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Lezione 23/11/20 Prof. Colacurci CONTINUO STERILITA PATOLOGIA TUBARICA La patologia tubarica determina una sterilità di tipo irreversibile, se coinvolge entrambe le tube. È una delle poche cause che in assoluto fa sì che la donna non possa avere una gravidanza spontanea perché le tube sono ostruite. La patologia può avere vari gradi possiamo avere tube parzialmente funzionanti, e altri casi di ostruzione completa bilaterale. La tuba è la sede dove avviene la fecondazione per cui se vi è una patologia tubarica non avviene la fecondazione. Le cause che determinano patologia tubarica sono essenzialmente infiammatorie; quindi tutte le flogosi a livello della pelvi e del peritoneo possono interferire sulla funzionalità tubarica. Le flogosi possono dipendere da infezioni, e quindi la malattia infiammatoria pelvica, che è una patologia infettiva che si manifesta a livello delle regioni annessiali, deriva solitamente da un infezione vulvo-vaginale e generalmente preceduta da malattie sessualmente trasmissibili. Molto importante è l infezione da chlamydia, perché è un microrganismo che tende facilmente a risalire e tende ad andare a livello tubarico e peritoneale. La diagnosi patognomonica di infezione di chlamydia è l associazione di una patologia tubarica con la presenza di aderenze preepatiche e riscontro batteriologico. Tutte le altre patologie che determinano flogosi possono dare una patologia tubarica e possono essere : 1. la pregressa chirurgia, tutti gli eventi traumatici a livello peritoneale, che può determinare una sindrome aderenziale. 2. l endometriosi: patologia endoperitoneale caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori della sede originaria a livello peritoneale. L endometriosi ha vari livelli di gravità e nei casi più gravi può dare una sindrome aderenziale. La diagnostica della patologia tubarica è essenzialmente: l isterosalpingografia che è un indagine radiologica che ci permette contemporaneamente anche la valutazione del fattore uterino. Poi c è anche la sonoisterografia che è un indagine ecografia che si fa iniettando un liquido di contrasto e vediamo sia la cavità uterina, sia il passaggio del liquido attraverso le tube. L isteroscopia è un indagine endoscopica dove vediamo solo l imbocco dell ostio tubarico, per cui abbiamo informazioni indirette. 1

Per avere informazioni più dettagliate l indagine idonea è la laparoscopia che permette la visione diretta della sfera genitale interna; ovviamente quando facciamo la laparoscopia cè un collaboratore che immobilizza, per cui riusciamo bene a vedere il decorso delle tube, riusciamo poi a fare i test dinamici iniettando un colorante attraverso il collo dell utero; il quale poi va a distendere le tube, per cui otteniamo un informazione funzionale dell attività tubarica. Sulla base della diagnosi andremo poi a stabilire la terapia; considerate che le patologie tubariche possono essere distali o prossimali. Nel Segmento inferiore nessuna terapia è possibile per le patologie prossimali, mentre per quelle distali, nel corsi della laparoscopia si può pensare di andare ad intervenire con una disostruzione tubarica. DIAGNOSTICA FATTORE TUBARICO La diagnostica del fattore tubarico è sicuramente uno dei fattori fondamentali. Prevede varie possibilità. Non entriamo nel dettaglio del tipo di causa, sicuramente abbiamo delle cause ostruttive e delle cause da iperprolattinemia e delle cause femminili ovariche, sia primitive che secondarie. Sicuramente la donna che mestrua non necessariamente ovula, sono 2 cose diverse: la mestruazione è l effetto della variazione dei livelli ormonali. Invece sicuramente la donna che ovula mestrua. Può esserci una situazione in cui il follicolo cresce ma non riesce a scoppiare; non abbiamo produzione di progesterone, in questo caso la donna mestruerà perché si modificheranno i livelli ormonali. L endometrio per crescere ha bisogno di elevati livelli di estrogeni e quando questi cadono si hanno le mestruazioni. Solitamente nelle mestruazioni irregolari non si ha l ovulazione. Quando parlammo del ciclo ovarico dicemmo che dallo scoppio del follicolo alla mestruazione passano circa 14 giorni, se passano meno di 14 giorni si ha una patologia detta di insufficienza della fase luteinica; se passano di più di 14 giorni la donna è sicuramente gravida, a meno che non abbia una patologia organica o disfunzionale per cui continua a produrre ormoni. Le altre indagini che abbiamo a disposizione per valutare se la donna ovula sono indirette tipo la temperatura basale, cioè la registrazione della temperatura o a livello vaginale o a livello rettale, presa la mattina prima di aver compito qualsiasi attività. Questo perché il progesterone è ipertermizzante rispetto agli estrogeni. Solitamente la temperatura aumenta di circa 1 o 2 decimi rispetto alla temperatura precedente all ovulazione; il che vuol dire che una donna che ovula normalmente ha una temperatura bifasica, una prima fase ipotermizzante ed una seconda fase ipertemica, di 1 o 2 decimi in più rispetto alla prima. La temperatura basale mi dà informazioni di tipo retrospettivo, cioè posso sapere quando la donna ha oculato solo dopo. Il prospettico è difficile perché non so mai se quel rislazo termico è dovuto all aumento del progesterone e si il giorno dopo si riabbassa e quindi 2

