APPLICAZIONI NUTRACEUTICHE IN VETERINARIA Bologna, 6 maggio 2017 Prof. Alessandro GRAMENZI Facoltà di Medicina Veterinaria - TERAMO
APPLICAZIONI NUTRACEUTICHE IN VETERINARIA Produzioni animali (da reddito) Animali da compagnia (pets) Diverso significato Diversa percezione da parte del consumatore
MINERALI FIBRE ALIMENTARI ESTRATTI SECCHI VITAMINE ALIMENTO FUNZIONALE PROBIOTICI EFA ANTIOSSIDANTI PREBIOTICI
APPLICAZIONI NUTRACEUTICHE IN VETERINARIA ANIMALI DA COMPAGNIA (PETS)
RAPPORTO ASSALCO-ZOOMARK 2015
EVOLUZIONE DEL PETFOOD
LA SALUTE L EVOLUZIONE DEL CONCETTO ANNI 80 ANNI 90 TERZO MILLENNIO ASSENZA DI PATOLOGIA PREVENZIONE BENESSERE
Il mercato del petfood presenta forti analogie con quello degli alimenti per l infanzia
ALIMENTI FUNZIONALI MODULARE RILEVANTI FUNZIONI TARGET MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI METABOLICI E FISIOLOGICI RIDUZIONE DEL RISCHIO DEI PROCESSI PATOLOGICI VERIFICA BASATA SU PARAMETRI RICONOSCIUTI O INDICATORI VALIDATI RICONOSCUTI COME IDONEI A DIMOSTRARE IL MIGLIORAMENTO DI UNA SPECIFICA FUNZIONE BIOLOGICA VERIFICA BASATA SU PARAMETRI RICONOSCIUTI O INDICATORI CONVALIDATI IN GRADO DI RILEVARE I PUNTI CRITICI LEGATI ALLE FASI DI SVILUPPO DI UNA MALATTIA
SALUTE E ALIMENTI FUNZIONALI Sistema immunitario Gut health Antiossidanti, Nucleotidi, Omega 3, CLA, Probiotici Probiotici, Prebiotici, Nucleotidi Articolazioni Condroprotettori, Omega 3 Cute Metabolismo energetico Omega 3, Vitamina A, Biotina, Oligoelementi Cromo, L-Carnitina, CLA
OLIO DI PESCE (Acidi grassi Omega 3) E composto principalmente da due acidi grassi: acido docosaesaenoico (DHA) e acido eicosapentaenoico (EPA) Contiene anche piccole porzioni di acido alfa-linolenico (ALA). Gli acidi EPA e DHA sono considerati normali costituenti di alcuni tessuti animali quali cervello, retina, ghiandole surrenali e organi sessuali (tutti i tessuti più attivi nel corpo).
EPA (Acido Eicosapentaenoico) C20:5 Riduce numerosi mediatori proinfiammatori (IL-1, TNF-α e IL-6) rimpiazzando direttamente l acido arachidonico nella membrana cellulare. Favorisce la formazione dei mediatori antinfiammatori PGE3, TXA3, LTB5 Precursore delle resolvine della serie E, potenti antinfiammatori, in grado di favorire la risoluzione del processo infiammatorio (Z. Xu et al, 2010) DHA (Acido Docosaesaenoico) C22:6 Componente essenziale della membrana cellulare per la sua stabilità. Precursore delle protectine della serie D essenziali, insieme alle resolvine della serie D, per risolvere l infiammazione (Hurst et al.; 2010)
ACIDI GRASSI OMEGA 3 EPA e DHA sono precursori degli eicosanoidi e forniscono un effetto anti-infiammatorio generalizzato Questi acidi grassi sono incorporati nei fosfolipidi di membrana conferendo fluidità Aiutano il mantenimento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca e la funzione del sistema nervoso. EPA: RUOLO FUNZIONALE DHA: RUOLO STRUTTURALE
UTILIZZO DELL OLIO DI PESCE PATOLOGIE CARDIACHE: effetto antiaritmico, prevenzione arresto cardiaco COLESTEROLEMIA: riduzione colesterolo «cattivo» ARTRITE: effetto antinfiammatorio DIABETE: sensibilità insulinica
UTILIZZO DELL OLIO DI PESCE L'olio di pesce ha dimostrato avere effetti antiinfiammatori, in particolare l'acido eicosapentaenoico (EPA). In particolare può migliorare la funzione generale delle articolazioni, così come limitare la quantità di farmaci anti-infiammatori che un paziente deve consumare con malattie infiammatorie come la malattia infiammatoria intestinale.
