Prevenzione: una buona abitudine



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Settimana di prevenzione andrologica Ottava edizione Giunta all ottava edizione, la Settimana di Prevenzione Andrologica (SPA), si svolgerà in tutta Italia dal 10 al 15 marzo. Promossa dalla SIA, Società Italiana di Andrologia, è volta a sensibilizzare la popolazione italiana verso una maggior cura della propria salute, in particolar modo verso le problematiche dell apparato sessuale e riproduttivo maschile. «Questa edizione si svolge in prossimità della festa del papà», ricorda il Prof. Vincenzo Gentile, Presidente della SIA, «una circostanza significativa, perché in questo modo si vuole ribadire l importanza del ruolo del papà nel percorso educativo dei figli, in particolare di quelli maschi, anche per ciò che riguarda la salute sessuale». Anche quest anno si sono mobilitati oltre 150 centri specializzati pubblici e privati, con più di 200 esperti andrologi in tutta Italia (elenco su www.andrologiaitaliana.it). L immagine simbolo dell iniziativa è costituita da un sole e da una freccia (il cerchio con la freccia indica il maschio, il simbolo di Marte che nell'antichità era il dio della guerra) e sta ad indicare il benessere maschile: come il sole è offuscato dagli elementi atmosferici, così la salute dell uomo è messa a rischio da malattie e cattive abitudini, per esempio il fumo. Al contrario, fattori positivi quali l attività fisica e sessuale permettono al sole-salute maschile di splendere. Tutto questo è riassunto dal nostro slogan Il benessere sessuale è il barometro della salute. Il barometro della salute A pochi giorni dalla festa del papà, la SIA organizza una settimana per promuovere il benessere sessuale maschile, auspicando che i genitori ne comprendano l importanza e poi la trasmettano ai figli. Perché la loro vita sia migliore La salute sessuale riflette le condizioni generali della persona, ovvero ogni condizione o fattore in grado di modificare il nostro benessere si riflette sulla salute sessuale e riproduttiva. In questo senso il valore di Rischio Relativo (OR) è un concetto che aiuta a valutare quanto un certo fattore possa essere correlato con alcune condizioni o malattie. Da anni sappiamo, per esempio, che la Disfunzione Erettile (DE) migliora in caso di attività fisica e, sebbene il rischio di sviluppare una forma di disfunzione erettile (DE) in caso di attività sportiva scarsa sia basso (OR pari a 1), si è osservato che quando l attività sportiva diventa media l OR passa a 0,6 e quando la attività sportiva diventa intensa, la possibilità di sviluppare un deficit erettivo si abbassa ulteriormente a 0,4. Significa che quanto più il valore di OR è inferiore a 1, tanto più si allontana la possibilità di ammalarsi e quindi il fattore considerato, in questo caso l attività fisica, diventa un fattore pro-salute. Tanto che in caso di attività sessuale di Ciro Basile Fasolo Coordinatore della Commissione per la Settimana di Prevenzione Andrologica Prevenzione: una buona abitudine Disturbi del desiderio, dell eccitazione, dell eiaculazione e dell orgasmo, disturbi relazionali, infertilità, infiammazioni e infezioni dell apparato sessuale possono essere correlati a malattie che la persona non sa di avere, o a condizioni dannose (come il fumo) con le quali, a un analisi superficiale, sfugge una connessione diretta. Un prurito persistente a livello genitale, regolare l OR scende a 0,2. Dall altro lato un OR con valore superiore a 1, indica una maggiore possibilità di sviluppare un deficit o una malattia. Ansia e stress hanno un OR di 1,23, l obesità di 1,32, l ipertensione arteriosa di 1,6, il fumo di 1,7, la depressione e l ulcera peptica di 1,9, una cardiopatia o una vasculopatia di 2,4, l abuso di alcol di 2,09, il diabete di 3,4, una patologia tiroidea di 4,4, i postumi di ictus 4,5, un trauma midollare o della pelvi 12,7. L indice di rischio relativo aumenta quando si associano più fattori e si passa da un 1,7 per il fumatore a un 5,1 se