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0. SCHEDA PROGETTO BANDIERA Requisiti: - respiro temporale di medio-lungo termine - coinvolgimento di più soggetti (possibilmente integrazione pubblico-privato) - intersettorialità / multidisciplinarità (non deve trattarsi di progetti di ordinaria amministrazione, di un singolo assessorato, di una singola associazione, etc.) - coerenza con gli assi strategici individuati nel documento di base - significativi impatti previsti sulla competitività/sostenibilità del sistema territoriale (intesa in senso economico, sociale, ambientale ed istituzionale) - possibilità di valutazione attraverso indicatori - elevato grado di priorità / esemplarità (progetti emblematici della nuova vision di Piacenza 2020). CONTENUTI 1 Identificazione progetto...2 2 Soggetti proponenti...3 3 Obiettivi e descrizione sintetica...4 4 Situazione attuale e lavori esistenti...7 5 Fattibilità...8 6 Motivazioni, approccio e risultati attesi...9 7 Impatto sulla competitività e sostenibilità del territorio piacentino...11 8 Programma di lavoro...12 9 Preventivo dei costi...14 10 Risorse e fonti di finanziamento...15 11 Monitoraggio e valutazione...16

1 Identificazione progetto 1.1 Titolo Sinergie e strategie locali per comunicare il rischio alimentare: l informazione come tutela della salute nell ambito della contaminazione alimentare 1.2 Asse strategico di riferimento Assi prioritari in relazione alle fasi del progetto: 1. Nuovi approcci di gestione del territorio dialogo e collaborazione tra le amministrazioni 2. Innovazione, conoscenza, tecnologia Integrazione tra scuole, università, centri di formazione 3. Comunicare la città rafforzamento strumenti di partecipazione e forme innovative di e- democracy 2 / 16

2 Soggetti coinvolti 2.1 Soggetto proponente: Federconsumatori provinciale di Piacenza Riferimento: dr.ssa Angela Cordani Presidente Coordinamento Progetto: dr.ssa Miriam Bisagni 2.2 Altri partecipanti ipotizzati Istituzioni e associazioni Federconsumatori Azienda Usl di Piacenza Dipartimento Sanità Pubblica Area Igiene, Sicurezza Alimentare e Nutrizione Arpa di Piacenza Azienda Agraria Sperimentale Tadini di Gariga Podenzano Istituto Sperimentale Cerealicolo - Fiorenzuola d Arda Osservatorio Italiano Contaminanti Alimentari (OICA già ONR) - Istituto di Chimica Agraria/Sezione di Chimica del Suolo/Facoltà Di Agraria Università Cattolica di Piacenza Coldiretti di Piacenza Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) di Piacenza Confagricoltura - Unione Provinciale Agricoltori di Piacenza Componenti gruppo di progetto: dr. Marco Delledonne Responsabile Area Igiene, Sicurezza alimentare e Nutrizione AUSL di Piacenza Dipartimento Sanità Pubblica dr. Ermanno Bracali AUSL Dipartimento Sanità Pubblica - Unità Operativa Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche dr. Sandro Fabbri dr. Antonio Nassisi dr.ssa Miriam Galeotti - Arpa di Piacenza prof. Gian Pietro Molinari - Docente ordinario di Chimica, Biochimica dei Fitofarmaci e dei residui dr.ssa Giuliana Pascale - l Istituto di Chimica, Biochimica dei Fitofarmaci e dei residui dr. Fabrizio Bernini Provincia di Piacenza dr. Luigi Stefanini dr. Flavio Cammi -Azienda Agraria Sperimentale Tadini di Gariga Podenzano dr. Michele Stanca dr.ssa Valeria Terzi Istituto Sperimentale Cerealicolo Fiorenzuola dr.ssa Renata Frammartino - Ref. Settore Agroalimentare Federconsumatori dr. Giovanni Roncalli dr.ssa Enrica Campisi - Coldiretti Piacenza dr. Vicini Mauro dr.ssa Roberta Bettuzzi (CIA) Confederazione Italiana Agricoltori dr. Giuseppe Pantaleoni dr. Luigi Sidoli Confagricoltura Unione Provinciale Agricoltori di Piacenza 3 / 16