UTILIZZO DELL OLIO DI PESCE L'olio di pesce contribuisce all abbassamento dei livelli di LDL ma anche all aumento dei livelli di HDL; L'olio di pesce ha dimostrato di influenzare il colesterolo alterando i tassi di produzione e metabolismo di apolipoproteine HDL. Gli elevati tassi di HDL possono portare ad una diminuzione della aterosclerosi riducendo il colesterolo in eccesso dalle cellule arteriose.
IPERLIPEMIA veterinaria Il termine IPERLIPEMIA si riferisce ad un disturbo del metabolismo che provoca innalzamento dei livelli sierici dei grassi, in particolare trigliceridi e/o colesterolo. Poichè i lipidi sono principalmente trasportati nel plasma dalle lipoproteine, il termine di iperlipemia è sinonimo di iperlipoproteinemia. L alterazione nel metabolismo lipidico consiste in un accelerata sintesi o in una ritardata degradazione delle lipoproteine.
UTILIZZO DELL OLIO DI PESCE L'olio di pesce ha dimostrato di avere effetti su alcuni disturbi CEREBRALI. Causano una maggiore produzione di due neurotrasmettitori, serotonina e dopamina. Questo permette di rispondere meglio agli stimoli nervosi migliorando anche la sintomatologia legata a patologie comportamentali. Inoltre l effetto della serotonina aiuta l organismo a meglio affrontare lo stress e altre attività.
UTILIZZO DELL OLIO DI PESCE Gli acidi grassi Omega 3 contenuti nell olio di pesce possono: interrompere l evoluzione di una cellula normale verso una massa tumorale; inibire la crescita cellulare indesiderata; causare l'apoptosi delle cellule tumorali.
Il Krill Oil L innovativa fonte di Acidi Grassi Omega 3 ricchi di Fosfolipidi Superiori
I FOSFOLIPIDI E I TRIGLICERIDI Nel Krill Oil la maggior parte degli Acidi Grassi Omega 3 (EPA e DHA) è legata ai fosfolipidi. Questa caratteristica lo differenzia dall olio di pesce dove EPA e DHA sono legati ai trigliceridi.
KRILL OIL: Maggiore solubilità
KRILL OIL: MAGGIORE DIGERIBILITÀ Il Krill Oil, contenendo EPA e DHA legati ai fosfolipidi, si dissolve in maniera omogenea nei liquidi dello stomaco. MAGGIOR DIGERIBILITÀ, GUSTO PIÙ GRADEVOLE EVITA IL REFLUSSO GASTRICO.
OLIO DI PESCE azione KRILL OIL azione Il Krill oil nello stomaco si miscela immediatamente con l acqua e non crea retrogusto di pesce e cattiva digestione
KRILL OIL MAGGIORE BIOEFFICIENZA DEI FOSFOLIPIDI Recenti studi hanno evidenziato che gli Omega 3, veicolati nell organismo sotto forma di Fosfolipidi, costituiscono la forma più importante degli Acidi Grassi Omega 3. I Fosfolipidi hanno un trasferimento quasi diretto all'interno delle membrane cellulari dei tessuti e diventano precursori di lipidi bioattivi.
KRILL OIL MAGGIORE BIOEFFICIENZA DEI FOSFOLIPIDI Gli Acidi Grassi Omega 3 se sono presenti nei Fosfolipidi hanno una maggiore bioefficienza. Gli Acidi Grassi se legati ai Fosfolipidi hanno un assorbimento di circa il 90% e arrivano all'interno dei tessuti periferici fino al 70%
KRILL OIL: Astaxantina Il Krill Oil contiene l Astaxantina, un carotenoide che dona il colore rosso al Krill L Astaxantina è in grado di neutralizzare radicali liberi e molecole instabili che possono danneggiare le cellule L Astaxantina protegge i lipidi dalla degenerazione ossidativa.
IL MICROBIOTA INTESTINALE Il microbiota colonizza virtualmente ogni superficie del corpo che sia esposta all ambiente esterno. I batteri abbondano sulla pelle e nelle vie respiratorie, nelle vie urogenitali e nel tratto gastrointestinale; quest ultimo è di gran lunga l organo più colonizzato: da solo alberga più del 70% di tutti i microrganismi dell intero organismo.
UN NUOVO CONCETTO EMERGENTE LA CONSERVAZIONE, LA MODULAZIONE ED IL CONTROLLO DEL MICROBIOTA ANIMALE SONO FATTORI STRATEGICI PER IL MANTENIMENTO ED IL MIGLIORAMENTO DELLA SALUTE DELL ANIMALE.
