Inquadramento ittiofaunistico

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Transcript:

Dicembre 2014 CARATTERIZZAZIONE DELL ITTIOFAUNA E VERIFICA DELLE CONDIZIONI IDROMORFOLOGICHE NECESSARIE PER LA PROGETTAZIONE DI UN PASSAGGIO PER PESCI SU UN OPERA DI PRESA SUL TORRENTE TOSSIET (BACINO DELL ALTO PO)

Inquadramento ittiofaunistico La caratterizzazione dell ittiofauna Tossiet nel tratto oggetto della richiesta di derivazione è stata redatta in base a quanto presente in bibliografia, utilizzando quanto disponibile in letteratura riguardo alle popolazioni ittiche dell alta valle Po, tenendo conto della carenza di dati recenti specifici sulla comunità ittica del corso d acqua. Il torrente è stato, infatti, oggetto d indagine ittiofaunistiche nel solo 1997 (C.R.E.S.T., 1997), nel tratto presso la confluenza con il Po. E stato utilizzato quanto riportato nella Carta Ittica Relativa al Territorio della Regione Piemontese (Regione Piemonte, 1991) e, soprattutto, quanto evidenziato nella duplice revisione della stesso documento, nell ambito dei campionamenti condotti nel corso del biennio 2004-2005 e nel 2009 (Regione Piemonte, 2006; Regione Piemonte, 2013, in stampa). I dati riportati sono stati integrati con osservazioni personali effettuati in corsi d acqua limitrofi in provincia di Cuneo, a quote altimetriche prossime a quelle considerate per il Tossiet; in particolare sono stati considerati i risultati di recenti campionamenti effettuati nel sottobacino del Lenta, affluente del Po a monte di Paesana (Pascale, dati personali) e in due affluenti pià a valle (riigiulian ed Infernotto). Il Tossiet sfocia nel Po in una zona a trota fario, secondo la definizione della Carta Ittica Regionale. Attualmente, ai fini gestionali, la zona viene rappresentata come zona salmonicola superiore/zona alpina. Le sezioni considerate nei documenti regionali sopra citati, da monte a valle, sono due: la 001015 e la CN005 (già sez. 01 della Carta Ittica del 1991). I punti di campionamento sono presso Crissolo e ad Oncino, a monte della confluenza con il Lenta. Entrambe le sezioni di campionamento erano caratterizzate, nel 2009 (dati più recenti), dalla presenza di una comunità ittica monospecifica, costituita dalla trota fario, presente con popolazione abbondante e strutturata. Risultavano assenti specie di accompagnamento, in particolare lo scazzone; assenti erano anche le trote marmorate, anche in forma ibrida. Analogo risultato era stato ottenuto nel 2004-2005 e nel 1991, quando era stata campionata la sola stazione di monte, presso Crissolo. I risultati dei campionamenti effettuati per i monitoraggi regionali coincidono con i dati relativi al Trossiet del 1997, quando la comunità ittica campionata era risultata monospecifica, con la sola trota fario presente.

Campionamenti più recenti condotti per la realizzazione di centrali idroelettriche nel medio alto bacino del Po, nei rii Giulian, Albetta ed Infernotto, confermano la presenza di sole trote fario nei tratti superiori degli affluenti del Po nel suo tratto apicale. Il Tossiet può quindi essere inserito, analogamente al Po in cui confluisce, tra le zone a trota fario (oggi zone salmonicole superiori/zone alpine) definite dalla Carta Ittica. Il suo popolamento, in base alle (poche) esperienze dirette condotte ed in base a quanto riportato in bibliografia è presumibilmente costituito esclusivamente da individui appartenenti alla specie Salmo trutta, con individui di immissione e/o con popolazioni naturalizzate in seguito ad immissioni pregresse. La presenza dello scazzone, non documentata nell alto bacino del Po e, viceversa, riportata per tratti a quote altimetriche più basse nell ambito dello stesso bacino, andrebbe esclusa, anche se dati più precisi si potrebbero ottenere solo con campionamenti specifici; viste le caratteristiche idromorfologiche del corso d acqua (vedi capitolo successivo), appare comunque improbabile la sua presenza per colonizzazione da valle e semmai popolazioni presenti sarebbero da ascrivere a transfaunazioni pregresse.

Struttura per la risalita dell ittiofauna Ai fini della progettazione della scala per la risalita dell ittiofauna in data 15/09/2014 è stato condotto un sopralluogo percorrendo l asta fluviale, con particolare riferimento al tratto di torrente Tossiet in prossimità dell opera di presa, per verificare la presenza di ostacoli naturali che potessero vanificare l efficienza della struttura. Lungo il corso d acqua, nel tratto superiore, sono presenti alcuni salti naturali non superabili dai pesci (salmonidi, nel caso specifico), neppure in condizioni idrologiche favorevoli. In particolare si segnalano una serie di salti naturali di ampiamente superiori al metro, ubicati 180 m a valle dell opera di presa (fig. 1), 200 m a valle dell opera di presa (fig.2) e 380 m a valle dell opera di presa (fig.3). Fig. 1 Tossiet, serie di salti, 180 m a valle dell opera di presa, non valicabili

Fig. 2 Tossiet, serie di salti, 200 m a valle dell opera di presa, non valicabili Fig. 3 Tossiet, serie di salti, 380 m a valle dell opera di presa, non valicabili

In base a quanto osservato ed in relazione al progetto di scala di risalita per l ittiofauna, in accordo con l attuale normativa ed in particolare con la D.G.R. 29 marzo 2010 Disciplina delle modalità e procedure per la realizzazione di lavori in alveo, programmi, opere ed interventi sugli ambienti acquatici ai sensi della L.R. 37/2006 (Regione Piemonte, 2010), che prevede la possibilità di derogare alla costruzione della struttura per la risalita dell ittiofauna qualora siano presenti, entro 500 m dall opera di presa, ostacoli naturali non valicabili da parte dei pesci, si considera la messa in opera della scala di risalita non efficace ai fini della libera circolazione dell ittiofauna e pertanto superflua. Si reputa, in questa occasione, più conveniente l applicazione di un eventuale obbligo ittiogenico annuale, da concordarsi con l ente gestore l attività di pesca nel tratto di torrente in oggetto. In fede Dott. Massimo Pascale n. iscrizione all Albo Biologi 045787

Bibliografia C.R.E.S.T., 1997. Piano di gestione delle risorse idriche del bacino del Po in Provincia di Cuneo (qualità chimica e biologica delle acque, carico antropico, ittiofauna e quadro di sintesi). Sistema delle Aree Protette della Fascia Fluviale del Po Cuneese (Regione Piemonte). REGIONE PIEMONTE, 1991. Carta ittica relativa al territorio della regione piemontese. Assessorato Caccia e Pesca, Torino. REGIONE PIEMONTE,. 2006. Monitoraggio della fauna ittica in Piemonte, Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche, 149 pp.