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Descrizione della forma del suolo La geomorfologia è la scienza che ha per oggetto la descrizione e la spiegazione del rilievo terrestre; il termine morfologia implica la considerazione della forma, intesa come esito del rapporto tra caratteristiche idrogeologiche, geologiche, geomorfologiche, processi biologici, climatici e trasformazioni antropiche.

Il rilievo, inteso come forma del terreno o configurazione del suolo, è infatti esito : del rapporto tra forze costruttive dell'orogenesi (episodi tettonici, dal greco tecton, costruire) quali episodi di sollevamento delle masse continentali, deformazioni, corrugamenti, costruzioni vulcaniche ed episodi di sedimentazione forze distruttive dei processi di erosione che attaccano i volumi topografici e i rilievi primitivi (che sono: gravità, acqua, gelo, disgelo, vento) ma anche da processi di artificializzazione dovuti alla azione umana che hanno modificato nel tempo i caratteri degli ambienti naturali (si pensi ad esempio alla costruzione di reti di drenaggio per la raccolta delle acque in eccesso in ambienti paludosi, alle stesse pratiche agricole che alterano suoli e i sistemi di scolo superficiale delle acque, ma anche gallerie, scarpate artificiali e trincee per la realizzazione di strade, etc.).

La nozione base per l analisi del rilievo è la pendenza Fra il livello del mare (0 metri) e la vetta delle montagne più alte, il rilievo terrestre è riducibile a un sistema di pendenze. Il valore di pendenza è il rapporto fra il dislivello verticale che separa due punti e la loro distanza misurata sulla carta (distanza orizzontale). Si esprime in gradi (dell angolo formato con l orizzontale), o in percentuale (dislivello verticale in metri su una distanza orizzontale di 100 metri). La classificazione delle pendenze da 0 a 90 è arbitraria. Tutti questi valori non hanno lo stesso peso in tutti gli ambienti: una pendenza molto debole, da 0 a 2, pone problemi di drenaggio su un suolo impermeabile; l erosione del suolo comincia ad operare su pendenze di 5 o di 10 secondo le zone climatiche. Le pendenze sono percepite soggettivamente come deboli o forti secondo l uso che ne fanno gli uomini: l alpinista, l agricoltore che falcia il fieno in montagna, l ingegnere, l agente immobiliare non hanno gli stessi criteri di vautazione delle pendenze. Inoltre, le pendenze entrano in un contesto topografico nel quale il loro valore è relativo. In montagna ogni diminuzione della pendenza, in pianura ogni aumento, vengono amplificati da una valutazione soggettiva. Ciò non togli che la misura oggettiva delle pendenze sia uno strumento indispensabile per la descrizione del rilievo.

Interpretazione morfologica del territorio per la interpretazione morfologica del territorio si usano categorie descrittive all'immagine e al modo nel quale il territorio viene percepito e visto dai suoi abitanti e fruitori: il linguaggio descrittivo utilizzato per identificare e nominare le forme del rilievo fa riferimento a: riferite cioè _elementi topografici semplici : scarpata, versante, crinale, terrazzo; _unità topografiche : valle, collina, dorsale, conca, che nel loro insieme restituiscono: _insiemi di rilievo più vasti : pianure, altopiani, montagne. Per costruire una geomorfologia descrittiva si parte dalle letture tecniche : geologiche, geomorfologiche, idrografiche, altimetriche, clivometriche e i dati tecnici vengono rielaborati e interpretati tenendo presente le modalità di fruizione e percezione del contesto fisico da parte degli abitanti.

Elementi topografici semplici e unità topografiche

Elementi topografici semplici e unità topografiche

_idrografia la forma dei reticoli idrografici è strettamente legata alla forma dei rilievi, alla pendenza dei versanti, ai caratteri litologici e strutturali. il reticolo idrografico può essere descritto con riferimento : _alla gerarchia delle linee d'acqua: corsi d'acqua principali, secondari, terziari etc.; _agli elementi costitutivi bacino idrografico: rete delle valli, versanti ; spartiacque; _ma anche in riferimento alla sua forma: parallela, radiale, dendritica, centripeta.

Interpretazione morfologica del territorio_rappresentazioni

La carta geomorfologica, così come intesa all interno del settore disciplinare delle scienze della terra, contiene tutti i dati necessari a individuare e descrivere e le forme del suolo e le cause che le generano e le modificano. La legenda del CNR alla quale si fa generalmente riferimento per la redazione della carta geomorfologica descrive infatti i processi legati: _all azione delle acque (morfologie fluviali) _alla forza di gravità (morfologia gravitativa) _all erosione costiera (morfologia costiera) _alle trasformazioni antropiche (morfologia antropica) distinguendo inoltre lo stato dei diversi processi (attivi, quiescenti, inattivi). Queste informazioni sono essenziali per una corretta pianificazione territoriale volta a evitare l aggravamento di processi in atto ma tesa anche a recuperare le situazioni di dissesto e degrado.

