Invitante rosso. per i giorni del gran caldo. Sardegna, un vino baciato dal clima. Le incantevoli isole della Laguna di Venezia



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Transcript:

Luglio - Agosto 2013 Invitante rosso per i giorni del gran caldo In Calabria l estate si fa gustosa e piccante Sardegna, un vino baciato dal clima Le incantevoli isole della Laguna di Venezia

2 VIVI CLUB Anno XIII Numero IV Luglio - Agosto 2013 EDITORE: DM GROUP S.P.A. via Lessolo 19, 10153 Torino DIRETTORE RESPONSABILE: Italo Iuorio COORDINAMENTO REDAZIONALE E PROGETTO GRAFICO: DM GROUP S.P.A. PUBBLICITÀ: Seri System - via Santi, 1/2-10042 Nichelino (TO) Tel. 0116897565 STAMPA: Coptip Industrie Grafiche via Gran Bretagna, 50 41122 Modena - Tel. 0593162511 HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Ilaria Blangetti, Silvia Calcagno, Erica Giraudo, Beppe Malò, Gilberto Manfrin, Andrea Pellegrini, Fabrizio Pepino, Paolo Ragazzo, Adriano Ravera. Autorizzazione del Tribunale di Milano n 718 del 15/11/2007 4 7 13 16 18 21 TERRITORI E SAPORI Calabria gustosa specialità mari e monti MANGIARE A COLORI Invitante rosso, per i giorni del gran caldo IN VINO VERITAS Sardegna, un vino baciato dal clima CONSIGLI PER LA SPESA Gli sciroppi per l estate legumi, che passione Lenticchie bontà per tutte le stagioni frutta in guscio Mandorle e pinoli tra cucina e beauty farm

24 LE RIcETTE Menù di stagione Per suggerimenti, commenti e richieste scrivete a Lucia Loffi Randolin: redazione@dmgroup.it 3 28 VIVERE EcO Tanto stile a poco prezzo 21 FRUTTA IN GUSCIO 31 consigli PER LA SPESA Atmosfera & Benessere dedicata all uomo 32 MOnDO BAMBInI Viaggiare in automobile 35 giardinaggio Lunaria: pianta splendida anche essiccata 38 WEEK-END ALL ITALIANA 38 WEEK-END ALL ITALIANA Le incantevoli isole della laguna di Venezia 42 LEggERE E AScOLTARE Quattro idee in libertà 4 TERRITORI E SAPORI 13 IN VINO VERITAS 7 MANGIARE A COLORI 18 LEGUMI, CHE PASSIONE L interno di questa rivista è realizzato con materie prime nel rispetto dell ambiente.

4 Territori e sapori Calabria gustosa specialità mari e monti Dalla liquirizia un estratto digestivo È lungo le coste della Calabria che, grazie al clima favorevole e al terreno ideale, cresce spontaneamente la pianta della liquirizia, insignita nel 2011 della Dop dalla Comunità europea. Nella piana di Sibari se ne produce l 80% di quella italiana. Ha notevoli proprietà antinfiammatorie e antivirali grazie alla glicirrizina, elemento molto più dolce del normale saccarosio, che aiuta a curare le ulcere gastriche ed ha azione sedativa ed emolliente dell apparato respiratorio. Dalla liquirizia, a pezzetti o in polvere, si ottiene infine un ottimo liquore, ideale come digestivo a fine pasto. di PAOLO RAGAZZO Se c è un motivo per cui vale la pena scegliere l Italia per trascorrere le vacanze, è senza dubbio per la facilità di trovare luoghi in cui il glorioso passato e le bellezze paesaggistiche si fondono con naturalezza nelle antiche tradizioni secolari. Testimoni di questo sono i prodotti tipici della tavola, come in Calabria, uno di quei territori capaci di lasciare a bocca aperta ma non asciutta! Nel piatto salumi a cinque stelle Tra una camminata su vecchi sentieri e un tuffo nei limpidi mari del Reggino e del Crotonese, si può programmare, per esempio, un goloso itinerario alla scoperta dei luoghi dove nascono salumi a cinque stelle. Stiamo parlando di vere e proprie specialità della cucina tradizionale, tutte DOP, le cui origini risalgono addirittura ai tempi della Magna Grecia. Tra queste, il prodotto più noto è la Salsiccia di Calabria: un impasto di carni di maiale con pepe, semi di finocchio, intrecciato poi a forma di ferro di cavallo. Non da meno è la Soppressata di Calabria, salume di forma cilindrica appiattita, ancora più nobile perché ottenuto da tagli di suino di qualità. Fondamentale anche qui è l aggiunta di aromi. Altro colosso è il Capocollo di Calabria, a base di carne di maiale aromatizzata con pepe nero in grani. La rassegna si chiude degnamente con la Pancetta di Calabria, preparata con tagli scelti di carne suina. Tutti questi prodotti vanno conservati in locali freschi e asciutti e, una volta affettati, il consiglio è di riporli nella parte meno fredda del frigorifero, avvolti in carta per alimenti o in un panno.

5 Tutto il gusto del pesce appena pescato Ma sui litorali della Calabria si può gustare anche tutto il sapore del pesce di mare appena pescato: come il pesce spada, le alici o il tonno (quest ultimo da provare alla bagnarese, condito con succo di limone, capperi e erbe aromatiche e cotto a vapore coperto da un piatto). Agli amanti del baccalà, invece, il consiglio è di richiederlo cucinato alla cosentina con patate, olive nere, peperoni e salsa di pomodoro. Dolce e piccante si incontrano Se si è golosi di verdure, anche su questo fronte la Calabria è pronta a stupire. Le melanzane e le patate, di cui il territorio è autorevole produttore, infatti, vengono utilizzate nella cucina del luogo non solo come contorno (patate e peperoni fritti con cipolla di Tropea), ma anche come ingrediente principe di piatti completi (parmigiana e polpette di melanzane). Gli amanti dei gusti forti, infine, troveranno qui pane per i loro denti, potendo scegliere tra diverse varietà di peperoncino piccante, un vero e proprio culto internazionale. Olive generose per oli extravergini In una terra solare e generosa come la Calabria non poteva mancare all appello l olio extravergine di oliva. In particolare, se ne annoverano tre: il Bruzio, il Lametia e l Alto Crotonese, con caratteristiche diverse e regolamentate da rigidi disciplinari. Le aree maggiormente vocate alla coltivazione dell olivo sono quelle del Cosentino, del Lametino e del Reggino. Se il Bruzio è fruttato di leggera o media intensità, amaro e piccante, il Lametia ha invece un gusto più equilibrato, ricco di note di pomodoro acerbo. L Alto Crotonese, infine, è giallo dorato con intensi riflessi sul verde e un gusto amarognolo. Gli oli extravergini d oliva calabresi saranno inseriti presto in una pubblicazione che ne racconterà le caratteristiche e le proprietà qualitative: queste specialità rappresentano, infatti, una componente fondamentale della dieta mediterranea, da usare con cibi cotti o crudi. Territori e sapori involtini di melanzane e zucchine PORTATA primo DIFFICOLTÀ bassa TEMPO 60 min CALORIE 425 kcal INGREDIENTI PER 4 PERSONE 1 grossa melanzana 2 grosse zucchine 2 spicchi di aglio 1 rametto di rosmarino 300 g di mozzarella di bufala 50 g di provola dolce grattugiata olio extravergine di oliva sale PREPARAZIONE Lavare le verdure, tagliarle e fette sottili e disporle su una teglia foderata con carta forno. Condire tutto con aglio tagliato a listarelle, sale, olio e rosmarino. Infornare a 180 per 20 minuti. Tagliare la mozzarella e la provola a fette sottili e metterle su ciascuna fetta di melanzana e zucchina. Arrotolare ogni fetta su se stessa e disporre gli involtini così ottenuti su una pirofila, cospargendoli con della provola grattugiata. Infornare giusto il tempo necessario per far fondere il formaggio e servire tiepido.

