Dott. Geol. Marsich Paolo Via Capodistria, 37 34145 TRIESTE Tel./fax 040 829440 cell. 347 7806995 e-mail: paolomarsich@studiomarsich.it www.studiomarsich.it REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI TRIESTE COMUNE DI DUINO AURISINA PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE N 27 RELAZIONE GEOLOGICA A SUPPORTO DELLA VERIFICA DI COMPATIBILITÀ FRA LE PREVISIONI DELLO STRUMENTO URBANISTICO E LE CONDIZIONI GEOLOGICHE, IDRAULICHE E VALANGHIVE DEL TERRITORIO Relatore: dott. geol. Paolo Marsich Marzo 2011
Premessa...3 Condizioni geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche generali degli ambiti considerati...5 Rilevamento geologico e geomorfologico...6 Cartografia tematica...8 Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici...9 Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima...11 Risultanze dell indagine geologica e geomorfologica e compatibilità tra le previsioni della variante con le condizioni geologiche, idrauliche e valanghive del territorio - prescrizioni...13 Sito n 1...20 Sito n 2...20 Sito n 4...23 Sito n 5...23 Sito n 6...27 Sito n 7...30 Sito n 8...30 Sito n 9...31 Sito n 10...31 Sito n 11...34 Sito n 12...34 Sito n 13...38 Sito n 14...38 Sito n 15...39 Sito n 16...39 Sito n 17...40 Sito n 18...43 Sito n 19...43 Sito n 20...46 Sito n 21...46 Sito n 22...47 Sito n 23...48 Sito n 24...51 1
Sito n 25...51 Sito n 26...52 Sito n 27...55 Sito n 28...55 Sito n 29...56 Sito n 30...60 Sito n 31...60 Siti n 32 e 33...61 Sito n 34...65 Sito n 35...69 Sito n 36...69 Sito n 37...70 Sito n 38...70 Sito n 39...74 Sito n 42...74 Sito n 40...78 Sito n 41...78 Conclusioni...80 2
Premessa Nel mese di marzo 2011 è stata redatta la presente relazione geologica finalizzata, secondo quanto previsto dalla Legge regionale n. 27 del 09/05/1988, alla verifica della compatibilità fra le previsioni insediative ed infrastrutturali prospettate dalla Variante n 27 al Piano Regolatore Generale del Comune di Duino-Aurisina, redatta dall arch. Paolo Petris, con le condizioni geologiche, idrauliche e valanghive del territorio anche al fine di poter valutare la possibilita' di abbassare il pericolo naturale eventualmente esistente sotto la soglia ritenuta accettabile. La variante in oggetto prevede 43 modifiche zonizzative al Piano Regolatore vigente. In alcuni casi le modifiche prevedono solamente una riorganizzazione degli ambiti già individuati in precedenti strumenti pianificatori, mentre la maggior parte delle aree, per le quali sono previste modifiche zonizzative, sono oggetto di nuove previsioni insediative ed infrastrutturali. L analisi della situazione geologica e geomorfologica delle aree oggetto di modifiche zonizzative nell ambito della Variante n 27 e di conseguenza la verifica di compatibilità tra le previsioni insediative ed infrastrutturali prospettate e le condizioni geologiche, idrauliche e valanghive del territorio hanno riguardato i siti dal numero 1 al numero 2 e dal numero 4 al numero 42, così come individuati sulle tavole della Zonizzazione (Tav. C.1.1-1; Tav. C.1.1-2 e Tav. C.1.1-3) che fanno parte degli elaborati dello strumento di pianificazione urbanistica proposto. Nell analisi non si prende in considerazione il sito n 3, poiché si tratta di una enucleazione dal Piano dei porti della Struttura religiosa, senza modifiche delle previsioni insediative ed infrastrutturali. L analisi degli elementi di tipo geologico, idrogeologico e geomorfologico delle porzioni del territorio comunale oggetto delle modifiche di zonizzazione proposte si è sviluppata secondo le seguenti fasi: -disamina dello STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) (1996); - disamina della Relazione geologica a supporto della Variante 24-25 di reiterazione dei vincoli - disposizioni strutturali - Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di Duino-Aurisina (2006); -consultazione della CARTA GEOLOGICO-TECNICA edita dalla Direzione centrale ambiente e lavori pubblici Servizio Geologico; -consultazione del Catasto delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan; 3
-rilevamento geologico e geomorfologico. Nel 1996 l intero territorio del Comune di Duino-Aurisina è stato oggetto di un indagine geologica finalizzata a verificare la condizione di compatibilità geologicoambientale con le previsioni dello strumento urbanistico generale allora in corso di formazione. Le risultanze della sopraccitata indagine sono sintetizzate nello STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91), redatto da dott. geol. Aldo Canziani. Tale Studio è costituito dai seguenti elaborati: -Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici - Scala 1:5000; -Carta delle pericolosità reali e potenziali e della vulnerabilità all inquinamento dell acquifero carsico Scala 1:5000; -Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima; -Relazione tecnica con allegata la Proposta di normativa geologico tecnica da associare alle norme di attuazione del Piano Regolatore Generale Comunale. Nel 2006 è stata redatta dal dott. geol. Bruno Grego la Relazione geologica a supporto della Variante n. 24-25 di reiterazione dei vincoli la Piano Regolatore Generale Comunale di Duino-Aurisina. In questa relazione geologica, che ha riguardato alcuni ambiti oggetto di modifiche dalla zonizzazione da parte della Variante n 27, è stata modificata in alcuni siti la zonizzazione geologico-tecnica di massima, così come era stata definita nello STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) redatto nel 1996. 4
Condizioni geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche generali degli ambiti considerati I siti oggetto di variazioni zonizzative proposte dalla Variante n 27 sono compresi in ambiti geologici contraddistinti dalla presenza di rocce carbonatiche affioranti o subaffioranti e dai fenomeni carsici epigei (grize, campi solcati e doline) ed ipogei (cavità) associati alla dissoluzione dei carbonati ad opera delle acque che scorrono sugli ammassi rocciosi o si infiltrano nel reticolo di discontinuità che caratterizza la massa litoide (diaclasi e superfici di strato). La terra rossa, costituita da argilla di colore rossastro, residuo insolubile del processo di dissoluzione dei carbonati, è presente prevalentemente sul fondo delle doline ma può ricoprire, con spessori variabili, il substrato carbonatico, particolarmente in aree depresse, dove la morfologia del territorio determina l accumulo dei sedimenti erosi e trasportati dalle zone di pendio ad opera dell acqua di ruscellamento superficiale. Le aree di affioramento del substrato roccioso carbonatico sono contraddistinte da elevate permeabilità che rendono gli impluvi presenti sul territorio collettori locali superficiali di acque meteoriche che si infiltrano molto velocemente, pertanto il territorio carsico risulta privo di idrografia superficiale permanente. Le acque infiltratesi nell ammasso roccioso carbonatico raggiungono, attraverso il reticolo carsico ipogeo, la zona satura presente, nelle situazioni esaminate, a grandi profondità dal piano campagna. L ambito territoriale preso in esame nel presente studio è rappresentato da un altipiano contraddistinto da quote massime inferiori a 350 m s.l.m.m.. 5
