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Meyer Schapiro L'arte moderna Traduzione di Renato Pedio Giulio Einaudi editore
Indice p. XVII Introduzione di Cesare Segre XXVII xxrx Nota introduttiva Ringraziamenti L'arte moderna 3 Le mele di Cézanne. Saggio sul significato della natura morta (1968) 47 Cézanne (1959) 49 Cézanne acquerellista (1963) 52 Courbet e il repertorio delle immagini popolari. Saggio sul realismo e la na'iveté (1941) 91 Su un dipinto di Van Gogh (1946) ro4 Seurat (1958) 120 La Donna con ventaglio di Picasso. Della trasformazione e dell'auto-trasformazione (1976) 133 Le illustrazioni della Bibbia di Chagall (1956) l5i L'introduzione dell'arte moderna in America: l'armory Show (1952) 194 Arshile Gorky (1957) 200 Natura dell'arte astratta (1937) 226 Pittura astratta recente (1957) 240 Sulla dimensione umana della pittura astratta (1960) 246 Mondrian. Ordine e casualità nella pittura astratta (1978) 28 r Indice analitico
Meyer Schapiro è uno dei rari storici del- 1' arte capaci di raggiungere esiti critici di altissima qualità sia nel campo dell' ~te :;intica che in quello dell'arte moderna. E probabile, anzi, che il suo modo straordinariamente duttile e filologicamente agguerritissimo di accostarsi all'opera d' ar!e contemporanea sia dovuto, almeno in parte, proprio alla sua esperienza di storico dell'arte antica. Per Schapiro non esistono modelli interpretativi universalmente validi. Ogni artista, ogni dipinto rappresentano un caso a sé e vanno studiati tenendo conto della loro natura peculiare e della fitta trama di relazioni che li lega al contesto culturale cui appartengono. Anche le sue ricerche, di conseguenza, sono diverse l'una dall'altra. Lo dimostrano gli scritti sull'arte dell'ottocento e del Novecento raccolti in questo volume, stesi da Schapiro tra il 193 7 e il 1978. Nel primo, ad esempio, dedicato alle mele di Cézanne, si parla dello stile del pittore, si identifica il vero soggetto di un suo dipinto famoso intitolato Ilgiudizio di Paride, si spiega perché il soggetto dichiarato non sia quello reale alla luce delle letture dell'artista e del condizionamento esercitato sul suo lavoro dalle sue vicende biografiche e dalla sua stessa psicologia. Infine, muovendo dalle nature morte di Cézanne, Schapiro dà un'interpretazione straordinariamente penetrante della storia di questo genere pittorico. Nel saggio su Courbet, invece, la lettura formale e contenutistica delle sue opere viene messa in relazione con il background culturale dell'artista, con i suoi scritti, le sue letture, le sue opinioni politiche ed estetiche e quelle di altri grandi protagonisti di quegli anni - primi fra tutti, Champfleury e Baudelaire - e con l'arte popolare, che influenzò notevolmente il suo lavoro. Altre volte l'interesse di Schapiro si concentra prevalentemente sul fatto figura- In sopracoperta: Donna con ombrello di Henri Matisse. tivo. È il caso del saggio sulle illustrazioni bibliche di Chagall, dove arriva a dimostrare brillantemente che il pittore ha infranto gli schemi rappresentativi propri della tradizione cristiana inventando una nuova iconografia. O di quello bellissimo su Picasso in cui individua nella sua Donna con ventaglio il documento del passaggio dell'artista dal periodo «blu» a quello «rosa». Ciascuno dei suoi scritti si caratterizza dunque per un modo del tutto peculiare di accostarsi al tema indagato. È cosf anche per gli altri raccolti in questo volume dedicati a Van Gogh, Seurat, Mondrian'. Gor ~y, all'arte astratta e a un evento di capitale importanza per la cultura figurativa,americana del Novecento come l' Armory Show l'esposizione che nel l 9 l 3 rivelò all' Ameri: ca le nuove correnti artistiche europee: il cubismo, l'espressionismo, i fauves e il simbolismo. Tutti assieme questi saggi tracciano un profilo compiuto dell'arte moderna dal realismo all'astrattismo. Ma non una storia di etichette, una serie di definizioni generali e inevitabilmente generiche, bensf una lettura personale, sensibilissima a tutto ciò che è individuale, soggettivo e incondizionato ma anche ai nessi culturali, ideologici, eco: nemici e sociali che costituiscono il mobile sfondo senza il quale il prodotto artistico perderebbe gran parte del suo significato. E non uno sfondo di maniera, ma quello di cui l'artista era consa,pevole, la sua stessa prospettiva che, nella magistrale interpretazione storica di Schapiro, diventa prospettiva critica. Meyer Schapiro è nato nel 1904 e ha insegnato storia dell'arte alla Columbia University di New York. Le sue ricerche sul Medioevo quelle sull'arte e in particolare sulla pittura dell'ot~o-novecento e i suoi studi sulla teoria e la filosofia dell'arte lo collocan? fra i.massimi e~ponenti della disciplina. Nel r 982 Emaud1 ha pubblicato, nella collana dei «Saggi», il suo volume Arte romanica.