Regolamento Servizio Accompagnamento al Lavoro

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Regolamento Servizio Accompagnamento al Lavoro APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 35 IN DATA 4 NOVEMBRE 2015 PUBBLICATO ALBO PRETORIO AL N. 638 DAL 10 NOVEMBRE 2015 AL 25 NOVEMBRE 2015 RIPUBBLICATO ALL ALBO PRETORIO AL N. 694 DAL 2 DICEMBRE 2015 AL 17 DICEMBRE 2015

Comune di Città di Castello Capofila A.T.1 REGOLAMENTO Servizio Accompagnamento al Lavoro Normativa di riferimento Piano Sociale Regionale 2000-2002 DCR 20.12.99 n.759 ( Istituzione dei SAL) Piano Sociale di Zona 2010/12. Deliberazione della Giunta Regionale n.597 del 26/05/2014 Disciplini tirocini extracurricullari ai sensi dell art.1, della L.R. n.17 del 17 settembre 2013 e disposizioni organizzative in materia di tirocini. Modifiche ed integrazioni della Direttiva di attuazione dei tirocini extracurriculari approvata D.G.R. 2 dicembre 2013, n.1354 e successive modificazioni al giugno 2014. L.R. 11/2015 Testo Unico in materia di Sanità e Servizi sociali. Art.1 Oggetto del regolamento Il presente regolamento disciplina l organizzazione ed il funzionamento del Servizio d Accompagnamento al lavoro della Zona Sociale n. 1 - ( Comune di Città di Castello, Citerna, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Umbertide), in seguito denominato SAL. Il modello operativo e metodologico trova riferimento nell allegato A al presente regolamento. Art. 2 Definizione e obiettivi del servizio IL SAL si connota come un servizio di supporto specialistico di secondo livello e persegue l obiettivo di rispondere ai bisogni di inclusione socio-lavorativa e terapeutico- riabilitativa di cittadini esposti al rischio di esclusione sociale, meglio indicati al successivo art.4 secondo la normativa nazionale e regionale vigente. Art. 3 Funzioni

Al Sal è attribuita la funzione di accompagnamento al lavoro con finalità socio-inclusiva e/o terapeutico riabilitativa rivolta ai cittadini connotati come fasce deboli esposte al rischio di esclusione sociale. In particolare: - progettazione di percorsi individualizzati di sostegno alla autonomia lavorativa; - attivazione e gestione degli strumenti specialistici di accompagnamento al lavoro e di inclusione sociale; - mediazione specialistica; - consulenza aziendale; - tutoraggio e affiancamento nei tirocini extracurriculari e nei percorsi terapeutico riabilitativi; - nell ambito delle attività di consulenza il SAL collabora con le Scuole Medie Superiori pubbliche della Zona Sociale n.1 in merito all integrazione socio-lavorativa di adolescenti in età lavorativa in condizioni di svantaggio (studenti portatori d handicap e a rischio d esclusione sociale) con particolare riferimento alla pianificazione e al monitoraggio dei percorsi d alternanza scuola-lavoro. Art.4 Destinatari - Persone con disabilità così come definite dalla L. 104/92; - Persone svantaggiate ai sensi della L. 381/91; - Richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale; - Persone non residenti con un percorso terapeutico riabilitativo in atto presso strutture presenti nel territorio della Zona Sociale1, previo coinvolgimento economico da parte del Comune di residenza dell utente; per i quali sussista una presa in carico da parte dei servizi sociali e sanitari territorialmente competenti. Art. 5 Prerequisiti per l accesso Ai Servizi Invianti deputati alla segnalazione di cui successivo art. 6, spetta verificare la presenza dei seguenti requisiti: - essere residente in uno dei comuni della Z.S. n. 1; - essere in età lavorativa; - essere in possesso dello stato di disoccupazione; - essere iscritti al Centro per Impiego di competenza; - essere in carico ai servizi Invianti con un progetto integrato in essere. Art. 6 Gruppo di Coordinamento Tecnico Integrato Il Gruppo di Coordinamento Tecnico Integrato (GCTI) è costituito dai seguenti soggetti: - per l azienda ASL Umbria 1 da n. 3 esperti in rappresentanza delle aree di integrazione socio-sanitaria Disabilità, Salute Mentale, Dipendenze;

