata nel nostro Paese con altri sistemi di nel Programma GenitoriPiù per sperimentare un Sistema di Sorveglianza sui principali determinanti Parole chiave: sorveglianza, salute dei bambini, centri vaccinali and Serena Battilomo Key words: surveillance, children s health, vaccination services Ringraziamenti ii

Gruppo Sorveglianza Bambini 0-2 anni Angela Spinelli, Mauro Bucciarelli, Marta Buoncristiano, Laura Lauria, Paola Nardone, Enrica Pizzi (Gruppo di Coordinamento Nazionale CNESPS Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto Superiore di Sanità), Serena Battilomo, Maria Grazia Privitera (Ministero della Salute), Giacomino Brancati, (Regione Calabria) Napoli (ASP Catanzaro)(ASP Cosenza), Gianfranco Mazzarella (Regione Campania) (Asl Salerno) (Regione Marche), (Osservatorio Epidemiologico- ASUR Marche Area Vasta 2) (ASUR Marche Area Vasta 2), Maria Enrica Bettinelli, Wilma Zappi, (ASL Milano), Cinzia Germinario e Maria Teresa Balducci (Regione Puglia)(ASL Brindisi), Antonio Pesare e Giovanni Caputi (ASL Taranto), Leonardo Speri e Lara Simeoni (Regione Veneto), Lorena Gottardello (ULSS 16, Padova)(ULSS 13, Venezia), Stefano Campostrini e Stefania Porchia (Università Ca Foscari Venezia) Comitato Tecnico Angela Spinelli, Marta Buoncristiano, Laura Lauria, Paola Nardone, Enrica Pizzi (Istituto Superiore di Sanità), Serena Battilomo e Stefania Iannazzo (Ministero della Salute), Maria Enrica Bettinelli (ASL Milano)(Regione Calabria), Gianfranco Mazzarella (Regione Campania) (Regione Marche), Cinzia Germinario (Regione Puglia), Leonardo Speri (Regione Veneto), Stefano Campostrini (Università Ca Foscari-Venezia), Giuliana Bodini (Associazione Nazionale Assistenti Sanitari-AsNAS), Maurizio Bonati (Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS), Giampietro Chiamenti (Federazione Italiana Medici Pediatri FIMP), Michele Conversano (Società Italiana di Igiene-SItI), Giovanni Corsello (Società Italiana di Pediatria-SIP), Paolo Siani (Associazione Culturale Pediatri-ACP) iii

INDICE Presentazione vii Determinanti di salute nella prima infanzia Il Programma GenitoriPiù Leonardo Speri, Lara Simeoni, Elena Pretti 1 Progetto Sorveglianza Bambini 0-2 anni: finalità e metodologia Enrica Pizzi, Angela Spinelli, Marta Buoncristiano, Paola Nardone, Laura Lauria, Serena Battilomo, Gruppo Sorveglianza Bambini 0-2 anni, Comitato Tecnico 17 Risultati sulla valutazione della fattibilità e sostenibilità della Sorveglianza Marta Buoncristiano, Enrica Pizzi, Paola Nardone, Laura Lauria, Angela Spinelli, Gruppo Sorveglianza Bambini 0-2 anni 29 Valutazione delle conoscenze degli operatori coinvolti nella Sperimentazione sui determinanti indagati Stefania Porchia, Stefano Campostrini, Giovanni Rataj 43 Risultati sui determinanti inclusi nella Sperimentazione della Sorveglianza Laura Lauria, Marta Buoncristiano, Mauro Bucciarelli, Enrica Pizzi Paola Nardone, Angela Spinelli, Gruppo Sorveglianza Bambini 0-2 anni 49 L esperienza della Sorveglianza nei Centri Vaccinali: parola alle Unità Operative coinvolte A cura delle Unità Operative coinvolte nella raccolta dati 75 Verso un Sistema di Sorveglianza Nazionale Marta Buoncristiano, Enrica Pizzi, Laura Lauria, Paola Nardone, Angela Spinelli, Serena Battilomo 89 Appendice A 95 Appendice B Schede e Questionari utilizzati 97 Appendice C Operatori coinvolti nel Progetto 137 v

Presentazione Negli ultimi anni l OMS e l UNICEF sottolineano sempre più la necessità di interventi problemi di salute del bambino e dell adulto sono prevenibili mediante semplici azioni realizzabili nel periodo perinatale e nei primi anni di vita, sia attraverso la riduzione dell esposizione a fattori di rischio, che con la promozione di fattori protettivi. Difatti le patologie ed eventi prevenibili (primi fra tutti malformazioni congenite, prematurità e SIDS, incidenti) rappresentano non soltanto una quota importante della mortalità e della morbosità dei primi due anni di vita, ma anche una parte non trascurabile della morbosità in età più avanzate. numerosi fattori quali eredità genetiche, scelte comportamentali, esposizioni ambientali, relazioni familiari, contesti sociali e aspetti culturali. Per far fronte a tali necessità, in questi anni si sono sviluppate nel nostro Paese alcune iniziative/programmi per promuovere azioni di prevenzione e promozione della salute di concezionale, non assunzione di alcol in gravidanza e in allattamento, non esposizione al fumo in gravidanza e in allattamento, allattamento al seno, posizione in culla, promozione della sicurezza in auto e in casa, vaccinazioni, promozione della lettura ad alta voce ai bambini). Sebbene queste iniziative/programmi siano fondamentali per far sviluppare una cultura della prevenzione e far crescere la consapevolezza su queste tematiche, a livello nazionale non esiste ancora un sistema di sorveglianza che possa monitorare Pubblica sono strumenti che possono contribuire sia alla riduzione della morbosità e mortalità, sia al miglioramento della salute della popolazione. Data quindi la rilevanza di queste tematiche per la salute pubblica e l assenza di una sorveglianza per i bambini piccoli, il Ministero della Salute/CCM (Centro nazionale per il di Sorveglianza sugli otto determinanti di salute del bambino, dal concepimento ai 2 di realizzare una sorveglianza sui principali determinanti di salute nei bambini piccoli presso i Centri Vaccinali. Il progetto - coordinato dall Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con 5 Regioni (Campania, Calabria, Marche, Puglia, Veneto), l ASL di Milano (oggi ATS Città Metropolitana di Milano) e l Università Ca Foscari Venezia - ha previsto il disegno, la sperimentazione e la valutazione di tale sistema in un ottica di estensione nazionale e di ripetibilità nel tempo. vii

viii nel primo capitolo dopo una disamina sui dei determinanti di salute nella prima infanzia, dell esperienza a livello locale, mentre nell ultimo vengono presentate le principali