7 mangiare a colori Invitante rosso, per i giorni del gran caldo Delicatezza di velluto per il lampone Colore rosso vivo, polpa consistente e vellutata, sapore dolcissimo, una carta d identità golosa. Comune nelle zone montane, è simile alla mora di rovo tanto che i Romani li definivano entrambi rubus : fu il botanico Linneo a distinguerlo scientificamente in rubus idaeus a ricordo del monte Ida dove si raccontava fosse nato Zeus, il re degli dei. Tra i tipi coltivati ci sono tutte le gradazioni di colore, dal rosso al bianco. Un frutto prezioso per la nostra salute da gustare appena colto, ma adatto anche al congelamento. Ha un unico svantaggio: è delicato e va maneggiato il meno possibile. di Adriano Ravera Crogiolarsi al sole sulla sabbia che scotta, lunghe nuotate, un dinamismo insolito che sfocia in sano appetito. A sera nasce spontaneo l invito a una tavolata per chiudere la giornata di mare in allegria. Non c è tempo per cucinare. Un veloce passaparola porta insalate di pasta fredda, gazpacho di pomodoro fresco, verdure di stagione, fresche fette di anguria. E al fuoco del falò in spiaggia, a mezzanotte, è sangria per tutti. Anguria, un dissetante naturale L apparire della bancarella del venditore di angurie, nell Italia centrale e meridionale più comunemente detta cocomero, è il primo annuncio dell estate. Ce ne sono di tanti tipi e dimensioni: grandi e piccole, tonde e allungate, buccia verde chiaro striata o decisamente scura. Frutto solare, ricco di zuccheri e vitamine, diuretico e depurativo dell organismo, rappresenta un invito accattivante per la polpa di colore rosso vivo, soda e carnosa, tra le più dissetanti per l alta percentuale d acqua. Fa bene e non ingrassa. L essenziale è non eccedere in quantità o in un consumo troppo freddo. Nei giorni del gran caldo si presta a dessert raffinati: macedonie, gelati, frullati. È economica e non si spreca nulla. Perfino la parte bianca della buccia può diventare ottima confettura per le crostate di pasta frolla. Volendo si può anche candire con sciroppo di zucchero, lo stesso procedimento dei più noti marron glacé.

8 Mangiare a CoLori CIBI DI STAGIONE luglio agosto VERDURA Melanzana, Pomodoro, Peperone, Fagiolino, Lattuga, Zucchina, Patata, Cipolla, Aglio FRUTTA Pesca, Albicocca, Susina, Pera, Fico, Anguria, Fragola, Melone, Mirtillo, Ribes, Lampone, Mora, Uva da tavola Il peperoncino porta il diavolo in pentola Scrisse James Joyce: Dio ha creato l alimento, il diavolo il condimento. Una sintesi nata dall arguzia popolare che identifica, maliziosa e allusiva, il peperoncino con il diavolo, il diavulicchiu come dicono in Calabria. E non potrebbe essere in altro modo: è piccante, pungente, brucia lo stomaco. In lui arde il fuoco, la fiamma, l amante focoso. Vivacizza la tavola e l eros. In cucina si sposa perfettamente all olio extravergine d oliva, alla pasta, alle verdure, agli insaccati e alle carni. Può essere usato sia fresco sia secco; più è cotto maggiore è il sapore piccante. Come regola generale i freschi sono meno forti di quelli secchi e quelli rossi in tutti i casi più piccanti di quelli verdi. Se si vuole spegnere un po il sapore, si consiglia di eliminare i semi prima di aggiungerli alla pentola, per accentuarlo è necessario tritare il tutto finemente. E se per caso si sbaglia la dose, l acqua non è di nessun aiuto: se la bocca brucia meglio masticare mollica di pane o sorseggiare latte o yogurt. Ravanelli, i re del pinzimonio Uno dei pochi doni dell orto che si mangia soltanto crudo. Tondi o allungati, rossi o anche bianchi, piccoli o grandi, sono tutti ravanelli. Danno sapore e colore alle insalate miste dell estate per il gusto leggermente pungente e intenso. Basteranno un filo d olio extravergine d oliva e un pizzico di sale per farli croccanti e dolci. L importante è che, al momento dell acquisto, siano sodi e brillanti nel colore, coronati da foglie ancora verdi e ben turgide, indice di sicura freschezza. E qui sta un altro segreto della cucina che non spreca: oltre alla rossa radice anche le foglie sono commestibili. Si possono aggiungere all insalata o lessare in poca acqua come i comuni spinaci. Ottime in frittate, farcie e minestre. Cipolla rossa di Tropea Rossa, tenera, croccante e soprattutto dolce, ha tutte le credenziali per far innamorare un cuoco. È la cipolla di Tropea, dal 2008 tutelata da apposito Igp, indicazione geografica protetta. Un disciplinare preciso e rigoroso per determinarne le caratteristiche organolettiche e di produzione. Il suo segreto è legato al clima e ai terreni della Calabria, alla loro composizione, alla cura della lavorazione che affonda le radici nei secoli. Qui da sempre c è una vera e propria cultura della cipolla rossa che da alimento povero e popolare ha saputo trasformarsi in un prodotto di spicco della gastronomia made in Italy. Un sapore unico, commercializzato nelle tre tipologie di cipollotto, cipolla da consumo fresco e cipolla da serbo, che ben valorizza la cucina di

