Economia Politica. Cap 3 I vantaggi degli scambi. Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi

Documenti analoghi
INTERDIPENDENZA E BENEFICI DELLO SCAMBIO

L ECONOMIA DEI MERCATI DEL LAVORO

Economia Politica. Efficienza dei mercati. Cap 7. Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi

Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 1

Vantaggio Comparato. Cap.3

I principi dell economia

Struttura della presentazione

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 14/15)

Economia Internazionale - Soluzioni alla I Esercitazione

Lezione 1: Teoria del commercio internazionale: Smith e Ricardo

PARTE SECONDA: LA MACROECONOMIA MD 06 I DATI MACROECONOMICI

Lezioni di Microeconomia

Economia Internazionale - Soluzioni alla II Esercitazione

STRUTTURA DEL CORSO: il sistema economico

sarà compreso tra quelli in equilibrio in autarchia nei due paesi.

Possibilità produttive

percorso 4 Estensione on line lezione 2 I fattori della produzione e le forme di mercato La produttività La produzione

Lezioni di Economia Politica

Capitolo 3. Produttività del lavoro e vantaggi comparati: il modello ricardiano

Economia Internazionale e Politiche Commerciali a.a. 2013/14 ESERCIZIO n. 3 SOLUZIONE

Struttura della presentazione

UD Influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata

Lezione 3: Gli altri teoremi del modello neoclassico

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti

Economia Politica. Cap L economia del settore pubblico. Appunti delle lezioni Raffaele Paci

Commerciali [EI&PC] [a.a /12] 1/12] 1/1

Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015. Domande a risposta multipla

Lezione 4 La teoria dell utilità Argomenti

Formalizzazione algebrica e rappresentazione grafica del modello di Ricardo

Cosa decidete di fare?

Istituto di Economia (4 piano) Ricevimento: lunedì

Economia Politica. Retribuzioni e disuguaglianza. Cap 19 e 20. Appunti delle lezioni Raffaele Paci

Lezioni di Economia Politica

Esercitazione 3. Esercizio 1 - Salari relativi

FITNESS. Costi fissi di commercializzazione e vendita ( ) Ore MOD disponibili in un trimestre

Caffé

Perché si studia il comportamento delle imprese? Produzione. Breve e Lungo Periodo. Funzione produzione. La teoria dell impresa. Funzione produzione

Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 3

Correzione primo compitino, testo B

Esercizi tratti dal libro di testo L essenziale di economia di Krugman Wells Graddy, II edizione. Tracce di soluzioni

Struttura della presentazione

FUNZIONI LINEARI (Retta, punto di pareggio e relazioni lineari generalizzate)

Introduzione. Il bene salute. La domanda di prestazioni sanitarie. Il modello di Grossman Critiche al modello di Grossman

Esercizi e domande di riepilogo

Materiali di supporto didattico

Mercati, domanda e offerta

Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2012 Capitolo I, lezione 1 Il problema e alcune premesse


Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 4

CAPITOLO II. Il Vantaggio Assoluto

b) Disegnate, in due grafici distinti, la frontiera di produzione di Zenobia e la frontiera di produzione di Ottavia.

Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA SETTIMANA

CAP. 2 BLANCHARD INTRODUZIONE ALLE PRINCIPALI GRANDEZZE ECONOMICHE

Il commercio internazionale

La teoria delle scelte del consumatore

Economia Politica e Istituzione Economiche

Analisi positiva e normativa

Krugman1 - Capitolo 03 - Problemi con soluzione. Sezione 1: Main. Nome: Punteggio: /

Esercitazione 14 Aprile 2016 (Viki Nellas)

Il bastone da hockey e la trappola malthusiana

Lezione 4: Il dibattito tra protezionismo e libero scambio: Dazio

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA

Lezione 12 Costi marginali, salario e produttività marginale del lavoro. Curva di domanda e

Commercio internazionale, rendimenti di scala crescenti e mercati non concorrenziali

Sommario. Preferenze del consumatore Vincoli di bilancio Scelte del consumatore Utilità marginale e scelta del. consumatore