3 Obiettivi e descrizione sintetica Finalità: Promuovere la diffusione di una cultura dei consumi basata sulla conoscenza del rischio di contaminazione dei prodotti agro alimentari, accompagnata da un informazione sui controlli seria ed attendibile nell ambito della Sicurezza Alimentare in relazione alla presenza di residui di prodotti fitosanitari e di altri contaminanti. Obiettivo Generale A) Promuovere processi di comunicazione sui comportamenti di attenta vigilanza sui contaminanti coordinando le sinergie e le attività svolte da soggetti diversi pubblici e privati. B) Diffondere una cultura basata sulla conoscenza del patrimonio agro-alimentare del territorio con particolare riguardo ad eventuali rischi di contaminazione. C) Potenziare il senso di responsabilità dei produttori inducendo un utilizzo razionale delle sostanze chimiche e di altri mezzi di produzione che possono influenzare la sanità degli alimenti. D) Promuovere processi di comunicazione virtuosa rivolta ai cittadini per sviluppare un atteggiamento critico e consapevole sulle produzioni agro-alimentari e sulle eventuali sostanze contaminanti. Le Principali Tematiche del Progetto 1. Qualità e Sicurezza Alimentare Presupposto fondamentale della correttezza dell informazione e della tutela della salute del consumatore è la conoscenza della normativa nazionale e comunitaria, che regola in modo obbligatorio la produzione degli alimenti. L applicazione di norme volontarie per la tracciabilità delle produzioni agro-alimentari, la valutazione della corretta applicazione delle norme igieniche, sono altrettanto importanti per dare fiducia al consumatore e valore aggiunto al prodotto alimentare. 2. Tipologie di Contaminazione Saranno prese in considerazione le tipologie di contaminanti relative a: prodotti fitosanitari, farmaci veterinari, metalli pesanti. 3. Analisi del Rischio nell utilizzo di Prodotti Fitosanitari Mediante il sistema informatico integrato sviluppato nell ambito di OICA (Università Cattolica) saranno raccolti, in forma riservata e anonima, i risultati delle analisi fatte, sui prodotti agroalimentari per la ricerca di contaminanti chimici e di residui di prodotti fitosanitari in particolare, da Laboratori pubblici e privati per conto di Società Agroalimentari, Cooperative di produttori, etc. nonché dai laboratori interni alle stesse Società, Cooperative. Particolare attenzione è dedicata alla raccolta delle informazioni sull origine e caratteristiche del campione da cui derivano i dati. 4 / 16

Con gli idonei strumenti statistici verrà stimata la corretta EDI (quantità giornaliera di ogni sostanza chimica assunta con gli alimenti). 4. Organi di Controllo e Monitoraggio Considerando che nello studio della contaminazione agro-alimentare operano differenti soggetti per il controllo e il monitoraggio della contaminazione, il progetto si prefigge di conseguire un più stretto collegamento tra la realtà accademica, la realtà del controllo ufficiale (ARPA, AUSL ecc.) e quella operativa per sviluppare collaborazioni e sinergie anche con enti esterni. 5. Contaminazione e Informazione: Il progetto si propone di creare un valido punto di riferimento per le Istituzioni pubbliche locali, nazionali e per i consumatori. La competenza e la professionalità maturate consentiranno la divulgazione, anche mediante strumenti innovativi, all esterno (Istituzioni e opinione pubblica) di informazioni corrette e specifiche per far fronte alle differenti esigenze dell utente/interlocutore. Le azioni del progetto costituiranno uno strumento importante per la caratterizzazione delle produzioni tipiche, facendo emergere nel contempo l impegnativo lavoro dei proponenti a tutela della salute dei cittadini. Durata del progetto di medio periodo. Lo sviluppo del progetto è triennale: dal 2006 al 2008 Fasi di sviluppo del progetto Fase 1 - Progetto di ricerca e costruzione della mappa informativa e del sistema di monitoraggio e controllo della presenza di contaminanti e di residui di prodotti fitosanitari negli alimenti con particolare attenzione a quelli della filiera agro-alimentare della provincia di Piacenza. Studio e analisi dei dati dei controlli istituzionali e degli autocontrolli privati. Reperimento dei dati di autocontrollo privati tracciando uno disegno di ricerca, elaborazione e valutazione per le aziende del territorio piacentino. Fase 2 - Progetto di divulgazione delle conoscenze acquisite e realizzazione dei materiali informativi, multimediali, didattico/formativi e interattivo/comunicativi. Fase 3 - Progetto di sensibilizzazione, comunicazione e formazione dei docenti, degli studenti, dei protagonisti di settore e dei cittadini. Metodologia Le tematiche progettuali verranno affrontate, nell ambito di incontri tecnici con i professionisti e i referenti degli enti e delle associazioni partecipanti. Una particolare cura verrà dedicata alla produzione di materiali informativi finalizzati all informazione dei consumatori. 5 / 16

