Università degli studi G.d Annunzio Chieti- Pescara Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Storia Tesi di Laurea Il Sacro Arsenale di Eliseo Masini: uno strumento inquisitoriale contro la magia e la stregoneria. Laureando: Gaetano Ragno Matricola n. 3052040 Relatore: Chiarissimo Prof. Giovanni Pizzorusso Anno Accademico 2008/2009 1
Introduzione Questo elaborato esamina l idea di magia e stregoneria che si evince dalla lettura del Sacro Arsenale di Eliseo Masini. Questa Prattica, tra le più utilizzate dagli inquisitori italiani, permette di analizzare il più generale contesto della caccia alle streghe. La persecuzione delle streghe combattuta dagli inquisitori in nome della difesa della fede cristiana fu un fenomeno di durata secolare che coinvolse aree geografiche anche lontane dal vecchio continente. L abbondanza degli studi e dei contributi in materia di stregoneria ed inquisizione, non toglie fascino a questo argomento. I dibattiti su questi temi non sono mai cessati arricchendosi di nuove tesi ed ipotesi negli ultimi anni, grazie al ritrovamento del registro principale dell Inquisizione spagnola ed alla decisione, nel 1998, di aprire le porte dell Archivio del Sant Uffizio romano, ovvero della Congregazione per la Dottrina della Fede. L elaborato si articola in tre capitoli. All interno del primo capitolo, intitolato La storiografia contemporanea sulla stregoneria e l Inquisizione, vengono esaminate le posizioni espresse dalla corrente storiografica contemporanea. Si è tenuta presente la posizione dello storico John Tedeschi, uno dei pionieri delle nuove ricerche sul tema, che ha svolto le sue ricerche e sviluppato i suoi studi cercando di dimostrare che l inquisizione non fu un tribunale 3
arbitrario e che il lavoro della Suprema Congregazione romana mirava ad un uniformità dei procedimenti improntata sulla moderazione. 1 Delle veloci considerazioni sono sviluppate sugli atti del convegno tenuto a Roma nel giugno 1999, organizzato dall Accademia Nazionale dei Lincei e dal Consiglio Nazionale delle ricerche. Inoltre, si è cercato di abbozzare in un quadro riassuntivo le tendenze assunte da altre voci della storiografia più recente, con particolare attenzione per i lavori di Wolfgang Behringer, Brian P. Levack ed Oscar Di Simplicio. Nel secondo capitolo, intitolato Eliseo Masini ed il Sacro Arsenale, si è cercato di dar vita ad una visione organica di quest opera. Una panoramica riassuntiva sulle dieci parti di cui è composto il testo. Un opera, il Sacro Arsenale, che si proponeva come un vademecum utile per ogni inquisitore e che cercava di affrontare e risolvere tutte le difficili situazioni in cui poteva trovarsi sia un novello giudice che un esperto inquisitore. Il Sacro Arsenale non è un opera innovativa nel suo campo, non introduce importanti novità normative ma ebbe grande successo perché tracciava un completo quadro riassuntivo di tutte le precedenti disposizioni della Chiesa nei campi di interesse inquisitoriale. Sempre nel secondo capitolo viene inoltre scandagliata la vita e l operato del padre domenicano Eliseo Masini, dalla sua entrata nell Ordine dei frati predicatori di Bologna, all ascesa al ruolo di giudice della fede nel 1607; dagli anni genovesi in cui arrivò il successo grazie alla stesura della sua Prattica fino al giorno della sua morte nel 1627. 2 Il terzo capitolo, intitolato Magia e stregoneria nel Sacro Arsenale, è il fulcro dell elaborato e si compone di due parti. La prima parte analizza i consigli e gli ammonimenti che Eliseo Masini impartisce nel suo manuale agli inquisitori in materia di magia. La grande esperienza accumulata nel corso della sua carriera inquisitoriale è riversata in un testo che si caratterizza per la sua moderazione e per i toni pacati. La cautela nel procedere verso qualsiasi azione che 1 John Tedeschi, Il Giudice e l Eretico. Studi sull Inquisizione romana. Milano, Vita e Pensiero Edizioni, 1997, pp.25-33. 2 Vincenzo Lavenia, Masini, Eliseo, in Dizionario Biografico degli Italiani, volume 71, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2008, pp.616-619. 4
