Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 1 Condizioni attentive della relazione di autorità LEADERSHIP E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Prof. Giuseppe Crea Pontificia Università Salesiana Roma Il superiore cresce insieme con il gruppo, conosce le esigenze del gruppo, e dà direzione in funzione degli obiettivi che il gruppo si pone Egli lavora in modo assertivo ed efficace usando in modo saggio e costruttivo le proprie capacità cognitive e il proprio mondo emozionale, perché la riscoperta di tali doni possa essere utile per esercitare un servizio di dedizione per la crescita degli altri L interdipendenza tra superiore, gruppo e contesto come una realtà processuale e dinamica Lo stile interattivo del superiore si permea di valori fondamentali, quali il rispetto, la considerazione dell altro, il senso di responsabilità, che costituiscono elementi indispensabili per una effettiva umanizzazione dei rapporti interpersonali tra leader e comunità Essere superiori quindi non significa essere arrivati ma è una condizione di continua crescita della propria consapevolezza e della consapevolezza altrui, direi che è un cammino di conversione permanente per integrare insieme il proprio Io al Noi comunitario Il superiore funge da facilitatore non tanto perché lavora per la comunità, ma con la comunità, valorizzando le risorse dei singoli, promuovendo la dialogicità nell interazione, stimolando la corresponsabilità nel raggiungimento delle mete personali e comuni L attenzione alla situazione Per star bene in comunità occorre scoprire le tante realtà presenti nei mille vasi di argilla delle nostre realtà quotidiane, interpersonali e intrapsichiche, per fare discernimento e per saper riscoprire e gioire dei tanti doni che il Signore mette a disposizione nella vita comunitaria e, più in generale nella vita consacrata Gli avvenimenti che accadono all interno di una comunità religiosa non sono da considerarsi in sé ma nel significato che hanno per il gruppo Il compito del superiore diventa quello di facilitare la consapevolezza di ciò che si vive in comunità, sia per affrontare le situazioni difficili che a volte si trovano a vivere, sia per facilitare lo sviluppo personale ed interpersonale in vista del raggiungimento degli obiettivi di gruppo
Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 2 Il leader e le situazioni problematiche Se da una parte è vero che le persone non hanno bisogno del superiore soltanto quando hanno problemi, è anche vero che molte volte si fa riferimento a lui proprio dinanzi alle situazioni difficili Per questo coinvolgimento si viene a determinare uno spazio-piattaforma dove: Il leader è interpellato a dare risposte congruenti con quello che sente e con ciò che intravede come giusta direzione in vista del raggiungimento degli obiettivi Il gruppo è interpellato a sintonizzarsi su sé (sulle proprie esigenze, bisogni attese, progetti) e sulla guida offerta Il leader e le situazioni problematiche La funzione essenziale di un leader è quella di accorgersi delle realtà che sono presenti nella situazione della propria comunità, cogliere le diverse realtà che si respirano in seno al gruppo, identificare le istanze propositive per riuscire ad iniziare un processo di risoluzione in un contesto collaborativo Un esempio: Superiora consorella consorella Revisione Lavoro pastorale consorella Progetto integrato Dalla pluralità delle situazioni comunitarie alla gestione delle risorse Un membro del gruppo si rivolge alla superiora per avere approvazione su questioni che lui sa e può risolvere da solo Superiora Uff! Il leader è chiamato a riconoscere i contrasti presenti nel gruppo in modo attentivo, per poi riuscire a gestirli in maniera adeguata il superiore quindi è osservatore attento delle condizioni problematiche La sua difficoltà a decidere se rispondere al bisogno della consorella di essere aiutata, oppure se esprimere il suo disagio rispetto al suo comportamento di dipendenza? Importante rendersi conto delle diverse opzioni: di ciò che accade in se stesso (non nostro caso: la superiora si sente irritata e infastidita), di ciò che stanno vivendo gli altri che si rivolgono a lui (nel nostro esempio: la consorella esplicita il bisogno di essere aiutata) I conflitti generano normalmente sentimenti di ostilità che però, in nome del bene comune, possono essere soppressi Questo è un dato molto importante nei vissuti interpersonali di gruppi in cui la dedizione reciproca è alla base dell interazione
Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 3 Infatti, la soppressione dell ostilità non migliora la situazione quando ci sono tensioni tra le persone In questo caso un superiore che si impone perché le persone perseguano la concordia comune, potrebbe trovarsi con la brutta sorpresa di reazioni esattamente opposte Tipi di conflitto Conflitti di interesse in cui le persone, benché vivono i rapporti tra loro fondandosi su motivazioni e progetti comunitari ben esplicitati nei documenti, concretamente tendono a vivere la propria vita secondo un ordine del giorno personale che inevitabilmente si diversifica da soggetto a soggetto Le persone possono sopprimere i sentimenti ostili mettendo in atto ogni mezzo per evitare l ostilità aperta Si accumulano però risentimenti, ansia, disagio, sofferenza; così la relazione si deteriora, anche se in superficie appare armoniosa Tipi di conflitto conflitto manifesto e conflitto latente conflitto espressivo: ha per scopo la diretta espressione di ostilità diffusa e si contrappone al conflitto strumentale, inteso come un mezzo per raggiungere fini realistici, mezzo che può essere abbandonato qualora ne sopraggiungesse un altro ritenuto più efficace per gestire il conflitto di interesse Ciò che minaccia l'equilibrio di una struttura comunitaria non è il conflitto in quanto tale, ma la rigidità stessa della struttura, soprattutto quando le persone si irrigidiscono su posizioni ideali rispetto a regole e norme, diventando intolleranti verso le esigenze degli altri e dando luogo ad un accumulo di ostilità sottesa e non detta Più questa ostilità viene repressa, più pericoloso è il conflitto quando si manifesta Ostilità da conflitto Essa tende ad essere molto alta quando si nega l'esistenza del conflitto come conflitto di interesse Se impedite di perseguire fini individuali, la frustrazione conseguente sviluppa ostilità, considerata come il livello di concentrazione negativa tra i membri di un gruppo Quando questa ostilità reciproca viene condivisa e comunicata attraverso dei comportamenti relazionali, essa può diventare occasione di crescita relazionale A lungo andare, però, le persone possono vivere delle relazioni insoddisfacenti e faticose che comportano eterne sfiducie in se stessi e nelle persone con le quali si vivono L attenzione del superiore non deve essere rivolta alla totale eliminazione delle tensioni, quanto alla loro utilizzazione per migliorare i rapporti tra le persone Competizione da conflitto Essa implica un'opposizione negli scopi, cosicché la probabilità di raggiungere lo scopo da parte di uno è inversamente proporzionata alla probabilità dell'altro Nel conflitto conseguente alla competizione, le azioni incompatibili riflettono degli scopi incompatibili
Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 4 Competizione da conflitto Invece il conflitto può accendersi anche quando non c'è alcuna incompatibilità di scopi, percepita o reale Così se due consorelle sono in contrasto su come limitare i loro impegni per essere più presenti in comunità, esse non hanno scopi che si escludono a vicenda, in quanto il fine è lo stesso, ma possono essere in competizione per il compromesso Nel momento di immaturità relazionale c'è un tentativo di eliminare rigidamente uno dei due poli (il polo relazione o quello di distanza) Si instaura una sorta di relazionalità irreale e distorta quando si esclude la possibilità di ogni relazione che possa prendere in considerazione un noi (esclusione della polarità relazione), oppure quando c è una relazionalità confusa, che non permette alcuna presenza dell' io (esclusione della polarità distanza ) Il perché dei conflitti In una prospettiva interpersonale possiamo distinguere nelle relazioni comunitarie la confluenza di esigenze