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Transcript:

Ebola, caso sospetto nelle Marche, ma dovrebbe trattarsi di malaria. La dichiarazione di Mezzolani SOSPETTO CASO EBOLA, IN CORSO IL TRASFERIMENTO DELLA PAZIENTE DALL OSPEDALE DI CIVITANOVA ALLA DIVISIONE MALATTIE INFETTIVE DI TORRETTE Di ritorno dal Paese d origine, la Nigeria, la donna 42enne ha presentato sintomi compatibili per l attivazione del protocollo sanitario di allerta emanato nei giorni scorsi dalla Regione Marche Ancona, 2014-09-09 Nella mattinata odierna è stata visitata presso il pronto soccorso dell Ospedale di Civitanova Marche la signora EL di 42 anni, di origini nigeriane, ma residente nelle Marche da molti anni la quale, dopo sei giorni dal rientro in Italia dal suo paese di origine, ha manifestato febbre superiore a 38 C, dolori muscolari, nausea e vomito. Poiché la paziente ha sintomi compatibili anche con l esordio della malattia causata dal virus ebola ed è rientrata in Italia da meno di 21 giorni (periodo massimo di incubazione), il caso ha le caratteristiche per la attivazione del protocollo di allerta per la verifica di casi sospetti che la

Regione Marche ha emanato recentemente a seguito delle direttive nazionali. In questo momento è in corso il trasferimento presso la Divisione di Malattie Infettive emergenti e degli immunodepressi dell A.O. Ospedali Riuniti di Ancona che è stata identificata come punto unico di ricovero regionale in tali circostanze. Il centro regionale si coordinerà, secondo le necessità, con il centro di riferimento nazionale Spallanzani di Roma. Sospetto caso di Ebola nelle Marche, le condizioni della paziente: caso segnalato come a basso rischio. I campioni già allo Spallanzani di Roma Ancona, 2014-09-09 19:00:26 Entro le prossime 24 ore sono attesi i risultati dell esito del test per il virus Ebola effettuato sulla paziente di 42 anni di origine nigeriana, ma residente da molto tempo nelle Marche, ricoverata oggi agli Ospedali Riuniti di Torrette di Ancona, proveniente dall Ospedale di Civitanova Marche, con una sintomatologia compatibile con un sospetto caso di Ebola. Lo comunica la Direzione della Divisione di Malattie Infettive Emergenti e degli Immunodepressi, presso cui la paziente è ricoverata. I campioni biologici sono stati inviati alle 15.30 al centro di riferimento nazionale Spallanzani di Roma, dove sono giunti nel tardo pomeriggio. A una prima analisi, dopo le visite di Torrette, i medici segnalano comunque il caso come a basso rischio. Il caso sospetto è stato gestito secondo lo specifico Protocollo regionale per MVE (sospetta malattia da virus Ebola), reso disponibile per le Aziende sanitarie della Regione Marche a partire dal 1 settembre scorso che rende operative nel nostro territorio le indicazioni del ministero della Salute. Il protocollo prevede la centralizzazione, presso la Divisione di Malattie Infettive Emergenti e degli Immunodepressi di Torrette di tutti i casi sospetti di MVE,

previa una preventiva valutazione del medico osservatore, secondo una specifica procedura clinica ed epidemiologica. In questo caso specifico, il criterio clinico era soddisfatto dalla presenza di una sindrome simil influenzale, caratterizzata da febbre sopra 38,5 C, cefalea, malessere generale, nausea, dolori muscolari; la paziente, visitata a Torrette, è risultata tranquilla, non particolarmente sofferente. Sono stati immediatamente eseguiti i prelievi per la diagnosi specifica di infezione da Virus Ebola (poi inoltrati presso il laboratorio di riferimento nazionale). Il criterio epidemiologico, a sua volta, è risultato compatibile, con la sospetta malattia, per un recente viaggio in Nigeria, dove la paziente ha soggiornato, in particolare, presso città di Lagos e Benincity, rientrando in Italia da meno di 21 giorni (tempo massimo di incubazione); alla anamnesi non sono emerse evidenze di contatti a rischio con persone malate o con sospetta malattia. Conseguentemente, secondo una prima valutazione, il caso può essere ritenuto a rischio basso. Nella giornata di domani verrà diramato un secondo comunicato sulle condizioni della paziente e il percorso diagnosticoterapeutico intrapreso. SOSPETTO CASO DI EBOLA NELLE MARCHE: LE ANALISI DI TORRETTE EVIDENZIANO PRESENZA DI MALARIA. La paziente nigeriana ricoverata ad Ancona per un sospetto caso di Ebola è ammalata di malaria. Per escludere la presenza anche del virus di Ebola occorre comunque attenere i risultati delle analisi in corso di svolgimento allo Spallanzani di Roma. Lo comunica la direzione sanitaria degli Ospedali Riuniti di Torrette di Ancona, dove la paziente è stata ricoverata presso la Divisione Malattie infettive, proveniente dall Ospedale di Civitanova Marche. Gli accertamenti effettuati contestualmente ad Ancona hanno evidenziato una infezione da plasmodio della malaria in coso, per la quale è stata iniziata la specifica terapia.