- per la Zona Sociale n. 1 dal Coordinatore del Servizio del Comune di Città di Castello, dall Educatore professionale delegato dalla Z.S. n.1 e dagli operatori della mediazione convenzionati con le Cooperative Sociali. I Referenti Tecnici dei casi afferenti ai Servizi Invianti (Assistenti Sociali degli Uffici di Cittadinanza e dei Centri di Salute, Educatori Professionali degli Uffici di Cittadinanza, Medici dei Servizi sanitari specialistici) parteciperanno al gruppo per la presentazione dei casi, per le verifiche in itinere e la valutazione finale del progetto. Al Gruppo spettano il parere di fattibilità, la programmazione, la verifica e valutazione del progetto individuale d accompagnamento al lavoro e l eventuale proposta di cessazione del progetto. Il Gruppo ha compiti di progettazione e organizzazione del servizio, di pianificazione e strutturazione della rete sul territorio, di stabilire i criteri di riferimento, discutere i casi da inserire, analizzare l andamento dei percorsi. Il Gruppo si riunisce il lunedì con cadenza quindicinale presso la sede del Comune di Città di Castello quale Comune Capofila della Zona Sociale n.1. Art. 7 Modalità di accesso al servizio L accesso al servizio ha luogo tramite la segnalazione da parte dei servizi territoriali quali: - Ufficio della Cittadinanza - Ser.T ( Servizio Tossicodipendenze) - Goat (Servizio Alcologia) - CSM ( Centri di Salute Mentale) - Centri di Salute - Servizi per l Impiego provinciali e territoriali ( progetti L. 68/99) - UEPE (Ufficio Esecuzione Penale Esterna)- Ministero di Grazia e Giustizia - USSM (Ufficio Servizi Sociali Minori) - Ministero di Grazia e Giustizia La procedura di accesso viene attivata mediante la segnalazione al servizio utilizzando l apposita scheda di segnalazione regolarmente vistata dal Referente Tecnico del Servizio Inviante e dal beneficiario. La scheda di segnalazione è accompagnata da relativa lettera di trasmissione debitamente firmata dal Responsabile del Servizio inviante. Il GCTI di cui all art. 6 raccoglie le informazioni necessarie durante la riunione di presentazione del caso da parte del tecnico referente e valuta la domanda per esprimere un parere di fattibilità del percorso d accompagnamento al lavoro. L eventuale parere negativo verrà motivato; la non fattibilità decisa in sede di presentazione sarà documentata e consultabile all interno del verbale di riunione. In caso di non fattibilità verificata in fase di orientamento socio-lavorativo dall operatore della mediazione, previa condivisione con il gruppo, le motivazioni saranno consultabili sia nella relativa scheda conoscitiva che nel verbale di riunione.

In caso di parere positivo, il GCTI di cui all art. 6 in collaborazione con il Referente del caso, individua possibili strategie d intervento e ipotizza un progetto di accompagnamento personalizzato partendo dall analisi della condizione sociale e sanitaria dell utente, del suo profilo formativo-esperenziale. A seguito dei colloqui di orientamento socio-lavorativo il GCTI definisce il progetto formativo di tirocinio ed i suoi obiettivi in raccordo con il Referente Tecnico del Servizio inviante. Art. 8 Atti amministrativi L operatore della mediazione e l Ufficio preposto competente predispongono gli atti amministrativi necessari per l attivazione del tirocinio extra curriculare: - Convenzione tra soggetto ospitante, soggetto promotore ed eventuale soggetto finanziatore; - Progetto formativo di tirocinio; - Registro presenze; - Variazione/Sospensione/Interruzione tirocinio; - Documento di corresponsione indennità di partecipazione; - Attestazione semplice di apprendimento non formale ed informale. I documenti sopra elencati sono conservati presso l Ufficio Amministrativo del Comune Capofila. Art. 9 Strumenti d intervento Gli strumenti d intervento previsti sono i Tirocini Extracurriculari di cui alla D.G.R. 597 del 26 maggio 2014 Disciplina tirocini extracurriculari ai sensi dell art. 1 della L.R. 17/09/2013 n. 17 e disposizioni organizzative in materia di tirocini. Modifiche ed integrazioni della direttiva di attuazione dei tirocini extracurriculari approvata con D.G. 2 dicembre 2013 n. 1354. Il SAL sulla base dei singoli progetti formativi individua la prevalente finalità di inclusione sociolavorativa o terapeutico-riabilitava per ciascuno tirocinio di cui all art. 1, comma 5 della direttiva, secondo gli schemi seguenti che definiscono tipologie, destinatari, durata massima, indennità. 1) TIROCINI EXTRACURRICULARI con finalità socio-lavorativa 1.1. Tirocinio Formativo e di Orientamento 1.2. Tirocinio finalizzato all Inserimento o Reinserimento al Lavoro Durata max in mesi presso lo stesso soggetto ospitante (comprensiva di eventuali proroghe) Indennità TIROCINI EXTRACURRICULARI CON FINALITA SOCIO- LAVORATIVA Destinatari Cittadini non ricompresi nelle categorie che seguono... Richiedenti asilo e svantaggiati ai sensi della l.n. 381/1991 Disabili 5-20 h/sett. 20-24 h/sett. >=25 h/sett.

