SANZIONI TRIBUTARIE PENALI



Documenti analoghi
I REATI TRIBUTARI PUNITI PENALMENTE

I principali reati tributari (normativa in vigore dal 17/9/2011)

QUANDO LA VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA FISCALE HA RIFLESSI DI NATURA PENALE

Informativa n. 38. La manovra di Ferragosto ( DL n. 138 convertito nella L n. 148) - Novità in materia di reati tributari INDICE

La revisione degli aspetti penali ai sensi dell articolo 8 Legge delega 23/2014

vicies semel, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni,

Sanzioni penal-tributarie: riforma operativa dal 22 ottobre della Dott.ssa Roberta De Pirro

News per i Clienti dello studio

Studio Paolo Simoni. Dottori Commercialisti Associati CIRCOLARE N. 36/2015 RIFORMA DEL SISTEMA SANZIONATORIO: ASPETTI PENALI

STUDIO BELCASTRO. Dott. Claudio Belcastro. web

REATI TRIBUTARI PRIMA PARTE

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Servizio di documentazione tributaria

LE SANZIONI TRIBUTARIE E PENALI

LE SANZIONI TRIBUTARIE E PENALI

Varese, 3 novembre 2015 CIRCOLARE N. 5/2015

(Artt. 5-quinquies e 5-septies D.L. 167/1990) Avv. Mario Garavoglia

INQUADRAMENTO GENERALE DELLE SANZIONI PENALI TRIBUTARIE. I Modulo

OMESSI VERSAMENTI IVA

Le novità fiscali introdotte dai D.L. nn.. 70, 98 e 138 del 2011

17. Criminalità: i reati economici e finanziari

Riforma del diritto penale tributario (DLgs n. 158) - Novità relative ai singoli reati

pag. SINTESI ESPOSITIVA DELLA MATERIA TRATTATA... 1

Legge sui reati tributari

REVISIONE DEL SISTEMA SANZIONATORIO PENALE TRIBUTARIO.

Fiscal News N. 76. Dichiarazione infedele: quando è reato? La circolare di aggiornamento professionale

LA REVISIONE DELLE SANZIONI PENALI TRIBUTARIE

La legge antiriciclaggio e lo scudo fiscale

La circostanza è oggetto di una specifica disposizione, l art.19, D.Lgs. n.74/00, a mente del quale:

INDICE - SOMMARIO PARTE PRIMA. di Caterina Coco CAPITOLO I LE SANZIONI TRIBUTARIE PENALI DALLA LEGGE N. 516 AL D.LGS. N. 74

Studio Commerciale - Tributario Fabrizio Masciotti

Legge 186 del 15 dicembre 2014 Voluntary Disclosure

INDICE SOMMARIO. Parte prima LA FRODE FISCALE E RIFORMA PENAL-TRIBUTARIA CAPITOLO I NOZIONE ED EVOLUZIONE DELLA FRODE FISCALE

SANZIONI (tabelle di sintesi)

COM O - VI A R OVELLI, 40 - TEL F AX INFORMATIVA N. 36/2015

SOTTRAZIONE FRAUDOLENTA AL PAGAMENTO DELLE IMPOSTE

L ILLECITO TRIBUTARIO

Fiscal News N. 90. Il reato di omessa dichiarazione. La circolare di aggiornamento professionale

NOVITA IN MATERIA DI STUDI DI SETTORE. NUOVE IPOTESI DI ACCERTAMENTO INDUTTIVO. Luca Mariotti Dottore Commercialista

pag. ABBREVIAZIONI... SINTESI ESPOSITIVA DELLA MATERIA TRATTATA... 1 GIURISPRUDENZA E DOTTRINA CAPITOLO PRIMO

CASA E FISCO. Aggiunti con Emendamento Fleres

SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE DISPOSIZIONI SULLA CERTEZZA DEL DIRITTO NEI RAPPORTI TRA FISCO E CONTRIBUENTE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Indice XIII. Introduzione

RAVVEDIMENTO OPEROSO E NUOVI REATI TRIBUTARI RAG. GUIDO BERARDO CREMA, 12 NOVEMBRE 2015

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Revisione del sistema sanzionatorio, in attuazione dell'articolo 8, comma 1, della legge 11 marzo 2014, n. 23. (15G00169)

Il regime applicabile e le implicazioni sulla normativa antiriciclaggio

STUDIO LEGALE TRIBUTARIO LEO

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO

Sanzioni ed effetti penali della Voluntary disclosure. di Antonio Iorio

Roma,28 dicembre 2007

D AZEGLIO SERVIZI SRL

Reati fiscali: la circolare delle finanze sul nuovo diritto penale tributario

INDICE SOMMARIO. Premessa... LA DISCIPLINA DEI REATI IN MATERIA DI IMPO- STE SUI REDDITI E SUL VALORE AGGIUNTO PARTE PRIMA

Reati tributari: il D.Lgs. che sostituisce dal 15 aprile 2000 la legge 516/82 manette agli evasori

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (I.C.I.) PER LE AREE FABBRICABILI

Il PuntO n 168. Presto col terzo scudo fiscale!

