Trapianti di rene da donazione samaritana: primi in Italia

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LeScotteINFORMA Anno IV - n. 4, aprile 2015 La newsletter per i professionisti dell Azienda Ospedaliera Universitaria Senese Trapianti di rene da donazione samaritana: primi in Italia La Toscana, con Siena e Pisa, protagonista, per la prima volta in Italia, di una catena di trapianti e donazioni di rene grazie a una prima donazione samaritana, che ha innescato un insieme di scambi di organi tra coppie diverse di donatori e riceventi. Tra il 7 e il 9 aprile, infatti, sono stati realizzati ben 6 trapianti e 6 donazioni di rene, per un totale di 12 interventi che hanno coinvolto Siena, Pisa e Milano. Una persona di Pavia ha deciso di donare il proprio rene senza avere nessun legame di tipo familiare o affettivo con il potenziale ricevente. La volontà del donatore è stata presa in carico dal Centro Nazionale Trapianti che ha organizzato la stupefacente catena di solidarietà: il rene della donna è arrivato a Siena da Pavia, trasportato dalla Polizia Stradale (nella foto il momento della consegna dell organo alle Scotte). L'équipe di Chirurgia dei Trapianti dell'aou Senese, diretta dal professor Mario Carmellini, si è subito attivata per trapiantare il rene su una ricevente. Una parente della ricevente a sua volta ha donato il rene, che è stato espiantato in chirurgia robotica sempre a Siena, e trapiantato su un uomo, la cui sorella, a sua volta, ha donato un rene che è stato prelevato a Siena e trasferito all'ospedale Niguarda di Milano. Un superlavoro per tutta l'èquipe di chirurghi, anestesisti, nefrologi, infermieri e tanti altri professionisti sanitari afferma Pierluigi Tosi, direttore generale dell'aou Senese che sono stati impegnati con quattro complessi interventi in una due giorni intensa, per raggiungere un risultato straordinario di efficienza e solidarietà, grazie anche all'ottima organizzazione delle sale operatorie e all'utilizzo della chirurgia robotica per il prelievo degli organi. Dopo Siena, quindi, la catena di solidarietà raggiunge Milano per tornare a Pisa e per poi concludersi nuovamente a Milano. La moglie del ricevente di Milano, infatti, ha donato il rene che è stato trasportato, sempre grazie alla Polizia Stradale, presso l'aou Pisana dove è stato trapiantato su un uomo di Pisa e un parente del trapiantato, a sua volta, ha donato il rene che è stato trapiantato sempre a Pisa su un altro uomo e, un suo parente, ha donato un altro rene che è stato trasportato, per il sesto e ultimo trapianto, presso l'ospedale Niguarda di Milano, per completare così la straordinaria catena di solidarietà attivata dal donatore di Pavia. Cos'è la donazione samaritana Per donatore "samaritano" si intende un donatore vivente di rene che offre l'organo alla collettività e non ad uno specifico ricevente, senza alcun tipo di remunerazione o contraccambio. La donazione samaritana è considerata un atto supererogatorio (apprezzabile dal punto di vista etico) ma non preteso sul piano morale e/o giuridico. La decisione di donare un rene alla collettività deve essere libera, gratuita e informata. La donazione cosiddetta "samaritana" è ammessa solo per il rene. Data la specificità di questo tipo di donazione, non può considerarsi sostitutiva alla donazione di rene da vivente "standard" e a quella da cadavere. La donazione samaritana è attualmente ammessa in Paesi europei, quali la Spagna, l'olanda e il Regno Unito, e negli Stati Uniti. Come avviene la donazione samaritana: l'iter da seguire Nel caso di via libera definitivo da parte del Centro Nazionale Trapianti, il Centro Regionale Trapianti e il centro trapianti coinvolti seguiranno le procedure previste per il protocollo di donazione di rene in modalità "cross over". La sede del prelievo del rene messo a disposizione dal samaritano sarà concordato tra il centro trapianti del ricevente e quello a cui si è rivolto il donatore. Se necessario, e sempre nella piena garanzia dell'anonimato, al donatore samaritano può essere chiesto di eseguire il prelievo presso il centro trapianti del ricevente. Il donatore samaritano rientrerà, come avviene in caso di donazione di rene da vivente "standard", nei programmi di follow-up. Cos'è il trapianto cross-over Per "trapianto incrociato di rene da donatore vivente (cross-over)" si intende l'evento in cui il donatore e il ricevente non sono compatibili per la presenza di anticorpi anti HLA o anti- ABO o per altri motivi di incompatibilità ed è, pertanto, preclusa la procedura standard di trapianto da donatore vivente. In tal caso, e in presenza di almeno un'altra coppia in situazione analoga, i donatori e i riceventi delle due diverse, se biologicamente compatibili, si "incrociano".

