ANNO XXVIII - NUMERO 2-3 FEBBRAIO-MARZO 2013

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Acquacoltura ANNO XXVIII - NUMERO 2-3 FEBBRAIO-MARZO 2013 organo ufficiale dell associazione piscicoltori italiani PUBBLICAZIONE MENSILE DI PROBLEMI TECNICI ECONOMICI SINDACALI DEGLI ALLEVATORI ITTICI Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB Verona - Sede: Via del Perlar, 37/a - 37135 VERONA Tel. 045/580978 - Aut. Trib. di VR n. 961 del 22.11.1990 - Stampa Cierre Grafica s.c.a r.l. - Caselle di Sommacampagna (VR) - Direttore Responsabile: Antonio Trincanato 2013 Associato all Unione Stampa Periodica Italiana 2013 ANNO CRUCIALE PER LO SVILUPPO DELL ACQUACOLTURA Lo ha affermato Pier Antonio Salvador Presidente di API/Confagricoltura intervenendo ad Aquamed 2013 L acquacoltura è tra le attività più vitali del settore primario. Solo dagli allevamenti ittici, infatti, può arrivare il pesce di cui c è bisogno e la crescita a livello mondiale di questo comparto lo conferma. Con questa dichiarazione ha aperto il suo intervento all inaugurazione di Aquamed 2013, evento dell industria dell acquacoltura euromediterranea, il Presidente API/Confagricoltura Pier Antonio Salvador. Il 2013 è un anno cruciale per i pesci d allevamento italiani. Aumentano i consumi e la metà riguarda proprio il prodotto allevato. La qualità del nostro prodotto è riconosciuta, ma nonostante questo la nostra dipendenza dall estero è ancora troppo forte e importiamo sempre di più dai Paesi Terzi. I nuovi strumenti comunitari in corso di definizione a Bruxelles e la capacità di utilizzarli saranno fondamentali per lo sviluppo nazionale di questo comparto, che ha un importanza strategica anche nella gestione sostenibile della risorse. Non è pensabile ha proseguito il Presidente dell Associazione Piscicoltori Italiani aderente alla Confagricoltura che una mastodontica e inutile burocrazia continui ad impedire, come è successo in questi anni, la crescita del settore, costringendo l Italia addirittura a restituire i finanziamenti europei che non è stata in grado di utilizzare. Gli allevamenti italiani hanno un sistema di tracciabilità e controlli che, oltre alla qualità del prodotto, permettono di garantire tutto il ciclo produttivo. Il pesce è una delle fonti di proteine ad uso alimentare umano più ecocompatibili e sostenibile anche a livello sociale, economico e culturale. Concludendo il suo intervento, Salvador ha posto l accento sul fatto che il pesce di acquacoltura italiano deve diventare una componente costante dell alimentazione offerta dal Catering Sociale. In particolare, deve trovare un uso almeno settimanale nella scuola, soprattutto in quella materna ed in quella primaria, per contribuire ad una alimentazione corretta, sana ed equilibrata e, per rilanciare tra i bambini e loro famiglie il consumo di pesce. Nel suo intervento Giuseppe Lias, assessore all Agricoltura della Regione Lombardia, ha dichiarato l importanza del settore di riferimento come cura per i problemi derivati dall alimentazione: l acquacoltura sarà una realtà importante, come dimostra il ruolo che già svolge in Lombardia. www.api-online.it www.api-online.it www.api-online.it

