SANDRA TORRIANI. Dipartimento di Biotecnologie, Università degli Studi di Verona



Documenti analoghi
Gruppo L.E.T. Poggibonsi (Si), Italy

BATTERI LATTICI NELLA PRODUZIONE VINICOLA. Dr.ssa Marialuisa Callegari Università Cattolica del Sacro Cuore

ALLferm Red Saccharomyces Cerevisiae r.f. Cerevisiae

-Glucosio e fruttosio. -Saccarosio. -Zuccheri minori. -Le sostanze pectiche. -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi

Come intervenire in cantina sul prodotto al fine di determinare determinate caratteristiche e/o eliminarne difetti. Anna Piotti

Osservazioni sul colore e sulla tecnologia dei vini rosati. Rocco Di Stefano

Impiego dell'ozono contro i contaminanti microbici del vino: esperienze in cantina

Importante conoscere per le diverse cultivar

PROVE DI CHIARIFICA su mosto di uve Trebbiano di Lugana

I MICRORGANISMI E GLI ALIMENTI

Laboratorio chimico sensoriale. Unione Italiana Vini

RISOLUZIONE ECO 3/2004 LIVELLO DI BASE RICHIESTO PER IL CONFERIMENTO DI DIPLOMA AI PROFESSIONISTI COINVOLTI NELLE PRATICHE ENOLOGICHE

Tecnologia e Tradizione nella produzione del vino

SESTO PROGRAMMA QUADRO ATTIVITA ORIZZONTALI RICERCA CHE COINVOLGONO LE PMI PROGETTO COOPERATIVO DI RICERCA

Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari

Progettare la qualità del vino"

Misura 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale

Analisi. Analisi Esame organolettico, Analisi chimica, Analisi microbiologica

Macerazione Fig. 61: Vino rosso opzioni per la lavorazione delle uve Chiarifiche e Stabilizzazioni

ELIGIO MAGRI Torre de Roveri - (Bergamo) - Italia info@eligiomagri.it

LA STRUTTURA OPERATIVA DEL PROGETTO IL PROGETTO DI RICERCA

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

Ecosistemi microbici complessi e loro evoluzione nei prodotti caseari

La percentuale massa/volume (%m/v) indica la quantità di soluto espressa in grammi presente in 100 ml di soluzione.

PROGETTO VIN ALP SINTESI DEI RISULTATI DI PROVE CONDOTTE SUI VITIGNI AVANÀ, CHATUS, NEBBIOLO E MALVASIA MOSCATA MEDIANTE APPASSIMENTO DELLE UVE

Studio dei trattamenti termici per acciai speciali

La microbiologia per i vini rosati

CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA INDUSTRIALE AGROALIMENTARE

Università di Siena Associazione Vino e Salute - Montalcino. Sbarro Health Research Organization Philadelphia (PA) USA Human Health Foundation Terni

RISOLUZIONE OIV-OENO CODICE DI BUONE PRATICHE VITIVINICOLE PER EVITARE O LIMITARE LA CONTAMINAZIONE DA BRETTANOMYCES spp.

Luci e ombre della cooperazione vitivinicola in Abruzzo

TECNICHE DI VALORIZZAZIONE DEGLI AROMI DEL VINO. Piacenza, 22 Aprile 2009 Gianni Triulzi R&D Enartis

Laurea in Viticoltura ed enologia. Agraria PIANO DEGLI STUDI

Recupero conservazione e valorizzazione del germoplasma viticolo veronese

Appunti del modulo di tecnologia enologica

DENSITA La densità è una grandezza fisica che indica la massa, di una sostanza o di un corpo, contenuta nell unità di volume; è data dal rapporto:

VALTÈNESI: DEFINIZIONE DELLE PECULIARITÀ ORGANOLETTICHE

SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO

«Produzione di vini nella cantina VICAS mediante i lieviti autoctoni selezionati»