LESCOTTEINFORMA Nasce il primo portale web italiano interamente dedicato all'immunoncologia, per saperne di più ed essere sempre informati sull'immunoterapia applicata al trattamento dei tumori. L'iniziativa nasce da un team di esperti e dall'immunoterapia Oncologica dell'aou Senese, diretta dal dottor Michele Maio, in collaborazione con il NIBIT Network Italiano per la Bio-Immunoterapia dei Tumori e la Fondazione NIBIT, che hanno raccolto le numerose richieste, provenienti sia dai pazienti che dai medici, di essere sempre più informati su quella che è ormai considerata la quarta strategia terapeutica per combattere il cancro, accanto a chemioterapia, chirurgia e radioterapia. Collegandosi all'indirizzo www.immunoncologia.it si accede ad un'area pubblica, con link utili per approfondire che cos'è l'immunologia, l'immunoncologia e quali sono le opzioni terapeutiche attualmente disponibili. C'è poi un'area dedicata a cosa significa dove, con parole semplici, vengono spiegati concetti complessi legati all'immunoterapia del cancro. Il sito spiega Michele Maio vuole essere un punto di partenza per potenziare l'informazione, far conoscere sempre di più le possibilità offerte dall'immunoterapia ed essere d'aiuto a tutti i professionisti che si avvicinano per la prima volta a questa disciplina medica. Nella sezione riservata ai medici, accessibile a seguito della registrazione tramite l apposito form, sono presentati gli aggiornamenti scientifici commentati e i contributi audio e video realizzati in collaborazione con gli esperti. Nell'area legata all'attualità ci sono informazioni su letteratura scientifica, corsi ed eventi e sperimentazioni attive in Italia; ci sono poi approfondimenti su specifiche tipologie di cancro che vengono trattati con l'immunoterapia. Nella sezione denominata l'esperto risponde, i medici dell'immunoterapia Oncologica di Siena saranno a disposizione degli altri colleghi medici, specialisti e medici di base, per risolvere dubbi o dare spiegazioni su particolari aspetti legati all'immunoterapia. Il portale offre quindi un panorama variegato su attualità scientifica, ricerca e approfondimenti tematici in un contesto di multimedialità, in modalità online ed offline tramite il download dei contenuti e sarà integrato da una Newsletter mensile e da notizie specifiche nella sezione Breaking News. Prevenzione tumori cavo orale: successo dello screening L U.O.C. di Otorinolaringoiatria diretta dal professor Walter Livi, lo scorso 10 aprile, ha aderito alla Giornata Nazionale di Prevenzione dei Tumori del Cavo Orale, istituita dall Associazione Otorinolaringoiatri Italiani (AOOI). Grande la partecipazione della popolazione del territorio senese allo screnning: 127 pazienti sono stati sottoposti a visita specialistica Otorinolaringoiatrica, 75 donne e 52 uomini di età compresa tra 22 e 85 anni. Il reparto ha messo a disposizione dell utenza i suoi ambulatori per il corretto svolgimento della giornata e si è avvalso della collaborazione dei dottori L. Brindisi, G. Monciatti, L. Salerni, C. Mezzedimi coadiuvati dai medici in formazione e dal personale infermieristico. E' stato infatti assicurato, oltre allo screening, l ordinario svolgimento delle visite prenotate dal CUP e delle urgenze. Un particolare ringraziamento viene pertanto espresso al personale infermieristico per avere gestito in maniera ottimale un tale flusso di pazienti senza creare disservizi. Nella giornata l équipe senese ha effettuato diagnosi di lesioni benigne pre-cancerose del cavo orale suscettibili di potenziale evoluzione e, per tutti i soggetti, è stato programmato un follow-up clinico nel tempo. I risultati dello screening hanno evidenziato che molti dei pazienti esaminati presentavano fattori di rischio per patologie del cavo orale quali: fumo di sigaretta, scarsa igiene orale, lesioni da microtraumi dentari ripetuti e dieta