Gruppo Endoscopisti dello screening colorettale

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Transcript:

Riunione Annuale Screening Colo Rettale Padova 31 Gennaio 2012 Gruppo Endoscopisti dello screening Fabio Monica Responsabile Endoscopia Digestiva Azienda ULSS 3 Ospedale di Bassano del Grappa (VI)

APPROPRIATENESS OF SURVEILLANCE COLONOSCOPY AFTER ADENOMA REMOVAL IN THE SETTING OF COLORECTAL CANCER (CRC) SCREENING PROGRAMME F. Monica, C. Fedato, M. Zorzi on behalf of the Veneto Endoscopic CRC Screening Group

Presentazione e revisione letteratura Cap 5 Quality assurance in endoscopy Cap 8 Managment of lesions detected Cap 9 Colonoscopic surveillance following after adenoma removal Sofia Bencivenni, Enrico Bottona, Erica Cervellin, Alberto Fantin, Bastianello Germanà, Michela Rinaldi, Flavio Valiante

Riunioni aperte a Padova 13 Aprile, 26 Maggio, 30 Novembre Forum di discussione via mail Maurizio Azzurro, Gianluca Baldassarre, Andrea Ederle, Daniele Di Piramo, Cavallarin, Luca Benazzato, Francesco Bortoluzzi, Ennio Guido, Erik Rosa Rizzotto, Franca De Lazzari, Marco Bisello, Giuseppe Del Favero; Helena Heras Salvat, Aurelio Schiavinato, Luca Lazzaro, Valeria Turriziani, Elisabetta Patarnello, Gaetano Scuderi, Luisa Milan, Attilio Pirillo, Armando Gabbrielli, Giorgio Battaglia, Stefano Realdon, Renato Marin. Anna Tomezzoli, Renato Fasoli

Documento di recepimento delle Linee Guida Europee redatto dal Gruppo Endoscopisti dello screening della Regione Veneto Obiettivi diffonderne la conoscenza tra gli operatori valutarne la applicabilità nel contesto regionale revisionare le eventuali difformità rispetto alla normativa nazionale e regionale adottare modalità comportamentali comuni nel rispetto delle indicazioni contenute evitare difformità di interpretazione

Livelli di competenza Livello 0: Solo esami diagnostici (FS) con eventuale biopsia Livello 1: FS diagnostica e operativa per lesioni <1 cm Livello 2: Colonscopia con rimozione di lesioni polipoidi e sessili < 2.5 cm (di facile accesso) Livello 3: Colonscopia con rimozione di lesioni piatte <2 cm, trattabili endoscopicamente e di facile accesso. Requisito minimo per colonscopia da FOBT+. Livello 4: Colonscopia con rimozione di lesioni piatte di grandi dimensioni o di lesioni anche polipoidi di difficile accesso. Casi in cui deve essere valutata insieme al paziente l opzione chirurgica Centri di riferimento regionale

Durante la colonscopia 5.4.2 Tecnologie per migliorare il raggiungimento del cieco Sono raccomandati gli endoscopi a rigidità variabile (I-B) e l uso della Magnetic Endoscopic Imaging (MEI) sarebbe utile,soprattutto per i pazienti non sedati(ii-b) Si ritiene che queste indicazioni non siano applicabili Nota:il tasso di raggiungimento del cieco è attualmente elevato e,a fronte di un minimo incremento, non sembra giustificato un importante investimento economico per l acquisto degli endoscopi a rigidità variabile. L uso del MEI è ritenuto importante per l attività di formazione, ma non nella pratica clinica quotidiana.

5.4.5 Tecnica e performance dell endoscopista 5.4.5.1 Risultati di qualità Il raggiungimento del cieco è l indicatore primario: tasso grezzo accettabile >90%, desiderabile > 95% (III A) GISCoR: accettabile >85% desiderabile >90%. Nota: essendo i parametri di riferimento nazionale quelli indicati dal GISCoR, non si ritiene indicato discostarsene almeno fino a quando non saranno cambiati a livello nazionale.

Sorveglianza post- polipectomia 9.3 STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO BASSO RISCHIO: pazienti con 1-2 adenomi < 10mm, tubulari e con displasia di basso grado. RISCHIO INTERMEDIO: pazienti con 3 4 adenomi o almeno 1 adenoma > 10mm e < 20mm, o almeno 1 adenoma con componente villosa o displasia di alto grado. ALTO RISCHIO: pazienti con 5 o più adenomi o un adenoma > 20mm.