EUBIOSI
DISBIOSI
MICROBIOTA ED INFIAMMAZIONE UN PERCORSO PRO-INFIAMMATORIO NON CONTROLLATO PUO DRAMMATICAMENTE IMPATTARE SULLA COMPOSIZIONE DEL MICROBIOTA INTESTINALE. Ospite suscettibile: - GENETICA - AMBIENTE Infiammazione cronica intestinale COMUNITA BATTERICA INTESTINALE PROINFIAMMATORIA PRO-INFLAMMATORY LOOP Aumento di patobionti DISBIOSI
IL MICROBIOTA INTESTINALE LA PLASTICITA DEL MICROBIOTA INTESTINALE GARANTISCE UN RAPIDO ADATTAMENTO IN RISPOSTA ALLA DIETA E AD ALTRI FATTORI E NELLO STESSO TEMPO RAPPRESENTA UN PREREQUISITO FONDAMENTALE PER EDUCARE IL SISTEMA IMMUNITARIO ALLA TOLLERANZA
IL MICROBIOTA INTESTINALE IL MICROBIOTA INTESTINALE PUO ESSERE CONSIDERATO COME UN FATTORE EPIGENETICO CHE, CONDIZIONATO DALL AMBIENTE, CONFERISCE ADATTABILITA E RESILIENZA ALL INTERO ORGANISMO ANIMALE.
LA DISBIOSI INTESTINALE DEL CANE E DEL GATTO In funzione del tipo di processo che l alterazione della flora batterica induce possiamo avere: DISBIOSI PUTREFATTIVA: si sviluppa essenzialmente nel colon ed è la conseguenza di un regime alimentare ricco di proteine e povero di fibre, tipico del GATTO (carnivoro obbligato). DISBIOSI FERMENTATIVA: si sviluppa nell intestino tenue e cieco ed è caratterizzata da una dieta troppo ricca di carboidrati, tipica del CANE (carnivoro opportunista).
LA DISBIOSI INTESTINALE DEL CANE E DEL GATTO Tra le cause più comuni e conosciute della disbiosi intestinale troviamo l impiego di antibiotici che possono alterare il microbiota intestinale, modificando di conseguenza anche la riposta immunitaria. La disbiosi antibiotico-indotta può promuovere effetti dannosi sulla salute come infezioni virali, batteriche o allergie.
LA DISBIOSI INTESTINALE DEL CANE E DEL GATTO Le patologie a cascata indotte dalla disbiosi intestinale nel cane e nel gatto, spesso riscontrabili a lungo termine, non sono unicamente quelle tipiche a livello intestinale (IBD, malassorbimento ed intolleranze alimentari), ma anche quelle sistemiche quali: allergie, dermatiti, patologie renali ed epatiche, linfomi, patologie comportamentali e malattie autoimmuni.
OGGI È POSSIBILE CONTRASTARE LA DISBIOSI INTESTINALE CONDIZIONANDO IN MANIERA SELETTIVA IL MICROBIOTA INTESTINALE DEL CANE E DEL GATTO
I PROBIOTICI I probiotici rappresentano un nuovo approccio terapeutico-nutrizionale, sicuro ed esente da effetti collaterali negativi, rivolto alla modulazione del microbiota intestinale per il trattamento di malattie immunologiche, digestive ed infettive.
PROBIOTICI - PREBIOTICI Lactobacillus e Bifidobacterium AZIONE ANTIMICROBICA Esclusione competitiva con le specie patogene Riduzione del ph intestinale Stimolazione del sistema immunitario Oligosaccaridi: FOS, MOS, Inulina.. AZIONE ANTIMICROBICA Proliferazione batteri favorevoli Aumento degli acidi grassi a corta catena (AGV) Riduzione ph intestinale GUT HEALTH
ACIDO BUTIRRICO Acido grasso a corta catena prodotto a seguito della fermentazione della fibra alimentare ad opera del microbiota intestinale del cane; fonte energetica per le cellule della mucosa intestinale; stimola il ricambio cellulare e la loro maturazione con specificità nei processi di riparazione tessutale nelle lesioni mucosali intestinali; favorisce la diminuzione del ph intestinale, con conseguente riduzione della crescita dei batteri patogeni e favorendo la colonizzazione dei batteri probiotici a livello intestinale.
CONCLUSIONI OBIETTIVI Qualità PUNTI DI APPROFONDIMENTO Standard qualitativi ingredienti/interazioni e biodisponibilità nutrienti SVILUPPI FUTURI Tecniche innovative Metodi in vitro Sicurezza Provenienza materie prime Tracciabilità Adeguatezza nutrizionale Ruolo dei nutrienti nella prevenzione delle patologie Educazione alimentare Alimentazione personalizzata Alimenti funzionali Qualità-Efficacia-Sicurezza- Tolleranza Sistemi colture cellulari NUTRIGENOMICA
CONCLUSIONI PROBLEMI APERTI Effettivo meccanismo d azione Sostanze attive Stabilità nelle premiscele e nei mangimi Modalità di somministrazione Dosaggi Effetti associativi Costi legislazione
Grazie per l attenzione!