Le Circolari della Fondazione Studi

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015

ALCUNE TIPOLOGIE DI CRIMINI DEI COLLETTI BIANCHI

STUDIO NEGRI E ASSOCIATI

LA NATURA DEL REATO TRIBUTARIO ED IL PROCEDIMENTO DI CONTESTAZIONE

Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Dentro la Notizia 94/2013 LUGLIO/4/2013 (*) 5 Luglio 2013

INDICE SOMMARIO. Premessa... I CARATTERI DELLA FRODE FISCALE NELL IM- PIANTO NORMATIVO DEL D. LGS. 74/2000 PARTE PRIMA

Fuoribusta, lavoro in nero ed orari di lavoro: le sanzioni applicabili

LIBRO SECONDO. Dei delitti in particolare TITOLO III. Dei delitti contro l'amministrazione della giustizia CAPO III

Delega fiscale Pubblicazione in Gazzetta dei 5 decreti legislativi attuativi.

Nota di approfondimento

Torino, 18 gennaio Dott.ssa Elena De Carlo

SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER I TRIBUTI COMUNALI: CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLE SANZIONI E LA DETERMINAZIONE DELLA LORO ENTITA

La responsabilità amministrativa degli enti si estende ai delitti in materia di trattamento dei dati personali. Novità introdotte dal D.l. n. 93/2013.

QUADRO RW E DICHIARAZIONE INTEGRATIVA

Questioni interpretative prospettate dal Coordinamento Nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale

Modifiche al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231

ALL. 2 Fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale (art. 216, comma 1, n. 1) Fatti di bancarotta fraudolenta documentale (art. 216, comma 1, n.

Circolare N.45 del 26 Marzo 2014

GUIDA ALL'ACCONTO IVA 2013: SCADENZA AL 27 DICEMBRE 2013

730, Unico 2013 e Studi di settore Pillole di aggiornamento

Herman Miller Limited, Filiale Italiana

PARTE VII > COMUNICAZIONI, ACCERTAMENTI ESECUTIVI, SANZIONI E CARTELLE

sull Imposta di soggiorno

I REATI PENALI TRIBUTARI Un OSSIMORO che, se conosci a fondo, lo eviti.

Studio Tributario e Societario

INDICE CAPITOLO PRIMO RIFLESSIONI SUL CONCETTO DI FRODE NEL DIRITTO PENALE DELL ECONOMIA

Emissione di fatture false

la tutela davanti al giudice ed al Garante

Circolare N.108 del 25 Luglio Gli Studi di settore trovano sanzioni più severe: occhio alle dichiarazioni infedeli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI

COMUNE DI ALBISSOLA MARINA. Regolamento per l applicazione dell Imposta Unica Comunale

Successioni e Visure Ad uso degli Uffici Caaf50&Più e strutture convenzionate

DIVIETO DI COMPENSAZIONE DEI CREDITI IN PRESENZA DI RUOLI SCADUTI

OMESSA TENUTA DEI REGISTRI E DELLE SCRITTURE CONTABILI: le sanzioni.

ICT SECURITY N. 49 NOVEMBRE 2006 MISURE IDONEE E MISURE MINIME: QUALE SICUREZZA, QUALI RESPONSABILITA. Autore: Daniela Rocca

Milano, 30 Marzo 2010

Fine anno e termini di decadenza degli atti di accertamento

di Federica Perli - Dottore commercialista - BC&, Studio Professionale di Consulenza Societaria Tributaria Legale

Direzione Regionale della Toscana

Libro giornale NO NO SI artt. 2215, 2216, 2217 c.c. Libro degli inventari NO NO SI artt. 2215, 2216, 2217 c.c.

