La Nutrizione Clinica: panorama nazionale. Giancarlo Sandri 1

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La Nutrizione Clinica: panorama nazionale Giancarlo Sandri 1

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Glossario FeSIN 2010 NUTRIZIONE CLINICA Valutazione dei rapporti reciproci tra stato di nutrizione e patologie dell uomo. In condizioni patologiche o di rischio si occupa di prevenzione terziaria, diagnosi e terapia della malnutrizione per eccesso per difetto o selettiva. Con tale termine si indica anche la disciplina che si interessa di questi argomenti 3

Glossario FeSIN 2010 SCIENZA DELL ALIMENTAZIONE Disciplina che si interessa di aspetti relativi all alimentazione e alla nutrizione umana (nutrizione di base ed applicata) Si occupa per quanto di suo interesse anche della produzione primaria, del marketing e di aspetti economici, della merceologia e delle specifiche normative 4

Glossario FeSIN 2010 DIETETICA Applicazione dei principi della nutrizione umana per la determinazione dell adeguatezza nutrizionale della dieta e per la formulazione di schemi alimentari in condizioni fisiologiche e patologiche. Con tale termine si indica anche la disciplina che si interessa di questi argomenti 5

Glossario FeSIN 2010 DIETOLOGIA Dietetica delle malattie associate ad alterazione dello stato di nutrizione e/o del metabolismo. Con tale termine si indica anche la disciplina che si interessa di questi argomenti 6

Glossario FeSIN 2010 UNITA OPERATIVA DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA Struttura sanitaria che opera negli ospedali e sul territorio, finalizzata alla prevenzione secondaria, alla diagnosi ed alla terapia nelle patologie a componente nutrizionale e/o a rischio di malnutrizione, ed in cui la dietoterapia e/o la nutrizione artificiale hanno indicazione 7

Glossario FeSIN 2010 DIETOTERAPIA Interventi terapeutici in differenti condizioni patologiche che si basano sull utilizzo di adeguati schemi dietetici. La prescrizione è specifica della professione medica ed in particolare del medico specialista in Scienza dell Alimentazione 8

Glossario FeSIN 2010 SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE Struttura sanitaria territoriale (SIAN) presente nel Dipartimento di Prevenzione e articolata in due aree funzionali: Igiene degli Alimenti e delle Bevande, e Igiene della Nutrizione. Quest ultima opera nella prevenzione primaria attraverso le seguenti attività: Sorveglianza Nutrizionale, Educazione Alimentare, Nutrizione Collettiva e Dietetica Preventiva 9

Glossario FeSIN 2010 Le figure professionali NUTRIZIONISTA Laureato con diversa formazione culturale che, grazie a percorsi formativi specifici e riconosciuti, acquisisce competenze nel campo della nutrizione umana NUTRIZIONISTA CLINICO Medico pecialista in Scienza dell Alimentazione o Specialista in branca equipollente ma con documentata esperienza che svolge la propria ttività nelle Unità Operative (Ospedaliere/universitarie) di Dietetica e Nutrizione Clinica, con particolare riferimento alla Dietoterapia ed alla Nutrizione Artificiale 10

Glossario FeSIN 2010 Le figure professionali DIETOLOGO Medico specialista in Scienza dell Alimentazione o Specialista in branca equipollente ma con documentata esperienza, che opera nelle dietetica e nella dietoterapia DIETISTA Operatore sanitario in possesso di laurea triennale in dietistica o titolo equipollente che, per quanto di competenza ed in collaborazione con altre figure professionali svolge attività per la sicurezza alimentare, la nutrizione per la collettività, l educazione alimentare, la dietetica e la nutrizione clinica. In particolare elabora, formula ed attua le diete prescritte dal medico. 11

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Soci attualmente iscritti alla SINuC: Medici: n. 188 Medici specializzandi: n. 5 Dietisti: n. 63 Farmacisti: n. 25 Infermieri: n. 19 Numero Totale SOCI: 300 14

Ottobre 2002 Commissione europea Direzione generale per la Salute e la tutela dei consumatori 15

EU parliament October 2008 The European Parliament: Malnutrition & obesity key priorities in the 2008 2013 EU Health Strategy 16

