Area Tutela e valorizzazione ambientale Settore Risorse Idriche e Attività Estrattive Servizio Cave

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Area Tutela e valorizzazione ambientale Settore Risorse Idriche e Attività Estrattive Servizio Cave art. 39 LR n. 14/98 RECUPERO DI CAVE CESSATE INDICAZIONI PER LA PREDISPOSIZIONE DEGLI ELABORATI CARTOGRAFICI PER LA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE AL RIASSETTO DI CAVE CESSATE (CAVE DI RECUPERO RG). Gli allegati - firmati digitalmente sia dal Legale rappresentante della Società richiedente che dal progettista incaricato dovranno essere trasmessi unicamente con i seguenti formati: - elaborati cartografici: file.pdf (Portable Document Format), file.dwf (AutoCad Design Web Format) o file.shp (Shapefile georeferenziati); - allegati testuali: file.pdf (Portable Document Format). Copia degli elaborati cartografici dovrà essere inviata contestualmente anche a tutti i soggetti interessati unitamente all'istanza. Ogni allegato cartografico dovrà contenere sia la planimetria sia le sezioni rappresentative; in alternativa, le sezioni quotate relative agli allegati 1, 2 e 3 possono essere raggruppate nell'allegato 3; ciascun allegato dovrà riportare la relativa legenda e nella parte in alto a sinistra il cartiglio secondo lo standard di seguito riportato come fac-simile. Si riportano di seguito le indicazioni per la redazione degli elaborati cartografici con l'indicazione della numerazione e del titolo da utilizzare. ALLEGATI CON NUMERAZIONE 1A 1B 1C ILLUSTRAZIONE DELLO STATO DELLE AREE INTERESSATE DAL PROGETTO ALLEGATO n. 1A Planimetria dello stato di fatto al / / Ubicazione punti fissi e delimitazione dell'area di scavo 1. Rilievo planialtimetrico dello stato di fatto (in scala 1:1.000/1:2.000), aggiornato e recante la data di effettuazione, dell'area oggetto dell'autorizzazione, nonché delle aree precedentemente cavate e delle zone limitrofe con la rappresentazione di tutti i servizi ed infrastrutture di uso pubblico insistenti su dette aree (case, impianti, strade, linee elettriche, corsi d'acqua, gasdotti etc..) Il rilievo deve riportare: la delimitazione, con linea continua rossa, dell'area autorizzata oggetto di coltivazione e recupero; il perimetro completo dell'ate; gli impianti, le pertinenze di cava e la viabilità di accesso e servizio all'ate; l'identificazione univoca di tutte le attività produttive, degli impianti e relative pertinenze presenti all interno dell ATE, con particolare riferimento alla precisa perimetrazione cartografica delle aree di rispettiva competenza nonché la localizzazione e delimitazione delle aree di stoccaggio dei materiali estratti e/o lavorati; la localizzazione e delimitazione delle aree di stoccaggio dei materiali estratti e/o lavorati; i riferimenti catastali; l'individuazione dei capisaldi e di vertici primari/punti fissi esistenti di riferimento e quelli di progetto, georeferenziati; l'individuazione dei piezometri di controllo esistenti e di progetto; le successive fasi di coltivazione, se previste nel progetto di gestione produttiva dell'ate approvato con provvedimento dirigenziale. la rappresentazione del verde esistente (mitigazioni, recuperi effettuati. ). 2. Sezioni quotate (usare la stessa scala per le ascisse e ordinate).

