13 Dicembre 2006 SEMINARIO Sicurezza in bosco ed in montagna Norme e comportamenti Aspetti gestionali e progettuali di competenza dei servizi agrituristici e delle aziende agroforestali. Provincia di Firenze Servizio di Protezione Civile Riccardo Iovi - Giulia Arnetoli Facoltà di Agraria Corso di laurea Agroingegneria DIAF Prof. Marco Vieri
La Provincia di Firenze Aspetti generali del territorio Il territorio provinciale di Firenze si estende per 351.568 ettari (al terzo posto per estensione in Toscana dopo le province di Grosseto e Siena). Circa la metà della superficie (174.320 ha) è occupata da formazioni forestali.
4,6% zone pianeggianti tra cui la Piana di Firenze Pistoia e le pianure del Mugello. 68,6% zone collinari estese nelle porzioni occidentali, meridionali e orientali della provincia; sono alternate ad aree montuose. Ricordiamo le colline del Chianti, Monte Albano, Reggello. 26,8% zone pedomontane e montane che mediamente si trovano dislocate sopre i 500 m s.l.m. comprendono il Mugello e l Alto Mugello.
QUOTE: - massima 1654 m s.l.m. Monte Falterona - minima 8 m s.l.m. - media 370 m s.l.m. Circa il 98% del territorio ha quote inferiori a 1000 m. Osservando la carta tematica (DTM modello digitale del terreno) elaborata tramite GIS, abbiamo una rappresentazione tridimensionale del terreno e questo ci permette di avere a colpo d occhio una visuale della morfologia complessiva del territorio.
Da quanto descritto si nota quanto il territorio della Provincia di Firenze sia piuttosto caratteristico e quanto le sue peculiarità ovvero la grande estensione, l l elevata diversità morfologica, le grandi superfici occupate da boschi che si estendono fino agli insediamenti urbani..lo rendano attraente a livello turistico e particolarmente adatto a varie attivita ttività sportive/ricreative tra cui spicca in modo rilevante l escursionismol escursionismo. Da non dimenticare che il territorio della Provincia si presta anche e in modo particolare alle attività venatorie, come la caccia, la pesca e alla raccolta di funghi.
I SENTIERI NELLA PROVINCIA DI FIRENZE La rete dei sentieri che attraversa le colline e le montagne è abbastanza accessibile ed è segnalata e catalogata a cura sia delle Comunità Montane che dal C.A.I.; è frequentata ogni giorno da centinaia di persone.
In assenza di una politica nazionale sui sentieri, ogni realtà si è organizzata in proprio, purtroppo spesso in disarmonia con quella confinante creando nel tempo una variopinta tavolozza di segnaletiche e numerazioni dei sentieri. La rete complessiva italiana dei sentieri si sviluppa per centinaia di migliaia di chilometri; buona parte di questa rete è però in disuso e solo 90-100 mila Km di percorsi si stima siano oggi utilizzati per scopi turistico- escursionistici La rete curata dal CAI è stimata oggi in circa 60 mila Km.
Chi ti move, o omo, ad abbandonare le proprie tue abitudini delle città, lasciare li presenti e li amici ed andare in lochi campestri per monti e per valli, se non la naturale bellezza del mondo? -Leonardo da Vinci- L escursionismo è una pratica sportiva che coinvolge un gran numero di appassionati, dai più esperti ai camminatori per caso. Tale pratica viene spesso considerata un attività ricreativa di seconda mano ma niente è più sbagliato in quanto a livello mondiale l escursionismo l sta acquistando notevole pregio, tanto da essere inserito tra le attività turistiche del futuro, nell ottica del cosiddetto ECOTURISMO. o turismo ecologico, si riferisce a un approccio al turismo caratterizzato da una duplice preoccupazione: per l ambiente dei luoghi visitati dal turista e per il benessere delle popolazioni che vi abitano. In ambienti e situazioni apparentemente tranquilli spesso si celano rischi difficilmente valutabili da chi non ha maturato esperienze idonee e per percepirli.
