I social network nell apprendimento formale e informale. Potenzialità e criticità. Stefania Manca ITD-CNR, Genova. 9 ottobre 2014

Documenti analoghi
I social network nell educazione: dimensioni didattiche e formative

I SOCIAL NETWORK NELL EDUCAZIONE

I SOCIAL NETWORK NELL EDUCAZIONE

I SOCIAL NETWORK NELL EDUCAZIONE

I SOCIAL NETWORK NELL EDUCAZIONE

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD

Didattica orientativa. Prof.ssa Floriana Falcinelli Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Perugia

I SOCIAL NETWORK NELL EDUCAZIONE

allievo insegnante Oggetto culturale

Progettare una lezione simulata nella scuola dell infanzia: indicazioni, interventi, didattica, metodologia

Linee guida nazionali per l orientamento permanente

I SOCIAL NETWORK NELL EDUCAZIONE

PROGETTO - Piano d'azione I.C. - LANZO T.SE

Strumenti innovativi per la progettazione didattica: un percorso di Media Education dal cellulare al Social Network. Dott.ssa Roberta di Risio

PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA

Perfezionamenti Area Scuola Rilasciano CFU utili per concorsi e graduatorie.

CHECK LIST PER IL PIANO DI AZIONE

PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE

Tabella di corrispondenza tra argomenti del programma ed il Manuale EdiSES per la Scuola dell'infanzia e Primaria

CATALOGO REGIONALE DELL OFFERTA ORIENTATIVA Scheda di progettazione di percorso formativo di orientamento

Piano triennale per l attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)

Istituto comprensivo Elio Vittorini Solarino PTOF 4. ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE. Pag. 1

ISTITUTO COMPRENSIVO DON GIULIO TESTA VENAFRO. Accoglienza. La nostra scuola come un ponte. Conoscere, esprimersi, comunicare

Sana e robusta costituzione

Avere esperienza progettuale e operativa nella formazione docenti nell ambito della didattica delle lingue, con particolare riferimento agli alunni

PIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD

Prof.ssa Floriana Falcinelli Università degli Studi di Perugia

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO

CATALOGO DEI PERCORSI FORMATIVI. Percorso 1 - Stereotipi di genere*: percorsi formativi per docenti di scuola primaria

Scuole Primarie Scuole Secondarie di Primo Grado

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

TENDENZE RECENTI NELLA DIDATTICA DELL EDUCAZIONE MUSICALE


AZIONI FORMATIVE NELL AMBITO DELLA PREVENZIONE E DEL CONTRASTO AI FENOMENI DI BULLISMO E DI CYBERBULLISMO

MIUR.AOOUSPBS.REGISTRO UFFICIALE(U)

Istituto Comprensivo di Concesio PIANO TRIENNALE DI INNOVAZIONE DIGITALE. Attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale

Percorso 1 - Stereotipi di genere*: percorsi formativi per docenti di scuola primaria

Una scuola per tutti e per ciascuno

Scritto da Andreas Sabato 07 Aprile :11 - Ultimo aggiornamento Sabato 07 Aprile :39

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD

You Trailer Un festival per il rinascimento digitale del cinema italiano

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA

PIANO FORMAZIONE DEL PERSONALE SONDAGGIO DOCENTI rev

Formazione AD. Rete Campania. A scuola di innovazione. a cura di Carla De Toma. Formatore AD

Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD)

Formare per situazioni. Patrizia Magnoler Università degli Studi di Macerata

CITTADINANZA DIGITALE LE AZIONI DEL MIUR

Educare i bambini di oggi significa garantire un futuro migliore agli adulti di domani.

Sistema dei saperi di una società che si sviluppa e si trasforma

L EDUCAZIONE INTERGENERAZIONALE II. Rosita Deluigi UNIMC

DIDATTICA INCLUSIVA IN CONTESTI MULTICULTURALI E PLURILINGUI

PROGETTO - Piano d'azione BERGAMO - S.LUCIA

Scuola e Progetto di vita.! Ripensare continuità educativa! e orientamento.! A CURA DELLA! DOTT.SSA ELENA AGUGGERI

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FALOPPIO Progetto Accoglienza Scuola Secondaria di I Grado

Dr.ssa Elisabetta Spiga Pedagogista nel Progetto Tutti a Linea C

Percorsi di formazione per gli insegnanti in servizio. Università degli Studi dell Aquila Dipartimento di Scienze Umane

