CRIMINALITA ORGANIZZATA AL NORD. CONTROLLO DEL TERRITORIO E POTENZA ECONOMICA INFILTRAZIONI E UTILIZZO DEL SISTEMA ECONOMICO IN LOMBARDIA Relazione dott. Barbaini PREMESSA Come dimostrato nei dibattimenti celebrati davanti alla AG di Milano fin dalla metà degli anni 90, la criminalità organizzata in particolare calabrese ha realizzato una strategia operativa per la quale, pur in assenza di eclatanti manifestazioni della forza intimidatrice, si è avvalsa della sua capacità di incutere timore soprattutto ( ma non solo ) nei confronti degli ambienti criminali ai quali è ben nota la sua pericolosità. infatti risultato accertato che i gruppi che costituiscono articolazione autonoma della cosca di Africo hanno svolto per anni un intensa, complessa, rischiosa attività illecita ( soprattutto importazione e commercializzazione di ingenti quantitativi di diversi tipi di stupefacente ) con contemporaneo riciclaggio degli altrettanto ingenti proventi illeciti conseguiti, al riparo da reazioni ambientali e controlli delle Forze dell Ordine, o da azioni di disturbo dei gruppi criminali concorrenti, infiltrandosi e mimetizzandosi nell ambiente socio economico della zona di insediamento attraverso condotte ed investimenti apparentemente leciti, con l utilizzo di attività dislocate nel centro di Milano e in particolare nella zona che si estende dall Ortomercato di Milano fino a piazza Affari, utilizzate anche per incontri organizzativi ( oltre che per il soggiorno di latitanti, per l occultamento di denaro e droga ed armi ), nonché avvalendosi della rete protettiva rappresentata dai numerosi canali informativi e dai supporti operativi acquisiti anche all interno delle Forze dell Ordine. Tale modus operandi integra una forma di controllo ambientale che è stata correttamente definita nelle sentenze già passate in giudicato selettiva e strettamente funzionale alla conduzione del programma criminoso in un area geografica diversa per cultura, mentalità, abitudini rispetto a quella di origine del metodo mafioso, ma estremamente pericolosa nella sua occulta ed incontrollabile pervasività. 1
La attuata infiltrazione ambientale anonima, mimetica, scevra da atteggiamenti che possono destare allarme sociale, come quella realizzata dalle articolazioni autonome ma collegate della cosca di Africo con lo spregiudicato abbandono di comportamenti tradizionalmente mafiosi per assumere quelli rassicuranti di lavoratori dipendenti o gestori di apparentemente lecite ed avviate attività imprenditoriali, risulta aver consentito un radicamento ambientale ideale per lo svolgimento indisturbato per anni di illecite attività, come quelle accertate nei dibattimenti davanti alla AG di Milano. LE IMPRESE MAFIOSE NEL NORD ITALIA La criminalità organizzata, ed in particolare la ndrangheta utilizza al Nord, e più specificatamente in Lombardia il sistema economico attraverso imprese che, in ragione dei legami dell imprenditore e dei dirigenti con i gruppi mafiosi dominanti nei luoghi di origine dell imprenditore, nonché in ragione della provenienza dei capitali utilizzati e delle modalità operative possono definirsi mafiose. I settori produttivi ed economici in genere nell ambito dei quali opera la criminalità organizzata attraverso le imprese in questione, sono prevalentemente i seguenti: - settore dell edilizia sia nel centro cittadino, sia nell hinterland di Milano con riguardo alla zona di Monza-Cologno Monzese-Peschiera Borromeo-Cernusco sul Naviglio e con riguardo alla zona Sud-Est di Milano, settore che deve intendersi in senso lato fino a ricomprendere la attività di intermediazione posta in essere dalle agenzie immobiliari,strettamente connessa a quella edilizia; - i settori delle attività specificatamente connesse a quello edilizio con particolare riguardo alle imprese di movimento terra, scavi e trasporto dei materiali di scavo; - settore