Provincia di Roma Comune di Roma PROGETTO PO.INT. (Potenziamento Integrazione) Il colloquio di lavoro A cura del Dott. Domenico Giuseppe Bozza
La comunicazione Comunicazione verbale Comunicazione non verbale Comunicazione simbolica
A cosa serve il colloquio RICORDARE SEMPRE Obiettivo del selezionatore non è quello di rifiutare i candidati, ma quello di analizzare attentamente ogni aspirante per verificare se esiste congruenza tra le caratteristiche personali del singolo e il profilo ideale richiesto.
Il candidato più adatto VENGONO PRESI IN CONSIDERAZIONE MOLTI ELEMENTI le conoscenze professionali pregresse; le attitudini, le motivazioni e le aspettative; le capacità specifiche richieste dal lavoro; le potenzialità di sviluppo; il livello di adattabilità e il grado di flessibilità.
Strumenti Gli strumenti di selezione utilizzati sono essenzialmente due:
Test Per mezzo dei test è possibile ottenere misurazioni standardizzate delle diverse caratteristiche di un individuo (attitudini, capacità, funzioni intellettuali, conoscenze, carattere, personalità)
Colloquio Aspetti importanti: La proprietà di linguaggio La capacità di relazione interpersonale La preparazione tecnica e specifica Le motivazioni Il grado di determinazione Le aspettative La personalità del candidato L'approfondimento delle esperienze
Prima del colloquio - 1 Rileggete il vostro curriculum per essere pronti a raccontarlo o ad approfondirlo. Raccogliete, quando possibile, informazioni sull'azienda. Per esempio: il numero dei dipendenti, gli eventuali successi ed insuccessi, le caratteristiche organizzative, le caratteristiche del settore nel quale opera. L'iniziativa in questo senso è sempre stata valutata positivamente e dimostra propositività, interesse e automotivazione.
Prima del colloquio - 2 Prepararsi una buona autopresentazione : sincerità, naturalezza, valorizzazione Arrivare puntuali, se non con qualche minuto d'anticipo Accertarsi della data, dell'ora e del luogo dell'incontro Cercare di essere sobri nel vestire
Durante il colloquio - 1 L'entrata nell'ufficio è già colloquio di selezione. Salutate e fate per primi il gesto di dare la mano Non entrate nella stanza in modo titubante, ma nemmeno con troppa irruenza, aprendo la porta con forza o adottando un tono di voce troppo alto nel salutare
Durante il colloquio - 2 Aspettare che il selezionatore ci dica di accomodarci Le prime domande sono solitamente per 'rompere il ghiaccio E' importante cercare di mostrarsi sereni e padroni della situazione Evitare atteggiamenti di nervosismo come tamburellamenti di mani e penna o toccarsi i capelli
Durante il colloquio - 3 Portare il CV Dimostrarsi sorridenti Guardare negli occhi il selezionatore Riflettere prima di rispondere Scandire bene le parole Mantenere un tono di voce colloquiale Tutto il nostro corpo comunica
Durante il colloquio - 4 La stretta di mano L ansia e la tensione emotiva Trattamento economico ed esigenze personali
Importante Trattate bene le segretarie degli uffici in cui andate: non solo perché sono degnissimi esseri umani, ma anche perché hanno spesso un potere d'influenza insospettabile.
Dopo il colloquio Fare mente locale e cercare di individuare gli eventuali errori commessi, le dimenticanze, gli aspetti positivi: sarà utile per i prossimi colloqui Non assillare di telefonate l'azienda: è bene fare una telefonata dopo circa un mese, ma non prima Non disdegnare anche dei colloqui che apparentemente non interessano per la possibilità di migliorarsi di volta in volta
Cosa FARE al colloquio - 1 Vestirsi in modo semplice e ordinato Cercare di restare calmi, sudando il meno possibile e tenendo sotto controllo i movimenti del proprio corpo E' d'obbligo arrivare puntuali o con qualche minuto di anticipo Portare copia della domanda di lavoro e CV
Cosa FARE al colloquio - 2 Prepararsi ad illustrare il proprio curriculum Accertarsi del nome della persona con cui si parlerà Stretta di mano né troppo forte, né troppo debole Prima di sedersi, attendere che lo faccia l'intervistatore
Cosa FARE al colloquio - 3 Valorizzare tutte le esperienze di lavoro fatte, anche quelle senza regolare contratto di lavoro e quelle comprese nel campo dell'associazionismo e del volontariato Saper ascoltare Rispondere alle domande in modo chiaro e conciso Parlare degli aspetti economici solo dopo che il selezionatore fa una proposta retributiva
Cosa FARE al colloquio - 4 Assumere un atteggiamento attivo, dinamico, ottimista e di collaborazione Informarsi sull'azienda prima del colloquio Dimostrare interesse per il lavoro che viene proposto Chiedere informazioni dettagliate sulla mansione e sulle prospettive professionali Telefonare o inviare una e-mail dopo 1 mese dal colloquio, se l'azienda non ha dato ancora risposta
Cosa NON FARE al colloquio - 1 Vestirsi in maniera trasandata o troppo elegante Arrivare troppo in anticipo Lasciare acceso il cellulare Farsi accompagnare da amici o da partner
Cosa NON FARE al colloquio - 2 Gesticolare in modo eccessivo Fumare o masticare la gomma americana Essere troppo formali o troppo amichevoli Essere prolissi e logorroici
Cosa NON FARE al colloquio - 3 Lamentarsi Sbirciare tra i fogli del selezionatore Dichiarare la vostra disponibilità a fare qualsiasi cosa Mostrarsi irritabili o furbi o disonesti o scorretti Parlar male degli assenti o delle imprese concorrenti o di quelle dove si è lavorato
Cosa NON FARE al colloquio - 4 Mostrarsi eccessivamente sicuri o nervosi Dire di saper parlare bene una lingua straniera solo se veritiero Vantarsi/avere atteggiamenti di eccessiva sottomissione Evitare forme di chiusura o estrema rilassatezza Chiedere immediatamente l'esito del colloquio Fare domande sul trattamento economico
Riferimenti personali Dott. Domenico Giuseppe Bozza Psicologo drbozza@psicheserena.it www.psicheserena.it
Grazie per la vostra attenzione