il fumatore è anche un diabetico, a 8,4 nel fumatore cardiopatico, a un 11,9 nel fumatore che è anche cardiopatico e diabetico. È chiaro che le cattive abitudini come fumo e alcol, così come la presenza di malattie, per esempio, può nascondere un infezione o un diabete che il paziente stesso ignora. Per questo è necessario che alle buone abitudini di tutti si aggiunga una visita annuale dall andrologo, il medico che si occupa della salute al maschile. E allora sarà facile comprendere come in ogni fase della vita essere in buone condizioni, controllarsi e ricorrere a qualcuno che ne sa più di noi sia utile a noi stessi possono incidere nettamente sulla possibilità di sviluppare una DE. È per questo che non bisogna mai banalizzare e minimizzare un sintomo sessuale come la DE: potrebbe essera la spia di un danno a carico delle arterie non localizzato solo al pene, ma globale e, quindi, assumere il ruolo di predittore precoce di eventi cardiovascolari, specialmente nel paziente portatore di altri fattori di rischio. e agli altri. Il nostro slogan Il benessere sessuale è il barometro della salute potrebbe anche diventare Il benessere sessuale è il barometro del tuo essere uomo. L invito è, dunque, a correggere tutti quei comportamenti che tengono la nostra salute nella zona rossa del barometro, adottando abitudini che spostino l ago verso la zona verde, per il bene di ognuno di noi e delle generazioni future. 14 iouomo marzo 2008

Dossier Sono molti i problemi che può risolvere lo specialista Perché devo andare dall andrologo? di Alessandro Palmieri Ricercatore Universitario presso la Clinica Urologica dell Università Federico II di Napoli Una visita presso uno specialista può non soltanto curare molte patologie che minacciano la salute sessuale dell uomo, ma anche prevenirle. Ecco un elenco delle malattie e dei disagi maschili più comuni, a cui l andrologo può dare una risposta concreta. Recurvatum congenito Consiste nella deviazione del pene rispetto al suo asse. Può manifestarsi in tutte le direzioni (laterale destra o sinistra, ventrale o dorsale o una combinazione di queste) ed è presente fin dalla nascita. Le cause di questa condizione possono essere varie. Frequentemente (specie nel caso di curvatura laterale) è una differenza di dimensione tra i due corpi cavernosi, che fa sì che il pene curvi verso il corpo cavernoso più corto (o verso la porzione più breve dei due corpi cavernosi); i recurvata dorsali e ventrali sono invece spesso parte di anomalie complesse dei genitali esterni come l epispadia e l ipospadia. Il recurvatum può essere invalidante quando superi una certa entità e provochi difficoltà o dolore durante i rapporti al paziente e/o alla partner. La terapia è chirurgica e consiste nella correzione della curvatura mediante interventi di plicatura della porzione di corpo cavernoso più lunga o nell innesto di tessuti autologhi per allungare la più corta. Recurvatum acquisito Di solito è conseguente alla malattia di La Peyronie o Induratio Penis Plastica, una patologia che coinvolge i rivestimenti fibrosi dei corpi cavernosi provocando la comparsa di cicatrici fibrose e di conseguente curvatura. Può colpire ogni età ma è più frequente tra i 40 e i 50 anni e si manifesta con dolore all erezione, incurvamento del pene e, a volte, disfunzione erettile. Le cause non sono ancora state ben determinate, ma si i- potizza che abbiano un ruolo fattori autoimmunitari e pregressi traumi (o microtraumi) durante i rapporti sessuali. La terapia della malattia prevede la somministrazione di alcuni farmaci per via generale o topica, l uso di e- nergie fisiche (per esempio le onde d urto) e come ultimo rimedio la chirurgia di correzione della curvatura o di rimozione della placca fibrosa. Prostata e malattie sessuali La prostata è una ghiandola dell apparato genitale maschile che ha la funzione di produrre la gran parte del liquido seminale, garantendo agli spermatozoi supporto e nutrimento durante la fecondazione. Molte malattie sessualmente trasmesse