Anni sessanta: in Italia fa capolino il termine anglosassone TREKKING che un po alla volta si affianca per poi sovrapporsi, a quello di escursionismo. TREKKING: lunga escursione generalmente fatta a piedi su percorsi impervi, talora con pernottamenti di fortuna in tende e bivacchi. significato originario Viaggio su carri trainati da buoi -- termine che risale TO TREK, verbo che, in lingua Afrikaans (dialetto simile all Olandese) significa tirare ed è riferito alla grande migrazione cui furono costretti i coloni olandesi del Sud Africa fra il 1835 e il 1843, per sfuggire all avanzata degli inglesi. Per tale motivo oggi il termine TREK, TREKKING, è divenuto sinonimo di viaggio avventuroso, di notevole lunghezza da intraprendere a piedi o con l ausilio di mezzi locali (carri, cavalli, buoi.) ad esclusione di quelli meccanici.
Storia del trekking Sorgono agenzie Turistiche specializzate nell organizzazione di trekking extraeuropei (NEPAL Africa Cordigliera delle Ande..) Si riscoprono e si valorizzano le nostre montagne (Dolomiti), si realizzando Alte Vie e Grandi Traversate In questa fase Trekking diviene sinonimo di viaggio al di fuori dei confini europei. Il Trekking rimane un attivit attività sportiva impegnativa, ma fattibile anche nel nostro paese Nasce la Grande Traversata delle Alpi (GTA); 65 tappe Nasce la Grande Escursione Appenninica (GEA); 25 tappe, 400 Km tra Toscana ed Emilia Romagna.
OGGI in ITALIA Oggi in Italia, come nel resto del mondo, il TREKKING è di moda; si è affermato come attività sportiva e soprattutto turistica non solo in ambienti montani ma anche in campagna. In particolar modo in Toscana, i tanti agriturismi sparsi nelle campagne e sulle colline, organizzano percorsi escursionistici appositamente per i turisti che stanziano nelle loro strutture. Oltre a ciò sono nati i primi trekker di professione, pronti a mettersi al servizio di Enti e di Regioni interessati alla realizzazione di nuovi percorsi escursionistici per valorizzare intelligentemente il proprio territorio.. Sono nate e si sono specializzate industrie dedite a produrre e a mettere sul mercato equipaggiamenti e attrezzature sempre più sofisticate e costose..
..ho proprio voglio di fare una bella escursione ma prima. Mi preparo fisicamente!!...e anche moralmente! Mi preparo tecnicamente! Scelgo le imprese adatte alle mie possibilità!! Devo stare costantemente allerta, soprattutto là dove le difficoltà diminuiscono e quando la stanchezza annebbia i miei riflessi Studio il luogo dove andrò per conoscerne le avversità! Non sono un supereroe.riconosco i miei limiti! Mi informo su che tempo farà!
Di fondamentale importanza è la scelta del sentiero da percorrere: tale scelta va commisurata alle proprie capacità e a quelle delle persone che fanno parte del nostro gruppo. A tal proposito è stata creata una SCALA DELLE DIFFICOLTA sulla base delle seguenti caratteristiche: fondo del terreno Lunghezza del percorso Dislivello e quota Esposizione Eventuali difficoltà di orientamento Va comunque ricordato che le stagioni e le condizioni climatiche possono cambiare radicalmente le difficoltà dello stesso percorso.
T = TURISTICO itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento. Non è necessaria particolare esperienza o preparazione fisica. Di norma il dislivello è inferiore ai 500m.
E = ESCURSIONISTICO Sono i percorsi più ricorrenti Itinerari che si svolgono in genere segnalati, di maggior impegno fisico e di orientamento. Si snodano su terreni diversi, boschi, pascoli, ghiaioni.i pendii possono essere ripidi e a brevi tratti esposti, anche se abbastanza protetti da barriere e reti o attrezzati (cavi, brevi scalette, pioli). Non richiedono l uso di attrezzatura alpinistica. Per intraprendere questi tipi di percorso è necessaria una certa attitudine a camminare in montagna ed avere un equipaggiamento adeguato. Di norma il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000 m.
EE = ESCURSIONISTI ESPERTI Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l uso di attrezzatura alpinistica. Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento e un attrezzatura adeguati, oltre a un buon senso di orientamento. Normalmente il dislivello è superiore ai 1000 m.
EEA = ESCURSIONISTI ESPERTI CON ATTREZZATURA ALPINISTICA Itinerari che richiedono l uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, ecc..) Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende indispensabile saper utilizzare in sicurezza l equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all esposizione e ai terreni alpinistici.