Tirocinio Formativo e di Orientamento Tirocinio finalizzato all'inserimento o Reinserimento al Lavoro Chi ha conseguito titolo di studio o qualifica professionale da non più di 12 mesi Principalmente disoccupati, inoccupati o in mobilità 6 x 2 12 x 2 12 x 2 24 x 2 150,00 300,00 400,00 2) TIROCINI EXTRACURRICULARI con finalità terapeutico-riabilitativa 2.1 Tirocinio Formativo e di Orientamento 2.2.Tirocinio finalizzato all Inserimento o Reinserimento al Lavoro TIROCINI EXTRACURRICULARI CON FINALITA TERAPEUTICO- RIABILIATTVA Destinatari Durata max (comprensiva di eventuali proroghe) Richiedenti asilo e svantaggiati ai sensi della l.n. 381/1991 Disabili 1-4 h/sett. Indennità 5-10 h/sett 11-20 h/sett Tirocinio Formativo e di Orientamento Tirocinio finalizzato all'inserimento o Reinserimento al Lavoro Chi ha conseguito titolo di studio o qualifica professionale da non più di 12 mesi Principalmente disoccupati, inoccupati o in mobilità Nessun limite nulla oppure a discrezi one 80,00 150,00 Il tirocinio extracurriculare di cui all art.13, c.4 della Direttiva, non costituisce rapporto di lavoro. L impegno e la liquidazione delle indennità di partecipazione spettante al tirocinante, è a carico e di titolarità del Comune di residenza del beneficiario, qualora non sia previsto che l indennità sia corrisposta dal soggetto ospitante che si atterrà alle disposizioni del presente regolamento. L indennità viene erogata nel suo intero ammontare a fronte di una partecipazione minima al percorso formativo pari al 75% della sua durata su base mensile; in caso di partecipazione inferiore l indennità verrà redatta proporzionalmente nella seguente modalità: dal 74 al 50% metà contributo; dal 49% allo 0 nessun contributo. L indennità di partecipazione è calcolata proporzionalmente all impegno settimanale effettivo e si individuano le seguenti fasce: - nessuna indennità per un impegno settimanale inferiore alle 4 ore; - 80,00 per un impegno settimanale dalle 5 alle 10 ore; - 150,00 per un impegno settimanale dalle 11 alle 20 ore. Art. 10 Sospensione del percorso

Il tirocinante ha diritto ad una sospensione del tirocinio in caso di maternità, malattia, infortunio e chiusura aziendale temporanea. In caso di malattia o infortunio, la sospensione si verifica se il medesimo evento si protrae per una durata pari o superiore ad un terzo del tirocinio. Il beneficiario dovrà dare immediata comunicazione, anche telefonica, all Azienda e all operatore della mediazione presentando, successivamente, certificato medico o lettera redatta dal Servizio inviante che ne giustifichi l assenza momentanea e ne determini la durata. Il certificato/lettera sarà allegato al registro presenze e con esso debitamente consegnato all Ufficio amministrativo. In caso di chiusura aziendale la sospensione si verifica se la stessa si protrae per una durata pari o superiore a quindici giorni consecutivi. Il Referente aziendale comunicherà la chiusura temporanea preventivamente per iscritto all operatore della mediazione. IL G.T.C.I. può sospendere il progetto del beneficiario, in accordo con il referente del servizio inviante, nei casi in cui gli obiettivi e le modalità del progetto del tirocinio formativo evidenziano criticità che non rendono possibile la prosecuzione. Il periodo di sospensione non concorre al computo della durata complessiva del tirocinio secondo i limiti massimi indicati. Art. 11 Cessazione del percorso I Tirocini formativi possono essere interrotti per i seguenti motivi: - sopravvenuta mancanza dei requisiti essenziali d inserimento di cui al precedente art.5 ( - ritiro del beneficiario; - recesso da parte dell azienda; - termine del tirocinio; - sopravvenuta assunzione.

