Devono dichiarare i redditi fondiari tutti i possessori di immobili.



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I REDDITI FONDIARI NOZIONI GENERALI Cosa sono i redditi fondiari Come si individuano gli immobili I redditi fondiari Il criterio di imputazione Dove indicare i redditi fondiari Chi dichiara i redditi fondiari I redditi fondiari sono quelli inerenti i terreni e i fabbricati situati nel territorio dello stato che sono o devono essere iscritti, con attribuzione di rendita, nel catasto dei terreni o nel catasto edilizio urbano. Gli immobili sono individuati dal fisco attraverso due tipologie di dati: quelli che servono ad identificarli fisicamente nelle mappe catastali; quelli che servono a determinare la consistenza e quindi la rendita Questi dati sono attribuiti dalle Agenzie del Territorio e sono normalmente riportati negli atti notarili con i quali l immobile viene trasferito. I redditi fondiari comprendono: il reddito dominicale dei terreni il reddito agrario dei terreni il reddito dei fabbricati I redditi fondiari vanno dichiarati, secondo il criterio di competenza, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d imposta in cui si è verificato il possesso e concorrono, nei casi previsti dalla norma, a formare il reddito complessivo indipendentemente dalla loro percezione. I redditi fondiari vanno dichiarati nel quadro A e B del modello 730; in particolare il reddito dei terreni nel quadro A e il reddito dei fabbricati nel quadro B. Devono dichiarare i redditi fondiari tutti i possessori di immobili. Esistono diverse tipologie di possessori Il PROPRIETARIO è il soggetto al quale il bene è intestato nei pubblici registri immobiliari ed è in grado di disporre in modo pieno ed esclusivo dell immobile; L USUFRUTTUARIO è colui che gode dell immobile, limitatamente alla quota di diritto di usufrutto e deve rispettare la destinazione economica del bene; L ENFITEUTA è colui che gode degli stessi diritti del proprietario sui frutti del fondo ed ha l obbligo di migliorare la consistenza del fondo e di pagare al concedente un canone periodico; IL TITOLARE DI DIRITTO D USO è colui che può servirsi del bene e, se questo produce frutti, può raccoglierli per quanto occorre ai bisogni suoi e della sua famiglia; IL TITOLARE DEL DIRITTO D ABITAZIONE è colui che può abitare un immobile, limitatamente ai bisogni propri e della sua famiglia. Un esempio di diritto di abitazione è quello a favore del coniuge Ca 1

superstite. Ai fini IRPEF ed IMU il diritto di abitazione su un immobile si estende anche alle pertinenze ad esso collegato. IL TITOLARE DI DIRITTO DI SUPERFICIE è colui che gode del diritto, concessogli dal proprietario del terreno, di fare e di mantenere, sul suolo stesso, una costruzione acquisendone la proprietà. Percentuale e giorni di possesso Immobile gravato di usufrutto Riferimenti Il possessore deve dichiarare il reddito fondiario in base alla quota e ai giorni di possesso: se unico possessore dichiarerà il 100% nel caso di contitolarità del diritto reale si avranno più soggetti passivi. In questo caso i beni concorreranno alla formazione del reddito complessivo di ciascuno dei titolari proporzionalmente alla quota corrispondente al loro diritto. se il possesso si riferisce all intero anno solare indicheremo 365 giorni. in caso di trasferimento o di acquisizione del diritto di proprietà o di altro diritto reale nel corso dell anno solare, i giorni si calcolano tenendo conto della data di trasferimento o di acquisizione. In presenza di usufrutto o diritto di abitazione il soggetto passivo d imposta è l usufruttuario o il titolare del diritto di abitazione in quanto il proprietario pur essendo nei pubblici registri immobiliari l intestatario del bene, non può disporne liberamente. La proprietà gravata da usufrutto è definita nuda proprietà. Art. 25-26 del Tuir Ca 2

I REDDITI FONDIARI CENNI DI DIRITTO SUCCESSORIO Diritti patrimoniali La successione Successione legale e testamentaria In caso di morte i diritti patrimoniali della persona deceduta dovranno essere trasmessi ad altri. La successione cioè il trasferimento di diritti da un soggetto ad un altro può essere: legale, quando il deceduto non lascia testamento; testamentaria quando il deceduto lascia disposizioni di ultima volontà come il testamento. In caso di successione legale, la quota ereditaria, cioè la parte di eredità che spetta agli eredi, è definita dalla legge. In caso di successione testamentaria esiste una quota di legittima o di riserva che è la quota minima da attribuire agli eredi anche contro la volontà del defunto ed una quota disponibile, che è la quota che può essere attribuita a chiunque, compresi gli eredi ed in tal caso in aggiunta alla quota legittima. Gli eredi Gli eredi sono: il coniuge, i parenti in linea retta di primo grado (genitori e figli), i parenti in linea retta di secondo grado (nonni e nipoti), i parenti in linea retta di terzo grado (bisnonno e pronipote), i parenti in linea retta di quarto grado (trisnonno e trisnipote), i parenti in linea collaterale di secondo grado (fratelli e sorelle), i parenti in linea collaterale di terzo grado (zio e nipote), i parenti in linea collaterale di quarto grado (cugini ). In caso di successione legale, in mancanza di parenti entro il sesto grado, l eredità va allo Stato. Sono esclusi dall eredità legittima gli affini, che sono: affini di primo grado cioè suoceri, generi, nuore; affini di secondo grado cioè cognati. Successione legale: eredi e quote Gli eredi e le quote ereditarie in caso di successione senza testamento, sono i seguenti: presenza di coniuge ed un solo figlio: ½ dell eredità al coniuge, ½ al figlio presenza di coniuge e due o più figli: 1/3 dell eredità al coniuge 2/3 dell eredità divisa in parti uguali tra i figli coniuge non esistente e presenza di un solo figlio: l intera eredità spetta al figlio Ca 3

