i dossier IL GRANDE IMBROGLIO Cronaca di un anno difficile ( ) 26 settembre 2012 a cura di Renato Brunetta

Documenti analoghi
i dossier IL GRANDE IMBROGLIO DELLO SPREAD a cura di Renato Brunetta

IL TERMOMETRO DEL RISCHIO ITALIANO

i dossier TOH, È STATA TUTTA COLPA DELLA GRECIA O, MEGLIO, DELLA GERMANIA! 19 marzo 2012 a cura di Renato Brunetta

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

operatori finanziari in piazza Godiasco Salice Terme settembre 2012

GLI STRUMENTI DEL DIRITTO EUROPEO ED INTERNAZIONALE DI FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA: INQUADRAMENTO GENERALE E PROFILI DI CRITICITÀ

IL WORLD ECONOMIC OUTLOOK

ECONOMIC SURVEY OF ITALY 2013

LA NOSTRA PROPOSTA DI

Macroeconomia a. a Luca Deidda Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

ARTICOLI LA RISPOSTA DELLA BCE ALLA CRISI FINANZIARIA

Stefano Micossi. Direttore Generale Assonime. CAMBIARE L EUROPA (e cambiare l Italia)

COSÌ LA GERMANIA È DIVENTATA RICCA CON LE CRISI DEGLI ALTRI

PARAMETRI DI MAASTRICHT: MENO DI 1 PAESE SU 2 LI RISPETTA

Economia e Politica Monetaria. Il Debito Pubblico e la Crisi dei Debiti Sovrani

Elezioni 2013 TUTTE LE BALLE DI MONTI E DELLA SINISTRA. Documenti programmatici

Corso di Aggiornamento Etica ed Economia. Per un economia intelligente, inclusiva e sostenibile a.a. 2011/2012. Professor Flavio Pressacco

EURO, STORIA DI UN IMBROGLIO CHE ADESSO TUTTI AMMETTONO

Indice. Premessa 23 Ringraziamenti 31

QUANTO COSTA USCIRE DALL EURO?

NIELSEN LINKONTRO. (Santa Margherita di Pula; 23 maggio 2014) Scenari economici in movimento. Europa: troppi divari, troppi squilibri

Istituzioni e politiche economiche europee. Nicola Acocella, Seminari Sapienza-Società Italiana degli Economisti 20 novembre 2015

LA GRANDE SPECULAZIONE OVVERO IL GRANDE IMBROGLIO DELLO SPREAD Intervista a Paul De Grauwe

Il ritorno dell incertezza e il ruolo del credito bancario

LA CRISI DELLA CRESCITA ECONOMICA

Dipartimento Politiche economiche Segretariato Europa

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

UN ILLUSIONE DURATA UN ANNO

SPREAD: DENTRO O FUORI DALL EURO

i dossier CHI DI PRESSIONE FISCALE COLPISCE DI MANCATA CRESCITA PERISCE

LA CONGIUNTURA ECONOMICA IN LOMBARDIA 1 trimestre 2017

Economia monetaria. Mercati primari Mercati secondari. Prestiti Obbligazioni Azioni. Crediti. Crediti. diretti

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014

Il mercato dei mutui in Italia e il quadro internazionale di riferimento

i dossier LA GRANDE ILLUSIONE EUROPEA Paul Krugman, New York Times a cura di Renato Brunetta 2 luglio 2012

DRAGHI NON PUÒ SALVARCI IN ETERNO. IL PROBLEMA È ANCORA LA GERMANIA

La Banca Centrale Europea

2015: l Italia riparte? Quali politiche per uscire dalla grande recessione

Perché l economia italiana non cresce? Le cause esterne. Gennaro Zezza

Dossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi : cause e sostenibilità

CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA E POLITICA MONETARIA: IL RUOLO

Evoluzione storica del patto di stabilità*

Il sistema di Bretton Woods (1944)

La domanda aggregata in una. economia aperta. Capitolo 12. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 12: La domanda aggregata in una

QUELLE TRAME CONTRO L ITALIA DIETRO LA VENDITA DEI DERIVATI

RAPPORTO CER Aggiornamenti

La Politica Economica dell'unione Europea

La Banca Centrale. La Banca Centrale (BC)

CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA

ALTRO CHE SALVA ITALIA!