ALLEGATO A) AL REGOLAMENTO SERVIZIO ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO Comune di Città di Castello Capofila Z.S.. 1 SAL Servizio Accompagnamento al Lavoro Comune Capofila Città di Castello - Zona Sociale n. 1

Indice Premessa. Pag. 3 Definizione. Pag. 3 Finalità Pag. 3 Destinatari.. Pag. 3 Obiettivi generali. Pag. 4 Obiettivi specifici Pag. 4 Modello organizzativo.. Pag. 4 Organico territoriale.. Pag. 5 Rete di interventi. Pag. 6 Attività.. Pag. 7 Percorso di accompagnamento al lavoro... Pag. 8 Schema percorso di accompagnamento al lavoro Pag. 10 Schema percorso del beneficiario..pag. 11 Strumenti di tirocinio formativo Pag. 12 Documenti amministrativi Pag. 13

1. Premessa La Zona Sociale n. 1 (Città di Castello, Umbertide. Montone, Pietralunga, Lisciano Niccone, San Giustino, Citerna e Monte Santa Maria Tiberina) ha maturato, negli anni, esperienza nella gestione di inclusione socio-lavorativa per fasce deboli sviluppando attività in grado di interpretare l'accompagnamento lavorativo come strumento di miglioramento sociale e professionale dei beneficiari in carico al servizio SAL. Il Sal promuove la cultura dell integrazione socio-lavorativa dando la possibilità a persone svantaggiate e disabili di accedere al mondo del lavoro. Tale integrazione, favorisce una ricaduta positiva sul progetto di vita globale dell individuo, sull azienda stessa e nel tessuto socio-economico del territorio. 2. Definizione Il Servizio di Accompagnamento al Lavoro è un servizio comunitario riferito alla Zona Sociale 1, avente come obiettivo lo sviluppo di percorsi integrati e di inclusione sociale. E organizzato in scala territoriale all interno delle Zone Sociali ed inserito dal Piano Sociale Regionale 2010/2012 tra i sevizi di supporto specialistico orientato ad aree di disagio sociale per favorire l inserimento lavorativo Il SAL attiva percorsi individualizzati di accompagnamento al lavoro, su segnalazione dei Servizi socio-sanitari, attraverso progetti di tirocini formativi finalizzati a promuovere e rafforzare le competenze tecniche e sociali dei soggetti destinatari, attraverso attività, prestazioni e interventi di tipo socio-riabilitativo, orientativo e formativo. 3. Finalità Attivare percorsi individualizzati di accompagnamento al lavoro per promuovere e rafforzare le competenze tecniche e sociali dei soggetti destinatari favorendone l autonomia e l emancipazione in modo da sviluppare cittadinanza attiva, identità sociale e la piena attuazione del diritto al lavoro. 4. Destinatari Persone con disabilità così come definite dalla L. 104/92; Persone svantaggiate ai sensi della L. 381/91. Richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. Per i quali sussiste una presa in carico da parte dei servizi sociali e sanitari territorialmente competenti ai sensi della norma di cui art. 2, comma 2 e 3 della direttiva L.R. 17/09/2013 n. 17. 5. Obiettivi generali - Collaborare con la Rete dei Servizi per poter intervenire efficacemente sulle nuove dinamiche dei processi di esclusione ai fini di un eventuale inserimento socio-lavorativo delle persone svantaggiate. - Promuovere la coesione tra imprenditoria e responsabilità sociale al fine di favorire cittadinanza attiva dei beneficiari del SAL. - Favorire la piena attuazione del diritto al lavoro sostenendo le persone prese in carico, in tutte le fasi dell accompagnamento al lavoro; - Diffondere le buone pratiche dell inserimento lavorativo di persone svantaggiate. 6. Obiettivi specifici:

- Favorire la congruenza tra le abilità sociali e professionali dei beneficiari e il contesto socio-lavorativo di riferimento; - Potenziare la capacità di adattamento, di seguire le indicazioni, di portare a termine una prestazione o una fase di essa, di cooperare con i colleghi, di mantenere la concentrazione, di chiedere aiuto, di accettare le critiche, di autostima in un contesto lavorativo; - Consentire alle persone svantaggiate di acquisire un ruolo e una identità lavorativa; - Offrire informazioni e consulenza alle imprese favorendo la sinergia delle risorse presenti nella comunità territoriale attraverso la valorizzazione del tessuto economico-sociale. - Attivare tirocini extracurriculari formativi e di orientamento o di inserimento/reinserimento al lavoro di attivare tirocini extracurriculari formativi e di orientamento o di inserimento/reinserimento al lavoro, con finalità di inclusione socio-lavorativa o terapeutico-riabilitativa. 7. Modello organizzativo Il S.A.L si avvale di un Gruppo di Coordinamento Tecnico Integrato (GCTI) costituito dai seguenti soggetti: - per l azienda ASL Umbria 1 da n. 3 esperti in rappresentanza delle tre aree di integrazione della Sezione Specialistica (Handicap, Salute Mentale, Dipendenze), - per la Zona Sociale n. 1 dal Coordinatore del Servizio del Comune di Città di Castello, l Educatore professionale delegato dalla Z.S. n.1 e gli operatori della mediazione convenzionati con le Cooperative Sociali. I Referenti Tecnici dei casi afferenti ai Servizi Invianti (Assistenti Sociali degli Uffici di Cittadinanza e dei Centri di Salute, Educatori Professionali degli Uffici di Cittadinanza, Medici dei Servizi sanitari specialistici) parteciperanno al gruppo per la presentazione dei casi, per le verifiche in itinere e la valutazione finale del progetto. Al gruppo spettano il parere di fattibilità, la programmazione, verifica e valutazione del progetto individuale d accompagnamento al lavoro. Il gruppo ha compiti di progettazione e organizzazione del servizio, di pianificazione e strutturazione della rete sul territorio, di stabilire i criteri di riferimento, discutere i casi da inserire, analizzare l andamento dei percorsi. Il Gruppo si riunisce il lunedì con cadenza quindicinale presso la sede del Comune di Città di Castello quale Comune Capofila della Zona Sociale n.1. 8. Organico territoriale Coordinatore: è referente istituzionale per gli inserimenti - mantiene i rapporti con i Referenti dei Servizi sociali e socio-sanitari del territorio - coordina l attività operativa dell èquipe - verifica l andamento delle attività - effettua supervisione degli operatori dell inserimento lavorativo - ricerca nuove ipotesi di funzionamento del Servizio e di modalità di raccordo con il territorio. - referenza con i Servizi Provinciali per l Impiego e Regione Umbria - referenza per Ufficio di Piano in merito a procedure, informazioni e dati - collaborazione con altri SAL

- formulazione e gestione progetti innovativi - elaborazione materiale ( modulistica, protocolli, depliant) Operatore dell inserimento lavorativo L operatore dell inserimento lavorativo è il punto di riferimento per tutti i soggetti coinvolti nel percorso di accompagnamento lavorativo: la persona svantaggiata/disabile e la sua famiglia, l azienda, le amministrazioni locali, le agenzie per l impiego, i servizi socio-sanitari. Nell area della disabilità e dello svantaggio, l operatore partecipa all attuazione di progetti personalizzati per l inserimento socio-lavorativo, concertati all interno del GCTI territoriale, in collaborazione con i servizi socio-sanitari locali, le aziende, i Servizi Sociali Comunali e ed il Centro per l Impiego Provinciale (L.68/99). Nell area del sistema produttivo l operatore lavora per la sensibilizzazione delle aziende al fine di verificare l adesione al progetto SAL e la futura disponibilità. Inoltre istituisce ed aggiorna costantemente un elenco (banca dati) di aziende, Enti, Coop ed potenzialmente ricettive. Le attività dell operatore sono rivolte a: Servizi invianti: informazione su procedure e metodologia del SAL - individuazione del progetto personalizzato e degli obiettivi generali - verifica degli obiettivi specifici del progetto - monitoraggi progetti L. 68/99 - valutazione in sede d equipe Soggetto/famiglia: - accoglienza - orientamento socio-lavorativo - consulenza socio-professionale - autopromozione al lavoro - consulenza socio-professionale - mediazione e sostegno - elaborazione progetto individualizzato ed individuazione degli obiettivi specifici - attivazione e gestione progetto individualizzato - monitoraggio obiettivi specifici - colloqui di verifica - colloquio di valutazione finale Azienda: - promozione e sensibilizzazione su disabilità, svantaggio e percorsi d accompagnamento al lavoro tramite ricerca attiva risorse aziendali sul territorio - informazione su normativa in tema di inserimento lavorativo, lavoro e disabilità/svantaggio - mediazione e sostegno - costruzione del progetto individualizzato: mansioni, orari, individuazione referente aziendale, tempi e modalità di monitoraggi e verifiche