possono localizzarsi in questa ghiandola e provocare infezioni anche gravi. L influenza della prostata sulla funzioni sessuale maschili si può manifestare con tre forme patologiche: la prostatite, l ipertrofia prostatica benigna e il carcinoma prostatico. Le prostatiti (batteriche o abatteriche) possono causare alcuni disturbi sessuali come dolore al momento dell eiaculazione e durante il rapporto, o anche eiaculazione precoce o ritardata. L influenza che l ipertrofia prostatica benigna ha sulla funzione sessuale è dovuta in larga parte alle preoccupazioni dei pazienti, oltre che all effetto che alcune terapie attuate in tale patologia possono avere sulla sessualità. In particolare i farmaci usati possono avere come effetti collaterali l eiaculazione retrograda e in casi meno frequenti, la disfunzione erettile. L impatto della chirurgia è invece minimo: l unico fenomeno negativo che può rimanere nel paziente è la presenza di disturbi nell eiaculazione (retrograda). Va assolutamente sfatata, quindi, la convinzione errata che la chirurgia per la prostata benigna possa procurare impotenza. Diverso è il caso dell intervento radicale che viene eseguito in caso di tumore della prostata e comporta l asportazione in toto della ghiandola: in questi casi sono possibili complicanze più severe e frequenti, come la disfunzione erettile e l incontinenza urinaria. Dimensioni del pene La preoccupazione rispetto alle dimensioni del proprio pene è estremamente diffusa nella popolazione maschile. Basti pensare, per esempio, che secondo alcuni studi la maggior parte degli studenti americani baratterebbe un alta statura per un pene più lungo della media. L ansia di avere un pene troppo piccolo si manifesta soprattutto nei contesti in cui ci si trova a confronto con altri maschi (sindrome da spogliatoio). Ma spesso siamo di fronte a un problema inesistente; infatti, data la lunghezza media della vagina femminile (circa 7-9 cm), l ansia di avere un organo sessuale inadeguato è grandemente infondata. Le dimensioni medie del pene sono state oggetto di molti studi in vari Paesi del mondo e, al di là del confronto tra le varie razze, è risultata certa un ampia variabilità interindividuale nella lunghezza e nella circonferenza. Sul piano biologico si identifica co- me patologica l eccessiva brevità del pene (micropene) nei casi in cui esso non raggiunga la lunghezza di 7 cm in flaccidità. Questa condizione può essere causata da un deficit ormonale di testosterone ed è quindi suscettibile di terapia sostitutiva farmacologica. La sterilità maschile L incapacità da parte del maschio di fecondare la propria partner è causa di infertilità di coppia diagnosticata (coppie che non hanno figli dopo almeno 1 anno di rapporti regolari) nel 50 % dei casi circa. I testicoli del maschio producono normalmente molti milioni di spermatozoi al giorno che vengono emessi con l eiaculazione; una volta in vagina questi devono essere mobili e vitali per riuscire a raggiungere l ovulo della femmina. L infertilità maschile, quindi, è solitamente causata da un insufficiente produzione o emissione di spermatozoi, da una ridotta vitalità degli stessi o da una incapacità intrinseca di fecondare la cellula uovo. Le cause sono molteplici e in una consistente quota di pazienti non si riesce a risalire all esatto motivo dell alterazione del liquido seminale (infertilità idiopatica). Molte malattie possono essere causa di sterilità a partire da condizioni genetiche (la sindrome di Klinefelter, per esempio), oppure da un alterazione dei meccanismi ormonali (ipogonadismo), fino a condizioni locali dei testicoli (varicocele, criptorchidismo). Vanno inoltre ricordate le cause o- struttive (nelle quali gli spermatozoi vengono prodotti ma non riescono ad essere emessi) e l impatto che le infezioni delle vie urinarie e seminali possono avere sulla riduzione della fertilità finale. La terapia è sempre basata sull identificazione delle cause e la loro correzione, ove possibile. Segue a pagina 18 I buoni motivi per consultare l andrologo non sono ancora finiti marzo 2008 iouomo 15