A margine deve essere riportato: la tabella con la monografia dei punti fissi esistenti e di progetto, dei capisaldi e vertici GPS individuati dalla Provincia di Milano, dei piezometri di controllo esistenti e di progetto; Per i punti fissi e piezometri di progetto, le coordinate devono espresse limitando la precisione al metro; l'estratto della Carta Tecnica Regionale 1:10.000 dell'ate con la rappresentazione dei piezometri di controllo e dei capisaldi GPS. ALLEGATO n. 1B Inquadramento catastale e aree in disponibilità 1. Cartografia dei mappali catastali, in scala idonea 1:1.000/1:2.000 ed interessante tutta l'area compresa nel perimetro dell'a.t.e. che deve riportare in particolare: le particelle catastali distinte per foglio e Comune censuario il perimetro completo dell'ate; la delimitazione della/e fase/i di scavo previste; le diverse proprietà, comprese le particelle "acque" e "strade" identificate dal catasto. 2. T abella delle diverse proprietà con l'elenco delle rispettive particelle catastali. ALLEGATO 1C Immagine satellitare georeferenziata aggiornata al / / 1. Immagine satellitare in scala idonea 1:1.000/1:2.000 di recente ripresa ed estesa ad un intorno sufficientemente ampio per consentire una valutazione complessiva delle eventuali implicazioni dell attività estrattiva sulle aree circostanti. L'allegato deve riportare: la fonte e la data immagine satellitare; il perimetro dell'ate; i limiti amministrativi comunali; la viabilità di servizio all ATE, nonché il raccordo della stessa con le principali infrastrutture viarie; gli elementi territoriali significativi ai fini della progettazione (strade,rogge, canali, manufatti etc.); i centri o nuclei abitati potenzialmente influenzabili dall attività estrattiva; gli altri A.T.E. nelle vicinanze. ALLEGATO 1D Inquadramento fotografico territoriale 1. Immagine satellitare in scala idonea di recente ripresa con la rappresentazione del perimetro dell'ambito e l'indicazione dei punti di ripresa fotografica. 2. Documentazione fotografica, da riportare a margine della carta, che rappresenti in maniera idonea gli elementi peculiari dell'area interessata dal progetto (aree di coltivazione, gli impianti, le pertinenze di cava e la viabilità di accesso e servizio all'ate, le aree di deposito delle diverse tipologie di materiali, servizi ed infrastrutture esistenti, gli elementi territoriali significativi nonché interventi di mitigazione e recupero). Sono costituiti da: ALLEGATI CON NUMERAZIONE 2A 2B 2C ILLUSTRAZIONE DEL PROGETTO DI COLTIVAZIONE ALLEGATO n. 2A, 2B, 2C,... Progetto di coltivazione FASE1, 2, 3,... Planimetria al termine della coltivazione Sezioni 1. Base cartografica di cui all'allegato 1, con la linea continua rossa di delimitazione dell'area autorizzata, sulla quale deve essere riportato: la/e fase/i di coltivazione prevista/e; la situazione al termine dell'escavazione;

le successive fasi di coltivazione, se previste nel progetto di gestione produttiva dell'ate approvato con provvedimento dirigenziale; le distanze di rispetto previste da opere e manufatti e dall'altrui proprietà, nonché quelle relative ad altri vincoli gravanti sull'area (pozzi pubblici, etc.); la viabilità interna ed esterna e l'illustrazione delle eventuali modifiche al suo tracciato in funzione dell'avanzamento dell attività estrattiva; le aree impianti e le strutture di servizio; le aree di stoccaggio degli accumuli di terreno vegetale da reimpiegare per le opere di recupero; le aree di stoccaggio di materiali estratti e/o lavorati; l'identificazione univoca di tutte le attività produttive, degli impianti e relative pertinenze presenti all interno dell ATE, con particolare riferimento alla precisa perimetrazione cartografica delle aree di rispettiva competenza; la rete di raccolta delle acque meteoriche; le aree di rispetto; la rappresentazione del verde esistente comprensivo delle opere di recupero ambientale effettuate in adempimento a precedenti provvedimenti autorizzativi, degli interventi di recupero ambientale e di mitigazione effettuati durante le precedenti fasi, durante la fase di coltivazione in oggetto nonché quelli previsti da effettuare nelle successive fasi; la traccia delle sezioni rappresentative. 