Come favorire la competitività e la sostenibilità con la nuova ISO 9001:2015



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Transcript:

Come favorire la competitività e la sostenibilità con la nuova ISO 9001:2015 Lucio Galdangelo - Fieramilano 02/10/2014

Come cambierà la norma ISO 9001 2015 ISO 9001:2015 2012 New Work Item Proposal per rev. 9001 2009 Revisione della ISO 9004 2008 Revisione minore della ISO 9001 2005 Revisione della ISO 9000 2000 Revisione delle ISO 9000, 9001, 9004 1994 Revisione delle ISO 8402, 9000 9001/2/3/4 1991 Pubblicazione del documento «Vision 2000» 1987 Pubblicazione ISO 9000, ISO 9001/2/3, 9004-1 1986 Pubblicazione della ISO 8402 (Terminologia) 1980 Istituzione dell ISO TC/176 1979 New Work Item Proposal 2

Input per la revisione Considerazione delle nuove esigenze relative ai cambiamenti che hanno caratterizzato il sistema socioeconomico durante gli ultimi anni e che lo caratterizzeranno in futuro. Necessità di miglioramenti in relazione ai risultati non pari alle attese delle precedenti versioni. 3

Input per la revisione Errata interpretazione della ISO 9001:2000 come «meno prescrittiva» Finalità esclusivamente di tipo certificativo della norma Limitato coinvolgimento dei clienti Scarsa conoscenza e utilizzo degli strumenti per la qualità APPROCCIO MINIMALISTA NELL APPLICAZIONE DELLA ISO 9001 CHE COMPORTA Secondo la prospettiva del cliente il rapporto tra l applicazione/certificazione secondo ISO 9001 e la sua soddisfazione non è sempre significativo Secondo la prospettiva dell organizzazione non risulta significativa la relazione fra l applicazione/certificazione della ISO 9001 e i risultati aziendali MINORE FIDUCIA NELL AFFIDABILITÀ DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ E DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ 4

Input per la revisione Cosa fare? Maggiore apertura verso gli altri standard di sistemi di gestione, attraverso la focalizzazione delle aspettative delle altri parti interessate e non solo del cliente. 5

Input per la revisione Incrementare la fiducia verso la norma per il cliente, e per l organizzazione mediante: maggiore coinvolgimento del cliente anche in maniera indiretta; standard più concreto che enfatizzi i risultati e le prestazioni per migliorare la capacità del sistema di creare valore; approccio più scientifico nell utilizzo appropriato degli strumenti di assicurazione della qualità. 6

Input per la revisione Includere tra le caratteristiche intangibili del prodotto, i valori etici e di sostenibilità legati al prodotto come esito della sua storia realizzativa. 7

Uso del High Level Structure Contesto dell Organizzazione Necessità e aspettative delle parti interessate Approccio per processi 8

Valorizzazione del concetto di leadership Risk based thinking Conoscenza organizzativa 9

Informazione documentata Controllo dell approvvigionamento Minore «prescrittività» 10

Uso del High Level Structure L obiettivo del High Level Structure (ANNEX SL) è l allineamento di tutte le norme dei sistemi di gestione ad una medesima organizzazione dei contenuti, avviando così il progetto di totale integrabilità concettuale degli schemi. 11

Uso del High Level Structure Struttura: scopo e campo di applicazione; riferimenti normativi; termini e definizioni; il contesto dell organizzazione; leadership (guida e direzione); pianificazione; supporto; operatività; valutazione delle prestazioni; miglioramento. 12

La nuova struttura del SGQ 4.1, 4.2, 4.3 Establish context define relevant interested parties and scope of QMS 10 Continual improvement * 5 Leadership Customers & other relevant interested parties 6 Planning 4.4 QMS General & Process Apporoach * 9 Performance evaluation Customer Satisfaction Requirements Inputs 8 Operations Outputs Products & services 7 Support processes 13

Contesto dell Organizzazione L organizzazione deve determinare le questioni interne ed esterne pertinenti alle sue finalità e alla sua direzione strategica. Tutto ciò ha effetto sulla sua abilità ad ottenere i risultati attesi dal proprio sistema di gestione. 14

Contesto dell Organizzazione Le tematiche legate alla comprensione del contesto esterno possono contemplare l ambiente: legale, tecnologico, competitivo, culturale, sociale, economico, e naturale a livello internazionale, nazionale, regionale o locale. 15