Quadro generale Una buona nutrizione può contribuire a ridurre la prevalenza di molte malattie diffuse attualmente in Europa, come ad esempio le malattie cardiovascolari, il cancro, il diabete, l obesità e l osteoporosi (cfr. allegato I). L articolo 152 del trattato CE stabilisce che la Comunità deve assicurare un elevato livello di protezione della salute umana nella definizione e nell attuazione di tutte le politiche e attività. Poiché quello della nutrizione è un fattore determinante della salute, è essenziale che le componenti nutrizionali di tutte le politiche comunitarie contribuiscano ad assicurare un elevato livello di protezione della salute umana 17

ALLEGATO I Sfide nel campo delle diete e dell alimentazione che si trovano ad affrontare gli Stati membri della Comunità Esempi di probabili correlazioni tra certe patologie e i fattori di rischio dietetici Ipertensione arteriosa Insufficiente consumo di frutta e verdure. Eccessivo consumo di alcol.eccessivo consumo di sale. Malattie cerebro- e cardiovascolari Insufficiente consumo di frutta e verdura. Eccessivo consumo di acidi grassi saturi. Consumo insufficiente di alimenti ricchi di fibre. Cancri (soprattutto colon, seno, prostata e stomaco) Consumo insufficiente di frutta e verdura. Eccessivo consumo di alcol. Eccessivo consumo di sale. Consumo insufficiente di alimenti ricchi di fibre. Scarsa attività fisica, sovrappeso. Obesità Eccessiva assunzione di calorie.s carsa attività fisica. Diabete non insulinodipendente (tipo 2) Obesità. Insufficiente attività fisica. Osteoporosi Insufficiente consumo di calcio. Insufficiente consumo di vitamina D. Scarsa attività fisica. Carie Consumo frequente di carboidrati fermentabili/alimenti o bevande zuccherati ). Erosione dentale Consumo di cibi, frutta o bevande acidi. Malattie da carenza di iodio Consumo inadeguato di pesce o di alimenti iodurati. Nascite premature e basso peso alla nascita Assunzione inadeguata di sostanze nutrienti con l alimentazione. Anemia da carenza di ferro Assunzione di ferro carente o assente. Scarso consumo di frutta, verdura e carne. 18

ALLEGATO I - segue Sfide nel campo delle diete e dell alimentazione che si trovano ad affrontare gli Stati membri della Comunità Esempi di probabili correlazioni tra certe patologie e i fattori di rischio dietetici Difetti del tubo neurale (Spina bifida) Insufficiente assunzione di acido folico (folato). Consumo insufficiente di frutta e verdura. Ridotta resistenza alle infezioni Consumo insufficiente di frutta e verdura. Insufficiente assunzione di micronutrienti. Inadeguato allattamento al seno. Anoressia, bulimia, crisi di alimentazione Dieta ferrea e perdita di peso eccessiva oppure obesità incontrollata (binge eating) Allergie alimentari Allergeni contenuti negli alimenti. Intossicazioni alimentari infettive Microrganismi patogeni contenuti negli alimenti. Intossicazioni alimentari non infettive Sostanze patogene contenute negli alimenti: ad es. diossina, mercurio, piombo e altri metalli pesanti, residui agrochimici e altri contaminanti 19

Dalle dichiarazioni alle perplessità... Ristorazione ospedaliera -i pazienti ricevono solo 3 pasti al giorno, rigidi e poco adattati alle abitudini dei pazienti Screening - generalmente non effettuato Supporto nutrizionale - scarso, discontinuo, solo in pazienti speciali Nutrition Support Teams - ½ dei Paesi: nessun dato; altri: 10-50% hanno NST Beck et al. Clin Nutr 2002; 21:351-354 20

17 milioni sono gli Italiani con problemi di salute legati allo stato di nutrizione ed alle patologie del metabolismo 21

