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Latte e formaggi ovini III trimestre Numero 19/ - novembre Report realizzato da ISMEA per Laore Sardegna Indice dei prezzi all origine (2010=100) 220 200 180 0 140 120 Romano Formaggi duri III II I trim IV III 80 II 100 I trim 15 IL MERCATO ALL'ORIGINE: GLI INDICI Il mercato nazionale Latte e derivati Nell ultimo trimestre analizzato prezzi dei principali prodotti lattiero-caseari nazionali hanno mostrato una leggera ripresa, come evidenziato dall indice Ismea dei prezzi alla produzione per latte e derivati (+0,8% rispetto al periodo marzo-giugno ). Tale tendenza è stata determinata dall andamento positivo dei prezzi del burro (+33% rispetto al II trimestre ) e, seppure più contenuto, dei formaggi duri determinato dal recupero dei prezzi dei due grana a denominazione. Per contro il Romano ha acutizzato la fase flessiva delle quotazioni, facendo registrare un calo dell indice pari al,2% rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno. Analizzando le singole tipologie si evince come su base annua la produzione destinata al mercato estero abbia mostrato una flessione dell indice pari al 14,6% e del -27,7% la produzione destinata al mercato nazionale. I COSTI DI PRODUZIONE: GLI INDICI Indice dei prezzi dei mezzi di produzione per ndice dei prezzi dei mezzi di produzione per voce di spesa (2010=100) l allevamento ovicaprino (2010=100) Nel terzo trimestre l indice dei mezzi di produzione (base 2010=100) per gli allevamenti ovini da latte ha proseguito l andamento flessivo evidenziato già nel trimestre precedente. Si mantiene su terreno negativo sia il confronto su base congiunturale (-1,2%) che su base annua (-0,8%). Nello specifico, hanno maggiormente inciso sul calo dei costi aziendali dei prodotti energetici che nell ultimo trimestre analizzato hanno subito una contrazione del 3,5%, frenati principalmente dalla voce dell energia elettrica (-17,4% su base trimestrale). Va comunque sottolineato che si evidenziano recuperi per i carburanti (+2,7% variazione congiunturale), anche se si mantengono molto al di sotto rispetto allo scorso anno (-14%)

Prezzo medio del latte ovino I prezzi del latte ovino nelle principali aree produttive hanno evidenziato nel corso del terzo trimestre, diffuse flessioni dei listini. Nell areale toscano il prezzo del latte pagato agli allevatori è passato da 102,5 /HL a 95,3 /HL (-7% variazione congiunturale). Su base tendenziale i prezzi fino al mese di luglio sono risultati superiori a quelli del, ma a partire dal mese di agosto la variazione ha assunto segno negativo. ( /Hl - Iva inclusa) Alla stessa stregua i listini del latte ovino laziale, che hanno ceduto nell ultimo trimestre ben 8 centesimi al litro rispetto ai valori del trimestre precedente. Situazione analoga quella mostrata in Sicilia dove si sono avute erosioni dei prezzi dalla materia prima generate dalla maggiore produzione del periodo, ma soprattutto ad una stagnazione della domanda delle industrie casearie. Nel complesso l'andamento mercantile si può considerare appena discreto. L MERCATO ALL'ORIGINE: I PREZZI Fonte: Ismea Nell areale sardo il prodotto è attualmente in fuori campagna, ma per le future contrattazioni gli operatori prevedono prezzi nettamene inferiori a quelli del. Prezzi medi alla produzione dei principali formaggi ovini (euro/kg - Iva esclusa) III trim IV Trim 15 15 I trim II trim III trim var. % III trim / Romano (naz.) Romano (exp.) Toscano (3 mesi) locale (6 mesi) 9,75 9,18 9,78 7,88 9,71 9,13 9,64 7,88 9,50 8,49 9,64 8,10 8,18 8,04 9,65 7,69 7,05 7,98 9,65 7,63 III trim 15-27,7% -13,1% -1,3% -3,1% Fiore Sardo Caciotta ovina (20-40 gg) Ricotta di pecora 12,00 7,75 4,47 11,38 7,77 4,50 10,83 7,80 4,55 10,58 7,33 4,32 10,05 6,97 4,23 -,3% -10,1% -5,4% II trim -13,9% -0,7% 0,0% -0,7% -5,0% -4,9% -2,3% Per il Romano permangono i segnali di difficoltà già evidenziati nel trimestre precedente. Nel corso dell ultimo periodo analizzato si rilevano ulteriori flessioni, sia per il prodotto destinato al mercato interno (-13,9%) sia per quello avviato all estero (-0,7%). L analisi dei listini della produzione destinata al mercato interno ha mostrato ribassi ininterrotti durante l intero trimestre (-3% a luglio; 7% ad agosto;-6% a settembre). Gli altri trasformati a base di latte ovino hanno evidenziato gli analoghi andamenti flessivi, riconducibili ad una situazione di generale pesantezza del settore. Significativi i ribassi per il Fiore Sardo e la caciotta ovina (20-40 gg); variazioni meno evidenti, ma pur sempre negative, per il generico e la ricotta. Unica eccezione al trend al ribasso è quella del Toscano che nel corso dell ultimo trimestre ha registrato una sostanziale tenuta dei prezzi, mantenendo comunque un divario negativo su base annua. 2