Il/la sottoscritto/a. nato/a a il. in qualità di (carica sociale) dell impresa ( denominazione e ragione sociale) DICHIARA

Transcript:

SANZIONI TRIBUTARIE PENALI Le sanzioni tributarie trovano il loro primo fondamento nella legge "manette agli evasori" D.L. 10 luglio 1982, n. 429, convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 1982, n. 516, la legge fu accolta con soddisfazione da tutti coloro che propugnavano una più incisiva lotta all'evasione, perché con quella normativa si abrogava la famigerata "pregiudiziale tributaria", che di fatto impediva al giudice penale di intervenire prima che si fosse concluso il periglioso iter dell'accertamento e del contenzioso in sede amministrativa. L'idea innovatrice della L. n. 516/1982 fu quella di slegare le fattispecie di reato in essa previste dal fatto "evasione" e di sanzionare penalmente non già il mancato assolvimento di un debito d'imposta ma talune condotte che preludono all'evasione, taluni fatti definiti "prodromici", in quanto posti in essere per preparare e rendere possibile l'evasione, fatti strumentalmente posti in essere per poi sottrarsi agli obblighi di assolvimento del tributo dovuto. Si trattava in gran parte di reati "di pericolo", perché non presupponevano la sussistenza del "danno" prodotto dall'evasione ma la messa, appunto, in pericolo degli interessi dell'erario. Nel frattempo sono intervenute diverse disposizioni quali il D.Lgs. 18 dicembre 1997,n.472, la legge 25 giugno 1999, n. 205, Dlgs 74/2000, e la legge 5 dicembre 2005, n.251, che hanno provveduto a determinare un ristretto numero di fattispecie, di natura esclusivamente delittuosa in campo fiscale e ridurre i termini di prescrizione del reato. Si rammenta, che l omesso versamento della ritenuta costituisce reato penale, reato introdotto con il Dl 223/2006 (manovra d'estate), convertito con legge 248/2006 che ma modificato l'articolo 35, comma 7, introducendo nuovi delitti nel Dlgs74/2000 sui reati in materia di imposte sui redditi e Iva tra cui : «l'omesso versamento di ritenute certificate» (articolo 10 bis del Dlgs 74/2000), per cui «è punito con la reclusione da sei mesi a due chiunque non versa entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione annuale di sostituto di imposta ritenute risultanti dalla certificazione rilasciata ai sostituiti, per un ammontare superiore a cinquantamila euro per ciascun periodo di imposta». Diverse ipotesi di dichiarazioni fraudolente la nuova legge prevede due distinte ipotesi di dichiarazione fraudolenta: quella mediante l'uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2) e quella prodotta mediante "altri artifici" (art. 3). L'art. 2, comma 1, così recita: "1. È punito con la reclusione da due a sei chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indica in una delle dichiarazioni annuali relative a dette imposte elementi passivi fittizi". Al comma 3 la stessa norma aggiunge che "3. Se l'ammontare degli elementi passivi fittizi è inferiore a lire trecento milioni si applica la reclusione da sei mesi a due ". la norma sanziona il comportamento di colui che si munisce di documentazione falsa per avvalersene al fine di attestare nella dichiarazione annuale "elementi passivi" inesistenti e, quindi, di evadere le imposte. Nell'art. 3 si prevede invece una diversa ipotesi di reato per colui che, sempre al fine di evadere le imposte dirette o l'iva, "con mezzi fraudolenti" indica nella dichiarazione annuale "elementi attivi" per un ammontare inferiore a quello effettivo o "elementi passivi" fittizi, quando congiuntamente: - l'imposta evasa è superiore, con riferimento a talune delle singole imposte, a lire 100 milioni; - l'ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all'imposizione è superiore al 5 per cento dell'ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque, superiore a 3 miliardi. dichiarazione infedele