L intero sviluppo progettuale vedrà i consulenti scientifici di settore del mondo accademico della realtà istituzionale e associativa locale in continua e costruttiva collaborazione, al fine di realizzare nelle sue massime potenzialità tutte le azioni progettuali. 6 / 16

4 Situazione attuale e lavori esistenti Dal marzo 2006 è in corso la prima fase del progetto. Nei primi due incontri è stata condivisa l idea progettuale con tutte le istituzioni e le associazioni di settore partecipanti. Attualmente si è avviata l attività di reperimento dei dati dei controlli istituzionali e degli autocontrolli privati per lo sviluppo e la costruzione della mappa informativa sui prodotti agroalimentari del territorio e sui contaminanti rilevati ed analizzati. Non si conoscono, al momento attuale, altre esperienze locali di collaborazione sulla sicurezza alimentare tra gli enti istituzionali e le associazioni di settore. 7 / 16

5 Fattibilità Il percorso triennale tracciato con il progetto ha riscontrato un elevato grado di adesione da parte dei soggetti istituzionali, accademici e dell associazionismo sulle tematiche della sicurezza alimentare e la tutela della salute del consumatore, nella prospettiva di costituire un punto di riferimento coordinato, sinergico e in prospettiva operativamente stabile e permanente. L ampia disponibilità e l attivo coinvolgimento dei soggetti partecipanti fanno prevedere un elevato grado di realizzabilità del progetto. Per lo sviluppo delle tre fasi del progetto è fondamentale il reperimento di finanziamenti ad hoc che consentano di supportare l elaborazione della mappa informativa sui prodotti tipici locali e non, la costruzione dei materiali divulgativi, formativi e comunicativi e lo sviluppo operativo dei pacchetti informativi e formativi con il mondo della scuola, dei consumatori e di tutti gli interlocutori interessati. 8 / 16