Determinanti di salute nella prima infanzia Il Programma GenitoriPiù Leonardo Speri, Lara Simeoni, Elena Pretti UOS Servizio Progetti Promozione Salute ULSS 20 Verona La traiettoria di una vita umana è influenzata dalla genetica, dall epigenetica e dal retaggio intrauterino, dall esposizione all ambiente, dall educazione familiare e dalle relazioni sociali, dalle scelte comportamentali, dalle norme sociali e dalle opportunità che vengono trasferite alle future generazioni e dai contesti storici, culturali e strutturali. Minsk Declaration 2015 (1) I primi 1000 giorni, tra rischi ed opportunità Ci sono sempre maggiori evidenze sull importanza di interventi precoci di promozione antropologici legati agli stili di accudimento ed alla relazione affettiva, di determinanti comportamentali legati agli stili di vita genitoriali, di determinanti socioeconomici, già nell avvio della vita, disuguaglianze che in assenza di interventi sono destinate ad che si vanno accumulando per esempio nel campo dell epigenetica e degli studi sulla plasticità dell organizzazione dell organismo, in particolare della rete neuronale, dal concepimento, la loro forte interdipendenza con la mamma, con la costellazione capacità adattiva e di manipolazione della realtà a proprio favore, come è proprio di tutti 1

evidenze già note, per esempio sull importanza dello iodio in gravidanza, nuovi dati rafforza la necessità di adottare un ottica long life course negli interventi di prevenzione sviluppato il concetto di Early Child Development Ora l Early Child Development, con la sua visione strategica fondamentale per complessivo dell organismo, in particolare cognitivo, che non sia stata attivata nel corso Tra gli indicatori importanti universalmente riconosciuti vi è infatti la Literacy delle competenze relative alla lettura e alla scrittura che possono essere precocemente capacità di lettura e scrittura e per ricaduta sulle competenze necessarie per gestire la propria salute, cioè l Health LiteracyLiteracy e l Health Literacy, risulta provato da numerosi studi il peso degli interventi precoci sugli esiti tutti i programmi di tutela della fertilità e della salute riproduttiva, a sostegno di una sostegno dell allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi e il proseguimento 2

del latte materno come latte di prima scelta dopo l introduzione dell alimentazione Altri rischi nei primi due anni di vita Shaken Baby Syndrome, SBS Sudden Infant Death Syndrome allattamento, ma soprattutto di altri fattori di grande peso, prima di tutto della posizione Il successo raggiunto viene pesantemente messo in discussione da una infondata e che crea un clima di incertezza generale, denominata vaccine hesitancy vacillare l intenzione vaccinale dei genitori, che da alcune ricerche risulta in discussione sono progressivi cali nelle coperture vaccinali e rischiosi ritardi nella somministrazione, 3

GenitoriPiù: un programma di interventi precoci centrato sulle persone in un ottica long life course. 4

partire dalla Prevenzione e trattamento della patologia materna e dei grandi ritardi di di interventi preventivi, come le vaccinazioni, ed alla promozione della salute, in primis nel percorso nascita, la vocazione all empowerment delle azioni, l ottica di sistema, la Il programma GenitoriPiù ha pertanto trovato una collocazione coerente, sia negli Act Ealry, Act On Time, Act Together GenitoriPiù: un modello sinergico e long life cours e per la promozione integrata di 8 azioni mantenendo lo sguardo da un lato alle priorità in termini epidemiologici e dall altro alle azioni che necessitano e possono contare innanzitutto sulla consapevolezza ed iniziativa le progettualità nazionali o internazionali più avanzate di riferimento per ogni singolo determinante da proporre come le migliori pratiche, in alcuni casi supportate da evidenze 5

Tabella 1 - Quadro sinottico dei determinanti, gli effetti attesi e i progetti di riferimento del programma GenitoriPiù Determinante Protezione da Progetto di riferimento Acido Folico dopo la nascita bambini.htm SIDS casa 6

Il primo livello è relativo ai singoli determinanti 1. 2. 3. 4. Allattamento materno: 5. 6. riduzione mortalità da incidente 7. Vaccinazioni: 8. scuola, aumentata Health Literacy È importante ricordare che le azioni proposte vanno oltre al loro ruolo di fattori donne in gravidanza, o dall alcol, o indossare le cinture di sicurezza, è salutare anche literacy pelle con la mamma, contatto che rappresenta in sé un ulteriore straordinario elemento protettivo, comporta diversi altri effetti positivi, oltre che agire come vero e proprio 7

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GenitoriPiù arricchisce, sviluppa e propone di mettere a sistema il modello integrato gli interventi che sono centrati sulla promozione simultanea di pratiche che tendono a ridurre i diversi fattori di rischio Il passaggio concettuale verso una visione di insieme prevede la transizione dalla per la salute in un ottica intersettoriale e di empowerment declinati dal punto di vista dell Early childhood development, con al centro la persona e Equity Lens) long life course, i documenti internazionali citati nello esogestazione, allentandosi di pari passo con la progressiva crescita dell autonomia del long life course 9

e non possono essere disgiunti da una cultura della relazione e dalla promozione più in GenitoriPiù: un programma centrato sulla persona per l empowerment delle famiglie, degli operatori, della comunità L esperienza della nascita e del diventare genitori, nel nostro tempo, si sta rapidamente interno, della società, attraverso l incontro con altre culture, la trasformazione dei attraverso i mille canali dell informazione, sono solo alcuni degli elementi che rendono che in avvio della vita contraddistingue i neonati, anche pretermine, e le loro mamme, ma skin to skin Altre capacità cercheranno espressione in tutti i comportamenti di ricerca/ apprendimento da una parte e di risposta in termini di accudimento/stimolo dall altra, 10

il terreno dagli ostacoli della medicalizzazione dove non necessaria, per consentire alle persone di sprigionare le loro forze anziché avvilirle con interventi prescrittivi e magari Per le caratteristiche sopra descritte gli interventi promossi da GenitoriPiù sono fortemente votati all empowerment GenitoriPiù, con il claim proporre, attraverso un adeguato studio di tutti i messaggi prodotti, l immagine di un ma che dà il meglio di sé a fronte ai suoi compiti, accompagnato da un sistema sanitario evitare da un lato l eccesso di idealizzazione delle capacità delle famiglie e dall altro messaggi autoreferenziali da parte dell istituzione e dei suoi operatori, che enfatizzando La produzione di tutto il materiale promozionale, multimediale e multilingua, La attività di Promozione sono strettamente connesse con altri tre pilastri del, la Rete e la Baby Friendly Hospital Initiativeadvocacy counselling, curando in particolare la restituzione dei dati sia generali che a livello di operatori con i messaggi di salute, ma anche a migliorare l omogeneità degli interventi che ospedalieri, infermieri, infermieri pediatrici, ostetriche, assistenti sanitarie, pediatri ospedalieri, psicologi, medici igienisti, pediatri di famiglia e in prospettiva ai medici di 11