Ecologia dei lieviti vinari a cura di Maurizio Donadi

INFORMAZIONI PER L ORDINE

Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario

Disciplinare Tecnico di Produzione

Il progetto AGRO.FREE: la tutela della filiera vivaistica da agrobatterio Elisa Angelini

Mi450 - Fotometro. per la determinazione del COLORE e dei FENOLI TOTALI nel vino

Produzione Titolo alcolometrico volumico Vino uva t/ettaro naturale minimo % vol.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Levaduras en la producción del Aceto Balsamico Tradizionale

Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli

Bioelettricitàmicrobica

La microbiologia enologica,

OenoHow vino rosso in 10 step

Prodotti alimentari per un futuro sostenibile

L influenza del suolo sulla performance viticola: DALL APPARATO RADICALE ALLA QUALITÀ DEL VINO

Etichettatura Indicazione del tenore di zucchero

Qualità e sicurezza alimentare: «sen2re» con la chimica

Caratteristiche chimiche e nutrizionali dei pascoli toscani e aspetti della loro digestione nei ruminanti

ESPERIENZE DI PRODUZIONE DI VINI IN ASSENZA DI ANIDRIDE SOLFOROSA

LE SOLUZIONI 1.molarità

We care about People, Planet and Palate! Vanini 3P Program Bagua, Perù

La fotografia dell occupazione

Nuovo approccio alla gestione TECNICO-ECONOMICO-COMMERCIALE dell allevamento del suino destinato agli autoproduttori di mangime.

I.I.S. A. VOLTA FROSINONE. Seconda prova scritta - Simulazione CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE

Un approfondimento sull Italia

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

in cantina RIMUOVERE DISCIOLTO

vinpilot pro perfezionando la fermentazione controllata

Sistemi di tracciabilità per un attestato di identità molecolare. FEM 2 - Ambiente S.r.l. Spin-off dell Università degli Studi di Milano-Bicocca

La biodiversità microbica e le produzioni alimentari

Soluzioni allergen free per una chiarifica razionale dei mosti e dei vini, secondo la Dir. 2007/68/CE

DETERMINAZIONE DEL PUNTO DI FINE TITOLAZIONE MEDIANTE METODI CHIMICO-FISICI

Botrytis cinerea è un fungo ubiquitario che colpisce

<< Isolamento e caratterizzazione dei lieviti autoctoni della cantina VICAS >>

Genova TIPOLOGIE DI LAMPADE

Dipendenza della Solubilità dalla temperatura

Torino, lì 21 ottobre Alle imprese interessate. Loro Sedi. Oggetto: O.C.M. Vitivinicolo Misura investimenti Prossima Apertura bando

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

DNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi.

Le birre di Natale e le birre invernali. Bar Hamilton, 15 febbraio 2011


Strumenti innovativi per lo studio delle relazioni tra profili aromatici dei formaggi e fattori legati all animale e alla gestione aziendale

IL PROGRAMMA DI RICERCA PER L ANNO 2009

Reg (CE) di attuazione del 479/08 (bozza) Additivi e coadiuvanti già ammessi nella trasformazione dei prodotti bio

CALORE. Compie lavoro. Il calore è energia. Temperatura e calore. L energia è la capacità di un corpo di compiere un lavoro

DISTILLAZIONE e ANALISI MERCEOLOGICHE

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

PER QUALSIASI ESIGENZA_ NUOVE GOMME LASER DI TRODAT

Breve Presentazione del Soggetto Proponente Operante in Sardegna

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

La determinazione quantitativa in microbiologia

Progetto di Ricerca e sperimentazione Birra da farro nell ambito della L.R. 37/99 D.G.R. 1234/05 (Progetto n. 1) Articolo divulgativo

Servizi. e Monitoraggio di Processo e prodotto. Innovazione e tecnologia a tutela della qualità dei vostri prodotti

INTENSITA'3 COLORE3PELLICOLE PERSISTANZA3AROMI INTENSITA'3 COLORE3NOCCIOLA BIOCHIMICI3DIVERSI 9,00. REGOLARITA'3FORMA Altri3chimico 7,00 6,00 5,00