quel rialzo non significa nulla. Considerate che la temperatura basale è anche un metodo contraccettivo. Abbiamo detto che lo score del muco cervicale ci dà informazioni perché il suo aspetto cambia; sicuramente posso fare dosaggi ormonali, cioè il progesterone e prolattina; il progesterone perché se c è sicuramente ci sarà stato il picco dell LH ed una buona estrogenizzazione. La prolattina è indipendente rispetto all asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, ma può interferire con l ovulazione; se mai aveste dubbi che la donna ha problematiche endocrinologiche, posso chiedere le gonadotropine all inizio del ciclo, per capire se la donna ha una patologia ovarica che è una patologia caratterizzata da alterati livelli basali di LH e quindi alterazione del rapporto LH/FSH. Se li doso nel corso del ciclo al 7 giorno non mi dà nessuna informazione perché non so se è partito o non è partito i follicolo e non riesco a fare la giusta valutazione del rapporto LH/FSH; quindi per capire quando ho il picco dell LH lo devo dosare ohni 12 ore. Gli estrogeni non servono a meno che non stai facendo un monitoraggio follicolare. Quindi in condizioni normali dosiamo solo progesterone e prolattina nella seconda parte. Accanto al dosaggio ormonale vado a fare quello ecografico. Con l ecografia transvaginale riusciamo a vadere bene sia l endometrio che l ovaio. Nell ovaio crescono i follicoli, che appaiono come formazioni scure perché piene di liquido, per cui vedo solo i follicola antrali, i preantrali no, perché non hanno il liquido. Una donna che ovula normalmente in 14esima giornata, e ovula solo un follicolo avrà all inizio del ciclo una serie di piccoli follicolini intorno ai 7-8mm, poi sia va a selezionare un follicolo che cresce inoltro ai 2mm al giorno per arrivare intorno ai 18-22 mm e scoppiare. Perciò se tutti i giorni o a giorni alterni faccio l ecografia vedrò questo follicolo che cresce e ad un certo punto non lo vedo più perché è scoppiato. Il corpo luteo ha un immagine ecografia che a volte è simile al follicolo, per cui dobbiamo seguirlo per tempo per evitare di confondersi. In realtà il corpo luteo è più piccolo ed il diametro è irregolare. Che indagine chiediamo per vedere se una donna ovula? Sicuramente in fase iniziale valutiamo la temperatura basale per 3 mesi. Se voglio poi un indagine più accurata faccio in contemporanea uno score muco-cervicale ed il monitoraggio ecografico e successivamente il dosaggio di progesterone. In questo modo ho un informazione globale, perché ogni indagine ci dà un aspetto del fenomeno ovulatorio. Lo score del muco ci dirà dell estrogenizzazione a livello periferico. 3