Contesto dell Organizzazione Le tematiche legate alla comprensione del contesto interno possono contemplare le questioni relative ai: valori; cultura; conoscenza; prestazioni dell organizzazione. 16

Necessità e aspettative delle parti interessate Dato l impatto o il potenziale impatto che i bisogni e le aspettative delle parti interessate possono esercitare sulla capacità dell organizzazione di fornire prodotti e servizi che soddisfano i requisiti del cliente e quelli cogenti, l organizzazione deve determinare: le parti interessate pertinenti al sistema di gestione per la qualità; i requisiti di tali parti interessate. 17

Necessità e aspettative delle parti interessate La soddisfazione del cliente rimane l obiettivo principale della norma, tuttavia i clienti nelle proprie scelte si stanno orientando verso la sostenibilità sociale ed ambientale. Le organizzazioni dovranno preoccuparsi della mappatura delle relative relazioni, considerando oltre ai clienti le pertinenti parti interessate. 18

Necessità e aspettative delle parti interessate 19 Le parti interessate possono essere: clienti diretti; utilizzatori finali, distributori, rivenditori e altri soggetti coinvolti nella catena di fornitura; proprietari/azionisti, dipendenti dell organizzazione; fornitori; partner, enti finanziatori; enti regolatori; competitors; gruppi di opposizione; ogni altra pertinente parte interessata.

La Responsabilità Sociale La norma ISO 26000 è una guida per la Responsabilità Sociale. Lo scopo è: aiutare le organizzazioni a contribuire allo sviluppo sostenibile; incoraggiare le organizzazioni ad andare oltre il mero rispetto delle leggi applicabili, riconoscendo che il rispetto delle leggi è un dovere fondamentale. 20

La Responsabilità Sociale La norma ISO 26000 definisce i principi della responsabilità sociale: responsabilità di rendere contro (Accountability); comportamento etico; rispetto degli interessi degli stakeholder; rispetto del principio di legalità; rispetto delle norme internazionali di comportamento; rispetto dei diritti umani. 21

La Sostenibilità SOSTENIBILITA E C O N O M I C A A M B I E N T A L E S O C I A L E 22

La Sostenibilità Valutare per ogni prodotto/servizio sia i requisiti prestazionali sia quelli ambientali/energetici (gli uni potrebbero escludere gli altri e viceversa). Considerare l impatto ambientale per l intero ciclo di vita del prodotto/servizio : produzione, utilizzo e smaltimento. Considerare altri aspetti afferenti alla sfera sociale e imprescindibili in ottica di responsabilità sociale d impresa : adeguate condizioni di lavoro, assenza di lavoro minorile o condizioni di sfruttamento, equo compenso, salute e sicurezza. 23

Approccio per processi La ISO 9001:2000 e la successiva edizione 2008 hanno promosso l adozione dell approccio per processi nell ambito dell applicazione del sistema di gestione per la qualità. La nuova revisione della norma lo rende ancora più esplicito a fronte del paragrafo 4.4 «Sistema di Gestione per la Qualità e suoi processi». 24

Approccio per processi Interaction with other processes ACT incorporate improvements as necessary INPUTS PLAN the process (Extent of planning depends on RISK) DO Carry out the process OUTPUTS CHECK monitor / measure process performance Interaction with other processes 25

Approccio per processi 26 Nel determinare i processi necessari per l organizzazione occorre considerare: gli input necessari e gli output attesi per ciascun processo; la sequenza e l intersezione dei processi; criteri, metodi, misurazioni e indicatori di prestazione correlati, necessari per assicurare l operatività e il controllo del processi; le risorse necessarie e la relativa disponibilità; l assegnazione delle responsabilità e autorità; i rischi e le opportunità, nonché la pianificazione e l attuazione di appropriate azioni per il raggiungimento delle opportunità; i metodi per monitorare, misurare e valutare i processi e, se necessario, apportare modifiche per il raggiungimento dei risultati attesi; le opportunità per il miglioramento dei processi e del sistema di gestione per la qualità.