Dinamica degli acquisti domestici di e della spesa per i formaggi var.% gen-sett /15 I CONSUMI DOMESTICI q.tà Formaggi, di cui: val. -2,7% -3,3% -0,1% -1,0% 5,4% 5,2% - Formaggi semiduri -4,8% -4,8% - Formaggi molli -4,3% -5,8% - Formaggi freschi -3,0% -3,0% - Formaggi duri, di cui - - pecorino Fonte: elaborazione ISMEA su dati Panel Consumer NIELSEN 3 Nel terzo trimestre è proseguita la dinamica negativa degli acquisti di latte e derivati da parte delle famiglie. Per i formaggi complessivamente considerati si è assistito ad una flessione del 2,7% degli acquisti in volume a fronte di un maggiore calo in termini di spesa. La tendenza è frutto di dinamiche piuttosto uniformi tra i vari segmenti merceologici: da evidenziare, in particolare, il calo accusato dai semiduri e dai molli, a cui si associa la diminuzione dei freschi. Per quanto riguarda i formaggi duri pecorini, invece, la domanda delle famiglie è apparsa in ripresa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sia in termini quantitativi che di spesa. Gli acquisti delle famiglie sono risultati in crescita del 5,4% in volume, a fronte di un aumento del 5,2% della spesa media.

Il mercato internazionale I prezzi del latte ovino in SPAGNA (euro/ettogrado) I prezzi del latte ovino in TURCHIA (euro/kg) 0,75 0,70 0,60 III trim II trim I trim IV trim 15 III trim 15 II trim 15 0,55 I trim 15 I PREZZI ESTERI: SPAGNA E TURCHIA 0,65 Nota: le quotazioni sono espresse in euro/ettogrado, ossia Nota: la quotazione media nazionale è calcolata come in rapporto al grado di sostanza secca del latte pari alla media aritmetica dei listini di quattro zone produttive somma del tenore proteico e del tenore lipidico (%TP+%TG). su dati ITAP - Lonja de Albacete Nel il mercato spagnolo del latte ovicaprino è stato caratterizzato da andamenti differenziati a seconda della destinazione della materia prima. Considerando le quotazioni medie del latte ovino destinato a prodotti a denominazione (contenuto in grasso pari al 6,5% e un contenuto proteico pari al 4,5%), hanno mostrato un andamento di totale stabilità, mantenendo comunque positivo il confronto su base annua (+0,9%). Diversamente per il latte ovino destinato a prodotti convenzionali si sono evidenziate variazioni di rilevo da un anno all altro (-14%). Per quanto concerne i prezzi del latte ovino in Turchia si è arrestata la flessione messa in atto nei primi due trimestri del, con listini in recupero di circa 4 centesimi rispetto ai precedenti valori (+7,7% variazione congiunturale). Comunque, rispetto allo scorso anno i valori si collocano su livelli inferiori (-2,6% variazione tendenziale). 4

