CARTOGRAFIA GEOMORFOLOGICA

Documenti analoghi
Breve corso teorico/pratico di Aggiornamento Professionale Continuo

Un processo morfogenetico è un particolare meccanismo attraverso il quale un agente morfogenetico riesce a creare o modificare forme e depositi.

LINEE GUIDA AL RILEVAMENTO DELLA CARTA GEOMORFOLOGICA D ITALIA ALLA SCALA 1:50.000

GEOGRAFIA FISICA CON LABORATORIO DI CARTOGRAFIA

3. - NOTE PER L'USO DELLA SIMBOLOGIA

RILEVAMENTO GEOMORFOLOGICO E CARTOGRAFIA TEMATICA

Carte sinottiche o regionali (a scala minore di 1: ) quando forniscono una visione di insieme;

Specifiche tecniche: perimetrazione delle aree a rischio di frana

Contenuti della carta geomorfologica ufficiale

6 CARTA IDROGEOLOGICA D ITALIA 1: GUIDA AL RILEVAMENTO SIMBOLOGIA

Cartografia geologica e microzonazione sismica

GIS - corso base Corso base sul GIS opensource, i Sistemi Informativi Territoriali e la pianificazione partecipata

LETTURA ED INTERPRETAZIONE DELLE CARTE GEOLOGICHE

3.4 SCHEDA FINALIZZATA ALL INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SOGGETTE A POSSIBILI EFFETTI LOCALI (1) G. Di Capua, S. Peppoloni

Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci

GEOMORFOLOGIA. Modellamento dei versanti

Nuova zonazione sismica e procedure per la valutazione degli effetti sismici di sito nel territorio lombardo

Geomorfologia Eolica

Modulo V TIPI DI CARTE

LE ROCCE. (seconda parte) Lezioni d'autore. di Simona Mazziotti Tagliani

Introduzione...2 Inquadramento geografico...2 Geomorfologia...4 Idrografia...5 Geologia...5 Vincoli...5 Tipologia di interventi...

PROGETTO DEFINITIVO ELENCO ELABORATI. N. Sub. Descrizione Scala. Relazione tecnica studio morfodinamico a 30 anni

PRINCIPI DI STRATIGRAFIA

Modulo III CHE COS E LA CARTA GEOGRAFICA?

MODULO VI LA NUOVA CARTA TOPOGRAFICA D ITALIA 1:50.000

Capitolo 6 Rilevamento geologico

Una carta topografica è un disegno che rappresenta una porzione di territorio intorno a noi.

IL RUOLO DEL GEOLOGO NEI PROCESSI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE

Lezione La Carta Geologica

INDAGINI GEO-ELETTRICHE

Ing. Alessandro Putaggio

TERREMOTO CENTRO ITALIA Di.Coma.C Funzione Tecnica di Valutazione e Pianificazione. Report attività ISPRA del 01 Settembre 2016

Lago Nero Report 2006

Tesi di laurea PIANIFICAZIONE AMBIENTALE NEI PAESAGGI DELL EROSIONE: LA RISERVA DEI CALANCHI DI ATRI

Relazione di sopralluogo per la verifica speditiva delle condizioni geo-idrologiche dei siti di interesse

UN VIAGGIO IDEALE: 1. Lo studio del paesaggio

CURRICOLO DI GEOGRAFIA

CARTOGRAFIA 2 V 1 LA CARTA TRADIZIONALE. È la rappresentazione sul piano della superficie terrestre secondo determinate norme e segni convenzionali

Pericolosità, Vulnerabilità, Rischio

IL RUOLO DELLA GEOMORFOLOGIA E DELLA SISMICA A RIFRAZIONE

2.1 NOTIZIE DALLA TERRA

"Le banche dati geologiche realizzate per il progetto CARG: strutture e applicazioni. Mira (Venezia) Villa Widmann Foscari Rezzonico 9 giugno 2005

15/11/2015. Foglio Isola d Ischia-Napoli: Parthenope e Neapolis. d Ischia- Napoli: Vesuvio (isoipse) Foglio Isola d Ischia-Napoli: Campi Flegrei

MICROZONAZIONE SISMICA DI LIVELLO 1 DEL CENTRO STORICO DI ROMA

Aosta. 19 Ottobre 2011 STUDI DI PRIMO LIVELLO NELLA MICROZONAZIONE SISMICA: I COMUNI DI SUSA (TO) E DRONERO (CN) Gianluigi Perrone

LIVELLO 2 di MICROZONAZIONE SISMICA

LA CARTOGRAFIA GEOLOGICA DEI MARI ITALIANI ALLA SCALA 1: Annamaria Correggiari

Comune di Petacciato (CB) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE GENERALE RAPPORTO AMBIENTALE

Il ruolo del geologo nella progettazione geomineraria: fasi procedurali e progettuali per l approvazione di un attività estrattiva.