Il progesterone ci dirà della formazione del corpo luteo. È chiaro che se ho la prolattina alta devo fare una TC o una RMN del cranio perché può esserci un adenoma ipofisario. Un microadenoma necessita di terapia medica; Un macroadenoma può dare varie sintomatologie per compressione; tra questi abbiamo ad esempio le alterazioni del campo visivo. Se pensiamo che la donna abbia un ipogonadismo dobbiamo indagare sulla possibilità che abbia un danno ovarico od un danno ipotalamico, dosando l FSH. Se il danno è ovarico FSH alto Se il danno è ipotalamico FSH basso In una coppia giovane andiamo a fare un iter diagnostico abbastanza tradizionale che consiste in un primo livello in cui andiamo a chiedere: NELL UOMO I LIVELLO 1. un esame seminale maschile, 2. uno screening infettivologico del partner maschile, 3. la ricerca di anticorpi antispermatozoo che fa parte dell esame seminale standard e poi andiamo a cercare NELLA DONNA 1. la diagnosi di ovulazione, 2. lo studio del fattore cervicale, del fattore utero-tubarico e 3. facciamo uno screening infettivologico. Il che significa che ci impieghiamo 2 mesi. Nella coppia va sempre fatto l esame infettivologico cioè la ricerca di Chlamydia e micoplasmi. Da questo primo circolo di indagini abbiamo una prima serie di informazioni: - sappiamo se ovula - se c è un problema maschile II LIVELLO Se vi sono dei sospetti di patologia andiamo a fare degli esami di II livello e cioè: 1. Profilo ormonale sia del maschio che della femmina 4

2. una flussimetria, o una biopsia testicolare nel caso in cui si sospetti una patologia maschile ed in una fase successiva 3. la laparoscopia che sicuramente è l esame che dovrebbe essere fatto in caso di sterilità superiore a 2 anni, sia nel sospetto di patologia tubarica sia per fare diagnosi di sterilità inspiegata. TERAPIA Ora fatto l iter diagnostico, siamo giunti ad una diagnosi e possiamo passare alla terapia. Quali sono le terapie di cui disponiamo? Abbiamo una possibilità di una terapia medica, una terapia chirurgica e tecniche di fecondazione assistita. 1. la terapia medica è abbastanza limitata, nel senso che si fa quando c è un infezione, e trattiamo entrambi i partner perché c è il rischio che l infezione rimbalzi da un partner all altro. L altro tipo di terapia medica è l induzione dell ovulazione che si fa per 2 motivi: per avere rapporti spontanei, perché si è visto che inducendo l ovulazione aumenta la % di gravidanza. Il tipo di progettualità è totalmente diverso dalla progettualità dell induzione in caso di riproduzione assistita. Attualmente di tutte le gravidanze pentagemine,esagemine che appaiono sui giornali sono espressione di una cattiva gestione da parte del ginecologo dell esatto numero di follicoli che scoppiano in questi casi è imprevedibile. I farmaci sono gli stessi che usiamo sia per l induzione di una monovulazione che per la fecondazione assistita. L unico farmaco che utilizziamo per l induzione dell ovulazione è il citrato di clorifene (nome commerciale: cloriten) che sono compresse che si prendono al dosaggio fisso dal 5 al 9 giorno del ciclo, dal 3 al 7 giorno, che agiscono come antiestrogeni, vanno a bloccare i siti recettoriali a livello ipotalamico e poi inducono una maggiore produzione di gonadotropine. Generalmente si parte da un dosaggio più basso, e se la donna non ovula si passa ad un dosaggio più alto. Generalmente in questa fase il 90% delle donne ovula, il 40% ha una gravidanza. Gli altri farmaci che usiamo sono le gonadotropine esogene, cioè FSH ed LH esogeni e ricombinanti. 2. la terapia chirurgica è sempre endoscopica e non laparotomia perché la laparotomia va ad interferire con la funzionalità tubarica. Solitamente operiamo in isteroscopia, e gli interventi sono: sicuramente quando c è una patologia organica endocavitaria, quindi polipi o miomi. Se ci fosse una malformazione uterina, come un utero setto, in una donna che fa riproduzione assistita le facciamo prima il setto e poi procediamo. In laparotomia andiamo ad operare sicuramente cisti ovariche,cisti endometri che e le endometriosi. Quest ultima possiamo operarla o no ne senso che se è molto estesa,la donna non avrà mai una gravidanza spontanea,per cui dobbiamo valutare.tra le patologie tubariche operiamo solo quelle distali,perché le prossimali le mandiamo direttamente i riproduzione assistita RIPRODUZIONE ASSISTITA QUALI SONO LE TECNICHE? Abbiamo 2 grossi capitoli: 5