povera di frutta e verdure. I pazienti sono stati edotti ad uno stile di vita che garantisca loro un'adeguata prevenzione di patologie maligne mediante consegna di una brochure conoscitiva. Alla fine di questa intensa giornata, grande è la soddisfazione espressa dal prof. Walter Livi, per l enorme partecipazione della popolazione. Si ringraziano tutte le componenti Aziendali. il Direttore Generale Dr. Pierluigi Tosi, il Direttore Sanitario Dottoressa Silvia Briani, il Direttore del DAI Scienze Neurologiche e Sensoriali Prof. Alessandro Rossi e il Direttore di Presidio Dott. Pietro Manzi che hanno consentito lo svolgimento di questa importante giornata nazionale di prevenzione Walter Livi direttore UOC Otorinolaringoiatria Novità e organizzazione Immunoncologia: primo portale italiano CHIRURGIA LAPAROSCOPICA IN DIRETTA Lo scorso 10 aprile, presso il nostro Policlinico, si è tenuto un convegno dal titolo Obiettivi comuni in chirurgia laparoscopica. Chirurgo ed anestesista : un alleanza necessaria. organizzato dall U.O.C. di Anestesia diretta dal dott. Pasquale D Onofrio e dall U.O.S.A. di Chirurgia Bariatrica diretta dal dott. Giuseppe Vuolo. L incontro, che ha visto la partecipazione di chirurghi ed anestesisti provenienti anche da altri ospedali toscani, ha affrontato le tematiche più attuali relative all utilizzo dei nuovi curarici e dei loro antagonisti, che consentono un blocco neuromuscolare profondo tale da permettere l esecuzione di interventi laparoscopici complessi, diminuendo la pressione intra-addominale necessaria per praticare la procedura miniinvasiva con notevole beneficio per il paziente; ciò è reso possibile anche dall utilizzo di nuove tecniche di monitoraggio intraoperatorio. Durante il convegno, particolare rilievo ha avuto il collegamento diretto con la sala operatoria nella quale sono stati praticati tre interventi laparoscopici. Gli interventi eseguiti sono stati una resezione del colon destro per neoplasia effettuata dal prof. Franco Roviello direttore dell UOSA Chirurgia Generale e Tecniche Miniinvasive e dalla sua équipe; una colecistectomia laparoscopica eseguita dal dott. Natale Calomino dell UOC Chirurgia I diretta dal dott. Franco Papi; una resezione a manica dello stomaco ( sleeve gastrectomy ) per obesità patologica praticata dal dott. Tirone dell UOSA Chirurgia Bariatrica diretta dal dott. Giuseppe Vuolo. Durante i collegamenti con la sala operatoria sono state tenute alcune relazioni relative alle nuove tecniche anestesiologiche e chirurgiche, che consentono di diminuire il dolore postoperatorio e di ottimizzare la ripresa del paziente, e si è anche svolto un dibattito diretto con gli operatori per discutere le problematiche tecniche relative ai singoli interventi con la partecipazione molto attenta di tutti i presenti. Giuseppe Vuolo, direttore UOSA Chirurgia Bariatrica "Gestione Sanitaria Ambulatoriale": al via la formazione personalizzata Nel mese di Maggio 2015, tutti i lunedì e mercoledì, dalle ore 12.30 alle ore 14.30, presso l'aula di informatica della U.O.C. Formazione, sarà possibile effettuare una formazione personalizzata per l'utilizzo dell'applicativo "Gestione Sanitaria Ambulatoriale". Questo è l'applicativo scelto per la gestione dei processi nei settori ambulatoriali ed attualmente è stato implementato nelle U.O.C. di: Chirurgia 1, Chirurgia 2, Chirurgia Bariatrica, Centro PEG, Chirurgia Plastica, Chirurgia Trapianti Rene, Flebologia, Urologia, Andrologia, Chirurgia Oncologica, Chirurgia Tecniche Mininvasive, Chirurgia Cuore e Grossi Vasi, Chirurgia Vascolare, Ortopedia Ospedaliera, Ortopedia Universitaria, Odontostomatologia, Medicina 1, Medicina 2, Otorinolaringoiatria, Chirurgia Otologica, Dermatologia, Diabetologia, Reumatologia, Broncoscopia, Fisiopatologia Respiratoria, Endoscopia Chirurgica, Oculistica, Oftalmologia, Chirurgia Pediatrica, Senologia, Chirurgia