Rilevamento geologico e geomorfologico Il rilevamento geologico e geomorfologico di superficie aveva lo scopo di verificare, sulla base delle condizioni geologiche generali della porzione di territorio analizzato (ambito geologico - geomorfologico di tipo carsico, con litotipi carbonatici e con rilievi aventi quota massima inferiore a 350 m s.l.m.m.) e secondo quanto previsto dal D.P.G.R 5 aprile 1989, n. 0164 - Norme sull osservanza delle disposizioni sismiche ed attuazione dell articolo 20 della legge 10 dicembre 1981, n. 741-, la natura litologica dei terreni, la presenza di elementi di natura strutturale e morfologica connessi con la risposta sismica locale, le condizioni geostatiche delle aree ubicate in corrispondenza o in prossimità di zone di pendio, relative alla stabilità delle aree considerate anche in relazione agli effetti degli interventi previsti ed alla loro sicurezza nei confronti di possibili fenomeni di scendimento di massi conseguenti a frane di crollo e di altri dissesti, i potenziali fenomeni di allagamenti e la presenza di aree soggette a potenziali sprofondamenti connessi con fenomeni di tipo carsico o di altra natura. Pertanto nel corso del rilevamento sono stati verificati i seguenti aspetti: - natura litologica dei litotipi affioranti ed assetto strutturale della stratificazione; - tipologia delle morfologie carsiche, definite sulla base della classificazione proposta a F- Forti (1992): o morfologia a carso coperto; o morfologia a denti; o morfologia a stati; o morfologia a strati e blocchi; o morfologia a banchi e blocchi. - presenza di morfologie carsiche epigee ed ipogee che possono determinare una limitazione nelle previsioni insediative; - presenza in superficie di depositi di origine antropica, legati a passate attività estrattive, di edificazione, di realizzazione di infrastrutture o di discarica non controllata sul territorio; - presenza di orli di scarpata; - presenza di evidenze di instabilità geostatica in corrispondenza di zone di pendio; - morfologie e situazioni geologiche che possano determinare ristagno di acque di scorrimento superficiale; 6
- verifica della coerenza degli elementi geologici e geomorfologici rilevati con quelli rappresentati nella Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici, allegata allo STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) (1996); - verifica della coerenza degli elementi geologici e geomorfologici rilevati con quanto indicato nella Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima, allegata allo STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) (1996), così come modificata nella Relazione geologica a supporto della Variante n. 24-25 al Piano Regolatore Generale Comunale. In considerazione di quanto indicato nei paragrafi precedenti in merito alle condizioni geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche generali del territorio preso in esame nel presente studio, sono stati esclusi, perchè non pertinenti, i seguenti aspetti di valutazione: - posizione e caratteristiche della falda freatica; - presenza di aree potenzialmente interessate da fenomeni di erosione o di alluvionamento da parte di corsi d acqua e di allagamenti per esondazione o emergenza della falda freatica; - indicazione sulla possibile liquefacibilità dei terreni; - indicazione delle aree potenzialmente interessate da fenomeni valanghivi. 7
Cartografia tematica Per la redazione della presente relazione geologica sono state utilizzate come supporto cartografico di base, la Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici e la Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima, allegate allo STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) (1996), poiché coprono l intero territorio comunale e sono state aggiornate dalla relazione geologica a supporto dell ultima variante al P.R.G.C. del Comune di Duino Aurisina (Variante n 24-25). Pertanto rappresentano degli strumenti cartografici tuttora validi, sulla base dei quali poter operare le verifiche in campo tramite il rilevamento geologico e geomorfologico. Tale scelta consente inoltre di mantenere un omogeneità di criteri di classificazione dell intero territorio comunale sotto il profilo geologico-tecnico. La Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici è stata modificata all interno delle aree oggetto di variazione zonizzativa, sulla base degli elementi geologici e geomorfologici rilevati nell ambito del presente studio. In particolare sono state evidenziate depressioni doliniformi non cartografate in precedenza. Sulla base di tali elementi cartografici è stata modificata la zonizzazione geologico tecnica di massima, modificando Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima. Per i siti considerati, raggruppati dove possibile per la vicinanza tra loro, è stato prodotto un estratto in scala 1:5000, di seguito allegato, della Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici e della Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima. La numerazione a cui si fa riferimento per i siti è quella definita sulle tavole della Zonizzazione (Tav. C.1.1-1; Tav. C.1.1-2 e Tav. C.1.1-3). 8
Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici Le unità litologiche cartografate e che sono state rilevate negli ambiti considerati risultano così schematizzate: - UNITÀ A - Rocce carbonatiche: raggruppa i seguenti litotipi: o Calcari nerastri o grigio scuri, compatti, lastrodi, talora bituminosi, fetidi alla percussione, stratificazione netta con periodo da centimetrico a decimetrico (Formazione di Comeno o Membro di Monte Coste) o Dolomie grigio chiare cristalline, dolomie calcaree grigio chiare, dolomie grigio scure compatte, con laminazioni nerastre, dolomie nere cristalline a grana minuta, spesso fetide alla percussione; stratificazione netta a periodo solitamente decimetrico, talvolta metrico (Formazione di Slivia membro inf. o Membro di Rupingrande); o Calcari neri, passanti nella parte superiore del Membro a grigi, talora fetidi alla percussione, stratificazione netta a periodo decimetrico (Formazione di Slivia membro sup. o Membro di Zolla); o Calcari da grigio chiari a nerastri, talora molto fossiliferi, stratificazione massiccia, spesso indistinta, con periodo da decimetrico a metrico (Formazione di Aurisina o Membro di Borgo Grotta Gigante). - UNITÀ E - Detriti recenti connessi all attività di escavazione del litotipo calcareo ed alla realizzazione di discariche di inerti autorizzate: costituiscono i depositi accumulati nei pressi ed all interno dei bacini di escavazione della pietra calcarea, costituiti da pezzame litoide eterogeneo e riporti recenti di materiale inerte proveniente da attività di demolizione e scavi nell ambito prevalentemente edilizio. Generalmente le modalità di riporto rendono questi depositi scarsamente consistenti per effetto di un diverso grado di consolidamento dei termini polverulenti ed eventualmente a composizione prevalentemente coesiva. - UNITÀ F Terre rosse: Residuo insolubile del processo di dissoluzione del litotipo calcareo, calcareo dolomitico e dolomitico, costituito essenzialmente da minerali argillosi e da idrossidi di alluminio. L accumulo 9
in corrispondenza delle maggiori depressioni doliniformi segnalate presenta caratteristiche geotecniche generalmente scadenti. Sulla cartografia in oggetto sono segnalati gli ingressi delle cavità carsiche tutelate o segnalate per il particolare pregio naturalistico, di singolarità geologica, di interesse speleologico ed archeologico. Le depressioni doliniformi segnalate sono quelle poste in prossimità dei centri abitati e della viabilità. Viene inoltre segnalato il fenomeno di allagamento circoscritto. 10
Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima La porzione del territorio comunale che rientra negli ambiti considerati dalla Variante n 27 risulta suddivisa in tre Zone, Z1, Z5 e Z6, individuate sulla base di criteri litologici e geomorfologici. Sotto il profilo geologico-tecnico i litotipi che caratterizzano le zone Z1, Z5 e Z6 sono contraddistinti, nell ordine, da un decremento progressivo delle caratteristiche geotecniche di resistenza. Secondo quanto già stabilito dallo STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) (1996) le sopraccitate zone assumono il seguente significato: - Z1: In questa zona sono state inserite tutte le parti del territorio caratterizzate dai litotipi carbonatico e marnoso arenaceo non influenzate da particolari situazioni geomorfologiche e geostatiche. Si tratta quindi di terreni lapidei dotati generalmente di elevate caratteristiche geomeccaniche in termini di elasticità, deformabilità e portanza, per i quali non si pongono limitazioni di fattibilità per ogni soluzione di fondazione, fatto salvo l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme dell appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico) ed eventualmente di quelle globali dell area di interesse progettuale (problema geostatico) ; - Z5: Le aree così contrassegnate corrispondono ai riporti antichi e recenti, talvolta non consolidati, frequentemente coincidenti con la passata attività di escavazione sviluppata su territorio o con i riempimenti conseguenti alla formazione delle discariche di materiali prevalentemente incoerenti; alle aree dove il fenomeno marino dell acqua alta provoca una lama d acqua massima prevista pari a 50 cm o inferiore; alle aree caratterizzate da sedimenti prevalentemente coesivi, da limosi a sabbioso-limosi, di caratteristiche geotecniche scadenti; al limitato nucleo di detrito di frana e/o di falda all apice settentrionale della Baia di Sistiana; alle pareti a monte della strada Costiera, interessate da un intervento di messa in sicurezza tramite posa di reti paramassi. In tali aree l utilizzo geotecnico dei terreni in esame e la scelta delle relative soluzioni progettuali dovrà essere 11
subordinato ad una completa conoscenza geognostica e geotecnica delle condizioni locali...omissis.. - Z6: Le aree contrassegnate corrispondono ai versanti caratterizzati da instabilità geostatica diffusa; alle depressioni doliniformi intese come associazione di fondo e pareti costituenti il fenomeno; alle aree riconducibili allo sviluppo ipogeo delle sorgenti del Timavo, compreso quindi il fenomeno di crollo in corrispondenza della terza risorgiva; alle aree potenzialmente interessate dal fenomeno marino di acqua alta nelle condizioni di lama d acqua prevedibile superiore ai 50 cm; alle aree nelle quali viene esplicata l attività di cava o nelle quali sono in atto interventi di ripristino, anche nell ambito della normativa riferita alla individuazione di cave storiche; agli ingressi e alle aree di influenza delle cavità carsiche segnalate; alle aree perimetrate ai sensi del Piano Provinciale per lo smaltimento dei rifiuti sezione inerti. Tali aree sono da considerarsi inedificabili. Il vincolo di inedificabilità deriva dalla condizione geologica, geomorfologica ed idraulica incompatibile secondo quanto previsto dal D.P.G.R 5 aprile 1989, n. 0164 - Norme sull osservanza delle disposizioni sismiche ed attuazione dell articolo 20 della legge 10 dicembre 1981, n. 741. 12
Risultanze dell indagine geologica e geomorfologica e compatibilità tra le previsioni della variante con le condizioni geologiche, idrauliche e valanghive del territorio - prescrizioni Di seguito vengono allegate delle schede relative alle risultanze dell indagine geologica e geomorfologica, facendo riferimento alla numerazione definita sulle tavole della Zonizzazione (Tav. C.1.1-1; Tav. C.1.1-2 e Tav. C.1.1-3). In ciascuna scheda sono indicate le prescrizioni per l edificazione in ciascun sito e sono allegati gli estratti della Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici e della Carta della zonizzazione geologico tecnica, modificati sulla base degli elementi geologici e geomorfologici acquisiti nel corso del rilevamento. Per ciascun sito viene indicata l eventuale presenza di ingressi di cavità carsiche all interno del perimetro considerato e nelle immediate vicinanze. Vengono inoltre allegati gli estratti della legenda delle due cartografie tematiche sopraccitate. 13
Estratto dalla LEGENDA DELLA CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 14
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Estratto dalla LEGENDA DELLA CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 16
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Siti 1 e 2 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 18
Siti 1 e 2 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 19
