Ufficio Stampa CISL Bergamo Rassegna Stampa mercoledì 22 gennaio 2014 mercoledì 22 gennaio 2014
LEGGE FORNERO A Bergamo 2.000 controversie nel 2013 La Cisl: "Prova della grave crisi che ha colpito le aziende, costrette a ridurre i dipendenti" La grave crisi che da oltre 5 anni coinvolge in modo drammatico anche il nostro territorio, la si può leggere attraverso tante prospettive: l aumento del ricorso agli ammortizzatori sociali in termini di ore di cassa integrazione (+ 12,7% nel 2013), l incremento del ricorso alla mobilità, con un numero di lavoratori coinvolti passato dai 2.409 del 2012 ai 3.586 del 2013, ai quali vanno aggiunti gli oltre 5.000 ex dipendenti delle piccole aziende, e l'aumento del numero dei disoccupati ormai al 7% in provincia di Bergamo, con oltre il 24% dei giovani con meno di 30 anni. A questi si aggiunge un altro dato negativo che riguarda il numero delle controversie individuali. Queste, anche a seguito della legge 92 del 2012, una delle famigerate Fornero, hanno segnato un incremento del 28% nel 2013 sull'anno precedente. Lo studio predisposto dagli uffici della CISL evidenzia come le controversie presso la Direzione territoriale del lavoro, infatti, siano passate da 1.525 presentate nel 2012 di cui 1.287 con il risultato di conciliazione ( cioè un accordo fra le parti) alle 2.075 presentate nel corso del 2013 di cui 1.783 conciliate. Questo dato sottolinea Giacomo Meloni, segretario territoriale della CISL di Bergamo - è l'ulteriore riprova di come la grave situazione di crisi colpisca le aziende, costrette a ridurre il numero dei dipendenti, ma ancor più i lavoratori che perdono il posto di lavoro, e subiscono tutte le ripercussioni che ne conseguono sia sul piano economico che della dignità della persona. Ancor più il dato dimostra i limiti, più volte esplicitati dal sindacato, della riforma Fornero, che tramite il licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo alimenta ancor più la piaga della perdita del lavoro. Spesso l'azienda in difficoltà ( prevalentemente piccola con meno di 15 dipendenti) dovendo ricorrere alla riduzione di personale, propone come soluzione al proprio dipendente licenziato un verbale conciliativo presso la Direzione territoriale del lavoro, dove il lavoratore può farsi assistere dal sindacato. Quello che il sindacato riscontra con frequenza continua Meloni - è che il lavoratore spesso affronta la situazione senza una adeguata consapevolezza dei propri diritti e della opportunità che può offrire l'assistenza sindacale, con il risultato che alla perdita del lavoro si sommi la perdita di ulteriori provvidenze sia economiche che di tutela. L'invito che la CISL rivolge ai lavoratori coinvolti in pratiche di licenziamento individuale è quindi quello di rivolgersi preventivamente al sindacato e alla categoria di appartenenza. mercoledì 22 gennaio 2014
Presidio all ospedale di Treviglio Il 3 febbraio previsto uno sciopero Circa 70 lavoratori, per lo più donne, sono in stato di agitazione contro il proprio datore di lavoro, la Cooperativa Sociale TKV di Pesaro, che non ha ancora pagato gli stipendi di dicembre e la tredicesima. La Cooperativa ha in appalto il servizio della pulizia agli ospedali di Treviglio e San Giovanni Bianco. Nella mattinata di martedì 21 gennaio i lavoratori di Treviglio hanno presidiato il nosocomio della Bassa, appoggiati dalle organizzazioni sindacali di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e UilTrasporti, per rendere nota alla cittadinanza la propria situazione. La stessa iniziativa verrà programmata nei prossimi giorni anche in Valle Brembana. Il presidio di martedì mattina, dichiara Antonio Scaini, della Fisascat Cisl di Bergamo, «è sicuramente riuscito: la gente ha ascoltato e accolto le rivendicazioni delle ragazze della Cooperativa. Lo stesso non possiamo dire per la dirigenza della TVK, che questa mattina (martedì, ndr), più volte sollecitata, non ha nemmeno risposto al telefono». «Va sottolineato continua Scaini - il senso di responsabilità di queste ragazze, che nonostante la situazione di forte disagio non hanno fatto mai mancare la loro presenza sul lavoro. Noi abbiamo ricevuto il mandato di non chiudere lo stato di agitazione, ma di proclamare lo sciopero di tutto il servizio nei due ospedali per il 3 febbraio. C è quindi tutto il tempo perché chi deve intervenire possa farlo nel modo migliore». mercoledì 22 gennaio 2014