2 CORSO DI FORMAZIONE AGGIORNAMENTO IN ACQUACOLTURA A cura dell Associazione Piscicoltori Italiani, Università degli Studi di Firenze Con il contributo della Provincia di Firenze 12-13 aprile 2013 Aula Magna, Scuola di Agraria Piazzale delle Cascine n. 18, 50144 Firenze Progetto cofinanziato con i fondi della Legge Regionale n. 66/2005 12 aprile 2013 Sessione I 9:30 Interventi di benvenuto Renzo Crescioli, Assessore all Ambiente, Difesa del suolo, Sit e Reti tive, Caccia e pesca, Provincia di Firenze Pier Antonio Salvador, Presidente API Paolo Nannipieri, Direttore DISPAA, Università di Firenze 10:00 Alimentazione e nutrizione, fattori chiave per il futuro sostenibile dell acquacoltura. Emilio Tibaldi, Università di Udine 10:30 Alimentazione e nutrizione, il punto di vista degli allevatori. Marco Gilmozzi, vice presidente FEAP 11:00 Coffee break 11:20 I prodotti di acquacoltura nella moderna alimentazione. Elena Orban, CRA ex INRAN 11:50 Valorizzazione della qualità dei prodotti come strategia vincente per consolidare quote di mercato. Bianca Maria Poli, Università di Firenze 12:20 Interventi di allevatori/trasformatori 12:45 Discussione 13:30 Lunch Sessione II 15:00 Strategie di mercato e di produzione: esperienze estere per la competitività delle imprese di acquacoltura italiana. Bjørn Myrseth, Amministratore Delegato multinazionale acquacoltura, Norvegia 16:00 Rintracciabilità e tracciabilità strumenti di valorizzazione del prodotto. Maria Severina Liberati, Dirigente MiPAAF, Direzione Generale Pesca e Acquacoltura, Roma 16:30 Discussione 13 aprile 2013 Sessione III 9:15 Acquacoltura da ripopolamento delle acque interne: quali opportunità per gli allevatori. Manuela Gualtieri, Università di Firenze 9:50 Normative di riferimento del settore. Antonio Trincanato, Direttore API 10:10 Corrette prassi igieniche per le imprese di acquacoltura. Andrea Fabris, veterinario API 10:30 Discussione 10:40 Coffee break Tavola rotonda 11:00-13.00 Quali prospettive per i prodotti di acquacoltura con i relatori del corso, modera Pier Antonio Salvador Al termine del corso l Università di Firenze rilascerà il certificato di partecipazione. Bjørn Myrseth è nato in Norvegia dove si è laureato in biologia della pesca presso l Università di Bergen. Per la sua lunga attività nel settore e l esperienza maturata, è da molti considerato uno dei pionieri della moderna piscicoltura. Myrseth è stato tra i fondatori della Stolt Sea Farms dove ha ricoperto l incarico di Amministratore Delegato per il periodo 1972-1987. Nel 1987, ha fondato Marine Farms ASA ed è stato amministratore delegato della società fino a febbraio 2011. Ha una vasta esperienza del settore, come imprenditore, come consulente e relatore di numerose Conferenze Internazionali sull allevamento del pesce. È professore associato presso l Istituto di Biologia della pesca dell Università di Bergen. Da sempre sostenitore della cooperazione e dello sviluppo dell acquacoltura, nel 1976 è stato co-fondatore della Società di maricoltura europea, da cui è poi nata l European Aquaculture Society (EAS). Attivo nell associazionismo dell acquacoltura nel suo paese, è stato eletto presidente della EAS nel 1992. Ha maturato esperienze nell allevamento di varie specie in Scozia, Stati Uniti, Grecia, Regno Unito e Spagna. Attualmente è Presidente del Consiglio d Amministrazione di Morpol, azienda operante nell allevamento, lavorazione, confezionamento, vendita e distribuzione di salmone (affumicato, marinato, fresco e congelato) e di altri prodotti ittici. Nel 2011 la FEAP lo ha insignito dell Award for Excellence in European Aquaculture per la sua ultra decennale attività nel comparto e contributo dato al suo sviluppo.