GEOGRAFIA Classe Prima Orientamento Linguaggio della geogeograficità territoriale

Capitolo 7 Sezioni geologiche e problemi di stratimetria

VALUTAZIONE DELLA PERICOLOSITA SISMICA LOCALE ANALISI DI 1 LIVELLO RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

ALCUNI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA. La scala Le carte geografiche Gli atlanti

Nascita, formazione ed evoluzione della pianura friulana

X Workshop di Geofisica L amministrazione del rischio:

Modulo 2: Nozioni di base di Geologia

Regione Toscana Provincia di Arezzo Comune di Sansepolcro

COMUNE DI TERMOLI Settore Lavori Pubblici

TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione

La Previsione delle Frane in Emilia-Romagna a breve e lungo termine

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese

Paolo Campedel. Servizio Geologico Provincia Autonoma di Trento. Il Progetto IFFI Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia: metodologia e risultati

Rivisitazione del Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico del Bacino Idrografico del Fiume Sele

Reperimento e lettura dati geologici

Analisi a grande scala del territorio terrazzato della Liguria

PARTE PRIMA: PROGETTAZIONE ANNUALE

IUAV - VENEZIA. L'immagine di copertina è tratta dal libro: "Trattato di Topografia" di Alessandro Righini S. Giorgio Torino 1860 BIBLIOTECA CENTRALE

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

di Francesco Galbusera Il paesaggio di Casatenovo origine e trasformazioni

Stratigrafia dell area interessata dai fenomeni di liquefazione durante il terremoto dell Emilia (maggio 2012) L. Calabrese, L. Martelli, P.

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

COSTRUZIONI CASSARA DI CASSARA GEOM. ANTONINO C.SO TORINO, 55 VIGEVANO RELAZIONE GEOLOGICA DI FATTIBILITA

Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 2: PROBLEMATIZZAZIONE CLASSE III

CAPITOLO 6 Tettonica 6.1. Introduzione:

Geografia al termine della classe prima

A2.1 - Tabelle per il calcolo dei coefficienti di amplificazione sismica (secondo livello di approfondimento)

2 Test CONOSCENZE DI BASE PER LE SCIENZE DELLA TERRA GRANDI IDEE DELLE SCIENZE DELLA TERRA L UNIVERSO IL SISTEMA SOLARE

Perché e come rappresentare il territorio

CARTE GEORAFICHE TEMATICHE: LE CARTE GEOLOGICHE

CURRICOLO DISCIPLINARE DI GEOGRAFIA

Tavola 1 LAZIO. Legenda. Mare Adriatico Travertini ABRUZZO MOLISE PUGLIA. CAMPANIA Scala 1: Molassico. Complesso idrogeologico

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 24_POR

CURRICOLO VERTICALE LA CONOSCENZA DEL MONDO - GEOGRAFIA- - SCUOLA DELL INFANZIA - ISTITUTO COMPRENSIVO I.COCCHI LICCIANA NARDI

LE ACQUE SOTTERRANEE

Seminario - Approfondimenti geologici per la valutazione degli effetti sismici locali nel territorio dell Oltrepò mantovano

SCHEDE ANALISI DI FATTIBILITA GEOLOGICA AZIONE SISMICA RELATIVE ALLA VARIANTE 7 DEL PSC-RUE LEGUIGNO MONTATA / CASTELLO COMUNE DI CASINA

19/09/2016. M.F. Faccenda Liceo Galvani - Bologna. Carta geografica. Rappresentazione della superficie terrestre approssimata ridotta simbolica

Dipartimento di Matematica e Geoscienze Università degli Studi di Trieste

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo

CAPITOLO 7: Ambiente costiero

Competenza: L alunno comprende che il corpo e gli oggetti occupano uno spazio fisico. Esperienze ludiche e motorie

SCHEDA PER IL CENSIMENTO DELLE SORGENTI

Estratto da: Vico F., 1993, STRUMENTI E METODI PER L'ANALISI URBANA, Torino, Dipartimento Interateneo Territorio del Politecnico e Università di