IL QUANTITATIVE EASING FINO A ORA HA FUNZIONATO POCO

L ITALIA E LA VERA STORIA DEL

i dossier EURO, SPREAD E TASSI DI INTERESSE: DIECI DOMANDE PER LA MERKEL

Spesa, entrate e fabbisogno

Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012

Comunità, ossia un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica.

Debito Sovrano spodestato dai mercati

11 Aprile Il Debito Sovrano e la Politica Monetaria della BCE. Salvatore Nisticò Università di Roma La Sapienza, Roma

L eurozona alla ricerca di un nuovo equilibrio

INDICE SOMMARIO. Capitolo 1 MODELLI DI POLITICA ECONOMICA. 1. Concetti introduttivi... Pag. 31

ALL ITALIA CONVIENE DAVVERO RESTARE NELL EURO?

LA BUFALA DELLA TEMPESTA PERFETTA IN CASO DI VITTORIA DEL NO

TUTTI GLI EFFETTI DEL SUPER EURO

Il Mattinale Roma, martedì 24 gennaio 2017

La politicamonetarianell Eurosistema

Cristiane Scrivener. Criteri di adesione

IL QUADRO MACRO-ECONOMICO GLOBALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

WORLD ECONOMIC OUTLOOK 2013 E FISCAL MONITOR DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

Euro, austerità, distribuzione

Lezione 11 Banche centrali e politica monetaria

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 5

La Trasmissione della Politica Monetaria. Giorgio Di Giorgio

Capitolo 17 Politica fiscale, debito e signoraggio

PROGRAMMA SVOLTO IN DIRITTO-ECONOMIA. Anno scolastico L ordinamento della Repubblica.

IL BAZOOKA DI DRAGHI È SCARICO. LA BCE IGNORI I VETI TEDESCHI

Lezione 27 Macro CLEA. L Unione Monetaria Europea

Gli scenari delle crisi finanziarie

RAPPORTO 2011 SUL MERCATO DEL LAVORO NELL INDUSTRIA FINANZIARIA

Consolidamento e sostegno alla crescita

CREDITO, NEL 2012 IN ITALIA PRESTITI SOLO A UN IMPRESA SU DUE

Capitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA. II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio

6014 Principi di Economia Che cos è la moneta (Cap. 29, 30)

Capitolo 12: Il modello di Mundell-Fleming ed il meccanismo dei tassi di cambio

dal Patto di stabilità e crescita al Patto di stabilità interno

L evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi

Debito sovrano Una pesante eredità

Filippo Lanza Fund Manager HI Numen Credit Fund

Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino 2009 Capitolo I. Un viaggio intorno al mondo. Capitolo I. Un viaggio intorno al mondo

Contesto economico. qualche numero. Giovanni Ajassa Responsabile Servizio Studi Milano, 18 ottobre 2012

L evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi

PRIMA PARTE: POLITICHE MACROECONOMICHE

LA MERKEL CI VUOLE COMPRARE

La Germania, l Italia e l Europa

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI TERZO TRIMESTRE 2011

Relazione Semestrale al Fondo Alarico Re

Analisi e previsioni per il trasporto merci in Italia

Gli squilibri finanziari internazionali

I DIECI FALLIMENTI DI RENZI

Transcript:

i dossier www.freefoundation.com IL GRANDE IMBROGLIO Cronaca di un anno difficile (2011-2012) 26 settembre 2012 a cura di Renato Brunetta

INDICE 2 Perché il grande imbroglio Le 3 componenti dello spread Esempio per l Italia In principio fu Maastricht La crisi greca Europa: troppo poco e troppo tardi L egemonia tedesca: «Lo spread è alto, colpa tua, fa i compiti a casa» La politica monetaria della BCE La recessione blocca la trasmissione della politica monetaria Operazione verità e cambio di politica economica Verso una vera Unione Europea Highlights

PERCHÉ IL GRANDE IMBROGLIO 3 Lo spread, vale a dire il differenziale tra i rendimenti dei titoli dei debiti sovrani dell area euro rispetto al rendimento del Bund tedesco, poco ha a che fare con i fondamentali delle economie degli Stati, mentre dipende dalla: architettura imperfetta della moneta unica; mancata capacità delle istituzioni europee di rispondere agli attacchi speculativi; mancanza di una banca centrale che funga da prestatore di ultima istanza.