SANIITÀ MALATA Treviglio, lavoratori pulizie in presidio I dipendenti Tkv stanno aspettando la tredicesima e lo stipendio di dicembre. Sciopero il 3 febbraio Settanta lavoratori, per lo più donne, sono in stato di agitazione contro la Cooperativa Sociale TKV di Pesaro, che non ha ancora pagato gli stipendi di dicembre e la tredicesima. La TKV ha in appalto il servizio della pulizia agli ospedali di Treviglio e San Giovanni Bianco. Questa mattina i lavoratori di Treviglio hanno presidiato il nosocomio della bassa bergamasca, appoggiati dalle organizzazioni sindacali di FISASCAT CISL, FILCAMS CGIL e UILTRASPORTI, per rendere nota alla cittadinanza la propria situazione. La stessa iniziativa verrà programmata nei prossimi giorni anche in Valle Brembana. Il presidio di questa mattina, dichiara Antonio Scaini, della FISASCAT CISL di Bergamo, è sicuramente riuscito: la gente ha ascoltato e accolto le rivendicazioni delle ragazze della Cooperativa. Lo stesso non possiamo dire per la dirigenza della TVK, che questa mattina, più volte sollecitata, non ha nemmeno risposto al telefono. Va sottolineato continua Scaini - il senso di responsabilità di queste ragazze, che nonostante la situazione di forte disagio non hanno fatto mai mancare la loro presenza sul lavoro. Oggi noi abbiamo ricevuto il mandato di non chiudere lo stato di agitazione, ma di proclamare lo sciopero di tutto il servizio nei due ospedali per il 3 febbraio. C è quindi tutto il tempo perché chi deve intervenire possa farlo nel modo migliore. La tredicesima mensilità doveva essere erogata il 20 dicembre ma la TKV, in una lettera, aveva annunciato che sarebbe arrivata con un mese di ritardo, cioè ieri, insieme allo stipendio spiega Roberto Galbiati della FILCAMS-CGIL provinciale. I soldi, però, non sono arrivati. E non è la prima volta, anche se in passato si è trattato di ritardi di pochi giorni. La maggior parte dell organico è costituito da donne al lavoro part time, dunque si tratta di stipendi di importo modesto, in media dai 400 ai 500 euro al mese che spesso, però, rappresentano l unica entrata del nucleo familiare: ci sono casi in cui le lavoratrici hanno un marito disoccupato ed è facile capire come, anche un piccolo ritardo nel pagamento, si trasformi in un grave problema a casa. mercoledì 22 gennaio 2014
COMMERCIO Il Gruppo Esselunga ha chiuso il 2013 con vendite per oltre 6,9 miliardi di euro con un incremento dell'1,7% rispetto al 2012. E' quanto comunica il gruppo in una nota. Cresce ancora l'organico che si attesta a 20.605 persone con un incremento di oltre 400 unita'. Nel biennio 2014-2015, "per effetto del piano di sviluppo e dell'aggiornamento della rete", Esselunga prevede l'assunzione di circa 2.000 persone. Numeri record per Esselunga, nei prossimi due anni duemila assunzioni Il Gruppo Esselunga ha chiuso il 2013 con vendite per oltre 6,9 miliardi di euro con un incremento dell'1,7% rispetto al 2012. E' quanto comunica il gruppo in una nota. Cresce ancora l'organico che si attesta a 20.605 persone con un incremento di oltre 400 unita'. Nel biennio 2014-2015, "per effetto del piano di sviluppo e dell'aggiornamento della rete", Esselunga prevede l'assunzione di circa 2.000 persone. Il risultato operativo e' stimato in oltre 300 milioni di euro, "in contrazione rispetto allo scorso anno anche a seguito della politica prezzi applicata. Mentre i fornitori hanno praticato aumenti dell'1,8% -si legge nella nota- Esselunga ha mantenuto per i propri clienti gli stessi prezzi del 2012, cioe' ha venduto a inflazione zero. Negli ultimi due anni a fronte di incrementi di prezzo ricevuti per circa il 4% Esselunga non ha trasferito alcun incremento di prezzo ai propri clienti". mercoledì 22 gennaio 2014