delle forniture di prodotti alimentari con particolare riguardo ai prodotti ortofrutticoli, settore che è in via di sviluppo con la crescita delle connesse iniziative di apertura ex novo oppure subingresso in apertura di centri commerciali di medio-grande distribuzione, iniziative che si delineano anche in zone collocate nelle province di Lodi, Pavia, e Voghera e in genere della Lombardia; - settore economico dei servizi con specifico riguardo al centro di Milano, con riferimento alla ristorazione in senso lato ( bar-self service-pasticcerie e ristoranti); - settore delle agenzie dei servizi di sicurezza in genere in Milano, Como, Bergamo ecc. e con riguardo a Milano agenzie per la sicurezza nei locali pubblici e discoteche in particolare. - settore dei servizi di logistica, ovvero smistamento, facchinaggio, movimentazione di merci, nonché servizi di pulizie, settore nel quale risultano operare nell attualità, come vedremo a breve, le società cooperative facenti capo alle cosche dominanti della ndrangheta insediate da tempo presso l Ortomercato di Milano. 2
Gli assetti giuridici delle imprese operanti nei suddetti settori, prevalentemente adottati dalla criminalità organizzata, sono: - le società a responsabilità limitata, nelle quali l assetto proprietario è rappresentato da soci a loro volta costituiti da società partecipate da società estere e la carica di amministratore è ricoperta da prestanomi i cui nominativi ovviamente sono ricorrenti. Frequentemente le società a responsabilità limitata titolari di partecipazioni societarie in altre società direttamente operative nei settori produttivi mantengono il capitale sociale sotto la soglia di quella delle Spa per evitare l obbligo della nomina del collegio sindacale. - le società cooperative, a loro volta costituite spesso in consorzi presenti con uffici collocati anche nelle strutture dell Ortomercato di Milano, con contratti di locazione stipulati da un unico referente fiduciario del gruppo con la controparte So.ge.mi, società per azioni a partecipazione comunale, titolare di un diritto di superficie sull Ortomercato di Via Lombroso concesso dal Comune di Milano. L organizzazione delle cooperative in questione, utilizzate dalla ndrangheta, rivela alcune peculiarità: molte di queste società hanno una durata limitata nel tempo (mediamente dai 3 ai 4 anni e in alcuni casi anche meno), periodo dopo il quale le cooperative vengono liquidate o falliscono, o vengono trasferite presso altre sedi, tra le quali anche Palermo.. Alcune persone fisiche ricoprono le cariche in più società cooperative posizionandosi strategicamente nelle più importanti società, ed in particolare nei consorzi delle cooperative Fin da ora, anticipando quanto verrà meglio esposto più avanti, si segnala che la vita particolarmente breve di queste cooperative è peraltro caratterizzata da volumi d affari in forte crescita e speculare forte calo nel tempo, da intensi rapporti intercompany e da risultati di bassissimo livello rispetto al volume di affari, com si vedrà meglio in seguito. Molte di queste cooperative sono caratterizzate da intensi rapporti intercompany, nel senso che si emettono vicendevolmente fatture per importi anche di rilievo con il fine di garantire un bilancio destinato ad apparire, in caso di verifica, in sostanziale pareggio, come se il bilancio fosse artificiosamente costruito allo scopo. Più specificatamente le cooperative in questione evidenziano risultati di bassissimo livello rispetto al volume d affari. VANTAGGI DIFFERENZIALI INDEBITI CONNESSI ALL UTILIZZO DEL SISTEMA ECONOMICO DA PARTE DEI GRUPPI CRIMINALI DELLA NDRANGHETA I vantaggi differenziali indebiti di cui godono le cosiddette imprese mafiose sono i seguenti: - creazione di una situazione di sostanziale monopolio in determinate zone,come è emerso per le imprese operanti nel settore della edilizia, nel settore dei servizi di sicurezza; nella distribuzione del servizio della ristorazione e in parte nei servizi di logistica. 3