2. Sezioni quotate (usare la stessa scala per le ascisse e ordinate); 3. T abella relativa alla/e fase/i di coltivazione prevista/e (volume lordo, volume netto, durata) da riportare a margine della carta. ALLEGATO n. 2... Computo Volumetrico Planimetria Sezioni di calcolo 1. Computo volumetrico dei volumi da estrarre con l'indicazione: del volume relativo alla/e fase/i di coltivazione prevista/e del materiale di giacimento utile; del volume del materiale, non compreso nel giacimento utile, suddiviso in: - volume del terreno vegetale, da ricollocare obbligatoriamente nell area di cava; - volume di ulteriore materiale sterile da reimpiegare per le fasi di recupero; - volume di materiale da allontanare dall'area di cava; - volume del materiale di riporto; - volume dello scarto del materiale utile da mandare in discarica o da utilizzare nelle fasi di recupero. 2. Base cartografica semplificata sulla quale deve essere riportata la traccia delle sezioni ragguagliate. 3. Sezioni ragguagliate o descrizione dettagliata delle modalità del calcolo volumetrico effettuato inserendo anche l'eventuale rappresentazione del solido. A margine deve essere riportata la tabella relativa alla/e fase/i di coltivazione prevista/e (volume lordo, volume netto, durata). ALLEGATI CON NUMERAZIONE 3A, 3B, 3C,... ILLUSTRAZIONE DEL PROGETTO DI RECUPERO AMBIENTALE Per le aree in vincolo ex D.Lgs. n 42/2004 e L.R. n 12/2005 gli allegati devono essere conformi alle tavole approvate dal propedeutico provvedimento di autorizzazione paesaggistica. ALLEGATO n. 3A, 3B, 3C,... Progetto delle opere di recupero ambientale al termine della FASE1, 2, 3,... Planimetria Sono costituiti da: 1. Base cartografica di cui all'allegato 2, con la linea continua rossa di delimitazione dell'area autorizzata, sulla quale deve essere riportato: l'assetto e la destinazione finale dell area al termine dei lavori di recupero ambientale relativamente alla/e fase/i di coltivazione prevista/e; le fasi previste per il recupero ambientale; la rappresentazione delle quote del terreno e della viabilità a fine coltivazione; la traccia delle sezioni longitudinali e trasversali al termine dei lavori di recupero, (la traccia deve avere la

medesima posizione planimetrica dell'allegato n. 2); le successive fasi, se previste dal progetto di gestione produttiva dell'ate approvato con provvedimento dirigenziale; A margine devono essere riportati: 2. Tabella di sintesi relativa alle fasi di intervento previste comprensiva dei tempi di esecuzione di ogni singola fase di recupero; 3. Quadro esplicativo delle modalità di recupero ambientale corredato dai computi metrici analitici riferiti ad ogni fase ed indicativi: dei volumi di eventuali riporti di materiale; dei volumi di eventuali riporti di terreno vegetale; della superficie interessata da ciascuna fase di recupero suddivisa in tipologia d'interventi (ad es. idrosemina, semina a prato, messa a dimora di specie arbustive ecc ); dei particolari esecutivi delle opere di recupero ambientale (interventi di rimodellamento morfologico, opere di rinverdimento e stabilizzazione dei suoli); della stima dei costi delle opere previste. 4. Descrizione quali-quantitativa delle specie arboree ed arbustive da mettere a dimora (cenosi, sesto d'impianto ), la rappresentazione delle forme di trattamento delle scarpate. ALLEGATO n. 3... Sezioni rappresentative e sezione/i tipo del recupero ambientale 1. Sezioni rappresentative e sezioni tipo del recupero ambientale con l'indicazione: dell'inclinazione delle scarpate; di eventuali riporti di materiale; della stesura del terreno vegetale con indicazione dello spessore; della profondità massima dello scavo; delle quote e le progressive; del livello minimo e massimo della superficie freatica. Nota: nella rappresentazione delle sezioni deve essere usata la medesima scala sia per le distanze che per le quote. La traccia delle sezioni deve avere la medesima posizione planimetrica delle sezioni individuate nell'allegato 2. 