3 Il consumo dei prodotti ittici nel 2012 Scenario macroeconomico Un paio di anni fa dopo la recessione del 2008/2009, un primo segnale positivo è stato l ottimismo dei consumatori. Dopo un 2012 difficile per l economia Italiana così come per tutta l Europa, secondo i dati raccolti nell ultima Global Survey sull indice di fiducia dei consumatori e sulle intenzioni di spesa di Nielsen, azienda leader nelle misurazioni e analisi relative ad acquisti e consumi, emerge che l indice di fiducia in Italia continua a calare, arrivando a 39 punti nel quarto trimestre 2012 (-7 punti rispetto al trimestre precedente), collocandosi in Europa in quart ultima posizione dopo Portogallo (38), Ungheria (37) e Grecia (35). La recessione economica, il livello di fiducia degli Italiani, la riduzione del potere d acquisto e l aumento dei prezzi ha inciso negativamente sui consumi dei beni di Largo Consumo delle famiglie Italiane (-1,3% a volume vs 2011); si registrano contrazioni prevalentemente in ambito non food. Il fatturato in termini di valore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) è stabile (0,1% rispetto al 2011). Come si modifica il comportamento di acquisto del consumatore? Ci sono diverse forme di risparmio adottate dai consumatori. La Global Survey rileva che nel quarto trimestre 2012 il 67% degli italiani ha speso meno in abbigliamento (contro il 58% della media Europea). Nello stesso tempo fa registrare una forte contrazione l out of home: il 64% degli intervistati ha deciso di ridurre i pasti fuori casa (rispetto alla media Europea pari a 39%). Rispetto al 2011 molte famiglie hanno tagliato le vacanze e soggiorni brevi (55%). Inoltre si affermano nuovi stili di acquisto, si riduce la frequenza d acquisto, le famiglie comprano solo l essenziale e cresce l importanza dei prodotti marchiati dalla GDO e delle promozioni. Ci sono segnali positivi? Dopo aver fatto la spesa, una famiglia italiana media butta l 8% di quanto ha acquistato. Cresce l attenzione allo spreco! Un altro fenomeno importante è che gli italiani comunque non rinunciano alla qualità, nell ultimo anno è cresciuto il peso dei prodotti premium! Pesce Fresco e Decongelato In un contesto macroeconomico difficile è da considerare come un segnale positivo che gli acquirenti sono passati da 16 milioni a 16,4 milioni (+2,4%). Il consumo di pesce fresco nel corso del 2012 risulta pressochè stabile (-0,2% rispetto al 2011) e ha fatto registrare una diminuzione del 2,3% in termini di fatturato rispetto al 2011. Attualmente il fatturato si attesta a circa 2,2 miliardi di euro. Come si può notare dalla tabella, tra le aree, fa registrare segnali positivi nelle vendite a valore solo l Area 1 che tut- Fonte: Nielsen Consumer Confidence Q4 2012 Indice di fiducia degli italiani Fonte: Nielsen Consumer Confidence Q4 2012

4 Tabella 1 FRESCO+DECONGELATO TOTALE ITALIA (Distr.Moderna+ Alimentari Tradizionali+C&C+ Door to Door etc.) escl Pescherie TREND A VALORE VS 2011 CONTRIBUTO ALLA CRESCITA -2.3-2.3 AREA 1 1.4 0.3 AREA 2-2.6-0.5 AREA 3-4.1-1.0 AREA 4-3.5-1.2 Area 1: Lombardia, Piemonte, Liguria e Val D Aosta; Area 2: Veneto, Trentino, Friuli, ed Emilia Romagna; Area 3: Toscana, Marche, Umbria e Lazio; Area 4: Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia; Area 5: Sardegna. Tabella 2 MARINO FRESCO VAR. % VOLUME VAR. % VALORE PESCE -2.2-3.4 CROSTACEI -5.7-14.3 MOLLUSCHI -1.7-3.7 tavia non riesce a frenare l andamento negativo del mercato. È decisamente l Area 4 (Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) dato anche il suo peso (32,2% a valore sul Totale Italia) quella che contribuisce maggiormente al calo del mercato (tabella 1). L andamento dei canali di vendita Nel 2012 sono aumentate sia le quantità vendute che il fatturato generato nei Supermercati grazie anche all allargamento del parco acquirenti. Dall analisi delle performance negli Ipermercati si osserva un lieve calo sia dei volumi che dei valori. In crescita i Discount e i Liberi Servizi. Soffrono le pescherie, sia in volume che in valore. La suddivisione tra le varie tipologie L andamento dei consumi di pesci, molluschi e crostacei è stato caratterizzato in generale da una dinamica negativa (tabella 2). In particolare, per quanto riguarda la categoria del pesce di mare, la diminuzione degli acquisti ha interessato in misura maggiore il segmento intero, ossia il