coniuge non esistente e presenza di due o più figli: l intera eredità spetta ai figli in parti uguali L istituto di rappresentanza Riferimenti Quota disponibile, legittima o di riserva Se gli eredi legittimi sono premorti, ossia deceduti al momento di ereditare, interviene l'istituto della rappresentazione ciò significa che la quota dell erede premorto spetta in quota agli eredi discendenti. Vedi l approfondimento: la successione senza testamento. In caso di successione testamentaria il defunto potrà disporre a favore dei propri eredi di una parte dell eredità la cosiddetta quota disponibile, mentre un altra parte, la cosiddetta quota legittima o di riserva deve essere attribuita ai familiari previsti dalla legge. Gli eredi e la quota di legittima I familiari a cui la legge riconosce la quota di legittima sono: il coniuge, i parenti in linea retta di primo grado (genitori e figli), i parenti in linea retta di secondo grado (nonni e nipoti), i parenti in linea retta di terzo grado (bisnonno e pronipote). Quote ereditarie in successione con testamento Questi sono gli eredi e le quote ereditarie in caso di successione con testamento: presenza di coniuge ed un solo figlio: 1/3 dell eredità al coniuge, 1/3 al figlio presenza di coniuge e due o più figli: 1/4 dell eredità al coniuge 1/2 dell eredità divisa in parti uguali tra i figli coniuge non esistente e presenza di un solo figlio: ½ dell eredità spetta al figlio coniuge non esistente e presenza di due o più figli: 2/3 dell eredità divisa in parti uguali tra i figli Riferimenti La documentazione Riferimenti Il diritto di abitazione del coniuge superstite. Vedi anche l approfondimento: La successione con testamento I dati relativi agli immobili oggetto di successione, agli eredi ed alle relative quote di eredità sono desumibili dalla dichiarazione di successione e dalla relativa voltura. Nella dichiarazione di successione, oltre alla data di apertura della successione e ai dati del soggetto deceduto, è riportato l albero genealogico, i dati anagrafici relativi agli eredi, l attivo ereditario ovvero gli immobili ed relativi diritti reali immobiliari che verranno suddivisi fra gli eredi. Vedi anche l approfondimento: la successione il modulo. In caso di decesso di uno dei coniugi la legge prende in considerazione una particolare tutela per il coniuge superstite. L Art. 540 del codice civile prevede infatti che sull immobile che costituiva l abitazione principale dei coniugi, si costituisca automaticamente a favore del Ca 4

coniuge superstite il diritto di abitazione sulla quota di proprietà del coniuge defunto. Esempio La successione e l usufrutto In caso di decesso di un contribuente comproprietario della casa di abitazione principale al 50% con il coniuge e con un solo figlio, la quota che passerà in successione sarà pari ad ½ così ripartito: ¼ al coniuge e ¼ al figlio. In questo caso però il reddito dovrà essere dichiarato al 100% dal coniuge in quanto per ¾ titolare del diritto di proprietà e per ¼ titolare del diritto di abitazione. Con la morte dell usufruttuario l usufrutto si riunisce alla nuda proprietà e quindi il nudo proprietario acquisirà la piena proprietà dell immobile. Nel caso però, che nell atto costitutivo del diritto di usufrutto a favore di più persone, sia previsto il diritto di accrescimento la quota del defunto passa agli altri usufruttuari. Ca 5

I REDDITI FONDIARI CENNI SUL DIRITTO DI FAMIGLIA I regimi patrimoniali La comunione e la separazione dei beni I beni inclusi ed esclusi dalla comunione I regimi patrimoniali per cui i coniugi possono optare sono alternativamente il regime della comunione beni il regime della separazione dei beni Il regime della comunione dei beni è il regime patrimoniale che si applica automaticamente in mancanza di diverse pattuizioni tra i coniugiai matrimoni contratti dal 20.9.1975 (data di entrata in vigore della Legge. 19.5.1975, n. 151). Si applica per i beni acquistati successivamente a tale data. Precedentemente, ai matrimoni si applicava il diverso regime della separazione dei beni. Per tali matrimoni la legge di riforma del diritto di famiglia ha disposto un periodo di tempo transitorio, fino al 15 gennaio 1978, entro il quale ciascuno dei coniugi, anche unilateralmente, avrebbe potuto dichiarare di non voler aderire al nuovo regime, lasciando pertanto immutato il regime della separazione. I beni che entrano in comunione sono tra gli altri i beni immobili acquistati insieme o separatamente, dai coniugi durante il matrimonio. I beni esclusi dalla comunione sono tra gli altri: i beni di cui ciascuno dei coniugi era proprietario prima del matrimonio; i beni acquisiti durante il matrimonio per donazione o successione, a meno che nella donazione o successione non sia specificato che essi sono attribuiti alla comunione; i beni acquistati con il prezzo di alienazione dei beni personali, purché ciò sia dichiarato espressamente nell'atto di disposizione. Imputazione dei beni in comunione Scioglimento della comunione dei beni La separazione dei beni Casi particolari I beni immobili che entrano in comunione vanno dichiarati al 50% tra i coniugi. La comunione dei beni si scioglie per: dichiarazione di assenza o di morte presunta di uno dei coniugi; separazione personale; annullamento o scioglimento del matrimonio; cessazione degli effetti civili del matrimonio; separazione giudiziale dei beni; mutamento convenzionale del regime patrimoniale; fallimento di uno dei coniugi. La separazione dei beni è il regime patrimoniale che prevede che ciascuno dei due coniugi conservi la titolarità esclusiva dei beni acquistati durante il matrimonio. È comunque sempre possibile passare dal regime di separazione a quello di comunione dei beni o dal regime di comunione a quello di separazione. La costruzione realizzata durante il matrimonio dai coniugi in regime di comunione Ca 6

legale su di un terreno di esclusiva proprietà di uno dei due non entra nella comunione perché fa parte del patrimonio personale del coniuge proprietario del terreno. I beni di figli minori Beni esclusi dall usufrutto legale I beni appartenenti ai figli minori, non emancipati, ricadono nell usufrutto legale dei genitori esercenti la patria potestà Tali beni vanno dichiarati dai genitori ciascuno per la quota del 50% unitamente ai propri. Sono esclusi dall'usufrutto legale, con conseguente imputazione dei relativi redditi direttamente al figlio, i seguenti beni: i beni acquistati dal figlio con i proventi del proprio lavoro; beni pervenuti al figlio, in eredità o in donazione, per intraprendere un' arte, una professione o una carriera; beni pervenuti in eredità, diversi da quelli a titolo di legittima, o i beni donati con la condizione che entrambi i genitori o uno di essi non vi esercitino l' usufrutto; beni pervenuti al figlio per eredità, legato o donazione e accettati nell'interesse del figlio contro la volontà dei genitori o di uno di essi. In questo caso l'usufrutto spetta solo al coniuge consenziente. Sono inoltre esclusi dall usufrutto legale: i proventi di lavoro e le pensioni di reversibilità percepite dal figlio minore. Tali redditi devono essere dichiarati dal minore, se non esonerato, con propria dichiarazione firmata dal genitore esercente la patria potestà. Ca 7

