CONGIUNTURA INDUSTRIA

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Transcript:

CONGIUNTURA INDUSTRIA Indagine sull industria manifatturiera della provincia di Biella 1 trimestre 2008 A cura dell Ufficio Studi

CONGIUNTURA INDUSTRIA 1 TRIMESTRE 2008 L INDUSTRIA BIELLESE SEGNA ANCORA IL PASSO La congiuntura internazionale negativa aumenta le difficoltà delle produzioni locali Lo scenario internazionale Il 2007 si è chiuso ancora una volta con una crescita sostenuta del PIL mondiale (+5,2%) ma le previsioni per il 2008 sono più caute: +3,9% la stima Prometeia. Sono molti gli elementi di fragilità del contesto internazionale. Primo tra tutti è la crisi in atto nell economia degli Usa: la recessione negli Stati Uniti appare ormai certa, almeno per quel che riguarda il primo semestre del 2008. In questo contesto, la tenuta del ritmo di sviluppo dei paesi emergenti e l effettiva possibilità di Europa e Giappone di svincolarsi dalla recessione Usa sono rilevanti per evitare una recessione mondiale. Commercio mondiale di merci e servizi 14 12 10 8 6 Il 2007 segna il terzo anno consecutivo di rallentamento del ritmo di espansione per gli Usa, rallentamento in larga misura determinato dalla caduta degli investimenti residenziali. Per quel che riguarda i primi mesi del 2008, le indicazioni congiunturali segnalano un deterioramento delle condizioni economiche. Il presidente della Fed, Ben Bernanke, prevede un primo semestre con crescita nulla, se non in flessione. Gli investimenti nel mercato immobiliare continuano a calare e la disoccupazione aumenta, non solo nel settore delle costruzioni e dell industria, ma anche in qualche comparto dei servizi. Gli effetti della politica economica operata dalla Fed dovrebbero, comunque, garantire una sia pur lieve crescita nel corso del secondo semestre. Prometeia prevede una crescita del Pil Usa attorno all 1 per cento medio annuo per il 2008 e 2009, per poi recuperare nel 2010. 4 2 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008* * Stima Fonte: PROMETEIA, Rapporto di previsione - aprile 2008 Le principali variabili internazionali 2006 2007 2008 2009 2010 Pil mondiale 5,2 5,2 3,9 3,9 4,6 Pil dei G7 2,7 2,2 1,1 1,4 2,4 Inflazione dei G7 2,3 2,1 2,9 2,2 2,1 Commercio internazionale 9,1 6,5 4,6 6,3 8,0 Brent: $ per barile 66,3 72,6 97,0 90,8 99,8 $ 1991 per barile 60,0 60,8 73,0 66,4 71,3 Fonte: PROMETEIA, Rapporto di previsione, aprile 2008 Le informazioni congiunturali relative agli ultimi mesi lasciano supporre un forte decremento della crescita dell economia giapponese nel corso del 2008. I giudizi delle imprese sono in netto deterioramento soprattutto a causa dell aumento dei costi di produzione che erodono i margini di profitto. In forte flessione anche gli indicatori sulla fiducia delle famiglie. CCIAA di Biella Congiuntura dell industria 1 trimestre 2008 2