- monitoraggio degli obiettivi specifici - supporto post-assunzione - ricerca e mappatura aziende disponibili e non a collaborare per i progetti d accompagnamento al lavoro tramite banca dati. 9. Rete di interventi I soggetti inclusi nella rete comprendono: - Gli uffici competenti della Regione Umbria, in particolare il Settore Sociale e le Politiche attive del lavoro - i servizi sociali e socio-sanitari per la presa in carico globale dei soggetti e la segnalazione di coloro che abbiano caratteristiche di idoneità al servizio SAL; - gli uffici competenti della Provincia (Centro per l Impiego territoriale e Ufficio Collocamento mirato L.68/99) per progetti di collocamento; - i familiari dei beneficiari affinché le finalità e gli obiettivi generali e specifici del servizio SAL siano condivisi; - le aziende private per analizzare il contesto lavorativo/produttivo e promuovere la cultura dell integrazione socio-lavorativa; - le associazione di categoria, i sindacati e le camere di commercio per agevolare lo sviluppo di progetti innovativi e migliorare i rapporti con le aziende private; - il terzo settore per verificare all interno delle Coop. B le capacità dei soggetti segnalati; - gli Istituti Superiori per progetti di alternanza scuola-lavoro. 10. Attività Il SAL svolge attività di : - Analisi qualitativa e quantitativa dei bisogni socio-lavorativi dei soggetti in condizione di svantaggio sociale. - Valutazione complessiva della condizione socio-ambientale-relazionale del soggetto finalizzata all accompagnamento al lavoro. - Individuazione, valutazione ed analisi del contesto aziendale di riferimento (in raccordo con il Comitato Tecnico della Commissione Provinciale per le politiche del lavoro relativamente ai soggetti di cui alla L. 68/99). - Collaborazione con gli Istituti Superiori per i percorsi di alternanza scuola lavoro - Collaborazione con altri Sal per la condivisione delle procedure e delle metodologie per la progettazione e l attivazione di progetti di accompagnamento al lavoro. - Costruzione del progetto individuale in collaborazione con i soggetti istituzionali, delle aziende e della solidarietà sociale interessati, con gli utenti e con le loro famiglie. - Monitoraggio e verifica dell esperienza lavorativa. - Promozione, informazione e consulenza alle aziende in stretto raccordo con i Servizi Provinciali per l'impiego. - Analisi di carattere generale del mercato del lavoro in collaborazione con il Centro per l Impiego di riferimento.

11. Percorso di accompagnamento al lavoro Il percorso di accompagnamento al lavoro si articola in quattro fasi così sintetizzate: accoglienza, progettazione, mediazione al lavoro e valutazione. La fase di accoglienza comprendente le attività di: - ricezione della segnalazione, che presuppone la presa in carico specifica dell aspirante beneficiario da parte del SAL, che, dopo aver ricevuto la scheda pianifica la riunione del GCTI per la discussione del caso con il tecnico referente. - presentazione della situazione da parte del servizio di primo livello e/o specialistico che ha in carico complessivamente la persona in sede di GCTI così da poter valutare se le aspettative del servizio segnalante e del beneficiario sono congrue alle finalità del SAL, verificare in prima analisi le autonomie e le abilità sociali della persona e condividere gli obiettivi generali. - conoscenza l operatore della mediazione, delegato dal GCTI a seguire la situazione specifica, presenta il servizio SAL al beneficiario e alla famiglia e definisce la domanda con una prima raccolta dei bisogni e di risorse. Poi conosce il passato formativo e professionale dell utente e quanto già realizzato da altri servizi e analizza attitudini, capacità ed abilità socio-professionali insieme a desideri ed aspettative. La fase di progettazione, propedeutica ad una reale integrazione fra la persona ed il contesto lavorativo, è determinante per un corretto e mirato percorso d inserimento nel mondo produttivo, si articola in due attività: - la pianificazione è una fase propedeutica ad una reale integrazione fra la persona ed il contesto lavorativo è determinante per un corretto e mirato percorso sociolavorativo e si articola in quattro attività: - Colloqui di orientamento socio-lavorativo: per conoscere il passato formativo e professionale dell utente, quanto già realizzato da altri servizi ed analizzare attitudini, capacità, abilità socio-professionali insieme a desideri ed aspettative. - Pianificazione: consiste nel definire il percorso di consulenza socio-professionale o mediazione al lavoro attraverso il tirocinio formativo. - Rilevazione aziendale: consiste nell individuazione di risorse territoriali per identificare un contesto lavorativo disponibile ad accogliere l utente. L operatore dell inserimento lavorativo svolge, da una parte, un lavoro di raccolta dati presso Aziende, Enti, Cooperative di tipo B e Associazioni, tramite l utilizzo di schede e, dall altra, svolge un azione di sensibilizzazione tramite un approccio diretto, in modo che le stesse aziende condividano finalità ed obiettivi del servizio. Inoltre fornisce informazioni rispetto a normative e bandi e su richiesta a preselezione risorse umane. - Stesura del progetto e stipula della convenzione : riguarda la realizzazione del progetto formativo con obbiettivi specifici, tempi e modalità del percorso d accompagnamento al lavoro, sulla base degli obiettivi generali precedentemente condivisi con il servizio inviante. Il progetto, contenuto in apposita Scheda Progetto Formativo di Tirocinio, condiviso da tutti i soggetti coinvolti sarà firmato dal soggetto promotore, dal soggetto ospitante, dal soggetto finanziatore e dal tirocinante. Parallelamente l operatore dell inserimento lavorativo mette in atto tutte le procedure per attivare la convenzione di tirocinio extracurriculare tra soggetto ospitante, soggetto promotore ed eventuale soggetto finanziatore. La fase di mediazione al lavoro si compone di tre azioni: - monitoraggio: l osservazione dell utente all interno dell azienda, attraverso la Scheda di Monitoraggio in relazione agli obiettivi specifici del progetto individuale.