La grande frontiera dell utilità nell economia del benessere

Temi di <Nome Insegnamento> Unità Didattica xx <Titolo Unità Didattica>

Progettazione della microstruttura - prima parte -

Modulo 7. L economia reale nel lungo periodo

ECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI

SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI DI FINE CAPITOLO 1

UD 7.3. La disoccupazione

Elementi di Microeconomia: Introduzione

PROVA D ESAME MICROECONOMIA (1)

Lezione 9: Il problema del consumatore: Il vincolo di bilancio

La teoria del commercio internazionale

Capitolo 1 Pensare da economisti. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl

Indicatori per l analisi dello sviluppo economico e del sistema produttivo

Lezioni di Economia Politica

Lezione 15 Equilibrio economico generale

Capitolo 7. La mobilità internazionale dei fattori. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Rosario Crinò)

Macroeconomia. Equilibrio in Economia Aperta. Esercitazione del (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa Gessica Vella)

Utilizzazione dei grafici in economia.

Domande ed Esercizi Corso di Istituzioni di Economia Politica

Lezioni di Microeconomia

Microeconomia lezione 3. Utilità totale. Esempio: U= 2x + y ; x=panini; y=hamburger 28/02/2016. Materiale tratto dal Cap.

Lezione 7: Il dibattito tra protezionismo e libero scambio: Il commercio preferenziale

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione dei numeri relativi

Struttura di mercato: insieme di elementi che incidono sul comportamento e il rendimento delle imprese di mercato, quali numero di imprese e tipo di

Capitolo 9 La produzione. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl

MICROECONOMIA Teoria dell impresa

L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione

Microeconomia (C.L. Economia e Legislazione di Impresa); A.A. 2010/2011 Prof. C. Perugini

Capitolo 16 Equilibrio generale ed efficienza economica

ESAME DI ECONOMIA INTERNAZIONALE Università di Bari - Facoltà di Economia

Domanda individuale e di mercato

Correzione primo compitino, testo A

Economia dello sviluppo Paolo Figini Sviluppo e Crescita: definizioni e concetti, fatti e prospettive

Capitolo 5. Risorse e commercio internazionale: il modello Heckscher-Ohlin

Transcript:

Economia Politica Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi testo di riferimento: Mankiw, Principi di economia, 4 ed., 2007, Zanichelli Cap 3 I vantaggi degli scambi

Inquadramento generale L obiettivo di questa unità è mostrare come gli individui (e più in generale le nazioni) traggono beneficio dal commercio e quindi dagli scambi. Tutti i soggetti che partecipano al commercio si avvantaggiano. Infatti lo scambio permette agli individui di specializzarsi nella produzione di quei beni che sanno fare relativamente meglio e quindi scambiarli con altri individui. Questo principio vale sia per i singoli individui che per le nazioni nel suo complesso. Obiettivi di apprendimento esaminare come gli individui possono trarre beneficio dagli scambi imparare il significato di vantaggi assoluti e vantaggi comparati esaminare come i vantaggi comparati spiegano i benefici che derivano dal commercio.

Interdipendenza Il nostro mondo è sempre più globalizzato e interdipendente. In ogni momento della nostra giornata utilizziamo e consumiamo beni e servizi che sono stati prodotti nei posti più disparati del mondo. Ciascun prodotto (pensate ad un automobile ma anche ad un vestito) è il risultato dell assemblaggio di pezzi che sono stati ideati e prodotti in luoghi diversi, utilizzando materie prime e servizi che a loro volta provengono da diversi posti nel mondo. In altre parole gli scambi e il commercio tra individui e nazioni rappresentano un tratto distintivo del nostro sistema economico. In questa unità introduttiva vogliamo esaminare, in modo molto semplificato, i meccanismi che stanno alla base del commercio e mostrare come tutti gli individui che partecipano allo scambio ne traggono un beneficio. E questa la base dello sviluppo di tutti i sistemi economici e sociali. L abbandono di un sistema di autarchia in favore di una organizzazione complessa nella quale ciascun individuo si specializza nel fare ciò in cui è relativamente più bravo, per poi scambiare i propri prodotti con altri individui. I meccanismi che prenderemo in esame nel caso di due individui sono validi anche per sistemi molto più complessi e sono gli stessi che stanno alla base del commercio internazionale tra paesi.

