Allllegatto 3)) Diichiiarraziione avvenutto conttrrollllo DICHIARAZIONE DI AVVENUTO CONTROLLO DELL IMPIANTO AI FINI DELLA SICUREZZA E DELLA FUNZIONALITA Il sottoscritto...... titolare o legale rappresentante dell impresa (ragione sociale)..... operante nel settore... con sede in Via... n.... Comune... (prov....) tel.......part. IVA... iscritta nel registro delle ditte (R.D.20/9/1934, n. 2011) camera C.I.A.A. di...n.... iscritta all albo provinciale delle imprese artigiane (legge 8/8/1985, n. 443, di...n.... esecutrice dell impianto di utenza gas inteso come nuovo impianto; trasformazione; ampliamento; manutenzione straordinaria; installato nei locali siti nel comune di...... prov.... via....... n...... scala... piano... interno... in edificio adibito ad uso: industriale, commercio, altri usi; Attesta sotto la propria personale responsabilità, di avere effettuato con esito positivo le prove di sicurezza e funzionalità dell impianto, così come richieste dalla norma tecnica applicabile all impiego :... Dichiara altresì che le prove sono state effettuate nell impianto soprandicato commissionato da : Sig./ra.. residente in Via. Comune di.. (prov....) tel....... part. IVA/c.f........ Il dichiarante Data... (timbro e firma) Pag 46 di 79
Le aperrtturre dii venttiillaziione negllii iimpiianttii a gas Le aperture di ventilazione sono realizzate allo scopo di consentire il reintegro dell ossigeno bruciato nella combustione. La dimensione delle aperture di ventilazione sono definite dalla Norma UNI CIG 7129 per gli impianti a gas ad uso domestico e similare e dal D.M. 12/4/1996 per gli impianti termici alimentati a combustibile gassoso (centrali termiche e simili). In riferimento al D.M. 12/4/1996 occorre precisare che nel testo del decreto non sono precisate distinzioni tra aperture di ventilazione ed aerazione come avviene nella UNI CIG 7129. Il testo prevede unicamente la realizzazione di aperture di aerazione ponendo valori in funzione della portata termica e minimi da rispettare. Pertanto nel campo ventilazione del rigo relativo all apparecchio occorrerà comunque indicare il valore dell apertura teorica vi ventilazione secondo i valori stabiliti dal D.M., mentre l apertura totale realizzata andrà posta nel campo contenente i dati dell apertura di aerazione. Siamo in presenza di un impianto termico che rientra nel campo di applicazione del D.M. 12/4/1996 quando: Singola installazione di apparecchio a gas di portata termica superiore ai 35 kw (esclusi tutti gli apparecchi di processo o industriali) Installazione di apparecchi a gas nello stesso locale o in locali direttamente comunicanti quando la somma della portate termiche supera i 35 kw (all interno di una singola unità abitativa non concorrono alla somma gli apparecchi con portata singola inferiore a 35 kw diversi dalle caldaie). La ventilazione negli impianti a gas ad uso domestico o similare UNI CIG 7129 Le aperture di ventilazione sono necessarie nei locali in cui sono installati apparecchi a gas (di tipo A, B e di cottura), l'afflusso dell'aria deve avvenire per circolazione naturale e per via diretta attraverso aperture permanenti praticate sulle pareti del locale da ventilare che danno verso l'esterno (la norma consente anche l utilizzo di condotti di ventilazione, singoli oppure collettivi ramificati, ma tale soluzione non è praticata). È consentita anche la ventilazione indiretta, cioè mediante prelievo dell'aria da locali adiacenti a quello da ventilare. Gli apparecchi di tipo C, a tiraggio naturale o muniti di ventilatore, non hanno necessità di prelevare aria comburente dal locale in cui sono installati, tuttavia occorre ricordare l obbligo di realizzare giunzioni filettate unicamente in locali ventilati o ventilabili. Ai fini della compilazione degli allegati alla Dichiarazione di Conformità secondo quanto proposto dalla Guida CIG nel rigo relativo all apparecchio occorre porre il valore del prodotto della portata termica nominale per 6 (cm 2 ), salvo nel caso degli apparecchi di cottura senza dispositivo di controllo di fiamma (non valvolati) dove occorre indicare il valore del prodotto della portata termica nominale per 12 (cm 2 ). Nel campo note andrà ad essere descritta l apertura di ventilazione realizzata, previa verifica della sezione teorica complessiva con il metodo di calcolo riportato a seguire. Pag 47 di 79