16 iouomo marzo 2008 Dossier

Dossier marzo 2008 iouomo 17

Dossier Segue da pagina 15 L elenco delle patologie andrologiche continua con altri sei punti fondamentali, illustrati dal Professor Marzotto Caotorta Perché devo andare dall andrologo? Eiaculazione precoce Caratteristica di questo disturbo è l incapacità da parte dell individuo di esercitare un controllo volontario sul riflesso eiaculatorio, per cui l eiaculazione avviene in pochi secondi o minuti, talvolta anche prima di penetrare la partner. Questa disfunzione spesso è secondaria a malattie infiammatorie della prostata o a stati di ansia che alterano la risposta sessuale. La terapia è di tipo comportamentale, psicologica e farmacologica con creme anestetiche ritardanti associate a farmaci orali. Eiaculazione ritardata: la paura e la costante preoccupazione di non riuscire ad eiaculare possono determinare l insorgenza di un disturbo di impotenza secondaria, determinato dalla frudi Matteo Marzotto Caotorta Specialista in Urologia, Andrologia e Chirurgia d'urgenza Ospedale Magenta - Legnano Malattie cardiovascolari e deficit erettile Nell età compresa tra i 50 e 60 anni vi è una discreta frequenza di malattie cardiache, spesso associate a disfunzione erettile. Nei pazienti con problemi di erezione, sono presenti fattori di rischio quali ipertensione arteriosa, diabete, fumo, oltre che l assunzione di farmaci ipotensivi, diuretici o betabloccanti. Una diagnosi precoce di disfunzione erettile è importante perché può evidenziare, dopo accurati esami cardiologici, una malattia cardiaca non ancora conosciuta. Tra i farmaci prescritti per le patologie cardiovascolari, i nitrati e derivati sono l unico tipo incompatibile con Cialis, Levitra o Viagra. Malattie neurologiche e sessualità È poco noto che alcuni disturbi sessuali possono presentarsi nel corso di malattie croniche del sistema nervoso centrale come il Morbo di Parkinson la Sclerosi multipla e la depressione. Questi peggiorano la qualità di vita delle persone, durante le fasi di riabilitazione. I pazienti con deficit erettile di diversa origine hanno un alta incidenza di depressione e, al contrario, i pazienti depressi presentano più frequentemente deficit erettile rispetto a soggetti della stessa età, condizione socio-demografica e malattie concomitanti; questi pazienti spesso interrompono le terapie prescritte per l impotenza. Nell ictus cerebrale il paziente ha spesso fattori di rischio vascolari (ipertensione arteriosa, dislipidemia, diabete mellito) che, di per se stessi, possono determinare problemi nella sfera sessuale particolarmente per il deficit erettile. Farmaci che alterano la sessualità maschile Numerosi farmaci interferiscono con il desiderio, l erezione e l eiaculazione. Alcuni utilizzati per la cura della depressione come gli antidepressivi triciclici e I-MAO, e inibitori del reuptake della serotonina (SSRI),a DOTTO DEFERENTE VESCICHETTA SEMINALE VESCICA DOTTO EIACULATORIO PROSTATA BULBO URETRALE URETRA CORPO CAVERNOSO EPIDIDIMO GLANDE TESTICOLI SCROTO fronte di una elevata efficacia rispetto ai sintomi depressivi, determinano deficit erettile, riduzione della libido e dell eiaculazione. Possono causare deficit erettile alcuni antipertensivi (betabloccanti), antiandrogeni per la terapia del cancro della prostata, butirrofenoni (Aloperidolo) nella terapia di malattie psichiatriche, progesterone ed estrogeni, H2 antagonisti (Cimetidina) e la Finasteride per la terapia della ipertrofia prostatica benigna. Purtroppo anche cambiando la terapia antipertensiva è difficile recuperare una normale capacità erettile, poiché non è il farmaco a provocare il danno ma l alterata condizione dei vasi sanguigni. Altri farmaci interferiscono con l eiaculazione: fenotiazine (clorpromazina), aloperidolo, alfa bloccanti (Cardura, Teraprost, Omnic, Pradif, Benur, etc..) nella terapia del disturbo di svuotamento della vescica o della ipertensione arteriosa. Molti