Sospetto caso Ebola, la dichiarazione dell assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani Almerino Mezzolani Ancona, 2014-09-09 La notizia è una di quelle che non vorresti mai sentire e tantomeno trovarti a gestire come assessore regionale alla Sanità. Ma abbiamo scelto la trasparenza della comunicazione e un flusso di notizie in tempo reale come unico modo in queste ore di rendere un corretto servizio informativo alla popolazione. Il sistema sanitario regionale e la Regione, sia come servizio Sanità che come Protezione Civile, stanno gestendo questo caso sospetto di Ebola con il massimo grado di attenzione come è scontato e giusto che sia. Ciò che vorrei far rilevare è che si tratta ancora di un sospetto e questo va tenuto ben presente in ogni tipo di informazione. Non si tratta di minimizzare ma nemmeno di allarmare prima che vengano fatti tutti i dovuti

accertamenti. Con la Divisione Malattie Infettive dell Ospedale regionale di Torrette dove la donna è stata ricoverata e con il dirigente medico, prof. Tavio restiamo costantemente in contatto da questa mattina, dopo aver appreso la notizia. L allerta che è scattata prontamente all Ospedale di Civitanova Marche e le procedure messe in atto dimostrano già un ottima efficacia operativa per la gestione di questo tipo di emergenza. La Regione Marche, infatti, con tempismo, senso di responsabilità e lungimiranza aveva recepito le indicazioni nazionali sul livello di attenzione, sorveglianza e controllo in caso si presentassero eventuali casi sospetti ed aveva elaborato nei giorni scorsi un protocollo con le linee guida da adottare da tutto il sistema regionale e locale. Alla redazione delle linee guida ha lavorato il Gruppo Operativo per le Emergenze Sanitarie (GORES) istituito dal Presidente della Giunta dopo l episodio della SARS. In questi anni si è collaudato un metodo di lavoro collegiale e una task force tra Protezione Civile, Assessorato alla Salute, Agenzia Sanitaria Regionale, Aziende del SSR, Ufficio di Sanità Marittima ed aeroportuale (USMAF) di Ancona, che ha già sperimentato positivamente e in più occasioni, la gestione di epidemie veterinarie con possibili riflessi sulla popolazione e la pandemia influenzale del 2009. Così il primo settembre scorso sono state inviate alle Aziende del SSR le indicazioni operative per organizzare in modo efficace ed omogeneo in tutto il territorio regionale la pronta risposta ad un eventuale caso sospetto: il punto di riferimento per l approfondimento diagnostico è stato centralizzato presso l Azienda Ospedali Riuniti di Ancona dove sono presenti sia reparti di Malattie infettive, che il laboratorio di Virologia già individuato a livello regionale per le problematiche di sanità pubblica. Gli altri reparti di malattie infettive del territorio, appartenenti alla Azienda Marche Nord ed all ASUR, sono stati individuati per

l eventuale ricovero di persone non malate ma che risultino contatti stretti e ad alto rischio rispetto al sospetto malato; i Servizi di Igiene Pubblica dell ASUR sono infine stati individuati per le valutazioni e la sorveglianza epidemiologica nel territorio. Le procedure saranno eventualmente modificate alla luce delle indicazioni internazionali e nazionali che dovessero susseguirsi.