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Scuole medie superiori Schede descrittive anno scolastico 2016/2017

disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 44 N PEI redatti dai GLHO 44

I.C. CRISCUOLI Sant Angelo dei Lombardi Scuola Secondaria I grado ANNO SCOLASTICO 2015/2016. ORIENTAMENTO Scuola e Famiglia

Liceo Scientifico Statale. Donato Bramante. Il Piano di intervento per il triennio

Una Scuola Digitale. Proposta progettuale Animatore Digitale. Ins. Annalisa Taresco

Comportamenti problema: il supporto delle tecnologie

La 'professione nascosta', è chiamata anche così l attività di formatore di insegnante

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA BASILICATA IN FORMAZIONE PER LA SCUOLA DELLA RIFORMA

Negli ultimi anni si è registrato un bisogno sempre maggiore da parte degli Istituti Scolastici di interventi di

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD) PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PTOF A cura della

Le nuove sfide della ricerca didattica tra saperi, comunità sociali e culture

LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE

A scuola di circo: i bambini protagonisti

Le strategie regionali di analisi e intervento sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo

PIANO DI FORMAZIONE RETE DI SCOPO SCUOLE DI ERCOLANO A.S. 2016/17 ABSTRACT OBIETTIVO DESTINATARI AREA TEMATICA

PEER EDUCATION. L esperienza del Liceo Carducci A.S

PIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE INS. RITA FERRETTI TRIENNIO

Gestione dei contenuti didattici multimediali e Applicativi OpenSource

Didattica per competenze e per progetti

ISTITUTO COMPRENSIVO TREVIGNANO

PIANO TRIENNALE. PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE Prof. Carmine Antonio Muraca TRIENNIO

STRUMENTI INNOVATIVI PER LA PROGETTAZIONE DIDATTICA: UN PERCORSO DI MEDIA EDUCATION DAL CELLULARE AL SOCIAL NETWORK

Buone prassi istituzionali contro l omofobia. Ferrara 15 gennaio Paola Bastianoni, Università di Ferrara

MASTER di I Livello. Didattica Inclusiva: ruoli e funzioni del docente nelle nuove metodologie didattiche

Pedagogia interculturale. Famiglia Scuola Professioni, media e società

L azione etwinning e la sua evoluzione in Campania

Progetto per l attuazione del PNSD nel PTOF

Corso di Formazione LE COMPETENZE DIGITALI E I NUOVI AMBIENTI PER L'APPRENDIMENTO

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. A scuola e nel gioco siamo tutti uguali

CORSO PER I DOCENTI DELLA SCUOLA SOCIAL NETWORK E SOCIAL MEDIA POTENZIALITÀ DIDATTICHE, USO CORRETTO E SICUREZZA

CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI EDIZIONE REGIONE CAMPANIA

«Cyberbullismo e cittadinanza digitale»

PIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI A.S.2018/19

Strategia formativa e Portfolio

GRAFICI QUESTIONARIO BISOGNI FORMATIVI DOCENTI A.S.2017/2018. Questionario Bisogni Formativi Docenti a.s. 2017/2018

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

(1CFU) Nome completo del Corso d insegnamento. Docente titolare del Corso d insegnamento Ambito e settore. Conoscenze e abilità da conseguire

Transcript:

I social network nell apprendimento formale e informale. Potenzialità e criticità Stefania Manca ITD-CNR, Genova 9 ottobre 2014 Argomentazione e fiducia nei social media: tecnologia, cognizione e innovazione @ Internet Festival 2014

Obiettivi di questo intervento Nati con finalità ludico-socializzanti, i social network si stanno progressivamente orientando verso tematiche educative e legate all apprendimento formale e informale. Se è possibile parlare di educazione e social network in almeno tre accezioni (educazione ai social network, educazione con i social network, formazione sui social network), questo connubio pone una serie di sfide a cui non ci si può sottrarre. Obiettivo di questo intervento sarà di presentare le potenzialità offerte dai social network in ambito educativo, assieme alle criticità che la loro inclusione negli ambienti di apprendimento comporta.