La Formazione 22

FORMAZIONE UNIVERSITARIA IN NUTRIZIONE UMANA Roma, febbraio 2012 GRUPPO DI LAVORO Luca Scalfi (coordinatore), Furio Brighenti (presidente SINU), Nino Carlo Battistini, Alessandra Bordoni, Alessandro Casini, Salvatore Ciappellano, Fabio Galvano, Niccolò Merendino Con la revisione del Consiglio Direttivo SINU Giuseppe Banderali, Furio Brighenti, Giulia Cairella, Alessandro Casini, Salvatore Ciappellano, Amleto D Amicis, Alessandra Fabbri, Niccolò Merendino, Pierluigi Pecoraro, Luca Scalfi, Sabina Sieri 23 www.sinu.it/documenti

FORMAZIONE UNIVERSITARIA IN NUTRIZIONE UMANA Posizione SINU La Nutrizione Umana è un area culturale-scientifica che, possedendo una sua ben definita identità, presenta caratteristiche di forte interdisciplinarità. La formazione in Nutrizione Umana è necessaria alla costruzione di molteplici figure professionali..omissis.. Il sistema universitario deve saper discriminare i saperi nutrizionali da attribuire alle diverse tipologie di laureati, considerando anche l importanza di mantenere una minima omogeneità fra i diversi CdL della stessa classe..omissis.. Conoscenze, abilità e competenze nutrizionali vanno identificate con chiarezza sulla base del percorso formativo che si intende realizzare. Nei CdL che prevedono una specifica formazione in Nutrizione Umana è essenziale garantire saperi di base omogenei In una fase successiva è possibile sviluppare le competenze nutrizionali proprie di ciascun tipo di laureato, incluse quelle da condividere con aree culturali-scientifiche prossime. È egualmente fondamentale promuovere l attitudine all aggiornamento continuo e alla collaborazione con altre figure professionali..omissis.. SEGUE 24

FORMAZIONE UNIVERSITARIA IN NUTRIZIONE UMANA Posizione SINU La gestione della formazione in Nutrizione Umana è riconducibile in primo luogo a Settori Scientifici Disciplinari quali Fisiologia (BIO/09), Biochimica (BIO/10) e Scienze Dietetiche Applicate (MED/49), con un interesse nel merito espresso anche da Medicina Interna (MED/09) e da Igiene Generale e Applicata (MED/42). BIO/09 e BIO/10 identificano gli insegnamenti dedicati alla formazione nutrizionale di base mentre MED/49, in primo luogo, e altri SSD (a cominciare da MED/09, e anche MED/42 ecc.) si interessano degli aspetti applicativi e clinici. Esistono aree comuni di lavoro e di competenze nutrizionali fra le diverse tipologie di laureato. Laureati con diversa formazione di partenza possono utilmente collaborare in campo nutrizionale sia nel settore pubblico sia in quello privato. Una speciale attenzione deve essere dedicata alla formazione delle figure professionali che sono destinate a operare in ambito sanitario e clinico. In questo caso deve essere presente un adeguato percorso di tirocinio e altre attività pratiche. 25

Gruppo di Lavoro: Università (C. Roggi) Adiitalia.net 26

Ministero della Salute Direzione Generale del Sistema Informativo e Statistico Sanitario Relazione sullo Stato Sanitario del Paese 2009-2010 Lo stato nutrizionale contribuisce alla qualità della vita di ogni individuo e un errata alimentazione costituisce un importante fattore di rischio per numerose patologie. 27

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PIANO SANITARIO NAZIONALE 2011-2013 18 Novembre 2010 www.salute.gov.it 29

Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 2. Azioni per lo sviluppo del Servizio Sanitario Nazionale 2.1 Rilanciare la prevenzione Per perseguire comportamenti e stili di vita che influiscono positivamente sul benessere e sulla salute si rinvia alle scelte strategiche contenute nel Piano sanitario sulla prevenzione 2010-2012 sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro salute veterinaria nutrizione 30

Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 2.5 Sicurezza degli alimenti e della nutrizione 1) Ambiente e catena alimentare 2) Nutrizione e Dietetica diffondere la cultura della sana alimentazione e corretti stili di vita, promuovendo il consumo di alimenti poveri di grassi animali, ricchi in vitamine, minerali e fibra, migliorando l informazione nutrizionale nei fast-food e nella distribuzione automatica e combattendo la pubblicità ingannevole nel settore alimentare tutelare i soggetti intolleranti e/o allergici a taluni componenti degli alimenti elevare la correttezza e la completezza dell informazione circa i contenuti e le proprietà degli alimenti, in particolare nei settori della ristorazione e nella distribuzione di alimenti per l infanzia 31

