SOMMARIO 1 PRESENTAZIONE DELLA SOCIETÀ PROPONENTE...3 2 PRESENTAZIONE INTRODUTTIVA DEL PROGETTO...5 3 DESCRIZIONE SINTETICA SULL IMPOSTAZIONE DEL SIA...8 4 AUTORIZZAZIONI, CONCESSIONI E NULLA OSTA RICHIESTI...10 2 di 11
1 PRESENTAZIONE DELLA SOCIETÀ PROPONENTE Il Gruppo Hera nasce alla fine del 2002, in seguito ad una delle più significative operazioni di aggregazione realizzate in Italia nel settore delle public utilities, diventando una delle principali società multiutility nazionali per la gestione dei servizi energetici (gas, energia elettrica), idrici (acquedotto, fognatura e depurazione) e ambientali (raccolta e smaltimento rifiuti). Il processo di aggregazione, che ha interessato inizialmente le aree territoriali di Bologna, Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena e Imola-Faenza, coinvolge, oggi, a seguito della fusione con Ferrara e Modena, oltre 240 Comuni tra cui anche Comuni appartenenti alla Provincia di Firenze e di Pesaro e Urbino. Dopo la costituzione, l azienda è stata parzialmente privatizzata, con il collocamento del 44,5% del capitale sociale alla Borsa di Milano. Il 1 luglio 2009 nasce Herambiente s.r.l, mediante conferimento del ramo d azienda di Hera S.p.A - Divisione Ambiente ad Ecologia Ambiente e contestuale fusione per incorporazione di Recupera s.r.l.. Il 07 ottobre 2010 è stata deliberata la trasformazione in S.p.A. della società Herambiente s.r.l. con efficacia a decorrere dal 08 Ottobre 2010. Il Gruppo Hera è fra i leader nazionali ed europei nella gestione dei servizi legati al ciclo dell'acqua (potabilizzazione, depurazione, fognatura), all'utilizzo delle risorse energetiche (distribuzione e vendita metano ed energia, risparmio energetico, teleriscaldamento e soluzioni innovative) e alla gestione dei servizi ambientali (raccolta e smaltimento rifiuti, igiene urbana, termovalorizzazione, compostaggio). Herambiente S.p.A. ha la responsabilità di gestire tutte le attività operative, commerciali e amministrative degli impianti di gestione rifiuti, con l obiettivo di razionalizzare gli interventi e perseguire standard di efficienza e redditività, coordinando, inoltre, le attività delle società controllate. La macrostruttura della società è di tipo funzionale e si compone di una direzione generale, che traccia le linee strategiche e guida l organizzazione di una funzione di staff, Tecnologia e Ingegneria, e di tre grandi funzioni di line denominate Direzione Produzione, Direzione Mercato Sviluppo, pianificazione e controllo e Direzione Servizi Operativi. La funzione di staff ha il compito, per quanto di sua competenza, di supportane le funzioni di line che hanno invece attività di carattere gestionale. Di seguito si riporta l organigramma principale di Herambiente nonché quello della struttura Direzione Produzione all interno della quale è collocata la filiera Impianti rifiuti industriali che si occupa della gestione di tutti gli impianti di trattamento rifiuti industriali compreso il Centro Ecologico Baiona oggetto del presente SIA. 3 di 11
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2 PRESENTAZIONE INTRODUTTIVA DEL PROGETTO Nel Centro Ecologico Baiona, di proprietà di Herambiente S.p.A., società del Gruppo Hera (Socio Unico Hera S.p.A.), sono svolte attività di trattamento acque reflue industriali, incenerimento di rifiuti urbani e speciali anche pericolosi e incenerimento sfiati gassosi, autorizzate ai sensi del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. e della L.R. 21/04 con Provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale n. 2872 del 29/08/2012 e s.m.i., rilasciato dalla Provincia di Ravenna. Il Centro si sviluppa in adiacenza alla stabilimento petrolchimico di Ravenna e svolge prevalentemente un servizio a favore del tessuto produttivo dell'area industriale di Ravenna e, limitatamente, di altre realtà impiantistiche del Gruppo HERA, nel rispetto del principio di prossimità. Il Centro Ecologico Baiona è costituito dai seguenti impianti funzionalmente e tecnicamente connessi tra loro ovvero gestiti unitariamente nel medesimo complesso: Forno Inceneritore F3 per la termodistruzione di rifiuti urbani e speciali, anche pericolosi, con recupero energetico. Impianto di Trattamento Acque di Scarico (TAS) per la depurazione di acque reflue industriali e meteoriche/dilavamento provenienti, oltre che dalle attività svolte nel sito stesso, dai gestori