prevedesse l uso della forza è il filo di Arianna che congiunge la serie di suggerimenti che impartisce agli inquisitori. Una discussione attenta ai diritti del reo che appare lontana, seppure rispettosa, dalle decisioni rigorose impartite proprio durante quegli anni dalla bolla Omnipotentis Dei di Gregorio XV(1623). Sono, inoltre, riportate due denunce tratte dal testo. La prima denuncia riguarda la pratica della negromanzia, l arte di ricercare i tesori mentre la seconda è portata da un giovane che si auto-accusa, dapprima di aver utilizzato pietre magiche, ed in una seconda occasione di aver invocato l aiuto del demonio. Nella seconda parte del terzo capitolo avvalendomi degli studi in materia di stregoneria ed inquisizione presi in analisi in questo mio personale percorso, ho cercato di ampliare il discorso su alcuni dei temi toccati da Masini. La tortura, il marchio del demonio, la fama di strega, la tosatura delle donne sono gli argomenti a cui ho cercato di rendere una visione più completa, cercando di inquadrare le loro peculiarità e la loro evoluzione storica. Nella stesura di questo elaborato, ho spesso teso a privilegiare la lezione di autori in grado di fornirmi strumenti il più possibile chiari ed obiettivi, utili per districarmi attraverso l eccezionale varietà delle interpretazioni di una materia che lo stesso Masini definisce nel testo molto complessa. Mi riferisco in particolare agli studi di John Tedeschi e di Oscar Di Simplicio, che al di là dei meriti storiografici, restituiscono un immagine chiara e viva del mondo inquisitoriale. Seppure partendo da presupposti diversi ed affrontando il tema con una diversa modalità di lavoro, dai loro scritti traspira la stessa nitidezza e passione per il mondo inquisitoriale. Se Tedeschi descrive con estrema semplicità e chiarezza il funzionamento della macchina inquisitoriale, Di Simplicio rende al meglio l immagine dell inquisizione periferica, delle storie sulle streghe che prolificavano nei piccoli villaggi della Repubblica senese. 5
Capitolo primo La storiografia contemporanea sulla stregoneria e l Inquisizione Le ricerche sull Inquisizione e la sua severa lotta alla stregoneria, in quanto eresia, hanno prodotto una maggiore coscienza e conoscenza dell intero mondo dell età moderna. Le discussioni su questo tema hanno un inizio molto lontano nel tempo, vedendo tra i primi promotori di una attenta critica alla persecuzione delle streghe alcuni studiosi illuministi. L epopea illuminista, nel tentativo di svegliare il mondo da quello che ritenevano un torpore imposto dall alto, si scagliò ripetutamente contro la Chiesa criticando le sue strutture ed accusandola di oscurantismo. Alcune critiche arrivarono a sostenere che non vi sarebbero state streghe prima della comparsa dell Inquisizione. Questa ipotesi è stata smentita dagli studi etno-antropologici del secolo scorso che hanno dimostrato l esistenza della magia nelle più svariate società, anche quelle che non hanno mai conosciuto il cristianesimo. Tra le numerose critiche mosse, in Italia, Scipione Maffei arrivò a mettere in dubbio l esistenza stessa della magia provocando accesi dibattiti. 3 La storiografia sull Inquisizione si pose per lungo tempo come una battaglia di memorie, il suo lavoro fu nella maggior parte dei casi rivolto alla ricerca degli uomini che si erano opposti per coscienza al Sacro Tribunale. Una riscoperta, quindi, di nomi e vicende di martiri della libertà di coscienza, che esprime un indirizzo non propriamente neutro delle ricerche. 3 Wolfgang Behringer, Le streghe, Bologna, Il Mulino, 2005, pp.75-93. 6