Bruno Solerte Dip. Medicina Interna, Università degli Studi di Pavia. bruno.solerte@unipv.it



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Bruno Solerte Dip. Medicina Interna, Università degli Studi di Pavia bruno.solerte@unipv.it

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U.O.C. RIABILITAZIONE GERIATRICA AD INDIRIZZO METABOLICO 20 LETTI SPECIALISTICA 40 LETTI GENERALE GERIATRICA 30 POSTI CENTRO DIURNO INTEGRATO 1 AMBULATORIO DI GERIATRIA E NUTRIZIONE 1 AMBULATORIO DI DIABETOLOGIA, ENDOCRINOLOGIA 1 AMBULATORIO UVA Scuola di Specializzazione in Geriatria

www.siditalia.it scaricare gli standard di cura del diabete

Scompenso glicemico Comorbilità, ridotta autosufficienza Alto carico assistenziale (Responsabilità medico-infermieristica e del management)

Anziano diabetico istituzionalizzato Management Input Analisi dei processi : PDTA

ANZIANO DIABETICO ISTITUZIONALIZZATO controllo dell emoglobina glicata controllo del monitoraggio glicemico obiettivo normoglicemico (fragilità, autosufficienza) evitare le ipoglicemie (comorbilità, complicanze) trattamento insulinico elettivo (insuline sicure) proscrizione delle sulfaniluree target composito: oltre la glicemia (nuove terapie)

iperglicemia normoglicemia ipoglicemia

normoglicemia

PROFILO GLICEMICO Glicemia 2 h dopo colazione 135-140 (180) mg/dl Glicemia 2 h dopo pranzo Glicemia 2 ore dopo cena normoglicemia 75-80 mg/dl Glicemia a digiuno Glicemia prima di pranzo Glicemia prima di cena

Glycemic Control and Risk of Development of HF in Diabetes Iribarren C et al. Circulation. 2001; 103:2668-2673

Relationship between instrumental activities of daily living and blood glucose control in elderly subjects with type 2 diabetes S Bossoni, G Mazziotti, C Gazzaruso, D Martinelli, S Orini, SB Solerte, G. Romanelli, A Giustina (2008) Hyperglycemia per se may be responsible for IADL disability in diabetes IADL disability is a short-term end-point of hypoglycemic treatment in aged subjects with T2 diabetes Treatment wiith metformin is protective against limitations in IADL in older subjects with type 2 diabetes mellitus G Mazziotti, S Bossoni, S Orini, P Salimbeni, C Gazzaruso, SB Solerte, P Vescovi, G. Romanelli, A Giustina (2009) Metformin may add a therapeutic value to glycemic control in improving IADL disability.

Diabetes Care. 2003 Dec;26(12):3257-63. Diabetes is associated with subclinical functional limitation in nondisabled older individuals: the Health, Aging, and Body Composition study. De Rekeneire N, Resnick HE, Schwartz AV, Shorr RI, Kuller LH, Simonsick EM, Vellas B, Harris TB; Health, Aging, and Body Composition study. Source Laboratory of Epidemiology, Demography and Biometry, National Institute on Aging, Bethesda, Maryland, USA. rekenein@nia.nih.gov CONCLUSIONS: In a well-functioning older population, diabetes is associated with early indicators of functional decline, even after accounting for body composition and diabetes-related comorbidities. Poor glycemic control contributes to this relationship. Whether improvement in glycemic control in older people with diabetes would change this association should be tested.

Kalyani RR, Brancati FL, Saudek CD, Selvin E Diabetes Care 33:1055-1060, 2010 Older adults with diabetes have a high prevalence of disabilities attributable to comorbidities and HbA1c lower extremity mobilities general physical activity ADL, IADL leisure and social activities

Geriatr Med. 2008 Aug;24(3):455-69, vi. Diabetes, sarcopenia, and frailty Morley JE. Geriatric Research Education and Clinical Center, St. Louis VA Medical Center, 1 Jefferson Barracks Drive, 11E, St. Louis, MO 63125, USA. morley@slu.edu Frailty is a pre-disability condition. It now can be defined clinically. The major factors leading to frailty are sarcopenia and a decline in executive function. Stressors precipitate frail individuals into a state of disability. Diabetics develop the conditions necessary for frailty earlier than other aging individuals. Appropriate treatment of diabetes mellitus and frailty precursors can result in a slowing of the aging process.