Sito n 1 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area risulta più acclive nella porzione settentrionale, dove sono presenti alcuni affioramenti del substrato roccioso. Nella porzione meridionale il sito è caratterizzato da una bassa pendenza, con modesti terrazzamenti, e da una morfologia a carso coperto. In tale area dovrà essere verificato lo spessore dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Rimane quanto prescritto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 2 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata da una morfologia a carso coperto. In tale area dovrà essere verificato lo spessore dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Rimane quanto prescritto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 20
Siti 4 e 5 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 21
Siti 4 e 5 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 22
Sito n 4 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche, con un sovrassegno, nella porzione settentrionale, ad indicare che tale area è potenzialmente soggetta a fenomeni di allagamento circoscritto. Tale fenomeno è causato da acque provenienti dalla viabilità, presente immediatamente a Nord, ed è ascrivibile alla posizione altimetricamente depressa del sito rispetto alle aree circostanti. Tale fenomeno risulta occorso intorno alla metà degli anni 80. Il sito è compreso in zona Z1 ad eccezione dell area potenzialmente soggetta al fenomeno di allagamento circoscritto, compresa nella zona Z5. Il sito è caratterizzato da una morfologia a carso coperto. In tale area dovrà essere verificato lo spessore dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Dovrà inoltre essere verificata la sussistenza delle condizioni per il verificarsi del fenomeno di allagamento e la conseguente necessità di prevedere soluzioni tecniche che ne limitino le conseguenze. Rimane quanto prescritto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 5 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata da una morfologia a carso coperto nel settore orientale, mentre la porzione occidentale è asfaltata. In tale area dovrà essere verificato lo spessore dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Rimane quanto prescritto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... 23
Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 24
Sito 6 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 25
Sito 6 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 26
Sito n 6 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, degradante in direzione Sud, e da morfologia a strati e a carso coperto. In tale area risulta prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza di una cavità a circa 50 m a Nord del sito (Pozzo del morto - 4898/5628 VG) la cui area di influenza non rientra nel sito considerato in virtù del limitato sviluppo della grotta (8 m). Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 27
Siti 7, 8, 9 e 10 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 28
Siti 7, 8, 9 e 10 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 29
Sito n 7 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, degradante in direzione Sud-Ovest, e da morfologia a denti e a carso coperto. In tale area risulta prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. La Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici evidenzia la presenza di una cavità a circa 70 m dal sito in direzione Nord-Est (Caverna a N di Visogliano 1571/4468 VG). L area di influenza di questa cavità non rientra nel sito considerato in virtù del limitato sviluppo della grotta (23 m). Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 8 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, degradante in direzione Sud, e da morfologia a denti e a strati, con presenza di grize e campi solcati. In tale area risulta prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza di una cavità a circa 70 m a Nord-Est del sito (Grotta del Castelliere di Visogliano 5580/5916 VG). L area di influenza di questa cavità non rientra nel sito considerato in virtù del limitato sviluppo della grotta (16 m). Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 30
Sito n 9 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata da morfologia a carso coperto. In tale area dovrà essere verificato lo spessore dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta inoltre prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 10 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata da morfologia a carso coperto. In tale area dovrà essere verificato lo spessore dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta inoltre prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 31
Siti 11 e 12 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 32
Siti 11 e 12 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 33
Sito n 11 Sulla base del rilevamento sul sito, l area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata dalla locale presenza di accumuli di clasti grossolani prevalentemente carbonatici di origine antropica. Pertanto nella Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici sono state indicate le aree in cui sono stati individuati tali depositi, evidenziandoli come appartenenti all unità E Detriti recenti. La porzione restante del sito è contraddistinta dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è caratterizzata da morfologia a carso coperto. Di conseguenza sulla Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima le aree caratterizzate dalla presenza degli accumuli di clasti grossolani di origine antropica sono state perimetrate in zona Z5. La porzione restante del sito è compresa in zona Z1. In tutto il sito dovranno essere verificati lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa e dai depositi detritici di origine antropica, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta inoltre prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Per la zona Z5 è prescritto in generale quanto segue: In tali aree l utilizzo geotecnico dei terreni in esame e la scelta delle relative soluzioni progettuali dovrà essere subordinato ad una completa conoscenza geognostica e geotecnica delle condizioni locali... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza di due cavità a circa 50 m a Sud del sito (Riparo dei microforaminiferi 3575/5144 VG e Grotta presso la ferrovia 3713/5190 VG). Le aree di influenza di tali cavità non rientrano nel sito considerato in virtù del limitato sviluppo delle grotte (8-10 m). Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 12 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, degradante in direzione Sud, e da morfologia a carso coperto ed a denti. Risulta prescritto 34
quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 35
Siti 13, 14, 15, 16 e 17 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 36
Siti 13, 14, 15, 16 e 17 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 37
Sito n 13 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, degradante verso Sud-Est, e da morfologia a carso coperto. In tale area dovrà essere verificato lo spessore dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 14 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, degradante verso Sud, e da morfologia a carso coperto. In tale area dovrà essere verificato lo spessore dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 38
Sito n 15 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata da morfologia a carso coperto nella porzione meridionale, in un area morfologicamente depressa rispetto a quelle circostanti, e da morfologia a denti nel settore settentrionale. In tale area, dove non risulti affiorante il substrato roccioso, dovrà essere verificato lo spessore dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza di una cavità a circa 60 m ad Est del sito (Abisso a N della stazione di Visogliano 670/3718 VG). L area di influenza di tale cavità non rientra nel sito considerato in virtù del limitato sviluppo della grotta (18 m). Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 16 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, in parte antropizzato e degradante verso Ovest, e da morfologia a carso coperto ed a denti. Risulta prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza di una cavità a circa 70 m ad Ovest del sito (Abisso a N della stazione di Visogliano 670/3718 VG). L area di influenza di tale cavità non rientra nel sito considerato in virtù del limitato sviluppo della grotta (18 m). 39
Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 17 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, già antropizzato e degradante verso Ovest. È prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza di una cavità a circa 20 m ad Ovest del sito (Abisso a N della stazione di Visogliano 670/3718 VG). L area di influenza di tale cavità non rientra nel sito considerato in virtù del limitato sviluppo della grotta (18 m). Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 40
Siti 18 e 19 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 41
Siti 18 e 19 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 42
Sito n 18 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata da morfologia a carso coperto. In tale area dovrà essere verificato lo spessore dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 19 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, in parte antropizzato e degradante verso Sud-Est, e da morfologia a carso coperto. In tale area dovrà essere verificato lo spessore dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 43
Siti 20, 21, 22 e 23 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 44
Siti 20, 21, 22 e 23 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 45
Sito n 20 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio degradante verso Sud- Ovest e dalla presenza, nella porzione di monte, di un area terrazzata, a valle della quale in versante risulta acclive, ma privo di evidenze di instabilità geostatica. In questo settore è stata rilevata una morfologia a denti ed a strati. In tale area dovrà essere verificato lo spessore dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Inoltre dovrà essere verificato il mantenimento delle condizioni di equilibrio geostatico dell area con le opere di progetto. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza di una cavità a circa 60 m ad Est del sito (Pozzo di Ternovizza 466/931 VG). L area di influenza di tale cavità non rientra nel sito considerato in virtù del limitato sviluppo della grotta (3 m). Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 21 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata da morfologia a carso coperto. In tale area dovrà essere verificato lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... 46
Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 22 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, degradante verso Nord-Est, e da morfologia a carso coperto. Immediatamente a Nord- Ovest del perimetro dell area oggetto di variazione della zonizzazione è stata rilevata la presenza di una serie di depressioni doliniformi di modesta entità (alcuni metri di diametro) che sono state evidenziate nella Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici poiché ritenute dallo scrivente evidenze di un fenomeno carsico epigeo mascherato per consentire l attività agricola nell area. In questo settore, che risulta escluso dal perimetro dell area oggetto di variante, è stata cambiata la zonizzazione geologico tecnica attribuendo a quest area la zona Z6, così come rappresentato nella Carta della zonizzazione geologico-tecnica di massima. Nel sito oggetto della variante dovrà essere verificato lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza di una cavità a circa 40 m a Sud-Ovest del sito (Pozzo del grillo 1415/4358 VG). L area di influenza di tale cavità non rientra nel sito considerato in virtù del limitato sviluppo della grotta (5 m). Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 47
Sito n 23 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. Lungo il margine nord-orientale è presente una dolina, cartografata nella Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici, alla quale è attribuita la zona Z6, così come rappresentato nella Carta della zonizzazione geologico-tecnica di massima. L areale al quale è stata attribuita la zona Z6 è inedificabile. Nella porzione meridionale del sito è presente una cavità carsica (Grotta nella pineta di Slavko Svara 6976/6338 VG). Per interventi ricadenti nel settore prossimo all ingresso della cavità dovrà essere valutata, a fini geostatici, l interferenza del fenomeno ipogeo con le opere in progetto. Tale fenomeno ipogeo dovrà essere salvaguardato. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, degradante verso Nord-Est e caratterizzato da morfologia a denti, a strati ed a carso coperto. Risulta prescritto in generale quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano altri ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia nelle aree circostanti la presenza delle seguenti cavità: -Luknja pri grecicu (6327/6137 VG) ubicata a circa 20 m a Sud-Ovest del sito e contraddistinta da uno sviluppo di 45 m in direzione Sud-Ovest; -Grotta 16 di Capodanno (6765/6288 VG) ubicata a circa 35 m a Sud-Ovest del sito e contraddistinta da uno sviluppo di 6 m; -Grotta 17 di Capodanno (6766/6289 VG) ubicata a circa 55 m a Sud-Ovest del sito e contraddistinta da uno sviluppo di 5 m; L area di influenza delle sopraccitate cavità non rientra nel sito considerato in virtù del loro sviluppo. Sul sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame al di fuori dell area perimetrata come Z6 e che pertanto è inedificabile. 48