CONSORZIO RICERCA FILIERA LATTIERO CASEARIA RAGUSA. Programma Operativo PSR 124 Campania

PUÒ LA NUTRIZIONE AZOTATA DEL LIEVITO CAMBIARE IL PROFILO AROMATICO DEL VINO? Daniel Ramón Vidal Biópolis S.L. Piacenza, 22 Aprile 2009

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 924/2013 DELLA COMMISSIONE

Strategie e Controllo

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

Transcript:

Impiego di lieviti autoctoni per la gestione e l ottimizzazione del processo fermentativo del Vin Santo di Gambellara: risultati dell attività di ricerca SANDRA TORRIANI Dipartimento di Biotecnologie, Università degli Studi di Verona Gambellara, 25 Novembre 2013

LE COMPONENTI DELLA QUALITÀ Gambellara, 25.11.2013

IL RUOLO DEI LIEVITI IN VINIFICAZIONE FERMENTAZIONE ALCOLICA TRASFORMAZIONE DI DIVERSE SOSTANZE DEL MOSTO liberazione di composti aromatici da precursori dell uva decarbossilazione acidi cinnamici e formazione vinil ed etil fenoli produzione di SO 2 e di H 2 S CESSIONE DEI PROPRI COSTITUENTI 1 µm (Swiegers et al., 2005) polisaccaridi e mannoproteine lisi della cellula e liberazione del contenuto intracellulare la formazione di un ambiente riducente

LA FERMENTAZIONE SPONTANEA È CARATTERIZZATA DA: dalla presenza di: 1) un numero diverso di lieviti, 2) specie diverse che sviluppano in modo diverso, 3) specie diverse che sviluppano in combinazione o a tempi diversi durante la fermentazione non-saccharomyces Saccharomyces cerevisiae Risultati sono imprevedibili! (Paronetto, 2013)

I VINI DA UVE PASSITE: UNA NICCHIA PARTICOLARE CARATTERISTICHE UVA e VINIFICAZIONE Elevate concentrazioni di zuccheri Ridotta disponibilità di acqua Condizioni stagionali: temperatura PROBLEMATICHE Stress osmotico Elevate concentrazioni di etanolo RISCHI Mancati avvii di fermentazione Elevata acidità volatile Arresti fermentativi SOLUZIONE Lieviti resistenti e/o adattati all ambiente (autoctoni)

LE FERMENTAZIONI SPONTANEE SONO: un serbatoio di biodiversità microbica da cui attingere per isolare nuovi lieviti adattati al processo produttivo, lo studio della biodiversità è il primo passo per individuare lieviti specifici candidati ad essere impiegati in fermentazioni controllate Gambellara, 25.11.2013

OBIETTIVO DEL PROGETTO Studiare la biodiversità della filiera produttiva del Vin Santo di Gambellara per individuare alcuni ceppi di lieviti Saccharomyces e non-saccharomyces autoctoni potenzialmente più idonei per l ottimizzazione del processo fermentativo

UN PROGETTO LUNGIMIRANTE INIZIATO NEL 2009 Studio della biodiversità nella filiera del Vin Santo di Gambellara Analisi di mosto in fermentazione spontanea e di vini di diverse annate Costituzione di una collezione di lieviti autoctoni Identificazione e caratterizzazione tecnologica per individuazione potenziali starter Prove di vinificazione in laboratorio e in cantina Prove di degustazione Selezione lieviti specifici Saccharomyces e non- Saccharomyces

ISOLAMENTO DI LIEVITI DA MOSTI IN FERMENTAZIONE 1. Fermentazioni in cantina (6 aziende) 2. Prove di microvinificazione in laboratorio Produttore Zuccheri totali (g/l) Etanolo (v/v) Acetato (g/l) M F Az. Ag. Menti 331,83 116,17 12,60 1,86 Az. Ag. Cavazza Casa Vin. Zonin C. S. Colli Vicentini Az. Ag. Sordato 387,15 209,96 10,76 1,35 369,14 174,15 11,72 1,11 508,65 354,78 7,91 0,36 486,60 212,27 11,42 1,47 Az. Ag. Dal Maso 329,47 184,86 11,34 1,59