1 2 3 4 5 6 7 Le aperture devono essere devono essere del tipo permanente, non sono quindi considerate idonee le finestre che, secondo il caso potrebbero essere aperte o chiuse; inoltre le aperture, sia all interno che all esterno della parete, non devono poter essere ostruite e devono essere protette, con griglie, reti metalliche, ecc.. La sezione libera (al netto di griglie, reti o simili) deve essere almeno 6 cm 2 per ogni kw di portata termica nominale installata. Concorrono al calcolo delle aperture di ventilazione tutti gli apparecchi a gas che per il loro funzionamento prelevano l aria comburente dall ambiente di istallazione quali; stufe, caldaie e scaldacqua di Tipo B (non stagni), apparecchi di cottura. La sezione dell apertura di ventilazione deve essere pari o superiore a 100 cm 2 per ogni kw Se il piano cottura non è dotato di controllo di fiamma la sezione di ventilazione relativa all apparecchio deve essere maggiorata di ulteriori 6 cm 2 per ogni kw Se il piano di cottura non è dotato di controllo di fiamma la sezione dell apertura di ventilazione deve essere pari o superiore a 200 cm 2 per ogni kw Negli impianti alimentati a Metano, la maggiore sezione dell apertura di ventilazione può essere posta anche nella parte alta del locale senza apportare ulteriori maggiorazioni. Queste (solo queste) aperture possono essere realizzate sui serramenti rivolti verso l esterno. Quando l apertura di ventilazione non è posta a livello del pavimento il valore dell apertura di ventilazione deve essere maggiorato del 50% In caso di apertura in posizione elevata occorre verificare il rispetto della sezione minima dopo avere maggiorato l apertura. 6 cm 2 x somma kw 100 cm 2 min 6 cm 2 x kw non valvolato 200 cm 2 min [( 6 cm 2 x somma kw) (6 cm 2 x kw non valvolati) ] x 1,5 100 cm 2 min (valv) 200 cm 2 min (non valv) Come comportarsi se è installato anche un elettroventilatore La norma UNI CIG 7129 prevede che nei locali possa rendersi necessario utilizzare un sistema di aspirazione forzato dell aria, ad esempio per velocizzare il ricambio dell aria, in questi casi occorre essere certi che l azione del sistema di aspirazione non provochi malfunzionamenti ai rimanenti sistemici scarico dei prodotti della combustione, ad esempio annullando il tiraggio del sistema di scarico dei fumi degli apparecchi di tipo B presenti nei locali. Per questo motivo sono riportate diverse condizioni e verifiche da effettuare sull impianto per evitare situazioni di pericolo. Tra le misure da adottare è prevista la maggiorazione delle aperture di ventilazione al fine di consentire il maggior apporto di aria a compensazione di quella aspirata. A questo punto occorre precisare che la norma non specifica, diversamente da quanto fatto in precedenza, se e come occorra applicare delle maggiorazioni relative alla posizione anche a queste aperture di compensazione, ma ripetute interpretazioni portano ad escludere questa Pag 48 di 79
necessità, essendo il richiamo dell aria assicurato dalla prevalenza dei ventilatori e non dalla circolazione naturale. Nei locali dove è installato solo un apparecchio di cottura a gas e l'evacuazione dell'aria viziata e dei prodotti della combustione è ottenuta a mezzo di un elettroventilatore o di una cappa aspirante elettrica, non è richiesta alcuna maggiorazione per compensazione dell apertura di ventilazione, ma nei locali adiacenti o direttamente comunicanti possono essere presenti solo apparecchi di tipo C. 8 Portata m 3 /h Sezione Ventilazione Aggiuntiva cm 2 Fino 50 140 50-100 280 Oltre 100 420 SVA Esempio di dimensionamento apertura di ventilazione Pag 49 di 79
D.M. 12/04/1996 Impianti termici alimentati da combustibili gassosi. I locali devono essere dotati di una o più aperture permanenti di aerazione realizzate sulle pareti esterne confinante con spazio scoperto, strada pubblica o nel caso di locali interrati, con intercapedine aerata ad uso esclusivo (sezione almeno pari a quella dell aerazione e larghezza almeno 60 cm). E consentita la protezione delle aperture di aerazione con grigliati metallici, reti e/o alette antipioggia a condizione che non venga ridotta la superficie netta di aerazione. Le aperture di aerazione devono essere realizzate e collocate in modo da evitare la formazione di sacche di gas (indipendentemente dalla conformazione della copertura); quindi nel caso di coperture piane tali le aperture devono essere realizzate nella parte più alta della parete Le superfici libere minime di aerazione (S) sono calcolate in funzione della portata termica complessiva degli apparecchi allacciati (Q) e non devono essere inferiori ai valori sotto riportati. Locali fuori terra Impianti di Cucine Forni da pane climatizzazione S > Q x 10 Minimo S > Q x 10 Minimo S > Q x 10 Minimo 3000 cm 2 3000 cm 2 3000 cm 2 Piano calpestio Pag 50 di 79
Locali seminterrati e interrati fino a 5 metri Impianti di Cucine Forni da pane climatizzazione S > Q x 15 Minimo S > Q x 15 Minimo S > Q x 15 Minimo 3000 cm 2 3000 cm 2 3000 cm 2 Piano calpestio Max 5 m Locale non Impianti di Cucine climatizzazione Locale interrato S > Q x 20 Minimo 5000 cm 2 ammesso Forni da pane Locale ammesso non 0,6 m (min) Piano calpestio 5 10 m (Max) GPL Impianti alimentati a GPL superficie minima 5000 cm 2 bassa della parete esterna di cui 2/3 realizzati nella parte Locali contigui a luoghi con affollamento > 0,4 persone/m2 o locali di pubblico spettacolo superficie minima 4500 cm2 Pag 51 di 79