Siti 24, 25 e 26 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 49
Siti 24, 25 e 26 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 50
Sito n 24 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata da morfologia a carso coperto. In tale area dovrà essere verificato lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza di una cavità a circa 80 m ad Ovest del sito (Grotta del metanodotto 3206/5049 VG). L area di influenza di tale cavità non rientra nel sito considerato in virtù dello sviluppo della grotta (50 m in direzione Sud-Est). Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 25 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata da morfologia a carso coperto. In tale area dovrà essere verificato lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. 51
Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 26 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata da morfologia a carso coperto nella parte centrale. Nelle porzioni perimetrali, particolarmente a Nord, sono stati rilevati affioramenti del substrato roccioso carbonatico, mentre nel settore sudoccidentale è presente un modesto campo solcato con griza. Lungo il margine sudoccidentale dell area è stata rilevata la presenza di un modesto avvallamento, frutto verosimilmente di operazioni di riordino del fondo per fini agricoli. In tale sito dovrà essere verificato lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 52
Siti 27, 28 e 29 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 53
Siti 27, 28 e 29 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 54
Sito n 27 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata da morfologia a strati ed a denti. Risulta prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte e la Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici evidenziano la presenza, nelle aree circostanti, delle seguenti cavità: -Grotta della Vittoria Seconda (3260/5099 VG) ubicata a circa 30 m a Nord del sito e contraddistinta da uno sviluppo di 76 m; -Grotta Vittoria (526/2744 VG) ubicata a circa 60 m a Nord-Ovest del sito e contraddistinta da uno sviluppo di 334 m; -Grotta presso la stazione di Aurisina (1214/4132 VG) ubicata a circa 80 m a Sud- Ovest del sito ed è contraddistinta da uno sviluppo di 4 m; -Grotta presso la stazione di Aurisina (1597/4490 VG) ubicata a circa 50 m a Sud- Ovest del sito e contraddistinta da uno sviluppo di 6 m; -Grotta nel bunker presso la stazione di Aurisina (2395/4808 VG) ubicata a circa 60 m a Nord-Ovest del sito ed è contraddistinta da uno sviluppo di 15 m; L area di influenza delle sopraccitate cavità non rientra nel sito considerato in virtù del loro sviluppo, così come evidenziato anche nella Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 28 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche e ricade, nel settore nord-occidentale, nell area di influenza della grotta Nemec (75/89 VG), così come dedotta dai rilievi planimetrici. Il sito pertanto è compreso in zona Z1 ad eccezione di un ridotto ambito nel settore nord-occidentale, già perimetrato come Z5 nello Studio geologico tecnico a supporto del Piano Regolatore Comunale redatto nel 1996. 55
L area è sub-pianeggiante ed è stata soggetta in passato a rimodellamento antropico, con locale presenza di riporti. In tale area dovrà essere verificato lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa e da riporti, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Per la zona Z5 è prescritto in generale quanto segue: In tali aree l utilizzo geotecnico dei terreni in esame e la scelta delle relative soluzioni progettuali dovrà essere subordinato ad una completa conoscenza geognostica e geotecnica delle condizioni locali... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 29 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è stata soggetta in passato a rimodellamento antropico. La porzione orientale dell area è compresa tra due depressioni doliniformi. In tale sito dovrà essere verificato lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa o da riporti, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta comunque prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia, nelle aree circostanti, la presenza delle seguenti cavità: 56
-Grotta presso la stazione di Aurisina (150/262 VG) ubicata a circa 20 m a Nord del sito e contraddistinta da uno sviluppo di 10 m; -Grotta dei fiori (1747/4560 VG) ubicata al margine sud-orientale del sito, sul fianco di una dolina, e contraddistinta da uno sviluppo di 22 m; -Pozzo a S del Sanatorio di Aurisina (2198/4703 VG) ubicato a circa 60 m a Sud- Ovest del sito e contraddistinto da uno sviluppo di 3 m; -Grotta della zanna (4777/5577 VG) ubicata a circa 60 m a Sud-Ovest del sito e contraddistinta da uno sviluppo di 18 m. L area di influenza delle sopraccitate cavità non rientra nel sito considerato in virtù del loro sviluppo ad eccezione della Grotta dei fiori (1747/4560 VG). Per interventi ricadenti nel settore prossimo all ingresso di tale cavità dovrà essere valutata, a fini geostatici, l interferenza del fenomeno ipogeo con le opere in progetto. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 57
Siti 30, 31, 32 e 33 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 58
Siti 30, 31, 32 e 33 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 59