Maxillo Faccialei, Chirurgia Toracica. Per tutti i colleghi coinvolti nel progetto obiettivo 2015 "GSA", oltre al corso di formazione obbligatorio accreditato, al quale sono stati invitati dalla Direzione, sarà possibile recarsi in aula informatica (presso U.O.C. Formazione in Palazzina amministrativa) nei giorni di lunedì e mercoledì del mese di Maggio, dalle ore 12.30 alle ore 14.30. Personale competente in materia di CUP, Ticket e ICT aiuterà a personalizzare l'applicativo sul proprio settore ambulatoriale, verificare eventuali passaggi informatici non chiari, costruire format di referti medici, verificare le competenze associate al proprio profilo utente, le agende di prenotazione e accettazione, nonché le prestazioni associate. Basta recarsi nell'aula negli orari e giorni stabiliti. Non è necessaria la prenotazione. 2 Letizia Bracci infermiere, PO Outpatients

L E S COTTE INFORMA Particolarità e progetti 3 Radiologia interventistica: un eccellenza nazionale e un punto di riferimento unico La Radiologia Interventistica è una disciplina poliedrica e nuova che permette di esplorare e intervenire in diverse parti del corpo umano e su patologie anche molto complesse, grazie all'alta specializzazione degli operatori e a specifiche competenze mediche. Sino a qualche anno fa, infatti, molte attività chirurgiche erano effettuate in modalità open vale a dire con intervento chirurgico tradizionale e quindi con tagli più o meno estesi a seconda della patologia, ora invece, grazie al Radiologo Interventista, è possibile operare per via endovascolare. Lo staff, diretto dal dottor Carmelo Ricci, è impegnato in diverse attività di alta specializzazione e rappresenta il punto di riferimento per tutta l'area vasta e una delle migliori eccellenze nazionali del settore. Una parte di spicco della Radiologia Interventistica senese riguarda la cura degli aneurismi dell'aorta toracica e addominale, che viene effettuata in stretta collaborazione con Cardiochirurghi e Chirurghi Vascolari. Vengono utilizzate delle protesi molto costose e particolari, dette custom made, che vengono disegnate, progettate e costruite in base alle caratteristiche del paziente per patologie dell'aorta molto complesse. Grazie allo studio di imaging vascolare effettuato con la TC, infatti, è il Radiologo Interventista a disegnare la protesi facendo molta attenzione a far combaciare esigenze cliniche ed esigenze tecniche. Questa attività di altissima specializzazione è svolta in collaborazione con l'uoc Chirurgia del Cuore e dei Grossi Vasi. Sono inoltre attive specifiche collaborazioni con l'urologia, per le patologie del rene e della prostata, con la Chirurgia, soprattutto per il trattamento mininvasivo di tumori del fegato, con la Gastroenterologia, per la patologia biliare. La Radiologia Interventistica lavora in stretto rapporto con il Pronto Soccorso per la gestione di tutta la Politraumatologia, in cui è possibile intervenire con vere e proprie procedure salvavita come in caso di sanguinamenti in seguito a fratture ossee o rottura di organi addominali, dove, con la tecnica dell embolizzazione, è possibile arrestare il sanguinamento, oppure con l impianto di endoprotesi in caso di rottura dell aorta. Un'area molto innovativa è quella messa in piedi con la Ginecologia per gli interventi sui fibromi uterini, in tutti quei casi in cui le donne non vogliono sottoporsi all'isterectomia e quando i fibromi non possono essere resecati. Il fibroma viene embolizzato con particelle microscopiche attraverso un microcatetere che entra dall'inguine per arrivare sino all'arteria uterina. È qui che vengono rilasciate queste microparticelle che chiudono così le vie di accesso al fibroma che, in questo modo, privato dell apporto nutritizio, diminuisce drasticamente il suo volume. Sempre in ambito ginecologico il Radiologo Interventista può dare il suo contributo in