ISOLAMENTO DI LIEVITI DA MOSTI IN FERMENTAZIONE 1. Fermentazioni in cantina (6 aziende) 2. Prove di microvinificazione in laboratorio Analisi microbiologiche Isolamento di 89 lieviti Identificazione Saccharomyces cerevisiae HaeIII

TIPIZZAZIONE DEGLI ISOLATI I II III IV V VI VI I VI II IX X XI XII XIII Multiplex PCR per i microsatelliti Elevata variabilità genetica!! Origine Isolati Ceppi putativi Az. Ag. Menti 12 10 Az. Ag. Dal Maso 13 10 Az. Ag. Cavazza 13 7 Az. Ag. Colli Vicentini 24 14 Az. Ag. Zonin 13 9 Az. Ag. Sordato 14 5 Totale 89 55 XIV XV XVI

Produzione idrogeno solforato Attività ß-glucosidasica Osmofilia (45% e 60%) Alcol tolleranza (12%) Vigore e potere fermentativo in mosto (19 ceppi) Prove di fermentazione in cantina (5 ceppi)

SELEZIONE DI 5 CEPPI DI S. cerevisiae Criteri per la selezione: 1. Origine dei ceppi: - provenienti da diverse Az. Agr. - isolati dalle fermentazioni con mosto tq e in cantina 2. Minore produzione di acido acetico (inferiore a 1,4 g/l) e di schiuma 3. Buon vigore fermentativo (liberazione di CO 2 superiore a 9 g/100 ml ) Ceppo Origine Produzione di etanolo v/v Purezza di fermentazione Glucosio /fruttosio Velocità di fermentazione DMMtq-7 Az. Ag. Dal Maso 15,7 0,088 0,18 0,87 MEMtq-4 SOMtq-6 ZOMtq-5 Az. Ag. Menti Az. Ag. Sordato Casa Vinicola Zonin 14,8 0,083 0,13 0,81 15,2 0,076 0,15 0,83 14,8 0,095 0,14 0,81 Purezza di fermentazione: acido acetico g/l etanolo % Velocità di fermentazione: g di CO 2 per giorno CVMp-3 Az. Ag. Cavazza 13,7 0,095 0,14 0,75

PROVE IN CANTINA (2010) Control CVMp-3 DMMtq-7 MEMtq-4 SOMtq-6 ZOMtq-5 15 l di mosto di uva Garganega, (350 g/l zuccheri), fruttaio Az Zonin Analisi durante la fermentazione: Dominanza del ceppo inoculato Cinetica di fermentazione Produzione di acido acetico DMMtq-7 Ceppo Zuccheri (g/l) Alcol (v/v) Acetato (g/l) MEMTq-6 60,0 16 1,2 SOMtq-6 61,7 16 1,2 CVMp-3 96,7 14 1,2 ZOMtq-5 57,8 17 1,2 DMMtq-7 44,7 17 1,0 Controllo 114,7 13 1,1 g/l! g/l! MEMtq-4 SOMtq-6 400! 18! 350! 16! 14! 300! 12! 250! 10! 200! 8! 150! 6! 100! 4! 50! 2! 0! 0! T 1! T 2! T 3! T 4! T 5! T 6! T 7! T 8! T 9!T 10!T 11!T 12!T 13!T 14!T 15! Time! 400! 350! 300! 250! 200! 150! 100! 50! 0! ZOMtq-5 v/v! g/l! 400! 18! 350! 16! 14! 300! 12! 250! 10! Sugar! 200! Ethanol! 8! 150! 6! 100! 4! 50! 2! 0! 0! T 1! T 2! T 3! T 4! T 5! T 6! T 7! T 8! T 9!T 10!T 11!T 12!T 13!T 14!T 15! Time! 18! 400! 18! 16! 350! 16! 14! 14! 300! 12! 12! 250! 10! 10! 8! 200! 8! 6! 150! 6! 4! 100! 4! 2! 50! 2! 0! T 1! T 2! T 3! T 4! T 5! T 6! T 7! T 8! T 9!T 10!T 11!T 12!T 13!T 14!T 15! 0! 0! T 1! T 2! T 3! T 4! T 5! T 6! T 7! T 8! T 9!T 10!T 11!T 12!T 13!T 14!T 15! v/v! g/l! DMMtq-7 v/v! v/v! g/l! g/l! CVMp-3 400! 18! 350! 16! 14! 300! 12! 250! 10! 200! 8! 150! 6! 100! 4! 50! 2! 0! 0! T 1! T 2! T 3! T 4! T 5! T 6! T 7! T 8! T 9! T 10!T 11!T 12!T 13!T 14!T 15! Time! 400! 350! 300! 250! 200! 150! 100! 50! 0! Control T 1! T 2! T 3! T 4! T 5! T 6! T 7! T 8! T 9! T 10!T 11!T 12!T 13!T 14!T 15! v/v! 18! 16! 14! 12! 10! 8! 6! 4! 2! 0! v/v! Time! Time! Time!