la COppia vincente: peperoncino e CiOCCOlatO Cacao e peperoncino, la dolcezza dell uno si abbina al piccante dell altro. Il cibo degli dei e la spezia più popolare, irruente e vigorosa. Democraticamente insieme. La memoria corre immediata al film Chocolat, alla piccola Anouk e alla mamma Vianne, due personaggi carismatici. Nel paesino di Lansquenet, dove le apparenze contano più della sostanza, l apertura di una cioccolateria provoca un piccolo terremoto. E il protagonista è proprio lui, un cioccolatino al peperoncino. Suadente e dissacratore, capace di consolare le mille amarezze di ogni giorno. Non per nulla è battezzato Bacio di Venere. Un fuoco già conosciuto da Giacomo Casanova che lo preferiva al femminile, la cioccolata in tazza, di gran moda nelle corti del Settecento. Densa e fumante, ristora e scandisce di benessere la nostra giornata. Ogni pasticciere ha la sua miscela segreta, ma è facile prepararla in casa disponendo di buoni prodotti. Sta al gusto personale aromatizzarla a piacere ricordando che già la ricetta originaria, degli Aztechi, prevedeva l abbinamento al chili, il peperoncino locale. Diceva Oscar Wilde: L unico modo per liberarsi di una tentazione è concedersi a essa senza remore. tradizione regionale, ma si sposa altrettanto bene a piatti della cucina innovativa dei grandi chef. Può essere la protagonista della caratteristica crostata di cipolle o della confettura per i formaggi, si accompagna a carni e pasta, ma l omaggio a tanto sapore è il consumo crudo, affettata sottilmente, con buon olio di frantoio, sale e una fetta di pane casereccio. Nient altro, come insegna la saggezza contadina. pomodoro tutto l anno Una bacca invitante, rossa, dal nome azzeccato: pomodoro. A battezzarla, al suo arrivo dall America sulle caravelle di Cristoforo Colombo, fu il botanico romano Pietro Soderini attratto proprio dalle sue sfumature dorate. Qualcuno la chiamò addirittura pomme d amour tanto era intrigante. Un cammino trionfale che fece del pomodoro il protagonista della cucina mediterranea. Oggi non potremmo più farne a meno sia come prodotto fresco che conservato, frutto di un industria altamente specializzata nata a Torino a metà Ottocento. Una gamma di offerte di pari qualità e genuinità, tutte a base di pomodori raccolti a piena maturazione, selezionati con cura e variamente lavorati in base alla varietà: pomodoro classico, San marzano, datterini. Prima di tutte per praticità è la salsa. Versatile e colorata, profumata di sole e di basilico, una delle basi più diffuse per ragù, sughi e stufati di carne. Si sposa perfettamente a uova, carne, riso, verdure di ogni tipo, non ha rivali nell abbinamento alla pasta, la bandiera della cucina italiana. Buona semplicemente spalmata su una fetta di pane rustico con un filo d olio extra vergine d oliva e sale. E poi ci sono le polpe, i concentrati e i pelati in scatola, i migliori per la pizza. Da non dimenticare il ketchup, ottimo con il bollito misto di tradizione o per accompagnare le patatine fritte, il simbolo del mangiare giovane nel mondo. 9 Mangiare a CoLori

10 mangiare a colori bavarese di fragole PORTATA dessert DIFFICOLTÀ media TEMPO 15 min CALORIE 207 kcal INGREDIENTI PER 6 PERSONE 400 g di fragole 100 g di zucchero a velo 12 g di gelatina in fogli 2 dl di panna un bicchierino di Maraschino mezzo limone Montare la panna con il restante zucchero, metterne da parte due cucchiai e incorporare la rimanente al passato di fragole. Versare il composto in uno stampo da ciambella e riporlo in frigorifero a solidificare per almeno 12 ore. piccoli muffin ai pomodori secchi PORTATA DIFFICOLTÀ TEMPO CALORIE PREPARAZIONE Spezzettare la gelatina in fogli e ammollarla in acqua fredda. Passare al setaccio 300 grammi di fragole. Scaldare il succo di limone e sciogliervi la gelatina strizzata; unirla alle fragole con metà dello zucchero e il Maraschino e lasciar raffreddare. antipasto bassa 30 min 77 kcal INGREDIENTI PER 20 MUFFIN 150 g di farina di frumento 40 g di farina di mais 60 g di burro 30 g di parmigiano grattugiato 40 g di pomodori secchi sott olio un uovo un cipollotto un dl di latte un cucchiaino di lievito in polvere per torte salate sale PREPARAZIONE Mescolare la farina di frumento con quella di mais. Nel robot da cucina tritare i pomodori secchi con il cipollotto. Trasferirli in una terrina e unire l uovo, il burro ammorbidito, il formaggio grattugiato, il lievito e le due farine. Salare e lavorare con un cucchiaio di legno aggiungendo, poco alla volta, il latte fino a ottenere un composto omogeneo. Allargare 20 pirottini di quattro centimetri di diametro e sistemare in ognuno due cucchiaini di impasto. Trasferirli sulla leccarda e cuocere in forno a 180 per circa 20 minuti. gelo d anguria PORTATA dessert DIFFICOLTÀ media TEMPO 30 min CALORIE 213 kcal INGREDIENTI PER 6 PERSONE 750 g di polpa di anguria 80 g di zucchero 70 g di maizena 50 g di gocce di cioccolato fondente 60 g di pistacchi sgusciati un pizzico di vaniglia un pizzico di cannella in polvere PREPARAZIONE Eliminare i semi dell anguria, frullarla e versarla in una casseruola. Stemperarvi la maizena mescolando con una frusta per evitare che si formino grumi; unire lo zucchero e la vaniglia e cuocere su fuoco dolce, sempre mescolando, finché alzerà il bollore. Togliere dal fuoco e lasciar intiepidire. Incorporare le gocce di cioccolato e un pizzico di cannella. Versare in stampini monoporzione e riporre in frigorifero a solidificare per almeno sei ore. Al momento di servire capovolgere il gelo d anguria nei piatti da dessert e decorare con pistacchi sminuzzati.