di salute è il cuore del tentativo di GenitoriPiù di rafforzare o riannodare reti di sostegno intorno alle persone nel tratto di strada che va dal periodo periconcezionale ai primi anni GenitoriPiù ha mantenuto un costante impegno per raggiungere nel modo più capillare Le iniziative di Promozione hanno registrato nel tempo una attenzione crescente a disinnescare il potenziale incremento delle disuguaglianze in salute di cui devono necessariamente tener conto programmi universalistici rivolti a popolazioni molto diverse, con diverse culture, capacità, e anche con diseguali opportunità di accesso ai diversità delle culture di provenienza, anche in ordine alla salute ed alle pratiche per Presupposti per un Sistema di Sorveglianza e contrasto delle Disuguaglianze Precoci accompagnato GenitoriPiù, e che ha permesso, permette ancora e promette la massima i cui items sono stati progressivamente migliorati dal punto di vista della pertinenza, 12

tratta di un patrimonio con potenzialità di indagine ed approfondimento rilevanti, sia in Equity Approach Il campione delle mamme straniere risultava allora evidentemente sottorappresentato alla luce differenze anche di grande portata tra i diversi sottogruppi, in cui spesso, ma Equity Audit Prevenzione in Italia, dove GenitoriPiù è presente come caso studio per l Early Life Bibliografia GenitoriPiù: Materiale informativo per gli operatori 13

Pediatria Preventiva e Sociale Lancet Lancet Lancet GenitoriPiù: Materiale informativo per gli operatori GenitoriPiù: Materiale informativo per gli operatori Vaccine 14

Quaderni ACP Int J Environ Res Public Health Leg Med GenitoriPiù: Pediatrics 15

Arch Pediatr Adolesc Med Quaderni ACP Quaderni ACP Rassegna Italiana di Valutazione Stato di salute e qualità dell assistenza nelle regioni italiane 16

Progetto Sorveglianza Bambini 0-2 anni: finalità e metodologia Enrica Pizzi a, Angela Spinelli a, Marta Buoncristiano, Paola Nardone a, Laura Lauria a, Serena Battilomo c a Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Roma b Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma, Roma c Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, Ministero della Salute, Roma decisori informazioni strategiche su fattori protettivi e preventivi per la salute che a volte sono trascurati, prestando anche una particolare attenzione ai gruppi di popolazione più malattia nella popolazione, per descriverne l insorgenza nel tempo e nello spazio e per In Italia si sono sviluppati vari sistemi di sorveglianza nazionali che ad oggi nel Paese con gli altri sistemi di sorveglianza di popolazione e anche con il Programma Finalità 17

essere il luogo ideale dove realizzare tale Sorveglianza utilizzando principalmente le La Sperimentazione del Sistema di Sorveglianza ha permesso di raccogliere territoriali e intertemporali e che sono, almeno in parte, richiesti dalla Organizzazione Raccolta dati sui determinanti: aspetti metodologici punti di riferimento per il Coordinamento Nazionale ed hanno permesso di creare la Mappatura dei Distretti Sanitari e dei Centri Vaccinali 18

Tabella 1 - Denominazione e abbreviazione Distretti partecipanti Unità Operative Provincia Distretto Sanitario Abbreviazione PD Asl Milano MI Milano Ancona Campania SA SA TA CS CZ Definizione dei determinanti e del questionario acido folico, alcol e fumo in gravidanza e in allattamento, allattamento al seno, posizione in culla, vaccinazioni, somministrato in forma anonima, ha rilevato anche da parte delle mamme straniere nell ASL Milano, il 19

Popolazione in studio Campionamento e setting di rilevazione a a a a campione, nella stima della numerosità campionaria si è introdotta la correzione per la Il reclutamento per ciascuna dose vaccinale è stato interrotto una volta raggiunta la Modalità d inclusione e gestione dei rifiuti 20 Modalità Raccolta Dati La raccolta dati ha assunto modalità diverse a seconda delle esigenze organizzative domande alla mamma da parte di un operatore sanitario e registrazione delle risposte

La rilevazione dei dati è avvenuta sempre nel momento successivo alla seduta vaccinale Creazione del data base e analisi dei dati La digitalizzazione dei dati raccolti sui supporti cartacei è avvenuta tramite l utilizzo ha utilizzato il proprio sistema di registrazione dei dati vaccinali opportunamente Costituzione del Comitato Tecnico Il Comitato Tecnico composto oltre che dai rappresentanti del Ministero della Salute, proporre strategie di utilizzo dei dati ottenuti dal sistema di sorveglianza in previsione diversi stakeholders Il CT è stato coinvolto in ogni fase del progetto ed ha avuto l importante ruolo di Aspetti etici e valutazione del Comitato Etico Le mamme prima di essere arruolate hanno ricevuto da parte degli operatori per la raccolta dati sono state inviate per una valutazione al Comitato Etico dell ISS che 21

Formazione dei professionisti coinvolti è stato fondamentale prevedere la formazione rivolta ai professionisti coinvolti nella il piano formativo decidendo la realizzazione di una formazione a cascata, ovvero una giornate di formazione a livello territoriale per gli operatori coinvolti nella Sorveglianza Distribuzione del Materiale Informativo e sito internet dedicato i 22

riservata rivolta agli operatori coinvolti che è stata utilizzata durante tutte le fasi del Poiché in fase di disegno dello studio, è emersa una forte eterogeneità in termini di VENETO (1C, 2B, 3B) n.mi V n. S ASL MILANO (1A, 2A, 3A) n. Asl Milano MARCHE (1A, 2A, 3A, 4A) n.allia A n. A n. A n. Ancona PUGLIA (1A/B, 2A, 3A) n. n. T CAMPANIA (1B, 2A, 3A, 4A) n.o Faiano S A CALABRIA (1A/B, 2A, 3A, 4A) Ionio C S C Z i 23

Valutazione della Sperimentazione della Sorveglianza: aspetti metodologici Sostanzialmente il processo valutativo, che è stato realizzato nelle fasi intermedie e Vao Il Monitoraggio 24

Scheda Riassuntiva L analisi delle informazioni raccolte ha permesso di valutare come si era svolta Questionari per la valutazione della Sperimentazione nel progetto, valutazione della formazione e soprattutto la valutazione complessiva della 25

Questionario di valutazione delle conoscenze degli operatori coinvolti La Sperimentazione, come già descritto, ha previsto un contatto diretto tra gli operatori rappresentato un opportunità importante per informare i genitori sui comportamenti della Sperimentazione per misurare i livelli di conoscenza sui determinanti indagati Bibliografia Not Ist Super Sanità Gruppo Tecnico di Coordinamento del Sistema di Sorveglianza PASSI d Argento, Luzi P 26