Nel complesso il 2008 dovrebbe concretizzarsi in un aumento del Pil intorno all 1,3 per cento. L economia cinese nel corso del 2007 è cresciuta dell 11,4 per cento, confermando ancora una volta l eccezionale processo di sviluppo economico che è in corso nel paese. Nei prossimi anni il ritmo di crescita permarrà elevato, anche se su livelli inferiori a quelli attuali. Infatti il rallentamento mondiale potrà intaccare la crescita delle esportazioni, e l inflazione (che nel 2007 ha raggiunto quasi l 8 per cento) limiterà la crescita dei consumi. Inoltre vanno considerate le ripercussioni sui consumi del fortissimo calo della borsa di Shanghai degli ultimi mesi. Anche per l economia indiana si prevede un 2008 in forte crescita, ma su livelli lievemente inferiori a quelli raggiunti negli ultimi anni. Il Pil è sostenuto dalla crescita dei servizi, mentre il settore agricolo ha fatto registrare un risultato in rallentamento; inoltre, il rialzo dei salari ha contribuito a far crescere i consumi. Per quel che riguarda le altre economie asiatiche, va evidenziata una generale situazione molto positiva grazie allo sviluppo degli investimenti, all accelerazione dei consumi e alla crescita dell occupazione. La previsione di crescita per l Uem nel 2008 è stata rivista al ribasso (+1,4 per cento), a causa di una forte decelerazione nei mesi estivi in concomitanza con la recessione Usa e il rallentamento della crescita internazionale. La crescita dei prezzi in dollari delle materie prime è compensata solo parzialmente dal rafforzamento dell euro, tanto che l inflazione ha raggiunto in marzo un nuovo livello massimo. L elevata inflazione avrà degli effetti negativi sui consumi delle famiglie, e si rifletterà in un rallentamento del ritmo di espansione della spesa per consumo privato. Nel 2008 è atteso, inoltre, un rallentamento del ritmo di crescita dell occupazione. Nel corso degli ultimi anni si sono resi evidenti i diversi modelli di sviluppo seguiti dai grandi paesi dell Uem. Da una parte la Germania che ha aumentato il contributo delle esportazioni reali nette alla crescita del Pil nonostante condizioni meno favorevoli nei mercati internazionali, dall altra parte, la Spagna e in parte la Francia sostenute dalle voci interne di spesa che attivano un elevato assorbimento di prodotti esteri. Andamento prospettico dei principali paesi 2006 2007 2008 2009 2010 Stati Uniti Pil reale (var. %) 2,9 2,2 0,8 1,1 2,8 Inflazione 3,2 2,9 3,6 2,6 2, 2 Giappone Pil reale (var. %) 2,4 2,1 1,3 1,7 2,1 Inflazione 0,3 0,0 0,8 0,8 1, 4 Germania Pil reale (var. %) 3,1 2,6 1,3 1,4 2,0 Inflazione 1,8 2,3 3,1 2,3 2, 3 Francia Pil reale (var. %) 2,2 1,9 1,4 1,6 2,0 Inflazione 1,9 1,6 3,0 2,2 2, 1 Regno Unito Pil reale (var. %) 2,9 3,1 2,1 2,3 2,5 Inflazione 2,3 2,3 2,7 1,9 2, 0 Spagna Pil reale (var. %) 3,9 3,8 1,7 1,8 2,2 Inflazione 3,6 2,8 2,5 2,8 2, 7 Italia Pil reale (var. %) 1,8 1,5 0,5 1,0 1,6 Inflazione 2,1 1,8 3,0 2,3 2, 3 U.E.M. (12 paesi) Pil reale (var. %) 2,9 2,6 1,4 1,5 2,1 Inflazione 2,2 2,1 3,2 2,3 2, 3 Cina e subcontinente indiano Pil reale (var. %) 10,4 10,6 9,1 8,4 8,9 Inflazione* 3,6 5,0 6,1 5,1 4,8 Fonte: PROMETEIA, Rapporto di previsione - aprile 2008 * Deflattore della domanda interna Nel 2008 la crescita del Pil nel Regno Unito dovrebbe attestarsi attorno al 2,1 per cento, in netto calo rispetto alla crescita del 2007 (+2,9 per cento). Tale calo è imputabile ad un rallentamento della domanda interna e alla riduzione degli investimenti privati. CCIAA di Biella Congiuntura dell industria 1 trimestre 2008 3