ANALISI FINE FERMENTAZIONE Control CVMp-3 DMMtq-7 MEMtq-4 SOMtq-6 ZOMtq-5 15 l di mosto di uva Garganega, (350 g/l zuccheri), fruttaio Alcoli superiori (mg/l, con tecnica GC-FID) Composti volatili Analisi sensoriale Acetaldeide bassa nel mosto fermentato con il ceppo CVMp-3 Acetato di etile elevato nella fermentazione spontanea (soglia 150 contro 750 mg/l ac. acetico) Ceppi di lievito Composto* MEMtq-4 SONtq-6 CVMp-3 ZOMtq-5 DMMtq-7 Controllo Acetaldeide 60,3 54,5 32,1 49,0 56,8 40,6 Acetato di etile 63,3 62,2 62,7 65,1 57,4 91,1 Acetale 3,8 3,6 2,3 3,4 4,2 2,0 1-Propanolo 23,7 19,2 20,0 20,4 26,3 14,8 2-Metil-1-propanolo 36,8 33,4 29,2 35,7 27,8 31,0 1-Butanolo 0,84 0,81 0,97 0,80 1,36 1,09 2-Metil-1-butanolo 30,4 26,5 26,5 29,1 38,0 25,3 3-Metil-1-butanolo 163,4 126,9 127,5 144,2 163,4 110,4 Lattato di etile 2,0 1,9 1,9 2,2 2,5 2,7 Esanolo 1,8 1,8 2,0 1,8 1,7 1,3

ANALISI FINE FERMENTAZIONE Control CVMp-3 DMMtq-7 MEMtq-4 SOMtq-6 ZOMtq-5 15 l di mosto di uva Garganega, (350 g/l zuccheri), fruttaio Alcoli superiori Composti volatili Analisi sensoriale L analisi SPE-GC-MS ha evidenziato alcune differenze tra le tesi: ß-feniletil etanolo Metionolo 120.000 100.000 1.200 80.000 1.000 800 ppb 60.000 Alcool beta-feniletilico ppb 600 Metionolo 40.000 400 20.000 200 0 MEMtq-4 SOMtq-6 CVMp-3 ZOMtq-5 DMMtq-7 Cont Ceppi 0 MEMtq-4 SOMtq-6 CVMp-3 ZOMtq-5 DMMtq-7 Cont Ceppi

ANALISI FINE FERMENTAZIONE Control CVMp-3 DMMtq-7 MEMtq-4 SOMtq-6 ZOMtq-5 15 l di mosto di uva Garganega, (350 g/l zuccheri), fruttaio Alcoli superiori Composti volatili Analisi sensoriale Principal Component Analysis DMMtq-7 L analisi PCA ha evidenziato marcate e significative differenze tra la fermentazione spontanea e le prove con i lieviti inoculati MEMtq-4 ZOMtq-5 SOMtq-6 CVMp-3 Control