27

Risultati sulla valutazione di fattibilità e sostenibilità della Sorveglianza Marta Buoncristiano ab, Enrica Pizzi a a,, Paola Nardone a, a, Laura Lauria a, a, Angela Spinelli a e a, il Gruppo Sorveglianza Bambini 0-2 anni a Centro Nazionale di di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Roma b Dipartimento di di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di di Roma, Roma dati, la rilevazione degli aspetti organizzativi/procedurali che hanno caratterizzato la Il capitolo illustra il punto di vista dei professionisti e fornisce alcuni spunti di La presentazione dei risultati della valutazione è preceduta da un paragrafo che descrive L esperienza della Sperimentazione in sintesi A Milano e nelle Marche i dati sono stati raccolti attraverso la compilazione del utilizzando, invece, il sistema di registrazione e gestione dei dati della anamnesi 29

del materiale informativo sui comportamenti da adottare per promuovere la salute del Campania e Marche gli operatori coinvolti nella raccolta dati hanno ricevuto un incentivo a a a a il raggiungimento della dimensione campionaria desiderata con il minimo aggravio di al terzo mese di rilevazione molti centri si sono trovati nella situazione di non avere a a 30

Tabella 1 - Alcune caratteristiche della Sperimentazione nei Distretti partecipanti Distretti partecipanti CV partecipanti Operatori coinvolti nella raccolta dati a Modalità di rilevazione Durata della raccolta dati (in mesi) Milano b b Ancona c c c c c a b c Il punto di vista degli operatori che hanno partecipato alla Sperimentazione nei Centri Vaccinali Gli operatori sono stati chiamati ad esprimere la propria opinione sia su aspetti stato chiesto loro di fornire un feedback sulle attività della Sperimentazione in cui sono 31

ecc. Inoltre, è stato richiesto un riscontro sul questionario di rilevazione in modo da la valutazione complessiva della esperienza, si è indagato l impatto della Sorveglianza sullo svolgimento delle normali attività del CV e la possibilità che essa possa essere ripetuta in futuro. Tra gli operatori che hanno partecipato alla Sorveglianza, 104 hanno compilato il questionario di valutazione (pari al 74,3%). La partecipazione alla valutazione non è stata uniforme in tutti i Distretti, in particolare si registrano livelli bassi nei Distretti di Milano, Ancona e Brindisi (Figura 1). 35 30 30 Numero operatori 25 20 15 10 5 0 17 57% Milano 6 6 5 83% PD Ulss 16 4 67% VE Ulss 13 5 5 100% 6 6 100% 4 4 100% 16 7 44% 13 11 85% 14 14 100% 11 6 55% 13 13 100% 7 5 71% 10 10 100% Senigallia Jesi Fabriano Ancona SA Ds 66 SA Ds 68 Brindisi Taranto Soverato Ionio Nord Operatori che hanno partecipato alla sperimentazione Operatori che hanno compilato il quesonario di valutazione La formazione finalizzata alla Sorveglianza In tutti i Distretti, la stragrande maggioranza degli operatori ha giudicato la formazione come adeguata o molto adeguata (95% del totale dei rispondenti). Coerentemente, solo un numero limitato di operatori ha segnalato la presenza di tematiche che avrebbero necessitato un maggiore approfondimento o di tematiche che non sono state affatto affrontate. Le attività di raccolta dati Figura 1 - Partecipazione alla valutazione 32 dagli operatori. Alcune attività sono strettamente legate alla modalità di compilazione del questionario (intervista dell operatore alla madre o autonoma compilazione del questionario da parte di quest ultima) e sono state indagate solo dove pertinenti; altre, invece, sono comuni a tutti i contesti. In particolare, laddove si è adottato il face to face quale modalità di rilevazione, è stata indagata l attività di somministrazione delle domande del questionario. Nei contesti dove la mamma ha autonomamente compilato il questionario, sono state, invece, indagate separatamente l attività di supporto alla compilazione e quella di ritiro e controllo del questionario compilato. Le seguenti attività sono state sottoposte alla valutazione di tutti gli operatori, indipendentemente

dalla modalità di compilazione del questionario adottata: 1) arruolamento nell indagine, 2) distribuzione del materiale informativo o altra attività di informazione rivolta alle mamme, espletata una volta conclusa la compilazione del questionario; 3) inserimento dei dati nel sistema di registrazione appositamente creato per la Sorveglianza e 4) supervisione della raccolta dati all interno del CV. In generale, la quota di operatori che ha dichiarato di aver incontrato, sempre o controllo del questionario compilato (il 14,3% degli operatori che hanno svolto tale e dall inserimento dei dati nel software (8,3%) (Tabella 2). Tabella 2 - Livello di difficoltà incontrato dagli operatori nello svolgimento delle attività inerenti la raccolta dati nei CV partecipanti alla Sperimentazione Tipo di attività svolta Sempre Spesso Solo qualche volta Mai Numeri di rispondenti Arruolamento nell indagine 3,7% 2,5% 35,8% 58,0% 81 Somministrazione delle 3,6% 0,0% 21,4% 75,0% 28 domande alla madre Supporto alla compilazione del questionario Ritiro e controllo del questionario compilato Distribuzione del materiale informativo Inserimento dei dati nel software 0,0% 8,7% 43,5% 47,8% 46 5,4% 8,9% 23,2% 62,5% 56 2,7% 4,1% 15,1% 78,1% 73 8,3% 0,0% 39,6% 52,1% 40 Supervisione della raccolta dati 3,3% 20,0% 70,0% 6,7% 4 aspetti che si riteneva potessero costituire delle criticità nello svolgimento delle attività di raccolta dati, quali ad esempio il tempo a disposizione, le condizioni ambientali o la disponibilità delle mamme. Tali aspetti sono stati indagati in relazione a ciascuna tipologia di attività considerata, purché pertinenti, chiedendo all operatore di esprimere il proprio grado di accordo con affermazioni quali, ad esempio, tempo a disposizione non perché prese da altre preoccupazioni. Nella Tabella 3 sono illustrate le criticità indagate in relazione a ciascuna attività considerata. 33

Tabella 3 - Criticità indagate in relazione a ciascuna attività inerente la raccolta dati all interno dei CV partecipanti alla Sperimentazione Criticità indagate Arruolamento nell indagine Attività inerenti la raccolta dati Somministraione delle domande alla madre Supporto alla compilazione del questionario Ritiro e controllo del questionario compilato Distribuzione materiale informativo 34 circa il fatto che il tempo a disposizione per svolgere le attività di raccolta dati sia stato