6 Motivazioni, approccio e risultati attesi 6.1 Approccio e problematiche affrontate Le ragioni che hanno portato allo sviluppo di questa sinergica collaborazione fra Federconsumatori, Università Cattolica di Piacenza, enti istituzionali e associazioni di settore poggiano sul desiderio di dare vita ad un esperienza di monitoraggio e di sorveglianza sui rischi alimentari, nel tentativo di ampliare le sorgenti dei dati a vantaggio di un consumatore che, oggi più di ieri, si rivolge alle Associazioni dei Consumatori per sollecitare alla vigilanza, per ricevere informazioni, per essere rassicurato. Dare risposta al crescente bisogno informativo è un compito sempre più impegnativo; aumenta sistematicamente l attenzione dei cittadini e delle istituzioni verso il mondo della produzione, della distribuzione e del consumo ed è in questo ambito che si collocano le motivazioni che accompagnano l impegno di tutti i soggetti partecipanti. L approccio che il progetto sostiene punta sull integrazione di tutte le componenti partecipanti in un ottica di co-produzione per definire le migliori strategie di comunicazione e informazione dei cittadini-consumatori sui rischi alimentari da contaminati. L Università Cattolica di Piacenza attraverso il suo Osservatorio Italiano Contaminanti Agroalimentari (OICA), da anni, dedica il suo impegno alla conoscenza ed al monitoraggio dell eventuale presenza di residui di prodotti fitosanitari e di altri contaminanti negli alimenti (metalli pesanti, farmaci ad uso veterinario, micotossine, ecc.). L Azienda USl di Piacenza e l Arpa sviluppano attività e controlli nell area della sicurezza alimentare ed hanno come obiettivo finale l individuazione e la valutazione del rischio di sostanze presenti nella filiera agro-alimentare e l impatto che hanno sulla salute del consumatore. Le Associazioni di Settore (Coldiretti, CIA, Confagricoltura) mettono a disposizione la loro competenza nel supporto organizzativo e tecnico fornito alle strutture della produzione, nell adeguamento ai requisiti di sicurezza e di autocontrollo. I Centri Sperimentali Azienda Tadini e Istituto Cerealicolo forniscono supporto tecnico delle attività di ricerca e innovazione nel settore agroalimentare. Il territorio piacentino richiede sempre più l attivazione di una strategia che mira alla realizzazione di un dialogo continuo e allo sviluppo di rapporti di collaborazione tra i diversi enti, obiettivo non secondario del progetto, nell ambito del comune impegno ed interesse di tutelare il consumatore dai rischi alimentari. Per il progetto, nel suo complesso, diventa prioritario un approccio che individua strategicamente nella formazione e informazione della popolazione consumatrice una leva 9 / 16

promozionale territoriale, nell ottica di costruire una rete integrata di comunicazione tra sistema scolastico, centri di formazione e associazionismo di settore. In prospettiva, lo sviluppo dell idea progettuale porterà a rafforzare gli strumenti di partecipazione esistenti per un efficace condivisione delle scelte nell ambito del settore agroalimentare e della tutela della salute del cittadino. 6.2 Benefici attesi Obiettivi attesi nel medio lungo periodo 1) Costituzione di un gruppo di lavoro con gli operatori di settore per condividere la situazione di partenza e sviluppare una strategia d intervento sulla sicurezza alimentare nella realtà di Piacenza; coordinamento periodico del gruppo: minimo 6 incontri entro un anno dal momento di avvio del progetto. 2) Disegno di ricerca, studio e valutazione per il reperimento dei dati degli autocontrolli privati svolti dalle aziende di produzione e i dati dei controlli istituzionali. 3) Conferenza stampa iniziale sull avvio del progetto e una finale sui risultati e le sinergie sviluppate al termine del progetto. 4) Predisposizione degli opuscoli informativi divulgativi e dei materiali funzionali alla realizzazione degli eventi pubblici e formativi. 5) Incontri informativi-formativi rivolti al mondo scolastico: n. 5 conferenze con gli studenti delle scuole di 1 e 2 grado; n. 5 incontri informativi-formativi con i docenti referenti; n. 10 interventi in aula sviluppando anche azioni didattico/esercitative. 6) N. 10 Conferenze pubbliche rivolte alla popolazione, ai consumatori, alle associazioni di categoria e agli operatori di settore. 7) Realizzazione di un prodotto informativo cartaceo e multimediale (CD ROM) di sistematizzazione dell esperienza progettuale realizzata. 8) Sviluppo di network di confronto sui temi dei rischi alimentari e i prodotti tipici del territorio. 9) Costruzione di un sito web sui temi della sicurezza alimentare, periodicamente aggiornato, per sintetizzare le collaborazioni sinergiche sviluppate nell esperienza progettuale. 10) Realizzazione di una Tavola Rotonda/Conferenza Territoriale per attivare un dibattito che evidenzi le modalità di sinergia consolidate, le criticità da affrontare e valutare i risultati raggiunti. 10 / 16