The NICE-Sugar Study 2009 (Normoglycemia in Intensive Care Evaluation Survival Using Glucose Algorithm Regulation) Il trattamento intensivo dell iperglicemia aumenta la mortalità nei pazienti critici (ICU). Il valore target di glicemia pari o <180 mg/dl si associa ad una inferiore mortalità rispetto a un range compreso tra gli 81 e i 108 mg/dl..

glicemia < 60 mg/dl (3.3 mmol/l) sintomi adrenergici sintomi neuroglicopenici

sintomi adrenergici (neurovegetativi) : sudorazione, tachicardia, pallore, stato ansioso, fame, tremori, nausea, vomito, vertigini, dolori addominali, stenocardia sintomi neuroglicopenici: irritabilità, cefalea, sonnolenza, convulsioni, confusione mentale, afasia,emiplegia,difficoltà verbale, visione offuscata, deficit cognitivi, anomalie comportamentali, coma, ipotermia

Le possibili conseguenze dell ipoglicemia Death 2,3 Coma 3 Hospitalisation costs 4 Cardiovascular complications 3 Increased risk of dementia 1 Hypoglycaemia Weight gain by defensive eating 5 Reduced quality of life 7 Loss of consciousness 3 Increased risk of accidents 6 Increased risk of seizures 3 1 Whitmer RA, et al. JAMA. 2009;301:1565 1572; 2 Bonds DE, et al. BMJ. 2010;340:b4909; 3 Barnett AH. Curr Med Res Opin. 2010;26:1333 1342; 4 Jönsson L, et al. Value Health. 2006;9:193 198; 5 Foley JE, Jordan J. Vasc Health Risk Manag. 2010;6:541 548; 6 Begg IS, et al. Can J Diabetes. 2003;27:128 140; 7 McEwan P, et al. Diabetes Obes Metab. 2010;12:431 436.

Episodes accompanied by cardiac symptoms (%) Ipoglicemia nel DM2 Meccanismi fisiopatologici correlati al rischio di eventi CV Meccanismi possibili 1,2 Haemodynamic changes: activation of autonomic nervous system 10-50 fold increased secretion of adrenaline & noradrenaline ECG changes: longer QT interval hypokalaemia 20 15 10 5 Possibile link tra ipoglicemia e Ischemia tissutale 3 * * Haemorheological changes: platelet activation increased viscosity 0 *P <0.01 vs episodes during hyperglycaemia and normoglycaemia 1 Desouza CV et al. Diabetes Care 2010;33:1389 1394; 2 Robert TC et al. Diabetes 2003;52:1469 74; 3 Desouza C et al. Diabetes Care 2003; 26:1485 1489 Study of 72-h continuous glucose monitoring and simultaneous cardiac Holter monitoring in patients with T2DM treated with insulin and history of frequent hypoglycaemia and coronary artery disease (n=19) 54 episodes of hypoglycaemia reported (BGL <70 mg/dl) 59 episodes of hyperglycemia reported (BGL >200 mg/dl)

Paziente diabetico Tipo 2 Fenotipi Clinici ridotta funzione beta cellulare incrementata insulino-resistenza complicanze cardiovascolare (Ipertensione) Obesità e adiposità viscerale aumento della funzione alfa-cellulare (glucagone) ridotta attività incretinica iperglicemia renale prevalente iperglicemia post-prandiale o a digiuno malnutrizione, sarcopenia LADA (latent autoimmune diabetes of adults)

1. Dietoterapia ed esercizio fisico 2. Secretagoghi Sulfoniluree Meglitinidi 3. Insulino-sensibilizzanti Metformina Tiazolidinedioni Terapia del Diabete 4. Agenti sull assorbimento dei CHO Inibitori delle -Glucosidasi (Acarbose) 5. Incretine Agonisti recettoriali/analoghi GLP-1 Inibitori della DPP-4 6. Terapia insulinica 7. Glicosurici (fase IIIR) Moller DE. Nature. 2001;414:821-827.; Pickup JC, Williams G, eds. Textbook of Diabetes 2. Malden, MA: Blackwell;2003:45.5.

FARMACI NORMOGLICEMIZZANTI FARMACI IPOGLICEMIZZANTI

FARMACI E FENOTIPO CLINICO Secrezione basale di insulina Sostituzione insulinica 27% Ipertensione arteriosa 25% 5% LADA 9% Clearance insulina 20% 15% Iperglicemia ridotta risposta cellulare Obesità insulinoresistenza Adattato da Bonadonna R, Bonora E, Muggeo M, 2007

Scelta del trattamento: Polipatologia come fattore limitante Continuità clinico assistenziale nel paziente diabetico con polipatologia POLIPATOLOGIA

Diabete, Aging e Demenza componente vascolare iperglicemia infiammazione AGEs iperglicemia amiloidogenesi stress ossidativo segnale insulinico omocisteina endotelio APOE 4 colesterolo

R A C C O M A N D A Z I O N I Gli antidiabetici orali hanno caratteristiche che potrebbero renderli poco adatti all uso nel paziente diabetico non stabilizzato.. Fattori limitanti sono : alimentazione irregolare, scompenso cardiaco, ipoperfusione periferica, insufficienza renale, malattie polmonari croniche

quale HbA1c?

Diabete di tipo 2 - concetti emergenti: il controllo glicemico globale Monnier L, et al. JAMA. 2006;295:1681-7.