Ipotesi di economia semplificata Consideriamo, per semplicità, un sistema economico molto semplificato con due persone e due beni: 2 agenti economici: un agricoltore un allevatore 2 beni: carne patate Ciascun produttore ha le sue conoscenze, capacità tecnologiche, risorse produttive e deve scegliere come utilizzare il proprio lavoro per produrre i due beni. Considerando una giornata lavorativa di 8 ore le possibilità di produzione dei due produttori sono rappresentate nella seguente tabella. Possibilità di produzione dell'agricoltore e dell'allevatore Minuti necessari per produrre un kg di: Quantità prodotta in 8 ore (in kg): Carne Patate Carne Patate Agricoltore 60 15 8 32 Allevatore 20 10 24 48 Si può notare come l allevatore sia più efficiente nella produzione di entrambi i beni. Infatti impiega solo 20 minuti per produrre un kg di carne rispetto ai 60 dell allevatore e 10 per le patate rispetto a 15 dell agricoltore. Dalla tabella possiamo ricavare la frontiera delle possibilità di produzione dei due soggetti.

(a) Frontiera delle possibilità di produzione dell agricoltore (in una giornata lavorativa di 8 ore) Carne (Kg) 8 In assenza di commercio l agricoltore sceglie questa quantità di produzione e consumo 4 A 0 16 32 Patate (Kg) Se l agricoltore destina tutte le sue risorse produttive (8 ore di lavoro) alla produzione di carne riesce a produrne 8 kg, se invece tutto il tempo di lavoro è destinato alla produzione di patate ne riesce a produrre 32 kg. Ovviamente può scegliere anche qualunque combinazione intermedia. In assenza di scambi, ciò che si produce viene anche consumato: la frontiera delle possibilità di produzione equivale alle possibilità di consumo. Ipotizziamo che l agricoltore, date le sue preferenze di consumo, decida di produrre e consumare nel punto A: 4 kg di carne e 16 kg di patate. Copyright 2003 Southwestern/Thomson Learning

Copyright 2003 Southwestern/Thomson Learning (b) Frontiera delle possibilità di produzione dell allevatore (in una giornata lavorativa di 8 ore) Carne (kg) 24 In assenza di commercio l allevatore sceglie questa quantità di produzione e consumo 12 B 0 24 Patate (kg) 48 Se l allevatore destina tutte le sue risorse produttive (8 ore di lavoro) alla produzione di carne riesce a produrne 24 kg, se invece tutto il tempo di lavoro è destinato alla produzione di patate ne riesce a produrre 48 kg. Anche in questo caso ipotizziamo che l allevatore, date le sue preferenze, decida di produrre e consumare nel punto B: 12 kg di carne e 24 kg di patate.

Specializzazione e commercio Possiamo adesso continuare il nostro semplice esempio ipotizzando che le due persone si mettano d accordo per specializzarsi nel bene che sanno produrre relativamente meglio e poi scambiare parte del prodotto tra loro. L agricoltore aumenterà la sua produzione di patate; l allevatore la sua produzione di carne e poi scambieranno tra loro secondo la tabella e i due grafici seguenti. I benefici del commercio (in kg) Agricoltore Allevatore Carne Patate Carne Patate In assenza di scambi: - produzione e consumo 4 16 12 24 In presenza di scambi: - produzione 0 32 18 12 - scambio riceve 5 dà 15 dà 5 riceve 15 - consumo 5 17 13 27 I benefici del consumo - aumento dei consumi 1 1 1 3

Copyright 2003 Southwestern/Thomson Learning (a) Produzione e consumo dell agricoltore Carne (kg) 8 5 4 Consumo dell agricoltore con lo scambio A A* Produzione e consumo dell agricoltore in assenza di scambi Produzione dell agricoltore con lo scambio 0 16 17 32 Patate (kg) La specializzazione e il commercio permettono all agricoltore di ottenere un consumo superiore di entrambi i beni. Il livello di consumo A* è posto al di fuori della frontiera delle possibilità di produzione, ossia indica una combinazione impossibile da raggiungere in autarchia, senza lo scambio.