coinsediati nel Sito Multisocietario di Ravenna e da altri gestori esterni collegati via condotta all impianto TAS. In tale impianto viene svolta anche attività di trattamento integrato chimico-fisico e biologico di rifiuti speciali, anche pericolosi, conferiti in conto terzi tramite mezzi mobili. L impianto TAS è costituito nel suo complesso da due sezioni dedicate rispettivamente al Trattamento Acque di Processo Organiche (linea TAPO) e Trattamento Acque di Processo Inorganiche (linea TAPI) comprensive delle acque meteoriche e di dilavamento. Alla linea TAPO sono convogliate, oltre alle acque reflue derivanti da trattamento chimico-fisico specializzato per gli spurghi della sezione di abbattimento fumi del Forno F3, anche i reflui derivanti da trattamento chimico-fisico dei rifiuti liquidi conferiti tramite autobotti. Infine è da rilevare il collegamento funzionale relativo alla gestione delle acque meteoriche/dilavamento e di processo derivanti dal Comparto polifunzionale di trattamento/smaltimento di rifiuti HERAmbiente/SOTRIS di Ravenna, sito sulla S.S. 309 Romea al km 2,6. 5 di 11
Forno incenerimento F2 per il trattamento di sfiati gassosi clorurati provenienti via tubo da impianti dell adiacente insediamento petrolchimico. Si dà atto che il Forno F2 fino a luglio 2001 è stato autorizzato allo smaltimento di rifiuti liquidi pericolosi (6.500 t/anno) ai sensi del D.Lgs. n. 22/1997 e s.m.i. (oltre ai vent-gas clorurati provenienti dallo Stabilimento ex- Enichem) e che tale attività è stata sospesa a seguito dell entrata in vigore del DM n. 124/2000. L impianto è stato successivamente adeguato alle prescrizioni del DM n. 503/1997 per l incenerimento di rifiuti speciali non pericolosi (oltre ai vent-gas di cui sopra) e in tal senso è stata aggiornata l autorizzazione alle emissioni in atmosfera; l attività non è poi stata mai avviata e non è stata rinnovata l autorizzazione allo smaltimento di rifiuti liquidi continuando solo quella relativa ai vent-gas clorurati. A far tempo dal luglio 2009 sussiste il fermo temporaneo del Forno F2 che permane tuttora. Forno Incenerimento Sfiati (FIS) per il trattamento di sfiati gassosi di processo non clorurati provenienti via tubo dall adiacente insediamento petrolchimico. Ai sensi del citato Provvedimento di AIA, l impianto di Trattamento Acque di Scarico TAS è attualmente autorizzato al trattamento (D8/D9) di un quantitativo massimo di rifiuti liquidi ricevuti da terzi via ATB pari a 110.000 ton/anno di cui massimo 75.000 ton/anno costituiti da rifiuti pericolosi. Il progetto proposto si sostanzia nella richiesta del proponente di incrementare il quantitativo massimo di rifiuti autorizzato da 110.000 ton/anno a 200.000 ton/anno di cui massimo 100.000 ton/anno costituiti da rifiuti pericolosi. I rifiuti liquidi da terzi avviati a trattamento nell impianto TAS saranno ricevuti e stoccati nelle strutture di ricezione e stoccaggio esistenti meglio descritte nel seguito della relazione, essendo le stesse adeguatamente dimensionate allo scopo, così come l impianto TAS; si sottolinea pertanto fin da ora che l incremento richiesto non implica, a livello impiantistico e strutturale, alcuna modifica dell impianto esistente. L incremento delle esigenze di smaltimento di rifiuti liquidi da terzi è stato riscontrato sin dal 2004 e fu, infatti, alla base di un primo incremento della quantità massima autorizzata, ottenuto nell anno 2006, da 50.000 t/anno a 75.000 t/anno, nonché di un successivo incremento ottenuto nel 2011 da 75.000 t/anno a 110.000 t/anno di cui massimo 75.000 t/anno costituite da rifiuti pericolosi. L incremento richiesto, oggetto del presente Studio di Impatto Ambientale, risponde principalmente alle esigenze che si sono manifestate sul territorio durante gli ultimi anni, nei quali 6 di 11
