ESERCITAZIONE SULL ATTIVO CIRCOLANTE Roberta De Tommasi Michael Giordano Professioni Contabili Bilancio d esercizio B a.a. 2016-2017 1
Elenco vincoli Struttura patrimoniale con grado di rigidità del 45% Produzione di una commessa della durata di 5 anni Acquisto di un impianto con spese di collaudo annesse Stralcio di un credito per fondo svalutazione incapiente Valutazione commessa con metodo dei corrispettivi pattuiti Magazzino di materie prime e semilavorati valutato con il CMP Ammortamenti civilistici maggiori degli ammortamenti fiscali Svalutazione di un credito del 40% Svalutazione crediti nei limiti fiscali Rivalutazione civilistica degli immobili Risultato civilistico negativo Risultato fiscale positivo 2
Richiesta Si presentino: 1. L analisi dei vincoli dal punto di vista contabile, civilistico e fiscale 2. Il calcolo delle imposte correnti, anticipate e differite limitatamente all IRES 3. Il bilancio di verifica al 31/12/N 4. Lo schema di Stato patrimoniale attivo 3
Rimanenze Aspetti civilistici: Art. 2424 c.c.: S.P. Attivo C.I) Rimanenze Art. 2426 comma 9 c.c..: le rimanenze sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, calcolato secondo il comma 1, ovvero il valore di realizzazione desumibile dall andamento di mercato[ ]. Aspetti contabili: OIC 13: Le rimanenze di magazzino rappresentano i beni destinati alla vendita o che concorrono alla loro produzione nella normale attività della società[ ] OIC 23: Un lavoro in corso su ordinazione, o commessa, si riferisce ad un contratto, di durata normalmente ultrannuale, per la realizzazione di un bene, o una combinazione di beni, o per la fornitura di beni o servizi non di serie che insieme formino un unico progetto[ ] Aspetti fiscali: Art 92 TUIR: Ci dice che le rimanenze finali concorrono a formare il reddito dell esercizio. Nel primo esercizio in cui si verificano devono essere valutate con il criterio del CMP. Le rimanenze finali di un esercizio costituiscono le esistenze iniziali dell esercizio successivo[ ] 4
Rimanenze: lavori in corso su ordinazione Ipotesi di lavoro: Ricavi = 500.000 Costi = 200.000 Margine = 300.000 Commessa Space 1 Vincolo: Durata = 5 anni La commessa Space 1 è valutata con il metodo dei corrispettivi pattuiti La realizzazione della commessa è iniziata nell anno N-3 e l ultimazione è prevista nell anno N+1 5
Rimanenze: lavori in corso su ordinazione Anno N-3 N-2 N-1 N N+1 % Compl. 20% 40% 60% 80% 100% Ricavi 100.000 100.000 100.00 100.000 100.000 Costi 40.000 40.000 40.000 40.000 40.000 Margine 60.000 60.000 60.000 60.000 60.000 6
Rimanenze: lavori in corso su ordinazione Da N-3 a N Ricavi commessa 500.000*20% = 100.000 Costi commessa 200.000*20% = 40.000 Margine annuale 100.000-40.000 = 60.000 Anno N-3 Rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (SP) a Δ rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (CE) 100.000 N-3 100.000 Rimanenze Δ Rimanenze 100.000 N-3 7
Rimanenze: lavori in corso su ordinazione Anno N-2 1/1 Scrittura di apertura dei conti: Δ rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (CE) a Rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (SP) 100.000 N-3 100.000 Rimanenze 100.000 1/1/N-2 1/1/N-2 100.000 Δ Rimanenze 8
Rimanenze: lavori in corso su ordinazione Anno N-2 31/12 Rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (SP) a Δ rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (CE) 200.000 Rimanenze calcolate sulla base del SAL: 500.000*40% = 200.000 Rimanenze 31/12/N-2 200.000 Δ Rimanenze 1/1/N-2 100.000 200.000 31/12/N-2 100.000 9