5 Tabella 3 TIPOLOGIA VAR. % VOLUME VAR. % VALORE DI MARE FILETTI/TRANCI -0.1-1.8 DI MARE PULITO 0.7-3.3 DI MARE INTERO -3,7-4,4 Tabella 4 PESCE DI FIUME VAR. % VOLUME VAR. % VALORE FILETTI/TRANCI 23,8 19,0 PULITO 2,9 0,7 INTERO -12,4-10,5 segmento più importante. Stabili i Filetti e Tranci e il Pulito (tabella 3). Fiume Il segmento del pesce in tranci traina la crescita del mercato del Pesce di Fiume. Il 2012 è stato un anno positivo per il pesce di fiume che cresce a doppie cifre sia in tonnellate che a valore (+11,8% Vol, +11,6% Val). La performance positiva del mercato è determinata dal Salmone e dalla Trota Salmonata (tabella 4-5). Tabella 5 PESCE DI FIUME A VOLUME A VALORE SALMONE 32.7 23.5 TROTA SALMONATA 8.9 13.4 TROTA -9.7 0.1 FIUME ALTRO -16.3-16.6 ANGUILLA+CAPITONE -16.7-7.8 PERSICO 0.3-4.3 Mare Tabella 6 MIGLIORI 5 TIPOLOGIE PESCE DI MARE A VOLUME A VALORE SGOMBRO 7.4 10.5 ORATA 14.0 7.7 PALOMBO 5.9 2.5 MARE ALTRO 1.9 2.3 MISTO 3.1 0.4 Il Pesce di Mare risulta in flessione sull ultimo anno sia in valore che in volume. Tra le diverse tipologie di pesce è possibile notare gli andamenti opposti. Da segnalare l ottima performance dell Orata. Oltre ai segmenti riportati nella tabella (top e bottom 5 per var% valore) va evidenziata il trend negativo del Branzino (-8,5% a valore). (tabella 6-7). Tabella 7 MARINO FRESCO A VOLUME A VALORE CODA di ROSPO -17.1-22.0 CERNIA -17.1-19.4 TRIGLIA -10.2-17.7 DENTICE -12.6-14.7 ALICI -15.7-12.1 I Prezzi È in discesa il prezzo medio del pesce di mare sia nella GDO che nelle Pescherie, mentre il prezzo del pesce di acqua dolce è costante nella Grande Distribuzione e risulta in crescita nelle Pescherie. Per quanto riguarda il Fesco e Decongelato si nota un calo dei prezzi in tutte le tipologie di canali (-2,0% a Totale Italia e -1,9% nelle Pescherie).

6 Imposte e tasse Legge di stabilità 2013 Circolare Agenzia delle Entrate n. 1/E del 15/02/2013 Di seguito riportiamo le principali novità contenute nella Legge n.228 del 24 dicembre 2012 Legge di Stabilità 2013 che interessano il comparto agricolo. Emissione, contenuto e numerazione delle fatture Una prima modifica riguarda l obbligo di indicare nella fattura il numero di partita IVA del cessionario o committente ovvero il codice fiscale nei casi in cui il cessionario o committente non agisca nell esercizio d impresa, arte o professione. In secondo luogo è disposto che la fattura deve contenere un numero progressivo che la identifichi in modo univoco. Sul punto, dopo le prime incertezze interpretative, è intervenuta la circolare n. 1/E dell Agenzia delle entrate del 15 febbraio 2013 che ha chiarito che è compatibile con l identificazione univoca prevista dalla formulazione della norma qualsiasi tipologia di numerazione progressiva che garantisca l identificazione della fattura anche mediante riferimento alla data della stessa. Pertanto, a decorrere dal 1 gennaio 2013, può essere adottata una numerazione progressiva che, partendo dal numero 1, prosegua ininterrottamente per tutti gli anni solari di attività del contribuente, fino alla cessazione dell attività stessa ovvero si può continuare ad adottare il sistema di numerazione progressiva per anno solare, fermo restando l obbligo di indicazione della data della fattura (es. Fatt. n. 1 o Fatt. n. 1/2013 o Fatt. n. 2013/1). Per quanto riguarda le novità sul contenuto della fattura e dell ampliamento dell obbligo dell emissione della stessa vanno segnalati i nuovi commi 6-bis e 6-ter, aggiunti all art. 21 del DPR n. 633/72, in base ai quali ricorre l obbligo di emissione della fattura anche per le cessioni di beni e prestazioni di servizi non territorialmente rilevanti in Italia in il nostro numero di telefono: 045 580978 il nostro numero di fax: 045 582741 la nostra e-mail: info@api-online.it il nostro sito: www.api-online.it base agli articoli da 7 a 7-septies del DPR n. 633/72. Più in particolare, se si tratta di operazioni effettuate nei confronti di un soggetto passivo che è debitore dell imposta in un altro Stato membro dell UE ovvero di operazioni effettuate fuori dell UE, nella fattura deve essere riportata l annotazione, rispettivamente, di inversione contabile o di operazione non soggetta. Le sanzioni previste per l inosservanza dell obbligo di fatturazione per le operazioni fuori campo IVA sono le medesime già applicabili ai casi di omessa fatturazione. Elenco clienti e fornitori c.d. Spesometro L Agenzia delle Entrate con la circolare n.1/e del 15 febbraio u.s. ha precisato che l obbligo per gli agricoltori esonerati, ex art. 34, co. 6, del DPR n. 633/72, di comunicazione annuale delle operazioni rilevanti ai fini IVA (elenchi clienti e fornitori), decorre a partire dalle operazioni effettuate dal 2013 (comunicazione entro il 30 aprile 2014), ancorché la norma che lo ha istituito sia entrata in vigore il 19/12/2012 (art. 36. c. 8 bis, D.L. n. 179/2012 conv. in L. n. 221/2012). Rivalutazione terreni e partecipazioni La circolare n. 1/E ha chiarito, inoltre, in materia di riapertura dei termini per rivalutare il costo dei terreni agricoli e delle aree fabbricabili, che nel caso in cui, il contribuente ridetermini nuovamente il valore del terreno detenuto alla data del 1 gennaio 2013, già precedentemente rivalutato, è possibile indicare un minor valore derivante dalla nuova rivalutazione, compensando l imposta sostitutiva dell ultima rivalutazione con quella pagata precedentemente (mentre la parte eccedente non può essere chiesta a rimborso), assolvendo le imposte di registro, ipotecarie e catastali sullo stesso minor valore. È stato, altresì, precisato che possono formare oggetto della rivalutazione anche i diritti edificatori (cubatura), che vanno considerati distintamente ed autonomamente rispetto al diritto di proprietà del terreno, in quanto soggetti a trascrizione. Società agricole - Determinazione del reddito su base catastale art. 1, co. 513-514 Il comma 513 dell art. 1 della Legge di stabilità dispone l abrogazione, con effetto dal 1 gennaio 2013, dell art. 1, commi 1093 e 1094, della L. n. 296/2006. Com è noto, i predetti commi avevano introdotto, rispettivamente, la possibilità di optare per la determinazione del reddito agrario da parte delle Srl, Snc, Sas e cooperative che svolgono esclusivamente le attività agricole, ai sensi dell art. 2135 del c.c. e l equiparazione agli imprenditori agricoli delle stesse forme giuridiche (ad eccezione delle società cooperative) quando si esercitano esclusivamente le attività dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti agricoli ceduti dai soci, con la possibilità di optare per la determinazione del reddito applicando all ammontare dei ricavi il coefficiente di redditività del 25%. Il testo originario del d.d.l. di stabilità conteneva, addirittura, l effetto retroattivo dell abrogazione al 2012. Dopo gli interventi della Confagricoltura, si è ottenuto, in sede di approvazione definitiva della legge, il rinvio della perdita dell efficacia delle opzioni già esercitate fino al 2012, dal periodo d imposta 2015. In breve, le società che hanno optato per i regimi fiscali in questione possono continuare a determinare il reddito con le regole previste dai commi 1093 e 1094 almeno per altri due anni. Senza tale modifica le società interessate avrebbero dovuto applicare le regole analitiche del reddito d impresa già in sede di saldo per il periodo d imposta 2012 (Unico 2013) con gli immaginabili aggravi fiscali e finanziari. Al pari di quanto disposto per la rivalutazione dei redditi dei terreni, l acconto per il periodo d imposta 2015 va calcolato sulla base del reddito determinato in via analitica, ai sensi delle nuove disposizioni. Il successivo comma 514 prevede, altresì, che con decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze potranno essere adottate disposizioni transitorie per disciplinare il passaggio dal reddito catastale o forfettario a quello analitico.