Tabella 4 - Percentuale di operatori che si sono dichiarati abbastanza o completamente d accordo sul fatto che alcune criticità si siano verificate durante la Sperimentazione Criticità indagate Arruolamento nell indagine Attività inerenti la raccolta dati Somministraione delle domande alla madre Supporto alla compilazione del questionario Ritiro e controllo del questionario compilato Distribuzione materiale informativo a a Il questionario di rilevazione 35

. % 70 60 50 40 30 59 54 38 51 47 46 26 37 20 10 0 Compilato dalla madre 13 Somministrato dall'operatore 6 Modalità di rilevazione 0 6 Entrambe le modalità Totale Quesiti "difficili" o "imbarazzanti" Quesiti "difficili" Quesiti "imbarazzanti" 36

L esperienza della Sperimentazione nel suo complesso: impatto sui CV e ripetibilità positivo sullo svolgimento delle normali alle peculiarità organizzative del singolo esprimono una valutazione negativa è Tabella 5 - L impatto della Sorveglianza sulla normale attività dei CV 20,2 35,6 27,9 16,3 Nessuno Non so Unità Operative a Che tipo di impatto ritiene che l esperienza della Sorveglianza abbia avuto sullo svolgimento delle normali attività all interno del centro/ambulatorio vaccinale? Positivo N (%) Neutro N (%) Negativo N (%) Non so N (%) Totale N (%) Campania a 37

38 La raccolta dati ha creato un occasione in più perché mamma/operatore comunicassero tra loro. È stato molto positivo che in una sede vaccinale non si sia parlato esclusivamente o per la maggior parte del tempo di vaccinazioni... Le mamme si sono sentite protagoniste L esperienza della sorveglianza ha creato un ponte di collegamento tra gli operatori e le mamme A coloro che hanno segnalato un è stato chiesto di indicare in che modo la Sorveglianza della sperimentazione, gli operatori hanno spontaneamente dichiarato che la Sorveglianza ha permesso di migliorare il rapporto con l utenza in virtù dell ampliamento dei temi vaccinazioni, ma anche la promozione Sorveglianza sono di grande interesse per coloro che si occupano di salute infantile In caso di, gli operatori hanno spontaneamente segnalato un rallentamento delle attività vaccinali, in alcuni casi un ritardo nello svolgimento delle vaccinazioni programmate, e la necessità di operare una riorganizzazione delle risorse aver sperimentato la somministrazione supporto informatico prima di iniziare Rallentando l attività vaccinale si prolungavano le attese e non venivano rispettati gli orari degli appuntamenti prolungando la durata delle sedute vaccinali L attività del centro vaccinale è già molto complessa e con tempi strutturati solo per la vaccinazione Non esiste privacy - spazi e risorse non idonee l anamnesi vaccinale, alcuni operatori hanno percepito la rilevazione dei dati come un Indipendentemente dal giudizio complessivo dell impatto della Sorveglianza, a tutti

ricorrere a personale esterno da dedicare un impatto importante sulla normalità dei tale ripetizione è vincolata all introduzione percentuali nascondono forti differenze Tabella 6 - Ripetibilità della Sorveglianza all interno dei CV Unità Operative a Ritiene che l esperienza della Sorveglianza possa essere ripetuta all interno del centro/ambulatorio vaccinale? Si, così come è stata sperimentata N (%) Si, ma solo introducendo alcune N (%) No N (%) Non so N (%) Totale N (%) Campania a 7,7 13,5 43,3 35,6 No Non so 39

operatori hanno giudicato tali spazi non idonei, lamentando la mancanza di privacy e di da dedicare alla vaccinazione, comportando un rallentamento delle normali attività dei segnalano l importanza di avere materiale tradotto in altre lingue che permetta il Il punto di vista dei Referenti di UO, di Distretto e loro collaboratori valutazione della fase di avvio del Progetto, volta principalmente a rilevare eventuali stato chiesto di esprimere il proprio punto di vista sia sull impatto della Sorveglianza La fase d avvio del Progetto fatto che poche realtà avevano già in uso il sistema informatizzato per la registrazione 40

fare una attenta valutazione dei tempi e delle risorse necessarie alla Sorveglianza, in importanza di produrre dati in modo standardizzato e routinario sui determinanti di salute il futuro fanno riferimento a forme di remunerazione e/o supporto per l aggravio di L esperienza della Sperimentazione nel suo complesso: impatto sui CV e ripetibilità maggiormente gli operatori sui temi della promozione della salute nei primissimi anni 41

Università Ca Foscari Venezia, Venezia

Tabella 1 - Numero di questionari compilati nelle due rilevazioni relative alle conoscenze degli operatori Prima rilevazione Seconda rilevazione Unità Operative n. questionari compilati n. questionari inviati n. questionari compilati Tasso di risposta Campania I principali risultati viene conteggiata a puro scopo di riferimento complessivo ma non va considerata Allattamento materno soprattutto sulla conoscenza dei tempi consigliati dall OMS di allattamento esclusivo e della Sperimentazione aumenta la percentuale di operatori che rispondono correttamente Nel caso, invece, dell allattamento prolungato si nota come complessivamente ci siano delle conoscenze corrette meno diffuse, permane un area di operatori che ritengono 44

100 % 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 33,3 43,3 47,6 50,0 52,0 55,1 66,7 73,3 76,2 75,0 73,5 82,6 81,8 91,7 30,0 50,0 28,6 40,0 31,4 44,0 33,3 23,3 26,7 19,0 23,8 9,1 18,8 20,4 13,0 16,7 10,0 3,3 4,8 4,3 4,0 9,1 13,6 8,3 6,3 6,2 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 ASL Milano Marche Campania Puglia Veneto Calabria Totale Fino al momento dell'introduzione di cibi solidi Fino a 1 anno Fino a 2 anni o anche oltre Astensione dall alcol in gravidanza e in allattamento L astensione dall alcol in gravidanza e in allattamento è un determinante su cui si è si innesta in una cultura, specie nelle regioni settentrionali, dove assumere alcolici è conoscenze degli operatori che fanno registrare ancora delle aree poco sottovalutate, in 100 90 80 70 60 % 50 40 30 20 10 0 13,3 8,7 6,3 14,3 20,0 16,0 11,6 16,7 16,9 26,7 28,6 41,7 31,3 30,0 63,3 69,6 45,0 81,8 54,2 61,2 76,2 100,0 72,0 52,4 83,3 58,3 62,5 43,3 35,0 28,8 23,3 27,3 19,0 21,7 18,2 9,5 12,0 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 ASL Milano Marche Campania Puglia Veneto Calabria Totale vero falso non so/non risponde A? 45