13 in vino veritas sardegna, un vino baciato dal clima Una questione di gradi...centigradi Gli spumanti vanno serviti intorno agli 8 C. I vini bianchi secchi giovani o leggeri danno il meglio di sé intorno ai 10 C e si salirà a 15 C per servire i vini bianchi di grande struttura o i rossi più leggeri. Quelli corposi e importanti vanno serviti tra i 18 C e i 20 C. Ricordate che la temperatura ambiente è un astrazione. In estate, in casa, si arriva anche a 30 gradi. Una temperatura proibitiva per qualunque vino. Evitate la tentazione di ricorrere al freezer per fare prima: il vino si vendicherà. Passiti e muffati vanno serviti tra i 10 C e i 18 C, privilegiando il caldo per esaltare i profumi ed aromi, ma anche la componente alcolica. di BEPPE MALÒ Il vermentino e il Cannonau sono le realtà enologiche più famose dell isola. Ma la Sardegna è la regione dove la viticoltura può contare su più di 200 vitigni autoctoni, su un grandissimo patrimonio di biodiversità e su un clima idoneo a produrre vini di qualità. La coltura della vite ha origini antichissime che risalgono alla civiltà nuragica e si è arricchita nei secoli di contenuti, varietà e combinazioni. Il resto lo fanno le diversità del microclima e dei terreni coltivati a vite e, in generale, la bassissima resa per ettaro e le caratteristiche di un enologia che, in gran parte, resta di tipo tradizionale. Un altro aspetto importante a favore dei vini della Sardegna è il basso utilizzo di antiparassitari in vigna, essendo il clima un ottima garanzia nei confronti delle principali malattie della vite. Vermentino di Gallura tra granito e maestrale La sola Docg dell isola è il celebre Vermentino di Gallura. È un vino bianco prodotto solo nel territorio della province di olbia e Sassari, terre di granito battute dal maestrale. Il colore è giallo paglierino intenso con leggeri riflessi verdognoli, il profumo è intenso, con sentori vegetali propri della macchia mediterranea sarda mentre il sapore è persistente, morbido, abbastanza sapido, complesso al palato con sensazione retro-olfattiva di fiori freschi. Cannonau, sapori intensi dell entroterra Dalle uve Cannonau si produce prevalentemente il vino a Doc Cannonau di Sardegna, rosso o rosato, ottenuto con al minimo il 90% di uve Cannonau.

14 in vino veritas DIMMI COSA BEVI, TI DIRÒ COSA MANGI... Cannonau - Si consiglia di accostarlo a carni rosse: pecora, capra, manzo, vitello, maiale, cinghiale, tordi, ecc. meglio se preparate arrosto o alla griglia, ai formaggi (meglio se stagionati) e agli insaccati. Si accompagna perfettamente anche a primi piatti di terra, come paste all uovo o di semola condite con ragù di carne o con sughi semplici ma saporiti (formaggio e pepe, olio e peperoncino) e legumi. vermentino di gallura - Ottimo come aperitivo se servito fresco. Si accompagna molto bene con i primi saporiti della cucina sarda avendo un buon corpo e un ottima struttura. Viene servito anche con il pesce arrosto, con i molluschi e con i crostacei. Di sicuro interesse è l abbinamento con il pecorino dolce prodotto nell isola. mandrolisai rosso doc - Si abbina con ottimi riscontri a primi piatti strutturati, arrosti ed antipasti di terra, salse saporite, cacciagione, carni rosse e formaggi saporiti, insaccati. vernaccia doc dell oristanese - La versatilità è una delle sue caratteristiche migliori. Come aperitivo va degustato a 8-10 C; in tavola a 12 C in abbinamento a preparazioni di pesce dal sapore accentuato, come la bottarga (uova di muggine o di tonno), formaggi piccanti o affumicati. moscato - Come sempre il Moscato è indicato come vino da dessert e per accompagnare gli ottimi dolci della tradizione locale, specialmente se a base di mandorle. L invecchiamento obbligatorio minimo di questo vino è di un anno in botti di rovere o castagno e di due anni per il vino etichettato come riserva. È prodotto con i risultati migliori nella zona centrale dell isola, nel territorio della provincia di nuoro. Il vino è rosso rubino intenso, tendente a sfumature granata con l invecchiamento, caratterizzato da un bouquet intenso, ampio, fragrante che ricorda i fiori o frutti rossi, freschi che virano verso note più mature di confettura e di spezie nella tipologia riserva o liquoroso. Il sapore è secco, caldo, rotondo e morbido, caratteristico nel suo gusto inconfondibile. La gradazione alcolica varia a seconda della zona di produzione, ma non è comunque mai inferiore ai 12,5. Vernaccia, Mandrolisai e i vini autoctoni Nella zona di oristano si produce un ottima varietà di vernaccia doc. Ha colore giallo dorato ambrato, profumo delicato alcolico con sfumature di fior di mandorlo e sapore fine, sottile, caldo, con un leggero e gradevole retrogusto di mandorle amare. Un vino che si va rapidamente affermando è il mandrolisai: si tratta di un vino rosso a Doc, tipico del Nuorese e della zona di Oristano, prodotto assemblando Bovale, Cannonau e Monica. Nelle caratteristiche generali ricorda molto il Cannonau, ma con sfumature più morbide e tannini a maggiore struttura. Accanto a questi protagonisti principali, la Sardegna produce un amplissima varietà di vini locali e a indicazione geografica. Si tratta di rossi come il Carignano del Sulcis, l isola dei nuraghi - vinificato anche in bianco -, l ogliastra (rosso e bianco), la malvasia e i moscati prodotti nel Cagliaritano. zuppetta di Cozze portata secondo DiFFiCoLTÀ bassa TeMpo 30 min CaLorie 250 kcal INGREDIENTI PER 6 PERSONE 2 kg di cozze 1 cipolla 300 g di pomodori 2 spicchi di aglio 1 bicchiere di Vermentino di Gallura olio extra vergine pane casereccio a fette 1 peperoncino prezzemolo PREPARAZIONE Lavare le cozze e disporle in un tegame largo e basso. Unire uno spicchio di aglio schiacciato, un peperoncino, un ciuffetto di prezzemolo. Tenere sul fuoco sino ad apertura. Rosolare in olio la cipolla con uno spicchio di aglio e prezzemolo tritato. Fare imbiondire, unire il vino e far evaporare. Aggiungere i pomodori tritati, e lasciare insaporire per 5 minuti. Bagnare con il liquido di apertura delle cozze e far cuocere per 10 minuti. Unire le cozze irrorate con un filo di olio crudo e far insaporire per 2 minuti. Servire con fette di pane casereccio abbrustolito.