Follow-up post polipectomia Follow-up post polipectomia Basso rischio Alto rischio Non familiarità Colonscopia ottimale Numero < 3 Dimensioni < 1 cm Esame istologico: Tubulare Displasia basso grado Poliposi iperplastica 5-10 anni * Familiarità Colonscopia non ottimale Numero 3 Dimensioni > 1 cm Esame istologico: Componente villosa Displasia alto grado Istotipo serrato 3 anni * Un timing più preciso potrà tener conto di altri fattori di rischio, delle preferenze del paziente e del giudizio del medico

BASSO RISCHIO Intervalli della sorveglianza non si raccomanda la sorveglianza. Rientra nel programma di screening. (III A) con SOF a 2 anni. In casi particolari è possibile rinviare a colonscopia a 5 anni. Nota: questo capitolo rappresenta forse l aspetto più innovativo ma anche il più discusso e discutibile, in quanto in contrasto con quando finora affermato in letteratura e nelle linee guida internazionali (follow up endoscopico). Nonostante le perplessità nell accettare la raccomandazione al SOF, si è preferito dare un margine di discrezionalità al medico che ha eseguito l esame, garantendo anche l opzione colonscopia RISCHIO INTERMEDIO: colonscopia di controllo a 3 anni (II A). Dopo un esame negativo, la sorveglianza può essere portata a 5 anni (V C). Dopo due esami negativi il pazienta rientra nel programma di screening. ALTO RISCHIO: colonscopia di controllo a 1 anno alla ricerca di lesioni non identificate (III B). Se negativa o in presenza di adenomi a basso/intermedio rischio inizia sorveglianza con colonscopia ogni 3 anni. Dopo 2 esami negativi l intervallo può essere esteso a 5 anni (V C). Mancando evidenza sulla sicurezza dell interruzione della sorveglianza essa dovrebbe continuare, considerando anche le raccomandazioni seguenti (VI C).

Stratificazione degli adenomi per livello di rischio ed intervalli per la sorveglianza

Progetto di studio Protocollo di studio randomizzato in singolo cieco sull'utilizzo di differenti sistemi di pulizia del colon per la preparazione alla colonscopia di screening Responsabile scientifico: M. Zorzi Coordinatori: F. Valiante, I Galliani

Materiali e metodi 3000 pz consecutivi sottoposti a colonscopia nell ambito del programma di screening del CCR delle ULSS della Regione Veneto Randomizzati in tre braccia: 1000 pz preparati alla colonscopia con PEG (SELG/Isocolan 4 l, con split-dosing) 1000 pz preparati con Lovol-Esse 2 l + Bisacodile 1000 pz preparati con MOVIPREP 3l Prima colonscopia Adesione volontaria dei programmi

Randomizzazione I soggetti eleggibili saranno randomizzati ai tre bracci di studio utilizzando il numero di tessera sanitaria, facendo riferimento all ultima cifra della stessa La randomizzazione dovrebbe avvenire da parte della segreteria di screening Per ciascun centro si dovrà quindi valutare se è necessario modificare l eventuale lettera di invito alla CT + materiali informativi di accompagnamento, e/o se e come modificare la telefonata di invito. Procedure alla consegna della preparazione Nella sede di in cui si consegna la preparazione (segreteria screening, farmacia, gastroenterologia, ),si dovrà provvedere alla: raccolta del consenso informato presa visione del braccio di assegnazione nella lettera consegna della preparazione prevista per il braccio di assegnazione e del materiale informativo spiegazione delle modalità di assunzione della preparazione registrazione di eventuali scostamenti dal protocollo (consegna di un preparazione diversa da quella prevista)

Corso di retraining CS di screening Verona 22.3.2012, Policlinico Universitario, B.go Roma Padova 23.3.2012, Istituto Oncologico Veneto Obiettivi Formare un medico ed un infermiere per ogni centro di II livello erogatore di screening della Regione Veneto 10 medici e 10 infermieri per edizione Tutors C.B Williams, Honorary Consultant Staff, St Marks Hospital, London G. Battaglia, A. Ederle, D. Fregonese, A. Gabrielli, B. Germanà, F. Monica

Lavori in corso o quasi.. Progetto di valutazione della variabilità di performance delle strutture e degli endoscopisti coinvolti nei programmi di screening ONS, SIED, AIGO, GISCoR» M. Zorzi Validazione SW di valutazione pulizia intestinale» E.R. Rizzotto Definizione modalità tatuaggio lesioni coliche» G. Battaglia Gruppo di lavoro medico-infermieristico sulle procedure di disinfezione in endoscopia» G. del Favero, G. Battaglia, A. Schiavinato Progetto di ricerca sdr metabolica-lesioni preneoplastiche coliche» S. Realdon