Guido Tonelli Cercare mondi Esplorazioni avventurose ai confini dell universo
Proprietà letteraria riservata 2017 Rizzoli Libri S.p.A. / Rizzoli, Milano ISBN 978-88-17-09225-8 Prima edizione: febbraio 2017 Realizzazione editoriale: Studio Editoriale Littera, Rescaldina (MI)
Cercare mondi
A Elena e Giuliano, che vedranno un mondo che noi possiamo solo immaginare.
E il naufragar m è dolce in questo mare. Giacomo Leopardi La vera musica è il silenzio. Tutte le note non fanno che incorniciare il silenzio. Miles Davis
Prologo Il sogno di un bambino
L hanno ritrovato pochi mesi fa, in una grotta carsica delle Prealpi Venete, nascosto in un cumulo di detriti dove giaceva da 50.000 anni. I paleon tologi che setacciavano i sedimenti non potevano credere ai loro occhi quando hanno visto quel piccolo molare, che un tempo apparteneva a un bambino Nean derthal, una specie umana estinta durante l ultima grande glaciazione. È un reperto importante, perché i denti ci dicono molto della vita che conducevano quei nostri antenati: lo strato di dentina ci fornisce informazioni sull età e sulle fasi di crescita, le tracce di carie e le microstriature della superficie di masticazione ci raccontano il tipo di alimentazione e se venivano usati come strumenti di lavoro, per strappare le pelli, o rompere le noci. Dell uomo di Neanderthal sono stati ritrovati 13
Cercare mondi migliaia di reperti che ci consegnano un immagine molto complessa di questi nostri predecessori, ben diversa da quella stereotipata diffusa dai documentari più dozzinali. I Neanderthal hanno popolato l Europa e molta parte dell Asia per centinaia di migliaia di anni e si sono adattati a tutte le nicchie ecologiche del continente. Avevano la pelle chiara e alcuni esibivano lunghe chiome di capelli rossi. La loro scatola cranica era più capiente della nostra e sapevano costruire strumenti molto sofisticati: lame taglienti, raschiatoi, punte di zagaglia. Conoscevano la tecnica di fabbricare canoe scavando tronchi e si pensa che navigassero a vista per raggiungere le isole Ionie, dove sono stati ritrovati i loro strumenti di lavoro più affilati. Erano abili cacciatori e si nutrivano principalmente di carne, ma anche di vegetali cotti. Vivevano in piccoli gruppi, clan famigliari che praticavano la raccolta e la caccia a ogni sorta di prede, compresi i grossi mammiferi. Quando si devono organizzare attività complesse come la caccia grossa, occorre decidere una strategia. Per preparare un azione coordinata e pericolosa bisogna comunicare, avere una forma di linguaggio, segni, strumenti di comunicazione. La piccola comunità si impegnava a seppellire i 14
Il sogno di un bambino morti e si mettevano nelle tombe alcuni preziosissimi strumenti di lavoro. Cosa li ha portati, oltre 170.000 anni fa, a spingersi nel profondo di grotte pericolose, percorrere 366 metri in un buio inquietante, rotto soltanto da qualche tizzone acceso, e poi staccare dal fondo grosse stalagmiti, quattrocento pezzi pesanti e lunghi dai due ai sette metri, per disporle in cerchi monumentali e accendere fuochi al loro interno? Chi erano quelli che praticavano fori sulle ossa di grandi animali o incidevano segni geometrici nelle pareti delle caverne? Tutto questo ci suggerisce che i Neanderthal avessero abilità cognitive complesse, e fossero probabilmente capaci di pensiero simbolico. Forse hanno trasmesso ai Sapiens, da cui noi discendiamo, qualcosa di molto più importante di quell 1-4% di loro geni che ancora ritroviamo nel nostro patrimonio di eurasiatici: una visione del mondo che si tramanda fra generazioni tramite il linguaggio, i rituali e le prime forme di rappresentazione. Ecco perché mi piace immaginare il bambino di otto anni, il cui molare ha fatto la gioia dei ricercatori, mentre guarda il cielo stellato fuori dalla grotta che ospita il suo clan. E a un certo punto lo vedo porre ai capi del piccolo gruppo famigliare, usando 15