Rimanenze: lavori in corso su ordinazione Anno N-1 1/1 Scrittura di apertura dei conti: Δ rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (CE) a Rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (SP) 200.000 N-2 200.000 Rimanenze 200.000 1/1/N-1 1/1/N-1 200.000 Δ Rimanenze 10
Rimanenze: lavori in corso su ordinazione Anno N-1 31/12 Rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (SP) a Δ rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (CE) 300.000 Rimanenze calcolate sulla base del SAL: 500.000*60% = 300.000 Rimanenze 31/12/N-1 300.000 Δ Rimanenze 1/1/N-1 200.000 300.000 31/12/N-1 100.000 11
Rimanenze: lavori in corso su ordinazione Anno N 1/1 Scrittura di apertura dei conti: Δ rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (CE) a Rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (SP) 300.000 Rimanenze Δ Rimanenze N-1 300.000 300.000 1/1/N 1/1/N 300.000 12
Rimanenze: lavori in corso su ordinazione Anno N 31/12 Rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (SP) a Δ rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (CE) 400.000 Rimanenze calcolate sulla base del SAL: 500.000*80% = 400.000 Rimanenze 31/12/N 400.000 Δ Rimanenze 1/1/N 300.000 400.000 31/12/N 100.000 13
Rimanenze: lavori in corso su ordinazione Anno N+1 1/1 Scrittura di apertura dei conti: Δ rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (CE) a Rimanenze lavori in corso su ordinazione Commessa Space 1 (SP) 400.000 N 400.000 Rimanenze 400.000 1/1/N+1 1/1/N+1 400.000 Δ Rimanenze 14
Rimanenze: lavori in corso su ordinazione Anno N+1 31/12 La commessa è completata ed il ricavo viene fatturato: Crediti verso clienti (SP) a Ricavi di vendita (CE) 500.000 Limitatamente alla commessa nell anno N+1 in Conto Economico rileveremo: Ricavi di 500.000 Costi di produzione -40.000 Δ rimanenze lavori in corso su ordinazione -400.000 Margine 60.000 Non emerge nessuna differenza tra valutazione civilistica e fiscale. 15
Rimanenze: materie prime, sussidiarie e di consumo Ipotesi di lavoro: Abbiamo ipotizzato un magazzino contenente materie prime e semilavorati e le sue movimentazioni di carico e scarico durante l anno N. In data 01/01/N è presente una giacenza di magazzino di 200 pz. al prezzo unitario di 90. CMP Vincolo: il magazzino deve essere valutato con il criterio del costo medio ponderato. DATA QUANTITA (A) P. ACQUISTO (C) GIACENZA 01/03/N (Carico) +100 95 100 10/04/N (Carico) +150 100 250 01/07/N (Scarico) -60 190 10/09/N (Carico) +300 70 490 13/11/N (Scarico) -190 300 16
Rimanenze: materie prime, sussidiarie e di consumo Scritture di apertura in data 1/1/N Δ rimanenze materie prime (CE) a Rimanenze materie prime (SP) 18.000 31/12/N-1 18.000 Rimanenze 18.000 1/1/N 1/1/N 18.000 Δ Rimanenze 17
Rimanenze: materie prime, sussidiarie e di consumo Costo medio ponderato (OIC 13): Secondo tale metodo le quantità acquistate o prodotte non sono più individualmente identificabili e fanno parte di un insieme in cui i beni sono ugualmente disponibili. Il costo medio può essere ponderato: Per movimento (o progressivo): in tal caso il costo medio è calcolato subito dopo ogni singolo acquisto e le vendite vengono scaricate con il costo medio calcolato dopo l'ultimo acquisto effettuato. Al momento del ricevimento il costo medio viene determinato dividendo il costo totale delle unità residue prima dell'ultimo ricevimento più il costo delle ultime unità ricevute per il totale delle unità residue dopo l'ultimo ricevimento. Per periodo: in tal caso alle quantità ed ai costi in inventario all'inizio del periodo si aggiungono gli acquisti o la produzione di un periodo (mese, trimestre, annuale, ecc.) e si determinano i nuovi costi medi ponderati. Ipotesi: annuale 18