si è riscontrata una crescente domanda di smaltimento di rifiuti liquidi, costituiti in larga parte da percolati delle discariche del Gruppo Hera. La tendenza di aumento dei conferimenti di rifiuti liquidi da terzi via ATB è stata accompagnata da una progressiva riduzione dei flussi di acque reflue industriali provenienti dall insediamento petrolchimico, sia in termini di portata che di carico organico, afferenti via tubo alla sezione di trattamento delle acque di processo organiche (TAPO) dell impianto TAS. Questo ha determinato che le torri biologiche della sezione TAPO dell impianto TAS si siano mantenute negli ultimi anni ben al di sotto della loro capacità di trattamento, fino alla situazione attuale, nella quale solo una delle due torri viene mantenuta in funzione e garantisce pienamente la depurazione dei flussi. Nell ambito della procedura di VIA in oggetto si richiede, inoltre, la valutazione della compatibilità ambientale anche relativamente agli interventi finalizzati all ottimizzazione delle modalità di gestione delle acque reflue provenienti dallo Stabilimento Multisocietario in condizioni di emergenza, che rendono non più necessaria l installazione, prevista entro il 30/06/2014, del serbatoio S53 destinato all accumulo dei suddetti reflui (cfr. punto D1 dell allegato D al Provv. di AIA n.2872 del 29/08/2012 e s.m.i.). Rispetto a quest ultimo intervento, si richiede la valutazione della compatibilità ambientale nell ambito della procedura di VIA in oggetto, fermo restando che il titolo necessario per la realizzazione delle opere (concessione edilizia) sarà acquisito prima della realizzazione delle opere stesse. 7 di 11
3 DESCRIZIONE SINTETICA SULL IMPOSTAZIONE DEL SIA Il presente Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.) viene redatto in conformità alle normative di riferimento in materia di Valutazione di Impatto Ambientale: D.P.C.M. del 27/12/1988 e s.m.i. Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità di cui all'art.6, L.8 luglio 1986, n.349 ; Allegato VII Contenuti dello Studio di Impatto Ambientale alla Parte Seconda del d.lgs.152/2006 e s.m.i. Norme in materia ambientale ; Allegato B alla D.G.R. n.1238 del 15/07/2002 Approvazione della Direttiva generale sull attuazione della L.R. 9/99 e delle Linee guida generali per la redazione e la valutazione degli elaborati per la Procedura di Verifica e del S.I.A. per la Procedura di V.I.A. della Regione Emilia-Romagna; Allegato C Contenuti del S.I.A. relativo a progetti di cui all articolo 11, comma 1 alla L.R. 20 Aprile 2012 n.3 che ha riformato la L.R. 9/1999 Disciplina della procedura di valutazione dell impatto ambientale. In ossequio a quanto stabilito dalla normativa vigente, il presente Studio si articola nei seguenti elaborati: Elaborato 1 - Introduzione Elaborato 2 - Inquadramento Programmatico Elaborato 3 - Inquadramento Progettuale Elaborato 4 - Quadro di riferimento ambientale: atmosfera Elaborato 5 - Quadro di riferimento ambientale: risorse idriche, suolo e sottosuolo Elaborato 6 - Quadro di riferimento ambientale: flora, fauna ed ecosistemi Elaborato 7 - Quadro di riferimento ambientale: rumore Elaborato 8 - Quadro di riferimento ambientale: salute e benessere dell uomo Elaborato 9 - Quadro di riferimento ambientale: paesaggio Elaborato 10 - Quadro di riferimento ambientale: sistema insediativo e condizioni socioeconomiche 8 di 11
Elaborato 11 - Quadro di riferimento ambientale: opere di mitigazione e compensazione Elaborato 12 - Piano di monitoraggio Elaborato 13 - Modelli di previsione e difficoltà Scopo del presente S.I.A. è analizzare le caratteristiche del progetto, le relazioni con gli strumenti di pianificazione vigenti e le componenti ambientali interessate nello scenario ante operam, per poter identificare e valutare gli effetti del progetto sull ambiente nello scenario post operam. Pertanto, si precisa che le componenti ambientali di riferimento sono state individuate tra quelle indicate nell Allegato I al citato D.P.C.M. del 1988 e sono rappresentate da: Atmosfera; Ambiente idrico; Suolo e sottosuolo; Vegetazione, flora, fauna; Ecosistemi; Salute pubblica: Rumore e vibrazioni; Paesaggio. Traffico Aspetti socio economici Gli impatti sono stati analizzati, componente per componente, con grado di approfondimento relazionato all importanza dell impatto stesso e alla sensibilità della componente interessata. Il presente Studio viene realizzato sulla base di quanto previsto dal progetto in esame, redatto da Herambiente S.p.A.. 9 di 11
