Il risanamento ambientale del lago di Viverone: un obiettivo per la Provincia di Biella, possibilità di utilizzo delle fasce tampone Matteo Massara Biella, 28 settembre 2007
Il lago di Viverone è un importante area umida all interno dell anfiteatro morenico di Ivrea, all estremità Sud del rilievo collinare della Serra E posto al confine tra le province di Torino, Biella e Vercelli Occupa una superficie di 55,78 Kmq con una profondità media di 20 metri ed una profondità massima di circa 50 metri
Importante area turistica Gli insediamenti turistici sono numerosi ed includono alberghi, ristoranti, campeggi, villaggi turistici, stabilimenti balneari, rimessaggi di imbarcazioni e circoli nautici. Le attività di fruizione sono di carattere sportivo e ricreativo, direttamente connesse alle condizioni di balneabilità delle acque.
Molto sviluppate le attività agricole Pioppi, mais, frumento nelle aree di pianura Kiwi e viti nelle zone collinari
Area di interesse naturalistico e conservazionistico Sito di Importanza Comunitario Dir. (92/43/CEE) e Zona di Protezione Speciale (Dir. 79/409/CEE) Lago di Viverone (IT1110020) L importanza naturalistica del lago è legata: habitat prioritari e di interesse comunitario numerose specie vegetali rare uno dei più importanti siti di riproduzione e svernamento per uccelli acquatici del Piemonte presenza di una cinquantina di specie di Lepidotteri diurni e di diverse specie di Anfibi
Criticità: qualità delle acque del Lago Il Lago di Viverone si presenta in condizioni di avanzata eutrofia, dovuta ad un apporto di nutrienti (principalmente Fosforo e Azoto) superiore alle quantità accettabili, questo determina: deficit di ossigeno alle profondità maggiori già nel periodo primaverile, deficit che rimane anche in piena circolazione; i valori di trasparenza nel periodo estivo sono attualmente fra i 3 e i 4 metri nel corso dell anno si succedono diverse fioriture algali con predominanza di specie tipiche degli ambienti eutrofizzati, quali i cianobatteri, lungo le sponde crescita elevata di idrofite quali Ceratophyllum e Myriophyllum con problemi per la balneazione e navigazione Problemi per la balneabilità del lago a partire dal 2004, attualmente in fase di monitoraggio e controllo
Criticità: scarso ricambio idrico l idrografia superficiale è organizzata sotto forma di rete di canali e rogge naturali ed artificiali Gli immissari principali sono di ridotta portata: la Roggia di Piverone e la roggia di Roppolo; Roggia Fola emissario che inverte Le possibilità di ricircolo dell acqua sono molto scarse: secondo i dati di deflusso misurati nel 2005, il tempo di ricambio teorico delle acque lacustri è di circa 35 anni Il lago di Viverone è definito di tipo monomittico caldo, quindi con una ben definita stratificazione termica e un solo periodo di piena circolazione, a fine inverno
Pressioni esistenti sul lago Fonti puntuali: reflui fognari dal collettore circumlacuale e scarichi puntuali nel lago
Fonti diffuse: Attività agricole Pressioni esistenti sul lago
L Arpa di Biella e il CNR ISE di Pallanza sono stati incaricati dalle province di Torino e Biella di svolgere un progetto di studio per il recupero del Lago di Viverone (novembre 2004/giugno 2006) ed ha avuto come obiettivo principale quello di descrivere approfonditamente le fonti, le pressioni e lo stato del bacino idrografico del lago e di presentare una serie di indicazioni su possibili interventi per minimizzare i danni già in atto, invertire la tendenza al peggioramento, riportare gradualmente le acque lacustri a condizioni ambientali ecologicamente accettabili. Tra le diverse proposte per il recupero del lago tutela delle fasce vegetali esistenti e creazione di nuove zone filtro Riduzione degli apporti inquinanti da fonti diffuse (acque superficiali e sotterranee) Depurazione di apporti puntuali
Filtro da fonti diffuse Tutela fasce esistenti Bosco misto latifoglie Bosco igrofilo a ontani e salici Lembo di bosco umido ad ontani Fascia a canneto Torbiera
Fascia filtro sponda Nord Ovest: tutela aree esistenti ed impianto nuove fasce
Impianto nuove aree boscate Tutela aree boscate Ripristino aree disboscate Tutela fascia canneto
Roggia Piverone Filtro da fonti puntuali
Filtro da fonti puntuali Roggia di Roppolo
Conclusioni Al fine di realizzare un area filtro intorno al lago che riduca, sul lungo periodo ma in maniera continuativa, gli apporti di nutrienti bisogna: 1. Tutelare le fasce riparie boscate esistenti lungo le sponde del lago e lungo le rogge immissarie 2. Prevedere l impianto di nuove zone boscate in aree attualmente caratterizzate da attività agricole o manufatti artificiali (ad es. sponda Nord Ovest del lago da Lido Anzasco al confine con Azeglio e zona Roggia di Roppolo) 3. Definire dei piani di recupero di aree disboscate e/o destinate ad attività agricole mediante accordi con agricoltori o acquisto dei terreni