VERONA. Roverè Veronese. Frana in più comuni. ex Cod. PAI. Nome. Autorità di bacino nazionale del Fiume Adige -Aree in dissesto da versante- VARIANTE

Geografia - Triennio Scuola Primaria

Regione Lombardia Direzione Generale Territorio ed Urbanistica

Geomorfologia strutturale

CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Transcript:

CARTOGRAFIA GEOMORFOLOGICA - le forme di erosione e di accumulo La carta geomorfologica di base raffigura in modo analitico: Le informazioni fornite dal documento, considerate sia singolarmente che nei loro rapporti reciproci, consentono di delineare un quadro completo delle caratteristiche geomorfologiche di un territorio e di prevederne l evoluzione futura. - i caratteri morfografici e morfometrici - interpreta l origine delle forme (in riferimento ai processi passati e presenti) - discrimina le forme in evoluzione da quelle non più in attività

Dati topografici Dati litologici RAPPRESENTAZIONE Formazioni superficiali Dati strutturali Dati morfogenetici Simbologia forme e processi Morfocronologia DEI DATI carta geomorfologica s.s.

DATI TOPOGRAFICI Curve di livello Quote altimetriche Toponomastica Colore: nero sottile o grigio pallido

Altre modalità di rappresentazione della morfometria dei versanti Suddivisione del territorio in un mosaico di elementi areali omogenei dal punto di vista geometrico ed aventi una forma semplice (superfici piane, concave, convesse) separate da elementi lineari più o meno netti. Le unità verranno contraddistinte con un simbolo convenzionale, ubicato in una posizione approssimativamente baricentrica, possibilmente affiancato da una indicazione numerica dell acclività media dell unità. Uso: carte tematiche a corredo o in sostituzione delle classiche basi topografiche

DATI LITOLOGICI FORMAZIONI GEOLOGICHE Colore pieno di fondo - Intrusive, effusive, metamorfiche - Calcaree, dolomitiche,gessose - Arenitiche e conglomeratiche - Pelitiche - Alternanze di tipi Raggruppate in cinque categorie fondamentali oppure Raggruppate secondo il loro comportamento agli agenti del modellamento oppure Ripartite con tradizionali criteri geologici FORMAZIONI SUPERFICIALI Retini colorati Questo sistema di rappresentazione permette di avere una rapida individuazione tra aree in prevalenza sottoposte a processi di denudazione ed aree dominate da processi di deposizione

FORMAZIONI SUPERFICIALI Autoctone (colore del processo morfogenetico che le ha prodotte) Alloctone (colore del processo morfogenetico che le ha deposte) distinte in classi granulometriche con indicazioni: dello spessore Ghiaie Sabbie Limi > di 1 m tra 25 cm ed 1 m < di 25 cm della presenza o meno di cementazione (tratto più pieno) sull età o sull attività Diversa intensità del colore

DATI STRUTTURALI Giacitura strati, faglie, assi pieghe.. Sono delineati in bistro Qualsiasi forma legata alla struttura, va evidenziata con lo stesso colore Scarpata di faglia, canalone impostato su frattura ecc. N.B. finalità neotettoniche

DATI MORFOGENETICI Simbolo della forma o tessitura del deposito, nel colore del processo morfogenetico che lo ha creato o deposto per ultimo. Processi litorali marini e lacustri (falesie, grotte, spiagge) Processi fluviali (ripe di erosione, meandri, coni) Processi carsici (doline, inghiottitoi, travertini) Processi glaciali (morene, circhi) Processi periglaciali (valanghe, rock-glaciers) Processi su versante (ruscellamento, frane) Processi eolici (conche, dune) Processi antropici (cave, miniere, bacini artificiali)

DATI MORFOGENETICI Simbolo della forma o tessitura del deposito, FORME E DEPOSITI POLIGENICI nel Originati colore dal del concorso processo di più processi, morfogenetico sono cartografati che con lo ha creato o deposto per ultimo. tratti alterni del colore dei sistemi morfogenetici corrispondenti. Processi litorali marini e lacustri (falesie, grotte, spiagge) Processi fluviali (ripe di erosione, meandri, coni) Processi carsici (doline, inghiottitoi, travertini) Processi glaciali (morene, circhi) Processi periglaciali (valanghe, rock-glaciers) Processi su versante (ruscellamento, frane) Processi eolici (conche, dune) Processi antropici (cave, miniere, bacini artificiali)

SIMBOLOGIA FORME E AREALE e LINEARE PROCESSI Segni che possono rispecchiare fedelmente la forma fisica alla quale si riferiscono: argine morenico, calanco,dolina ecc.. Segni che possono indicare simbolicamente forme e processi non cartografabili: ruscellamento diffuso, campi carreggiati, ecc..

