Complicanze macroangiopatiche nel diabete

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1 Complicanze macroangiopatiche nel diabete

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3 Diabete mellito e mortalità cardiovascolare Framingham Study: 20 anni di follow-up 18 Mortalità cardiaca ogni 1000 persone DM No-DM 0 Uomini Donne Kannel WB, McGee DL. JAMA 1979;241:

4 Mortalità per malattia cardiovascolare in uomini con e senza diabete - MRFIT Screenees Fattori di rischio multipli (Colesterolo >200 mg/dl, Fumo, PAS >120 mmhg) e mortalità 140 No diabete 120 Diabete 100 Morte CV aggiustata per età per persone-anno Nessun FR 1 FR 2 FR 3 FR FR= Fattore di rischio Stamler J et al. Diabetes Care 1993;16:

5 Cause di morte tra i diabetici.

6 Fattori associati ad aumento del Rischio CV Stili di Vita Dieta Ipercalorica o ricca in Acidi grassi Saturi e Colesterolo Fumo Consumo eccessivo di Alcol Sedentarietà FRC Modificabili Ipertensione Arteriosa Elevato LDL- Colesterolo Ridotto HDL- Colesterolo Elevati Trigliceridi Iperglicemia/Diabete Obesità Fattori Trombogenici Età Sesso FRC Non Modificabili Storia familiare di CHD o altra malattia aterosclerotica precoce (maschi<55 a, femmine<65 ) Anamnesi positiva per CHD o altra malattia aterosclerotica

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8 Diabete di Tipo 2 e Malattia Coronarica Incidenza di IMA Fatale/Non fatale in 7 anni (East West Study) 45 Non-diabetici n=1373 Diabetici n= % Incidenza di IM in 7 anni (%) p< % 18.8% P< % 5 0 No DM, No MI No DM, MI DM, No MI DM, MI Haffner, et al. N Engl J Med 1998;339: DM - diabete mellito IM - infarto del miocardio

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11 Epidemiologia: rischio relativo di stroke in diabetici Studio su popolazione di persone, a, follow-up di 8 anni. Maschi 4.4 Femmine 5.8 Diabetologia,1995.

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14 Rapporto tra HbA1c e malattie cardiovascolari nel diabete di tipo 2 - metanalisi di 13 studi osservazionali - Aumento del rischio Malattia cardiovascolare 1.18 Ogni 1% di aumento di HbA1c Coronaropatia 1.13 Coronaropatia fatale 1.16 Stroke 1.17 Vasculopatia periferica 1.28 Ann Int Med,2004

15 UKPDS: Glucose Control Study Summary The intensive glucose control policy maintained a lower HbA 1c by mean 0.9 % over a median follow up of 10 years from diagnosis of type 2 diabetes with reduction in risk of: 12% for any diabetes related endpoint p= % for microvascular endpoints p= % for myocardial infarction p= % for cataract extraction p= % for retinopathy at twelve years p= % for albuminuria p= Lancet, 1998

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17 Ipertensione: obiettivi Il trattamento anti-ipertensivo nei pazienti con diabete ha come obiettivo il raggiungimento di valori di pressione sistolica <130 mmhg. Il trattamento anti-ipertensivo nei pazienti con diabete ha come obiettivo il raggiungimento di valori di pressione diastolica <80 mmhg. Standard di cura italiani per i pazienti con diabete mellito, 2007,

18 Dislipidemia: razionale del trattamento La terapia ipolipemizzante si è dimostrata efficace nel ridurre il rischio cardiovascolare (IMA fatale e non fatale e rivascolarizzazione coronarica) nei diabetici tipo 2 in prevenzione primaria e secondaria. Il colesterolo LDL deve essere considerato l obiettivo primario della terapia. Le statine sono i farmaci di prima scelta per la prevenzione della malattia cardiovascolare. Standard di cura italiani per i pazienti con diabete mellito, 2007,

19 Dislipidemia: : obiettivi In diabetici di età < 40 anni e nessun fattore aggiuntivo di rischio cardiovascolare, la terapia con statine in aggiunta alle variazioni dello stile di vita sono indicati per valori di colesterolo- LDL >130 mg/dl. L obiettivo terapeutico è il raggiungimento di valori di colesterolo-ldl <100 mg/dl. Ulteriore obiettivi della terapia sono il raggiungimento di valori plasmatici di trigliceridi< 150 mg/dl e di colesterolo-hdl>40 mg/dl nell uomo e >50 mg/dl nella donna. Standard di cura italiani per i pazienti con diabete mellito, 2007,

20 Efficacia dell ac. Acetilsalicilico nella prevenzione dello stroke nei diabetici Nella metanalisi dell Antithrombotic Trialists Collaboration si è osservata una riduzione complessiva di ictus del 22% (ASA tra mg/die) ma non nei diabetici (riduzione del 7%, ns).

21 Terapia antiaggregante: : raccomandazioni e dubbi La terapia antiaggregante con acido acetilsalicilico è indicata nei diabetici di tipo 2 di età superiore a 40 anni o con almeno un fattore di rischio cardiovascolare (ipertensione, fumo di sigaretta, dislipidemia, familiarità per eventi cardiovascolari, microalbuminuria). A fronte dei presupposti fisiopatologici a favore dell impiego dell ASA nella popolazione diabetica, i trial di intervento hanno prodotto risultati di non univoca interpretazione Quale possibile spiegazione della minore efficacia dell ASA nei diabetici viene ipotizzata una più frequente resistenza all azione dell aspirina rispetto ai non diabetici (20% in alcuni studi). Standard di cura italiani per i pazienti con diabete mellito, 2007,

22 Importanza di controllare i fattori di rischio non glicemici Xxxxxxx xxxxxxx

23 The next puzzle tile Aim at near-normal glycemic control Considere Pathophysiological basis of desease HR - Relative risk 1.0 CVD RCV-Emodynamic alterations hyperglicemia Treat promptly all CV risk factors Treatment Diabetes Plasma Glucose exposure Microvascular

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