REDDITI DEI TERRENI INDICAZIONI GENERALI Indicazione nel modello 730 Rivalutazione dei redditi Chi deve dichiarare i redditi Redditi da non dichiarare I redditi dei terreni, situati nel territorio dello Stato, vanno dichiarati nel quadro A del modello 730, relativo al periodo d imposta in cui si è verificato il possesso. A decorrere dal periodo d imposta 1997 e fino all entrata in vigore delle nuove tariffe d estimo, ai soli fini della determinazione delle imposte sui redditi, i vigenti redditi dominicali sono rivalutati dell 80 per cento e i vigenti redditi agrari sono rivalutati del 70 per cento. Devono dichiarare i redditi dei terreni: il proprietario o il possessore a titolo di enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale di terreni situati nel territorio dello Stato per cui è prevista l iscrizione al catasto con attribuzione di rendita. In caso di usufrutto o altro diritto reale il titolare della sola nuda proprietà non deve dichiarare il terreno; l affittuario che esercita l attività agricola nei fondi in affitto e l associato nei casi di conduzione associata; il socio, il partecipante dell impresa familiare o il titolare d impresa agricola individuale non in forma di impresa familiare che conduce il fondo. Non devono invece dichiarare i redditi dei terreni: i possessori di terreni che costituiscono pertinenze dei fabbricati urbani (ad es. giardini, cortili, ecc. ); i possessori di terreni, parchi e giardini aperti al pubblico la cui conservazione è riconosciuta di pubblico interesse dal Ministero per i beni e le attività culturali purché il proprietario non abbia ricavato alcun reddito dalla loro utilizzazione per tutto il periodo d imposta. Tale circostanza deve essere comunicata all Ufficio della Agenzia delle Entrate entro tre mesi dalla data in cui la proprietà è riconosciuta di pubblico interesse. Non devono compilare il quadro A Redditi dei terreni del modello 730, inoltre, i possessori: di terreni dati in affitto per usi non agricoli, che vanno dichiarati nel quadro D del modello 730; di terreni ubicati all estero, che vanno dichiarati nel quadro D del modello 730. Il reddito dominicale ed agrario I reddito dei terreni è distinto in: reddito dominicale, cioè quello che attiene alla proprietà; reddito agrario, cioè quello che attiene all attività agricola. Il reddito dominicale e agrario è determinato mediante l applicazione di tariffe d estimo stabilite, secondo le norme della legge catastale, per ciascuna qualità e classe di terreno. La documentazione Gli importi per compilare il quadro A del modello 730 sono rilevabili: dalla visura catastale aggiornata, dall atto di compravendita, dalla dichiarazione di successione oppure Ca 8

dalla precedente dichiarazione dei redditi ma solo se non ci sono state modifiche e i dati indicati sono aggiornati. Il CAF ha la possibilità di accesso telematico ai dati catastali della Agenzia del Territorio dove è possibile richiedere la visura catastale. La visura catastale La visura catastale è composta da griglie nelle quali troviamo nella parte in alto a destra la data e l ora della richiesta, l ufficio del territorio e il numero della visura. Nella prima griglia si trovano i dati del richiedente e il comune censuario a cui si riferisce la visura. Nella seconda griglia, per i terreni, troviamo i dati identificativi dell immobile cioè il foglio, il numero o mappale e il subalterno, poi i dati di classamento e cioè la superficie, il tipo di coltura la classe ed eventuali deduzioni ed infine il reddito dominicale ed agrario relativo ad ogni particella. Nella terza griglia i dati relativi agli intestatari degli immobili. Riferimenti Variazione d uso dei terreni Variazione catastale degli immobili Vedi anche l approfondimento Visura catastale La sostituzione della coltura risultante al catasto comporta la necessità di presentare la denuncia di variazione all Ufficio del territorio. La visura catastale, a volte, può non essere aggiornata con le ultime variazioni intervenute negli immobili. Questo può comportare intestatari, quote o valori catastali diversi. Per questo motivo consigliamo di leggere sempre al contribuente i dati riportati nella visura e chiederne conferma. Variazione del reddito Le variazioni in aumento devono essere denunciate dal proprietario del terreno all'agenzia del Territorio entro il 31 gennaio dell anno successivo e hanno effetto da tale anno. Quelle in diminuzione, possono essere denunciate anche dopo, ma hanno effetto solo dall anno in cui la denuncia è stata presentata. Il reddito dei terreni, nel periodo intercorrente fra la variazione effettiva di coltura e l avvenuta variazione catastale si determina con la applicazione della tariffa d estimo media attribuibile alla coltura praticata. Dati per la compilazione della dichiarazione dei redditi Dati necessari alla compilazione della dichiarazione dei redditi e ai fini dell IMU: la partita catastale, il reddito dominicale iscritto in catasto, il reddito agrario iscritto in catasto, il periodo di possesso, il Comune e la località in cui è situato il terreno, le quote spettanti. Ca 9