ANALISI FINE FERMENTAZIONE Control CVMp-3 DMMtq-7 MEMtq-4 SOMtq-6 ZOMtq-5 15 l di mosto di uva Garganega, (350 g/l zuccheri), fruttaio Alcoli superiori Composti volatili Analisi sensoriale Elaborazione statistica dei dati di preferenza con il test di Friedman non ha evidenziato nessuna discriminabilità L analisi ha evidenziato differenze tra le tesi: -CVMp-3 più simile al controllo -MEMtq-4 meno complesso e persistente Balance Persistent Body Complex Acid Bitter Fresh fruits 8 6 4 2 0 Sweet Tropical Fruits Dried fruits Herbaceous Spicy Maderizzato Sample 1 (MEMTq-4) Sample (SOMtq-6) Sample 3 (CVMp-3) Sample 4 (ZOMtq-5) Sample 5 (DMMtq-7) Sample 6 (Control)

ISOLAMENTO DI LIEVITI DA VINI DI VARIE ANNATE Classe Azienda Annata 1 Casa Vin Zonin Colli Vicentini Cavazza Menti 2003 2004 2004 2006 2 Dal Maso La Vigna Sordato Cavazza 2003 2004 2004 2006 Selezione di 9 vini sulla base di degustazioni organolettiche di 24 vini di varie annate, provenienti da diversi produttori Analisi microbiologiche isolate 73 colonie di lieviti autoctoni

TIPIZZAZIONE E IDENTIFICAZIONE DEGLI ISOLATI RAPD-PCR con il primer M13 PCR-RFLP della regione 5,8-ITS del rdna Sequenziamento della regione D1/D2 del 26S rdna 4 0 5 0 6 0 7 0 8 0 9 0 10 0 ME06 2 ZO03 5 ZO03 1 CA06 CA06 7 3 CA06 2 ME06 5 ZO03 8 ZO03 9 ME06 1 CA06 6 CA06 4 ME06 7 ME06 ME06 6 8 CA06 5 CA06 9 ZO03 3 ZO03 7 CA06 8 ZO03 ZO03 2 6 ME06 3 ME06 9ME06 4 ZO03 SO04 4 4 SO04 7 SO04 SO04 12 2 SO04 11 CA04 5B SO04 23 SO04 3 SO04 13 SO04 27 SO04 SO04 29 28 SO04 CA04 1 17 CA04 EC- 10 1118 LA04 4 LA04 CA04 2 9 LA04 12 LA04 1 CA04 1 LA04 CA04 7 16 SO04 17 LA04 5 LA04 6 LA04 3 CA04 7 LA04 10 CA04 2 CA04 4 CA04 LA04 11 9 LA04 3 CA04 14 CA04 12 CA04 6 CA04 CA04 13 8 LA04 8 CA04 LA04 5V 11 SO04 26 CA04 SO04 15 21 SO04 CA04 22 18 * * * Zygosaccharomyces sp. Z. rouxii P. anomala Z. bailii Candida sp./p. anomala

DISTRIBUZIONE DEGLI ISOLATI NEI VINI Specie Totale isolati Campione Candida sp. / Z. bailii Z. spp. Z. rouxii P. anomala P. anomala Cavazza 2004 13-1 2 2 18 Sordato 2004 2-12 - 2 16 La Vigna 2004 13 - - - - 13 Zonin 2003-9 - - - 9 Menti 2006-9 - - - 9 Cavazza 2006-8 - - - 8 Totale isolati 28 26 13 2 4 73 Non è stato isolato Saccharomyces cerevisiae Specie più riscontrata è stata Z. baillii seguita da Zygosaccharomyces sp. e Z. rouxii Z. bailii Zygosaccharomyces sp.

Zygosaccharomyces sp. Zygosaccharomyces gambellarensis sp. nov.