7 Impatto sulla competitività e sostenibilità del territorio piacentino Il progetto promuove interventi di qualità comunicativa sui rischi alimentari per sostenere il rilancio delle filiere agroalimentari e delle produzioni tipiche certificate, rafforzando il ruolo di qualità del territorio come fattore competitivo. Il progetto ha pertanto un impatto elevato sulla valorizzazione della produzione del territorio e sullo sviluppo di progetti integrati per il territorio fra tutti gli interlocutori (università, istituzioni, associazioni) locali. Il progetto incide sulla capacità sostenibile del sistema territorio di mantenere e migliorare la sua attuale posizione competitiva, sviluppando una dimensione integrata del prodotto piacentino : comunicazione dei contaminanti presenti nella produzione e nel suolo, della qualità dei controlli e autocontrolli attivi e della qualità del percorso complessivo delle filiere dei prodotti. Gli indicatori obiettivo previsti sono: target 2010 2015 2020 1. aumento dei consumi di prodotti tipici piacentini 3% 5% 7% 2. n. corsi formativi/informativi sulla consumo alimentare 40 50 60 consapevole 3. strumenti di comunicazione sui rischi alimentari prodotti > Pacchetti standard 4. indice di partecipazione agli incontri informativi pubblici 50% 60% 70% sul tema 5. aumento controlli sui contaminanti alimentari 15% 20% 30% 6. % autocontrolli periodici pacchetto igiene strutture 50% 80% 90% produttive 7. riduzione utilizzo sostanze chimiche a rischio per la salute nella produzione 10% 12% 15% 11 / 16

8 Programma di lavoro Fasi di sviluppo del progetto Anno 2006/2007 Fase 1 - Progetto di ricerca e costruzione della mappa informativa e del sistema di monitoraggio e controllo della presenza di contaminanti e di residui di prodotti fitosanitari negli alimenti con particolare attenzione a quelli della filiera agro-alimentare della provincia di Piacenza. Studio e analisi dei dati dei controlli istituzionali e degli autocontrolli privati. Reperimento dei dati di autocontrollo privati tracciando uno disegno di ricerca, elaborazione e valutazione per le aziende del territorio piacentino. Anno 2007/2008 Fase 2 - Progetto di divulgazione delle conoscenze acquisite e realizzazione dei materiali informativi, multimediali, didattico/formativi e interattivo/comunicativi. Anno 2008/2009 Fase 3 - Progetto di sensibilizzazione, comunicazione e formazione dei docenti, degli studenti, dei protagonisti di settore e dei cittadini. Azioni specifiche per Fase di Progetto Fase 1 Costruzione mappa informativa agroalimentare e sistema di monitoraggio 1. azione: Coordinare un tavolo tecnico sulla sicurezza alimentare nell area agro-alimentare per lo sviluppo di comuni conoscenze condivise sul rischio chimico e microbiologico degli alimenti, con particolare attenzione ai prodotti ortofrutticoli. 2. azione: Costruire un piano di valutazione e analisi dei rischi alimentari dei prodotti individuati, secondo le metodiche più avanzate, considerando anche l impatto sulla salute, per target più a rischio, e sull economia locale. 3. azione: Definire il sistema di monitoraggio e di tracciabilità dei controlli, anche attraverso un set di indicatori di processo e di esito sull efficacia dei controlli, coordinando le sinergie e le attività svolte da tutti i soggetti pubblici e privati intervenuti nel progetto. 4. azione: Sperimentare il percorso di valutazione e monitoraggio nell ambito locale e raccogliere i risultati della sinergia attuata. 5. azione: Presentare i risultati dell attività progettuale in un iniziativa pubblica (Tavola Rotonda e Conferenza Stampa) finalizzata ad evidenziare le tappe principali dell esperienza, le pratiche di scambio e di reciproco riconoscimento dei promotori del progetto. Fase 2 Progettazione degli strumenti di comunicazione e di diffusione delle conoscenze 1. azione: Raccolta dei materiali documentali messi a disposizione dal gruppo tecnico sulle tematiche individuate, sui controlli alimentari e sul sistema di monitoraggio adottato. 2. azione: Definizione dei target di popolazione destinataria dell informazione e delle conoscenze acquisite. 12 / 16