Hba1C Valori normali : 4-5 % (20-31 mmol/mol) IGT-IFG : 6-6.49% (42-47 mmol/mol) Diabete : 6.5% (48 mmol/mol)

R A C C O M A N D A Z I O N I Obiettivi terapeutici nei pazienti diabetici ADA 1 IDF 2 ACE/AACE 3 Consensus (SID) 4 HbA1c (%) <7,0 6,5 6,5 <6,5-7 Glicemia a digiuno/ preprandiale 90-130 mg/dl <100 mg/dl <110 mg/dl 80-120 mg/dl Glicemia postprandiale <180 mg/dl (picco) <145 mg/dl (1-2 ore) <140 mg/dl <160 mg/dl 1 Diabetes Care 2006;29(Suppl. 1):S4-S42; 2 IDF Clinical Guidelines Task Force. Brussels: IDF, 2005 (http://www.idf.org/webdata/docs/idf GGT2D.pdf); 3 ACE/AACE Position Statement, Endocr Pract, 2006; 4 Consensus Document SID 2000

Brown AF, Mangione CM, Saliba D, Sarkisian CA ; California Healthcare Foundation/American Geriatrics Society Panel on Improving Care for Elders with Diabetes. Guidelines for improving the care of the older person with diabetes mellitus. J Am Geriatr Soc 2003;51(Suppl. 5 Guidelines):S265 S280pmid:12694461 Medline HbA1c <8% (64 mmol/mol, glicemia media 185 mg/dl) per i diabetici anziani con ridotte aspettative di vita Huang ES et Al, Diabetes Care 34,1329-1336,2011

Contributo relativo della glicemia postprandiale per sestili di HbA1c H. J. Woerle et al. iabetes Research and Clinical Practice 77 (2007) 280 285

Glucose Concentration (mg/dl) Ampie fluttuazioni della glicemia in presenza di identici valori di HbA 1C 400 Mean A1C = 6.7% 300 200 100 0 12:00 AM 4:00 AM 8:00 AM 12:00 PM 4:00 PM 8:00 PM 12:00 AM 24-h CGMS glucose sensor data in 9 subjects with type 1 diabetes Type 1 diabetes (N = 9)

Glycaemia (mg/dl) (SD=62mg/dl) 450 350 250 432 333 125 295 316 322 149 126 374 150 100 208 137 173 196 332 50 42 7 11 3 7 11 3 7 11 3 7 11 3 7 pm am pm am pm Principle of MAGE assessment (from Molnar et Service)

INSULINA sostituire quanto sostituire cosa sostituire quando

Insulina (pmol/l) profilo insulinemico circadiano I-II fase secrezione 480 320 160 0 secrezione basale 0700 1200 1800 2400 0600 ore

Caratteristiche degli analoghi dell insulina Analoghi rapidi (lispro, aspart, glulisina) Somministrabili prima, durante, dopo i pasti (flessibilità) Picco d azione fisiologico, dose e sede indipendente (migliore glicemia dopo pasto) Durata d azione relativa al pasto (minor rischio di ipoglicemie tra i pasti) Analoghi basali (glargina, detemir, NPL) Assorbimento più riproducibile (minore variabilità glicemica, minor rischio di ipoglicemia) Sufficiente durata d azione (minore ricorso a multiple somministrazioni giornaliere) Assenza di picco d azione (minor rischio di ipoglicemia) Analoghi bifasici Somministrabili prima, durante e dopo i pasti (flessibilità) Non sovrapposizione dei profili d azione della componente rapida e di quella intermedia (minor rischio d ipoglicemia)

RAGGIUNGIMENTO DEL TARGET METABOLICO. RIDUZIONE O ANNULLAMENTO DEL RISCHIO DI IPOGLICEMIA. RIDUZIONE DELLA VARIABILITA GLICEMICA. RIPRODUCIBILITA DELLA CINETICA DI ASSORBIMENTO DELL INSULINA. CONTROLLO DELL INCREMENTO DI PESO DURANTE TRATTAMENTO INSULINICO. DEVICES E ORGANIZZAZIONE INFERMIERISTICA.

Tempo Timing iniettivo Continuità clinico assistenziale nel paziente diabetico con polipatologia Colazione Pranzo Cena Analogo rapido = somministrazione +30 +30 +30 4:00 8:00 12:00 16:00 20:00 24:00 4:00 8:00

Schema iniettivo più fisiologico Analogo rapido ai pasti + Analogo basale Colazione Pranzo Cena Analogo rapido Analogo basale 4:00 8:00 12:00 16:00 20:00 24:00 4:00 8:00 Tempo = somministrazione insulinica

BASAL BOLUS Dose totale di Insulina die 50 (60)% Analogo Lento (Basal) 50 (40)% Analogo Rapido (Bolus) FPG < 70 mg/dl ridurre del 20 % Regola del 50 % 0.4-0.5 U. I. / Kg / die Quantita : Unita = 50% del Peso Qualita : 50 % di Analogo Basale 50 % di Analogo Rapido 10 % ~ a Colazione FPG > 140 mg/dl 20 % ~ a Pranzo aumentare del 20 % ~ a Cena Successive correzioni Se glicemia > di 140 mg/dl Vedi schema correzioni Diabetes Care vol 30 : 2181-2186, 2007

Long-term Complications Are the Main Contributor to the Costs of Diabetes Initial therapy Acute complications Long-term complications Time Kogan. AJ Am J Manag Care 2009;15(Suppl 9):S255-62.