Sito n 30 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche e di due depressioni doliniformi. In corrispondenza di una di queste doline è stata rilevata la presenza della Grotta ad Est di Santa Croce (1516/4422 VG), contraddistinta da uno sviluppo di 11 m, e della Grotta vicina alla 4422 (4200/5320 VG), contraddistinta da uno sviluppo di 39 m. Il sito è compreso in zona Z1 ad eccezione delle doline cartografate, che ricadono in zona Z6. Gli areali ai quali è stata attribuita la zona Z6 sono inedificabili. In generale l area è sub-pianeggiante ed è caratterizzata da morfologia a strati ed a denti. Sull intero sito risulta prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Per interventi ricadenti nel settore prossimo all ingresso delle sopraccitate cavità dovrà essere valutata, a fini geostatici, l interferenza del fenomeno ipogeo con le opere in progetto. Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano altri ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza, nelle aree circostanti, delle seguenti cavità: -Grotta degli occhiali (162/274 VG) ubicata a circa 10 m a Nord del sito e contraddistinta da uno sviluppo di 44 m. L area di influenza della sopraccitata cavità non rientra nel sito considerato in virtù del suo sviluppo, così come evidenziato anche nella Carta delle unità litologiche e dei principali fenomeni geomorfologici. Sul sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame al di fuori delle aree perimetrate come Z6 e che pertanto sono inedificabili. Sito n 31 Il sito è contraddistinto dalla presenza della unità E Detriti recenti ad eccezione di una fascia discontinua lungo il margine sud-occidentale, caratterizzata dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche. L area è sub-pianeggiante ed è stata soggetta in passato a rimodellamento antropico. Come risulta infatti dalla comparazione della cartografia di base utilizzata per lo studio geologico del 1996 e l edizione del 2003 della carta tecnica numerica regionale, sul sito era evidente una scarpata, verosimilmente 60
ascrivibile all attività di cava, ormai mascherata. Dalla consultazione della Carta Geologico-Tecnica risulta che l area era interessata da due siti oggetto di attività estrattiva, successivamente ritombati (da legenda della Carta Geologico-Tecnica: cava adibita a discarica ). Nella Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima l area caratterizzata dalla unita E è perimetrata in zona Z5. La porzione restante del sito è compresa in zona Z1. In tutto il sito dovranno essere verificati lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, dai depositi detritici di origine antropica o dai materiali utilizzati per il ritombamento delle aree scavate al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali, come risulta prescritto in generale per la zona Z5: In tali aree l utilizzo geotecnico dei terreni in esame e la scelta delle relative soluzioni progettuali dovrà essere subordinato ad una completa conoscenza geognostica e geotecnica delle condizioni locali... Per la zona Z1 risulta prescritto quanto previsto in generale:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Siti n 32 e 33 Il sito è contraddistinto dalla presenza della unità E Detriti recenti ad eccezione di un area nel settore settentrionale, caratterizzata dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche e dove è presente una dolina. L area è caratterizzata dalla presenza di cumuli detritici, da aree soggette a rimodellamento antropico e da morfologia a carso coperto. Nella Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima l area caratterizzata dalla unita E è perimetrata in zona Z5. La porzione restante del sito è compresa in zona Z1 ad eccezione del fondo e dei fianchi della dolina, classificati come Z6. L areale al quale è stata attribuita la zona Z6 è inedificabile. 61
In tutto il sito dovranno essere verificati lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa e dai depositi detritici di origine antropica, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali, come risulta prescritto in generale per la zona Z5: In tali aree l utilizzo geotecnico dei terreni in esame e la scelta delle relative soluzioni progettuali dovrà essere subordinato ad una completa conoscenza geognostica e geotecnica delle condizioni locali... Per la zona Z1 risulta prescritto quanto previsto in generale:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Sul sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame al di fuori dell area perimetrata come Z6 e che pertanto è inedificabile. 62
Sito 34 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 63
Sito 34 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 64
Sito n 34 Sulla base dei precedenti studi geologici, il sito risultava contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche nel settore nord-occidentale e dalla presenza dell unità E Detriti nel settore sud-orientale, dove veniva evidenziata un area contraddistinta da instabilità geostatica diffusa limitatamente alle pareti di una vasca di coltivazione sede di una passata attività estrattiva. Nel corso del rilevamento tale vasca è risultata riempita. È stata inoltre rilevata una vasca di coltivazione, sede di una passata attività estrattiva ed il cui perimetro non e cartografabile per le ridotte dimensioni. Tale vasca, evidenziata come elemento puntuale nella Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima, risulta occupata parzialmente da detriti. L area che risultava attribuita all unità E Detriti è stata ampliata, seppure di poco, sulla base delle evidenze del rilevamento di superficie. La porzione del sito in cui è cartografata l unità litologica A Rocce carbonatiche risulta caratterizzata da morfologia a carso coperto ed a denti. Nella Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima l area caratterizzata dall unita E e dall instabilità geostatica diffusa era già stata perimetrata in zona Z5 nella relazione geologica a supporto della Variante n 24-25, condizionatamente all adozione, in fase di ritombamento della vasca di coltivazione, di tutti gli accorgimenti atti ad assicurare che i materiali di riempimento siano adatti al successivo eventuale utilizzo dei terreni ai fini edilizi. Considerata la situazione geologica rilevata ed il completamento del ritombamento della vasca di coltivazione principale, l attribuzione della zona Z5 all area perimetrata in precedenza rimane valida, rimanendo prescritta l adozione, in fase di ritombamento della vasca di coltivazione di modeste dimensioni, rilevata nell ambito del presente studio e non riempita, di tutti gli accorgimenti atti ad assicurare che i materiali di riempimento siano adatti al successivo eventuale utilizzo dei terreni ai fini edilizi. Si attribuisce alla zona Z5 l area non perimetrata nei precedenti studi e sulla quale è stata rilevata la presenza dei detriti. La porzione restante del sito è compresa in zona Z1. Si prescrive che su tutto il sito dovranno essere verificati lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa, dai depositi detritici di origine antropica e dai materiali impiegati per il ritombamento delle vasche di coltivazione, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali, come risulta già prescritto in generale per la zona Z5: In tali aree l utilizzo geotecnico dei terreni in esame e la scelta 65