Position Paper: ruolo delle strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica M. L. Amerio, D. Domeniconi Area di intervento Ospedale Territorio Macrofunzioni ed ambito di intervento Consulenza e presa in carico di pazienti in regime di degenza Day Hospital Degenza ordinaria specialistica Ambulatori NAD Referenza organizzativa per l Ente per le attività di dietetica e nutrizione artificiale Programmi di prevenzione primaria e secondaria Referenza organizzativa per soggetti residenti in RSA o ADI Consulenze nutrizionali a domicilio 32

SERVIZI DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA CENSITI Al 14 settembre 2016 n. 30 in 4 Regioni; le altre Regioni stanno aggiornando il censimento su sito www.adiitalia.net; n. 75 su sito http://www.qsalute.it/ 33

Classifica dei reparti di Dietetica in Italia La classifica dei reparti di Dietetica degli ospedali di tutta Italia in base alle opinioni dei pazienti. Per ogni reparto è possibile leggere informazioni e recensioni. Dietetica n. 27, Dietologia n. 20 53 reparti definiti: Nutrizione Clinica n. 3 Dietetica e Nutrizione Clinica n. 2, Nutrizione ( tout court ) n. 1 Da Q Salute network http://www.qsalute.it/recensioni/tag/reparto/dietetica/ 34

E necessario chiarire i ruoli e costruire sinergie 35

Chi è il biologo nutrizionista? Il biologo nutrizionista è un laureato in biologia (4 anni con il vecchio ordinamento, o 3 + 2 con la nuova riforma). Può, ma non è obbligato a conseguire la specializzazione in Scienze dell'alimentazione 36

Chi valuta e chi prescrive C'è molta confusione in merito al ruolo del Biologo Nutrizionista e l'opinione comune è quella che l'elaborazione di una dieta sia un atto medico e che quindi tale atto possa essere svolto autonomamente solo da questa figura. L'art. 3 della legge 24.5.1967, n. 396 afferma testualmente che formano oggetto della professione di biologo le attività di "valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell'uomo.". 37

Decreto 1 agosto 2005 Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Scientifica definisce le scuole di specializzazione con percorso formativo che consente l'acquisizione di conoscenze teoriche scientifiche e professionali per la valutazione dello stato di nutrizione e dei bisogni nutritivi dell'uomo, che sono aperte tanto ai laureati in Medicina e Chirurgia, quanto ai laureati in Biologia. 38

Possiamo quindi dire che il Biologo Nutrizionista è un professionista per cui esiste una norma giuridica che gli riconosce le competenze necessarie a valutare i fabbisogni nutrizionali e ad elaborare diete conseguenti alla valutazione in accertate condizioni fisiologiche. 39

"In accertate condizioni fisiologiche" significa che è sufficiente che un medico chirurgo (che può essere quello di base) accerti che il soggetto sia sano, oppure che abbia una determinata patologia, e poi il biologo nutrizionista può elaborare la dieta. 40

L atto medico prescrittivo Resta il fatto che il biologo non può prescrivere una dieta, perché la prescrizione rimane un atto che solo il medico può fare, come ribadito dalla sentenza n. 3527 del 18 febbraio 2011, che ha ribadito che "il biologo può solo suggerire o consigliare profili nutrizionali finalizzati al miglioramento dello stato di salute e mai, in nessun caso, può prescrivere una dieta come atto curativo, che rimane sempre un'attribuzione esclusiva del medico". 42

Conclusione In parole povere, se la dieta viene prescritta (dal medico) a un soggetto malato, il biologo, come il dietista, può elaborare la dieta ma solo dopo avere ricevuto la diagnosi del medico. 47

Carta della qualità e dei diritti delle persone in nutrizione artificiale Documento di sintesi del Convegno nazionale La nutrizione clinica dall ospedale al territorio: la dimensione medico sanitaria, etica e giuridica organizzato a Pisa da Cittadinanzattiva toscana onlus il 15-16 ottobre 2009 52

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www.nutriclin.ose nutriclin.ose@aslrmc.it 54