7 DECRETO MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI La G.U. n. 300 del 27 dicembre 2012 ha pubblicato il decreto n. 448 del 6 dicembre 2012 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che riporta le direttive ed il calendario per le limitazioni alla circolazione stradale fuori dai centri abitati per l anno 2013. I VEICOLI ESCLUSI TOTALMENTE DAL DIVIETO Il divieto di circolazione fuori dai centri abitati, per i veicoli ed i complessi di veicoli, per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata a 7,5 t, nei giorni festivi e negli altri giorni particolari indicati nel decreto, non trova applicazione, per i veicoli e per i complessi di veicoli di prevalente interesse agricolo di seguito elencati, anche se circolano scarichi: 1. adibiti esclusivamente al trasporto di latte. Escluso quello a lunga conservazione, o di liquidi alimentari, purchè, in quest ultimo caso, gli stessi trasportino latte o siano diretti al caricamento dello stesso; 2. macchine agricole di cui all art. 57 del decreto legislativo 285/92 e successive modificazioni, adibite al trasporto di cose, che circolano su strade non comprese nella rete stradale di interesse nazionale; 3. adibiti al trasporto esclusivamente di animali destinati a gareggiare in manifestazioni agonistiche autorizzate (da effettuarsi od effettuate nelle 48 ore); 4. per il trasporto di derrate alimentari deperibili in regime ATP; 5. per il trasporto di prodotti deperibili (frutta, ortaggi freschi, carni e pesci freschi, fiori recisi, animali vivi (compresi i pesci) destinati alla macellazione o provenienti dall estero, sottoprodotti derivanti dalla macellazione degli stessi, pulcini destinati all allevamento, latticini freschi, derivati del latte freschi e semi vitali). I veicoli di cui ai punti 1) e 5) devono essere muniti di cartelli indicatori di colore verde delle dimensioni di 0,50 mt di base e di 0,40 mt di altezza, con impressa in nero la lettera d minuscola di altezza pari a 0,20 mt, fissati in modo ben visibile su ciascuna delle fiancate e sul retro. I VEICOLI ESCLUSI PURCHé MUNITI DI AUTORIZZAZIONE PREFETTIZIA Sono esclusi dal divieto di circolazione, nei giorni indicati dal decreto, purché muniti di autorizzazione prefettizia: 1. i veicoli adibiti al trasporto di prodotti diversi da quelli deperibili in regime di esclusione totale che, per la loro intrinseca natura o per fattori climatici e stagionali, sono soggetti ad un rapido deperimento e che pertanto necessitano di un tempestivo trasferimento dai luoghi di produzione a quelli di deposito o vendita, nonché i veicoli ed i complessi di veicoli adibiti al trasporto di prodotti destinati all alimentazione degli animali; 2. i veicoli ed i complessi di veicoli, classificati macchine agricole, destinati al trasporto di cose, che circolano su strade comprese nella rete stradale di interesse nazionale; 3. i veicoli adibiti al trasporto di cose, per casi di assoluta e comprovata necessità ed urgenza (ad esempio veicoli utilizzati per lo svolgimento di fiere e mercati), ivi compresi quelli impiegati per esigenze legate a cicli continui di produzione industriale