consigli per la spesa rispettivamente di succo di arancia e di estratto di tamarindo. All amarena, dove il succo di amarena è il componente principe. Poi ci sono lo sciroppo di granatina, preparato con succhi di arancia, limone, amarena, lampone; lo sciroppo di anice e quello di orzata: in quest ultimo gli ingredienti di base sono l estratto di benzoino (un composto usato proprio per fare l orzata), l essenza di mandorla amara, l estratto di vaniglia e fiori d arancio. E per finire lo sciroppo di menta, l unico in due versioni: con e senza zucchero. A base di infuso di foglie di menta e, nella prima variante - con zucchero -, anche di olio essenziale di menta Piemonte, la versione senza zucchero riporta ben evidenziato che si tratta di un preparato per bevanda a ridotto contenuto calorico (0 kcal per un bicchiere) con edulcoranti, in questo caso aspartame. Gli sciroppi per l estate I tanti colori e i diversi sapori li collocano tra i prodotti preferiti nella stagione del sole caldo e dell afa. Nove le varietà proposte da Selex Chi non ha mai desiderato nelle soffocanti giornate estive un bel bicchiere di orzata o di menta? Una bevanda all amarena o al tamarindo? Dissetanti se allungati con acqua o ghiaccio, ottimi per decorare coppe di gelato o per accompagnare macedonie, per la preparazione di cocktail e long drink, gli sciroppi di frutta, di menta, di anice sono apprezzati da tutti, bambini in testa, che gradiscono queste fresche bibite dolci e colorate. Ideali anche per fare i ghiaccioli, per preparare frappé o squisite granite semplicemente versando lo sciroppo sul ghiaccio tritato: tanti sono gli utilizzi possibili, basta far lavorare la fantasia. Uno per tutti La gamma di sciroppi Selex è in grado di soddisfare le esigenze di tutti, compresi coloro che soffrono di intolleranza al glutine perché ne sono privi. Infatti sono inseriti nel Prontuario dell Associazione Italiana Celiachia consultabile nel sito del Gruppo (cliccare su Le nostre marche commerciali, poi nella barra a sinistra, alla voce Informazioni per il consumatore: Prodotti per celiaci). Proposti in pratiche bottiglie in Pet da 500 ml, sono disponibili in 8 gusti. Al limone, in cui l ingrediente principale è il succo di limone oltre ad acqua e zucchero, sempre presenti in tutte le varianti. All arancia e al tamarindo, a base Consigli d uso Ce n è per tutti i gusti, non c è che dire. Inutile sottolineare che la qualità, assicurata anche dalla presenza del nome del produttore, è elevata. Per tutti gli sciroppi i consigli d uso sono gli stessi: aggiungere una parte di prodotto a sei parti di acqua e agitare bene prima dell uso. Questo se consumati come bibite dissetanti. E per tutti vale la medesima precauzione: conservare lontano da fonti di calore e al riparo dalla luce del sole.

18 Legumi, che passione Lenticchie bontà per tutte le stagioni Benessere per la pelle Grazie alle loro proprietà, le lenticchie sono anche un naturale prodotto di bellezza. Quelle rosa sono particolarmente adatte per levigare la pelle. Con 50 grammi di lenticchie decorticate, un vasetto di yogurt bianco (preferibilmente magro) e un cucchiaino di miele si può creare un ottima maschera per il corpo. Una volta frullate le lenticchie (messe in ammollo ma non cotte) è necessario aggiungere gli altri ingredienti per formare uno scrub esfoliante da massaggiare sulla pelle. Dopo aver fatto asciugare il composto sul corpo è bene sciacquarsi con abbondante acqua calda, evitando l uso di bagnoschiuma. di Ilaria Blangetti Energetiche e proteiche, le lenticchie rappresentano da sempre una grande risorsa. Originaria dell Asia, si dice che la lenticchia sia il legume di più antica coltivazione, oggi ampiamente diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo. In Italia è una coltura particolarmente amata, soprattutto in ristrette zone di altipiano. Un toccasana per l equilibrio del corpo Generose di proteine, magnesio e potassio sono molto nutrienti ed energetiche e, grazie all alto contenuto di ferro, sono un vero toccasana per la nostra salute. Ricche di fibre, hanno un alto potere saziante, caratteristica comune a tutti i legumi. In passato è stato un alimento molto utilizzato nei periodi di forti carestie, quando il cibo scarseggiava, in quanto sempre reperibile, di facile conservazione e decisamente proteico, adatto per riequilibrare le vitamine nel corpo. Per tutti i gusti, forme e colori Esistono moltissime varietà di lenticchie, che si differenziano per provenienza, colore, grandezza e gusto. Dopo la raccolta (sono semi di una pianta annuale) vengono generalmente essiccate, ma si possono trovare anche lessate in scatola. Tra le più conosciute e diffuse ci sono sicuramente quelle di Castelluccio di Norcia: riconoscibili in quanto molto piccole, sono una delle qualità più pregiate. Igp da oltre quindici anni, questa varietà è gustosa e delicata, dall aspetto tigrato e con una buccia molto sottile che consente la cottura senza ammollo.

Insalata estiva di lenticchie PORTATA contorno DIFFICOLTÀ bassa TEMPO 30 min CALORIE 135 kcal INGREDIENTI PER 4 PERSONE 280 g di lenticchie (meglio se secche) 70 g di zucchine 10 pomodorini Ciliegino 1 scalogno qualche foglia di basilico un rametto di prezzemolo il succo di un limone olio extravergine d oliva sale pepe PREPARAZIONE Mettere a bagno le lenticchie se necessario. Lessarle per 20 minuti aggiungendo all acqua di cottura il succo di mezzo limone. Lessare anche le zucchine per 10 minuti. Scolare e far raffreddare lenticchie e zucchine, poi aggiungere i pomodorini tagliati a metà, il trito di prezzemolo e lo scalogno tagliato a rondelle. Condire con un emulsione di olio, basilico, sale, pepe e qualche goccia di succo di limone. Servire l insalata fredda. Può essere gustata da sola o, a piacere, come contorno a un piatto di salumi o formaggi stagionati. La lenticchia verde di Altamura, invece, indicata per i contorni, è una delle più comuni. Rare e preziose sono le lenticchie di Ustica con un sapore particolare regalato dalla terra vulcanica dove crescono (molto indicate per le zuppe). Nella cucina asiatica si usa la lenticchia rossa (o egiziana) venduta soprattutto decorticata, ossia senza buccia, e può essere cotta senza ammollo (indicata per puree). Andando oltre confine una delle varietà più diffuse è quella verde di Puy, coltivata nell Alta Loira francese: dal sapore pepato ha una cottura abbastanza veloce (circa 25 minuti). Quelle marroni, che troviamo normalmente precotte in scatola o in barattoli di vetro, sono chiamate continentali e si sposano perfettamente con le spezie e i tipici piatti invernali: subito pronte, adatte a chi non ha molto tempo per cucinare. Dal campo alla tavola per tutto l anno Innanzitutto le lenticchie vanno consumate esclusivamente cotte, in quanto crude risultato indigeste. Quelle secche spesso hanno bisogno di essere messe in ammollo (normalmente almeno quattro ore ma anche un intera notte) prima di essere bollite con tempi di cottura diversi a seconda delle varietà. L importante è utilizzare la giusta quantità d acqua per evitare di disperdere i sali minerali (deve ricoprire generosamente tutto il prodotto). In Italia è tradizione mangiarle durante le feste di fine anno perché pare portino fortuna. Questa credenza deriva dal fatto che, in epoca romana, era tradizione regalare una piccola borsa contenente lenticchie nella speranza che si potessero trasformare in denaro. Infatti, grazie alla forma piccola e rotonda, riportavano alla mente le monete. Le lenticchie, però, sono buone tutto l anno, gustate come base di piatti unici e di ricette fresche come insalatone estive, zuppe, puree o come delizioso paté da spalmare sulle bruschette. Divertiamoci con il bricolage Le lenticchie secche possono essere la base per interessanti decorazioni. Rosse, verdi o nere, possono essere incollate su bicchieri, candele e tele per formare divertenti, quanto economiche, opere d arte. Dopo aver composto il disegno che preferite, colorate le lenticchie con un pennellino oppure lasciatele al naturale, magari stendendo solo un velo di smalto trasparente per mantenere vivo il colore. L estate è anche il periodo delle cerimonie: con le lenticchie, abbinate ad altri legumi, si possono costruire simpatiche bomboniere fai da te. Acquistate delle piccole scatoline di cartone che possano contenere i confetti e poi decorateli con lenticchie, ceci, piccoli fagioli e mais. Incollate i semi sul cartone aiutandovi con una pinzetta andando a disegnare la figura che più preferite: per i piccoli dettagli potete sfruttare i semi di sesamo oppure quelli di finocchietto. Per fissare il tutto prima fate asciugare la composizione, aiutandovi con un getto di aria calda, e poi spennellateci sopra un po di smalto trasparente per unghie o della comune lacca fissante per capelli. 19 Legumi, che passione