Dipartimento di Scienze Morfologico-Biomedico, Sezione di Anatomia e Istologia, Università di Verona

CARATTERIZZAZIONE TECNOLOGICA DEGLI ISOLATI 25 ceppi di Z. gambellarensis 13 ceppi di Z. rouxii 28 ceppi di Z. bailii Osmofilia Produzione di acido acetico Alcol tolleranza Vigore fermentativo Tutti osmofili Variabile: Z. bailii alto produttore Variabile: per Z. rouxii inferiore a 8 Z. gambellarensis Z. rouxii Z. bailii

PROVE DI MICROVINIFICAZIONE Mosto di uva Garganega (150 ml) ad alta concentrazione zuccherina (400 g/l); inoculo 10 6 UFC/ml; T=18 C; 76 gg Elenco delle prove (in triplicato): Z. gambellarensis ME06-9 Z. rouxii SO04-27 S. cerevisiae DMMtq-7 3 SINGOLE Z. gambellarensis ME06-9 + Z. rouxii SO04-27 Z. gambellarensis ME06-9 + S. cerevisiae DMMtq-7 Z. rouxii SO04-27 + S. cerevisiae DMMtq-7 3 DOPPIE SCALARI (inoculo dopo 10-13 gg) 1 TRIPLA SCALARE (inoculo dopo 10-13 gg) Z. gambellarensis ME06-9 + Z. rouxii SO04-27 + S. cerevisiae DMMtq-7

CINETICA DI FERMENTAZIONE Visione complessiva delle fermentazioni condotte in laboratorio gco 2 /100 ml giorni

ANALISI A FINE FERMENTAZIONE Analisi chimiche classiche (Foss) Alcoli superiori Composti volatili Metaboliti Forte interazione Etanolo Acetato Glicerina Analisi chimica ZG ZR SC ZG+ZR ZG+SC ZR+SC ZG+ZR+SC Alcol (ml/100 ml) 4,29±0,00 6,86±0,06 11,34±0,09 a 10,58±1,07 a,d 12,44±0,19 b,c 11,79±0,36 a,c 12,16±0,08 c,d Acidità volatile (g/l) 1,04±0,05 1,26±0,01 0,98±0,01 a 1,35±0,07 e 0,77±0,02 c 0,86±0,02 d,b 0,82±0,03 b,c Glicerina (g/l) 6,0±0,1 8,2±0,3 14,6±0,7 a 14,5±0,1 a,e,f, 13,2±0,8 a 12,9±0,3 c,d,f 12,9±0,3 b,d,e

ANALISI A FINE FERMENTAZIONE Analisi chimiche classiche Alcoli superiori (Distillazione-GC-FID) Composti volatili Metaboliti Forte interazione Una concentrazione totale di alcoli maggiore o uguale a 400 mg/l conferisce al vino un aroma pungente o di solvente, mentre concentrazioni attorno ai 300 mg/l donano un aroma fruttato e quindi più piacevole. Alcoli superiori totali 0 50 100 150 200 250 300 350 400 ZG+ZR+SC ZR+SC ZG+ZR ZG+SC SC ZR ZG

ANALISI A FINE FERMENTAZIONE Analisi chimiche classiche β-feniletile acetato Alcoli superiori Composti volatili (HS-SPME-GC-MSD) Metaboliti Etile ottanoato Etile esanoato

RIASSUMENDO E stata applicata la Principal Component Analysis sulle analisi chimiche classiche e il profilo aromatico per semplificare i dati. ZG+ZR 1.6 ZG+ZR ZG+ZR 1.2 0.8 ZG+ZR ZR+SC ZR+SC ZG+ZR+SC ZR+SC ZR+SC Component 2 ZR ZR ZR ZR -3.0-2.5-2.0-1.5-1.0-0.5 0.5 1.0 1.5 0.4 ZG+ZR+SC ZG+ZR+SC ZG+ZR+SC ZG ZG ZG -0.4-0.8 ZG+SC ZG+SC ZG+SC ZG+SC -1.2-1.6 SC SC SC SC -2.0 Component 1