Astensione dal fumo prenatale e postnatale 100 90 80 70 60 % 50 40 30 20 10 0 0,8 3,3 4,8 10,0 5,0 7,1 14,3 13,0 16,7 29,2 30,0 25,0 33,3 29,7 48,0 43,8 30,4 33,3 46,9 50,0 15,0 72,7 71,4 31,4 50,0 36,7 18,8 83,3 24,0 12,4 66,7 20,0 52,4 56,5 55,0 4,8 9,1 37,5 38,1 30,0 33,6 28,0 20,8 20,0 19,0 18,2 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 ASL Milano Marche Campania Puglia Veneto Calabria Totale Sì No Non so Posizione del lattante in culla che la posizione di lato non sia protettiva mentre è protettivo l allattamento al seno con 100 90 80 70 60 % 50 40 30 20 10 0 0,9 4,2 6,7 4,8 16,7 16,7 10,2 28,6 36,7 33,3 75,0 80,0 81,8 90,0 93,8 91,7 90,5 100,0 66,7 63,6 89,4 57,1 56,7 50,0 25,0 26,3 20,0 10,0 14,3 18,2 16,7 4,2 4,8 6,3 9,7 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 ASL Milano Marche Campania Puglia Veneto Calabria Totale protegge non protegge non so/non risponde 46

Assunzione di Acido Folico ripreso e sostenuto in modo che gli operatori che entrano in contatto con le mamme 100 90 80 70 60 % 50 40 30 20 10 0 2,7 8,3 6,7 4,8 4,3 5,0 10,0 12,0 10,0 15,3 7,1 12,5 13,3 28,6 12,0 33,3 37,5 23,3 11,9 47,8 54,5 52,4 46,0 8,3 83,3 55,0 50,0 44,0 40,0 70,8 52,4 25,0 50,0 62,5 47,8 42,9 45,5 44,2 30,0 26,7 30,0 32,0 33,3 19,0 22,9 16,7 8,3 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 T0 T1 ASL Milano Marche Campania Puglia Veneto Calabria Totale non risponde o Vaccinazioni Lettura ad alta voce Conclusioni L analisi dei dati raccolti ha evidenziato come il coinvolgimento nella Sorveglianza e 47

Determinante Allattamento al seno Posizione in culla Assunzione di acido folico Abitudine al Fumo Consumo di bevande alcoliche Elementi conosciuti dalla quasi totalità degli operatori Sei mesi il tempo consigliato di allattamento esclusivo al seno Mettere a dormire il bambino a pancia in su protegge dalla sids acido folico Relazione tra fumo in gravidanza e basso peso alla nascita Possibili effetti dell alcol sullo sviluppo fetale Elementi su cui ci sono ancora delle aree di miglioramento Allattamento al seno consigliato oltre l anno di vita Mettere a dormire il bambino di lato non protegge dalla sids Tempi corretti di assunzione di acido folico Allattamento al seno consigliato anche se la mamma fuma Rischi per la gravidanza anche per modico consumo di alcol 48

Risultati sui determinanti inclusi nella Sperimentazione della Sorveglianza Laura Lauria a, Marta Buoncristiano ab, Mauro Bucciarelli a, Enrica Pizzi a, Paola Nardone a, Angela Spinelli a, Gruppo Sorveglianza Bambini 0-2 anni a Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superior b In questo capitolo vengono riportati i principali risultati relativi al campione reclutato e ai determinanti studiati. Data la rappresentatività a livello di Distretto, come previsto dal disegno di studio descritto in dettaglio nei capitoli precedenti, i risultati non sono generalizzabili alle rispettive Regioni né tanto meno estendibili a tutta l Italia, ma indicano le potenzialità di un Sistema di Sorveglianza come quello sperimentato. Ricordiamo che nei Distretti della Regione Veneto la Sperimentazione si è limitata a 4 determinanti di salute: consumo di tabacco, allattamento al seno, posizione in culla e vaccinazioni. La denominazione per esteso dei Distretti sanitari è riportata in Tabella 1 a p. 19. Caratteristiche del campione Sono state intervistate complessivamente 14.263 mamme (di cui 3.996 reclutate alla prima dose DTP, 3.035 alla seconda dose DTP, 3.331 alla terza dose DTP, 2.124 alla prima dose MPR e 1.777 mamme in occasione di altre vaccinazioni), con un tasso di rispondenza ovunque molto alto e superiore al 94%. In generale si è rilevata una certa variabilità diversa schedula vaccinale, ad aspetti organizzativi dei Centri Vaccinali (CV) o a ritardo vaccinale. Ad esempio, l età mediana alla prima dose DTP varia da 2 mesi e 6 giorni (SA Ds 66) a 3 mesi e 3 giorni (Brindisi) (Figura 1). 5 4 4,5 3,7 4,4 4,2 3,8 4,1 3,5 3,5 3,6 4,0 4,0 3 2 3,1 2,2 2,4 2,8 2,9 2,2 2,7 2,4 3,0 2,7 2,7 2,5 2,5 2,6 2,8 3,0 2,2 2,3 2,1 2,0 2,4 3,0 2,8 3,1 3,0 3,0 3,0 2,5 1 VE Ulss 13 PD Ulss 16 Milano Senigallia Jesi Fabriano Ancona SA Ds 66 SA Ds 68 Taranto Brindisi Ionio Nord Soverato a Figura 1 - Età alla 1 dose DTP per Distretto: mediana, 10 e 90 percentile (parte decimale espressa in percentuale rispetto al mese) mamme (Tabella 1), oltre che in quelle organizzative dei servizi vaccinali e in particolare quelle derivabili dal contesto territoriale/abitativo come descritto nei capitoli precedenti. 49