Per costruire la carta geomorfologica è necessario conoscere : 1- le caratteristiche geologica del territorio ovvero le caratteristiche dei suoli dal momento che le forme del rilievo rispecchiano l azione di un erosione differenziata che sfrutta la diversa resistenza delle rocce. La morfologia delle regioni calcaree è ad esempio caratterizzata dalla ripidità dei versanti, dalla presenza di doline e depressioni. La morfologia delle regioni argillose è caratterizzata dalla presenza di rilievi dolci e ondulati, aree calanchive, etc. 2- le caratteristiche idrografiche, riferite sia alle acque superficiali che al deflusso delle acque sotterranee (carta idrografica, carta della permeabilità dei suoli, etc.) 3- le caratteristiche altimetriche e clivometriche ( della pendenza dei suoli). Vengono inoltre utilizzate: Foto aeree per rilevare aree di frana in atto o quiescenti, deformazioni plastiche, fenomeni di ruscellamento Fonti letterarie per la testimonianza di fenomeni inattivi o quiescenti non visibili attraverso rilevamento aereo o diretto

Interpretazione morfologica del territorio_rappresentazioni _Geologia La carta geolitologica

Interpretazione morfologica del territorio_rappresentazioni _Idrografia La carta idrogeologica

Interpretazione morfologica del territorio_rappresentazioni _altimetria attraverso una selezione delle curve di livello utili a restituire con sufficiente approssimazione l'elevazione verticale di un luogo rispetto al livello del mare ( o comunque rispetto a un livello di partenza assunto come riferimento ) o anche attraverso altre simbologie ( tratteggi, chiaroscuri) una carta altimetrica può restituire l'altezza attraverso diverse classi di colore per le diverse fasce altitudinali).

Curve di livello

Interpretazione morfologica del territorio_rappresentazioni _clivometria La carta clivometrica rappresenta una delle possibili descrizioni del rilievo terrestre : il territorio è articolato in una successione continua di superfici piane o curve, convesse o concave, il valore di pendenza è il rapporto tra il dislivello verticale che separa due punti e la loro distanza misurata sulla carta (distanza orizzontale). Si esprime in gradi (dell angolo formato con l orizzontale), o in percentuale (dislivello verticale in metri su una distanza orizzontale di 100 m).

Interpretazione morfologica del territorio L interpretazione della forma del territorio assume particolare rilevanza non solo in funzione del recupero di situazioni di dissesto e degrado fisico-ambientale ma anche in rapporto alla valutazione della compatibilità degli interventi di trasformazione. Appare infatti di fondamentale importanza per quanti operano nel settore della pianificazione territoriale, di costruire delle proprie interpretazioni morfologiche del territorio, non prettamente tecniche come quelle che competono il settore disciplinare delle scienze della terra, ma tese piuttosto evidenziare criticamente l insieme di relazioni che intercorrono tra le forme del rilievo e le diverse modalità di insediamento, attraversamento e percezione del territorio.

Interpretazione morfologica del territorio depressioni valli rilievi isolati pianori crinali principali crinali secondari pendii principali-promontori Ambiente geomorfologico del settore ovest dell area romana

Transetti dell area romana

Questi sono alcuni indirizzi internet dove è possibile recuperare materiale geologico e cartografico: cartografia geologica e geografica http://www.apat.gov.it/media/carta_geologica_italia/default.htm http://www.e-geo.unisi.it/ http://www.pcn.minambiente.it/pcn/accessi/accesso.asp http://earth.google.it/ geologia romana e laziale http://www.romacivica.net/tarcaf/natura/geologia.htm http://digilander.libero.it/romageografica/ http://www.geologiasenzafrontiere.org http://regione.lazio.it/web/ing_naturalistica/settore_idraulico/manuale/parte1/capitolo08_paragrafi1_ 2.pdf vulcanologia e geologia in genere http://vulcan.fis.uniroma3.it http://www.anisn.it/geologia2000/appunti.html difesa del suolo http://www.mais.sinanet.apat.it/cartanetiffi/default_nosso.asp Alcuni libri: Funiciello R., Heiken G., De Rita D., Parotto M, I sette colli guida archeologica a una Roma mai vista, Raffaello Cortina Editore, Milano 2006 Fortey R., Terra, una storia intima, Codice Edizioni, Torino 2006 Tozzi M., Gaia, viaggio nel cuore d'italia, Rizzoli, Milano 2004