- contiguità protratta per anni e in alcuni Comuni per decenni delle amministrazioni comunali in sede di conferimento di lavori per costruzione e manutenzione strade, cimiteri e altri lavori pubblici con il ricorso alla trattativa privata attraverso la procedura di urgenza anche nei casi nei quali per legge non ne sussistono i presupposti, e con gare di appalto nelle quali le offerte al ribasso sono conosciute prima della apertura delle relative buste sigillate e con partecipazione sempre limitata alle stesse ditte che, in ipotesi di vittoria della gara, sono comunque vincolate ad effettuare i lavori subappaltando alle imprese mafiose oppure acquisendo i macchinari necessari dalle imprese mafiose, pena il pagamento delle penali alle amministrazioni comunali. - l autofinanziamento con capitali di provenienza illecita è una caratteristica costante delle società che gestiscono le suddette attività, posto che le società in argomento spesso non producono reddito né distribuiscono utili, e si alimentano con il ricorso alla voce finanziamento soci, ponendo in essere movimentazioni contabili in realtà solo apparenti con valori di cassa molto alti per giustificare i crediti dei soci verso la società che spesso si avvale di conti bancari dichiarati in contabilità e conti paralleli non dichiarati sui quali confluisce il denaro di provenienza illecita. RICOSTRUZIONE STORICA SULLA BASE DELLE RISULTANZE DIBATTIMEMTALI DEI MECCANISMI FINANZIARI, EMERSI DALLA ANALISI DELLE MODALITA OPERATIVE DELLE IMPRESE UTILIZZATE DALLA CRIMINALITA ORGANIZZATA OPERANTI in particolare IN Milano. COSTANTE MANTENIMENTO DI UNA APPOSTAZIONE PRIVILEGIATA PRESSO L ORTOMERCATO DI Milano Questi meccanismi, destinati a ripetersi e a perfezionarsi dall inizio degli anni 90 fino all attualità, sono emersi dall analisi delle modalità operative delle imprese operanti in Lombardia facenti capo a gruppi di criminalità organizzata calabrese, gruppi che dai dibattimenti già celebrati sono risultati fra di loro collegati e costituenti articolazioni autonome e distinte, ma riconducibili ad un unica e sola cosca madre ( Morabito Bruzzaniti-Palamara di Africo ). I vertici di questa cosca, anche attraverso un sistema oculato di alleanze con le altre famiglie della ndrangheta, hanno scelto di insediarsi in Lombardia individuando nella zona Sud-Est di Milano, che si estende dall Ortomercato di Milano fino a piazza Affari galleria Vittorio Emanuele, l area di controllo ambientale I rappresentanti dei gruppi in questione, mentre realizzano sofisticate operazioni finanziarie nei vari settori, secondo una costante comune ai soggetti di spicco collegati al gruppo di origine, si legano ad operatori economici attivi all interno dell Ortomercato in grado di garantire l accesso e l utilizzo delle relative strutture, pressochè immuni da qualsiasi controllo, per la custodia di armi e droga ( cfr. procedimenti già conclusi degli anni 90 ) e soprattutto per gli incontri che in tal modo indisturbati pongono in essere sia per la conclusione delle trattative illecite sia per la predisposizione degli strumenti finanziari e 4
societari indispensabili al gruppo per l investimento e la pulitura del denaro di provenienza illecita. GESTIONE DEGLI APPALTI DI SERVIZI DA PARTE DELLE COOPERATIVE UTILIZZATE DALLA NDRANGHETA Il sistema operativo delle cooperative, con particolare riguardo a quelle fisicamente collocate presso gli uffici del palazzo Affari della Sogemi, è caratterizzato dalle seguenti modalità: - il consorzio o le principali cooperative vincono l appalto dei servizi di logistica con primarie società,di solito multinazionali. Al riguardo si sottolinea che il consorzio o le singole consorziate concludono contratti di