Tabella 1 - Caratteristiche socio-demografiche delle mamme intervistate per Distretto Distretto N < 30 anni Primipara Titolo di studio media inferiore Non occup. Con Straniera coltà economiche partecipato a CAN* VE Ulss 13 1220 16,6 52,2 17,0 19,0 31,1 18,3 48,6 PD Ulss 16 1293 17,5 49,3 19,0 28,7 41,4 26,0 55,2 Milano 1775 21,8 56,1 18,3 17,8 45,4 37,6 61,8 Senigallia 789 23,9 54,7 16,0 20,7 43,7 19,3 67,7 Jesi 1134 25,5 54,1 19,2 21,1 46,1 22,2 66,0 Fabriano 572 23,1 53,6 22,5 29,2 41,4 31,4 58,8 Ancona 1424 22,0 54,8 17,6 22,6 47,1 22,2 63,5 SA Ds 66 1183 20,8 56,2 14,9 30,5 46,1 6,9 33,7 SA Ds 68 1176 27,9 54,6 25,1 26,0 45,8 10,5 22,3 Taranto 1122 27,0 55,9 24,1 33,1 57,9 2,7 34,0 Brindisi 924 26,0 55,4 24,9 30,2 58,1 6,8 29,5 Ionio Nord 872 33,7 48,2 30,7 29,6 62,0 20,7 24,9 Soverato 794 28,2 49,7 22,3 39,0 60,0 16,1 44,5 *CAN: Corso di Accompagnamento alla Nascita Tali variabilità rendono inopportune analisi descrittive dei determinanti di livello superiore a quello di singolo Distretto e pertanto non sono riportati i risultati totali dell intero campione. Su questo sono state invece effettuate analisi multivariate per associati nell ipotesi che le dinamiche tra fattori siano le stesse in tutti i Distretti e i Acido folico Introduzione L assunzione di acido folico (vitamina B9) in periodo periconcezionale, ovvero da le malformazioni congenite in generale colpiscono 1 su 30-50 nati, mentre la prevalenza totale di difetti del tubo neurale, nel periodo 2008-2012, si stimava intorno a 5-6 per 10.000 nati (circa 1 caso ogni 10.000 nati vivi) (2); si stima inoltre, che l assunzione di acido folico da prima del concepimento possa ridurre il rischio di malformazioni nel neonato di circa il 50-70% (3). I difetti del tubo neurale e le cardiopatie congenite 50

sono responsabili di circa la metà delle morti infantili da malformazioni congenite. Per tali motivi, oltre a raccomandare di seguire una dieta ricca di frutta e verdura, viene raccomandato di assumere 0,4mg al giorno di supplemento vitaminico a tutte le donne in età fertile che programmano o che non escludono una gravidanza (4). L assunzione periconcezionale di acido folico rappresenta un importante indicatore di empowerment delle donne in quanto espressione di una grande capacità di controllo e di scelta sulla propria vita riproduttiva e consapevolezza della possibilità di prevenzione di rischi cui possono andare incontro sia la madre che il bambino. Risultati L assunzione di acido folico da prima del concepimento come atto di prevenzione, presuppone che la donna programmi la gravidanza o comunque che non si attivi per evitarla. Hanno dichiarato di aver programmato la gravidanza tra circa il 53% (Jesi, Ancona) e il 60% (Milano) delle mamme italiane dei Distretti del Centro Nord e tra circa il 40% (Ionio Nord) e il 52% (Soverato) delle mamme italiane dei distretti del Sud (Figura2). Se consideriamo insieme alle gravidanze programmate anche quelle non escluse, le percentuali arrivano a variare da circa il 70% (Ionio Nord) a poco più dell 87% (Fabriano, Milano). Queste percentuali rappresentano quindi l obiettivo massimo raggiungibile per l assunzione periconcezionale di acido folico come forma di prevenzione delle malformazioni congenite. si, programmata non esclusa non programmata non risponde Milano 60,5 26,7 11,9 0,9 Senigallia 53,0 32,7 13,9 0,5 Jesi 52,9 29,6 16,3 1,2 Fabriano 57,1 30,4 11,8 0,8 Ancona 52,9 29,8 16,4 0,9 SA Ds 66 44,6 29,6 25,7 0,1 SA Ds 68 47,5 23,8 27,8 0,9 Taranto 51,0 28,5 18,4 2,1 Brindisi 48,8 30,4 18,9 1,9 Ionio Nord 39,9 30,2 22,5 7,5 Soverato 51,7 24,1 21,4 2,8 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Figura 2 - Gravidanza programmata - Italiane Alla domanda se hanno mai sentito parlare di acido folico, la quasi totalità delle mamme italiane, più del 98% in 9 Distretti su 11 (valori leggermente più bassi, 95-96%, nei % 51

la gravidanza, dichiara di aver assunto l acido folico, ma la maggioranza lo ha assunto solo durante la gravidanza prima+3m prima+9m no Milano 50,5 10,4 35,5 3,6 Senigallia 66,3 6,6 24,2 2,9 Jesi 67,7 5,7 23,6 2,9 Fabriano 52,7 3,9 42,4 0,9 Ancona 68,1 4,2 25,7 1,9 SA Ds 66 62,6 1,5 33,7 2,2 SA Ds 68 67,9 3,3 27,3 1,5 Taranto 61,1 3,8 27,7 7,4 Brindisi 61,9 3,4 29,4 5,4 Ionio Nord 72,1 4,4 20,0 3,6 Soverato 60,6 1,3 36,7 1,5 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 % 52

L analisi dell assunzione di acido folico tra le mamme straniere che hanno dischiarato molto più accentuata la proporzione di mamme che dichiarano di non aver assunto acido solo durante la gravidanza prima+3m prima+9m no America 63,6 1,5 21,2 13,8 Asia 51,4 5,7 14,3 28,6 Africa 46,6 3,2 11,8 38,5 Europa 62,8 5,1 16,9 15,3 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 % L assunzione di acido folico da prima della gravidanza e durante è stata analizzata per periconcezionale di acido folico con il livello di istruzione della madre potendo osservare e dipendente dal singolo distretto l associazione con lo stato occupazionale e con le 53

Tabella 2 - Mamme (%) che hanno assunto acido folico prima e dopo la gravidanza per Distretto e caratteristiche socio-economiche (gravidanze programmate/non escluse) Italiane Distretto n. gravidanze programmate/ non escluse - italiane Istruzione madre Stato lavorativo madre Alta Bassa Occupata Non occupata economiche familiari Milano Ancona Altre considerazioni Le mamme di età più avanzata e primipare assumono acido folico nel periodo logistico per valutare le associazioni tra assunzione periconcezionale di acido folico Consumo di tabacco Introduzione No Sì 54

Risultati Alle mamme è stato chiesto se fossero fumatrici al momento dell intervista o se stato chiesto se fossero fumatrici prima del concepimento ma la domanda ha indotto in Osservando il terzo indicatore, la prevalenza di fumatrici al momento dell intervista, induca tutte le donne, in modo non differenziato, a correggere un atteggiamento poco VE Ulss 13 PD Ulss 16 Milano Senigallia Jesi Fabriano Ancona SA Ds 66 SA Ds 68 Taranto Brindisi Ionio Nord Soverato 4,0 4,0 4,7 4,9 4,5 5,4 5,6 5,4 6,3 6,6 6,1 alla data dell'intervista in gravidanza in passato 9,1 10,1 11,1 10,9 10,5 10,9 10,6 12,4 11,6 14,1 14 17,4 17,1 19,1 20,6 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 % 22,8 24,8 24,4 27,0 26,3 28,6 30,5 30,6 33,2 32,5 35,3 37,0 40,2 55