1. Tecniche di fecondazione intracorporea(iui,ipi,ici,gift) 2. Tecniche di fecondazione extracorporea(fivet,icsi,pesa,mesa,tese) Quindi in alcune tecniche la fecondazione avviene normalmente nelle tube,e quindi il passaggio dell embrione avverrà normalmente,in altre tecniche l embrione lo otteniamo all esterno,in laboratorio,e poi lo trasferiamo. Le tecniche intracorporee prevedono che le tube funzionino,poi a seconda del gamete che manovriamo avremo: Se manovriamo il gamete maschile,avremo inseminazione Se manovriamo sia il maschile che i femminile avremo un trasferimento embrionario che in passato ha avuto molto successo Fecondazione Intracorporea: Inseminazone Intra Uterina (IUI) L inseminazione consiste nell iniettare gli spermatozoi quanto più vicino possibile al sitp di fecondazione. Possono essere iniettati in vagina,nel collo dell utero,all interno della cavità uterina e nella tuba. Attualmente si fanno quasi sempre inseminazioni intrauterine le indicazioni attuali alla inseminazioni sono le sterilità inspiegate o il fattore maschile lievemedio-grado. SCOPI DELLA PMA - Aumentare il numero di gravidanze/ciclo - Ridurre la stimolazione ovarica - Ridurre l incidenza degli effetti collaterali - Ottenere una gravidanza singola Possiamo pensare di trattare gli spermatozoi in laboratorio,raccogliere quelli dotati di migliore motilità,di allontanarli da quelli immobili e di iniettarli quanto più vicino al sito di fecondazione.i test preliminari sono sicuramente: Che le tube funzionino Che la donna non abbia infezioni 6

Che il partner non abbia infezioni Infatti la legislazione attuale ci obbliga a verificare che non ci sia infezione da HIV,HVB,HCV. Noi facciamo un monitoraggio del follicolo,quando vediamo che sta per scoppiare,induciamo l ovulazione,cerando di capire il momento esatto dell ovulazione,e quindi mettiamo gli spermatozoi trattati,nell utero.in utero inietto solo spermatozoi concentrati,allontanati dal plasma seminale,perché ricco di prostaglandine che migliorano la contrazione uterina, e quindi possono determinare contrazione durante l iseminazione.la fecondazione avviene dopo che gli spermatozoi in natura si capacitano durante il passaggio nelle vie genitali. Quindi nell inseminazione devo capacitarli in laboratorio,facendoli passare attraverso terreni di coltura e attraverso altre procedure.fatto ciò li inietto i un volume piuttosto ridotto. Prima si faceva un inseminazione intraperitoneale,cioè pungevamo il fornice vaginale posteriore,che sta vicino il cavo dell utero e quindi iniettavamo li spermatozoi. Nella GIFT si prelevano sia ovociti che spermatozoi e poi venivano iniettati di nuovo separati da una bolla d aria. Questa era l unica tecnica ammessa dalla chiesa perché non c era contatto tra gameti. Poiché il trasferimento era laparoscopico,questa tecnica è stata abbandonata. Le tecniche extracorporee sono varie: FECONDAZIONE EXTRACORPOREA La FIVET è LA TECNICA MADRE,del tutto simile alla ICSI,si differenziano solo per la modalità di ottenimento degli embrioni in laboratorio. Sono tecniche riservate ad individui azoospermici,nelle quali si fa un prelievo chirurgico degli spermatozoi testicolari. Le fasi di queste tecniche consistono in 1. Induzione della superovulazione,cioè nel far crescere più di un follicolo 2. Aspirazione follicolare,aspirare il liquido e andare a cercarvi il follicolo 3. Riconoscimento dei gameti ed ottenimento dell embrione Una volta ottenuto l embrione si fa il 4. Transfert embrionale ( quarta fase). Questa è una procedura standard che ha avuto qualche cambiamento dopo la legge 40. La prima tappa è l induzione della superovulazione.bisogna indurla perché in passato si pensava che più ovociti si formavano,maggiori erano le probabilità di avere una gravidanza. 7