IL REDDITO DOMINICALE DEI TERRENI Il reddito dominicale Chi dichiara il reddito dominicale. Chi non deve dichiarare il reddito dominicale Relazione tra reddito dominicale imponibile e IMU. Il reddito dominicale è la parte di reddito che attiene alla proprietà del terreno. Devono dichiarare il reddito dominicale del terreno i proprietari o titolari di un diritto reale di godimento anche se il terreno è dato in affitto o comodato a terzi per uso agricolo oppure è oggetto di contratti associativi come colonie e mezzadrie. Non devono dichiarare il reddito dominicale i proprietari o titolari un diritto reale di godimento di: terreni che costituiscono pertinenza di fabbricati urbani; terreni dati in affitto per uso non agricolo; in questo caso il reddito è quello derivante dal contratto di affitto e pertanto va dichiarato nel quadro D del modello 730 relativo ai redditi diversi. A partire dall anno 2012, per i terreni non affittati, l imposta IMU sostituisce l IRPEF e relative addizionali sul reddito dominicale. Per i terreni affittati invece, risultano dovute sia l IMU che l IRPEF. I terreni ricadenti in aree montane, affittati o meno, l IMU non è mai dovuta: ne consegue quindi che sono sempre imponibili IRPEF. Nota bene: il reddito dominicale va sempre indicato nel quadro A a prescindere dal fatto che sia o meno imponibile IRPEF. Attenzione: la questione della non assoggettabilità ad IMU (e di conseguenza l assoggettabilità ad IRPEF) per tutti i terreni montani (agricoli o incolti) è ancora in corso di discussione. Pertanto, in attesa di un chiarimento normativo, è opportuno prestare particolare attenzione in presenza di un contribuente proprietario di un terreno incolto in zona montana. Determinazione del reddito dominicale Rivalutazione del reddito dominicale Il reddito dominicale è determinato mediante l applicazione di tariffe d estimo stabilite, secondo le norme della legge catastale, per ciascuna qualità e classe di terreno. La norma prevede che in attesa della revisione delle tariffe d estimo dei terreni, il reddito dominicale venga aumentato dell 80%. Nel quadro A del modello 730 tuttavia deve essere indicato il reddito dominicale non rivalutato. La rivalutazione è effettuata direttamente dal soggetto che presta l assistenza fiscale e viene evidenziata solamente nel prospetto di liquidazione (modello 730/3). Attenzione: se si rileva il reddito dominicale dalla precedente dichiarazione dei redditi se è stato presentato il modello 730 va considerato il valore indicato nella colonna reddito dominicale del quadro A; se è stato presentato il modello UNICO va considerato il valore indicato nella colonna reddito domenicale del quadro RA del modello UNICO, diminuito della rivalutazione dell 80%. Dove si dichiara Esempio Il reddito dominicale va indicato nella colonna 1 del quadro A del modello 730. Vediamo insieme, tramite un esempio pratico, quali calcoli effettua il CAF per determinare l importo da riportare nel prospetto di liquidazione. Il Sig. Rossi il 4 ottobre ha acquistato in comproprietà con il coniuge, perciò al 50%, un terreno agricolo, (situato in un Comune montano e quindi esente IMU) il cui Reddito Dominicale è di 85,00 Euro. Ca 10

Il primo calcolo da effettuare riguarda la rivalutazione del reddito dominicale 85,00 x 1,80 = 153,00 successivamente si deve rapportare il reddito dominicale al periodo di possesso di 89 giorni 153,00 x 89/365 = 37,31 infine tale risultato dovrà essere rapportato alla quota di possesso 37,31x 50% = 18,65 Nel prospetto di liquidazione sarà riportato un importo pari a 19,00 euro (18,65 arrotondato). Consigli pratici E sempre utile chiedere se sono intervenute modifiche sulle culture riportate in visura e verificare che i documenti presentati siano recenti. Riferimenti Articoli 27 e 28 del Tuir. Ca 11

IL REDDITO AGRARIO DEI TERRENI Il reddito agrario dei terreni Chi dichiara il reddito agrario Chi non lo dichiara La determinazione del reddito agrario Il reddito agrario è il reddito attribuito ai fini fiscali a chi utilizza un terreno agricolo. È determinato dal catasto in misura fissa, in base al tipo di terreno e di coltura. Devono dichiarare il reddito agrario coloro che esercitano attività agricola, e cioè: in molti casi lo stesso proprietario o titolare del diritto reale: dichiarerà sia il reddito dominicale che il reddito agrario; l affittuario, dalla data in cui produce effetto il contratto di affitto; nel caso di più persone, se il contratto non prevede nulla, il reddito agrario sarà diviso in parti uguali tra gli affittuari; il mezzadro. Non devono dichiarare il reddito agrario il proprietario o titolare di altro diritto reale: del terreno che costituisce pertinenza di fabbricati urbani; del terreno dato in affitto per uso agricolo e non agricolo. Il reddito agrario è determinato mediante l applicazione di tariffe d estimo stabilite sulla base delle attività agricole esercitate sul terreno, quali: A) la coltivazione del terreno, B) l allevamento del bestiame, C) la trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici. Nella attività dei CAF dipendenti e pensionati la casistica più frequente è la coltivazione dei terreni. La norma prevede che in attesa della revisione delle tariffe d estimo dei terreni, il reddito agrario venga aumentato del 70%. Riferimenti Trasferimento del possesso Quando si dichiara il reddito Dove si dichiara Vedi anche l approfondimento: le attività agricole In caso di trasferimento del possesso di terreni nel corso dell anno, i relativi redditi vanno dichiarati in proporzione al periodo di possesso. Bisogna dichiarare il reddito agrario nel modello 730 relativo al periodo d imposta in cui si è verificato il possesso o la conduzione del terreno. Il reddito agrario va indicato nella colonna 3 del quadro A del modello 730, non rivalutato. La rivalutazione è effettuata direttamente dal soggetto che presta l assistenza fiscale e viene evidenziata solamente nel prospetto di liquidazione modello 730/3. Attenzione: se si rileva il reddito agrario dalla precedente dichiarazione dei redditi: se è stato presentato il modello 730 va considerato il valore indicato nella colonna 3 del quadro A, se è stato presentato il modello UNICO va considerato il valore indicato nella colonna 3 del quadro RA del modello UNICO, diminuito della rivalutazione del 70%. Esempio Vediamo insieme, tramite un esempio pratico, quali calcoli effettua il CAF per determinare l importo da riportare nel prospetto di liquidazione Il Sig. Rossi il 25 settembre ha acquistato in comproprietà con il coniuge, perciò al 50%, un terreno il cui Reddito Agrario è di 120,00 Euro. Ca 12

Il primo calcolo da effettuare riguarda la rivalutazione del reddito agrario 120,00 x 1,70 = 204,00 successivamente si deve rapportare il reddito agrario al periodo di possesso di 98 giorni 204,00 x 98/365 = 54,77 infine tale risultato dovrà essere rapportato alla quota di possesso 54,77 x 50% = 27,38 Nel prospetto di liquidazione sarà riportato un importo pari a 27,00 euro (27,38 arrotondato). Riferimenti Vedi anche l approfondimento: redditi dei terreni ed elenco delle attività agricole Ca 13

