I nuovi testi scolastici tra carta e contenuti digitali. IC Cadeo e Pontenure

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Transcript:

I nuovi testi scolastici tra carta e contenuti digitali IC Cadeo e Pontenure 05-03-2013

L Europa

Massive Online Open Course

Il libro è come il cucchiaio, il martello, la ruota, le forbici. Una volta che li hai inventati non puoi fare di meglio

L Italia sotto la media europea nell utilizzo di Internet per la lettura La disponibilità di tecnologie telematiche tende ad accrescere la possibilità di accesso ai contenuti a carattere culturale e a cambiare le modalità della loro fruizione. In questa prospettiva, è interessante verificare in che misura il web si stia affermando come strumento per la distribuzione e la fruizione di contenuti culturali. Nel 2012, in Italia, il 25,1 per cento della popolazione di 6 anni e più dichiara di leggere o scaricare giornali, news o riviste dal web. La quota maggiore di utilizzatori della rete per la lettura online si riscontra tra i 15 e i 54 anni, con un picco nella fascia 25-34 anni (43,8 per cento).

L Italia sotto la media europea nell utilizzo di Internet per la lettura

L Italia sotto la media europea nell utilizzo di Internet per la lettura

TESTO AGGIORNATO con Art. 11 D.L. 18/10/2012 n. 179 coordinato con legge di conversione 17 dicembre 2012, n. 221 «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese.» Il collegio dei docenti adotta per l'anno scolastico 2014-2015 e successivi, esclusivamente libri nella versione digitale a norma della legge 9 gennaio 2004, n. 4, o mista, costituita da: un testo in formato cartaceo e da contenuti digitali integrativi, oppure da una combinazione di contenuti digitali e digitali integrativi accessibili o acquistabili in rete anche in modo disgiunto. L'obbligo di cui al primo periodo riguarda le nuove adozioni a partire progressivamente dalle classi prima e quarta della scuola primaria, dalla prima classe della scuola secondaria di primo grado e dalla prima e dalla terza classe della scuola secondaria di secondo grado. 3-bis. La scuola assicura alle famiglie i contenuti digitali di cui al comma 2, con oneri a loro carico entro lo specifico limite definito dal decreto di cui al comma 3. 3-ter. La scuola assicura la disponibilità dei supporti tecnologici necessari alla fruizione dei contenuti digitali di cui al comma 2, su richiesta delle famiglie e con oneri a carico delle stesse entro lo specifico limite definito con il decreto di cui al comma 3.

Il problema dei contenuti Oltre il

ebook "an electronic version of a printed book Oxford dictionary of English

Insegnare Apprendere con gli e-book Rotta considera l e-book come la naturale evoluzione della tecnologia del libro, che a sua volta ha perfezionato la sua forma passando dal codice manoscritto al testo a stampa, preservando nel tempo il ruolo e mutando solo la forma. Ma Se continuerà a emulare la struttura del libro allora non saprà fare tesoro delle peculiarità della rete.

I nuovi media hanno dato la possibilità di combinare voci, dati, testo e immagini nella comunicazione mediale, rendendola competitiva nei confronti della comunicazione faccia a faccia.

È interessante constatare, con De Biase, come una volta era sufficiente dividere per tecnologie: ognuna di esse era contraddistinta da un linguaggio principale, il video stava alla televisione come il testo alla carta e l audio alla radio. L avvento delle tecnologie digitali ha scardinato queste simmetrie ed ha generato situazioni ibride dove più codici coesistono assieme.

Il libro, strutturalmente lineare e statico, viene usato a scuola in una modalità erogativa, con la mediazione del docente che spiega un concetto e rimanda a un nuovo approfondimento che avviene sempre su un testo. Se riuscissimo ad avvicinare la struttura della comunicazione (lineare per definizione) a quella della conoscenza, reticolare e associativa forse i processi di apprendimento potrebbero risultare meno mediati e più trasparenti.

Dal punto di vista didattico questa operazione offre un potenziale immenso: anziché spiegare il moto dei corpi celesti con un testo scritto (modalità simbolicoricostruttiva), perché non mostrarlo con un video (modalità percettivo-motoria)? In maniera analoga audio, immagini, applicazioni e videogiochi didattici possono aprire ulteriori possibilità comunicative e formative. La crisi del modello trasmissivo, storico-narrativo della lezione. Antinucci, F. La scuola si è rotta, Bari: Laterza, 2003

Libri di testo e contenuti digitali* (quale integrazione?) Libro Digitale Essenzialità Linguaggio verbale Approfondimento Linguaggi multimediali Studio - Riflessione Interazione - condivisione *Roberto Didoni, Ex IRRE LOMB

1. Potenziamento semantico: due o più elementi simbolici che non si sovrappongono ma potenziano il messaggio che trasmettono perché instaurano un rapporto di complementarietà linguistica. E' il caso, ad esempio, di un suono associato all'attivazione di un link, un click che conferma e rafforza l'azione che si sta svolgendo; 2. ridondanza cognitiva: due o più elementi simbolici che si trovano in un rapporto di sovrapposizione disturbata, ovvero un caso in cui l'uno interferisce con l'altro. Immaginiamo, ad esempio, un testo scritto che viene letto, accompagnato dalla versione vocale. La sollecitazione di due canali diversi (vista e udito) concentrati su di un medesimo messaggio crea ridondanza perché i tempi di lettura silenziosa variano da persona a persona, e la registrazione del parlato può interferire con il pensiero di chi legge;. Riccò D., Per una comunicazione centrata sul soggetto, in «Musica Domani», 111,1999.