21 frutta in guscio Mandorle e pinoli tra cucina e beauty farm Piccoli frutti dalle grandi proprietà e ingredienti di piatti dolci e salati di Erica Giraudo Sono una piccola e l altro piccolissimo, ma contengono proprietà nutritive da far invidia ai frutti più grandi. La mandorla arriva dall Oriente (dai Paesi con gli occhi a mandorla ) ed è stata introdotta in Italia, esattamente in Sicilia, dai Fenici e dai Greci. Oggi, nella soleggiata isola italiana, è un prodotto tipico e tradizionale, riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Il pinolo, invece, è un frutto consumato in Europa fin dal Paleolitico e nell antico Giappone, ma le sue origini restano avvolte nel mistero. Viene esaltato soprattutto per la sua eleganza. Protagonisti in ogni portata Dagli antipasti (insalate con pinoli e mandorle) ai primi (il pesto con i pinoli è uno dei più noti condimenti per la pasta), ai secondi (pollo alle mandorle), ai dolci (torte e biscotti) e alle bibite (il dissetante latte di mandorla): mandorle e pinoli a tavola possono essere protagonisti di tutte le portate. Con basilico, aglio, olio d oliva e parmigiano, i pinoli sono alla base del pesto, il famosissimo condimento per la pasta di origine ligure conosciuto in tutto il mondo. In cucina i Romani accompagnavano l aroma dei pinoli al formaggio e Apicio li consigliava come ingrediente di salse, carni o ripieni. Le mandorle si trovano in commercio sia fresche, sia secche, confezionate e sfuse; ovviamente quelle secche sono disponibili tutto l anno. Sono un ingrediente sia di piatti dolci che di portate salate. Esistono le mandorle dolci e, più rare,

22 frutta in guscio le mandorle amare. Le prime vengono ampiamente utilizzate, anche nella preparazione dei famosi Cantucci toscani (biscotti croccanti ottimi con il vino dolce) e del marzapane. Le altre, quelle amare, sono parte integrante nella ricetta degli amaretti, ai quali danno un gusto inconfondibile. Tra curiosità e ricordi d infanzia Il pinolo è il frutto commestibile di 20 specie di pini. Il più comune, in Europa, è il pino domestico, detto anche a ombrello per la sua forma caratteristica. Per ottenere un etto di pinoli servono due chili di pigne, ma perché siano maturi occorrono tre anni. La raccolta avviene tra l autunno e l inverno. I pinoli evocano a molti l infanzia, quell immagine di bimbi con le manine nere (una polvere nera ricopre i gusci di legno in cui sono custoditi i pinoli) e di sassi per rompere i piccoli gusci caduti dalle pigne mature (è un operazione delicata, se si preme troppo si rovina Crema di pesche Saturnia con pinoli e mandorle PORTATA dolce DIFFICOLTÀ bassa TEMPO 20 min CALORIE 205 kcal INGREDIENTI PER 4 PERSONE 2 pesche Saturnia 2 tazze di latte di riso 1 cucchiaio di zucchero di canna 30 g di fecola di patate 2 cucchiai di farina di mandorle 2 cucchiai di pinoli un pizzico di cannella un cucchiaio di scaglie di cioccolato amaro PREPARAZIONE Sbucciare le pesche Saturnia (varietà di pesche piatte, prodotte soprattutto nelle Marche) e frullarle con il latte di riso e lo zucchero di canna. Aggiungere la fecola di patate a poco a poco mescolando con una frusta, fino ad amalgamare tutti gli ingredienti. Mettere sul fuoco a fiamma moderata e mescolare fino a raggiungere anche il frutto all interno). Le mandorle fresche possono anche essere congelate. Per conservare intatte le caratteristiche del frutto fresco, la soluzione ideale è mettere nel congelatore quelle avanzate dopo la preparazione di un piatto. In alternativa si possono acquistare con il guscio: in tal modo si conservano anche per diversi mesi. Un mix di vitamine e minerali Dalla spremitura a freddo delle mandorle dolci si ricava un olio commestibile ricco di vitamine (E e B), sali minerali e acidi grassi, che contiene l 80% di grassi buoni. Molti sportivi consumano le mandorle perché costituiscono un vero concentrato energetico e calorico. Per le mamme in gravidanza e le donne in menopausa sono una preziosa fonte di ferro e calcio. I pinoli, invece, ricchi di vitamine E e B, contengono anche potassio, calcio, magnesio e zinco. la densità ottimale. Quando raggiunge l ebollizione, far cuocere ancora per 4-5 minuti. Aggiungere i pinoli, la farina di mandorle e la cannella. Mescolare bene e versare in bicchierini. Quando la crema è fredda, metterla in frigo. Prima di servirla si può guarnire con le scaglie di cioccolato e qualche pinolo. L olio di mandorla, delizia per la pelle Si racconta che anche Cleopatra, la regina d Egitto nota per voler a tutti i costi mantenere intatta la sua bellezza, utilizzasse l olio di mandorla per idratare la pelle. In effetti, l olio di mandorla è un alleato naturale ed economico che, come le buone pratiche della nonna, non passa mai di moda. Dopo il bagno o la doccia, va applicato quando la pelle è ancora umida, prima di avvolgersi in un telo di spugna o di cotone. Dona elasticità e morbidezza ed è un abitudine in grado di contribuire alla prevenzione delle smagliature. In gravidanza molte donne lo utilizzano anche sulla pelle asciutta, nelle zone del corpo che si modificano maggiormente (pancia, seno, glutei e cosce) e che perciò vanno massaggiate con l olio, con movimenti circolari e lenti, fino all assorbimento; inoltre, può essere usato anche sulla pelle dei bambini. Ma l olio di mandorla è anche uno struccante adatto per pelli normali o secche. Dopo la depilazione, nelle zone ancora arrossate, elimina i residui della ceretta. E in spiaggia? È un ottimo doposole (ammorbidisce anche le labbra screpolate da sale e sole) e un balsamo per i capelli sfibrati.