TITOLO DI POSSESSO: PROPRIETARIO DEL TERRENO Identificazione del proprietario del terreno Sono tre i codici a disposizione del proprietario del terreno ed il loro utilizzo è collegato a situazioni ben definite. Il proprietario dovrà indicare nella colonna titolo del quadro A: Il codice 1, quando il terreno è utilizzato direttamente dal proprietario. In questo caso si dovrà indicare sia il reddito dominicale che il reddito agrario. Il codice 2, quando il terreno è concesso in affitto in regime legale di determinazione del canone in base alla legge n. 203/1982. In questo caso si dovrà indicare il reddito dominicale, il reddito agrario e il canone di affitto. Il codice 3, quando il terreno è affittato in regime di libero mercato. In questo caso si dovrà indicare solo il reddito dominicale. Se nel periodo d imposta si sono verificate, per lo stesso terreno, situazioni diversificate, sia in termini di titolo di possesso che di quota, per esempio per un periodo è stato coltivato direttamente e nella restante parte dell anno è stato affittato, sarà necessario compilare un rigo per ogni situazione, barrando la casella posta nella colonna continuazione. Calcolo del reddito imponibile. Nel caso di titolo 1 se il terreno è montano, il reddito imponibile sarà pari al valore del reddito dominicale e del reddito agrario rivalutati rispettivamente dell 80% e del 70%, rapportati ai giorni e alla quota di possesso; diversamente se il terreno non è montano il reddito imponibile sarà pari al valore del reddito agrario rivalutato. Attenzione: sui terreni affittati, l IRPEF e le relative addizionali sono sempre dovute anche se già assoggettate a IMU. Nel caso di titolo 2 il reddito imponibile è rappresentato 1. dal canone di affitto, se il canone d affitto è minore dell 80% del reddito dominicale rivalutato oppure 2. dal reddito dominicale rivalutato, se l 80% del reddito dominicale rivalutato è minore del canone di affitto Nel caso di titolo 3 il reddito imponibile è rappresentato dal reddito dominicale rivalutato dell 80%, rapportato ai giorni e alla quota di possesso. Rivalutazione del reddito a- grario Attenzione, nel quadro A del modello 730, il valore del reddito dominicale ed agrario deve essere riportato senza effettuare alcuna rivalutazione perché questo calcolo spetta al CAF. In questo caso avremo infatti un valore non rivalutato. Esempio Vediamo insieme quali calcoli effettua il CAF per determinare l importo da riportare nel prospetto di liquidazione modello 730-3: Terreno agricolo in comproprietà con tre fratelli, situato in un Comune montano; Reddito dominicale 60,00, reddito agrario 73,00; utilizzato fino al 29 aprile direttamente dai proprietari; dal 30 aprile concesso in affitto a regime di libero mercato. Il primo calcolo da effettuare riguarda la rivalutazione del reddito dominicale e agrario del terreno indicato al primo rigo del quadro A Reddito dominicale 60,00 x 1,80= 108,00 Reddito agrario 73,00 x 1,70 = 124,10 successivamente si devono rapportare i redditi al periodo di possesso relativo al codice 1 e cioè 119 giorni Reddito dominicale 108,00 x 119/365= 35,20 Ca 14

Reddito agrario 124,10 x 119/365 = 40,46 infine tale risultato dovrà essere rapportato alla quota di possesso Reddito dominicale 35,20 x 25%= 8,80 Reddito agrario 40,46 x 25% = 10,11 Stessi calcoli si dovranno fare per il terreno riportato nel secondo rigo del quadro A e quindi: procedere alla rivalutazione del reddito dominicale 60,00 x 1,80= 108,00 rapportare il risultato ai giorni di possesso e quindi alla quota di possesso 108,00 x 246/365= 72,78 72,80 x 25%= 18,19 In questo caso di utilizzo del titolo di possesso codice 3, il reddito agrario non è rilevante e pertanto e uguale a 0 La documentazione Proprietario di terreno ubicato all estero Quando il terreno è affittato, per compilare correttamente il quadro, oltre alla documentazione necessaria per acquisire i dati relativi al reddito dominicale e agrario è indispensabile anche il contratto d affitto dal quale si desume la tipologia di contratto per definire il codice relativo al titolo di possesso e il canone di locazione da indicare quando dovuto. Per i terreni ubicati all estero, trattandosi di immobili che danno luogo a redditi diversi, deve essere compilato il quadro D del modello 730. Ca 15

IL TERRENO CONDOTTO IN AFFITTO O A CONDUZIONE ASSOCIATA Contratto d affitto I codici che i- dentificano il titolo di possesso Quando il terreno è affittato, per compilare correttamente il quadro, oltre alla documentazione necessaria per acquisire i dati relativi al reddito dominicale e agrario, è indispensabile anche il contratto d affitto dal quale desumere la tipologia di contratto per definire il codice relativo al titolo di possesso e il canone di locazione. Gli altri codici che identificano il titolo di possesso che devono essere riportati nella colonna titolo del quadro A sono: Il codice 4, che utilizza il conduttore del fondo (diverso dal proprietario) o l affittuario, indipendentemente dal tipo di contratto, a regime legale o di libero mercato. In questo caso si dovrà compilare soltanto la colonna 3 reddito agrario. Il codice 5, che utilizza il socio di una società semplice costituita con la finalità di esercitare in forma associata l attività agricola. In questo caso si dovrà riportare nella colonna 3 reddito agrario la quota di spettanza, rilevabile dal Mod. Unico Società di persone presentato dalla Società. Soltanto qualora i terreni siano anche in proprietà, nella colonna 1 reddito dominicale, si dovrà riportare la quota di competenza. Il codice 6, che utilizza il partecipante di impresa familiare agricola se diverso dal titolare. In questo caso si dovrà riportare nella colonna 3 reddito agrario la quota di spettanza, in base a quanto risulta dall atto di costituzione dell impresa familiare. Soltanto qualora i terreni siano anche in proprietà, nella colonna 1 reddito dominicale, si dovrà riportare la quota di competenza. Il codice 7, che utilizza il titolare di impresa agricola individuale. In questo caso si dovrà compilare soltanto la colonna 3 reddito agrario e, qualora i terreni siano anche in proprietà, anche la colonna 1 reddito dominicale. Se nel periodo d imposta si sono verificate, per lo stesso terreno, situazioni diversificate, sia in termini di titolo di possesso che di quota, sarà necessario compilare un rigo per ogni situazione, barrando la casella posta nella colonna 8. Conduzione associata In caso di conduzione associata, indicata con il titolo 4, nella colonna 3 reddito agrario, deve essere indicata la quota di reddito agrario relativa alla percentuale di partecipazione e al periodo di durata del contratto. Tale percentuale è quella che risulta da apposito atto sottoscritto da tutti gli associati, altrimenti la partecipazione si presume ripartita in parti uguali. Ca 16