Attualmente la legge ci impone di trasferire non più di 3 embrioni. Per ottenere più follicoli si deve ricorrere a farmaci che inducevano l ovulazione. I primi farmaci sono le gonadotropine,sia ricombinate che urinarie.se io faccio crescere queste formazioni,parte il picco di LH spontaneo,e quindi non si riesce mai a capire quando fare il prelievo ovocitario.questo deve essere fatto un po prima dello scoppio,perché devo avere un ovocita maturo,dopo il picco dell Lh. Se non faccio in tempo,oppure se l ovocita rimane adeso,o non si libera esso è immaturo,cioè bloccato in prima metafase. L ovocita maturo è in metafase II,ed è l unico fecondabile. Ora sono entrati in commercio altri farmaci,gli analoghi del GnRh che vanno a bloccare il GnRh endogeno, e quindi bloccano anche le gonadotropine endogene. Se io do solo gli analoghi del GnRh la donna và in menopausa e avrà livelli di estrogeni molto bassi.questo mi permette di utilizzare le gonadotropine senza interferenze endogene.quindi il protocollo prevede 2 tipi di farmaci : Quelli che prevengono la luteinizzazione Quelli che migliorano la crescita follicolare Quindi: SCELTA DEI FARMACI - Prevenzione luteinizzazione precoce - Induzione sviluppo follicolare multiplo - Induzione maturazione ovocitaria e scoppio follicolare - Supporto fase luteale 8

Abbiamo 2 tipi di analoghi del GnRh : agonisti e antagonisti. Gli agonisti (non hanno azione di stimolo sul GnRh, perché avremo una fase di stimolo sul partner ipofisario. Però essi hanno un affinità maggiore per il recettore, per cui non se ne vanno e lo bloccano,e hanno in seguito un azione di inibizione. Quindi se utilizzo gli analoghi agonisti,indurrò l ovulazione solo dopo aver avuto la desensibilizzazione del recettore.quindi inizio con l analogo,lo somministro per 15 gg,quando sono sicuro che ha avuto una desensibilizzazione ovarica,allora do le gonadotropine. Con gli antagonisti ho una azione immediata. Io parto con le gonadotropine,quando sto per avere uno scoppio,blocco con gli antagonisti. In realtà a me interessa solo un farmaco che possa bloccare le gonadotropine endogene,così da dare solo gonadotropine esogene. Noi le diamo giorno per giorno,controlliamo lo sviluppo follicolare,per vedere se la crescita è ottimale. Una volta che il follicolo è cresciuto,siccome manca l LH,glielo devo dare io e solitamente usa HCG urinario perché molto simile,infatti la catena beta è identica.lo do forte dosi così il picco dell LH,e dopo 36 ore faccio il prelievo ovocitario. E chiaro che l HCG lo do in base alla disponibilità della sala operatoria e questo è un grandissimo passo avanti nelle tecniche di riproduzione assistita,perché se seguo il picco spontaneo dell LH,lo scoppio può avvenire in qualsiasi momento. Il prelievo ovocita rio va fatto per via vaginale con una sonda,su questa sonda mettiamo una guida,attraverso la guida facciamo passare un ago,e siccome le ovaie sono vicine al fornice vaginale,io entro in cavità peritoneale con l ago e da li raggiungo le ovaie. L ago è collegato ad un sistema di aspirazione a cui sono collegate le provette.quando la provetta è riempita viene mandata al laboratorio. 9

Il biologo deve cercare l ovocita,e poi decide se fare la FIVET o la ICSI,e la differenza è solo nella fase laboratoristica. Nella FIVET,prendiamo l ovocita circondato dalle cellule della corona radiata,e lo mettiamo in una provetta,insieme a 5000 spermatozoi e dopo 18 h si controlla se lo spermatozoo è entrato nell ovocita,ciò implica che deve essere usato un liquido seminale capacitato,altrimenti si ha una % fecondazione molto bassa.la ICSI consiste nel prelevare uno spermatozoo e iniettarlo all interno dell ovocita,direttamente nel citoplasma. Per fare ciò si deve prima denudare l ovocita dalle cellule,dalla corona radiata e dal cumulo ooforo. Mancata fertilizzazione in precedenti cicli IVF Oligospermia severa: < 5x 10 6 spz/ml Astenospermie severe: < 1x 10 6 spz mobili Teratospermia: < 5% di forme normali sec. Kruger TESA,TESE,MESA,PESA Spz crioconservati da precedenti biopsie testicolari ICSI : INDICAZIONI Spz recuperati in vescica dopo eiaculazione retrograda Fattore femminile puro:>40 anni con<5 ovociti e >44 anni con scarsa riserva ovarica (FSH day 3 ) Infertilità immunologica Infezioni virali? ( CMV,HBV,HCV,HIV) Con la nuova legge si possono avere al max 3 embrioni. Lo zigote è una cellula particolare perché ha 2 pronuclei,uno è espressione del corredo cromosomico maschile,l altro di quello femminile,quindi,non è embrione,perché l embrione deve avere un unico corredo cromosomico. Quindi lo zigote è un ibrido. Dallo zigote si avrà poi un embrione a 2 cell,cioè si divide e forma dei blastomeri,ogni blastomero ha un corredo cromosomico completo. Dall embrione a 2 cellule,le cellule si dividono. Quest embrione si trasferisce in 2-3 giornata(più ho l embrione in laboratorio e più ho il rischio che l embrione si blocchi).la presenza di solo 3 embrioni ha portato ad una riduzione del successo.la morfologia dell embrione non corrisponde ad un corredo cromosomico intatto,cioè un embrione malformato può avere un aspetto splendido. 10