individuali e di dinamiche interpersonali, facendo emergere le dimensioni della relazione e della maturità Mettiamoci per un momento dal punto di vista di un osservatore esterno che osserva il confratello A irritato e il confratello B irresponsabile La prima dimensione riguarda la natura di sé-in-relazione, che si esprime sempre come dualità dell'esistenza umana, in quanto possibilità di distanziarsi dagli altri e di entrare in relazione con gli altri Tutti noi, nelle diverse situazioni della vita e con modalità diverse, possiamo scegliere la distinzione, ponendoci come io separato o entrare in relazione con l'altro per diventare parte di un noi La parabola del martello (gioco: THBF) Un confratello (A) vuole appendere un quadro, ha il chiodo ma non il martello, per cui decide di andare dall economo (B) a farselo prestare. Gli sorge il dubbio: E se l economo non me lo vuole prestare? Già ieri mi ha salutato appena: forse aveva fretta, ma se ce l ha con me? No, io non gli ho fatto niente, e io, se qualcuno mi chiedesse un martello, glielo darei subito, perché è così che si fa. E perché lui no? Come può rifiutarsi di fare un piacere ad un confratello? Gente di questo tipo rovina nella fraternità. E per giunta si immagina che io abbia bisogno di lui solo perché possiede un martello!! Adesso basta!. E così esce risoluto, bussa alla porta dell economo, e prima che costui abbia il tempo di dire buon giorno, gli grida: Tieniti pure il tuo martello, villano!. Al che l economo Adesso ho fretta. Sono molto arrabbiata con te Non mi interessa, ma io continuo così Tu non lo sai cosa ti combino! La seconda dimensione è quella della maturazione che è legata, ma non necessariamente, al trascorrere del tempo Nello stadio dell'immaturità la persona non è in grado di formare relazioni basate sulla differenziazione, mentre nello stadio della maturità è capace di assumere una responsabilità autentica per la propria individuazione e per stabilire relazioni che rispettano la differenziazione A B Appare che A è realmente messa in difficoltà, per esempio, dalle risposte irragionevoli di B, la quale o effettivamente si comporta da irresponsabile o riesce a produrre deliberatamente il proprio comportamento irritato
Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 5 Sono molto arrabbiata con te A Non mi interessa, ma io continuo così Tu non lo sai cosa ti combino! B La leadership logorante nel primo caso B è la causa del comportamento della superiora A, ed essa è come A sta affermando nel secondo caso l'irritazione di A è allo stesso tempo intenzionale e per nulla reale, oppure è realmente irritata e non agisce intenzionalmente l autoinganno sia di A che di B sta nel produrre delle sensazioni che sono strumenti di accusa reciproca La loro irritabilità o sofferenza è qualcosa che realmente provano, nonostante sia basata su una falsificazione dei rapporti Il superiore stressato La consapevolezza di essere sotto osservazione per le diverse urgenze a cui devono rispondere porta il superiore a valutare prematuramente i progressi compiuti, a ridurre quindi la possibilità di sperimentare e sperimentarsi nella loro opera di mediazione Il senso di questo conflitto i protagonisti agiscono a un basso livello di autoconsapevolezza con un atteggiamento attentivo il superiore può accorgersi di quello che accade realmente nell interazione, affinché le persone possano rivedere le proprie modalità interattive disfunzionali, grazie al suo aiuto autorevole Il superiore stressato Lo stress del superiore diventa una sorta di lenta riduzione di entusiasmo e di progressivo indurimento emozionale, dimensioni caratteristiche di uno stato d animo di chi si disaffeziona del suo ruolo e del suo servizio, vivendo il tutto come una fatica La maturità relazionale però non è questione di tutto o niente; per questo è importante una fase di transizione per cui possiamo distinguere i seguenti momenti nello sviluppo dei rapporti interpersonali difficili Nello stadio di transizione l azione del superiore come mediatore attento e partecipe è particolarmente importante per cogliere gli elementi essenziali di questa diversa tensione tra relazione e distanza, ma apre anche la strada per possibili condizioni risolutive per rilevare le risorse presenti nella piattaforma relazionale Il superiore bruciato dinanzi a situazioni complesse come quelle che a volte egli deve affrontare in comunità, il rischio è di andare in cortocircuito
Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 6 Il superiore bruciato Il burnout è una strategia stressante di adattamento che viene messa in atto quando non si dispongono delle risorse adeguate per fronteggiarlo è una sorta di ritirata psicologica dal coinvolgimento comunitario e dalle richieste delle persone con cui si vive, in risposta ad un eccessivo stress o insoddisfazione, per cui ciò che era sentito come vocazione diventa soltanto una routine il rischio è di andare in cortocircuito possiamo distinguere diverse fasi riconoscere la situazione come importante impegnarsi a ricercare una adeguata risoluzione mediante azioni di routine l'attivare un livello ottimale di motivazione, né troppo debole da non sostenere l'ingaggio, né troppo intensa da impedire un certo distanziamento dal problema Il superiore bruciato Alla base del progressivo esaurimento ci sono le eccessive domande di disponibilità da parte dei membri della comunità La persistenza di tali richieste di aiuto sovraccaricano il responsabile della comunità e lo spingono a ritirarsi progressivamente da una situazione relazionale percepita come emotivamente coinvolgente, distaccandosi così dalle persone per le quali aveva scelto quella determinata professione di aiuto «Cortocircuitato è l operatore che alla domanda se sarebbe disposto ad essere fra dieci anni allo stesso posto a fare lo stesso lavoro, risponde: preferirei essere morto!» sviluppare delle condizioni che permettono la riformulazione del problema una volta entrati nella fase di stallo disponibilità di idee e di risorse cognitive; le idee sono importanti per la risoluzione creativa del conflitto ed è utile ogni fattore che allarga il raggio delle idee e delle alternative Che fare per evitare il burnout? trovare il giusto equilibrio tra dare e ricevere, tra stress e calma, tra attivismo e riposo essere autenticamente interessato al benessere di tutta la comunità, ma contemporaneamente mantenere una giusta distanza psicologica dai loro problemi Il processo cooperativo comporta 1. una comunicazione aperta e sincera su informazioni significative che permettono di costruire una definizione precisa dei problemi che si stanno affrontando assieme In questo modo si realizza una sintesi delle risorse comuni che allarga le forze disponibili 2. incoraggia la legittimità degli interessi reciproci e della necessità di ricercare una soluzione rispondente ai bisogni di tutti In questo clima è favorita l'utilizzazione delle specifiche capacità di ognuno 3. Infine promuove degli atteggiamenti amichevoli che rendono i membri della comunità sensibili verso gli interessi comuni mentre minimizzano le differenze Verso una gestione collaborativa delle situazioni interpersonali difficili processo cooperativo Il superiore efficace è colui che è capace di non strafare ma di far fare con la saggezza del gruppo comunitario Egli quindi non è colui che si assume la piena responsabilità di risolvere i problemi da solo; egli può mediare per usare le risorse dei membri della comunità
Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 7 processo cooperativo Egli quindi è anzitutto un facilitatore all interno del gruppo della scoperta continua e quotidiana delle diversità di ognuno, perché appunto facilita la consapevolezza delle persone dinanzi alle tante cose da fare o le tante situazioni da vivere Conoscere il proprio modo di vivere i conflitti interpersonali... per apprendere a gestire i conflitti Alcune dimensioni dei conflitti soddisfare il proprio interesse (centrato su di sé) soddisfare gli interessi degli altri (centrato sugli altri) Incrociando queste due dimensioni si ottengono 5 stili di gestione dei conflitti interpersonali Interesse Dominare/ competere Integrazione/ collaborazione per se Compromesso stessi Evitare Sottomizzione /accondiscendenza Interesse per gli altri