RIDUZIONI DEL REDDITO DOMINICALE E AGRARIO CASI PARTICOLARI e l ESENZIONE IMU Situazioni e casi particolari La mancata coltivazione del fondo. Alcune situazioni particolari influiscono sul calcolo del reddito imponibile e della compilazione della colonna riservata all esenzione IMU. I codici che identificano i casi particolari vanno indicati nella colonna casi particolari del quadro A, del modello 730 e sono: Il codice 1 indica la mancata coltivazione del fondo, per un intera annata agraria e per cause non dipendenti dalla tecnica agraria, dell intero fondo rustico costituito per almeno due terzi da terreni qualificati come coltivabili a prodotti annuali. Detto codice 1 può essere utilizzato quando il titolo di possesso è 1 (proprietario del terreno), 2 (proprietario del terreno dato in affitto in regime legale di determinazione del canone), 3 (proprietario del terreno dato in affitto in assenza di regime legale di determinazione del canone), 4 (conduttore o affittuario) o 7 (titolare di impresa agricola individuale). La presenza di questo codice incide sul calcolo dell imponibile in quanto produce una riduzione del 70% del reddito dominicale, solo nel caso in cui il terreno sia esente IMU o sia affittato, e azzera il reddito agrario. Esempio Vediamo ora due esempi pratici di calcolo in presenza di codice 1 Casi particolari CASO 1 Terreno agricolo, situato in un Comune montano, titolo 1 non coltivato (caso particolare 1) Reddito dominicale: 1000,00 Titolo di possesso: 1 Giorni di possesso : 365 Percentuale di possesso: 100% Casi particolari: 1 Il reddito imponibile riportato nel modello 730/3 sarà cosi determinato: Rivalutazione del reddito dominicale: 1000,00 X 1,80 = 1800,00 Applicazione della riduzione del 70% per mancata coltivazione 1800,00 x 0,30= 540,00 il reddito imponibile è pari a 540,00 Perdita del prodotto per eventi naturali Terreno in conduzione associata Terreno in affitto a giovani imprenditori Il codice 2 indica la perdita per eventi naturali di almeno il 30% del prodotto e può essere utilizzato quando il titolo di possesso è 1 (proprietario del terreno), 2 (proprietario del terreno dato in affitto in regime legale di determinazione del canone), 3 (proprietario del terreno dato in affitto in assenza di regime legale di determinazione del canone), 4 (conduttore o affittuario) o 7 (titolare di impresa agricola individuale). L'indicazione del caso particolare 2 provoca l'azzeramento sia del reddito dominicale, solo nel caso in cui il terreno sia escluso da IMU o sia affittato, che del reddito agrario. Il codice 3 indica un terreno in conduzione associata che può essere utilizzato quando il titolo di possesso è 1 (proprietario del terreno), 4 (conduttore o affittuario) o 7 (titolare di impresa agricola individuale). Il caso particolare 3 produce esclusivamente la rivalutazione del reddito a- grario riportato nella colonna 3. l codice 4 è indicato in presenza di terreno concesso in affitto a coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali che non hanno compiuto 40 anni alla data Ca 17

di stipula del contratto o entro 12 mesi dalla stipula, e può essere utilizzato quando il titolo di possesso è 2 (proprietario del terreno dato in affitto in regime legale di determinazione del canone), 3 (proprietario del terreno dato in affitto in assenza di regime legale di determinazione del canone), 4 (conduttore o affittuario) o 7 (titolare di impresa agricola individuale). Ai fini del calcolo del reddito imponibile la presenza del codice esclude la rivalutazione del reddito dominicale e del reddito agrario. Casi particolari: codici 5 e 6 Esempio Riferimenti Terreni esenti IMU Terreni dei coltivatori diretti o IAP Gli ultimi due codici che definiscono la presenza di casi particolari sono riferiti alla presenza di più di una di queste situazioni. In particolare: il codice 5 indica la presenza contemporanea delle situazioni 1 (mancata coltivazione del fondo) e 4 (terreno concesso in affitto a coltivatori diretti o imprenditori agricoli) il codice 6 indica la presenza contemporanea delle situazioni 2 (perdita per eventi naturali di almeno il 30% del prodotto) e 4 (terreno concesso in affitto a coltivatori diretti o imprenditori agricoli. Entrambi i codici possono essere utilizzati quando il titolo di possesso è 2 (proprietario del terreno dato in affitto in regime legale di determinazione del canone), 3 (proprietario del terreno dato in affitto in assenza di regime legale di determinazione del canone), 4 (conduttore o affittuario) o 7 (titolare di impresa agricola individuale). Ai fini del calcolo del reddito imponibile nel caso particolare 5 l imponibile è dato dall importo inferiore tra il reddito dominicale del 70% ed il canone di affitto nel caso particolare 6 i redditi dominicale e agrario sono azzerati. Vediamo ora un esempio pratico di calcolo in presenza di codice 5 Casi particolari. Terreno concesso in affitto in regime legale di determinazione del canone (titolo 2) ad un giovane agricoltore, non coltivato per un intera annata agraria (casi particolari: 5) Reddito dominicale: 1000,00 Titolo di possesso:2 Giorni: 365 Percentuale:100% Canone: 500,00 Casi particolari: 5 In questo esempio il reddito imponibile riportato nel modello 730/3 sarà cosi determinato: Applicazione della riduzione del 70% per mancata coltivazione al reddito dominicale che in questo caso specifico caso non deve essere rivalutato (si tratta di un terreno concesso in affitto ad un giovane agricoltore) 1000,00 x 0,30 = 300,00 Per definire il reddito imponibile è necessario confrontare il reddito dominicale ridotto (300,00) con il canone d affitto (500,00). Il reddito imponibile è dato dal minore tra i due valori. Nel nostro caso il reddito imponibile è quindi pari a 300,00. Vedi tabella codici casi particolari. La colonna 9 del quadro A è riservata all esenzione dall IMU. La casella deve essere barrata ogni qualvolta il terreno è esente da IMU e cioè quando il terreno è ubicato in un Comune montano. In questo caso, quindi, il reddito dominicale è assoggettato a IRPEF e a relative addizionali. Attenzione: la questione della non assoggettabilità ad IMU (e di conseguenza l assoggettabilità ad IRPEF) per tutti i terreni montani (agricoli o incolti) è ancora in corso di discussione. Pertanto, in attesa di un chiarimento normativo, è opportuno prestare particolare attenzione in presenza di un contribuente proprietario di un terreno incolto in zona montana. Nel caso di terreno agricolo, nonché di terreno non coltivato, posseduto e condotto da coltivatore diretto e da imprenditore agricolo professionale (IAP) iscritto nella previdenza agricola. Ca 18

