Strategie di sviluppo delle capacità fisiche nella pallavolo femminile

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Strategie di sviluppo delle capacità fisiche nella pallavolo femminile San Marino Giugno 2003 Prof: Marco Mencarelli Preparatore fisico e vice allenatore della nazionale femminile di pallavolo Obiettivo del preparatore: ottimizzare la prestazione fisica del giocatore e del programma agonistico la prestazione fisica nella pallavolo femminile ha stretta dipendenza dai valori di forza massima. obiettivi particolari 1. la meccanica iniziale del movimento (obiettivo iniziale) 2. le condizioni preventive (obiettivo permanente) 3. la dinamica del movimento (espressioni specifiche di forza e tempi di applicazione) La ricerca dei presupposti funzionali -come vengono eseguiti i movimenti tappe di sviluppo della preparazione fisica. lo sviluppo dei presupposti delle espressioni specifiche di forza -basi della forza veloce lo sviluppo della prestazione di gioco -i movimenti tecnici 1à tappa: A)analisi funzionale globale B)analisi della condizione fisica tramite: test ematochimici e biomeccanici (esami del sangue, in modo particolare per valutare i rapporti cortisolo/testosterono, composizione corporea ecc..) C)test di prestazione iniziale

D)programmazione della prima parte del lavoro ( stabilire obiettivi-metodi-mezzi) Punto A: analisi funzionale globale: obiettivo prioritario a livello giovanile consiste nell osservazione analitica della meccanica esecutiva dei movimenti base del gioco E un attività che si associa a lavoro a carattere propiocettivo. B)analisi della condizione fisica È la prima forma di strategia preventiva; in uno sport come la pallavolo a carattere esplosivo-balistico con contrazioni veloci ripetute nel tempo. C)test di prestazione iniziale Correlata con i dati emersi dall analisi biomeccanica e valutata con la qualità esecutiva. I dati emersi devono essere messi a confronto con i dati della letteratura. D) programmazione della prima parte del lavoro Obiettivo principale del programma è il recupero di una condizione fisica ottimale di partenza Gli obiettivi particolari consistono nel: -recupero degli equilibri funzionali -adattamento tendineo ai carichi -sviluppo priocettivo -sviluppo della forza su tutto il range articolare in pratica: il lavoro tendineo consiste nella proposta di esercizi eseguiti in forma lenta e controllata con carichi ridotti. Lavoro proposto inizialmente (i tendini hanno tempi di adattamento più lunghi rispetto ai muscoli) rientra negli esercizi a r.o.m. completo. Il lavoro priocettivo garantisce 3 funzioni particolari: 1)migliore adattamento muscolare 2)migliore capacità di sfruttare la forza 3) capacità di adattarsi ai carichi tendinei.

Esempi di esercizi a finalità propiocettive utilizzati x gli arti inferiori: equilibrio monopodalico con piegamento progressivo dell arto inferiore a occhi chiusi. Il lavoro con tavoletta instabile viene svolto con la seguente progressione: -a 2 piedi e poi a 1 piede con le braccia libere -a 2 piedi e poi a 1 piede con braccia fisse -busto fermo, piegamento delle gambe Esempi di esercizi di a finalità propiocettive per gli arti superiori: -da corpo proteso dietro e braccia tese, mani in appoggio su un palla. -lavori contro resistenza manuale offerti dal terapista. Per sviluppo della forza su tutto il r.o.m. si intende un lavoro atto a creare adattamenti funzionali su angoli specifici (2à strategia preventiva) Nell esempio pratico esercizi come squat /leg-curl/leg-extension/lat machine dietro/lento dietro con bilancere per 12 ripetioni e 4 serie. Importante risulta nella pallavolo il lavoro di prevenzione-riequilibrio della scapolo omerale e di muscolazione generale del tronco. Usualmente si suddividono gli esercizi per la parte superiore in esercizi di tirata e di spinta, in questi esercizi serve (se si vuole parlare di prevenzione) considerare l orientamento e il movimento scapolare prima e durante un movimento dell arto superiore. Prima di un esercizio di spinta: scivolamento della scapola e poi spinta del peso Prima di un esercizio di trazione: compatazione della scapola e poi trazionare a sé il sovraccarico. Lo staff della nazionale durante questa prima tappa di lavoro continua e integra i programmi svolti dalle atlete nelle ultime fasi della stagione con i club di appartenenza. 2à tappa: A) gestione della composizione corporea B) Sviluppo forza massima C) Test di verifica D) Adattamenti individuali x la strategia di lavoro Importante risulta definire obiettivi di lavoro organico neuro-muscolare, la composizione corporea rappresenta un ulteriore strategia preventiva (la 3à assieme alla propiocezioe e la cura della forza a d angoli specifici) oltre che un indicazione della forma generale dell atleta. La forza massima (che Mencarelli include nella 4à forma di strategia preventiva) risulta importante per iniziare ed arrestare il movimento esplosivo e deve essere intesa come valore individuale e non assoluto.