Tabella 3 - Mamme (%) fumatrici durante la gravidanza per Distretto e variabili socioeconomiche Distretto N. mamme Istruzione madre Stato lavorativo madre Alta Bassa Occupata Non occupata economiche familiari Cittadinanza No Sì Ita. Str. Milano Ancona 56

genitori non fumatori fuma un genitore fumano entrambi VE Ulss 13 68,8 24,9 6,3 PD Ulss 16 67,0 26,5 6,6 Milano 65,1 26,0 8,9 Senigallia 66,1 27,8 6,1 Jesi 67,7 25,5 6,8 Fabriano 62,3 26,3 11,4 Ancona 68,8 24,3 6,9 SA Ds 66 55,5 30,4 14,0 sa Ds 68 56,5 29,9 13,6 Taranto 54,9 32,4 12,7 Brindisi 58,0 31,4 10,6 Ionio Nord 55,9 33,6 10,6 Soverato 58,6 33,8 7,6 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 % Altre considerazioni Consumo di bevande alcoliche Introduzione 57

Risultati mai 1-2 volte mese 3-4 volte mese 2+ volte settimana Milano 71,4 19,1 5,8 3,7 Senigallia 72,8 18,1 6,2 3,0 Jesi 73,9 18,2 4,8 3,2 Fabriano 81,7 12,8 2,7 2,8 Ancona 73,6 17,9 5,0 3,5 SA Ds 66 88,8 9,0 1,9 0,3 SA Ds 68 90,1 7,1 1,7 1,0 Taranto 86,1 9,4 2,9 1,6 Brindisi 85,9 9,9 2,1 2,2 Ionio Nord 85,0 9,7 3,2 2,1 Soverato 86,7 8,8 2,9 1,6 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 % Inoltre, il binge drinking l intervista per le mamme allattanti al seno è riportato con percentuali maggiori in tutti mai 1-2 volte 3-4 volte 2+ volte a settimana Milano 59,0 25,5 8,0 7,5 Senigallia 62,3 23,8 8,4 5,6 Jesi 64,0 21,9 7,3 6,8 Fabriano 67,9 16,6 8,7 6,9 Ancona 60,2 22,8 8,4 8,5 SA Ds 66 76,5 16,4 5,0 2,1 SA Ds 68 83,3 11,7 2,5 2,5 Taranto 80,7 13,3 3,3 2,6 Brindisi 77,9 12,6 5,9 3,6 Ionio Nord 74,6 14,7 4,5 6,2 Soverato 80,0 12,3 3,7 4,0 58 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 %

prevalenze di consumo per livello di istruzione e per stato occupazionale risultano molto Tabella 4 - Mamme (%) che riportano di aver consumato alcol durante la gravidanza con periodicità di almeno una volta al mese per Distretto e variabili socio-economiche Distretto N. mamme Istruzione madre Stato lavorativo madre Alta Bassa Occupata Non occupata econo. fam. Cittadinanza No Sì Ita. Str. Milano Ancona Altre considerazioni L analisi multivariata conferma che il consumo di alcol in gravidanza è associato 59

italiana, avere un età più avanzata, aver partecipato ad un corso di accompagnamento italiana, avere un età più avanzata, aver partecipato ad un corso di accompagnamento italiana, avere un età più avanzata, aver partecipato ad un corso di accompagnamento italiana, avere un età più avanzata, aver partecipato ad un corso di accompagnamento Allattamento a s L allattamento al seno è considerato universalmente la norma per l alimentazione del oduzione Intro l s o al Allattamento seno allattamento al seno è considerato universalmente la norma per l alimentazione del seno allattamento al seno è considerato universalmente la norma per l alimentazione del allattamento al seno è considerato universalmente la norma per l alimentazione del continua di protezione, promozione e sostegno dell allattamento al seno come indicato L allattamento al seno è considerato universalmente la norma per l alimentazione del continua di protezione, promozione e sostegno dell allattamento al seno come indicato allattamento al seno è considerato universalmente la norma per l alimentazione del continua di protezione, promozione e sostegno dell allattamento al seno come indicato allattamento al seno è considerato universalmente la norma per l alimentazione del continua di protezione, promozione e sostegno dell allattamento al seno come indicato allattamento al seno è considerato universalmente la norma per l alimentazione del dipendenti dal singolo mese di età, come l allattamento e l allattamento esclusivo al Risultati dipendenti dal singolo mese di età, come l allattamento e l allattamento esclusivo al dipendenti dal singolo mese di età, come l allattamento e l allattamento esclusivo al dipendenti dal singolo mese di età, come l allattamento e l allattamento esclusivo al 60 60 standardizzazione della prevalenza di allattamento esclusivo al seno per mese di età del standardizzazione della prevalenza di allattamento esclusivo al seno per mese di età del standardizzazione della prevalenza di allattamento esclusivo al seno per mese di età del standardizzazione della prevalenza di allattamento esclusivo al seno per mese di età del

clusivo es e redominant p en complem tare en o o sen n o non classificat VE Ulss 13 PD Ulss 16 Milano Senigallia Jesi Fabriano Ancona SA Ds 66 SA Ds 68 Taranto 0,7, 34,1 37,5 31,0 37, 21,1 20,9 21,0 6 4 5,3 3,3,,3,0, 5,8 0 3 6 4,4 4,3 8,0 25, 18,1 28,7 31,9 39,0 30,5 38,8 21,1 20,5 16,1 7 54 9 54 9 54 3 54 3 52 7 52 7, 27 4 32,2 32 2 23,1 23,1 24,8 36 0 36 0 39, 39 1 35,8 35 8 54 9 54 9 54 3 54 3 52 7 52 7 27 4 32,2 32 2 23,1 23,1, 24,8 36 0 36 0 39 1 39 1 35,8 35 8, 9, 9, 9, 6, 6,, 7, 7, 2, 2, 4, 4, 4, 4, 4, 4, 42, 29,6 37,3 25,9 1,0 3,0 1,2 0,7 Brindisi Ionio Nord Soverato 0 3 6 1 % 50 40 30 20 10 22, 30,5 40,9 12, 6,5 4,3 16, 5,2 16,5 Ti 38 3 38 3, 57 1 49,0 49 0 38 3 38 3 57 1 49,0 49 0 % 10 90 80 70 60 50 7, 7, 8, 8, 8 100 0,6 VE Ulss 13 PD Ulss 16 Milano Senigallia Jesi ss 13 ss 16 o si 19,9 23,1 33,6 25,6 29,2 Jesi Fabriano Ancona SA Ds 66 SA Ds 68 Taranto Brindisi Ionio Nord Soverato si o s 66 s 68 o i d o 20 15 10 5 0 13,6 15,7 % 40 35 30 25 29,2 27,1 40, 26,8 26,5 27,2 33,3 45 3 61 61