Export di formaggi pecorini per paese di destinazione tonnellate.000 euro gen-lug gen-lug var var /15 /15 1 Export italiano di pecorini per area di destinazione (tonnellate) Extra-UE 27 13.000 Export totale UE-27-7,3% 83.554-11,9% Stati Uniti 6.064-5,2% 51.068-14,2% Germania 702 -,4% 7.748-9,2% 9.000 672 7,1% 4.939-12,5% 7.000 Regno Unito 354-15,8% 3.741-5,1% 5.000 Canada 304 87,5% 2.712 73,4% 3.000 Paesi Bassi 215-2,4% 2.113-5,3% 1.153-25,3% 11.233 -,2% 11.000 1.000 EXPORT 9.465 Altri paesi 2012 2013 (1) codice doganale 04069063 /Fiore Sardo su dati ISTAT gennaio - luglio (1) codice doganale 04069063 /Fiore Sardo su dati ISTAT L andamento delle vendite di formaggio pecorino all estero nei primi sette mesi del ha continuato a mostrare dinamiche negative registrando un -7,3% in volume e un -11,9% in valore rispetto a gennaioluglio, a causa di una tendenza in costante calo da parte di tutti i principali importatori Per quanto riguarda le destinazioni extra-ue complessivamente si è registrata una flessione del 4,5%, imputabile all ulteriore ridimensionamento del mercato USA (-5,2%) che, come noto, assorbe il 64% del pecorino italiano inviato all'estero. Alla stessa stregua, il mercato comunitario sta continuando a contrarsi, registrando nel una variazione del -13,8% in volume e assumendo un peso sempre minore sul totale dei volumi esportati. In soli tre anni, infatti, l incidenza dei paesi UE è passata dal 35 al 28% e i consumatori tedeschi paiono sempre meno interessati al pecorino con un calo del,4% in volume e -9,2% in valore. 5

USA: IMPORT DI PECORINI Focus STATI UNITI USA: import di formaggi pecorini da grattugia1 (tonnellate) gennaio-agosto var.% Paesi /15 USA: prezzo medio all import di formaggi pecorini da grattugia1 ( /kg - CIF) gennaio-agosto var.% Paesi /15 Italia 6.740 7.130 5.345-25,0% Italia Spagna 1.246 1.443 1.872 29,8% Spagna 9,20 9,53 9,51-0,2% 1.052 1.159 1.194 3,0% 7,26 7,80 8,53 9,4% Grecia 990 1.079 926-14,2% Grecia 6,12 6,39 6,39 0,0% Bulgaria 781 717 551-23,2% Bulgaria 2,81 2,87 3,09 7,7% Altri paesi 573 1.443 811-43,8% MONDO 7,25 8,24 8,06-2,2% MONDO 11.382 12.970 10.699-17,5% 7,60 9,21 8,42-8,6% (1) codice doganale 0406905600 (1) codice doganale 0406905600 USA: import di formaggi pecorini NON da grattugia1 USA: prezzo medio all import di formaggi pecorini (tonnellate) NON da grattugia1 ( /kg- CIF) Paesi (1) codice doganale 0406905700 gennaio-agosto var.% /15 Italia 7,61 8,68 8,22-5,3% Spagna 9,33 9,93 9,83-1,0% 7,39 7,94 7,52-5,3% Grecia 6,17 6,27 6,18-1,4% Bulgaria 3,54 3,50 3,23-7,7% MONDO 6,75 7,56 7,48-1,1% (1) codice doganale 0406905700 Dal punto di vista degli Stati Uniti, il si sta caratterizzando con una significativa contrazione dell import di formaggi pecorino, (-3,2% rispetto al periodo gennaio-agosto del ), mostrando comunque dinamiche nettamente contrapposte rispetto alle due tipologie commercializzate. Nel dettaglio, l import USA di pecorini da grattugia ha registrato una netta diminuzione rispetto allo stesso periodo del. Nello specifico la flessione è stata del 17,5% e ha interessato principalmente l Italia (-25%). A trarne beneficio sono state principalmente Spagna e per le quali si registra un aumento in volume rispettivamente del 29,8% e del 3%. Proseguono con un trend in crescita, invece, le importazioni USA di pecorini non da grattugia, che hanno registrato un aumento del 27,5% rispetto ai primi otto mesi del. La Spagna, che fino a qualche anno fa era il paese leader di questo segmento, ha perso ulteriormente terreno (-3,1% variazione tendenziale) assumendo una quota di mercato pari al 20%, principalmente a favore della dell Italia, la quale ha acquisito la leadership con una fetta di mercato del 40% sul totale commercializzato. Infatti nell ultimo anno le forniture dall Italia sono più che raddoppiate in volume + 143% rispetto allo scorso anno, stimolate da un significativo calo del valore medio unitario rispetto ai prezzi del (-5,3%) 6