Chi presta l assistenza fiscale, per il calcolo dell acconto 2013, rivaluterà ulteriormente i redditi dominicale e agrario del 5 per cento. Per gli altri terreni la rivalutazione ulteriore, sempre ai fini dell acconto 2013, sarà pari al 15 per cento. Calcolo del reddito Nel modello 730 è il CAF che effettua tutti i conteggi necessari per arrivare a determinare il reddito imponibile e pertanto nei calcoli dovrà tener conto anche di questi casi particolari. Ca 19

GRADI di parentela fino al IV LINEA RETTA LINEA COLLATERALE 4 grado Trisnonno ASCENDENTI 3 grado Bisnonno 2 grado Nonno 4 grado Prozio 1 grado Genitore 3 grado Zio APPROFONDIMENTO DISCENDENTI ESTINTO 2 grado Fratello 1 grado Figlio 3 grado Nipote Ex frate 2 grado Nipote Ex filio 4 grado Pronipote Ex frate 3 grado Pronipote Ex filio 4 grado Abnipote Ex filio Ca 20

La SUCCESSIONE CON TESTAMENTO AVENTI DIRITTO QUOTA di LEGITTIMA MINIMA riservata a GENITORI e COLLA- CONIUGE FIGLI altri linea TERALI retta QUOTA DISPO- NIBILE APPROFONDIMENTO PARENTI ESISTENTI Quota minima Quota minima PARENTI ESISTENTI Quota minima PARENTI ESISTENTI Quota minima PARENTI ESISTENTI Quota minima Quota minima PARENTI ESISTENTI Quota minima SI SI SI SI 1/3 + (A) 1/3 x 1 figlio -- -- 1/3 (A) 1/4+ (A) 1/2 x più figli -- -- 1/4 - (A) SI No No No 1/2 + (A) -- -- -- 1/2 - (A) SI No SI No 1/2 + (A) -- 1/4 -- 1/4 (A) No SI Si Si -- 1/2 x 1 figlio -- -- 1/2 -- 2/3 x più figli -- -- 1/3 No No SI Si -- -- 1/3 -- 2/3 PARENTI ESISTENTI Quota minima No No No Si -- -- -- -- Intera eredità (A) Diritto di abitazione sulla casa abitata a residenza familiare e diritto d uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto. Tali diritti gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non bastasse, per il rimanente sulla quota del coniuge ed eventualmente su quella dei figli. Ca 21

La SUCCESSIONE senza TESTAMENTO AVENTI DIRITTO QUOTA di LEGITTIMA MINIMA riservata a CONIUGE FIGLI* GENITORI FRATELLI+ ZII, CUGINI# APPROFONDIMENTO PARENTI ESISTENTI Quota eredità Quota eredità PARENTI ESISTENTI Quota eredità PARENTI ESISTENTI Quota eredità PARENTI ESISTENTI Quota eredità PARENTI ESISTENTI Quota eredità PARENTI ESISTENTI Quota eredità PARENTI ESISTENTI Quota eredità PARENTI ESISTENTI Quota eredità PARENTI ESISTENTI Quota eredità SI SI SI SI SI 1/2 + (A) 1/3 + (A) 1/2 x 1 figlio 2/3 x più figli -- -- -- -- -- -- SI No SI SI SI 2/3 + (A) -- 1/4 in parti uguali 1/12 in parti uguali SI No SI No 2/3 + (A) -- 1/3 -- SI No No No SI Intera eredità -- -- -- -- No SI Si Si SI -- In parti uguali -- -- -- No No SI Si SI -- -- 1/2 in parti uguali 1/2 in parti uguali No No SI No No -- -- In parti uguali -- -- No No No Si No -- -- -- In parti uguali -- No No No No SI -- -- -- -- -- -- In parti uguali Ca 22

* figli legittimi, legittimati e adottivi genitori anche se risposati o altri ascendenti linea retta + fratelli o sorelle di 2 grado o loro discendenti # zii, cugini, altri parenti di 3-4 - 5 e 6 g rado collaterale (A) Diritto di abitazione sulla casa abitata a residenza familiare e diritto d uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto. Tali diritti gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non bastasse, per il rimanente sulla quota del coniuge ed eventualmente su quella dei figli. Note: Se non esistono parenti fino al 6 grado, il patrim onio viene devoluto allo STATO. Al posto del figlio, fratello o sorella premorti (o incapaci, indegni o rinuncianti) succedono i loro figli o discendenti legittimi. I nonni succedono nella quota dei genitori solo se ambedue i genitori del de cuius sono premorti. Alla vedova del figlio premorto del de cuius, con o senza prole, non compete l eredità (salvo la parte disponibile, se con testamento) in quanto affine, mentre compete agli eventuali suoi figli. APPROFONDIMENTO Ca 23

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Intestazione degli immobili indicati al n. 4 N. DATI ANAGRAFICI CODICE FISCALE DIRITTI e ONERI REALI 1 BIANCHI Annamaria nata a MONTEGALDA il 26/07/1940 BNCNMR40L66F514L* Usufrutto per 3/12 2 BIANCHI Franco nato a VICENZA IL 25/05/1975 BNCFNC75E25L840J* Nuda proprietà per 2/12 3 BIANCHI Martino nato a VICENZA 12/07/1980 BNCMTN80L12L840E* Nuda proprietà per 2/12 4 BIANCHI Natale nato a MONTEGALDA il 29/12/1942 BNCNTL42T29F514P* Nuda proprietà per 2/12 5 BIANCHI Natale nato a MONTEGALDA il 29/12/1942 BNCNTL42T29F514P* Proprietà per 6/12 6 BIANCHI Atonia nata a MONTEGALDA il24/06/1932 BNCNTN32H64F514C* Usufrutto per 3/12 DATI DERIVANTI DA TESTAMENTO OLOGRAFO del 26/04/2000 Voltura n. 3500.1/2009 in atti dal 08/03/2011 (protocollo n. VI0126843) Repertorio n. 4375 Rogante: SOLENE MARIO Sede: VICENZA Registrazione: UR Sede VICENZA Volume 15 n. 16 del 11/07/2000 DENUNCIA SUCCESSIONE MORTE BIANCHI ALDO Totale Generale: vani 17,5 mq 220 Rendita: Euro 4.787,49 Totale Generale: superficie 10.60.06 Redditi: Dominicale euro 919,37 Agrario euro 507,13 Rilasciata da: Servizio Telematico * Codice Fiscale valicato in Anagrafe Tributaria Ca 34

