LA CASA CIRCONDARIALE DI LOCRI



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LA CASA CIRCONDARIALE DI LOCRI La Casa Circondariale di Locri è stata edificata nel 1862, secondo il modello architettonico c.d. filadelfiano ovvero a bracci, per contrastare il banditismo particolarmente attivo nel territorio. L Istituto, situato nel pieno centro cittadino, fa parte della storia locrese, costituendo una sorta di presidio della legalità in un territorio purtroppo fortemente condizionato dalla criminalità organizzata. La struttura è tra le più vetuste della Regione e sebbene nel corso degli anni siano stati apportati miglioramenti, necessitava di un radicale intervento di ammodernamento ed adeguamento degli spazi detentivi ai nuovi criteri di salubrità e igienicità di cui al disposto normativo del D.P.R. 230/00. Pertanto, al fine di consentire in tempi brevi l esecuzione di tutti i necessari lavori, l Istituto, nel mese di ottobre 2004, è stato chiuso. I lavori dei padiglioni detentivi sono stati ultimati nel 2007 e successivamente sono stati avviati ulteriori interventi, parte in economia diretta e parte appaltati a ditte esterne, per restituire alla struttura piena efficienza e funzionalità. Capienza e tipologia detenuti In attuazione al nuovo circuito penitenziario regionale, approvato nel 2003, l Istituto ospiterà solo detenuti maschi di media sicurezza, ovvero detenuti comuni con reati non rientranti nella prima parte dell art. 4 bis O.P. E stata inoltre soppressa la sezione femminile, attivata presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria, come pure la sezione di Alta Sicurezza. Ciò in considerazione dell inadeguatezza strutturale dei reparti ad ospitare tali tipologie di detenuti e per l assoluta insufficienza di spazi idonei ad assicurare le attività trattamentali per tre diversi circuiti detentivi. La nuova capienza dell Istituto è stata determinata in 83 posti regolamentare e 142 tollerabili, comprensiva dei posti del reparto transito e della sezione semilibertà. Le attività trattamentali Nell opera di risanamento edilizio, grande attenzione è stata posta agli ambienti destinati alle attività trattamentali, attesa la cronica carenza di spazi che da sempre affliggeva la struttura proprio a causa dei modelli architettonici cui si ispirava l edilizia penitenziaria dell epoca. Sono stati così ristrutturati ed adeguati funzionalmente la cappella, la sala teatro, Sono stati migliorate ed ampliate le aule scolastiche, la biblioteca Sono stati risistemati i cortili passeggi, dove è stato realizzato un campo di bocce, ed è stato realizzato un campetto di calcio Le sale colloqui familiari sono state adeguate al D.P.R. 230/00 ovvero senza muri divisori ed stata realizzata l area verde per i colloqui all aperto. Il laboratorio polifunzionale Le opportunità di lavoro sono state incentivate grazie alla realizzazione di un laboratorio polifunzionale di fabbro - idraulico - falegname-elettricista/riparatore Tv, previsto nell ambito del Progetto Il carcere che lavora, co-finanziato al 50% dall Assessorato Regionale alle Attività Produttive L attivazione del laboratorio renderà disponibili 15 posti di lavoro per i detenuti che vi saranno impiegati La Tabella Lavoranti La tabella lavoranti, di cui all art. 47 O.P., in previsione della riattivazione della struttura è stata aggiornata adeguandola alle diverse esigenze dell Istituto a seguito delle modifiche strutturali. I posti di lavoro disponili sono 26.