tra imprese localizzate in regioni contigue, a condizione che tali esigenze siano riferibili a situazioni eccezionali, contingenti e difficilmente ripetibili. I veicoli di cui ai punti 1 e 3 devono essere muniti di cartelli indicatori di colore verde, delle dimensioni di 0,50 mt di base e 0,40 mt di altezza, con impressa in nero la lettera a minuscola di altezza pari a 0,20mt, fissati in modo ben visibile su ciascuna delle fiancate e sul retro. VEICOLI E TRASPORTI ECCEZIONALI Per i veicoli eccezionali adibiti a trasporti eccezionali, viene confermata la regolamentazione del 2006. Le macchine agricole eccezionali (superamento dei limiti di sagoma o di massa previsti dal Codice) che circolano su strade non comprese nella rete stradale di interesse nazionale son escluse dal divieto; quelle invece che circolano nella rete stradale di interesse nazionale sono soggette al rilascio dell autorizzazione da parte della Prefettura- Ufficio Territoriale del Governo (oltre alla specifica autorizzazione rilasciata dagli Enti proprietari delle strade art. 104 C.d.s.). Si ricorda che il trasporto del pesce vivo destinato a pesca sportiva, se effettuato con veicoli di massa complessiva superiore alle 7,5 tonnellate deve essere preventivamente autorizzato dalle Prefetture competenti per territorio. Il testo del decreto n. 448 del 6 dicembre 2012 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è disponibile nell area legislativa del sito API www.api-online.it. calendario limitazioni circolazione stradale anno 2013 APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE G ORE G ORE G ORE G ORE G ORE G ORE G ORE G ORE G ORE 1 08-22 1 08-22 1 1 1 1 07-24 1 1 08-22 1 08-22 2 08-14 2 2 07-24 2 2 16-24 2 2 2 2 3 3 3 3 3 00-23 3 3 3 08-22 3 4 4 4 4 4 07-24 4 4 4 4 5 5 08-22 5 5 5 5 5 5 5 6 6 6 6 07-23 6 6 6 08-22 6 6 7 08-22 7 7 7 07-24 7 7 7 7 7 8 8 8 8 8 8 07-24 8 8 8 9 9 9 07-24 9 9 14-23 9 9 9 9 08-22 10 10 10 10 10 07-23 10 10 10 08-22 10 11 11 11 11 11 07-24 11 11 11 11 12 12 08-22 12 12 12 12 12 12 12 13 13 13 13 07-23 13 13 13 08-22 13 13 14 08-22 14 14 14 07-24 14 14 14 14 14 15 15 15 15 15 07-23 15 07-24 15 15 15 08-22 16 16 16 07-24 16 16 16 16 16 16 17 17 17 17 17 07-23 17 17 17 08-22 17 18 18 18 18 18 07-24 18 18 18 18 19 19 08-22 19 19 19 19 19 19 19 20 20 20 20 07-23 20 20 20 08-22 20 20 16-22 21 08-22 21 21 21 07-24 21 21 21 21 21 08-14 22 22 22 22 22 22 07-24 22 22 22 08-22 23 23 23 07-24 23 23 23 23 23 23 24 24 24 24 24 07-23 24 24 24 08-22 24 25 08-22 25 25 25 25 07-24 25 25 25 25 26 26 08-22 26 26 26 26 26 26 26 08-22 27 27 27 27 07-23 27 27 27 08-22 27 27 28 08-22 28 28 28 07-24 28 28 28 28 28 29 29 29 29 29 29 07-24 29 29 29 08-22 30 30 30 07-24 30 30 30 30 30 30 31 31 31 07-23 31 31 16-22 31 Il presente calendario rappresenta uno schema indicativo del contenuto del D.M. n. 448 del 06.12.2012, cui in ogni caso bisogna fare riferimento La ri p r o d u z i o n e, a n c h e pa r z i a l e, d e i co n t e n u t i de l pr e s e n t e periodico è su b o r d i n a t a al l a citazione esplicita de l l a te s t a t a Ac q u a c o lt u r a Ap i In f o r m a e de g l i au t o r i.