Rimanenze: materie prime, sussidiarie e di consumo Metodo operativo: Abbiamo optato per una ponderazione per periodo. Ipotesi di lavoro: 300 unità in rimanenze. Formule applicate: CMPU = ( A C ) n n A n Valore magazzino = CMPU * GIACENZA Calcoli: CMPU = ( 100*95) + ( 150*100) + ( 300*70) 550 = 96,36 Valore del magazzino al 31/12/N 96,36*300 = 28.908 19
Rimanenze: materie prime, sussidiarie e di consumo Scritture contabili: Rimanenze materie prime e semilavorati (SP) a Δ rimanenze materie prime e semilavorati (CE) 28.908 31/12/N 28.908 Rimanenze Δ Rimanenze 1/1/N 18.000 28.908 31/12/N 10.908 20
Rimanenze: materie prime, sussidiarie e di consumo Anno N: C/E A)Valore della produzione + + B)Costi della produzione... ( ) ( ) 11) Variazioni delle rimanenze di mp, suss., di consumo e merci +10.908 Non emerge nessuna differenza tra valutazione civilistica e fiscale. 21
Crediti Aspetti civilistici: Art 2424 comma 1 c.c.: suddivisione dei crediti nelle voci BII-2 e CII) a seconda della loro natura e destinazione suddivisi tra: B.III) Immobilizzazioni finanziarie B.III.2)Crediti C.II) Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, dell importo esigibile oltre l esercizio successivo. Art. 2426 comma 8 c.c.: i crediti e i debiti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e, per quanto riguarda i crediti, del valore di presumibile realizzo. Aspetti contabili: OIC 15: I crediti da iscriversi in bilancio devono rappresentare validi diritti ad esigere ammontari di disponibilità liquide da clienti o da altri terzi. 22
Crediti Aspetti fiscali: Art. 101 T.U.I.R.: Per i crediti di modesta entità 1 e per quelli vantati nei confronti di debitori assoggettati a procedure concorsuali, la deduzione delle perdite su crediti è ammessa ai sensi del comma 5. Art. 106 T.U.I.R.: Le svalutazioni dei crediti sono deducibili in ciascun esercizio nel limite dello 0,50% del valore nominale dei crediti. La deduzione non è più ammessa quando l ammontare complessivo delle svalutazioni e degli accantonamenti eccede il 5% del valore nominale dei crediti. 1 le perdite su crediti sono deducibili se risultano da elementi certi e precisi. Gli elementi certi e precisi sussistono in ogni caso quando il credito sia di modesta entità e sia decorso un periodo di sei mesi dalla scadenza di pagamento. Il credito si considera di modesta entità quando ammonta ad un importo non superiore a 5.000 per le imprese di più rilevante dimensione (fatturato > 150 milioni) e non superiore a 2.500 per le altre imprese (fatturato < 150 milioni). 23
Crediti Ipotesi di lavoro: Fondo svalutazione crediti al 01/01/N di 40.000 di cui: Svalutazioni dedotte: 10.000 (Fondo dedotto) Svalutazioni non dedotte: 30.000 (Fondo tassato) In sede di dichiarazione dei redditi avevamo effettuato una in di 30.000 e rilevato imposte anticipate per 7.200 (24% di 30.000) Vincoli: Il credito stralciato non trova piena copertura nel fondo svalutazione crediti. Il credito di un cliente (irreperibile) viene svalutato del 40%. Gli altri crediti vengono svalutati nel limite fiscalmente ammesso. 24
Crediti Vincolo: In data 30/05/n viene stralciato un credito del valore nominale di 50.0000. Diversi Fondo svalutazione crediti Perdita su crediti a Crediti verso cliente 40.000 10.000 50.000 Il credito trova copertura nel fondo svalutazione credito solo parzialmente. E, quindi, necessario rilevare la perdita su crediti per un valore di 10.000. Tale perdita su crediti è interamente deducibile. A questo punto, il fondo svalutazione crediti è uguale a 0. 25
Crediti La parte di perdita coperta dal fondo è deducibile per la parte iscritta nel fondo tassato ( 30.000). In sede di dichiarazione dei redditi effettueremo una Δ in di 30.000 e rileveremo lo storno di imposte anticipate. Utilizzo imposte anticipate a Crediti per imposte anticipate 7.200 30.000*24%=7.200 26