ANALISI DEL METABOLOMA Analisi LC-MS (cromatografia liquida spettrometria di massa): zuccheri, acidi organici non aromatici, amminoacidi, acidi idrossicinnamici, acidi idrossibenzoici, flavonoidi (es. quercitine), tannini a basso peso molecolare, flavan-3- oli e antociani. 10000 5000 ZG ZG+ZR ZG+ZR+SC ZG+SC t[3] 0-5000 ZR SC -10000 ZR+SC -20000-15000 -10000-5000 0 5000 10000 15000 20000 t[1] SIMCA-P+ 12-2013-10-28 10:19:04 (UTC+1) Gambellara, 25.11.2013

PROVE IN CANTINA (2010-2013) Controllo La Biancara SC DMMtq-7 SC CVMp-3 Az. Agric. Sordato SR SO04-29 Az. MentiVini SG ME06-9

PROVE IN CANTINA (2010-2013) RIASSUNTO RISULTATI Fermentazione spontanee di controllo Numero di lieviti iniziale da 10 2 a 10 6 UFC/ml Cinetiche estremamente differenti. Controllo 2012 2013

PROVE IN CANTINA (2010-2013) RIASSUNTO RISULTATI Prove di fermentazione con S. cerevisiae I risultati delle prove di microvinificazione rispecchiano quelli ottenuti delle prove in cantina in diversi mosti e condizioni. Le caratteristiche tecnologiche dei lieviti autoctoni di S. cerevisiae sono state delineate con chiarezza: CVMp-3 ceppo poco alcoltollerante, mentre il ceppo DMMTq-7 è più alcol-tollerante. Grande standardizzazione della fermentazione L acido acetico prodotto è stato attorno a 1,0-1,8 g/l in relazione alla conc. dello zucchero iniziale.

PROVE IN CANTINA (2010-2013) RIASSUNTO RISULTATI Prove di fermentazione con Z. gambellarensis e S. cerevisiae Le caratteristiche tecnologiche del nuovo lievito si stanno delineando con chiarezza Z. gambellarensis sembra stimolare lo sviluppo degli altri lieviti inoculati L analisi sensoriale evidenzia vini più complessi Z. gambellarensis ME06-9 + S. cerevisiae CVMp-3

CONCLUSIONI Il Vin Santo di Gambellara è caratterizzato da un alta biodiversità microbica che ha consentito di isolare ceppi del genere Zygosaccharomyces particolarmente resistenti alle particolari condizioni; lo studio di questi isolati ha portato ad identificare la nuova specie Zygosaccharomyces gambellarensis; il suo contributo in termini di composizione chimica e dal punto di vista sensoriale del vino si sta delineando; si può presumere che, essendosi adattata a questa nicchia ecologica, abbia effetti che incidono sull unicità del prodotto. Gambellara, 30.11.2010

CONCLUSIONI Dall elevata biodiversità iniziale sono stati selezionati ceppi di S. cerevisiae che hanno superato le prove di caratterizzazione in laboratorio e di impiego in cantina; sono disponibili ceppi autoctoni che potranno essere utilizzati, da soli o in miscela con ceppi di Zygosaccharomyces, come valido strumento biotecnologico per valorizzare la microflora autoctona, standardizzare e gestire al meglio il processo fermentativo così importante per la qualità del Vin Santo di Gambellara. Gambellara, 25.11.2013

RINGRAZIAMENTI Consorzio per la Tutela dei Vini D.O.C. di Gambellara Le cantine I miei collaboratori Dr.ssa PhD Elisa Salvetti Dr.ssa PhD Marilinda Lorenzini Dr.ssa PhD Giovanna Felis Dr. PhD Fabio Fracchetti Tesisti ed ex tesisti Dr. Matteo Bissoli Dr.ssa Federica Cantachin Dr. Nicola Menti

Grazie per l attenzione