appalto di servizi con società per azioni in alcuni casi a partecipazione pubblica, in particolare per servizi di smistamento, facchinaggio, movimentazione merce e pulizie, ma nella sostanza è stato verificato che le cooperative appaltatrici si occupano di svolgere anche importanti operazioni da cui dipendono il pagamento di dazi doganali, con attività che si svolge nell ambito di una funzione di pubblico interesse. In conclusione le società appaltatrici stipulano contratti di appalto con società facenti parti di gruppi a partecipazione pubblica, in tal modo bypassando le norme che disciplinano l assegnazione di appalti da parte di enti pubblici e che impongono il ricorso alla gara pubblica. - le società appaltatrici quindi girano l appalto a una serie numerosa di cooperative subappaltatrici nei cui consigli di amministrazione di sovente appaiono cittadini extra-comunitari. - Una volta effettuati i lavori, le cooperative subappaltatrici emettono fatture nei confronti dell appaltatore che a sua volta fattura la primaria società appaltante. - Quest ultima pertanto paga l appaltatore che a sua volta accredita le somme sui conti delle cooperative subappaltatrici. - Tale meccanismo potrebbe arricchirsi di una ulteriore variante laddove il denaro venga accreditato sui conti di cooperative emittenti fatture false o comunque per operazioni inesistenti, create allo scopo ed utilizzate anche per la ripulitura dei proventi delle vaie attività illecite. RAPPORTI TRA LE COOPERATIVE DI SERVIZI NDRANGHETA E LE BANCHE UTILIZZATE DALLA Fin da ora si sottolinea che, come è stato già evidenziato per le società a responsabilità limitata, utilizzate dalla ndrangheta, anche le società cooperative aventi sede operative o comunque uffici nel palazzo Affari della Sogemi, ricorrono sistematicamente a funzionari di banca compiacenti. Infatti la banca, che gestisce i rapporti con il fiduciario del gruppo, interviene anticipando alle cooperative le fatture pro solvendo, peraltro senza notificare all appaltatore la cessione del credito, e quindi di fatto favorendo l appaltatore che 5
rimane obbligato soltanto nei confronti della cooperativa subappaltatrice e non nei confronti della banca. Tanto è vero che frequentemente si verifica il mancato accredito da parte dei Consorzi o da parte delle società consorziate appaltatrici dei corrispettivi delle fatture anticipate dalla banca, con conseguente sofferenza o incaglio della posizione bancaria della cooperativa subappaltatrice ( sofferenza o incaglio che il funzionario di banca non si preoccupa di far rientrare, perché sa che comunque le garanzie occulte, anche se altrove, permangono ). CONCLUSIONI IN ORDINE ALLA PRESENZA DELLA NDRANGHETA NEL TERRITORIO DELLA LOMBARDIA: In conclusione, gli esponenti della cosca Morabito-Palamara-Bruzzzaniti hanno rafforzato la loro presenza in Lombardia mantenendo le loro collocazioni storiche all Ortomercato e ricorrendo a tal fine a soggetti ex sindacalisti all interno dell Ortomercato, entrando nelle cooperative di servizi dei soggetti che da tempo operano e interloquiscono con le istituzioni, e collocandosi in modo stabile negli uffici del cosiddetto Palazzo Sogemi per gestire rapporti con società esterne all Ortomercato ( spesso multinazionali ). Hanno rafforzato le loro alleanze con altri gruppi criminali, ricorrendo alla collaborazione anche per la gestione delle attività economiche ad esponenti di altre cosche della Locride, da sempre alleate con i Morabito. Hanno consolidato le tecniche operative con le banche milanesi, riproponendo la stessa metodologia operativa finanziaria, già delineata e dimostrata dal processo Mollica- Morabito Rocco ( per il quale è stata riconosciuta dalla Cassazione la sussistenza della associazione a Milano ex at. 416 bis c.p. ). Milano 14.4.2011 S. Procuratore Generale della Repubblica Milano Laura Barbaini 6