Un' incongruenza si profila dal raffronto fra la norma che sanziona la dichiarazione infedele, che si considera fraudolenta se connessa e conseguente alla violazione dell'obbligo di fatturazione, punita ai sensi dell'art. 3 con la reclusione da due a sei, sempre che si superino le soglie di punibilità ivi previste, e la dichiarazione infedele che non consegue alla violazione di un obbligo contabile, prevista e punita dall'art. 4 con la pena più mite della reclusione da uno a tre, e a condizione che si superino soglie di punibilità più alte di quelle previste nel primo caso. La ratio della distinzione si basa sul presupposto di ritenere più insidiosa la condotta di chi, essendo soggetto a determinati obblighi contabili, li viola per produrre poi una dichiarazione infedele... Conseguenze più lievi si avranno, invece, per coloro che, non essendo soggetti a obblighi contabili, in caso di infedele dichiarazione, non potranno mai incorrere nell'ipotesi più grave di dichiarazione fraudolenta. Sta di fatto, tuttavia, che si tratta di fattispecie molto simili e contigue alle quali corrispondono sanzioni notevolmente differenziate. caratteristiche dei reati - la previsione del dolo specifico; - il momento di consumazione del reato fissato all'atto della presentazione della dichiarazione annuale; Prescrizione dei Reati Tributari Tutti i delitti tributari si prescrivono in sei giacché ai sensi del nuovo art. 157 del codice penale "La prescrizione estingue il reato decorso il tempo corrispondente al massimo della pena edittale stabilita dalla legge e comunque un tempo non inferiore a sei se si tratta di delitti...".l. 5 dicembre 2005, n.251 TIPOLOGIE DI REATI TRIBUTARI TIPO di VIOLAZIONE D.Lgs. 74/2000 DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA con uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2) DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA mediante altri artifici (art. 3) DESCRIZIONE delle FATTISPECIE di REATO Chiunque, a fine di evasione, indica in una delle dichiarazioni annuali relative alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto elementi passivi fittizi, avvalendosi di fatture o altri documenti emessi per operazioni inesistenti (C.M. 4.8.2000, n. 154/E). Escluse ad es.: dichiarazioni ai fini Irap; dich. periodiche Iva; dichiaraz. di successione. Chiunque, a fine di evasione, indica in una delle dichiarazioni annuali relative alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi quando congiuntamente: SANZIONE PREVISTA Reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6. Quando l'ammontare complessivo degli elementi passivi fittizi è inferiore a euro 154.937,07, si applica la reclusione da 6 mesi a 2 Reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6

DICHIARAZIONE INFEDELE (art. 4) DICHIARAZIONE OMESSA (art. 5) EMISSIONE di FATTURE o altri documenti per OPERAZIONI INESISTENTI (art. a) l'imposta evasa è superiore a euro 77.468,53 ; b) l'ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all'imposizione, anche mediante l'indicazione di elementi passivi fittizi, risulta superiore al 5% dell'ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque, superiore a euro 1.549.370,70. Chiunque, a fine di evasione, indica in una delle dichiarazioni annuali relative alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto elementi attivi inferiori a quelli effettivi o elementi passivi fittizi, quando, congiuntamente: a) l'imposta evasa è superiore, con riferimento a ciascuna imposta, a euro 103.291,38 ; b) l'ammontare complessivo degli elementi sottratti all'imposizione, anche mediante indicazione di elementi passivi fittizi, risulta superiore al 10% dell'ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque, superiore a euro 2.065.827,60. Chiunque, pur essendovi obbligato, non presenta una delle dichiarazioni annuali relative alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto, quando l'imposta evasa risulta superiore a euro 77.468,53, con riferimento a ciascuna imposta. Non si considera omessa la dichiarazione: - presentata entro 90 giorni dalla scadenza del termine; - o non sottoscritta; - o non redatta su uno stampato conforme al modello prescritto. Chiunque, al fine di consentire a terzi l'evasione delle imposte sui redditi o sul valore aggiunto, emette o rilascia fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. L'emissione o il rilascio di più fatture o Reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6. Se l'importo è inferiore a euro 154.937,07 per

8) documenti per operazioni inesistenti nello stesso periodo d'imposta si considera un'unica violazione. periodo d'imposta, si applica la reclusione da 6 mesi a 2 OCCULTAMENTO o DISTRUZIONE di DOCUMENTI CONTABILI (art. 10) SOTTRAZIONE FRAUDOLENTA al pagamento di imposte (art. 11) Chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, ovvero di consentire l'evasione a terzi, occulta o distrugge in tutto o in parte le scritture contabili o i documenti di cui è obbligatoria la conservazione, in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi o del volume d'affari. Chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto, ovvero di interessi o sanzioni amministrative per un ammontare superiore a euro 51.645,69, pone in essere la vendita simulata o altri atti fraudolenti sui beni propri o altrui al fine di rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva. Reclusione da 6 mesi a 5 Reclusione da 6 mesi a 4 TIPO di VIOLAZIONE (D.Lgs. 10.3.2000, n. 74) Dichiarazione fraudolenta con uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2). Tale violazione assorbe l'ipotesi generica prevista dall'art. 4, c. 1, lett. a), L. 516/1982 (frode fiscale), in quanto, pur contenendo alcuni degli elementi caratterizzanti la normativa preesistente, presenta ulteriori elementi non riconducibili alla precedente figura. Non costituisce più reato la semplice condotta prodromica di utilizzazione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Si verifica la continuità normativa dell'illecito solo se i dati relativi a tali fatture o documenti confluiscono nella successiva dichiarazione dei redditi (C.M. 27.12.2002, n. 88/E). PROSPETTO RIEPILOGATIVO dei reati tributari DESCRIZIONE delle FATTISPECIE di REATO Chiunque, a fine di evasione, indica in una delle dichiarazioni annuali relative alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto elementi passivi fittizi, avvalendosi di fatture o altri documenti emessi per operazioni inesistenti (C.M. 4.8.2000, n. 154/E). Escluse, ad es., dichiarazioni ai fini Irap, dichiarazioni periodiche Iva (soppresse a decorrere dalle dichiarazioni relative al 2002), dichiarazione di successione. SANZIONE PREVISTA Reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6. Quando l'ammontare complessivo degli elementi passivi fittizi è inferiore a euro 154.937,07, si applica la reclusione da 6 mesi a 2

Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (art. 3). Chiunque, a fine di evasione, indica in una delle dichiarazioni annuali relative alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi, quando congiuntamente: Reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 a) l'imposta evasa supera euro 77.468,53 ; Dichiarazione infedele (art. 4). b) l'ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all'imposizione, anche mediante l'indicazione di elementi passivi fittizi, risulta superiore al 5% dell'ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque, superiore a euro 1.549.370,70. Chiunque, a fine di evasione, indica in una delle dichiarazioni annuali relative alle imposte sui redditi o all'iva elementi attivi inferiori a quelli effettivi o elementi passivi fittizi, quando congiuntamente: a) l'imposta evasa supera, con riferimento a ogni imposta, euro 103.291,38 ; Dichiarazione omessa (art. 5). Il reato di omessa dichiarazione necessita ora di elementi costitutivi nuovi e diversi che determinano una frattura tra l'originaria ipotesi delittuosa e la nuova figura che risulta connessa al perseguimento dello scopo di evadere una somma superiore a euro 77.468,53 (C.M. 27.12.2002, n. 88/E). b) l'ammontare complessivo degli elementi sottratti all'imposizione, anche mediante indicazione di elementi passivi fittizi, risulta superiore al 10% dell'ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiar. o, comunque, superiore a euro 2.065.827,60. Chiunque, pur essendovi obbligato, non presenta una delle dichiarazioni annuali relative alle imposte sui redditi o all'iva, quando l'imposta evasa supera euro 77.468,53, con riferimento a ciascuna imposta. Non è considerata omessa la dichiarazione presentata entro 90 giorni dalla scadenza del termine, o non sottoscritta, o non redatta su uno stampato conforme al modello prescritto.

Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 8). Per la configurazione di tale ipotesi, costituisce elemento costitutivo del reato il dolo specifico, rappresentato dal fine di consentire a terzi l'evasione delle imposte sui redditi o sul valore aggiunto; pertanto si assiste ad una parziale depenalizzazione nelle ipotesi che non contemplano tale dolo specifico (C.M. 27.12.2002, n. 88/E). Occultamento o distruzione di documenti contabili (art. 10). La disciplina di tale fattispecie delittuosa dell'occultamento e distruzione di documenti contabili presenta caratteristiche di continuità normativa rispetto alle disposizioni dell'art. 4, c. 1, lett. b), L. 516/1982 (C.M. 27.12.2002, n. 88/E). Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte (art. 11). Chiunque, al fine di consentire a terzi l'evasione delle imposte sui redditi o sul valore aggiunto, emette o rilascia fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. L'emissione o il rilascio di più fatture o documenti per operazioni inesistenti nello stesso periodo d'imposta viene considerata un'unica violazione. Chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o l'iva, ovvero di consentire l'evasione a terzi, occulta o distrugge in tutto o in parte le scritture contabili o i documenti di cui è obbligatoria la conservazione, in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi o del volume d'affari. Chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto, ovvero di interessi o sanzioni amministrative per un ammontare superiore a euro 51.645,69, pone in essere la vendita simulata o altri atti fraudolenti sui beni propri o altrui al fine di rendere inefficace la procedura di riscossione. Reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6. Se l'importo è inferiore a euro 154.937,07 per periodo d'imposta, si applica la reclusione da 6 mesi a 2 Reclusione da 6 mesi a 5 Reclusione da 6 mesi a 4