I social network

Una definizione classica (boyd & Ellison, 2007) I siti di social network sono servizi Web che consentono alle persone di (1) costruire un profilo pubblico o semi-pubblico all interno di un sistema definito (2) articolare una lista di altri utenti con cui instaurare delle connessioni (3) visualizzare e navigare la lista di connessioni di questi utenti e quelle di altri all interno del sistema

Una definizione rivista (Ellison & boyd, 2013) Social network sites are a form of social media defined by the following socio-technical features: 1) uniquely identifiable profiles that consist of usersupplied content, content provided by other users, and/or system-level data 2) publicly articulate connections that can be viewed and traversed by others 3) features that allow users to consume, produce, and/or interact with streams of user-generated content provided by their connections on the site

SOCIAL NETWORK CHIUSI: Social network chiusi e aperti Ambienti studiati specificamente per obiettivi didattici che consentono l accesso solo a chi è utente registrato per quel determinato ambiente. Esempi noti sono Elgg, Ning, Edmodo, Schoology, ecc. Oltre a mettere a disposizione una serie di strumenti pensati appositamente per la didattica, offrono il vantaggio di offrire un ambiente protetto, riproducendo in qualche misura i confini e le caratteristiche della classe o di un ambiente di apprendimento circoscritto e delimitato. SOCIAL NETWORK APERTI: Social network nati con finalità di socializzazione, quali Facebook e Twitter, che consentono l iscrizione a qualunque utente. Il loro valore aggiunto è quello di mescolare i diversi piani dell apprendimento sia esso di tipo formale, informale o non formale con la dimensione sociale e ludica della quotidianità, con molteplici vantaggi per quanti vi sono coinvolti. Allo stesso tempo, questa ibridazione di contesti, di ruoli e di obiettivi pone una serie di sfide e di criticità di cui occorre essere consapevoli.

SOCIAL NETWORK ED EDUCAZIONE: UN OSSIMORO?

Tre dimensioni 1.Educare ai social network: l attenzione è posta sui social network come oggetto d apprendimento nell ottica di promuovere nel soggetto capacità critiche di uso consapevole e creativo. 2.Apprendere con i social network: l interesse cade sull individuazione delle potenzialità dei social network per l apprendimento, tenendo conto da un lato delle loro peculiari caratteristiche e dall altro delle coordinate teorico-pedagogiche utili per identificarle. 3.Formarsi con i social network: tutte quelle forme di apprendimento informale che possono generarsi dall esperienza stessa dei social network e, in particolare, i potenziali benefici legati all appartenenza a gruppi informali d interesse, specie nel campo dello sviluppo professionale e del lifelong learning.

EDUCAZIONE ALL USO CONSAPEVOLE DEI SOCIAL NETWORK TRA PROTEZIONE E EMPOWERMENT

Vecchi meccanismi e nuove sfide La diffusione dei social network ha rinvigorito il dibattito su alcuni aspetti chiave che caratterizzano il nostro essere e interagire nei social network, generando nuove sfide per chi si occupa di media ed educazione. Come gestire la propria identità nei social network? In che modo coniugare le esigenze di visibilità, che in alcuni casi si pensi, ad esempio, ai social network professionali possono essere di rilevante importanza, con il bisogno di tutelare la privacy e la sicurezza? Fino a che punto possiamo fidarci dell autenticità delle informazioni che gli utenti condividono online? Vi sono indizi che possono corroborare le nostre credenze e la nostra fiducia negli altri? Come si riconfigurano le relazioni e gli affetti in ambienti saldamente ancorati all idea di essere sempre connessi? 10

Social network: quali skills? Comprensione della grammatica del dispositivo Capacità di valutarne il potenziale per la soluzione di problemi vicini alla vita reale Dimensione tecnologica Decodificare e valutare l affidabilità delle informazioni condivise nei social network e la credibilità delle fonti Creare contenuti attraverso il remix Dimensione cognitiva Tutelare la propria privacy, tenendo conto della dinamicità di questo concetto Comportarsi in modo adeguato e nel rispetto degli altri Dimensione etica Dimensione sociale Lavorare in modo collaborativo attraverso gli strumenti di social networking Partecipare attivamente a reti di interesse

POTENZIALITÀ E CRITICITÀ DEI SOCIAL NETWORK APERTI

Un paradosso Le potenzialità che i SN offrono per l apprendimento formale e per la scuola rappresentano paradossalmente anche le maggiori criticità: l ibridazione tra spazi e tempi della scuola e dello studio e spazi e tempi dello svago e del gioco, del tempo libero e della socialità