3. azione: Valutazione e predisposizione dei materiali informativi/divulgativi (depliant, opuscoli, schede.), dei materiali multimediali (Cd Rom, Filmati, Spazi Televisivi o Radiofonici ), del materiali per i portali WEB Internet dei principali soggetti coinvolti e delle Istituzioni locali principali. 4. azione: Costruzione dei pacchetti informativi/formativi destinati al mondo della scuola e dell associazionismo. 5. azione: Sviluppo dei prototipi informativi/comunicativi e definizione del sistema di aggiornamento periodico. Fase 3 Sensibilizzazione, comunicazione e formazione rivolta ai target definiti 1. azione: Sviluppo di n. 10 pacchetti informativi e formativi rivolti ai docenti e agli studenti delle scuole superiori della provincia. 2. azione: Sviluppo di n. 10 percorsi educativi e didattici per le scuole di 1 grado. 3. azione: Sviluppo di n. 10 incontri con il mondo dell associazionismo di tutela dei consumatori e utenti, associazioni di categoria, e operatori del settore del mondo istituzionale ed economico e la popolazione 4. azione: Sviluppo di una Conferenza territoriale che presenti i risultati delle 3 fasi progettuali per attivare una riflessione locale e regionale sull esperienza avviata e definisca le basi per un osservatorio permanente. 13 / 16

9 Preventivo dei costi 1 fase: elaborazione progetto e studio di analisi e valutazione dati relativi ai controlli e autocontrolli e costruzione mappa informativa Tot. Costi: 35.000,00 2 fase: progettazione materiale divulgativo Tot. Costi: 60.000,00 3 fase: sensibilizzazione, diffusione e comunicazione Tot. Costi: 45.000,00 14 / 16

10 Risorse e fonti di finanziamento Il progetto prevede la partecipazione degli enti istituzionali, accademici e dell associazionismo locale di settore ed ognuno contribuisce con risorse di personale proprie. La Federconsumatori di Piacenza, che coordina il progetto con risorse volontarie, mette a disposizione il supporto organizzativo, tecnico e strutturale per la realizzazione degli incontri di ciascuna fase del progetto. L Università Cattolica co-generatrice e promotrice del progetto, insieme alla Federconsumatori, sostiene l attività di elaborazione dei dati degli autocontrolli delle strutture produttive locali impegnando il 50% del tempo orario di una borsista alla realizzazione delle attività di analisi, registrazione ed elaborazione dei dati. Le possibili fonti di finanziamento sono previste a carico degli enti istituzionali referenti per le attività agroalimentari e sanitarie del territorio: Comune, Provincia, Camera Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA), dell associazionismo locale, regionale e nazionale a tutela del consumatore: Federconsumatori Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano. Sono in corso le domande di finanziamento agli enti individuati. 15 / 16

11 Monitoraggio e valutazione Lo stato di avanzamento del progetto, in base alla calendarizzazione delle attività (gantt di progetto), sopra definito al punto otto, sarà verificato e monitorato attraverso momenti di valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi, previsti per ciascuna fase progettuale, da parte del gruppo tecnico di progetto. I momenti di verifica e valutazione sono previsti in-itinere ed ex-post. Nella fase iniziale la formulazione del progetto ha previsto la definizione di obiettivi e dei relativi risultati attesi, a fronte di una fotografia iniziale sui rischi alimentari dei prodotti locali e non. La valutazione in-itinere verificherà se l attuazione del progetto è conforme agli obiettivi previsti in ciascuna fase. Questa attività consentirà di mettere in luce cosa modificare o potenziare per ottenere i risultati attesi e verificare il rispetto dei costi previsti, ma soprattutto se l attività sviluppata sta rispettando i destinatari per i quali è stata pensata. La valutazione ex-post al termine del triennio (2006-2009) permetterà di verificare se la pianificazione sarà attuata fedelmente, se saranno raggiunti gli obiettivi finali stabiliti e infine se gli interventi attivati avranno soddisfatto le esigenze dei destinatari. 16 / 16