Crediti Ipotesi di lavoro: Al 31/12 il valore nominale dei crediti è di 300.000 Il credito che viene svalutato del 40% ha un valore nominale di 20.000 Vincoli: Un credito viene svalutato del 40% Svalutazione crediti a Fondo svalutazione crediti 8.000 Svalutazione del 40% del credito con valore nominale di 20.000 20.000*40% = 8.000 27
Crediti Vincoli: Gli altri crediti vengono svalutati nel limite fiscalmente ammesso: Svalutazione crediti a Fondo svalutazione crediti 1.400 280.000*0,50% = 1.400 Svalutazione totale: 8.000+1.400=9.400 28
Crediti A questo punto la svalutazione in Conto economico è: 9.400 di cui quota deducibile 0,50%* 300.000 = 1.500 quota non deducibile 7.900 Al 31/12 il fondo svalutazione crediti = 9.400 Fondo dedotto: 1.500 Fondo tassato: 7.900 29
Crediti In sede di dichiarazione dei redditi effettueremo una Δ in di 7.900 Questi 7900 generano fiscalità anticipata per il 24%*7.900 = 1.896 Crediti per imposte anticipate a Imposte anticipate 1.896 30
Immobilizzazioni materiali Aspetti civilistici: Art. 2424 c.c.: SP Attivo B.II)Immobilizzazioni materiali Art. 2426 comma 2 c.c.: Devono essere sistematicamente ammortizzati in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione Aspetti contabili: OIC 16: Le immobilizzazioni materiali sono beni di uso durevole costituenti parte dell organizzazione della società. Rilevazione contabile: Valore d iscrizione: Valore d acquisto o produzione + oneri di diretta imputazione Costruzione in economia: Costi diretti + eventuali oneri finanziari (fino al momento di messa in funzione) 31
Immobilizzazioni materiali Aspetti fiscali: Art.102 comma 2 TUIR: Deduzione ammessa in misura non superiore a quella risultante dall applicazione al costo dei beni dei coefficienti stabiliti con il decreto del Ministro dell economia e delle finanze pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, ridotti alla metà per il primo esercizio. I coefficienti sono stabiliti per categorie di beni omogenei in base al normale periodo di deperimento e consumo dei vari settori produttivi. Necessità di contabilizzare fiscalità differita attiva/passiva se si verifica disallineamento tra ammortamento fiscale e ammortamento civile. 32
Immobilizzazioni materiali: Impianto Ipotesi di lavoro: Costo storico: 1.000.000 Spese di collaudo: 100.000 Data di acquisto: 01/07/N Vita utile stimata: 10 anni Quota ammortamento civilistico: 10% Quota ammortamento fiscale: 3% Vincoli: Gli ammortamenti civili eccedono quelli fiscali In data 01/07/N viene acquistato l impianto Diversi Impianti Iva a credito a Debiti verso fornitori 1.100.000 242.000 1.342.000 Il costo d iscrizione è dato dalla somma tra il costo di acquisto e le spese di collaudo. Le spese di collaudo sono oneri accessori e di conseguenza vanno ad incrementare il valore di iscrizione del bene. 33
Immobilizzazioni materiali: Impianto Calcolo dell ammortamento al 31/12/N 1.100.000/10 = 110.000*6/12 = 55.000 Ammortamento impianto a Fondo amm.to impianto 55.000 34
Immobilizzazioni materiali: Impianto Viene redatto il piano di ammortamento: Quota ammortamento fiscale: 1.100.000*3% = 33.000 Quota ammortamento civile: 1.100.000*10% = 110.000 ANNO N DA N+1 A N+9 N+10 DA N+11 A N+33 AMM. CIVIL. 55.000 110.000 55.000 - - N +34 AMM. FISCALE 16.500 33.000 33.000 33.000 11.000 DIFF. 38.500 77.000 22.000-33.000-11.000 IMPOSTE ANTIC. 9.240 18.480 5.280-7.920-2.640 35