3. disagio percettivo: due o più elementi simbolici che non si completano in maniera sinergica. Pensiamo, ad esempio, ad una sequenza audio a fronte di un'immagine che non varia mai. In questo caso la dinamicità della sequenza sonora è in contraddizione concettuale con la staticità dell'immagine e crea una situazione di disagio percettivo. 4. saturazione della percezione: due o più elementi simbolici che non risultano compatibili perché occupano ed impegnano il medesimo canale sensoriale: ad esempio una sequenza musicale sovrapposta ad un testo verbale. In alcuni casi, infatti la frenesia di creare messaggi multimediali diventa rumore o disagio percettivo. Riccò D., Per una comunicazione centrata sul soggetto, in «Musica Domani», 111,1999.

1995>>>2007 Amazon inizia a vedere testi digitali

Non è mai troppo tardi

Livello 0: il testo digitalizzato Livello 1: il testo sociale Livello 2: il testo ibrido Livello 3: il testo multimediale Livello 4: il non-testo

Il testo digitalizzato Il Livello zero è quello del testo che non viene remediato, ovvero, pur nascendo per la carta, non viene ripensato in termini di struttura e linguaggi quando viene messo in rete. Fino a un milione di libri non coperti da copyright

Il livello 1 è invece quello di quei testi che pur rimanendo uguali a se stessi (dalla carta al digitale), riescono a trasformare il concetto di lettura da individuale a processo partecipato, creando una relazione sociale e conversazionale sul testo. Il testo sociale

Il testo ibrido Livello 2: il testo ibrido, è un altro caso di testo lineare, stavolta su supporto cartaceo ma con un inserto che lo apre alla multimedialità. Il concetto è quello dell enhanced book (libro arricchito) dove il contenuto digitale si sposa con quello cartaceo senza creare alcun stravolgimento di forma, struttura, linguaggi. Ci situiamo nel caso più riuscito di compromesso tra linguaggi e supporti diversi, ovvero testo e multimedia, carta e digitale.

Il testo multimediale Al livello 3: il testo multimediale, ovvero un ibro (sia esso di narrativa o il libro di testo) che nasce per il web. In questo caso non occorre mettere in campo processi di rimediazione perché i contenuti vengono progettati da subito pensando a medium interattivi e complessi quali quelli digitali (computer, smartphone, ablet ecc.). l testo si sposa con altri linguaggi, il testo e la rama diventano un ibrido tra film e narrativa e a socialità della community completa il quadro ispondendo così ai tre imperativi di VOOK: read, watch, connect. Vook = Video+book

Il non-testo L ultimo caso che ho individuato è quello del non-libro, che sfuma nel variegato mondo delle App. La lettura non è più inerte ma diventa interazione fisica col contenuto, fa diventare tangibili quei processi che sono sempre stati relegati nella mente del lettore. È più interattiva, certamente, più divertente, forse, meno passiva, sicuramente. http://www.ted.com/talks/lang/it/mike_matas.html

1 40 http://www.youtube.com/watch?v=it2ek8n0vly

Le scuole in azione

Quale/i formato/i? Epub3 e html5: formati reflowable

Problema dei diritti: di chi è l e-book? (caso Amazon sui testi di G.Orwell 1984 e La fattoria degli animali ) Quali usi sono consentiti? >>> DRM (Digital Rights Management)

Ci rendiamo conto di essere di fronte a un nuovo modo di concepire la lettura, dove il concetto di possesso retrocede di qualche metro per lasciare spazio a nuove opportunità, nuove modalità d uso che vanno incontro a una società dinamica, in rapida evoluzione e, soprattutto, in continuo movimento. Dietro a queste riflessioni si annida una tecnologia nota come cloudcomputing, un sistema che prevede una distribuzione di servizi di e funzionalità che risiedono sempre più spesso sui server (le nuvole) invece che nei singoli computer connessi in Rete. Cosa significa? Significa che se questo modello prenderà piede non possiederemo più il testo ma godremo di un accesso distribuito da dispositivi e localizzazioni diverse.

Il libro ha fino ad ora mantenuto due funzioni strategiche: ( ) rappresentare un po il punto di riferimento e il filo narrativo che accompagna lo svolgimento del programma e offrire il primo (e purtroppo in molti casi l unico) incontro con quella che è stata per secoli la forma principale di organizzazione del sapere: la forma-libro. [Roncaglia G., La quarta rivoluzione. Sei lezioni sul futuro del libro] La sfida, nei prossimi mesi, nei prossimi anni, sarà quella di non lasciare solo il libro nel ruolo che ha finora ricoperto, ma di affiancarlo a strumenti digitali che possano aprirlo a forme inedite di lettura, creazione, manipolazione, personalizzazione e condivisione della conoscenza.

Grazie per l attenzione! l e.mosa@indire.it