Copyright 2004 South-Western (b) Produzione e consumo dell allevatore Carne (kg) 24 18 Produzione dell allevatore con lo scambio Consumo dell allevatore con lo scambio 13 12 B B* Produzione e consumo dell allevatore in assenza di scambi 0 12 24 27 Patate (kg) 48 Anche l allevatore trae beneficio dalla scambio in quanto ha la possibilità di consumare una maggiore quantità di entrambi i beni nel punto B*.

Vantaggio assoluto e vantaggio comparato Abbiamo visto nell esempio numerico come la specializzazione e il commercio hanno permesso ad entrambe le persone di aumentare i propri consumi. Vogliamo adesso capire quali sono i meccanismi che determinano su quale bene ciascun individuo ha convenienza a specializzarsi e quanto sarà l ammontare dello scambio. Per rispondere a queste domande dobbiamo considerare i costi di produzione. Ci sono due modi per misurare le differenze nei costi di produzione: il numero di ore necessario per produrre una unità di prodotto (per esempio un kg di carne) il costo opportunità che sosteniamo per sostituire la produzione di un bene con un altro. Nel primo caso si parla di vantaggio assoluto, nel secondo caso di vantaggio comparato. Iniziamo esaminando il concetto di vantaggio assoluto: vantaggio assoluto: confronto tra due produttori dello stesso bene sulla base delle rispettive produttività. Il produttore (o la nazione) che richiede una minore quantità di risorse (per esempio ore di lavoro) per produrre una unità del bene ha un vantaggio assoluto nella produzione di quel bene. Nel nostro esempio l allevatore gode di un vantaggio assoluto su entrambi i beni: in altri termini è più efficiente nella produzione sia di carne (in 8 ore ne produce 24 kg contro 8 dell agricoltore) sia di patate (48 contro 32).

Il principio del vantaggio comparato Il produttore (o la nazione) che ha il costo opportunità più basso nella produzione di un bene ha un vantaggio comparato nella produzione di quel bene. Vantaggio comparato: confronto tra due produttori dello stesso bene sulla base dei rispettivi costi-opportunità. Costo opportunità: ciò a cui si è costretti a rinunciare per ottenere un determinato bene. Riportiamo nella seguente tabella i costi opportunità calcolati dal nostro esempio numerico. Il costo opportunità di carne e patate Costo opportunità di 1 kg di: Carne Patate Agricoltore 4 kg di patate 1/4 kg di carne Allevatore 2 kg di patate 1/2 kg di carne Come si vede l allevatore ha un vantaggio comparato nella produzione di carne: il suo costo opportunità è pari a 2 mentre per l agricoltore è pari a 4. Allo stesso tempo l agricoltore ha un vantaggio comparato nella produzione di patate: il suo costo opportunità è pari a 1/4 (ossia 0.25) mentre per l agricoltore è pari a ½ (ossia 0.50). E importante notare che per ciascun produttore i costi opportunità sono uno il reciproco dell altro e pertanto si avrà sempre per ciascun produttore che il costo opportunità in uno dei due beni sarà più basso rispetto all altro produttore e quindi si avrà un necessariamente un vantaggio comparato in una produzione.

Vantaggio comparato e commercio Il principio del vantaggio comparato e le differenze nei costi opportunità stanno alla base della specializzazione e del commercio e permettono quindi ai soggetti che partecipano al commercio (individui o nazioni) di trarne un beneficio. E importante sottolineare che i vantaggi si hanno anche quando uno dei soggetti è più produttivo dell altro nella produzione di entrambi i beni. Quindi anche due paesi con produttività molto diverse (ad esempio Stati Uniti e Etiopia) possono trovare reciproco vantaggio nel commerciare tra loro in quanto ciascun paese si può specializzare nel bene nel quale ha un vantaggio comparato. I vantaggi in termine di benessere per chi partecipa allo scambio saranno ulteriormente analizzati nella unità didattica 3.3.