caso di emorragia del post-partum, evenienza che in alcuni casi può risultare infausta: entrando sempre dall inguine si gonfiano due palloncini nelle arterie ipogastriche o direttamente nelle arterie uterine per bloccare il grande afflusso di sangue che arriva all utero. Un altro importante settore di applicazione è quello oncologico, soprattutto con le chemioembolizzazioni. Nei tumori del fegato, sia primitivi che secondari, attraverso un catetere viene immesso il chemioterapico solo nella parte malata da trattare. Grazie alla chemioterapia superselettiva e non sistemica si possono quindi evitare i pesanti effetti collaterali della chemioterapia tradizionale ed intervenire solo dove è necessario. Un'altra tecnica utilizzata in campo oncologico è la termoablazione: vengono posizionati degli aghi direttamente nel tumore (in particolare fegato e rene) che, con l'emissione di onde elettromagnetiche, bruciano le cellule tumorali. Infine il reparto è di supporto specialistico per molti settori dell ospedale e del territorio: ogni anno vengono infatti effettuati oltre 1000 accessi venosi di vario tipo eseguiti con guida ecografica. In particolare, dopo un lungo ed accurato training formativo, è stato creato un PICC Team infermieristico in grado di rispondere in tempo reale a problematiche di impianto, gestione e consulenza degli accessi venosi centrali ad inserimento periferico.

LESCOTTEINFORMA L'Azienda dal 2013 ha iniziato un percorso strategico di riorganizzazione delle strutture aziendali di Area chirurgica, Medica e Specialistica che coinvolge gli aspetti gestionali e strutturali relativi agli organici, alla collocazione dei reparti, alla riorganizzazione dei turni del personale, all'implementazione delle competenze e degli sviluppi professionali. La logica seguita è quella della complessità assistenziale e dell'intensità di cura, partendo dalla strutturazione di "Linee Assistenziali". L'area delle Scienze infermieristiche ed Ostetriche è una struttura che, nell'ambito degli indirizzi aziendali, costituisce l'organismo di governo dei processi e delle funzioni operative afferenti alle professioni infermieristiche ed ostetriche. Questo cambiamento ha determinato la necessità di un nuovo modello organizzativo per la gestione del personale infermieristico all'interno delle Linee e soprattutto la costituzione di 8 Linee Assistenziali alle quali far afferire il personale infermieristico e di supporto con caratteristiche di continuità assistenziale. Le 8 Linee Assistenziali, che vanno a coprire tutti i settori in cui è presente il personale Infermieristico, sono così definite: Linea assistenziale Chirurgica, Linea assistenziale Medica, Linea assistenziale Outpatients, Linea assistenziale Cardio- Toraco-Vascolare, Linea assistenziale emergenza-urgenza, Linea assistenziale Sale Operatorie, Linea assistenziale Neuroscienze, Linea assistenziale Materno-Infantile. All'interno di ciascuna Linea sono state definite le "Aree con competenza specifica" cioè quelle strutture che, per loro natura, necessitano di competenze altamente specialistiche e dove, quindi, è possibile accedere solamente con una documentata preparazione (ad esempio le aree Endoscopiche, la Nefrologia, ecc.). La linea delle Sale Operatorie, quella Cardio- Toraco- Vascolare e la linea di Emergenza-Urgenza sono totalmente considerate a competenza specifica. Un'importante azione è stata fatta dall'area delle Scienze Infermieristiche in collaborazione con la U.O.C. Formazione per strutturare corsi di formazione atti ad acquisire le competenze specifiche sulle aree definite, per garantire la qualità dei servizi assistenziali, valorizzare le competenze e la professionalità del personale ed ottimizzare l'utilizzo delle risorse umane come previsto dagli obiettivi aziendali. A fronte di questa evoluzione organizzativa sono nate nuove figure infermieristiche funzionali