colloqui individuali: svolti negli uffici SAL comunali, e riportati nel Diario dell operatore attraverso azioni di sostegno e rafforzamento delle abilità sociali e delle capacità professionali. - verifica: viene effettuata in itinere e al termine del percorso con modalità e tempi descritti nel progetto in relazione agli obiettivi, attraverso Schede di Verifica firmate dal referente aziendale, dal tecnico referente del servizio inviante e dall operatore dell inserimento lavorativo. La fase della valutazione a fine progetto è la sintesi di tutte le azioni della fase di inserimento lavorativo e dell autovalutazione del beneficiario riportata nella scheda specifica; viene svolta all interno del Gruppo di Coordinamento Tecnico Integrato (GCTI) alla presenza del tecnico referente del servizio inviante per valutare insieme l esito del progetto individuale. Come attività trasversali, integrate e/o indipendenti dal progetto d accompagnamento al lavoro, l operatore dell inserimento lavorativo svolge compiti di consulenza socio-professionale sia verso il beneficiario che l azienda/coop./ente. Verso il beneficiario intesa come uno degli strumenti d aiuto per sviluppare la capacità di scelta della persona in coerenza con un proprio progetto di vita personale e professionale. Si concretizza come azione di sostegno e rafforzamento in termini di costruzione del sé professionale e di potenziamento dell autoefficacia, di acquisizione di un metodo di ricerca attiva di lavoro e di formazione attraverso l esame delle opportunità esistenti nel contesto territoriale, di rilevazione delle informazioni e di conoscenza e giusto utilizzo degli strumenti collegati (es. Curriculum, colloquio di lavoro ecc.). Verso l azienda/coop. come informazione e supporto rispetto a normativa, bandi, servizi. Il S.A.L. svolge attività di consulenza, anche, con le Scuole Medie Superiori pubbliche della Zona Sociale n. 1 in merito all integrazione socio-lavorativa di adolescenti in età lavorativa in condizioni di svantaggio (studenti portatori d handicap e a rischio d esclusione sociale) collaborando alla pianificazione e al monitoraggio dei percorsi d alternanza scuola-lavoro.

12. Schema percorso di Accompagnamento al Lavoro S e r v i z i i n v i a n t i Ufficio di Cittadinanza Servizio Tossicodipendenz e Gruppo Operativo Alcolisti Centro di Salute Mentale CSM Servizi per l Impiego Provinciali e Territoriali (progetti L.68/99) Centro di Salute ACCOGLIENZA ACCOGLIENZA Presentazione al SAL Ufficio Servizi Sociali Minori USSM Ufficio Esecuzione Penale - UEPE SAL di altre zone Sociali Valutazione negativa Valutazione positiva Individuazione dell operatore Percorso del beneficiario