Valorizzazione del concetto di leadership Si intensificano i requisiti relativi alla leadership a fronte della necessità di garantire una maggiore integrazione del sistemadigestioneperlaqualitànegliobiettivienelle strategie dell organizzazione rendendo più evidenti anche i collegamenti con le performance dell organizzazione. La direzione deve assicurare l integrazione dei requisiti del sistema di gestione per la qualità, nei processi di «business» dell organizzazione. 27

Valorizzazione del concetto di leadership La direzione deve promuovere la consapevolezza circa l approccio per processi. La direzione deve ingaggiare, dirigere e supportare le persone che devono dare il relativo contributo per l efficacia del sistema di gestione per la qualità. Il riesame della direzione deve tenere in considerazione l orientamento strategico dell organizzazione. Non vi è più la prescrizione relativa al rappresentante della direzione. 28

Risk Based Thinking L analisi dei rischi integra il requisito relativo alle azioni preventive. Il pensiero basato sul rischio è qualcosa che facciamo automaticamente e spesso inconsciamente. È parte dell approccio per processi e fa si che l azione preventiva diventi routine gestionale. 29

Risk Based Thinking Solitamente il rischio è associato a qualcosa di negativo, tuttavia può anche aiutare a identificare opportunità e ciò può essere considerato come l aspetto positivo del rischio. Il concetto di rischio si riferisce all incertezza associata al raggiungimento degli obiettivi. 30

Risk Based Thinking Requisiti interessati dall analisi dei rischi: 4.4 Sistema di gestione per la qualità e suoi processi, 5.1.2 Focalizzazione sul cliente; 6.1 Azioni per affrontare rischi e opportunità. 31

Risk Based Thinking Perché adottare l analisi dei rischi: per accrescere la fiducia e la soddisfazione dei clienti; per assicurare la costanza della qualità dei prodotti eservizi; per divulgare la cultura della prevenzione e del miglioramento. 32

Risk Based Thinking Premesso che l edizione 2015 della ISO 9001 non richiederà necessariamente di condurre un completo, formale risk assessment, o di tenere un registro dei rischi. Che cosa dovranno fare le organizzazioni? 33

Risk Based Thinking Analizzare e gerarchizzare i rischi e le opportunità (che cosa è accettabile e che cosa non lo è?). Pianificare azioni per affrontare i rischi (come può essere evitato, limitato e/o mitigato il rischio?). Attuare il piano delle azioni. Controllare l efficacia delle azioni (funzionano?). Apprendere dall esperienza (miglioramento continuo). 34

Conoscenza organizzativa Necessità di determinare e mantenere attiva la conoscenza acquisita dall organizzazione e dal suo personale al fine di assicurare la conformità dei prodotti e dei servizi. Essenzialmente il patrimonio dell organizzazione è dato dalla somma delle conoscenze dei singoli. 35

Informazione documentata I requisiti relativi alla documentazione del sistema di gestione per la qualità sono semplificati e diventano più flessibili, lasciando all organizzazione la responsabilità di documentare quanto ritenuto necessario, definendo i criteri e i livelli di approfondimento. 36

Informazione documentata I termini documento e registrazione vengono sostituiti con informazione documentata. Non sono più richiesti: Manuale della Qualità; Procedure documentate. 37

Informazione documentata L estensione delle informazioni documentate del sistema di gestione per la qualità può variare in relazione a: dimensione dell organizzazione e il tipo di attività, processi, prodotti e servizi; la complessità dei processi e delle loro interazioni; la competenza delle persone. 38

Controllo dell approvvigionamento I requisiti riguardano tutte le forme di fornitura esterna. Nonsiparlapiùdi«outsourcing». L organizzazione dovrà adottare un approccio basato sul rischio per determinare il tipo e l entità di controlli adeguati su fornitori e forniture esterne. 39

Minore «prescrittività» La nuova versione della norma ridurrà l intensità delle sue prescrizioni a favore di una maggiore responsabilizzazione da parte delle organizzazioni in termini di: individuazione del contesto in cui operano; identificazione dei rischi; giustificazione delle decisioni prese. La nuova norma è una piattaforma su cui devono essere strutturati gli elementi che l organizzazione ha definito nell ambito del sistema di gestione per la qualità. 40

41 In conclusione

PER MAGGIORI INFORMAZIONI Lucio Galdangelo lucio.galdangelo@icim.it ICIM S.p.A. Piazza Don Mapelli, 75 20099 Sesto San Giovanni Tel. 02 725341 www.icim.it 42

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