4 AUTORIZZAZIONI, CONCESSIONI E NULLA OSTA RICHIESTI Considerato che il progetto di incremento della attività di trattamento integrato chimico-fisico e biologico di rifiuti speciali liquidi anche pericolosi dell impianto TAS, si configura come modifica di progetto di cui ai punti A.2.3 e A.2.4, dell allegato A.2 L.R 3/2012 Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato B, lettere D1, D5, D9, D10 e D11 e all'allegato C, lettera R1, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) ; e Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità superiore a 100 t/giorno, mediante operazioni di incenerimento o di trattamento di cui all'allegato B, lettere D9, D10 e D11, ed allegato C, lettera R1, della parte quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006 Visto l art. 4, comma 2 della L.R 9/99 e s.m.i: Sono inoltre assoggettati alla procedura di V.I.A. i progetti di modifica o estensione dei progetti elencati negli Allegati A.1, A.2 e A.3 qualora la modifica o l'estensione sia, di per sé, conforme o superiore alle soglie stabilite nei medesimi Allegati. Considerato che le attività esistenti di gestione dei rifiuti svolte nel Centro Ecologico Baiona rientrano ai punti 5.1 e 5.3 dell allegato VIII alla parte II del D.Lgs. n 152/2006 e s.m.i., e pertanto sono soggette alla disciplina in merito All autorizzazione Integrata Ambientale. Considerato che il progetto in oggetto rientra nelle casistiche di modifica sostanziale di cui all art 5, comma 1, lettera l-bis) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.., individuate nella Circolare del Assessore dell Ambiente della Regione Emilia Romagna del 1/8/2008 (PG. 2008/187404), secondo la quale, sono da ritenersi modifiche sostanziali sia le modifiche soggette a VIA di attività IPPC, sia le modifiche che determinano un incremento di una delle grandezze oggetto della soglia (per i complessi in cui sono svolte attività per le quali la normativa IPPC indica valori soglia) pari o superiore al valore della soglia medesima. Visto l art 17, comma 4, della LR 9/99 e s.m.i. La procedura di V.I.A., effettuata ai sensi della presente legge, comprende e sostituisce in particolare [ ] b) l'autorizzazione integrata ambientale di cui al Titolo III bis del decreto legislativo n. 152 del 2006 ed alla legge regionale 11 ottobre 2004, n. 21 (Disciplina della prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento), per i progetti che ricadono nel campo di applicazione dell'allegato VIII del decreto legislativo n. 152 del 2006; a tal fine il S.I.A. e gli elaborati progettuali contengono anche le informazioni previste all'articolo 29 ter, 10 di 11
e il provvedimento finale contiene le condizioni e le misure supplementari previste dagli articoli 29 sexies e 29 septies del decreto legislativo n. 152 del 2006; Tutto ciò premesso e considerato, nell ambito della procedura valutazione di impatto ambientale relativa al progetto in oggetto, si richiede siano rilasciati, ai sensi dell art. 17, comma 2, della L.R. 9/99 e s.m.i., le autorizzazioni, i pareri, le concessioni, i nulla osta, gli assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione del progetto di seguito elencati: Autorizzazioni Pareri necessari per la realizzazione e gestione dell opera in progetto Valutazione di Impatto Ambientale Autorizzazione Integrata Ambientale che sostituisce, ai sensi dell Allegato IX alla Parte Seconda del D. Lgs. 152/06 e s.m.i., le seguenti autorizzazioni: a) Autorizzazione unica per la realizzazione e gestione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti (art. 208, capo IV del Titolo I alla parte IV del D. Lgs. 152/06 e s.m.i.); b) Autorizzazione alle emissioni in atmosfera (Titolo I della parte V del D. Lgs. 152/06 e s.m.i.); c) Autorizzazione allo scarico (capo II del titolo IV della parte III del D. Lgs. 152/06 e s.m.i.). Parere edilizio-urbanistico Pre-Valutazione di incidenza ai sensi ai sensi della DGR 1191 del 30/07/2007 Parere in merito alla pre-valutazione di incidenza ai sensi ai sensi della DGR 1191 del 30/07/2007 Parere igienico-sanitario Ente competente al rilascio Provincia di Ravenna Provincia di Ravenna Comune di Ravenna Provincia di Ravenna Ente Parco Delta del Po AUSL Ravenna Parere di compatibilità ambientale ARPA Sez. Prov.le Ravenna, Comune di Ravenna Servizio Ambiente Provincia di Ravenna Per quanto sopra, è stata predisposta la seguente documentazione: Progetto definitivo delle opere redatto ai sensi della L.R. 9/1999 e s.m.i. (Volume 1) Studio di Impatto Ambientale redatto ai sensi della L.R. 9/1999 e s.m.i. (Volume 2) comprensivo della Pre-valutazione di incidenza del progetto ai sensi della D.G.R. n. 1191 del 30 luglio 2007, (allegato SA 6.1); Domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale ed i relativi allegati redatti ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e L.R. n. 21/2004 (Volume 3). 11 di 11