farmaci ansiolitici riducono la capacità e- rettile e nel mieloleso i miorilassanti come il Baclofene (Lioresal), le benzodiazepine come il Valium alterano la risposta sessuale. Numerosi sono i medicinali che possono interferire con il desiderio, l erezione e l eiaculazione maschile strazione e dall ansia di prestazione. Anche in questo disturbo vi è l insorgere nel paziente di sentimenti di inadeguatezza, di scarsa autostima, di sensi di colpa per non riuscire a soddisfare la partner, che portano il soggetto ad evitare i rapporti sessuali o a simulare l orgasmo per nascondere il disturbo. Deficit erettile e diabete La disfunzione erettile è associata a fattori di rischio multipli, tra i quali il diabete mellito che in Italia coinvolge circa il 3% della popolazione. Nel diabetico il rischio di sviluppare DE è tre volte superiore a quello della popolazione normale ed è dovuta a un danno neurologico o vascolare. Anche l induratio penis plastica (Malattia di Peyronie) in questi casi è molto superiore, fino al 18% dei pazienti, che riferiscono dolore in erezione e curvatura dell asta. Il trattamento della DE nel paziente diabetico deve ottimizzare il compenso glicemico e ridurre i fattori di rischio. I farmaci inibitori della fosfodiesterasi 5 (sildenafil, tadalafil, vardenafil) rappresentano il trattamento farmacologico di prima scelta. Sport e disturbi sessuali Il ciclismo, se eseguito a livello a- gonistico, può provocare deficit dell erezione e u- na ridotta sensibilità a livello genitale, sia per un irritazione dei nervi del pene sia per diminuito apporto vascolare da compressione sulla zona compresa tra testicoli e ano. Inoltre, molti sportivi fanno uso di sostanze dopanti e la continuità nell assunzione può causare infertilità e malattie della prostata. Malattie sessualmente trasmesse e malattie della pelle (prepuzio e glande) Si accompagnano a una ridotta fertilità e riducono la risposta sessuale. Queste infezioni si possono trasmettere attraverso l atto sessuale, pertanto una diagnosi precoce facilita non solo la guarigione del paziente, ma consente anche di proteggere il/la partner da un eventuale contagio; naturalmente, il nostro consiglio è quello di avere sempre rapporti protetti. La uretrite non gonococcica è considerata l infezione più frequente. I sintomi interessano le vie urinarie, la prostata e i genitali esterni, con secrezione dal canale uretrale. Tra le cause c è anche la Clamidia, micoplasmi, Candida, Trichomonas e infezioni virali come Herpes Simplex, Papilloma Virus che provoca condilomi dei genitali propagati durante il contatto sessuale: la loro incidenza sta aumentando in modo allarmante. 18 iouomo marzo 2008

Assistenza medica Leggi e strategie me punto di forza per l organizzazione sanitaria, l integrazione socio-sanitaria e il governo dei percorsi assistenziali, a garanzia dei livelli essenziali e della appropriatezza delle prestazioni. Le Regioni cui è stata affidata, a livello di diritto Costituzionale, piena potestà sul piano legislativo e regolamentare in materia di salute, sono determinate ad avviare una forte innovazione nell organizzazione e nella gestione del Sistema Sanitario in ordine al nuovo ruolo del territorio. È necessario giungere a un sistema di cure primarie integrato, a partire dal primo intervento, riservando all ospedale il ruolo proprio per le patologie che necessitano di un ricovero. Per una visibilità maggiore nei consultori e nelle scuole Il ruolo centrale per l attività specialistica sul territorio è affidato di norma ai Medici Specialisti Ambulatoriali Interni. Alla luce di tale indirizzo legislativo, converrebbe che gli Andrologi supportati anche dalle Società Scientifiche e dai Sindacati si muovessero in varie direzioni. La prima è quella di spingere Stato e Regioni, a livello politico-sanitario, a emanare ordinamenti che prevedano l inserimento obbligatorio nell équipe dei Consultori Materno-Infantili dell Andrologo (aggiungendolo alle altre figure specialistiche). Bisognerebbe anche