REDDITI DEI TERRENI CODICI da UTILIZZARE nel MODELLO 730 QUADRO A CODICE DESCRIZIONE 1 Proprietario del terreno 2 3 Proprietario del terreno concesso in affitto in regime legale di determinazione del canone (regime vincolistico) Proprietario del terreno concesso in affitto in assenza di regime legale di determinazione del canone (regime di libero mercato) 4 Conduttore del fondo (diverso dal proprietario) o affittuario 5 Socio di Società semplice, in relazione al reddito dominicale e/o agrario imponibile ai fini IRPEF attribuito dalla società. Il reddito dominicale va indicato in colonna 1 e il reddito agrario va riportato in colonna 3 6 Partecipante dell impresa familiare agricola diverso dal titolare 7 Titolare dell impresa agricola individuale non in forma di impresa familiare CODICI 10 Socio di Società semplice, in relazione al reddito dominicale non imponibile ai fini IRPEF attribuito dalla Società. L importo va indicato nella colonna 1. CASI PARTICOLARI CODICE DESCRIZIONE Mancata coltivazione per un intera annata agraria e per cause non dipendenti dalla tecnica agraria, del fondo rustico costituito per almeno due terzi da terreni qualificati come coltivabili a prodotti 1 annuali. Perdita per eventi naturali di almeno il 30% del prodotto ordinario del fondo nell anno, se il possessore danneggiato ha denunciato 2 all Ufficio dell Agenzia del Territorio l evento dannoso entro tre mesi dalla data in cui si è verificato, ovvero se la data non sia determinabile, almeno 15 giorni prima dell inizio del raccolto 3 Terreno in conduzione associata 4 5 6 Terreno concesso in affitto per usi agricoli a coltivatori diretti o imprenditori agricoli a titolo principale che non abbiano compiuto 40 anni e che possiedano detti requisiti al momento della stipula del contratto o che gli acquisiscano entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto, purché il contratto abbia durata quinquennale. Se ricorrono contemporaneamente le condizioni di cui al codice 1 e al codice 4 Se ricorrono contemporaneamente le condizioni di cui al codice 2 e al codice 4 Ca 35

Le attività agricole D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 [c.d. "Nuovo Tuir"] Nuovo testo risultante dal D.Lgs. 12 dicembre 2003, n.344. Art. 32 Reddito agrario 1. (omissis) APPROFONDIMENTO 2. Sono considerate attività agricole: a) le attività dirette alla coltivazione del terreno e alla silvicoltura; b) l'allevamento di animali con mangimi ottenibili per almeno un quarto dal terreno e le attività dirette alla produzione di vegetali tramite l'utilizzo di strutture fisse o mobili, anche provvisorie, se la superficie adibita alla produzione non eccede il doppio di quella del terreno su cui la produzione stessa insiste; c) le attività di cui al terzo comma dell'articolo 2135 del codice civile, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione, ancorché non svolte sul terreno, di prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali, con riferimento ai beni individuati, ogni due anni e tenuto conto dei criteri di cui al comma 1, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze su proposta del Ministro delle politiche agricole e forestali. 3. Con decreto del Ministro delle finanze di concerto con il Ministro dell'agricoltura e delle foreste, è stabilito per ciascuna specie animale il numero dei capi che rientra nei limiti di cui alla lettera b) del comma 2, tenuto conto della potenzialità produttiva dei terreni e delle unità foraggere occorrenti a seconda della specie allevata. 4. Non si considerano produttivi di reddito agrario i terreni indicati nel comma 2 dell'articolo 24. R.D. 16 marzo 1942, n. 262. (CODICE CIVILE) (Gazzetta Uff. n. 79 del 4 aprile 1942,(Stralcio). LIBRO QUINTO TITOLO II Capo II Sezione I Art. 2135 Imprenditore agricolo [1] È imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. [2] Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. [3] Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore a- gricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge. Ca 36

Definizione del reddito dei fabbricati Fabbricati che devono essere dichiarati REDDITI DEI FABBRICATI Il reddito dei fabbricati è il reddito medio ordinario delle unità immobiliari urbane, ovvero fabbricati, altre costruzioni stabili e loro porzioni, suscettibili di produrre un reddito proprio. Rientrano in tale definizione gli appartamenti, le ville, i negozi, i box auto e altro. Il reddito dei fabbricati situati nel territorio dello Stato italiano deve essere dichiarato nel quadro B del modello 730. I redditi derivanti da lastrici solari e dalle aree urbane e i fabbricati situati al l estero devono essere dichiarati, in quanto redditi diversi, nel quadro D del 730 e assoggettati ad un particolare regime di tassazione. Il calcolo del reddito medio ordinario Il reddito medio ordinario dei fabbricati è determinato, per le unità immobiliari, secondo la rendita iscritta in catasto che deriva dall applicazione delle tariffe d estimo stabilite per la relativa classe e categoria catastale di unità. Per i fabbricati a destinazione speciale o particolare, esso viene determinato mediante stima diretta effettuata dall Agenzia del territorio competente ed iscritta in catasto. Chi dichiara il reddito Devono dichiarare i redditi da fabbricati coloro che possiedono immobili a titolo di proprietà, usufrutto altro diritto reale. Rientra tra i diritti reali anche il diritto di abitazione spettante al coniuge superstite. Devono dichiarare il reddito dei fabbricati anche: i soci di società semplice od equiparate che producono redditi da fabbricati, i soci di cooperative edilizie a proprietà divisa, gli assegnatari di alloggio a riscatto o con patto di futura vendita da parte di enti. Indicazione nel modello 730 I redditi dei fabbricati vanno dichiarati nel quadro B del modello 730. Per ogni unità immobiliare vanno indicati: la rendita catastale, l utilizzo ( il codice che specifica l uso che viene fatto dello immobile), i giorni di possesso, la percentuale di possesso, il codice canone in caso di immobile dato in locazione l eventuale canone di locazione se l immobile è dato in affitto, l eventuale presenza di situazioni particolari, da indicare con un codice specifico, la colonna continuazione da barrare per indicare che si tratta dello stesso fabbricato del rigo precedente alcuni dati relativi all imposta municipale propria (IMU), in particolare il codice catastale del comune di ubicazione degli immobili, e l importo dell imposta municipale propria (IMU) dovuta per l anno d imposta considerato, La casella da barrare in caso di opzione per l applicazione della cedolare secca sulle locazioni. La casella da barrare in caso di esenzione IMU. Ca 37