2. Sezione-tipo del recupero ambientale. ALLEGATO n. 4 Relazione tecnica e cronoprogramma degli interventi Relazione tecnica del progetto attuativo della coltivazione e delle opere di recupero ambientale, redatta da tecnici iscritti a ordini professionali idonei, con i seguenti contenuti minimi: 1. Relazione geologica ed idrogeologica sui terreni interessati alla coltivazione/recupero, anche mediante indagini geognostiche e geofisiche, con determinazione delle sezioni litostratigrafiche e delle caratteristiche geotecniche e geomeccaniche (precisare i criteri adottati e le prove eseguite); 2. Relazione tecnica sul progetto di coltivazione che specifichi, sulla base dei dati geologici e idrogeologici: la consistenza del giacimento coltivabile; la profondità della falda freatica e/o della falda artesiana, la determinazione dell'escursione della falda (soggiacenza minima e massima); la rete di monitoraggio idrochimico e idrodinamico della falda (art. 24 N.T.A.) esistente e di progetto; le fasi temporali dello sfruttamento (fasi di coltivazione e di recupero), le modalità ed il metodo di coltivazione del giacimento anche in relazione alle caratteristiche ed alla potenzialità dei macchinari impiegati; l'organizzazione dei cantieri, i mezzi, i macchinari ed i materiali impiegati, il personale addetto); la descrizione del metodo di coltivazione e sua giustificazione tecnica, l'applicazione delle norme tecniche di

Piano; le analisi di stabilità dei profili di sicurezza dei terreni durante ed al termine della coltivazione effettuate secondo gli indirizzi e le disposizioni tecniche della D.G.R. n. 8/8749 del 22/12/2008 e del D.M. 14.01.2008; l'identificazione di tutte le attività produttive, gli impianti e le relative pertinenze presenti all'interno dell'ambito estrattivo, con particolare riferimento alla precisa perimetrazione cartografica delle aree di rispettiva competenza; la rappresentazione delle aree di deposito dei materiali inerti estratti dal giacimento locale distinte da quelle dei materiali di provenienza esterna e dalle diverse attività presenti nell'ambito estrattivo; la localizzazione delle aree di deposito dei rifiuti di estrazione ex D.Lgs. n 117/2008, con l'indicazione delle loro principali caratteristiche; le modalità di mitigazione del rumore e delle polveri indotte dall attività estrattiva; il computo metrico generale finalizzato ad individuare: - il riparto, fra i soggetti interessati, dei quantitativi di inerte di cui si chiede l estrazione, nei limiti della quantità di produzione massima prevista nella scheda di piano; - il riparto, fra le diverse proprietà interne all'a.t.e. delle superfici interessate al netto delle fasce di rispetto; - il riparto, fra le diverse proprietà interne all A.T.E. dei volumi complessivi di giacimento effettivamente presenti nel perimetro stesso, al netto delle fasce di rispetto previste dal piano o da altre normative; il computo metrico dei volumi da estrarre indicante: - il volume complessivo del giacimento coltivabile; - i volumi già autorizzati ricadenti nel vigente piano cave, che devono essere detratti dalle quantità autorizzabili con l'approvazione del progetto d ambito; - il volume relativo ad ogni singola fase; - il volume di materiale da reimpiegare per le fasi di recupero; - il volume di terreno vegetale; la profondità degli scavi e le soluzioni di raccordo con aree di attività pregressa; le modalità di captazione e deflusso delle acque reflue e meteoriche; le valutazioni e le scelte relative alla viabilità di servizio all ambito attraverso analisi che tengano conto delle criticità legate all attraversamento di centri o nuclei abitati, e di quelle eventualmente già rappresentate dalle specifiche prescrizioni previste per l A.T.E. nella relativa scheda di piano; le valutazioni e le scelte relative alla localizzazione delle aree di rispetto alla localizzazione degli impianti, di eventuali altre pertinenze della cava e delle piste di servizio, con riferimento ai potenziali effetti negativi sulle aree esterne all A.T.E. (emissioni di polveri, rumori, scarichi etc.); le distanze mantenute da opere e manufatti di cui agli articoli 104 e/o 108 del D.P.R. n. 128/59 nonché dall'altrui confine di proprietà; l'analisi dei problemi di sicurezza del lavoro e delle soluzioni progettuali adottabili per ridurli al minimo: schema dettagliato del Documento Sicurezza e Salute (DSS) che dovrà essere trasmesso in forma definitiva, con la denuncia d'esercizio, dopo il rilascio del provvedimento di cui all'oggetto. 