delle relative soluzioni progettuali dovrà essere subordinato ad una completa conoscenza geognostica e geotecnica delle condizioni locali... Per la zona Z1 risulta prescritto quanto previsto in generale:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza nelle aree circostanti delle seguenti cavità: -Grotta presso la scuola di S. Croce (4891/5621 VG) ubicata a circa 50 m ad Ovest del sito e contraddistinta da uno sviluppo di 8 m. L area di influenza della sopraccitata cavità non rientra nel sito considerato in virtù del suo sviluppo. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 66
Siti 35, 36, 37 e 38 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 67
Siti 35, 36, 37 e 38 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 68
Sito n 35 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è stata soggetta in passato a rimodellamento antropico. Nel sito dovranno essere verificati lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa e dai riporti, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta inoltre prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano altri ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 36 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, degradante verso Nord-Est, ed è stata soggetta in passato a rimodellamento antropico con formazione di pastini. Nel sito dovranno essere verificati lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa e dai riporti, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta inoltre prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 69
Sito n 37 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è sub-pianeggiante ed è stata soggetta in passato a rimodellamento antropico. Sul sito è stata rilevata una locale presenza di materiali di origine antropica di varia natura. Nel sito dovranno essere verificati lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa e dai depositi di origine antropica, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali. Risulta inoltre prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza, nelle aree circostanti, delle seguenti cavità: -Grotta sul prato della Zeza (6069/6069 VG) ubicata a circa 70 m a Sud del sito e contraddistinta da uno sviluppo di 81 m prevalentemente in direzione Sud-Ovest. L area di influenza della sopraccitata cavità non rientra nel sito considerato in virtù del suo sviluppo. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 38 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche ed è compreso in zona Z1. L area è caratterizzata da un pendio a bassa acclività, degradante verso Nord-Est, e da morfologia a denti ed a carso coperto. Risulta prescritto quanto previsto in generale per la zona Z1:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. 70
Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 71
Siti 39 e 42 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 72
Siti 39 e 42 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 73
Sito n 39 Il sito è contraddistinto dalla presenza della unità E Detriti recenti ed è perimetrato in zona Z5. In tutto il sito dovranno essere verificati lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dai depositi detritici di origine antropica, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali, come risulta già prescritto in generale per la zona Z5: In tali aree l utilizzo geotecnico dei terreni in esame e la scelta delle relative soluzioni progettuali dovrà essere subordinato ad una completa conoscenza geognostica e geotecnica delle condizioni locali... L area è sub-pianeggiante ed è stata soggetta in passato a rimodellamento antropico. Sulla base dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. Sito n 42 Il sito è contraddistinto dalla presenza dell unità litologica A Rocce carbonatiche nel settore meridionale e dalla presenza dell unità E Detriti nel settore settentrionale. In prossimità del settore settentrionale, all esterno del perimetro del sito, è presente una vasca di coltivazione sede di una passata attività estrattiva. La porzione del sito in cui è cartografata l unità litologica A Rocce carbonatiche risulta caratterizzata da morfologia a denti ed a strati. Nella Carta della zonizzazione geologico tecnica di massima l area caratterizzata dalla unita E e dalla vasca di coltivazione era già stata perimetrata in zona Z5 nella relazione geologica a supporto della Variante n 24-25, condizionatamente all adozione, in fase di ritombamento dell area scavata, di tutti gli accorgimenti atti ad assicurare che i materiali di riempimento siano adatti al successivo eventuale utilizzo dei terreni ai fini edilizi. La porzione meridionale del sito è compresa in zona Z1. 74
Sul sito dovranno essere verificati lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti superficiali, costituiti dalla terra rossa e dai depositi detritici di origine antropica, dove presenti, al fine di definire, in funzione della tipologia di intervento edilizio, la corretta profondità di posa delle soluzioni fondazionali, come risulta già prescritto in generale per la zona Z5: In tali aree l utilizzo geotecnico dei terreni in esame e la scelta delle relative soluzioni progettuali dovrà essere subordinato ad una completa conoscenza geognostica e geotecnica delle condizioni locali... Per la zona Z1 risulta prescritto quanto previsto in generale:..l accertamento delle condizioni locali di stabilità d assieme d appoggio, in relazione al quadro morfologico e strutturale (fenomeno carsico)... Sulla base del rilevamento svolto e dei dati assunti nella consultazione del Catasto Storico delle Grotte della Commissione Grotte E. Boegan, nell ambito considerato non risultano ingressi di cavità carsiche. Il Catasto Storico delle Grotte evidenzia la presenza, nelle aree circostanti, delle seguenti cavità: -Grotta delle fragole (5215/5782 VG) ubicata a circa 10 m ad Ovest del sito e contraddistinta da uno sviluppo di 8 m; -Grotta Doljankin (2662/4881 VG) ubicata a circa 80 m a Nord-Est del sito e contraddistinta da uno sviluppo complessivo di 304 m in direzione SE e NNW. L area di influenza delle sopraccitate cavità non rientra nel sito considerato in virtù del loro sviluppo. Nel sito in oggetto non sussistono elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici ed idraulici incompatibili con le previsioni della variante urbanistica in esame. 75
Siti 40 e 41 Estratto dalla CARTA DELLE UNITA LITOLOGICHE E DEI PRINCIPALI FENOMENI GEOMORFOLOGICI STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 76
Siti 40 e 41 Estratto dalla CARTA DELLA ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DI MASSIMA STUDIO GEOLOGICO TECNICO A SUPPORTO DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE (D.M. 11.03.88 L.R. 27/88 L.R. 52/91) 1996 Scala 1:5000 77