13- Schema percorso del beneficiario Beneficiario Percorso del beneficiario Fase Conoscitiva/ Orientamento Verifica Mediazione al lavoro Consulenza socio- Sostegno beneficiari ricerca attiva del lavoro in collaborazione con Centri per Impiego Territoriali. Autopromozione al lavoro. Informativa e supporto ai beneficiari e aziende su bandi pubblici. Preselezione risorse umane per aziende/coop. Rilevazione delle informazioni e conoscenza e giusto utilizzo degli strumenti collegati (es. Curriculum, colloquio di lavoro, ecc.). Stesura di un curriculum professionale. Simulazioni teoriche e pratiche in merito a colloqui di lavoro, compilazione bandi e selezioni. Progetti L.68/99 in collaborazione con gli Uffici competenti della Provincia (art. 7 atto di indirizzo della Regione Umbria assunto con D.G.R. 3 settembre 2003, n. 1248 relativo all applicazione della L. 68/99); in specifico: mediazione percorsi tra Centro per Impiego Provinciale, aziende e beneficiari ed attività di monitoraggio progetti mirati. Comunicazione al tecnico di Non Progetto riferimento del idoneit individualizzato servizio à di inviante accompagnament 14. Strumenti di Tirocinio Formativo L'alternanza scuola-lavoro consiste nella realizzazione di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di IL SAL della Zona Sociale n. 1 ha adottato le procedure inerenti la Delibera commercio, industria, artigianato e della Giunta Regionale n. 597 del 26/05/2014 agricoltura, Disciplini o con gli Tirocini enti pubblici e privati, Extracurricullari ai sensi dell art.1, della L.R. n.17 ivi inclusi del quelli 17 del settembre terzo settore, 2013 e disposizioni organizzative in materia di tirocini. disponibili Modifiche ad accogliere ed gli integrazioni studenti per periodi di apprendimento in situazione della Direttiva di attuazione dei Tirocini Extracurriculari lavorativa, che non approvata costituiscono rapporto D.G.R. 2 dicembre 2013, n.1354 e successive modificazioni individuale al di lavoro giugno art.4 D.Lgs. 2014. 15 aprile Strumenti di 2005, n. 77 accompagnamento 1) TIROCINI EXTRACURRICULARI con finalità socio-lavorativa 1.1. Tirocinio Formativo Riprogettazi e di Orientamento Assunzione 1.2. Tirocinio finalizzato one all Inserimento o Reinserimento al Lavoro TIROCINI EXTRACURRICULARI CON FINALITA SOCIO- LAVORATIVA Consulenza postassunzione Destinatari Durata max in mesi presso lo stesso soggetto ospitante (comprensiva di eventuali proroghe) Cittadini non ricompresi nelle categorie che seguono... Richiedenti asilo e svantaggiati Disabili 5-20 h/sett. Indennità 20-24 h/sett. >=25 h/sett.

ai sensi della l.n. 381/1991 Tirocinio Formativo e di Orientamento Tirocinio finalizzato all'inserimento o Reinserimento al Lavoro Chi ha conseguito titolo di studio o qualifica professionale da non più di 12 mesi Principalmente disoccupati, inoccupati o in mobilità 6 x 2 12 x 2 12 x 2 24 x 2 150,00 300,00 400,00 2) TIROCINI EXTRACURRICULARI con finalità terapeutico-riabilitativa 2.1 Tirocinio Formativo e di Orientamento 2.2.Tirocinio finalizzato all Inserimento o Reinserimento al Lavoro TIROCINI EXTRACURRICULARI CON FINALITA TERAPEUTICO- RIABILIATTVA Destinatari Durata max (comprensiva di eventuali proroghe) Richiedenti asilo e svantaggiati ai sensi della l.n. 381/1991 Disabili 1-4 h/sett. Indennità 5-10 h/sett 11-20 h/sett Tirocinio Formativo e di Orientamento Tirocinio finalizzato all'inserimento o Reinserimento al Lavoro Chi ha conseguito titolo di studio o qualifica professionale da non più di 12 mesi Principalmente disoccupati, inoccupati o in mobilità Nessun limite nulla oppure a discrezi one 80,00 150,00 15. Documenti amministrativi: - Convenzione tra soggetto ospitante, soggetto promotore ed eventuale soggetto finanziatore

- Progetto formativo di tirocinio - Registro presenze ritirato dall operatore e consegnato all Ufficio amministrativo. - Variazione/Sospensione/Interruzione tirocinio compilata e trasmessa all Ufficio Amministrativo. - Documento di corresponsione indennità di partecipazione - Attestazione semplice di apprendimento non formale ed informale. - I documenti sopra elencati sono conservati presso l Ufficio Amministrativo del Comune Capofila.