Il test di verifica deve essere specifico e consentire di individuare criteri ideali per organizzare i programmi di allenamento oltre che per compararli con i dati precedenti facenti parte della storia sportiva dell atleta. Per individualizzazione dei carichi di lavoro si deve: -classificare il tipo di atleta-soggetto -scegliere esercizi generali-preventivi-specifici-di trasformazione -differenziare i cicli di carico-scarico in base all atleta. Classificazione dell atleta: l atleta reattivo risponde in maniera differente rispetto all atleta elastico o a quello forte considerando però che ci sono atleti elastici e reattivi e altri elastici e forti. 3à tappa A) test di ingresso B) lettura dei dati C) programmazione della preparazione D) integrazione tra carichi di preparazione fisica tecnica-tattica. ligiocatore con più caratteri reattivi salta con poco caricamento (tempi brevi di spinta) Il giocatore elastico usa caricare di più ( abile nelle fasi di successione di caricamento-spinta) mentre il soggetto forte ha tempi lunghi di caricamento e di applicazione della forza. In base alle caratteristiche evidenziate dell atleta si impostano 3 tipi di strategia di carico: Per le giocatrici reattive: serie corte es. 4 serie x 3 rip a picco di potenza e lunghi recuperi Per le giocatrici più forti: serie più lunghe con meno serie accorciando i tempi di recupero Mencarelli utilizza l opto jump e individua con un ergometro il carico di lavoro che produce la massima potenza e il numero ideale di ripetizioni a massima potenza. Indica inoltre come valori intorno al 90-110% del peso corporeo,in genere intorno al 45% del massimale x 3-4 rip. i carichi ideali per la forza esplosiva ( valori intorno al peso corporeo nello squat come base per la forza massima). n.b. Come indicazione esecutiva per il ½ squat : discesa controllata e inversione+ spinta esplosiva Come poi programmo? Avendo il preparatore lo scopo di mantenere e ottimizzare i carichi prestativi si impostano i programmi organici ( con obiettivo di velocizzare i processi di recupero).

Per la componente organica Mencarelli propone lavori frazionati : -esercizi a intensità controllata e recuperi brevi -esercizi tecnici con intensità elevata es. serie di schiacciate ripetute -esercizi a intensità max tipo scatti su gradoni-salite per quanto riguarda il lavoro di forza il relatore presenta per la terza tappa un sequenza di 6 settimane: 1 2 settimane di lavoro con piramide stretta su esercizi base (5 sedute in totale). 8/5/3/1/5 rip. per le atlete con caratteristiche di forza 6/4/2/4 rip. per le atlete con caratteristiche di reattività con l obiettivo di abituare il s.n.c. a carichi elevati 2 2-3 settimane con lavori a contrasto (8-10 sedute) es sul ½ squat: 8 rip al 60% / 3 rip. Al 90% max + 3 salti al vertec 3 lavoro a picco di potenza (periodo prima dell evento importante; che nella pallavolo è a fine settembre) il carico complessivo di allenamento deve tenere conto della preparazione fisicatecnica-tattica -preparazione fisica impostata sulle esigenze della parte tecnica (in questo caso fatta ad alta intensità) -preparazione tecnico-tattica impostata sulle esigenze della preparazione fisica. la stagione viene divisa in 3 fasi: 1. fase iniziale: si mantiene il programma del club tanta propiocezione carichi leggeri. 2. fase di forza. riassumendo: 3 fase di forza esplosiva (è quella specifica dell evento, è dove si cerca di incrementare la prestazione) si ringrazia il Prof. Marco Mencarelli per le comunicazioni personali e per avermi messo a disposizione la relazione presentata a San Marino.