Si interrompe, quindi, la fase di espansione e la crescita del Pil nei prossimi anni dovrebbe attestarsi attorno al 2,4 per cento medio annuo. al 58,7, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 6,1 per cento (era il 6,8 per cento nel 2006). Lo scenario nazionale Tre trimestri di crescita mediamente nulla e una timida ripresa nell ultimo trimestre dell anno fermerebbero la crescita media per il 2008 allo 0,5 per cento, valore molto inferiore a quella per l area euro (1,4 per cento). Nel frattempo, complici gli aumenti dei prezzi del petrolio e delle materie prime agricole, l inflazione è risalita in marzo al 3,6 per cento, a fronte di una crescita del 3,5 per cento dell inflazione europea. Nonostante un allentamento della politica fiscale e la conclusione di numerosi contratti di lavoro, il rimbalzo dell inflazione sta limitando il reddito reale delle famiglie e ne sta condizionando negativamente la fiducia. Inoltre, il valore della ricchezza in immobili sta scontando l arresto del ciclo espansivo conosciuto nel passato decennio. Tutto ciò concorre a frenare la spesa delle famiglie. Condizioni di domanda deboli e incerte bloccheranno i piani di investimento anche per tutto il 2008. Anche il 2009 sarà un anno di crescita limitata per il nostro paese, a causa della lentezza con cui si risolverà l attuale rallentamento ciclico dell economia globale. Sarà solo a partire dal 2010 che potranno essere recuperati tassi di sviluppo superiori al punto percentuale. Per quanto riguarda le esportazioni, il loro ritmo di espansione è previsto in lieve aumento, grazie agli effetti prodotti dal processo di ristrutturazione che vede il riposizionamento di una parte della nostra produzione su beni a più elevato contenuto di valore aggiunto. Dati positivi provengono, invece, dal mercato del lavoro: nella media del 2007, il tasso di occupazione italiano è cresciuto dal 58,4 per cento Lo scenario biellese I dati definitivi riguardo la produzione industriale biellese risultano ancora più negativi del previsto: la produzione nel primo trimestre 2008 è infatti risultata in calo del 4,9% rispetto al primo trimestre 2007, e il dato relativo al solo settore tessile parla di un trend in calo del 5,7%. A livello regionale si evidenzia una crescita generale del comparto manifatturiero (+0,9%) grazie alle ottime performance dell industria meccanica e di quella dei mezzi di trasporto. La produzione del settore T/A risulta, però, in netto calo in tutta la regione (-3,7%), con l unica significativa eccezione della provincia di Torino in cui il dato è positivo (+2,8%). Nella nostra provincia la contrazione riguarda in modo particolare le imprese di maggiori dimensioni, con oltre 250 dipendenti, che hanno evidenziato una riduzione della produzione pari al -7,6%. La disaggregazione settoriale mostra come le imprese che soffrono di più siano le Filature (-8,7%) e i Finissaggi (-7,1%). Dopo una serie di trimestri positivi, anche il settore meccanotessile mostra segnali negativi: la produzione è infatti risultata in calo del 5,2% e a ciò si deve aggiunge il calo degli ordinativi dall estero (-30,5%). Il dato relativo all andamento degli ordini è invece positivo per tutti i comparti tessili. In particolare i segnali migliori provengono dalle Tessiture, che addirittura dichiarano una crescita di quasi il 54% degli ordini dall estero. Il grado di utilizzo degli impianti si attesta a quota 76,9%, valore in crescita rispetto alla precedente rivelazione. CCIAA di Biella Congiuntura dell industria 1 trimestre 2008 4

Grafico 1. Distribuzione del campione Altre Industrie 17% Filature 27% Meccaniche 16% Altre Tessili 8% Finissaggi 11% Tessiture 21% Settore Tabella 1. Andamento produzione / ordini per settore Andamento della produzione rispetto allo stesso trimestre anno precedente Andamento degli ordini rispetto al trimestre precedente dall'interno dall'estero FILATURE* -8,75% +8,47% +15,15% TESSITURE -2,33% +20,68% +53,86% FINISSAGGI -7,08% +3,37% +4,71% ALTRE TESSILI -5,63% +9,40% +4,40% MECCANICHE -5,23% +1,27% -30,46% INDUSTRIE VARIE +1,78% -4,24% -1,14% TOTALE -4,90% +8,56% +21,29% *N.B. Preparazione e filatura delle fibre tessili (compresa sgrassatura, cardatura, pettinatura ecc.) Tabella 2. Andamento produzione / ordini per classi di addetti Classi di addetti Andamento della produzione rispetto allo stesso trimestre anno precedente Andamento degli ordini rispetto al trimestre precedente dall'interno dall'estero 10-49 -3,10% +0,73% -6,53% 50-249 -5,36% +21,66% +40,95% 250 ed oltre -7,60% +12,39% +13,61% TOTALE -4,90% +8,56% +21,29% CCIAA di Biella Congiuntura dell industria 1 trimestre 2008 5

Grafico 2. Andamento della produzione variazioni percentuali tendenziali annue - serie storica 1998-2008 8% 6% 4% 2% 0% -2% -4% - 4,90% -6% -8% 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 08 Settore Tabella 3. Grado di utilizzo degli impianti GRADO DI UTILIZZO DEGLI IMPIANTI 4 trimestre 2007 1 trimestre 2008 Variazione % FILATURE* 73,00% 78,68% +7,78% TESSITURE 81,59% 76,54% -6,19% FINISSAGGI 68,69% 71,37% +3,90% ALTRE TESSILI 71,62% 73,86% +3,13% MECCANICHE 83,47% 82,25% -1,46% INDUSTRIE VARIE 73,71% 74,61% +1,22% TOTALE 75,53% 76,90% +1,81% *N.B. Preparazione e filatura delle fibre tessili (compresa sgrassatura, cardatura, pettinatura ecc.) CCIAA di Biella Congiuntura dell industria 1 trimestre 2008 6

Grafico 3. Grado di utilizzo degli impianti TOTALE INDUSTRIE VARIE MECCANICHE ALTRE TESSILI FINISSAGGI TESSITURE FILATURE* 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 4 2007-1 2008 CCIAA di Biella Congiuntura dell industria 1 trimestre 2008 7