LE 3 COMPONENTI DELLO SPREAD 4 1. Merito di credito degli Stati: fondamentali dell economia (due quinti); 2. Premio di reversibilità dell euro: il più alto rendimento che gli investitori chiedono a fronte del rischio di disgregazione della moneta unica (due quinti); 3. Effetto fuga degli investitori dai titoli del debito sovrano dei paesi sotto attacco speculativo verso il Bund tedesco (un quinto: variabile derivata dal premio di reversibilità dell euro).

ESEMPIO PER L ITALIA 5 Lo spread italiano rispetto al Bund tedesco ha finito per oscillare, nell ultimo anno, stabilmente tra 400 e 500 punti base, con picchi speculativi oltre i 550; Dalle analisi più accreditate emerge che: solo 100-150 punti base dipendono strutturalmente dal nostro merito/demerito di credito; gli altri 300-350 punti derivano dagli effetti combinati della seconda e della terza componente: il premio di reversibilità e l effetto fuga.

Grecia Irlanda Portogallo Spagna Austria Belgio Finlandia Francia Elaborazioni Paul De Grauwe Yuemei Ji Italia Olanda 6 VARIABILI CHE DETERMINANO LO SPREAD NELL AREA EURO Altro Fondamentali economici Sentimenti di mercato auto-avveranti

IN PRINCIPIO FU MAASTRICHT 7 I vantaggi della moneta unica: tasso di cambio più vantaggioso, senza alcuna redistribuzione, per i paesi in surplus («formiche»); tasso di interesse più basso del dovuto per paesi che non lo meritano («cicale»).

LA CRISI GRECA 8 Il bengodi è durato dall introduzione dell euro fino a ottobre 2009, quando la Grecia ha fatto scoppiare la bolla, attirando l attenzione della speculazione internazionale: sulla Grecia; sulla reattività dell area euro alle crisi delle finanze pubbliche di singoli Stati nazionali.

EUROPA: TROPPO POCO E TROPPO TARDI 9 L Unione Europea risponde troppo poco e troppo tardi alle ondate speculative: reattività insufficiente che si è caratterizzata come il vero punto debole dell intero sistema euro, causando le degenerazione della crisi.

L EGEMONIA TEDESCA: «LO SPREAD È ALTO, COLPA TUA, FA I COMPITI A CASA» 10 L atteggiamento miope ed egoistico, per nulla virtuoso, della Germania, che ha usato lo spread per imporre misure di rigore agli Stati più deboli dell eurozona, ha generato recessione a catena in tutta Europa; Con questa condotta, la Germania ha scientemente tenuto sulla corda, economica e politica, per oltre un anno, i paesi sotto attacco speculativo, con le conseguenti tensioni democratiche, cambi di governo e inevitabili derive populistiche.

LA POLITICA MONETARIA DELLA BCE 11 Security Market Programme: acquisto sul mercato secondario di titoli del debito sovrano dei paesi sotto attacco speculativo, per un totale di 209 miliardi di euro; 2 aste di credito a breve termine al tasso dell 1% alle banche per 1.000 miliardi di euro; 6 settembre 2012: impegno ad acquistare sul mercato secondario titoli pubblici con vita residua fino a 3 anni.

12 LA RECESSIONE BLOCCA LA TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA Le politiche recessive, che i singoli Stati in Europa sono stati costretti ad adottare sotto la pistola puntata alla tempia degli spread, hanno finito per ridurre drasticamente l efficacia della politica monetaria che Mario Draghi ha cercato di far convergere progressivamente verso l impostazione espansiva adottata dalle altre banche centrali mondiali.

13 LA RECESSIONE BLOCCA LA TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA Se la politica economica è restrittiva, la liquidità creata dalla banca centrale non si trasforma: né in credito a imprese e famiglie da parte del sistema bancario; né in investimenti (e conseguenti assunzioni) da parte delle imprese; né in consumi da parte delle famiglie.

OPERAZIONE VERITÀ E CAMBIO DI POLITICA ECONOMICA 14 Operazione verità: il governo riferisca alle Camere sulle vere cause della crisi e su cosa intende fare adesso per salvare l Italia; Cambio di politica economica: il governo riveda la sua politica economica. Fermi restando, sia chiaro, rigore nei conti e pareggio di bilancio, ora c è bisogno di meno recessione e più crescita.