Immobilizzazioni materiali: Impianto L anno N, in sede di dichiarazione dei redditi effettueremo una Δ in per 38.500 e rileveremo imposte anticipate. Crediti per imposte anticipate a Imposte anticipate 9.240 38.500*24%=9.240 36
Immobilizzazioni materiali: Rivalutazione immobili Tipologie di rivalutazione: Rivalutazione economica: rivalutazione di un bene materiale decisa dalla società, solo in casi eccezionali. Deroga all applicazione del principio del costo per l iscrizione di un bene materiale Finalità della rappresentazione veritiera e corretta Adeguata motivazione in nota integrativa Rivalutazione monetaria: rivalutazione di un bene materiale effettuata in applicazione di una specifica legge Rivalutazione fiscale con affrancamento (opzionale) 37
Immobilizzazioni materiali: Rivalutazione immobili Rivalutazione economica Aspetti civilistici: Art 2423 comma 5 c.c. Se e solo se casi eccezionali Se applicazione norme civilistiche risulta con principio della rappresentazione veritiera e corretta In presenza di tali condizioni l esercizio della deroga è obbligatoria Aspetti contabili: OIC 16: l effetto netto della rivalutazione non costituisce un ricavo ed è accreditato tra le riserve di patrimonio netto, alla voce A.III)Riserva di rivalutazione 38
Immobilizzazioni materiali: Rivalutazione immobili Rivalutazione monetaria Rivalutazione civilistica: Comporta un maggior valore non riconosciuto fiscalmente e quote di ammortamento in parte indeducibili La riserva di rivalutazione generata da tale operazione non è distribuibile ed è utilizzabile solo per la copertura di eventuali perdite e per aumentare il capitale sociale. È una riserva economica Presenta 3 differenti modus operandi: Rivalutazione del costo storico e del fondo ammortamento Rivalutazione del solo costo storico Decremento del fondo ammortamento 39
Immobilizzazioni materiali: Rivalutazione immobili Ipotesi di lavoro: Rivalutazione del solo costo storico. Acquisto immobili nell anno N-15 Costo storico del bene N-15: 2.000.000 Aliquota amm.to civile = Aliquota amm.to fiscale = 3% Valore di perizia: 1.840.000 Vincoli: Nell anno N-2 la società aveva effettuato una rivalutazione dei propri immobili optando per una rivalutazione civilistica. 40
Immobilizzazioni materiali: Rivalutazione immobili Ammortamento annuo del bene: 2.000.000*3%= 60.000 1/1/N-2 Costo storico immobile: 2.000.000 F.do ammortamento (780.000) 60.000*13 (da N-15 a N-3) Valore netto contabile 1.220.000 31/12/N-2 Ammortamento immobili a Fondo ammortamento immobili 60.000 Valore netto contabile al 31/12/N-2: 1.160.000 (2.000.000-840.000) 41
Immobilizzazioni materiali: Rivalutazione immobili Valore di perizia 1.840.000 1.840.000-1.160.000= 680.000 Immobili a Riserva di rivalutazione 680.000 Immobile post rivalutazione: 2.000.000 + 680.000 = 2.680.000 In sede di dichiarazione dei redditi effettueremo una Δ in di 680.000 Imposte differite generate dalla rivalutazione 680.000*24% = 163.200 Scrittura: Riserva di rivalutazione a Fondo imposte differite 163.200 Riserva di rivalutazione 163.200 680.000 516.800 N-2 42
Immobilizzazioni materiali: Rivalutazione immobili Ricalcolo ammortamento: 33,3333-14= 19,3333 (vita residua) 1.840.000/19,3333 = 95.172,57 Nell anno N - 1 l ammortamento civilistico eccede quello fiscale: Ammortamento civilistico 95.172,57 Ammortamento fiscale 60.000 Differenza 35.172,57 Nell anno N 1 e nell anno N, in dichiarazione dei redditi effettueremo una Δ in per 35.172,57 e rileveremo lo storno di imposte differite: Fondo imposte differite a Imposte differite 8.441,41 Fondo imposte differite 35.172,57*24% = 8.441,41 N 2 163.200 8.441,41 8.441,41 N 1 N 146.317,18 N 43