insistere a prevedere la presenza di un andrologo in tutti i Servizi di Medicina Scolastica delle Asl, per tentare di coprire il vuoto lasciato dalla Lo specialista giovane si afferma sul territorio Ma la strada per portare l andrologia in tutto il sistema sanitario nazionale è ancora lunga. Ecco, allora, qualche proposta come branca specialistica giovane si è andata velocemente sviluppando in L andrologia questi anni, grazie al lavoro svolto dai ricercatori e dalle società scientifiche andrologiche, in primo piano dalla SIA che raccoglie il più alto numero di iscritti. Questo sviluppo è derivato sia dai successi conseguiti in campo scientifico sia da una costante opera mediatica. La SIA ha investito molte energie anche per affermare il ruolo dell andrologo come figura specialistica protagonista in tutti i percorsi clinici delle patologie sessuali e riproduttive dell uomo. Purtroppo non esiste ancora un percorso didattico codificato a livello di legge per potersi fregiare di tale titolo e ciò finisce per penalizzare la figura dell andrologo. Grazie a un impegno costante, è ormai possibile trovare andrologi in ogni provincia d Italia, benché distribuiti in maniera non ancora uniforme e capillare. A mio avviso la sfida che di Nicola Ilacqua Direttore U.O. Centro ANDROS ASP di Reggio Calabria la SIA e le altre società scientifiche consorelle dovranno affrontare per far crescere l importanza di tale branca medica, è quella di renderla uniformemente disponibile agli utenti su tutto il territorio nazionale, mirando a un risultato quasi speculare a quello che la ginecologia è per le donne. Questo porterebbe ad un applicazione su vasta scala della prevenzione, che in campo andrologico è estremamente importante. Discriminazione invertita Per essere presenti uniformemente nel sistema sanitario nazionale bisogna diffondersi nei distretti sanitari delle ASL, che a loro volta sono organizzati in una rete di Poliambulatori Specialistici che prestano l Assistenza capillarmente. Oggi, tuttavia, in campo di legislazione e programmazione sanitaria, esiste una discriminazione sessuale invertita : sia i legislatori che gli amministratori della Sanità Pubblica hanno istituito un SSN che tutela molto di più la donna nei confronti dell uomo, che ricordiamo essere un maggiore contribuente fiscale e con una vita media più breve! Mentre per la salute della donna c è una rete di consultori materno-infantili a costo zero, per l uomo non esistono sul territorio delle ASL che pochi servizi di andrologia. Inoltre il Prontuario dei Farmaci indica in fascia A vari farmaci ad alto costo per la terapia della menopausa, che non trovano uguale raffronto in quelli per la cosiddetta andropausa, quasi tutti in fascia C. Bisogna prendere coscienza di questa situazione e produrre iniziative che migliorino lo stato delle cose. Potere alle Regioni Consideriamo quello che la legislazione sanitaria prevede circa l organizzazione dell attività specialistica sul territorio: il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 individua il territorio co- scomparsa della visita di leva per i giovani. Un ulteriore forte sviluppo alla presenza dell Andrologia nelle A- SL territoriali si attuerebbe stimolando la nascita di Servizi di Andrologia nei Poliambulatori dei Distretti Sanitari, ad opera di Specialisti Ambulatoriali Interni delle branche afferenti (Urologia, Endocrinologia, Psichiatria, ecc.) che anche in forma multidisciplinare possono presentare appositi Programmi e Progetti Finalizzati come previsto dall Art. 31 del Contratto in vigore. A questo punto si potrà svolgere un azione di prevenzione primaria e secondaria efficace. La prevenzione primaria consiste nella lotta alle cause delle patologie andrologiche (sedentarietà, sovrappeso, tabagismo, ecc.), coinvolgendo gli altri operatori della medicina di base, mentre quella secondaria riguarda la diagnosi precoce di patologie predisponenti (Varicocele, PADAM,ecc.) sfruttando principalmente i presidi specialisti. marzo 2008 iouomo 19