EMBRYO TRANSFER Il prodotto del processo di fecondazione viene trasferito nell utero della donna, ponendo fine alla fase extracorporea della tecnica Nel 25-35% circa dei casi gli embrioni si impianteranno e si instaurerà una gravidanza l trasferimento embrionale consiste in una procedura identica alla inseminazione.si differenzia il tipo di catetere :qui si usa un catetere doppio,cioè un catetere esterno,che è inserito prima,e uno interno che è inserisco quando sono certo di stare in utero,in modo che il passaggio da tuba ad utero è estremamente rapido. La legge lo ha molto influenzato. Infatti prima prelevavamo più embrioni poi sceglievamo quali trasferire,gli altri o si congelavano o si lasciavano all involuzione. Adesso siamo costretti ad usare 3 embrioni. La cosa positiva è che si fanno stimolazioni più blande,perché non ci servono più 10-15 ovociti. Ora si non può fare crioconservazione degli embrioni,prima si faceva diagnosi pre-impianto perché utile. CRIOCONSERVAZIONE SPERMATOZOI 1) Tecnica routinaria e standardizzata 2) Buona pregnancy rate CRIOCONSERVAZIONE OVOCITI 1) Tecnica in progress 2) pochi casi di gravidanza da ovociti congelati CRIOCONSERVAZIONE EMBRIONI 1) Tecnica sufficientemente standardizzata 2) Alto tasso di vitalità degli embrioni allo scongelamento 3) Buona pregnancy rate dopo il transfer BIOPSIA DEL GLOBULO POLARE CRIOCONSERVAZIONE GAMETI-EMBRIONI DIAGNOSI PRE-IMPIANTO La biopsia dell ovocita avviene attraverso la rimozione del globulo polare. l primo globulo polare, che contiene un set di 46 cromosomi, viene espulso dall ovocita prima della sua fecondazione mentre il secondo globulo polare viene espulso dall ovocita già fecondato. E in questo lasso di tempo che con una tecnica chimica o meccanica o attraverso una fonte di luce coerente (laser) si procede alla apertura della zona pellucida ed alla introduzione di un microago in grado di aspirare i 2 globuli polari che 11

successivamente verranno preparati per la lettura e per la diagnosi PMA NUOVI CAMPI DI RICERCA DELL OUTCOME RIPRODUTTIVO MIGLIORAMENTO INDUZIONE SUPEROVULAZIONE - GN ricombinanti - Analoghi giornalieri - Antagonisti del GnRH MIGLIORAMENTO QUALITA DEGLI EMBRIONI TRASFERITI - Terreni di coltura selettivi - Transfer di blastocisti - Diagnosi pre-impianto MIGLIORAMENTO % IMPIANTO EMBRIONARIO - Assisted Hatching - Valutazione fluss. endom. (finestra d impianto) Legge 40/2004 sulla PMA Al fine di favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dalla infertilità umana è consentito il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, alle condizioni e secondo le modalità previste dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito (Articolo 1, comma 1) È vietata la procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo (Art. 4, comma 3) È vietata qualsiasi sperimentazione su ciascun embrione umano (Art. 13, comma 1) È vietata la selezione di embrioni e gameti a scopo eugenetico. È vietata la clonazione sia a scopi terapeutici che di ricerca (Art. 13, comma 3) È vietata la crioconservazione e la soppressione di embrioni (Art. 14, comma 1) Le tecniche di produzione degli embrioni non devono creare un numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre. (Art. 14, comma 2) È vietata la riduzione embrionaria di gravidanze plurime, salvo nei casi previsti dalla legge 22 maggio 1978 n. 194 (Art 14., comma 4) 12