3. Relazione tecnica sul progetto attuativo di recupero ambientale che specifichi: le soluzioni di assetto finale dell'area di cava collegato alle aree limitrofe, la destinazione dei terreni coltivati; le opere di recupero ambientale (provvisorie e definitive) previste; gli interventi di mitigazione ambientale (provvisori e definitivi) previsti; il programma di manutenzione durante e al termine della coltivazione; i tempi di realizzazione; il computo metrico e la stima dei costi delle opere previste complessivi e per ogni fase. 4. Cronoprogramma degli interventi di coltivazione e di realizzazione delle opere di recupero con Diagramma di Gannt. 5. Programma degli interventi di mitigazione ambientale (PMA) con l'indicazione dei criteri e delle modalità operative atte a ridurre l'interferenza dell'attività estrattiva con l ambiente circostante. 6. V incoli gravanti sulle aree dell'ate o su quelle limitrofe, nonché eventuali autorizzazioni, nulla-osta, pareri o altri atti di assenso, comunque denominati, da rilasciarsi da parte di altre Autorità (es. vincolo idrogeologico, vincolo paesaggistico, vincolo archeologico, ecc.). 7. Indicazione dei gestori di eventuali infrastrutture interessate dal progetto dell'ambito (canali irrigui, acquedotti, gasdotti, oleodotti, linee elettriche, etc.). 8. Programma economico finanziario contenente: i programmi di investimento relativi a macchine ed impianti la cui introduzione deve essere anche finalizzata al miglioramento delle condizioni di sicurezza dei lavoratori ed alla tutela dell ambiente di lavoro; i programmi di certificazione delle caratteristiche qualitative del materiale estratto; i programmi di utilizzazione e destinazione dei prodotti commerciabili; il programma economico degli interventi di recupero e mitigazione ambientale; i sistemi di abbattimento, carico e trasporto del materiale, le macchine impiegate, le caratteristiche e la potenzialità degli impianti di trattamento degli inerti con indicazione dello schema strutturale e di flusso dei medesimi e relativi costi. 9. D ichiarazione del progettista relativa al rispetto delle distanze dalle infrastrutture di cui agli articoli 104 e/o 108 del DPR n. 128/59.

10.Indicazione e rappresentazione di tutti gli impianti compresi nell'ate, di tutte le attività svolte e relative autorizzazioni: identificazione univoca di tutte le attività produttive, degli impianti e relative pertinenze presenti all interno dell A.T.E., con particolare riferimento alla precisa perimetrazione cartografica delle aree di rispettiva competenza; localizzazione e delimitazione delle aree di stoccaggio dei materiali estratti e/o lavorati. 11.Analisi dei problemi di sicurezza del lavoro e delle soluzioni progettuali adottabili per ridurli al minimo: schema dettagliato del Documento Sicurezza e Salute (DSS) che dovrà essere trasmesso in forma definitiva, con la denuncia d'esercizio, dopo il rilascio del provvedimento di cui all'oggetto. 12.Procedure di sdemanializzazione avviate o da avviare relative ad eventuali mappali acque/strade interessati dal progetto di coltivazione. Si ricorda che l'avvenuta sdemanializzazione è preliminare al provvedimento di autorizzazione all'esercizio dell'attività estrattiva. ALLEGATO n. 5 PGRE Piano di gestione dei rifiuti di estrazione Da predisporre secondo le istruzioni del Servizio cave reperibili nella apposita sezione della modulistica dedicata al Piano di gestione dei rifiuti di estrazione.

Fac simile cartiglio CITTA' METROPOLITANA DI MILANO ALLEGATO n. SPAZIO DA LASCIARE VUOTO Istanza di ai sensi dell'art. della L.R. n. 14/98 TITOLO Cava di sabbia e ghiaia ATEg Comune/i di località Titolare Scala Data IL PROGETTISTA firma timbro IL TITOLARE firma timbro