Rigidità del capitale investito Attivo circolante = Rimanenze + Crediti + Attività finanziarie + Disponibilità liquide Materie prime, sussidiarie e di consumo 28.908 Valore del magazzino al 31/12/N Lavori in corso su ordinazione 400.000 Valore inerente alla commessa Space 1 Crediti verso clienti 290.600 Valore crediti al netto del f.do svalutaz.. Crediti per imposte anticipate 11.136 Saldo mastrino al 31/12/N Totale attivo circolante 730.644 44
Rigidità del capitale investito Rigidità del capitale investito = Attivo immobilizzato / Capitale investito = 45% Attivo immobilizzato = 45% del capitale investito Attivo immobilizzato + Attivo circolante = Capitale investito Attivo Circolante = 55% del Capitale Investito 45
Rigidità del capitale investito Ipotesi: La società ha disponibilità liquide per 2.837.940 Capitale investito 2.789.827,43/45% = 6.487.972 Attivo circolante 55% di 6.487.972 = 3.560.384 Abbiamo ipotizzato una quota di disponibilità liquide per far si che il vincolo venga rispettato, infatti: 3.560.384-2.837.940 = 730.644 Questa è la quota totale di attivo circolante derivante dai vincoli precedenti. 46
Attivo dello Stato patrimoniale al 31/12/N B.II.1) Terreni e fabbricati 1.744.827,43 B.II.2) Impianti e macchinari 1.045.000,00 Totale Immobilizzazioni materiali 2.789.827,43 (45%) C.I.1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 28.908 C.I.3) Lavori in corso su ordinazione 400.000 C.II.1 Verso clienti 290.600 C.II.5-ter) Imposte anticipate 11.136 Totale Attivo circolante ante ipotesi 730.644 C.IV) Disponibilità liquide (Ipotesi) 2.837.940 Totale Attivo circolante post ipotesi 3.560.384 47(55%)
Bilancio di verifica Voci I Bilancio di verifica Rettifiche II Bilancio di verifica Dare Avere Dare Avere Dare Avere Δ Rimanene lavori in corso du ordinazione 300.000 400.000 100.000 Rimanenze lavori in cordo 400.000 400.000 Δ Rimanenze materie prime 18.000 28.908 10.908 Rimanenze materie prime 28.908 28.908 Fondo svalutazione crediti 0 9400 9400 Crediti 300.000 300.000 Perdita su crediti 10.000 10.000 Svalutazione crediti 9.400 9.400 Impianti 1.100.000 1.100.000 Debiti verso fornitori 1.342.000 1.342.000 Ammortamento impianti 55.000 55.000 Fondo ammortamento impianti 55.000 55.000 Crediti per imposte anticipate 7.200 11.136 7200 11.136 Imposte anticipate 7200 11.136 3936 Ammortamento immobili 95.172,57 95.172,57 Fondo ammortamento immobili 935.172,57 95.172,57 1.030.345,14 Fondo imposte differite 154.758,59 8.441,41 146.317,18 Imposte differite 8.441,41 8.441 Riserva da rivalutazione 516.800 516.800 Totale 615.258 615.258 48
Conto economico Risultato prima delle imposte (10.000) 20) Imposte 2.400 Imposte correnti (9.977) Imposte differite 8.441 24% (IRES) di 41.572,57 (Reddito imponibile) = 9.977,41 Amm.to indeducibile su rivalutazione immobile. 24% (IRES) di 35.172,57 = 8.441,41 Imposte anticipate (7.200) 1.896 9.240 Utilizzo f.do svalutazione crediti F.do svalutazione crediti non deduc Impianto Utile/perdita d esercizio (7.600) 49
Prospetto calcolo fiscalità corrente e differita Ipotesi: Perdita di 10.000 Vincoli: Risultato civilistico negativo ed un risultato fiscale positivo Perdita civilistica (10.000) Variazione in temporanea + 7.900 F.do sval. crediti non deducibile Genera imposte anticipate per 24% di 7.900 = 1.896 Variazione in temporanea (30.000) Utilizzo totale del f.do sval. crediti Genera un rigiro di imposte anticipate per 24% di 30.000 = 7.200 Variazione in temporanea + 38.500 Differenza tra amm.to civile e fiscale impianto Genera imposte anticipate 24% di 38.500 = 9.240 Variazione in temporanea + 35.172,57 Amm.to indeducibile su rivalutazione immobili Genera utilizzo di imposte differite 24% di 35.172,57 = 8.441,41 Reddito imponibile 41.572,57 50