Le affordance pedagogiche dei social network tra apprendimento formale e edutainment l autenticità di un contesto reale in cui i ragazzi trascorrono una parte importante del loro tempo e che può utilmente contaminare anche le dinamiche dei processi di apprendimento l importanza della componente socio-emotiva, che oggi passa e viene vissuta molto anche nei SN, è stata riconosciuta da tempo come fondamentale nell apprendimento di tipo cognitivo l allargamento delle risorse documentali e informative, nonché di competenze estese reperibili nello spazio ampio della rete che possono confluire in una comunità di apprendimento ampia che trascenda i confini tradizionali della classe e della scuola

Le principali criticità dei SN aperti (es. Facebook) Rischi legati alla contaminazione tra spazi ludici e spazi dello studio, fattori di distrazione o di messa in atto di comportamenti disinibiti o di flaming, cyberbullismo, ecc. Ruolo delle pedagogie implicite e di pratiche didattiche e scolastiche consolidate che possono entrare in collisione con l urgenza a rivisitare i ruoli e le identità professionali che i SN presentano (es. «essere amici dei propri studenti su Facebook?») Mancanza di buone pratiche, anche di valutazione degli apprendimenti, e di un repertorio pedagogico condiviso a cui attingere Tutela della privacy e garanzia legata al riconoscimento e all accreditamento delle identità

Dimensione socio-tecnica Alcune linee guida 1/2 Garantire che tutti gli studenti siano registrati su FB Promuovere negli insegnanti e negli studenti lo sviluppo di abilità tecniche e sociali per partecipare nei SN social networking skills Dimensione amministrativa e gestionale Supportare gli insegnanti sia negli aspetti tecnici che pedagogici attraverso la formazione e la condivisione di buone pratiche Utilizzare i SN come uno strumento opzionale dentro e fuori la classe Dimensione istituzionale Definire a livello istituzionale un regolamento sull uso dei SN in ambito educativo tenendo conto dei problemi relativi alla privacy e alla sicurezza, e del supporto per insegnanti e studenti Negoziare una visione comune sulla relazione insegnanti-studenti

Dimensione pedagogica Alcune linee guida 2/2 Utilizzare i SN come strumenti per supportare e facilitare la discussione e la collaborazione a scopo educativo Promuovere lo sviluppo di capacità metacognitive e autoregolative per gestire il rischio della distrazione Valutare le riflessioni degli studenti sul proprio apprendimento nei SN sotto forma di valutazione formativa Sviluppare strategie di valutazione che includano la partecipazione alle attività in Facebook attraverso dispositivi come rubriche, portfolio e riflessioni Essere consapevoli delle pedagogie implicite che informano il modo in cui le attività di apprendimento e i ruoli sono concepiti Dimensione etica Promuovere negli studenti la consapevolezza sui problemi inerenti la privacy e la sicurezza

In sintesi 1) Cauto ottimismo 2) Attenzione alle PEDAGOGIE IMPLICITE!!! 3) Importanza delle SOCIAL NETWORKING SKILLS

FORMARSI NEI SOCIAL NETWORK

Verso il professional facebooking Benché social network come Facebook siano nati principalmente per scopi di socializzazione, stiamo assistendo a una sorta di transizione da un uso meramente ricreativo di simili ambienti a un impiego di tipo professionale. Del resto, gli adulti sono sempre più presenti nei social network e a questo fenomeno sembra accompagnarsi l emergere di nuove pratiche d uso di questi dispositivi, legate alle esigenze della professione.

Insegnanti nei SN. Benefici e criticità Vantaggi Svantaggi Costruzione e negoziazione dell identità professionale Condivisione delle pratiche e delle esperienze didattiche, confronto metodologico e sulle pedagogie implicite Mentoring continuo per i docenti novizi e confronto con risorse esterne per supporto tra pari Supporto emotivo e sociorelazionale rispetto alle problematiche relative al vissuto professionale Contaminazione tra reale e virtuale come fattore di innesco per nuove iniziative Erosione dei confini tra identità personale e professionale, con conseguente difficoltà di gestione delle identità Possibile controllo da parte dei superiori di quanto viene reso pubblico nel social network con conseguenze imprevedibili sul piano amministrativo Livelli relativamente bassi di adozione di tecnologie come i social network Livelli bassi di capacità d uso dei social network

GRAZIE! Stefania Manca, manca@itd.cnr.it