24 le ricette Menù di stagione a cura della Chef Andrea Pellegrini, Associazione Cuochi Torino e Chef del Ristorante Q.B., Rivoli (To) Aperitivo: Piña Colada Antipasti: Cuore di Tropea al formaggio Insalatina di polpo e ribes Primo: Fusilli alla norma Secondi: Straccetti di pollo con verdure Arancini provola e peperoni Contorno: Fantasia d anguria, feta e pinoli Dolce: Crostata albicocche e mandorle Cuore di tropea al formaggio PORTATA antipasto DIFFICOLTÀ media TEMPO 65 min CALORIE 475 kcal INGREDIENTI PER 6 PERSONE 6 cipolle rosse di Tropea 120 g di robiola 80 g di mascarpone 60 g di amaretti 30 g di grana grattugiato 3 tuorli d uovo un ciuffo di prezzemolo mezzo bicchiere di vino bianco 20 g di burro sale e pepe PREPARAZIONE Sbucciare le cipolle, tagliare le calottine e svuotarle. Tritare la cipolla estratta e farla appassire in padella con burro, sale e pepe. Cuocere al vapore le cipolle svuotate, per dieci minuti circa. In una ciotola lavorare il mascarpone con la robiola, un pizzico di sale e pepe, 20 g di grana, un cucchiaio di prezzemolo tritato, gli amaretti sbriciolati e i tuorli d uovo. Farcire le cipolle con il composto ricavato e cospargerle con il grana rimasto, quindi sistemarle in una teglia da forno ciascuna vicino alla sua calottina. Versare sul fondo della teglia il vino bianco e infornare a 200 C per circa 25 minuti. A cottura ultimata appoggiare le singole calottine sulle cipolle e servire.

Piña colada PORTATA aperitivo DIFFICOLTÀ bassa TEMPO 10 min INGREDIENTI PER 4 PERSONE 400 ml di succo d ananas 250 ml di rum bianco 100 ml di latte di cocco 5 fette d ananas 4 ciliegie rosse ghiaccio CALORIE 350 kcal PREPARAZIONE Frullare tutti gli ingredienti insieme a 4 fette d ananas precedentemente tagliate a pezzetti e versare in 4 bicchieri. Ricavare dalla fetta d ananas avanzata 4 triangolini, con cui decorare insieme ad una ciliegia ogni singolo bicchiere, quindi servire. 25 le ricette insalatina di polpo e ribes PORTATA DIFFICOLTÀ TEMPO CALORIE antipasto bassa 60 min 280 kcal INGREDIENTI PER 4 PERSONE un polpo da 1 kg circa 150 g di radicchio 125 g di ribes rosso sale olio evo aceto balsamico PREPARAZIONE Lessare il polpo in abbondante acqua salata per circa 30 minuti, nel frattempo tagliare a listarelle il radicchio. Una volta cotto il polpo toglierlo dall acqua bollente e spellarlo prima di tagliarlo a dadini. In un piatto da portata unire il polpo al radicchio, decorare con il ribes e condire con olio, sale e un po di aceto balsamico. fusilli alla norma PORTATA primo DIFFICOLTÀ bassa TEMPO 50 min CALORIE 560 kcal INGREDIENTI PER 4 PERSONE 400 g di fusilli 200 g di ricotta salata 2 melanzane mezza cipolla 500 g di pomodori pelati 2 spicchi d aglio basilico fresco 4 cucchiai di olio evo sale e pepe olio per friggere PREPARAZIONE Lavare le melanzane e affettarle per la lunghezza in fettine di circa 1 cm di spessore, spolverizzarle di sale e metterle a sgocciolare in uno scolapasta. Dopo circa un ora sciacquarle, strizzarle e friggerle in olio, quindi disporle su carta assorbente per togliere l olio in eccesso. Preparare il sugo, facendo cuocere la mezza cipolla tritata con i pomodori, l olio extra vergine d oliva e il sale per circa 10 minuti, dopo di che aggiungere le melanzane fritte dopo averle tagliate a quadretti e qualche foglia di basilico. Cuocere i fusilli in acqua salata, quando risulteranno al dente scolarli e condirli con il sugo. Prima di servire, spolverare con la ricotta grattugiata e decorare con foglie di basilico.

26 le ricette Straccetti di pollo con verdure PORTATA secondo DIFFICOLTÀ bassa TEMPO 35 min CALORIE 230 kcal INGREDIENTI PER 4 PERSONE 500 g di petto di pollo 2 porri 1 zucchina 1 peperone rosso 4 fette di ananas fresco aceto balsamico A cottura quasi ultimata (le verdure non devono essere completamente cotte, ma restare croccanti) aggiungere l ananas tagliato a cubetti e l aceto balsamico. Alzare la fiamma e rimestare gli ingredienti perché prendano sapore, quindi servire. PREPARAZIONE Tagliare il pollo in striscioline e cuocerlo a vapore. Nel frattempo affettare i porri, la zucchina e il peperone, disporli in una pentola antiaderente e farli cuocere con un po d olio, dopo qualche minuto aggiungere il pollo e aggiustare di sale e pepe. arancini provola e peperoni PORTATA secondo DIFFICOLTÀ bassa TEMPO 90 min CALORIE 445 kcal INGREDIENTI PER 6 PERSONE 500 g di riso 4 uova 50 g di burro 150 g di pan grattato 120 g di provola stagionata grattugiata 100 g di toma di capra fresca 2 peperoni verdi 1 cipolla olio per friggere un ciuffo di prezzemolo sale pezzetti e farli saltare in padella con un po d olio, il sale e la cipolla finemente tritata. Quando saranno cotti unirli al ripieno. Per preparare gli arancini, bagnare leggermente le mani, prendere un po di composto di riso, appiattirlo sul palmo di una mano, deporre al centro una cucchiaiata di ripieno e richiudere con altrettanto composto di riso, in modo da formare una pallina. Una volta preparati gli arancini, passarli nelle restanti uova sbattute e poi nel pan grattato, prima di friggerli in olio bollente. PREPARAZIONE Lessare il riso in un litro d acqua fino a farla assorbire, quindi toglierlo dal fuoco e incorporare 2 uova sbattute, metà provola e il burro, mescolando e amalgamando bene il tutto, quindi lasciare raffreddare. Preparare a parte il ripieno unendo la toma tagliata a pezzetti, il prezzemolo lavato e tritato e la restante provola. Lavare e tagliare i peperoni a