VERSO UNA VERA UNIONE EUROPEA 15 Il tutto mentre in Europa: si decide su unione bancaria, economica, politica e fiscale, con relativa road-map di scadenze; si discute dell avvio di un processo riformatore volto ad attribuire alla BCE il ruolo di prestatore di ultima istanza, al pari delle principali banche centrali mondiali.

HIGHLIGHTS: DEAUVILLE 16 Deauville, 18 ottobre 2010: Angela Merkel e Nicolas Sarkozy dichiarano che «in caso di fallimento di un qualsiasi Paese europeo le banche devono intervenire»; Questa affermazione sottintende che gli Stati possono fallire; Con il coinvolgimento dei creditori privati si crea di fatto la saldatura tra crisi finanziaria e crisi del debito sovrano.

HIGHLIGHTS: DEUTSCHE BANK 17 Giugno 2011: le banche tedesche iniziano a vendere titoli di Stato dei Paesi dell area euro, innescando un meccanismo folle che genera panico sui mercati; Rispetto al semestre precedente, Deutsche Bank ha ridotto irresponsabilmente la propria esposizione in titoli di Stato italiani dell 88% (da 8 miliardi a 1 miliardo).

HIGHLIGHTS: RESPONSABILITÀ 18 Sotto l imbroglio dello spread si sono nascoste responsabilità più gravi: delle istituzioni europee che hanno abdicato ai propri compiti; dei poteri forti; delle banche; di certi ambienti economici che hanno pensato di comprarsi il nostro paese a saldo.

HIGHLIGHTS: RISULTATI 19 Risultati: PIL: -3,6% dal II trimestre 2011al II trimestre 2012; Disoccupazione: +2,5% da luglio 2011 a luglio 2012; Inflazione: +0,4% da agosto 2011 ad agosto 2012. Recessione, recessione, recessione

HIGHLIGHTS: MANOVRE. BERLUSCONI-MONTI: 80 A 20 20 Negli ultimi 4 anni, sono state varate manovre, per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, per un totale di 328 miliardi di euro, dal 2008 al 2014: 265 miliardi: governo Berlusconi; 63 miliardi: governo Monti. Il governo Berlusconi ha contribuito per l 80% al conseguimento dell obiettivo, il governo Monti per il restante 20%.

HIGHLIGHTS: PAREGGIO DI BILANCIO 21 4,0% 3,5% Deficit in % del PIL 3,0% 2,5% Manovre Berlusconi 2,0% 1,5% Cambiamento congiuntura Manovra Manovre Monti Berlusconi Manovra Monti 1,0% 0,5% 0,0% 2011 2012 2013 Manovra Monti

HIGHLIGHTS: ATTACCO AL DEBITO 22 Obiettivi: portare sotto il 100% il rapporto rispetto al PIL in 5 anni; ridurre la pressione fiscale di un punto percentuale all anno (dal 45% attuale al 40% in 5 anni).

HIGHLIGHTS: ATTACCO AL DEBITO 23 Come: 1. riduzione strutturale del debito pubblico (400 miliardi, 20 punti di PIL); 2. tendenziale dimezzamento del servizio del debito (40 miliardi, 2 punti di PIL); 3. operazioni one-off (40 miliardi, 2 punti di PIL).

24 HIGHLIGHTS: PERCHÉ I RENDIMENTI DEI BTP SCENDONO E LO SPREAD RESTA ALTO? Dopo le decisioni della BCE del 6 settembre e la sentenza della Corte Costituzionale tedesca sul Fondo di Stabilità Europeo, tutti si chiedono perché i rendimenti dei BTP scendono e lo spread resta alto?

HIGHLIGHTS: RISPOSTA 25 Almeno 150 punti di spread sono legati alla patologica riduzione dei rendimenti dei Bund tedeschi e non all eccessivo rendimento dei nostri BTP; Se i Bund tornassero (in rialzo) al rendimento fisiologico pre-crisi (3% contro l attuale 1,5%), l aumento di domanda riporterebbe i nostri BTP al 4,5% (contro il 5% attuale) e avremmo uno spread a 150 punti base, o anche meno!

HIGHLIGHTS: SCENARI 26 Com è (spread 350) Come dovrebbe essere (spread 150) 5% Spread 4,5% 350 Spread 150 3% 1,5 %