Simboli lineari, areali, fedeli,simbolici Lineare e areale Fedele e simbolica

MORFOCRONOLOGIA Diversa intensità del colore Depositi e forme attive hanno tinta più carica importante anche dal punto di vista applicativo evidenziare i processi in evoluzione da quelli che non lo sono Se possibile precisare l età, si ricorre a sigle. Diciture utilizzate: Attuale, non attuale, in evoluzione, stabilizzato attivo, quiescente, non attivo; ecc. importante dal punto di vista applicativo evidenziare i processi in evoluzione da quelli che non lo sono; Associata anche a: Pleistocene, Olocene...

MORFOCRONOLOGIA Attivo: Forma o deposito legato a processi in atto all epoca del rilevamento e\o ricorrenti a ciclo breve (stagionali). Quiescente: Forma o deposito per la quale esistono evidenze geomorfologiche o testimonianze (dirette od indirette) nell attuale sistema morfoclimatico e morfodinamico, e che, non avendo esaurito la loro evoluzione hanno concreta possibilità di riattivarsi. Attribuzione della qualifica basata su indagini storiche, analisi geognostiche, monitoraggi con dati strumentali, confronto di carte e foto aeree di diversa età, osservazioni su manufatti (età danni), evidenze vegetazionali ecc. Non attivo: forma o deposito riferibile a condizioni morfoclimatiche e morfodinamiche diverse dalle attuali (deposito glaciale pleistocenico) o a quelle che hanno portato a termine la loro evoluzione o non possono più continuare ad evolversi ( es. piana alluvionale oggi non più raggiungibile dalle acque fluviali).

Carta geomorfologica dell Alta Val di Pejo. G.N.G.F.G. 198x r

Altro impiego del colore Privilegiate forme e depositi di erosione e accumulo Colori: marron per erosione (versante s.l., carsismo, fluviale) verde per accumulo (riempimenti, falde, cono colate sia per gravità che per acque) Distinto solo il glaciale con colore diverso Tessari F. (1973) Carta geomorfologica del bacino di G, Alpi Dolomitiche. Mem. Mus. Trid. Sc. Nat. XIX, 2.

Informazioni geomorfologiche s.s + parametri geologico applicativi Pozzi R. Bollettinari G. Clerici A.(1994) Carta geomorfologica e geologico applicativa dell Alta Valtellina. Quaderni A.E.M. Milano.

Proposta di legenda geomorfologica ad indirizzo applicativo (G.N.G.F.G.) CONSIDERA DI MASSIMA I PRINCIPI DELLE CARTE GEOMORFOLOGICHE Forme e depositi distinti in base all agente morfogenetico ed allo stato di attività. Depositi rappresentati con tessitura, forma ecc.. SEMPLIFICAZIONE NELLA LETTURA Genesi forme processi e depositi: non è distinta con colori diversi, ma con diverso graficismo. Depositi superficiali indicati solo se spessi più di un metro. Forme e processi antropici: solo attivi e non attivi Le scarse informazioni di carattere cronologico devono essere sostituite dalla data degli eventi significativi (forme sismiche, eruzioni, frane, allagamenti, mareggiate). Finalità: uniformare i vari metodi di rappresentazione; utilizzare criteri di rappresentazione di facile lettura, economici e facilmente riproducibili IL TEMATISMO E RAPPRESENTATO CO DUE COLORI, nero e rosso. Fenomeni morfologici in atto: sono messi in evidenza da un unico colore, il rosso ( o da marcate differenze nel tratto). Forme processi e depositi quiescenti ed inattivi: rappresentati in nero (o tratto medio e sottile) Azzurro: immediata lettura idrografia e quindi del rilievo. Unità litologiche rappresentate con sigle o campiture in nero. Alcune forme indicate solo come attive e/o non attive (difficoltà nel definire la reale situazione di quiescenza).

Stralcio legenda geomorfologica ad indirizzo applicativo (G.N.G.F.G., 1994) Da: G.N.G.F.G. (1994) Proposta di legenda geomorfologica ad indirizzo applicativo. Geogr. Fis. e Din. Quat. 16(2)

Carta geomorfologica ad indirizzo applicativo della conca del Baitone (Adamello). A. Carton (1994) Proposta di legenda geomorfologica ad indirizzo applicativo. Geogr. Fis. E Din. Quat. 16(2)