In particolare sono stati aumentati i posti della squadra M.O.F. ( muratori, idraulici, elettricisti, imbianchini) ovvero dei lavoranti che dovranno assicurare continuità nella manutenzione della struttura e quelli per la cura del verde (giardinieri) che si occuperanno della gestione di tutte le nuove aree, interne ed esterne, dell Istituto. L integrazione con il territorio La partecipazione alla vita dell Istituto delle locali Istituzioni, del volontariato e del terzo settore è elemento fondante di tutta la progettualità trattamentale e di reinserimento che l amministrazione penitenziaria è chiamata a porre in essere. Sono state pertanto ricercate e sottoscritte particolari forme di collaborazione e integrazione con il territorio quali: Accordo di programma con l amministrazione comunale di Locri Il 21 aprile 2008 il Provveditorato Regionale ha sottoscritto con l amministrazione comunale di Locri un accordo di programma finalizzato a rendere più fruibili le aree prossime agli accessi alla struttura penitenziaria e garantire all Istituto una migliore interazione con il territorio sul quale insiste rendendo più funzionali e decorosi le aree di pertinenza e gli accessi. il ripristino di una area, confinante con il lato nord della struttura, data dal Comune all Amministrazione Penitenziaria, in comodato d uso per novantanove anni, denominata Il giardino di Zaleuco è stata destinata per finalità dell Amministrazione Penitenziaria (area parcheggi) e per finalità sociali con una zona ludica per bambini attrezzata con giochi donati dalla Sai Fondiaria. Accordo di partenariato Patto Penitenziario permanente per la Locride In data 9 giugno 2008 l Amministrazione Penitenziaria ha sottoscritto un Protocollo d Intesa con la Prefettura di Reggio Calabria, la Provincia di Reggio Calabria, il comune di Locri e la fondazione Giuseppe Zappia di Locri finalizzato ad istituzionalizzare un sistema Patto territoriale di cooperazione e collaborazione tra i diversi soggetti istituzionali e del volontariato. Il Patto persegue l obiettivo di stimolare, coordinare e realizzare progetti in ambito penitenziario e sociale a favore di soggetti provenienti da percorsi penali. Tra gli strumenti operativi è prevista inoltre la creazione di un agenzia per l inclusione sociale rivolta ai soggetti con problemi penali ed alle loro famiglie. All interno della struttura,già individuata, opererà anche un servizio di ascolto ed assistenza per i familiari delle vittime del delitto e della criminalità organizzata. Nell ambito delle intese del Patto Penitenziario è stato organizzato nel corrente mese di novembre, dal Centro di Servizio al Volontariato Dei Due Mari e dall Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Reggio Calabria, un corso di formazione per operatori penitenziari, volontari, operatori del Comune e dell Asl, sulle tematiche dell inclusione sociale. La sede formativa è presso il Palazzo Nieddu del Comune di Locri. L edificio all interno del quale è stato assassinato il vice-presidente della Giunta regionale Francesco Fortugno. Un luogo simbolo di violenza e sopraffazione che in tale occasione diventa spazio per pensare a percorsi di legalità,di riscatto sociale e di riconciliazione. Gli interventi di edilizia Nella ristrutturazione e adeguamento dello stabile demaniale è stata posta particolare attenzione alla necessità di meglio razionalizzare la destinazione degli ambienti già esistenti, rendendoli più funzionali agli spazi disponibili e non utilizzati. Come per gli interventi di edilizia realizzati in altri Istituti della Regione, la maggior parte dei lavori sono stati effettuati in amministrazione diretta con l impiego di mano d opera detenuta.

Per eseguire tali lavori nel mese di gennaio 2008 sono stati trasferiti nell Istituto di Locri circa 34 detenuti che ne hanno fatto richiesta e che avevano specifiche capacità lavorativa per espletare le mansioni di muratore, fabbro, idraulico, elettricista e manovale. I fondi assegnati alla Casa Circondariale di Locri per il pagamento delle mercedi ammontano ad euro 293.296,00. Inoltre un gruppo di circa otto detenuti provenienti dalla Casa di Reclusione di Laureana di Borrello, ammessi, con programma di trattamento, al lavoro all esterno (art. 21.O.P.), hanno realizzato tutte le opere di manutenzione delle aree perimetrali esterne all Istituto. La sala riunione dell Istituto è intitolata al dott. Giuseppe Barbarello, psicologo esperto ex art.80, in servizio presso la Casa Circondariale di Locri dal 1979 al 1995 e presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria dal 1979 al 2007, deceduto il 13 febbraio 2008. Giuseppe Barbarello è stato il primo psicologo iscritto nell Elenco Ministeriale degli esperti ex art. 80 di cui l Amministrazione Penitenziaria si avvale per l espletamento delle attività di osservazione e trattamento dei detenuti. Fu lui che nel 1979 accolse negli Istituti Penitenziari di Locri e Reggio Calabria i neo assunti operatori del trattamento, educatori ed assistenti sociali, chiamati ad operare per rendere concreti i principi di umanità della pena e di rispetto della dignità della persona detenuta su cui si incentrava la riforma dell ordinamento penitenziario del 1975. L elevata capacità professionale, l attenzione per l altro e la schiettezza dei modi sono le qualità che di lui conservano tutti coloro che lo hanno conosciuto.