Fantasia d anguria, feta e pinoli PORTATA contorno DIFFICOLTÀ bassa TEMPO 15 min CALORIE 360 kcal INGREDIENTI PER 4 PERSONE 4 fette d anguria 200 g di feta 50 g di pinoli foglie di menta sale olio evo PREPARAZIONE Tagliare l anguria a cubetti eliminando tutti i semi. Tagliare anche la feta a cubetti, unirla all anguria e distribuire il tutto in parti uguali su 4 piatti. Decorare con i pinoli e alcune foglioline di menta, quindi condire con olio, un pizzico di sale e servire. 27 le ricette Crostata albicocche e mandorle PORTATA dolce DIFFICOLTÀ media TEMPO 90 min CALORIE 462 kcal poi lasciare intiepidire. A fuoco basso sciogliere la marmellata con 1 cucchiaio di succo di limone, quindi distribuirla sulla crostata prima di spolverizzare con le mandorle. INGREDIENTI PER 8 PERSONE 200 g di farina 50 g di farina di riso 110 g di zucchero di canna 180 g di burro 1 limone 150 dl di panna da cucina 1 uovo 1 tuorlo d uovo 500 g di albicocche 30 g di mandorle tostate a scaglie 6 cucchiai di marmellata di albicocche 1 fialetta di essenza di mandorle PREPARAZIONE Mescolare le due farine con 80 g di zucchero, la scorza del limone grattugiata e il burro tagliato a pezzetti. Ungere leggermente una tortiera di circa 22 cm di diametro, foderare con l impasto, punzecchiarlo con una forchetta e riporlo a riposare in frigo per circa mezz ora, dopo di che far cuocere per circa 20 minuti in forno a 190 C. Preparare la farcitura mescolando la panna con l uovo, il tuorlo, lo zucchero rimasto e l essenza di mandorle, quindi togliere i noccioli alle albicocche e tagliarle in 4 parti. Distribuire le albicocche sulla torta, ricoprire con la crema e infornare nuovamente per 35-40 minuti,

28 vivere eco Tanto stile a poco prezzo Fare shopping senza incidere sul portafoglio? Dal baratto ai mercatini, ora l usato è trendy di Ilaria Blangetti Gonne della mamma e magliette passate di moda? Una volta si parlava di robe vecchie, oggi, invece, complici la crisi economica e un rinnovato gusto per la moda d antan, i vestiti ormai inutilizzati possono tornare a nuova vita. Vecchi abiti rivisitati diventano, così, preziosi capi alla moda. Si calcola che quasi il 30% degli abiti presenti nel nostro armadio sia inutilizzato, spesso per la pigrizia di dover pensare ad abbinamenti di gusto, oppure per qualche chilo di troppo o semplicemente per un cambiamento di moda. Armadi pieni, spesso frutto di uno shopping compulsivo. Acquistata consapevolezza, però, come possiamo aiutare portafoglio e ambiente? Basti pensare che un chilo di rifiuto tessile riutilizzato o convertito permette di ridurre di 3,6 chilogrammi le emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Dalle vetrine dei negozi a quelle del web L usato ormai è di moda. Vestire abiti di seconda mano è simbolo di sensibilità e in Italia, così come avviene nel resto d Europa già da tempo, stanno aumentando i negozi specializzati dove si possono fare interessanti affari. Se portate i vostri capi vecchi dovranno essere tutti perfettamente lavati e in ottimo stato. Tanti, poi, i mercati specializzati sparsi per lo stivale: a Milano, in zona San

29 All ultimo grido con lo swapping Per svuotare il guardaroba da abiti che non amiamo più, una delle ultime tendenze è quella dello scambio: un baratto di alta qualità, particolarmente di moda tra i vip. Lo swapping, nato nella culla dello shopping, ossia nel quartiere Manhattan di New York, oggi è un modo originale di acquistare abiti a costo zero. Ovviamente anche lo swapping ha le sue regole: i capi devono essere in ottimo stato e perfettamente puliti, i vestiti sono valutati a seconda delle loro caratteristiche, del loro presunto valore e se si tratta di prodotti firmati oppure no. Una delle più famose community in rete è Swap Club Italia dove basta registrarsi per iniziare a barattare vestiti ed accessori (www.swapclub.it). Un altra bella idea è quella proposta da L Armadio Verde, un progetto attivo a Milano e Genova che permette di scambiare in sicurezza abiti per neonati e bambini (www.armadioverde.it). Attivo in tal senso anche il sito www.swapcool. com dove si possono barattare, ma anche regalare, i vestiti usati dei più piccoli. L ultima tendenza, poi, è quella di realizzare degli swap party in casa, per svuotare gli armadi con le amiche. Sposarsi con l abito della nonna Il matrimonio, si sa, è una spesa non indifferente. Ma quale sposa sarebbe disposta a rinunciare all abito dei sogni? Forse nessuna, ma un idea sempre più diffusa è quella di riadattare quelli di mamme e nonne. Un ottima soluzione per un matrimonio vintage come vogliono le ultime mode. Alcune regole: indispensabili il pizzo e un copricapo. Ricordatevi, però, di comunicare la vostra scelta al futuro sposo, per non rischiare due stili troppo diversi davanti all altare. Il vostro lui dovrà assolutamente vestirsi di scuro. vivere eco Siro, il sabato mattina una quarantina di banchetti propongono abiti, scarpe e oggettistica demodé. Se siete abili con ago e filo, prima di disfarvi di alcuni abiti, pensate a come riadattarli: accorciate gonne troppo lunghe e impreziosite vecchie maglie con inserti divertenti, come fiocchetti e perline. Il sito www.morsbags.com insegna come trasformare un vecchio capo in una borsa alla moda: il sito è inglese ma un occhiata è d obbligo! Visitate il sito www.prodottinliberta. it che unisce le idee e i progetti di diverse cooperative sparse sul territorio che permettono ai detenuti di esprimersi con abilità artigianali. On line anche il portale www.lagruccia.net gestito dalla cooperativa sociale Il Ramo Onlus, che si configura come il primo negozio virtuale in Italia che offre abiti usati di qualità: il denaro ricavato viene utilizzato per portare avanti progetti di imprenditoria sociale. Riciclare con uno sguardo al sociale E se proprio vogliamo disfarcene? Gli abiti possono essere riciclati. La raccolta, gestita normalmente da cooperative che fanno capo alla Caritas, mira a selezionare i capi ancora in buono stato per avviarli al mercato dell usato e alla beneficenza, mentre quelli in cattive condizioni saranno riciclati nell industria tessile. Dopo la selezione il materiale viene igienizzato e poi indirizzato a seconda dello stato. Il Conau, il Consorzio nazionale abiti e accessori usati, rende noto che la raccolta differenziata di abiti è destinata per il 68% al riutilizzo, per il 25% al riciclo e, per il 7%, allo smaltimento. Anche le multinazionali della moda ormai sono attente a queste tematiche. H&M, la realtà svedese con negozi anche in Italia, ha lanciato un iniziativa dal messaggio semplice: portate nei punti vendita i capi dismessi e la multinazionale si occuperà di riutilizzarli in modo sostenibile e solidale.