alla nuova organizzazione che si identificano in: Infermiere di Cellula, Infermiere di Processo, Infermiere Coordinatore di Area Assistenziale, Infermiere con Posizione Organizzativa di Linea, Infermiere Coordinatore "Posizione Organizzativa Gestionale". In questo contesto la metodologia seguita di cambiamento organizzativo, anche grazie all'introduzione della metodologia LEAN, ha facilitato la strutturazione di un nuovo modello in grado di implementare le competenze professionali e la standardizzazione, nonché di garantire risorse umane qualificate e motivate che aumentino la qualità dell'assistenza. Questi sono alcuni dei temi che verranno condivisi il 12 Maggio, un appuntamento fisso per milioni di professionisti che, in tutti i Paesi, celebrano la giornata internazionale dell'infermiere. Anche all'azienda Ospedaliera Universitaria Senese quest'anno tutta la professione si è impegnata per realizzare iniziative volte a celebrare la figura dell'infermiere all'interno dell'ospedale. La giornata si svolgerà con attività distinte tra il mattino ed il pomeriggio. Durante la mattinata una rappresentanza di infermieri dell'azienda presiederà due punti informativi infermieristici realizzati al piano 1S del primo lotto, uno in prossimità dell'edicola e l'altro del centro Emotrasfusionale, con la presenza del Collegio IPASVI di Siena e degli Studenti del Corso di Laurea in Infermieristica dell'università di Siena. In ciascun punto verranno illustrate le attività e le funzioni svolte negli ambiti dell'ospedale, nonché i percorsi di formazione e le opportunità di crescita professionale; inoltre, per tutti, ci sarà la possibilità di rilevare la propria pressione arteriosa e ricevere informazioni sull'importanza dei defibrillatori per le rianimazioni in contesti civili, a breve obbligatori in tutti gli impianti sportivi. Un'occasione per tutti i cittadini, utenti e studenti per avvicinarsi e conoscere l'importante ruolo della professione infermieristica nell'assistenza alla persona e, nello specifico, nell'assistenza in vari ambiti specialistici dell'ospedale. Gli infermieri saranno disponibili ad ascoltare e confrontarsi con tutti sul tema dell'assistenza in ospedale. Due schermi mostreranno tutti gli ambiti dove la professione è presente e le diverse funzioni infermieristiche in evoluzione all'interno dell'azienda Senese. Nel pomeriggio, con inizio alle ore 14, presso l'aula A del centro didattico delle Scotte, si terrà la seconda parte della "Giornata dell'infermiere", con gli interventi della Direzione Aziendale, Collegio IPASVI di Siena e della Dirigenza infermieristica sull'evoluzione della professione all'interno dell'azienda. Inoltre verranno condivisi tre videosaluti, realizzati appositamente per gli infermieri delle Scotte, di Gerry Scotti, Fiorello e Paolo Bonolis. I contributi sono stati rilasciati per celebrare l'attività degli infermieri dell'aous e di tutti i migliaia di colleghi che quotidianamente operano nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale. Gianluca Bugnoli, dirigente infermieristico Ultim ora Giornata internazionale dell infermiere Come cresce la professione infermieristica: meeting in aula Magna il 12 maggio LESCOTTEINFORMA Anno IV, numero 4 - aprile 2015 Registrazione presso il Tribunale di Siena n. 2 del 17 gennaio 2012 Direttore: Pierluigi Tosi Direttore responsabile: Ines Ricciato Editore: AOU Senese Redazione: uffstampa@ao-siena.toscana.it http://www.ao-siena.toscana.it/notizie Tel. 0577 585591 - Fax 0577 586137 Progetto grafico e impaginazione: Ines Ricciato Hanno collaborato: Claudia Barabesi, Stefano Galli. Stampa: Tipografia Torchio srl Litomodulistica Numero chiuso il: 21 aprile 2015 La newsletter è distribuita all interno dell ospedale Santa Maria alle Scotte. La versione on line è disponibile in formato pdf nella Intranet aziendale, alla voce newsletter aziendale. 4